Gesuiti: esercizi – esclusi – giovani – casa comune

Il Superiore Generale della Compagnia di Gesù, Arturo Sosa, ha annunciato oggi “a tutti i suoi compagni e a tutti coloro che hanno a cuore la missione della Compagnia” le quattro priorità – o “preferenze” – dell’Ordine per il prossimo decennio: gli esercizi come via a Cristo, l’accompagnamento degli esclusi e dei giovani, la cura per la casa comune. Nel primo commento la formulazione delle preferenze, nel secondo una mia noterella.

4 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Così il comunicato della Compagnia. Martedì 19 febbraio a mezzogiorno, il P. Arturo Sosa, Superiore Generale della Compagnia di Gesù, ha annunciato a tutti i suoi compagni e a tutti coloro che hanno a cuore la missione della Compagnia, il frutto di due anni di discernimento in comune per determinare le Preferenze apostoliche universali. Questi quattro accenti apostolici per la missione dovrebbero marcare il “modo di procedere” e gli impegni dei gesuiti e dei loro associati nei prossimi 10 anni. Si tratta di:

    PROMUOVERE IL DISCERNIMENTO E GLI “ESERCIZI SPIRITUALI”. Aiutare le persone a trovare Gesù Cristo e a seguirlo

    CAMMINARE CON GLI ESCLUSI. Camminare al fianco dei poveri, dei vulnerabili, degli esclusi e di coloro che la società considera inutili, in una missione di riconciliazione e giustizia

    ACCOMPAGNARE I GIOVANI IN CAMMINO. Accompagnare i giovani nella creazione di un futuro pieno di speranza

    PRENDERSI CURA DELLA NOSTRA CASA COMUNE. Lavorare, con profondità evangelica, per la protezione e il rinnovamento della Creazione di Dio

    Per approfondire: https://jesuits.global/it/uap

    19 Febbraio, 2019 - 22:17
  2. Luigi Accattoli

    Un cammino che parte dal 1974. Per intendere e collocare storicamente le quattro “preferenze” annunciate oggi occorre richiamare la XXXIIa Congregazione generale della Compagnia di Gesù, che si tenne nel 1974-1975 e che pose al centro della missione dei gesuiti l’impegno per i poveri e per la giustizia come prioritario e come via maestra per l’evangelizzazione. A quella Congregazione partecipava il padre Jorge Mario Bergoglio che l’anno prima era stato nominato dal generale Pedro Arrupe (1907-1991) superiore della Provincia argentina. Il decreto 4 di quella Congregazione, intitolato La nostra missione oggi: diaconia della fede e promozione della giustizia è la magna carta a cui ricondurre il cammino della Compagnia da allora alle “preferenze” di oggi. Con quel decreto la Compagnia “operava una scelta fondamentale, insieme teorica e operativa: l’impegno per il servizio della fede dovrà includere, come suo costitutivo essenziale, la lotta per la promozione della giustizia: mentre fin allora l’apostolato sociale era considerato come un campo a se stante, con la Congregazione XXXIIa l’impegno per la giustizia è ormai una dimensione essenziale di ogni attività apostolica del gesuita” (Bartolomeo Sorge, L’apostolato sociale della Compagnia di Gesù. Documenti di un secolo di storia, San Fedele Edizioni 1998, p.49). L’integrità della creazione e il dramma dei rifugiati saranno temi tratti con forza dal decreto 3 della Congregazione generale XXXIV (1995): La nostra missione e la giustizia. Con questi richiami ritengo d’aver mostrato: 1. che non v’è nulla di improvvisato nelle “preferenze” pubblicate oggi; 2. che la predicazione di Francesco ha saldi collegamenti con lo sviluppo dell’apostolato sociale della Compagnia di Gesù lungo gli ultimi decenni.

    19 Febbraio, 2019 - 22:17

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