Non credo che il papa si offenda per Crozza

La satira di Crozza non è granchè, ma non credo che il papa se ne offenderebbe, se la vedesse. Baso questa presunzione sulle parole con cui rispose – l’agosto scorso – a una delle domande che gli furono poste da un pool di televisioni tedesche: “Quale ruolo hanno nella vita di un Papa lo humour e le leggerezza dell’essere?” Questa la risposta: “Io non sono un uomo a cui vengano in mente continuamente delle barzellette. Ma saper vedere anche l’aspetto divertente della vita e la sua dimensione gioiosa e non prendere tutto così tragicamente, questo lo considero molto importante, e direi che è anche necessario per il mio ministero. Un qualche scrittore aveva detto che gli angeli possono volare, perché non si prendono troppo sul serio. E noi forse potremmo anche volare un po’ di più, se non ci dessimo così tanta importanza”. 

35 Comments

  1. Maria Grazia

    Sono assolutamente d’accordo con Lei,dottor Accattoli.
    Dubito che il Papa sappia chi è Crozza(io stessa ignoravo che faccia avesse finchè non l’ho visto da Ferrara) e penso che non si offenderebbe se vedesse la sciocca parodia che il comico fa di un presunto Ratzinger mezzo isterico(io stessa ho visto per la prima volta l’orrore a “studio aperto”).
    Il Papa ha una grande dote che purtroppo appartiene a pochi:l’autoironia.
    Se qualcuno lo ascoltasse,saprebbe di che cosa sto parlando.
    Durante la sua seconda udienza generale salutò in croato,ma poi aggiunse ridendo:”doveva essere croato” alludendo alla sua difficoltà di pronunciare una lingua slava.
    Invitando i ragazzi alla GMG di Colonia disse:”Si avvicina la giornata mondiale della gioventù.Ci sarò anch’io anche se non sono giovane…ma il cuore è giovane”.
    Ad alcuni vescovi disse “Sto imparando a fare il Papa.Non esiste un corso che insegni a fare il Pontefice”.
    A Montezemolo che gli regalava il volante della Ferrari di Schumacher rispose:”Anche la Chiesa ha un volante difficile”.
    E gli esempi potrebbero moltiplicarsi.
    Non penso proprio che un uomo tanto sottile e ironico si offenderebbe per una parodia malriuscita.Mi sorprende la reazione esagerata di Don Georg.
    Trovo invece eccezionale la presa di posizione del cardinale Tonini,secondo per intelligenza solo al Pontefice regnante:

    (AGI) – CdV, 14 nov. – ‘La satira deve portare con se’ il rispetto: quella vera ha valori da mettere in risalto. Poi c’e’ quella stupida che vuole colpire in alto per sentirsi grande, ma non capisce che prendere in giro il Papa non e’ segno di grandezza’. Il card. Ersilio Tonini commenta cosi’ all’Agi le imitazioni di Papa Ratzinger trasmesse da una emittente televisiva. ‘Sono anime grette e niente di piu”, taglia corto il porporato. ‘Il Papa – ricorda Tonini – e’ fratello di tutti ed e’ per questo che merita il rispetto di tutti. Queste sono cose che ci umiliano. Il Papa – scandisce – merita rispetto come uomo e perche’ svolge un compito in cui tutti ci riconosciamo’. Per il card. Tonini le imitazione del Papa sono un messaggio fortemente negativo anche per i giovani. ‘Con la dissacrazione di tutto poi non rimane nulla’, sottolinea. ‘Grazie a Dio – aggiunge – poi queste cose hanno anche un effetto contrario: in queste ore sono tanti – assicura l’anziano porporato – i non credenti che non si riconoscono in queste forme di satira dissacrante. Il mondo vuole bene al Papa, e questi attacchi provocano un sentimento di solidarieta’: il bisogno di soffrire con lui’. Insomma, ‘credono di umiliarlo ma provocano una reazione contraria’.
    Papa Ratzinger, confida poi il card. Tonini, ‘e’ molto sereno: e’ un uomo di una genuinita’ eccezionale, di una straordinaria serenita’ d’animo e benignita’. Dal suo sguardo traspare tutto, e’ lo specchio di tutti i pensieri, e guardandolo possiamo cogliere veramente una soavita’ che coinvolge. Non si e’ mai atteggiato facendosi grande della ricchezza interiore che custodisce’. Per questo il card. Tonini davvero non si spiega che possa essere oggetto di satira ‘come un imperatore’.

