“Noi figli e figlie di Abramo appartenenti all’ebraismo, al cristianesimo e all’islam”

Straordinaria giornata del Papa in Iraq: a Najaf ha incontrato il Gran Ayatollah Ali Al-Sistani, guida suprema degli sciiti d’Iraq e d’altre terre; a Ur dei Caldei ha presieduto un incontro interreligioso e ha pronunciato una “Preghiera dei figli di Abramo” svolta a nome di ebrei, cristiani e musulmani. Nei commenti riporto il comunicato vaticano sull’incontro con Al Sistani, tre passaggi del discorso di Francesco a Ur, l’attacco della “Preghiera dei figli di Abramo”. Concludo con una mia nota.

8 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Incontro con Al-Sistani – Dichiarazione del portavoce vaticano. Il Santo Padre ha incontrato questa mattina a Najaf il Grande Ayatollah Sayyid Ali Al-Husayni Al-Sistani. Durante la visita di cortesia, durata circa quarantacinque minuti, il Santo Padre ha sottolineato l’importanza della collaborazione e dell’amicizia fra le comunità religiose perché, coltivando il rispetto reciproco e il dialogo, si possa contribuire al bene dell’Iraq, della regione e dell’intera umanità. L’incontro è stato l’occasione per il Papa di ringraziare il Grande Ayatollah Al-Sistani perché, assieme alla comunità sciita, di fronte alla violenza e alle grandi difficoltà degli anni scorsi, ha levato la sua voce in difesa dei più deboli e perseguitati, affermando la sacralità della vita umana e l’importanza dell’unità del popolo iracheno. Nel congedarsi dal Grande Ayatollah, il Santo Padre ha ribadito la sua preghiera a Dio, Creatore di tutti, per un futuro di pace e di fraternità per l’amata terra irachena, per il Medio Oriente e per il mondo intero.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/03/06/0136/00302.html

    6 Marzo, 2021 - 22:05
  2. Luigi Accattoli

    Qui dove visse Abramo nostro padre. Incontro interreligioso 1. Questo luogo benedetto ci riporta alle origini, alle sorgenti dell’opera di Dio, alla nascita delle nostre religioni. Qui, dove visse Abramo nostro padre, ci sembra di tornare a casa. Qui egli sentì la chiamata di Dio, da qui partì per un viaggio che avrebbe cambiato la storia. Noi siamo il frutto di quella chiamata e di quel viaggio. Dio chiese ad Abramo di alzare lo sguardo al cielo e di contarvi le stelle (cfr Gen 15,5). In quelle stelle vide la promessa della sua discendenza, vide noi. E oggi noi, ebrei, cristiani e musulmani, insieme con i fratelli e le sorelle di altre religioni, onoriamo il padre Abramo facendo come lui: guardiamo il cielo e camminiamo sulla terra.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/03/06/0135/00289.html

    6 Marzo, 2021 - 22:05
  3. Luigi Accattoli

    Il terrorismo abusa della religione. Incontro interreligioso 2. Da questo luogo sorgivo di fede, dalla terra del nostro padre Abramo, affermiamo che Dio è misericordioso e che l’offesa più blasfema è profanare il suo nome odiando il fratello. Ostilità, estremismo e violenza non nascono da un animo religioso: sono tradimenti della religione. E noi credenti non possiamo tacere quando il terrorismo abusa della religione. Anzi, sta a noi dissolvere con chiarezza i fraintendimenti. Non permettiamo che la luce del Cielo sia coperta dalle nuvole dell’odio! Sopra questo Paese si sono addensate le nubi oscure del terrorismo, della guerra e della violenza. Ne hanno sofferto tutte le comunità etniche e religiose. Vorrei ricordare in particolare quella yazida, che ha pianto la morte di molti uomini e ha visto migliaia di donne, ragazze e bambini rapiti, venduti come schiavi e sottoposti a violenze fisiche e a conversioni forzate. Oggi preghiamo per quanti hanno subito tali sofferenze, per quanti sono ancora dispersi e sequestrati, perché tornino presto alle loro case. E preghiamo perché ovunque siano rispettate e riconosciute la libertà di coscienza e la libertà religiosa: sono diritti fondamentali, perché rendono l’uomo libero di contemplare il Cielo per il quale è stato creato.

