Mese: <span>Giugno 2022</span>

Stamane, nella festa dei Santi patroni di Roma Pietro e Paolo, Francesco ha pronunciato un’omelia appassionata sulla “Chiesa in processo sinodale” nella quale “tutti sono chiamati” a una piena partecipazione per attuare la quale è necessario resistere alla “tentazione della nostalgia” dell’indietrismo: “questo indietrismo di Chiesa che oggi è alla moda “. Nei commenti i passaggi chiave dell’omelia.

Guarigione del cieco nato –  affresco secolo XII, Basilica benedettina Sant’Angelo in Formis – per segnalare la pubblicazione, qui sotto, della registrazione audio dell’ultima serata di Pizza e Vangelo, che abbiamo tenuto via Zoom lunedì 20 giugno – nei commenti un mio suggerimento per la lettura simbolica di questo e di altre pagine dei Vangeli, lettura che consiste nel farsi protagonista del brano scegliendo di impersonare una delle parti in esso rappresentate.

Prima si diceva popolo, poi democrazia, e infine elettorato ma con Francesco è tornano il popolo e questo ritorno da fuori ci ha disorientati. Alcuni hanno detto: questo Papa ha il mito del popolo, sarà mica un populista? Arriva il lavoro di un giovane studioso Papa Francesco e il “popolo” che mette a fuoco la questione. Nei commenti una mia scheda, l’indice, due brani chiave del testo.

A conclusione del Decimo incontro mondiale con le famiglie, oggi pomeriggio in piazza San Pietro, Francesco ha consegnato ai presenti il suo “Invio Missionario delle Famiglie”. Riporto le sue cinque strofe nei primi cinque commenti.

Viviana Cuozzo, foto autoritratto in veste di Medusa, Premio Vittorio Sgarbi 2021 

“La piccola follia di oggi, ricordando il personaggio mitologico di Medusa, è stato inscenare una trasposizione della sua immagine. I miei capelli neri e lunghi sistemati sul letto in ciocche come serpenti ondeggianti nell’aria”: è l’incipit di una delle annotazioni quotidiane contenute nel Diario di una quarantena di Viviana Cuozzo che presento nei commenti.

Il Papa torna sulla violenza “diabolica” che si è scatenata in Ucraina e invita a non smettere “di pregare, di digiunare, di soccorrere, di lavorare perché i sentieri della pace trovino spazio nella giungla dei conflitti”: ha rivolto il suo monito stamane ai partecipanti alla Riunione Opere Aiuto Chiese Orientali, ricevuti in Vaticano a conclusione dei lavori della loro sessione plenaria. Nel primo commento le parole di Francesco e il link al testo integrale.

Ombre lunghe all’alba sulla strada in discesa davanti alla mia finestra. Lunghe come le sculture di Alberto Giacometti. Osservandole ho capito, o mi è parso di capire, perché l’inaspettato attizzatoio etrusco del museo di Volterra sia stato denominato “Ombra della sera”. Perché la sera allunga le ombre come l’alba. Nei commenti convoco la gente lunga

Guarigione del cieco di Betsaida – Duccio di Buoninsegna – predella del lato posteriore della Maestà del Duomo di Siena (1308-1311) – che metto a logo della lectio su Marco 8, 22-26 – ultimo appuntamento di Pizza e Vangelo via Zoom prima dell’estate, che faremo domani, 20 giugno, alle 21.00. Un miracolo che a Gesù non riesce subito e abbisogna di una seconda imposizione delle mani: un caso unico tra tutte le quaranta guarigioni e liberazioni narrate dai Vangeli. Lo troviamo solo Marco e ci chiederemo il perché e proveremo a metterci al posto del cieco che Gesù prende per mano e conduce fuori dal villaggio. L’immagine di Duccio lo mostra a sinistra nel momento in cui il Maestro gli tocca gli occhi e a destra mentre alza gli occhi al cielo e dice: “Vedo la gente, perché vedo come degli alberi che camminano”. Nei commenti la scheda e l’invito di tutti i visitatori a collegarsi.

Ho apprezzato, da cittadino europeo, la visita di Draghi, Macron, Scholz a Kiev. L’apprezzamento è totale per la visita, parziale per le parole. Vorrei poi che i tre annuncino anche una visita a Mosca: che chiedano a Putin di poterlo incontrare. Disapprovo il loro silenzio in direzione di Mosca. Nei primi tre commenti metto le mie riserve alle parole pronunciate dai tre, iniziando dal nostro premier.

Alla Chiesa non deve mai mancare il coraggio di proporre la preziosa virtù della castità, per quanto ciò sia ormai in diretto contrasto con la mentalità comune. La castità [prima del matrimonio] va presentata come autentica alleata dell’amore, non come sua negazione”: così parla un documento vaticano sulla formazione al matrimonio che giunge ora in libreria e subito si avverte un linguaggio nuovo pur nella riaffermazione dell’antico. Del resto questa mediazione tra vecchio e nuovo è la caratteristica di tutto il pontificato di Francesco. E’ l’attacco di un mio articolo pubblicato oggi dal Corriere della Sera a p. 25 con questo richiamo in prima: “Il Papa: prima delle nozze castità preziosa”. Nei commenti riporto l’intero mio commento agli Itinerari che si pongono in piena continuità con l’Amoris Laetitia.