    Come a dire:prendete pure in giro Papa Benedetto,tentate pure di distruggerlo,ma otterrete l’effetto contrario.
    Niente di più vero,vedi discorso di Ratisbona 🙂
    Saluti MG

    15 Novembre, 2006 - 20:12
  2. D’accordissimo con Luigi e MariaGrazia. Io non ho visto Crozza satireggiare il papa, l’ho visto satireggiare Milingo qualche tempo fa e mi è bastato, era piuttosto stupida, volgarotta e tirata via. Peccato perché l’avevo visto nel programma di Celentano e mi era piaciuto molto. Chissà se i testi se li scrive lui.
    Io sono per la satira cattiva… ma contro la cattiva satira. )Per esempio la vignetta di ElleKappa su Repubblica di oggi era tremenda, ma tremendamente puntuta.) La satira cattiva che è buona satira è quella che anche se prende di mira persone che stimi ti fa ridere amaro e ti fa interrogare sul suo possibile contenuto di verità. La satira cattiva che è buona satira è quella che nasce dall’osservazione, dalla riflessione e dall’acutezza dei collegamenti, non quella che riposa sui pregiudizi e sui luoghi comuni.
    Le vignette di Vauro che raffiguravano Ratzinger come un robot nazista erano stupide a prescindere. Giannelli sul Corriere che, all’indomani dell’elezione, fece dire al papa alla finestra “Se sbaglierete vi corrigerò” forse fece storcere il naso a MariaGrazia ma fu, come sempre, leggero e geniale.

    15 Novembre, 2006 - 20:31
  3. bianca

    l’imitazione di Crozza non mi piace perchè intenzionalmente vuol far male. Si può essere cattivi, o ferocemente intelligenti come ha detto qualcuno ma non mi sembra il caso dell’imitazione di Crozza
    Avrebbe potuto attaccarlo sui contenuti, i discorsi, le sue abituali attitudini e, allora, si, avrebbe potuto essere ferocemente intelligente. E lasciamo perdere il suo intento di renderlo più umano, per favore. A meno che per umano non si intenda una somma di caratteristiche negative che vanno dall’invidia all’isteria alla meschinità, all’insinuazione di altri aspetti che tralascio, tutti propri del papa di Crozza. A parte questo, nessuno vuole renderlo vittima e imbavagliarlo. Gli si chiede solo di non ignorare i rappresentanti delle altre religioni. Cosa gli hanno fatto il gran muftì turco, qualche rappresentativo ulema egiziano o l’ayatollah iraniano pe non meritarsi altrettanta umanizzazione da parte sua? E non mi si dica che sono troppo distanti dal nostro mondo perchè si è arrivati a negare l’accesso ad un vescovo in una scuola per non offendere la sensibilità dei credenti in altre religioni ma, stranamente, il nostro mondo è multireligioso solo quando fa comodo. La sensazione è che sia troppo facile fare satira su questo Papa e sui cattolici, ora. Ecco perchè concordo nella definizione di imitazione vigliacca. E non tiri in ballo per salvare la faccia vecchie imitazioni di Saddam Hussein o ne inventi una nuova di qualche fanatico capo o dittatore islamico perchè il Papa non è un dittatore nè un politico e l’equa controparte dovrebbe essere un’altrettanto importante rappresentante religioso, magari mentre si prepara alla preghiera del venerdi. Altrimenti, continui pure, perchè nessuno vuole oscurarlo ma cominci a vergognarsi un pochino del suo coraggio di tendenza.
    Per quanto riguarda Don Georg, non avrebbe dovuto mettere la sua imitazione e quella del Papa sullo stesso piano. Con le sue dichiarazioni ha finito con l’attribuire maggiore valenza alla cosa mettendo in imbarazzo il Santo Padre perchè la tentazione di attribuire il suo pensiero anche a lui sarà grande. Il Papa non credo difetti di senso dell’umorismo e, a tal proposito, ricordo un’articolo di Messori in cui raccontava dell’insistente richiesta da parte dell’allora cardinale Ratzinger di raccontargli le barzelette che giravano sul suo conto sulle quali era il primo a sorridere ma, un conto sono le barzelette che girano sottobanco e fanno inocuamente divertire, un’altro è ridicolizzare continuativamente e pubblicamente
    un uomo, per molti Santo Padre, senza far nemmeno tanto ridere.
    Concordo con Luca sulla battuta di Giannelli di cui quasi tutti abbiamo sorriso, probabilmente anche il Papa

