La bambina cieca conosce il Papa con le dita

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Ieri pomeriggio Francesco è andato a trovare i ciechi del Centro Regionale S. Alessio – Margherita di Savoia, in Roma. Una bambina ha indugiato con le dita sulla testa del Papa per conoscerlo un poco e per volergli bene, ora che aveva la fortuna di poterlo toccare. E Francesco ha indugiato con lei preso dallo stesso desiderio di conoscenza e di affetto. Una volta aveva detto che il tatto è il più religioso dei cinque sensi. – Nei commenti qualche notizia sulla visita ai ciechi e su un discorso di stamane al Collegio spagnolo.

17 Comments

  1. giuseppe di melchiorre

    Commovente!… Proprio come quando l’amore si tocca con la mano… Li abbraccerei ambedue! Ma più forte la bambina… Cara! Gesù le avrebbe detto un affettuoso “Talità!” (“Agnellina!”)…
    Buona notte a tutti.

    1 Aprile, 2017 - 21:52
  2. Luigi Accattoli

    Con la visita di ieri Ieri al Centro S. Alessio – Margherita di Savoia, il Papa ha inteso dare seguito ai “Venerdì della misericordia”, visite private compiute durante il Giubileo della Misericordia, una volta al mese, ripercorrendo le opere di misericordia spirituali e corporali nei confronti di quanti vivono situazioni di esclusione.

    1 Aprile, 2017 - 21:59
  3. Luigi Accattoli

    Rosario o collana. Ieri il Papa ha incontrato gli ospiti della struttura, persone con una disabilità sensoriale legata all’uso della vista, non vedenti dalla nascita o a seguito di gravi patologie e alcuni con pluridisabilità. Tra loro, 50 bambini che frequentano il Centro per ricevere una formazione speciale che li aiuti nei piccoli gesti quotidiani, e 37 anziani e adulti, residenti fissi. “E’ stata una grande sorpresa e una corsa all’abbraccio del Papa. Francesco è rimasto qui un’ora e mezza e non ha fatto alcun discorso. Ha salutato e abbracciato tutti dando messaggi diversificati ai bambini e agli anziani”. Lo ha detto il presidente del Centro Regionale Sant’Alessio – Margherita di Savoia, Amedeo Piva, in un’intervista al Tg2000. Alcuni bimbi sono rimasti sorpresi dalla corona del Rosario regalata dal Papa e gli hanno chiesto: “Possiamo usarla come collana?”

    1 Aprile, 2017 - 21:59
  4. Luigi Accattoli

    Ideologie che appestano. Francesco stamane al Collegio spagnolo in Roma 1: Ho detto che la formazione di un sacerdote non può essere solo accademica e limitarsi solo a questo. Da lì nascono tutte le ideologie che appestano la Chiesa, di qualsiasi tipo, dell’accademismo clericale. Sono quattro le colonne che deve avere la formazione: formazione accademica, formazione spirituale, formazione comunitaria e formazione apostolica. E devono interagire tra loro. Se manca una di esse la formazione comincia a zoppicare e il prete finisce paralitico. Quindi, per favore, tutte e quattro insieme, che interagiscono.

    1 Aprile, 2017 - 22:00
  5. Luigi Accattoli

    Vendere la camicia. Al Collegio spagnolo 2: Non vi dimenticate di questo: il diavolo entra sempre dalle tasche, sempre. Inoltre, è bene imparare a rendere grazie per ciò che abbiamo, rinunciando generosamente e volontariamente al superfluo, per stare più vicino ai poveri e ai deboli. Il beato Domingo y Sol diceva che per soccorrere chi ha bisogno si doveva essere disposti a “vendere la camicia”. Io non vi chiederò tanto, preti scamiciati, no; ma solo che siate testimoni di Gesù, attraverso la semplicità e l’austerità di vita, per diventare promotori credibili di una vera giustizia sociale (cfr. Giovanni Paolo II, Pastores dabo vobis, n. 30).

    1 Aprile, 2017 - 22:01
  6. Luigi Accattoli

    Peste del carrierismo. Al Collegio spagnolo 3: E, per favore, — e questo lo dico come fratello, come padre, come amico — per favore, rifuggite il carrierismo ecclesiastico: è una peste. Rifuggitelo.

    1 Aprile, 2017 - 22:01
  7. Victoria Boe

    “Possiamo usarla come collana?”

    Molto, molto carina.
    Come ha risposto il Papa?

    1 Aprile, 2017 - 23:34
  8. Victoria Boe

    Non si può dire che questo Papa non sia franco nel parlare.
    Conosce bene certe pecche ecclesiastiche e va diretto al punto senza perdersi in perifrasi.
    Con garbata decisione indica la strada giusta.
    Come si può non ammirarlo?

