Mese: <span>Aprile 2006</span>

Benedetto XVI dialoga con i giovani di Roma in piazza San Pietro e così loda il cardinale Carlo Maria Martini, mentre risponde a una domanda su come leggere la Bibbia: “Abbiamo, per esempio, tanti bei libri del Cardinale Martini, un vero maestro della Lectio divina, che aiuta ad entrare nel vivo della Sacra Scrittura. Lui che conosce bene tutte le circostanze storiche, tutti gli elementi caratteristici del passato, cerca però sempre di aprire anche la porta per far vedere che parole apparentemente del passato sono anche parole del presente”.

“Tutto ciò che c’è di satanico in Italia va a finire lì” dice con sicurezza padre Livio dal microfono di Radio Maria, durante la rassegna stampa del mattino, con riferimento alle battaglie anticlericali della “Rosa nel pugno”. Padre Livio è un uomo simpatico, ma dubito che possa conoscere con tanta esattezza la localizzazione di Satana tra noi.

A quattro giorni dall’apertura delle urne Berlusconi dice: “Io non penso che un credente possa dare il suo voto a chi manifesta certe intenzioni contro la religione cattolica e la Chiesa”. La messa all’asta dei sentimenti religiosi non c’è stata, in questa campagna elettorale, ma il cavaliere l’ha sfiorata (vedi 16 marzo). Va osservato che Berlusconi fino a oggi non aveva mai usato quell’argomento e forse le sue parole tradiscono una più forte preoccupazione per quello che gli dicono i sondaggi segreti di cui certo dispone. Non l’aveva fatto nel 1994, nel 1996, nel 2001. Ma se quell’uscita resta isolata, continuerò a ritenere ben riuscita la transizione italiana, almeno dal punto di vista del non coinvolgimento del nome cristiano da parte dei contendenti.

Fausto Bertinotti commenta il Vangelo di Pasqua per l’agenzia ADISTA, nella rubrica Omelie fuori dal tempio: vedi il mio articolo Bertinotti e l’omelia da laico in questo sito nella sezione “Dal Corriere della Sera“. E’ una lettura culturale e politica della figura di Gesù e non mi basta, ovviamente. Ma apprezzo l’attenzione al Vangelo che essa dimostra. Nella tradizionale separatezza nostrana tra laici e cattolici era scontato che i laici appena incontravano la figura di Gesù guardassero appassionatamente da un’altra parte. Oggi per fortuna iniziano a non distogliere lo sguardo. Sono lieto per il rispetto che personalità laicissime come Bertinotti e Fassino, Amato e Pannella, Adornato e Pera, Ferrara e Scalfari e la Fallaci mostrano per i Vangeli. Tra essi Bertinotti è forse quello che presta più attenzione al testo.