    16 Novembre, 2006 - 0:31
  4. Molto, molto sensato anche il commento di Bianca, in tutti i suoi vari aspetti.

    In ogni caso anche l’intervento di don Georg mostra una comunicazione lasciata un po’ all’estro del momento. Comprensibile per un zelante sacerdote bavarese, molto meno per il segretario personale del papa. Ora, va bene non idolatrare l’aspetto mediatico, ma (senza dimenticare che un abbaglio può capitare a tutti, specie se giovani, eccetera eccetera) mi sembra che ci sia un po’ troppa approssimazione in giro nel comunicare dalle parti del Vaticano. Non credo affatto al complotto, ma nella situazione attuale ogni parola fuori posto può comportare dolore nei fedeli e incomprensione negli altri, quando non peggio. Questo è un episodio minore, ma con queste parole maldestre (“quel programma è brutto e non l’ho mai visto”) c’è già chi tutt’oggi ha ricamato maliziosamente sull’oscurantismo del papa censore, e questo mi sembra un danno prevedibile e peggiore delle battute stupide e banali di un comico.
    Se si va avanti così qualcuno penserà di richiamare in Vaticano Navarro Valls. Be’, magari sarebbe un buon papa. 😉

    16 Novembre, 2006 - 1:44
  5. Francesco73

    Secondo me il punto focale non è la contestazione della satira, di Crozza o di Fiorello. Ma, semmai, il rilievo sulle differenze di trattamento, sulle premure riservate alle altre fedi e la totale disinvoltura con cui si deride quella cattolica. Ora, sono certo che Crozza e gli altri risponderebbero che le libertà che si prendono rispetto alla Chiesa parlano in fondo a favore della Chiesa stessa, del suo stare dentro i canoni delle società libere occidentali. Ciò che possiamo prendere in giro, in fondo, non ci spaventa, non lo consideriamo un nemico, lo trattiamo con familiarità. E pure questo, va detto, è un argomento.
    In ogni caso, non esagererei con le proteste e le lamentele. Eviterei anche, lo dico con molto rispetto e viva simpatia, ulteriori interventi di Don Georg. Il segretario del Papa è bene si occupi delle cose delicatissime del suo ufficio, nel riserbo e nella coscienza dell’unicità della sua posizione. Farsi intrappolare dalla giostra inarrestabile dei media affamati di dichiarazioni mi pare tutt’altro che consigliabile.

    16 Novembre, 2006 - 12:04
  6. Ciro Fusco

    Credo anch’io che su questa vicenda della satira il polverone sollevato in questi giorni sia davvero eccessivo. Innanzi tutto, non è nemmeno chiara come sia avvenuta l’esternazione di Don Georg e a chi esattamente si riferisse (Fiorello? Crozza? Luciana Littizzetto?). Francesco73 ha giustamente rilevato come il segretario del Papa sia chiamato a ben altri compiti, molto delicati e importanti, che non a rispondere su questioni di satira, poste, sia pure in buona fede, dal circo mediatico. Indubbiamente la sua immagine di prete giovane e sportivo (come testimoniano le sue foto in tenuta da tennista pubblicate dal settimanale “Chi”) ne ha fatto suo malgrado un personaggio da copertina, e quindi anche un soggetto su cui fare una battuta.
    Secondariamente, a me non pare che si possa parlare di attacco alla religione. Come ha sostenuto sul Corriere di ieri il professor Colombo, docente, tra l’altro, di Tecnica dei Media all’Università Cattolica, prendere affettuosamente in giro il segretario del Papa è cosa ben diversa che scherzare pesantemente su Gesù o sulla Madonna. Gli ebrei stessi, ricorda il professore, scherzano sui loro rabbini dicendone di cotte e di crude. Penso, solo per fare un esempio, a buona parte della letteratura chassidica o alle performances teatrali di Moni Ovadia.
    Una terza considerazione la riserverei infine al tipo di satira criticato. Io ritengo, per esempio, che l’imitazione di Benedetto XVI da parte di Crozza non sia granchè. Ma non perché rappresenta il Papa, ma proprio perché non è efficace (e il programma stesso non ha ricevuto critiche benevole proprio sul piano artistico; personalmente ho nostalgia del Crozza di Rockpolitik). Ricordo, ad esempio, che nessuno ha mai criticato le imitazioni di Giovanni Paolo II fatte da Massimo Lopez. Erano certamente più accurate sotto il profilo dei testi e dei contenuti offerti. Quanto a Fiorello e alla sua imitazione di Don Georg, l’ho ascoltata solo una volta e non l’ho trovata offensiva. Mi ha colpito per l’audacia della scelta del soggetto, questo si, ma me lo sono spiegato con i motivi che ho esposto prima.
    Insomma, e per concludere, a me pare che l’antico adagio “scherza coi fanti e lascia stare i santi” possa aiutarci ancora oggi a riflettere e a sorridere con intelligenza.

