Mese: <span>Marzo 2010</span>

Desidero concludere questa Lettera con una speciale Preghiera per la Chiesa in Irlanda, che vi invio con la cura che un padre ha per i suoi figli e con l’affetto di un cristiano come voi, scandalizzato e ferito per quanto è accaduto nella nostra amata Chiesa“: scelgo queste parole per l’avvio della mia considerazione sulla lettera del papa “ai cattolici dell’Irlanda” che indice un anno penitenziale e una “visita apostolica”, riconosce gli errori compiuti dai vescovi, “con umiltà” parla alle vittime esprimendo “vergogna e rimorso”, afferma che vi è stata una “preoccupazione fuori luogo per il buon nome della Chiesa e per evitare gli scandali”. Segnalo le parole: “con l’affetto di un cristiano come voi”. Nei primi sette commenti a questo post un’antologia dei passaggi che ritengo più rilevanti. Antologizzando svolgo la mia considerazione.

La trasmissione A SUA IMMAGINE di Rai 1 oggi pomeriggio alle 17,10 narra la storia di Rosaria e Domenico Badenchini ciechi dalla nascita, autoironici, innamorati marci e abilissimi nell’aiutare altri ciechi a cavarsela nella vita quotidiana e con il computer: “Per noi è più facile – argomentano – perché noi ciechi ci siamo nati e perciò abbiamo dovuto imparare da subito a cavarcela senza vedere”. Li ho conosciuti a Saxa Rubra mentre registravano la puntata e narro la loro storia nella pagina CERCO FATTI DI VANGELO elencata sotto la mia foto, nel capitolo 9 LA VOCE DELLO SPOSO E LA VOCE DELLA SPOSA.

Abd Alla Aten è disperato: da dieci mesi lavora in un cantiere a Legnano senza percepire un euro dalla società che gli ha concesso il subappalto. E senza quei soldi non può pagare i suoi operai – diciotto, tutti egiziani, quelli che si sono alternati in questi mesi. Da quattro giorni sono in sciopero della fame” (vedi qui). A chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha: vedi post del 15 marzo.

Chi attribuiva a Papa Benedetto l’intenzione di un irrigidimento antiecumenico pensava soprattutto alle Chiese protestanti ed è in questa direzione che la visita di domenica [alla chiesa luterana di Roma] acquista significato: la comunità luterana di Roma è numericamente irrilevante ma pregare con essa, recitare insieme a essa il Credo e “predicare” in essa – salendo sul pulpito, da “pastore” ospite – è come farlo con l’insieme della Federazione luterana mondiale“: è un passaggio sensibile di un mio articolo pubblicato ieri da “Liberal” con il titolo SE IL PAPA SCEGLIE IL DIALOGO. RATZINGER CONTINUA A SMENTIRE CHI LO AVEVA ACCUSATO DI NON VOLER PROSEGUIRE L’INCONTRO CON ALTRE CONFESSIONI.

Io se fossi Dio vi farei un po’ più poveri!”: scritto su un pilastro dei portici di via Saragozza a Bologna. Per chi voglia verificare: sul quarto pilastro che si trova sulla sinistra chi venga da via Collegio di Spagna e prenda  a destra per via Saragozza. Mi è sembrata una versione discorsiva dell’invettiva del cardinale Biffi che conteneva – più o meno – le parole “sazia e disperata” rivolte alla città di Bologna.

La “Commissione europea per la democrazia” chiede alla Turchia di riconoscere lo status del Patriarcato ecumenico di Costantinopoli e il suo ruolo internazionale, come esso è stato definito sin dal VI secolo e come è da sempre riconosciuto dalla comunità internazionale. La stessa mozione chiede ad Ankara di riconoscere lo stato giuridico di tutte le minoranze religiose che vivono in Turchia. La commissione, detta “Commissione Venezia” dal nome della città dove s’è riunita l’altro ieri, fa parte del Consiglio d’Europa che riunisce 47 Stati, compresa la Turchia. Vedi qui un approfondimento. Batto le mani a questa decisione. Già abbiamo avuto iniziative analoghe – per l’attuazione del principio di reciprocità – da parte dell’Unione Europea e del Parlamento Europeo. Qualcosa dunque si muove. Vedi post del 2 marzo: LODO FRATTINI MA LO INVITO A FARE DI PIU’.

“Il reddito di Silvio Berlusconi del 2009 è stato di 23.057.981. L’anno precedente era invece di 14.532.538” (vedi qui). E’ scritto che a chi ha sarà dato e a chi non ha sarà tolto anche quello che ha.

Una mamma sola aveva due figlie, Marta la più grande e Sara la minore. Un giorno Marta – che stava per compiere 18 anni – le disse:
– Mamma, ti avverto fin d’ora: io non voglio fare l’università, ma voglio andare a vivere a Londra…
“: è l’attacco di una PARABOLA DELLE DUE FIGLIE che ho raccontato ieri a un incontro biblico dell’Associazione Mambre a Vigano Certosino, Milano. Per leggerla tutta, vai alla pagina CONFERENZE E DIBATTITI elencata sotto la mia foto. La dedico ai visitatori nella domenica del FIGLIO PRODIGO.

Con un articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera a p. 54, intitolato VERSO UNA DISCIPLINA MISTA SUL CELIBATO –  che si può leggere qui – mi azzardo a prevedere per un futuro non più lontano la compresenza – anche nella Chiesa latina – di un clero celibatario, che resterà numericamente maggioritario, e di un clero sposato e sussidiario per garantire la celebrazione dell’Eucarestia nelle comunità che non potranno disporre di un sacerdote celibe. Una seconda ragione per il mutamento della disciplina la vedo nel concubinato – anche poligamico – di buona parte del clero africano, che oggi sussidia le parrocchie sguarnite d’Europa. Lo scandalo della pedofilia a mio parere ha nella questione un’incidenza secondaria e indiretta: non è il celibato a scatenare l’abuso sui minori, ma la penuria di candidati al sacerdozio induce a volte i vescovi a largheggiare nell’ammettere all’ordinazione aspiranti di dubbia maturità affettiva.

“Il Cortile dei gentili” è un motto di papa Benedetto – preso dalla toponomastica del Tempio di Gerusalemme – che sta per diventare una “fondazione” vaticana, come ha detto ad Avvenire l’arcivescovo Ravasi il 25 febbraio. “I Giusti delle nazioni” è il registro – curato dalla fondazione israeliana Yad Vashem – dei non ebrei che salvarono ebrei durante la persecuzione nazista. Ecco un caso in cui i cristiani e i loro fratelli maggiori parlano la stessa lingua in rapporto al resto del mondo, cioè alle Genti o Nazioni che non fanno parte dell’antico o del nuovo Popolo di Dio.