Mese: <span>Febbraio 2023</span>

Foto che ho scattato in piazza della Madonna dei Monti mentre facevo la fila, sul mezzogiorno, per votare Bonaccini alle primarie del Pd: andando mi dicevo che la giornata piovosa e il momento basso per questo partito avrebbero impedito la buona affluenza delle primarie precedenti, ma almeno per quanto riguarda il mio “seggio” ho dovuto ricredermi. Spero stia succedendo lo stesso dappertutto

Lunedì 27 a Pizza e Vangelo via Zoom – alle 21.00 – leggiamo dal capitolo nove di Marco l’episodio di Gesù che rimprovera i discepoli che vorrebbero proibire a un esorcista “fai da te”, che non fa parte del loro gruppo, di cacciare i demoni nel nome del Maestro; e leggiamo anche alcuni severi moniti di Gesù sugli scandali che possono rendere difficile il cammino di fede dei semplici. Nei commenti la scheda di preparazione alla lectio e l’invito dei passanti a partecipare. Nell’ultimo dei miei commenti indico come.

“Pini al tramonto” di Van Gogh: particolare della tela del 1889 che è tra le 50 opere esposte a Roma nella mostra del Palazzo Bonaparte

Ho visto ieri la mostra di Van Gogh a Palazzo Bonaparte – resta fino al 26 marzo – e ho copiato queste parole del pittore riportate in un pannello: “Più divento brutto, vecchio e cattivo, malato e povero, più desidero riscattarmi facendo colori brillanti, ben accostati e splendenti”. L’ho fatta mia, quella ricerca, adattandola a me che non sono pittore e sono vecchio davvero: Van Gogh non lo fu mai, morì a 37 anni. Questo è l’adattamento: più divento vecchio più cerco la luce del giorno e quella che mi arriva dagli occhi di chi mi è intorno.

La dichiarazione venuta oggi dalla Compagnia di Gesù, “Verso un riconoscimento della verità”: le decisioni del Delegato DIR riguardo a p. Marko Rupnik, è l’occasione giusta per chiarire le ragioni del mio silenzio su questa vicenda per me due volte dolorosa: per lo scandalo di cui è portatrice e per il fatto che io negli anni ho molto valorizzato, qui nel blog, i mosaici di Rupnik. La mia è una scelta di penitenza per essere stato divulgatore di un artista che contraddiceva con la vita quello che proclamava con la sua arte. Nei commenti chiarisco la mia scelta di penitenza e dico quanto mi pare di poter leggere tra le righe della dichiarazione di oggi.

Foto da un testo di  Martina Gombi

Il titolo del post è una mia libera imitazione del titolo di una raccolta di poesie del cardinale portoghese José Tolentino de Mendonça, A Noite abre os meus Olhos. Poesia reunida, Porto 2006. Di questa raccolta è ora tradotta in italiano una parte intitolata Il papavero e il monaco, Qiqajon 2022

All’angelus di oggi il Papa ha usato un’immagine audace per segnalare l’eccesso dell’amore di Cristo che è a fondamento della nostra salvezza: “Se Dio non si fosse sbilanciato, noi non saremmo mai stati salvati: è stato lo sbilanciamento della croce che ci ha salvati!”. Nel primo commento riporto il testo di Francesco, nel secondo segnalo una possibile dipendenza da un analogo testo del cardinale Martini. E tiro in ballo persino il Caravaggio.

“Cristo in periferia” di Rouault (1920-24), Bridgstone Museum di Tokio – Un Gesù che cammina dolente nella notte di un sobborgo deserto, accompagnato da due bambini – immagine con cui presento ai visitatori la registrazione audio dell’ultima serata di Pizza e Vangelo nella quale abbiamo letto di Gesù che prende un bambino e lo pone a modello del discepolo che si fa “ultimo di tutti e servitore di tutti”. Nel primo commento tre spunti sul farsi “ultimo di tutti”.

Foto che ho preso a mezzogiorno dalla scalinata dell’Aracoeli: ne vedi un triangolo del parapetto in basso a destra. Sopra di esso fiori di soffione , la muraglia di marmo cipollino del Vittoriano, il loggiato e il campaniletto di San Marco. Alla sua altezza, ma all’estrema sinistra, il possente zuccotto del Gesù

Il 2 di questo mese Francesco a Kinshasa ha incontrato i gesuiti del Congo e ha risposto ad alcune loro domande: sulle guerre che straziano l’umanità, su come abbia potuto accettare – da gesuita – le nomine a vescovo e cardinale , sulla possibilità di sue dimissioni, sull’elezione a vita del preposito dei gesuiti. Ho scelto questi brani, che offro ai visitatori nei primi commenti. La conversazione dei gesuiti con il Papa è pubblicata oggi dalla Civiltà Cattolica.