    16 Novembre, 2006 - 13:47
  7. Sto con Ciro. Ricordo che quando venne il Papa che nuotava e sciava, nel 1978, qualcuno storse il naso dicendo che forse avrebbe dovuto evitare. Per non parlare della famosa piscina di Castelgandolfo e le famosissime foto rubate (mia madre quando ricorda l’episodio abbassa istintivamente la voce, non ho mai capito perché). Ma il vecchio Arturo Carlo Jemolo, intervistato in Tv, rispose dritto e severo prendendosela con chi negava all’uomo la corporeità. Rivalutandola e rivendicandola. Non per niente si è parlato di “teologia del corpo” di Wojtyla.
    E se tu rivaluti il corpo, se tu insomma ti “umanizzi” e scendi dal piedistallo ieratico e dalla sedia gestatoria, allora ci sta anche qualche sfottò. Te compreso, caro padre Georg. E poi, prendersela con un comico come Fiorello, sempre attento a fare una comicità semplice e per nulla volgare, mi smebra fuoriposto.
    Un abbraccio

    16 Novembre, 2006 - 14:08
  8. marianna

    Come mai si parla tanto di umanizzazione del Papa? Forse Ratzinger non è umano abbastanza? Mi sembra di si anche perchè se fosse un Papa distante la gente non lo seguirebbe tanto.
    E’ il circo mediatico che per screditare il Papa continua a definirlo professorale e lontano dalle folle. Ma un Papa deve fare l’attore per guadagnarsi la stima del mondo? Quella dei media può darsi ma non certo quella dei fedeli. Papa Giovanni Paolo venne criticato perchè volutamente andava a finire sulle copertine quando sciava, volutamente cercava gli applausi e volutamente il suo segretario telefonava a Vespa in trasmissione.
    Lopez lo prendeva in giro per questo suo essere mediatico che era un dato di fatto. Su cosa basa Crozza la sua inutile parodia? Sul nulla perche’ il Papa non ha certo quegli atteggiamenti da supponente e violento e non è invidioso di nessuno. Secondo me sono gli altri che lo invidiano altrochè.
    Il Papa non sta certo sulla sedia gestatoria, sono i media che lo dipingono cosi’. E’ un dato di fatto.
    E poi perchè tutti criticano il Vaticano quando si difende? Tutti hanno il diritto di parola tranne i preti? Che democrazia dei baracconi. Il segretario del Papa ha tutto il diritto di parlare e di difendersi da un’imitazione sciocca che non fa ridere. Nessuno si scandalizza se le iene vengono censurate per il servizio sugli spinelli perchè c’e’ di mezzo la politica, ma offendere il Papa si puo’.
    Come cattolica invoco la par condicio e pretendo rispetto per il Vicario di Cristo in terra. Crozza non ci crede? Chissenefrega, io si!
    Ci terrei che nella discussione non entrasse Woitilaperchè nessuno mai ha fatto del male a quel Papa come invece si sta facendo a Ratzinger.
    Ha ragione Magdy Allam quando dice che questi comici sono coraggiosi quando attaccano un uomo modesto e inoffensivo ma scappano di fronte all’islam. Sentito ieri sera al TG di canale 5, il vero telegiornale di Papa Ratzinger.
    Ciao da Marianna

    16 Novembre, 2006 - 14:37
  9. Come mai si parla tanto di umanizzazione del Papa? Forse Ratzinger non è umano abbastanza? Mi sembra di si anche perchè se fosse un Papa distante la gente non lo seguirebbe tanto.
    E’ il circo mediatico che per screditare il Papa continua a definirlo professorale e lontano dalle folle. Ma un Papa deve fare l’attore per guadagnarsi la stima del mondo?

    Ehi, ehi ehi… Marianna, non mi riferivo solo a Ratzinger, ma alla figura del Papa in generale. E tornano alla mente le immagini (e le parole) dei fedeli. Mio padre, per esempio, ricorda Pio XII così: “Noi eravamo bambini e lo vedevamo lontano, lontano, mentre ci benediceva”. Era una figura impossibile da immaginare come capace di nuotare e sciare. Nessuno dice che il Papa debba fare l’attore per avere la stima del mondo: quello che a me avviene di osservare è che Ratzinger è un timido, nel passato è stato sempre molto compassato (e così è apparso sui media) e un po’ distante, forse rigido. Ora, che si ironizzi un po’ per sdrammatizzare… anche lui, come vedi, fa ricorso all’autoironia. E andiamo avanti.

