Pinocchio nel Campo dei miracoli con il Gatto e la Volpe


Questa è una scena del Pinocchio di Matteo Garrone che ho fotografato oggi in una sala affollata di famiglie con bambini. Vi ero con due nipoti e ci siamo divertiti. A me sono piaciute le scene di paesaggio e di paese, a loro i burattini e gli animali. Nei commenti metto parole di Roberto Benigni – che nel film è Geppetto – e del regista che ho preso dai quotidiani del 13 dicembre, quando il film fu presentato alla stampa. E alla fine metto un’altra foto e una riga di commento sulla parola più viva che Benigni dice nel film.

9 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Benigni alla presentazione del film. «Ora mi dicono che mi resta da interpretare solo la Fata Turchina [Benigni aveva già interpretato Pinoccchio in un altro film del 2002] ma io farei anche la Balena o il Tonno. La storia di Pinocchio appartiene a tutti, ci avvolge e affronta molti temi cruciali, primo fra tutti il rapporto tra padre e figlio, che io avevo già raccontato ne La vita è bella. Insieme a san Giuseppe, Geppetto è il padre più famoso del mondo: i due sono entrambi falegnami, hanno un figlio ‘adottivo’ che fugge per il mondo, che muore e che risorge. Il mio Geppetto, segnato dalla vita e dall’età, è un uomo povero, di una povertà meravigliosa però, che fa sembrare la vita un miracolo. Una dignitosa povertà, come quella di Chaplin, che si trasforma nella più grande ricchezza. Pinocchio guadagna la vita e non potrebbe essere più ricco. E’ una storia che che va oltre la classicità, densa di significati, simboli, metafore, allegorie, insegnamenti. Ci invita a non mentire, e lo fa attraverso la meravigliosa trovata del naso che si allunga, a diffidare di chi ci promette ricchezza in breve tempo, a credere nei miracoli, ad amare e rispettare chi ci ama, a cominciare dai genitori».». [da “Avvenire” del 13 dicembre 2019]

    6 Gennaio, 2020 - 9:14
  2. Luigi Accattoli

    Matteo Garrone alla presentazione del film. «La storia di Pinocchio può essere letta in molti modi. Racconta la ribellione all’ordine, la forza delle tentazioni, l’importanza dell’amore e della redenzione. E’ un grande classico, riportato in vita per sorprendere e incantare il pubblico». [da “Avvenire” del 13 dicembre 2019]
    Condivido le parole di Benigni e di Garrone sul Pinocchio dalle tante letture. Ne ho una qualche esperienza, essendo andato per più anni a raccontarlo in varie classi elementari e avendolo sempre letto ai figli e ai nipoti.

    6 Gennaio, 2020 - 9:15
  3. Luigi Accattoli


    Benigni – Geppetto accompagna a scuola Federico Ielapi – Pinocchio. Molte immagini e parole mi sono restate. Più di tutto: il grido di Geppetto tra le case del paese: “Mi è nato un figlio!!!”

    6 Gennaio, 2020 - 10:00
  4. Luigi Accattoli

    Isaia capitolo 9: “Un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio”.

    6 Gennaio, 2020 - 10:22
  5. giuseppe di melchiorre

    Geppetto e Pinocchio a parte, finalmente sono riuscito a entrare di nuovo nel tuo blog, caro Luigi. E l’ho fatto con il gradito contributo tecnico di tuo figlio Valentino al quale va la mia riconoscenza…. Così potrò continuare a intervenire nel tuo blog, anche se io non sono importante.
    Approfitto per fare sinceri auguri di un felice Anno Nuovo a te e a tutti.

    7 Gennaio, 2020 - 13:54
  6. Federico Benedetti

    Tuttavia per far nascere un bambino occorre un padre e una madre. Va bene anche una fata dai capelli turchini , ma una madre ci vuole. Non basta un padre single, nemmeno dolce e affettuoso come Geppetto.
    Il film mi è piaciuto, ma mancava una mamma.

    7 Gennaio, 2020 - 15:16
  7. Luigi Accattoli

    Federico come dono per essere passato di qua, riporto le parole che Collodi scrisse per te nella prima pagina del capitolo XXV delle “Avventure di Pinocchio”, dove il burattino ritrova la fata:

    Mi lasciasti bambina e ora mi ritrovi donna; tanto donna, che potrei quasi farti da mamma.
    – L’ho caro di molto, perchè così, invece di sorellina, vi chiamerò la mia mamma. Gli è tanto tempo che mi struggo di avere una mamma come tutti gli altri ragazzi!

    7 Gennaio, 2020 - 18:54
  8. giuseppe di melchiorre

    Caro Luigi, sempre a proposito di Pinocchio, io ho il libro “LE AVVENTURE DI PINOCCHIO – Storia di un burattino” composto a mano con i tipi dell’editore Alberto Tallone su carta Magnani, L’edizione, che risale al 1994 e mi costò 200.000 lire, reca i disegni originali dell’edizione originale di C. Collodi. Io sono molto attaccato ai libri. In pratica in casa ho una biblioteca importante dove, come sai, sei presente anche tu ovviamente.
    Ancora un caro saluto accompagnato da gratitudine perché finalmente riesco a entrare di nuovo nel tuo blog per merito di tuo figlio.

    8 Gennaio, 2020 - 10:41
  9. Federico Benedetti

    Caro Luigi, sapevo che nel libro una mamma c’è, ma parlavamo del film e in particolare del grido di Geppetto tra le case del paese: “Mi è nato un figlio!!!”
    E’ nel film che è mancata una figura materna, non nel libro.
    Per il resto sono d’accordo con i tuoi giudizi, specie per l’apprezzamento ai costumi e alla fotografia, ma anche per quanto riguarda la figura paterna di Geppetto (paterna in senso moderno: affettuosa, premurosa, presente).

    8 Gennaio, 2020 - 13:54

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