    6 Marzo, 2021 - 22:06
  4. Luigi Accattoli

    Ci siamo trovati qui a casa. Incontro interreligioso 3. Solo con gli altri si possono sanare le ferite del passato. La signora Rafah ci ha raccontato l’eroico esempio di Najy, della comunità sabeana mandeana, che perse la vita nel tentativo di salvare la famiglia del suo vicino musulmano. Quanta gente qui, nel silenzio e nel disinteresse del mondo, ha avviato cammini di fraternità! Rafah ci ha raccontato pure le indicibili sofferenze della guerra, che ha costretto molti ad abbandonare casa e patria in cerca di un futuro per i loro figli. Grazie, Rafah, per aver condiviso con noi la ferma volontà di restare qui, nella terra dei tuoi padri. Quanti non ci sono riusciti e hanno dovuto fuggire, trovino un’accoglienza benevola, degna di persone vulnerabili e ferite. Fu proprio attraverso l’ospitalità, tratto distintivo di queste terre, che Abramo ricevette la visita di Dio e il dono ormai insperato di un figlio (cfr Gen 18,1-10). Noi, fratelli e sorelle di diverse religioni, ci siamo trovati qui, a casa, e da qui, insieme, vogliamo impegnarci perché si realizzi il sogno di Dio: che la famiglia umana diventi ospitale e accogliente verso tutti i suoi figli; che, guardando il medesimo cielo, cammini in pace sulla stessa terra.

    6 Marzo, 2021 - 22:07
  5. Luigi Accattoli

    Preghiera dei figli di Abramo. Incontro interreligioso 4. Dio Onnipotente, Creatore nostro che ami la famiglia umana e tutto ciò che le tue mani hanno compiuto, noi, figli e figlie di Abramo appartenenti all’ebraismo, al cristianesimo e all’islam, insieme agli altri credenti e a tutte le persone di buona volontà, ti ringraziamo per averci donato come padre comune nella fede Abramo, figlio insigne di questa nobile e cara terra. Ti ringraziamo per il suo esempio di uomo di fede che ti ha obbedito fino in fondo, lasciando la sua famiglia, la sua tribù e la sua patria per andare verso una terra che non conosceva. Ti ringraziamo anche per l’esempio di coraggio, di resilienza e di forza d’animo, di generosità e di ospitalità che il nostro comune padre nella fede ci ha donato.

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2021/03/06/0135/00289.html

    6 Marzo, 2021 - 22:08
  6. Luigi Accattoli

    Mia nota. Al termine dell’ incontro tra Papa Francesco e il Gran Ayatollah Ali Al-Sistani di cui sopra al primo commento – con un tweet è arrivato l’annuncio del primo ministro iracheno Mustafa al-Kadhimi che il il 6 marzo diventerà una “Giornata nazionale di tolleranza e coesistenza”, in memoria appunto della giornata di oggi. L’incontro con Al-Sistani e l’incontro interreligioso di Ur sono stati in effetti due appuntamenti di grande rilievo che insieme configurano una nuova tappa nel dialogo tra Islam e Cristianesimo. Una tappa che si riallaccia alla visita papale negli Emirati Arabi Uniti del febbraio 2019 e al documento sulla “Fratellanza umana” firmato in quell’occasione dal Pontefice e dal Grande Imam di Al-Azhar, Al-Tayyeb. L’incontro di oggi si riallaccia a quello e in qualche modo lo completa sul fronte sciita. Sono parole e atti che hanno più un valore simbolico che pratico, ma nel campo della religione non si può sottovalutare la rilevanza della comunicazione per simboli.

    6 Marzo, 2021 - 22:27
  7. maria cristina venturi

    Noi siamo figli di Abramo dissero gli ebrei a Gesu’ .
    E Gesu’rispose Prima che Abramo fosse Io Sono.( E anche che se Dio volesse poteva fare sorgere figli di Abramo dalle
    stesse pietre)
    Ed eccoci di nuovo come gli antichi farisei a dire Siamo figli di Abramo.Si’ma che facciamo di quell’ avvenimento avvenuto a Betlemme duemila anni fa? Ritorniamo ad Abramo come se nulla di significativo fosse nel frattempo successo! E’ nato Gesu’Cristo, la pietra angolare su cui “molti si sfracelleranno”come dice il Vangelo, che dice di se Prima che fosse Abramo Io sono . Ma facciamo finta che sia ‘importante Abramo, facciamo finta che ebrei, cristiani , musulmani, sian tutti uguali perche’figli di Abramo , che non siano diversi tra loro a seconda di come hanno accolto quell’avvenimento talmente divisivo che ha tagliato la Storia in due , prima di Cristo e dopo Cristo, Unico Salvatore e Figlio di Dio.Dopo duemila anni dalla nascita di Cristo siamo qui a parlare di essere figli Abramo.

    7 Marzo, 2021 - 9:36
  8. Amigoni p. Luigi

    Rif. 6 marzo 22.27 – Se foste figli di Abramo fareste le opere (buone)di Abramo

    E’ vero: “prima che Abramo fosse io sono”. Ma non basta sapere di essere nella verità del dopo Cristo per resistere alla pratica della Shoah e di altre guerre nel nome di Dio (anche cristiano). A Ur dei Caldei ieri non si è chiesto a nessuno di tornare ad Ur, ma di uscire sempre da Ur, per andare in una terra (anche religiosa) ignota, che per noi è Cristo.
    Comunque, sta scritto (Mt 1,1): Gesù Cristo, figlio di Davide, figlio di Abramo.

    7 Marzo, 2021 - 17:34

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