    Quella dei media può darsi ma non certo quella dei fedeli. Papa Giovanni Paolo venne criticato perchè volutamente andava a finire sulle copertine quando sciava, volutamente cercava gli applausi e volutamente il suo segretario telefonava a Vespa in trasmissione.
    Lopez lo prendeva in giro per questo suo essere mediatico che era un dato di fatto. Su cosa basa Crozza la sua inutile parodia? Sul nulla perche’ il Papa non ha certo quegli atteggiamenti da supponente e violento e non è invidioso di nessuno. Secondo me sono gli altri che lo invidiano altrochè.

    Un momento, Giovanni Paolo non cercava volutamente l’applauso: aveva capito che era possibile fare evangelizzazione anche con la Tv. Leonardo Boff lo definì “Medioevo e televisione”. Tralascio il medioevo, ma sulla Tv aveva pienamente ragione. Servirsi dei media non è fare show. Eppoi non mi sembra che Crozza lo dipinga come un violento e invidioso.

    Il Papa non sta certo sulla sedia gestatoria, sono i media che lo dipingono cosi’. E’ un dato di fatto.
    Mi pare di no. Se stesse sulla sedia gestatoria, sai che lamenti su certe testate…

    E poi perchè tutti criticano il Vaticano quando si difende? Tutti hanno il diritto di parola tranne i preti? Che democrazia dei baracconi. Il segretario del Papa ha tutto il diritto di parlare e di difendersi da un’imitazione sciocca che non fa ridere. Nessuno si scandalizza se le iene vengono censurate per il servizio sugli spinelli perchè c’e’ di mezzo la politica, ma offendere il Papa si puo’.
    Il segretario del Papa farebbe bene a fare il segretario senza fiatare come hanno fatto tutti i loro predecessori, Dziwisz incluso. Non a caso, nello stesso giorno dello “sfogo”, la Sala Stampa mi pare proprio che abbia ridimensionato tono e portata delle dichiarazioni.

    Come cattolica invoco la par condicio e pretendo rispetto per il Vicario di Cristo in terra. Crozza non ci crede? Chissenefrega, io si!
    Ci terrei che nella discussione non entrasse Woitilaperchè nessuno mai ha fatto del male a quel Papa come invece si sta facendo a Ratzinger.

    Come cattolico invoco la misericordia e non pretendo un bel nulla. Crozza faccia il suo mestiere, il Papa faccia il suo. Tre 250 anni chi parlerà di Crozza? Quanto a Wojtyla, mi sembra che i media gli abbiano fatto del male trasformandolo in una macchietta e icona. “Il nostro Papa”, diceva gente che di Giovanni Paolo II manco conosceva le fattezze in salotti TV…

    Ha ragione Magdy Allam quando dice che questi comici sono coraggiosi quando attaccano un uomo modesto e inoffensivo ma scappano di fronte all’islam. Sentito ieri sera al TG di canale 5, il vero telegiornale di Papa Ratzinger.
    Ciao da Marianna

    Allam ha ragione. Ma non credo che il Tg5 sia il vero telegiornale vaticano. C’era Telepace, e c’è Sat 2000. Passando per tutti i servizi d’informazione della S. Sede.

    16 Novembre, 2006 - 14:58
  10. marianna

    Il tg5 è l’unico telegiornale a non essere di parte e cioè contro Papa Ratzinger.
    Sat 2000 non ha un telegionale vaticano e Telepace non ce lo ha piu’.
    Che Giovanni Paolo non cercasse l’applauso mi giunge nuova in tutta onestà e che il suo segretario non parlasse con i media è un dato egualmente nuovo.
    Ciao.

    16 Novembre, 2006 - 15:09
  11. Quindi i vaticanisti Rai sono tutti contro il Papa? Sono così anticlericali e non me ne sono accorto? Mmmmmmmmmmmmmm che strano. Sarebbe divertente sentire a questo punto l’intervento di Fabio Zavattaro o Giuseppe De Carli.

    Giovanni Paolo è stato anche contestato e fischiato. Chiedi a Luigi se c’era quando sentì Wojtyla urlare più volte “Silencio” contro alcuni contestatori…, chiedigli di quando nel 1980, in visita proprio in Germania dall’allora arcivescovo di Monaco Ratzinger, una ragazza andò sul palco e propose una sfilza di questioni spinose che come risposta ebbero una medaglietta e una benedizione, o di quando una suora americana pose la questione del sacerdozio alle donne e quant’altro.

    Don Stanislao, chiamato anche dai maligni “Papa ombra” o “l’altro Papa” è stato un’ombra muta fino a che le condizioni di Giovanni Paolo II non si sono aggravato. E adesso ha dato la stura ai ricordi. Adesso che è cardinale e il suo secondo padre, Giovanni Paolo II, è morto.

