Bergoglio: ci sono negazionisti anche tra i cardinali

Che fare e che dire dei negazionisti del Covid, dei politici che appoggiano le leggi d’aborto, del matrimonio omosessuale: Francesco in aereo risponde a queste e altre domande piene di trabocchetti. E mi pare che l’abbia fatto senza mai cadere in trappola. Nei commenti alcune delle risposte.

18 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Vaccini e negazionisti. Bohumil Petrik (Dennik Standard, Slovacchia): La vaccinazione ha diviso i cristiani in Slovacchia. Lei dice che è atto di amore fare il vaccino ma ci sono stati diversi approcci nelle diocesi. Come riconciliarci su questo tema? – Questo è importante. È un po’ strano, perché l’umanità ha una storia di amicizia con i vaccini: da bambini noi, anche il morbillo, quell’altro, la poliomielite… Tutti i bambini sono stati vaccinati e nessuno diceva “mu”… Qui è venuto questo. Forse, questo è venuto per la virulenza e l’incertezza non solo della pandemia, ma anche della diversità dei vaccini, e anche per la fama di alcuni vaccini che non sono adatti o sono un po’ più che acqua distillata. Questo nella gente ha creato una paura. Poi, altri dicono che è un pericolo perché con il vaccino ti entra il virus dentro, e tante argomentazioni che hanno creato questa divisione. Anche nel Collegio cardinalizio ci sono alcuni “negazionisti” e uno di questi, poveretto, è ricoverato con il virus. Mah, ironia della vita… Sì, io non so spiegarlo bene: alcuni lo spiegano per la diversità della provenienza dei vaccini che non sono sufficientemente sperimentati e hanno paura. Ma si deve chiarire, chiarire e parlare con serenità di questo. In Vaticano, tutti vaccinati, tranne un piccolo gruppetto che si sta studiando come aiutarli.

    15 Settembre, 2021 - 18:21
  2. Luigi Accattoli

    Comunione a chi sostiene leggi d’aborto. Gerard O’Connell (rivista America): Negli Usa dopo le ultime elezioni c’è stata tra i vescovi una discussione sul dare la comunione ai politici che hanno sostenuto le leggi sull’aborto e ci sono vescovi che vogliono negare la comunione al presidente e alle altre cariche. Altri vescovi sono favorevoli, altri dicono di non usare l’Eucarestia come arma. Lei cosa pensa e cosa consiglia ai vescovi? E lei come vescovo in tutti questi anni ha pubblicamente rifiutato l’Eucaristia a qualcuno?
    Divido in tre parti – che riporto nei tre commenti che seguono – la lunga risposta a questa domanda.

    15 Settembre, 2021 - 18:31
  3. Luigi Accattoli

    Diedi la comunione a un’ebrea. Risposta sulla comunione 1. No, io mai ho rifiutato l’Eucaristia a nessuno, a nessuno. Non so se sia venuto qualcuno che era in questa condizioni, ma io mai, mai ho rifiutato l’Eucaristia. E questo già da prete. Mai. Ma mai sono stato cosciente di avere davanti a me una persona come Lei descrive, questo è vero. Semplicemente, l’unica volta che ho avuto un po’… una cosa simpatica, è stato quando sono andato a celebrare Messa a una casa di riposo ed eravamo nel salotto e ho detto: “Chi vuole fare la Comunione, alzi la mano”: tutti, i vecchietti, le vecchiette, tutti volevano la Comunione, e quando ho dato la Comunione a una signora mi ha preso la mano e mi ha detto: “Grazie, Padre, grazie. Sono ebrea…”. Io ho detto: “No… Anche quello che ti ho dato è ebreo… Avanti”. Questa è l’unica cosa strana, ma la signora si era comunicata prima, me l’ha detto dopo. La Comunione è un dono, un regalo; la presenza di Gesù nella sua Chiesa e nella comunità. Questa è la teologia. Poi, coloro che non stanno nella comunità non possono fare la Comunione, come questa signora ebrea; ma il Signore ha voluto premiarla a mia insaputa. Perché? Perché stanno fuori dalla comunità, ex-comunitate – scomunicati, si chiamano. È un termine duro, ma questo vuol dire che non stanno nella comunità, o perché non appartengono, non sono battezzati, o perché si sono allontanati per alcune cose.

    15 Settembre, 2021 - 18:32
  4. Luigi Accattoli

    Aborto è omicidio. Risposta sulla comunione 2. Secondo, il problema dell’aborto. L’aborto è più di un problema, l’aborto è un omicidio. L’aborto… senza mezze parole: chi fa un aborto, uccide. Prendete voi qualsiasi libro di embriologia, di quelli che studiano gli studenti nelle facoltà di medicina. La terza settimana dal concepimento, alla terza settimana, tante volte prima che la mamma se ne accorga, tutti gli organi stanno già lì, tutti, anche il DNA. Non è una persona? È una vita umana, punto. E questa vita umana va rispettata. Questo principio è così chiaro, e a chi non può capirlo io farei due domande: è giusto uccidere una vita umana per risolvere un problema? Scientificamente è una vita umana. Seconda domanda: è giusto affittare un sicario per risolvere un problema? Questo l’ho detto pubblicamente a Jordi Evole quando ho fatto [l’intervista]… L’ho detto l’altro giorno alla Cope [radio cattolica spagnola], ho voluto ripeterlo… e punto. Per questo la Chiesa è così dura su questo argomento, perché, se accetta questo, è come se accettasse l’omicidio quotidiano. Mi diceva un Capo di Stato che il calo della popolazione è incominciato da loro, hanno un vuoto dell’età, perché in quegli anni c’è stata una legge sull’aborto così forte che hanno fatto sei milioni di aborti, si calcolano, e questo ha lasciato un calo molto grande nella società di quel Paese.