    2 Aprile, 2017 - 0:02
  9. roberto 55

    Non si può, Victoria.
    Buona domenica a tutti !

    Roberto Caligaris

    2 Aprile, 2017 - 0:37
  10. Luigi Accattoli

    Victoria immagino che il Papa abbia risposto che andava benissimo come collana, ma che era anche meglio far passare i grani ripetendo a ognuno i nomi di Gesù e di Maria. E poi fermarsi a lungo sul crocifisso, che ha la forma, in piccolo, di una delle croci che il Papa usa nelle celebrazioni. La domanda sulla collana mi ricorda il gesto di una figlia di Walter Veltroni in visita a Giovanni Paolo II che si mise la corona al collo, mentre il papà parlava con il Papa.

    2 Aprile, 2017 - 9:55
  11. Amigoni p. Luigi

    Il centro regionale sant’Alessio di via Odescalchi a Roma ha a che fare con i Padri Somaschi, cui fu affidato da Pio IX, nell’ex monastero legato alla basilica di sant’Alessio all’Aventino a Roma, l’istituzione per “i ciechi dello stato pontificio”, voluta dopo la metà dell’Ottocento.
    Anche dopo la soppressione degli ordini religiosi decretata dopo la presa di Roma, i Somaschi gestirono bene – per conto dello stato o della municipalità – l’istituzione anche nella sede attuale di Tor Marancia e ne furono poi allontanati a inizio anni ’50. Anche questo è un esempio di “abbandono di otri vecchi”, per la verità subìto più che voluto. Ma siamo sicuri che “gli orfani o i mezzo orfani di sant’Alessio”, di ieri e di oggi, siano stati e siano educati nel modo più evangelico possibile.

    2 Aprile, 2017 - 10:05
  12. Luigi Accattoli

    La bambina della foto ha nove anni, si chiama Sophie. Durante la visita al Centro per ciechi Francesco ha pure incontrato, nella cappella, sei ciechi sordomuti. Il Papa del tatto a contatto con chi ti può solo toccare. A commento dell’incontro l’arcivescovo Fisichella ha detto che “Francesco tocca la vita di persone delle quali la nostra società, oggi, neppure conosce l’esistenza”.

    2 Aprile, 2017 - 10:05
  13. Federico Benedetti

    Luigi, non segui oggi il viaggio del Papa a Carpi?
    Vorrei poi ricordare la straordinaria figura di San Giovanni Paolo II, a dodici anni dalla sua morte.
    Aprite, spalancate la porta a Cristo!

    2 Aprile, 2017 - 12:50
  14. maria cristina venturi

    Rifuggite il carrierismo ecclesiastico!

    Avrebbe fatto meglio a dire Rifuggiamo il carrierismo ecclesistico!
    O lui si sente tanto al di sopra degli altri ormai da non poter piu’essere tentato dal carrierismo?
    Eppure nessuno ne e’immune neppure il papa: nel suo casi poiche’ormai e’arrivato al vertice della carriera ,la tentazione potrebbe essere,quella di abusare del suo potere e della sua autorita’.

    3 Aprile, 2017 - 19:03
  15. Victoria Boe

    Ha ragione, signora Venturi. Infatti io lo immagino tentato dal carrierismo.
    Fu così che divenne vescovo, poi cardinale, poi Papa. Lo sanno tutti.
    Se vuole darsi alle barzellette, signora, ne cerchi una più divertente.
    A proposito: lei è tentata dal carrierismo? Ambisce a diventare “primario” di pediatria? Ho il sospetto di sì, dato che, a suo dire, “nessuno ne è immune”.
    Quanto all’abuso di potere, dovrebbe lasciar perdere questo tasto stonato.
    Le decisioni che il Papa prende, sono ben ponderate e sono giuste.
    Peccato che qualche suo predecessore non abbia fatto altrettanto in passato.

    È sempre un piacere leggere i suoi commenti, cara signora, tanto sono limpidi e privi di acredine verso lo stesso bersaglio. Sempre quello.
    Ha intenzione di continuare così fino al termine (il più tardi possibile,spero) del pontificato di papa Francesco? Capisco la frustrazione, ma parlare al vento è assai noioso e anche nocivo, alla fin fine.
    Cerchi di crescere, signora.

    3 Aprile, 2017 - 21:55
  16. Amigoni p. Luigi

    Nemmeno papa Ratzinger considerava Bergoglio “papabile”, tanto il gesuita argentino era carrierista.
    E comunque adesso il “papa attuale ” può solo aspirare ad autodichiararsi “santo prima”.
    In base alla “infallibilità”, che i gesuiti hanno abusivamente aiutato a costruire nel 1870, riuscirà anche in questo. Diamogli tempo ancora qualche anno.
    Sottoscrivo tutto l’intervento del 3 aprile ore 21.55

    7 Aprile, 2017 - 23:07

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