    16 Novembre, 2006 - 15:27
  12. giorgioceccon

    ordunque,alla fine,mettendola su un piano ludico, accettasi scommesse.
    Ma si è mai visto un segretario, no portavoce, SEGRETARIO papale che esterna?Destino del precedente è stato da pretino a cardinale,ma zitto e muto per tutto il pontificato:potentissimo, ma accuratamente defilato e silenzioso.
    Adesso ne arriva uno palestrato che addirittura PARLA! Anche le pulci hanno la tosse?
    Quindi accettasi scommesse sul fatto che,transeatus clamor,don Georg sarà “promosso” ad altri incarichi.

    16 Novembre, 2006 - 16:25
  13. Giorgio è spietato. Ma ha detto una cosa giusta. Credo che sarà invitato alla discrezione, ma non trasferito.
    Dieci euro che non lo spostano.

    16 Novembre, 2006 - 16:35
  14. giorgioceccon

    facciamo sei mesi.Trascorsi,e padre Georg sta ancora lì,pagherò;oppure incasserò:per me garantisce Accattolo Magno.

    16 Novembre, 2006 - 16:58
  15. Affare fatto.

    16 Novembre, 2006 - 17:05
  16. Maria Grazia

    Scusate,cari Tonizzo e Giorgio,ma non siete per nulla divertenti.
    In questo momento il Papa ha bisogno che gli si stia vicini o ci dimentichiamo del viaggio in Turchia da dove non si sa se tornerà tutto intero?
    Trovo la discussione sull’eventuale allontanamento del segretario del Papa veramente fuori luogo.Anche per me ha esagerato ma esagerano di più coloro che hanno imbastito un’abile campagna di stampa contro il Pontefice.
    Per non parlare delle basse insinuazioni che ho letto su un quotidiano che definire spazzatura è poco.
    Don Georg ha sbraitato ma non è accaduto nulla:Fiorello seguita a fare battute di dubbio gusto e Crozza continuerà a fare l’imitazione del Papa.Se questa è censura…
    Io però,fossi in loro(e qui concordo con Bianca),mi vergognerei un pò dal momento che è facile prendersela con Ratzinger,impensabile prendere in giro esponenti di altre religioni.
    La mia sensazione è che sia in atto un’efficace campagna mediatica contro il Papa in cui ognuno ha da dire la sua,ma il Vaticano non può parlare pena l’accusa di oscurantismo o di tentativo di imbavagliare la satira.
    Guardiamo in faccia alla realtà:sono pochi i giornalisti che hanno il coraggio di difendere il Papa e qui concordo con Marianna:lode al TG5 che questo coraggio dimostra di averlo!!!
    Saluti MG

    16 Novembre, 2006 - 17:23
  17. Maria Grazia, il diavolo spesso è meno brutto di come lo si dipinge. Sdrammatizziamo, come vedi. E personalmente non credo che continuare ad alimentare il terrore che il Papa torni dalla Turchia intero o no sia un buon modo di stargli vicino e aiutarlo.
    Quanto al pezzo che dici di aver letto, l’ho letta pure io. Questo sì senza commento.

    PS: ma dov’è questa campagna stampa antipapale? Ragazzi ora non deriviamo troppo…

    16 Novembre, 2006 - 17:30
  18. Francesco73

    Concordo con Tonizzo, non esageriamo con le sindromi di accerchiamento, nè con gli sguardi accigliati su quegli scostumati dei comici. C’è tutta una “seriosità” cattolica che ci rende un pò fuori tempo, e ci confina talvolta al ruolo di macchiette, di Signore Rottermayer pronte a esclamare di continuo, indignate: “Misericordia!”.
    Distinguiamo anche tra satira e satira, tra bonarie prese in giro e manifeste volontà di denigrare e offendere.
    Non saltiamo su ogni volta che ci toccano il Papa, piuttosto facciamo rilevare le disparità di trattamento e gli strabismi con cui lo si tratta, ma più per amore di equità e giustizia che per appartenenza confessionale.
    Auguriamoci poi che Don Georg, che in quanto scelto dal Papa come primo collaboratore deve essere per forza una persona dal valore non comune, mantenga alta la guardia sulla scivolosità dei meccanismi mediatici, già “lanciati” senza freni sulla sua avvenenza, prestanza, attrattività, secondo lo schema Padre Ralph. Talvolta meglio una parola in meno che una in più, su certi palcoscenici.
    Evitiamo infine tempeste nei bicchieri d’acqua, in fondo le sfide attuali, per la Chiesa, sono ben altre.

