Anno: <span>2021</span>

Copertina del volume Fatti di Vangelo in pandemia. Settantadue storie italiane di morte e risurrezione nella stagione del Covid-19, che Ciro Fusco e io abbiamo realizzato in un anno e mezzo di lavoro e che l’editrice ViTrenD manda ora in libreria. Nei commenti il chi, il che e il perchè di questa minima impresa di lettura della drammatica stagione che l’umanità sta vivendo sul pianeta
Gesù e la donna con il flusso di sangue: Catacombe dei santi Marcellino e Pietro – Roma

Amici belli lunedì 25 – cioè domani – ci vedremo, ancora via Zoom, per leggere da Marco 5, 21-43 la narrazione di due miracoli tra loro intrecciati, come trama narrativa, detti tradizionalmente “guarigione dell’emorroissa” e “resurrezione della figlia di Giairo”. Ci fermeremo, tra l’altro, sulle parole di Gesù che dice “una forza è uscita da me”: parole che portano lontano. Nei commenti la scheda di preparazione alla lectio e l’invito a collegarsi.

Oggi pomeriggio a Civitavecchia ho parlato di Rosario Livatino a una settantina di persone insieme al magistrato Domenico Airoma, procuratore della Repubblica ad Avellino e vicepresidente del Centro studi Rosario Livatino. Alla domanda del pubblico “perchè viene fatto beato Livatino e non Borsellino” ho risposto che anche Borsellino un giorno sarà riconosciuto beato e martire. Nel primo commento viene il resto della mia risposta.

Come già al primo turno anche al ballottaggio ho votato per Gualtieri e sono contento che abbia stravinto su Michetti ma tremo e prego per lui e per Roma, per i romani delusi e sconfortati, per la maggioranza che non ha votato, per le imprecazioni che fino a ieri andavano alla Raggi – e prima a Marino e prima ancora ad Alemanno – e che ora andranno a lui e a tutti quelli che l’hanno votato e io tra loro. Nei commenti spiego questa mia lamentazione nella vittoria e dico qualche altra paroletta sul resto del voto.

Foto da me scattata l’8 ottobre a Bergamo alta: e non è il cielo stellato, nè un albero di Natale, ma un tiglio con tante lucine installate per attirare clienti a un locale. Mi hanno attirato e le ho fotografate. Erano belle
Gesù libera un uomo posseduto da un demonio – navata destra del Duomo di Monreale

Amici belli trovate qui sotto la registrazione dell’ultimo appuntamento di Pizza e Vangelo nel quale abbiamo letto l’esorcismo del geraseno, da Marco 5, 1-20. Nei commenti fornisco alcuni riferimenti bibliografici utili ad approfondire la questione del demoniaco nei Vangeli.

Stamane alla prima luce ho fatto questa foto affacciandomi a una finestra che dà su via di Santa Maria Maggiore. A destra si vede il bordo della persiana di legno di ciliegio, a sinistra lo spigolo del palazzo di fronte. Al centro una casa del Cinquecento con il lato di sinistra su via Urbana [l’antica Subura] e quello di destra su via Panisperna, che pare voglia dire “pane e prosciutto”. L’alba freddolina risveglia il colore rosato della casa più alta del Rione Monti, che ha nome Palazzo Cimarra

Papa Luciani, Giovanni Paolo I, sarà presto beato: è di oggi il decreto che “riconosce” un miracolo attribuito alla sua intercessione e questo era il passo atteso per la beatificazione. Il miracolo consiste nella guarigione avvenuta nel 2011, a Buenos Aires, di una bambina undicenne colpita da encefalopatia acuta. Nato nel 1912 a Canale d’Agordo, Belluno, e morto il 28 settembre 1978 in Vaticano, Albino Luciani è stato Papa per soli 33 giorni. Era figlio di un operaio socialista che aveva lavorato da emigrante in Svizzera e che così aveva salutato il suo ingresso in seminario: “Spero che quando tu sarai prete, starai dalla parte dei poveri, perché Cristo era dalla loro parte”. Nei commenti il profilo che ne ho tracciato oggi per corriere.it: stante l’accesso a pagamento, lo riproduco qui per intero.

l’otto ottobre la EDB ha portato i libri in tribunale – é l’editrice dehoniana che sei anni addietro aveva deciso la chiusura della rivista Il Regno, che fu poi rilanciata con un nuovo editore costituito dai redattori e collaboratori laici – con la EDB ho pubblicato nove volumetti: di qualcuno nessuno si accorse, ma uno fu ristampato dieci volte – ora piango un poco e poi riprendo questo dolente vaneggiamento.