    15 Settembre, 2021 - 18:38
  5. Luigi Accattoli

    Pastore con gli scomunicati. Risposta sulla comunione 3. Adesso andiamo a quella persona che non è nella comunità, non può fare la Comunione, perché sta fuori dalla comunità, e questa non è una pena. No, tu stai fuori. La Comunione è unirsi alla comunità. Ma il problema non è teologico, che è questo semplice, il problema è pastorale, come noi vescovi gestiamo pastoralmente questo principio. E se noi vediamo la storia della Chiesa, vedremo che ogni volta che i vescovi hanno gestito non come pastori un problema si sono schierati sulla vita politica, sul problema politico. Per non gestire bene un problema si sono schierati sul versante politico. Pensiamo alla notte di San Bartolomeo: “Eretici! Sì, l’eresia è gravissima, sgozziamoli tutti!”. No, è un fatto politico. Pensiamo a Jeanne d’Arc, a questa visione, pensiamo alla caccia alle streghe… sempre. Pensiamo a Campo de’ Fiori, a Savonarola, a tutta questa gente: quando la Chiesa per difendere un principio lo fa non pastoralmente, si schiera su un piano politico. E questo è sempre stato così, basta guardare la storia. E cosa deve fare il pastore? Essere pastore. Essere pastore e non andare condannando, non condannando: essere pastore. Ma anche il pastore degli scomunicati? Sì, è pastore e dev’essere pastore con lui, essere pastore con lo stile di Dio. E lo stile di Dio è vicinanza, compassione e tenerezza. Tutta la Bibbia lo dice. Vicinanza, già nel Deuteronomio, in cui dice a Israele: “Dimmi quali popoli hanno gli dei così vicini come tu hai me?”. Vicinanza, compassione. Il Signore che ha compassione di noi. Leggiamo Ezechiele, leggiamo Osea. Già dall’inizio è tenerezza. Basta guardare il Vangelo e le cose di Gesù. Un pastore che non sa gestire con lo stile di Dio, scivola e si mette in tante cose che non sono da pastore. Lei mi può dire: se Lei è vicino, è tenero, è compassionevole con una persona, Le darebbe la Comunione? Questa è un’ipotesi. Sii pastore, il pastore sa cosa deve fare in ogni momento, ma come pastore. Con questo principio credo che un pastore può muoversi bene. Io oserei dire fino a qua. Se Lei mi dice: ma si può dare o non si può dare? È casistica, quello, che lo dicano i teologi. Si ricorda Lei la tempesta che si è armata con Amoris laetitia, quando è uscito quel capitolo di accompagnamento agli sposi separati, divorziati: “Eresia, eresia!”. Grazie a Dio che c’era il cardinale Schönborn lì che è un grande teologo e ha chiarito le cose. Ma sempre questa condanna, condanna… Basta con la scomunica, per favore non mettiamo più scomunica. Povera gente, sono figli di Dio, stanno fuori temporaneamente, ma sono figli di Dio e vogliono e hanno bisogno della nostra vicinanza pastorale. Poi il pastore risolve le cose come lo Spirito lo dice.

    15 Settembre, 2021 - 18:47
  6. Luigi Accattoli

    Matrimonio omosessuale. Stefano Maria Paci (Sky Tg 24): Lei ne ha parlato con le autorità ungheresi e da Strasburgo è arrivata una risoluzione che invita a riconoscere i matrimoni omosessuali. Qual è il suo pensiero? – Il matrimonio è un sacramento. La Chiesa non ha il potere di cambiare i sacramenti così come il Signore li ha istituiti. Queste sono leggi che cercano di aiutare la situazione di tanta gente, di orientamento sessuale diverso. E questo è importante, che si aiuti la gente. Ma senza imporre cose che, per la sua natura, nella Chiesa non vanno. Ma se loro vogliono portare la vita insieme, una coppia omosessuale, gli Stati hanno possibilità civilmente di sostenerli, di dare loro sicurezza di eredità, di salute,… I francesi hanno una legge su questo, non solo per gli omosessuali, per tutte le persone che vogliono associarsi. Ma il matrimonio è il matrimonio. Questo non vuol dire condannare le persone che sono così, no, per favore, sono fratelli e sorelle nostri. Dobbiamo accompagnarli. Ma il matrimonio come sacramento è chiaro, è chiaro. Che ci siano leggi civili che… Tre vedove, per esempio, che vogliono associarsi in una legge per avere il servizio sanitario, per avere poi l’eredità fra loro, ma si fanno queste cose. Questo è il Pacs francese, ma niente a che vedere con le coppie omosessuali; le coppie omosessuali possono usarla, possono usarla, ma il matrimonio come sacramento è uomo-donna. A volte, su quello che io dicevo, si crea confusione. Sì, dobbiamo, tutti uguali, rispettare tutti; il Signore è buono e salverà tutti. Questo non dirlo a voce alta [ride], ma il Signore vuole la salvezza di tutti. Ma per favore non fare che la Chiesa rinneghi la sua verità. Tanti, tante persone di orientamento omosessuale si accostano al sacramento della penitenza e si accostano per chiedere consiglio ai sacerdoti, e la Chiesa li aiuta ad andare avanti nella propria vita, ma il sacramento del matrimonio non va.