    16 Novembre, 2006 - 18:01
  19. Maria Grazia

    La campagna antipapale sta su ogni giornale,tranne lodevoli eccezioni,che però fanno poco testo.
    Sta anche in tv dove si parla di tutto tranne che del Papa(ma Vespa dov’è finito?)e quando se ne discute è solo per fare paragoni inutili o per dimostrare che si comporta da intellettuale e non da istrione mediatico.
    C’è poi la campagna antipapale sottile ma insinuante di certi articoli(come quello di ieri)che ammiccano,pungolano,irridono,scuotono…
    Io mi auguro che il Papa torni sano e salvo dalla Turchia anche per non far sentire troppo in colpa certi “socrati” dell’informazione.

    16 Novembre, 2006 - 18:03
  20. Grazie Frank, sei sempre prezioso.
    Le signorine Rottenmeier potrebbero anche togliersi gli occhiali, sciogliere i capelli e… scoprirsi bellissime.
    Per il resto sono in pieno d’accordo con te. Cazzarola, come vi vorrei con me e Luigi stasera, di persona…

    16 Novembre, 2006 - 18:04
  21. Francesco73

    Con te e Luigi? Perchè, dove state?

    16 Novembre, 2006 - 18:09
  22. Qui stiamo:
    Milano

    Da papa Wojtyla a papa Ratzinger

    Il segno di una successione

    Incontro con gli studenti dell’Augustinianum, via Necchi 1,

    Giovedì 16 novembre, ore 21

    Luigi lo ha annunciato ieri nel topic sul boicottaggio papale. Dovrebbe essere già arrivato, io tra un po’ ci vo…

    16 Novembre, 2006 - 18:39
  23. Leonardo

    Scusate la brutalità, ma mi pare che sia meglio essere diretti: Crozza rappresenta il papa come una checca isterica. Il sottinteso sono le infami insinuazioni a cui qualcuno di voi ha pudicamente alluso e che sappiamo circolare. Dopo di che, fermo restando che i cristiani devono offrire la faccia agli sputi, mi rifiuto di considerare quella roba con benevola condiscendenza. Come diceva qualcuno: se cominciamo a dire che la merda è buona, ce la faranno mangiare tutti i giorni.

    16 Novembre, 2006 - 20:03
  24. No dai, Leonardo, ora stiamo esagerando. Non penso che Crozza lo dipinga così alludendo a certe indegnità. Se lo fa, sia onesto e lo dica. Sennò se la sconta con Dio.

    16 Novembre, 2006 - 21:38
  25. Maria Grazia

    Eh,caro Leonardo,mi riferivo proprio a queste basse insinuazioni per cui nessuno si indigna,tutti tacciono per opportunità,compresi i famosi movimenti che se ne stanno zitti a guardare sperando in un futuro migliore.
    Un esempio?Il Ministro Bindi che ieri sera da Vespa,dall’alto della sua posizione di membro dell’azione cattolica,rimproverava il Papa e la Chiesa per la chiusura verso gli omesessuali.Vespa e gli altri ospiti?Silenzio di tomba.
    Io a questo punto mi chiedo:ma su questo punto Papa Ratzinger non ripete il magistero dei suoi predecessori?E allora perchè tutti se la prendono solo con lui?Voi avete una risposta?Papa antipatico?Troppo teologo?
    Ecco la ragione per cui io insisto nel ripetere che è in corso una campagna antipapale su tutti i fronti,interni ed esterni.
    Eppure Ratzinger non dice nulla di nuovo.Ok,è più chiaro e diretto dei predecessori,ma la sostanza non cambia.La verità è che la sua trasparenza dà fastidio a molti che una volta tirano fuori la sua militanza obbligata presso la gioventù hitleriana,un’altra volta la rigidità dottrinale e via discorrendo.
    Ora abbiamo fatto un salto di qualità:passiamo alle basse insinuazioni.Non penso proprio che la moralità del Papa possa venire macchiata da giornalisti poco accorti,ma io invito tutti a non nasconderci dietro un dito.
    Prendiamo atto della realtà e cerchiamo di mettere all’angolo chi offende e insulta il Pontefice.
    Sia detto per inciso:coloro che criticano il Papa a causa del presunto bavaglio alla satira(che ovviamente non c’è stato)sono stranamente gli stessi che lo hanno attaccato per il discorso di Ratisbona.Come dire:tutti hanno diritto a esprimere le proprie idee anche con la satira ma il Papa non ha lo stesso diritto.
    Due pesi e due misure?Beata ipocrisia.
    Saluti MG