    15 Settembre, 2021 - 18:50
  7. Fabrizio Scarpino

    Luigi carissimo, permettimi un’annotazione.
    A mio modesto avviso, il passaggio del papa sul Card. Burke (è lui il cardinale “negazionista” ricoverato) penso sia stata abbastanza infelice.
    Un abbraccio.

    15 Settembre, 2021 - 18:53
  8. maria cristina venturi

    ” la notte di San Bartolomeo, Giovanna D’ Arco, la caccia alle streghe , Campo dei fiori, Savonarola .” L’ elenco delle nefandezze della Chiesa cattolica che facevano sempre gli anticlericali dell’ 800. Luoghi comuni che in bocca a un pontefice sinceramente fanno rabbrividire …

    15 Settembre, 2021 - 19:41
  9. roberto 55

    Non mi risulta, Luigi, che la signora Maria Cristina Venturi – che ricompare in questo post come se niente fosse – si sia ancora degnata di rispondere alle domande che tu giustamente le ponevi nel tuo post del 10 settembre scorso.
    Perdonami, Luigi, ma se ne deve dedurre che ora nel tuo blog vige la libertà di pubblicare fake-news ?

    Roberto Caligaris

    16 Settembre, 2021 - 0:08
  10. maria cristina venturi

    Roberto 55 , Luigi Accattoli ha un approccio “pastorale” così come chiede papa Francesco. Anche con gli scomunicati.

    16 Settembre, 2021 - 7:14
  11. Fabrizio Scarpino

    Carissimo Luigi.
    Un commento sulla vicenda del Card. Burke da un sito tutt’altro che “tradizionalista”, “ultra conservatore”, “filo Mons. Viganò”.
    http://ilsismografo.blogspot.com/2021/09/vaticano-le-parole-del-papa-su-un.html
    Ti dico la verità: ho seguito nella tarda serata di ieri tutta la conferenza stampa via Web.
    Il passaggio sul card. Burke mi ha proprio ferito, fermo restando che tutti hanno il diritto di farsene un baffo del mio “ferimento” e che il Card. Burke il quale forse è più un no-vax che un negazionista sul Covid e il suo entourage non hanno certo bisogno della mia difesa.

    16 Settembre, 2021 - 15:06
  12. Amigoni p. Luigi

    Rif. ore 15.06 – No vax? No vox!

    E’ bello scoprire che anche i siti pro Bergoglio possono (e devono, se ritengono) criticare il Papa. Il contrario non si vede spesso. E’ molto doloroso per il mondo cattolico – per dirla con il sismografo – sapere che ci sono tra noi no vax e negazionisti (non afferro fino in fondo la differenza, ma il risultato mi pare lo stesso). Ma almeno che scelgano di non avere vox (e fino a ieri l’hanno, “pastoralemente”, avuta e si permettevano pure di dileggiare). Auguri e preghiere per tutti.

    16 Settembre, 2021 - 18:52
  13. picchio

    oltre ad essere un no vax il card. burke era anche sul filone negazionista: aveva invitato negli Usa a non indossare mascherine e anche lui girava senza mascherina sia in Usa che qua….
    cristina vicquery

    16 Settembre, 2021 - 21:53
  14. roberto 55

    Ah, adesso a qualcuno di questo blog torna persino comodo appellarsi all'”approccio pastorale” di Papa Francesco.
    Quando fa comodo.
    Davvero senza vergogna.

    Roberto Caligaris

    17 Settembre, 2021 - 0:18
  15. Luigi Accattoli

    Caro Fabrizio, condivido il tuo disagio per il riferimento di Francesco al cardinale Burke ricoverato. e approfitto di questo commento per mandare al cardinale un augurio di pieno ristabilimento. Avevo promesso una mia nota sull’intervista collettiva del Papa in aereo di rientro dalla Slovacchia, ma ieri è arrivata una richiesta dal Regno online sullo stesso argomento e ne è venuto un articolo – secondo il taglio chiesto dalla rivista – che ho linkato poco fa in un altro post.

    17 Settembre, 2021 - 20:19
  16. Fabrizio Scarpino

    Grazie Luigi del tuo riscontro.
    Buona Domenica.

    18 Settembre, 2021 - 10:14

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