    16 Novembre, 2006 - 22:30
  26. Luigi Accattoli

    L’incontro serale con gli studenti dell’Augustinianum è andato benissimo a giudicare dalle tante domande e dal fatto che nessuno se ne andava.Tonizzo è riuscito a portare i suoi colleghi di “Affari italiani” e non so com’abbia fatto! Anche loro erano contenti.
    Quanto al gran dibattito qui sopra, che ho letto a fine giornata, voglio aggiungere un’osservazione da giornalista a difesa di don Georg, che conosco da prima dell’elezione di Ratzinger e che non è uno sprovveduto: egli afferma che quelle battute gli sono state estorte da chi l’ha chiamato presentandosi come una cattolica indignata per la satira contro il papa, e io gli credo. So che non è possibile chiamare il centralino vaticano, farsi passare don Georg e parlarci, se dici che vuoi fargli un’intervista. Questo fatto spiega l’improprietà delle sue parole: erano improprie a essere divulgate come dichiarazioni alla stampa. Certo sarebbe meglio che uno mai dicesse cose che possano risultare improprie se portate altrove, ma io non scaglio pietre perchè di certo – a una tale prova – finirei lapidato.
    Saluti, Luigi

    17 Novembre, 2006 - 2:21
  27. Tutti, o quasi, ci stiamo scandalizzando per le offese – altro che satira – di Crozza e Fiorello all’indirizzo di Benedetto XVI e del Suo segretario. Trovo che le esibizioni di questi due “artisti” (?) siano vergognose, oltre che lesive dei sentimenti religiosi – almeno per quanto riguarda i cattolici – dei telespettatori. Per fortuna, amici miei, abbiamo tra le mani uno degli strumenti più democratici che sia stato mai inventato: il telecomando. Basta cambiare canale, e il problema, a livello personale, non si pone. Oggi si fa giustamente un gran parlare delle offese camuffate da satira di Crozza e Fiorello all’inidirizzo del Papa, ma qualcuno di voi ha mai girato in Internet imbattendosi in siti a dir poco blasfemi? Vi sembrerà strano, ma c’è anche di peggio. A questo punto mi domando e chiedo: l’Authority deputata alla vigilanza del sistema radio-televisivo e tutti gli altri organismi di controllo dello Stato – compreso il Ministero delle Comunicazioni – quando prenderanno ufficialmente posizione? Quando adotteranno dei provvedimenti? Non parlo di censura, ma trovo inconcepibile che in un Paese civile, nel 2006, si possa liberamente insultare il Papa, senza che nessuno o quasi apra bocca, mentre se solo si tocca l’ultimo deputato del Parlamento, si mobilitano le più alte cariche dello Stato. Due pesi e due misure in una Nazione che sta forse perdendo la propria identità civile e religiosa. Non oso immaginare se al posto del Papa, fosse stato preso di mira l’Islam…a quest’ora parleremmo di attacchi alle ambasciate e di minacce di morte. Il Papa è uomo di Pace e noi siamo con Lui, per la pace e nella pace. Ma non vi pare che un po’ tutti se ne stiano approfittando?
    Saluti

    17 Novembre, 2006 - 10:47
  28. Buongiorno a tutti. Ringrazio ancora Luigi per la disponibilità e speriamo tutti di essere stati all’altezza della serata. Qua oggi sembro l’eroe della giornata, direi che possiamo ritenerci tutti contenti. Ad maiora semper!

    17 Novembre, 2006 - 15:50
  29. Maria Grazia

    Caro Gianluca,concordo con quanto hai scritto.
    Non ho nulla di più da aggiungere se non che internet è un mezzo diverso dalla televisione perchè da questa è più difficile difendersi.
    Ti faccio un esempio:sapevo della parodia di Crozza ma volutamente mi sono rifiutata di guardarla tanto che non sapevo nemmeno che faccia avesse questo tipo finchè non l’ho visto da Ferrara.
    Poi però è scoppiato il caso e sono stata costretta a vedere questa persona travestita da Papa in tutti i tg.Si può dire che non sono riuscita a difendermi.Per internet è diverso perchè occorre andare alla ricerca di certe notizie che non si subiscono passivamente.
    Detto questo,segnalo un altro editoriale di “Avvenire” che condivido in pieno in quanto ritengo che per molti la satira sia sacra solo quando fa comodo(vedi vignette su Maometto).

    http://www.db.avvenire.it/avvenire/edizione_2006_11_17/articolo_700764.html

    Segnalo anche questa riflessione che avrei potuto scrivere io:

    http://piacenzanight.com/sezione-notizie-articolo.asp?cod=386

    Saluti MG

    17 Novembre, 2006 - 15:51
  30. Luigi Accattoli

    Per fare il pignolo, dico a Tonizzo: forse “Medioevo più televisione” non è di Leonardo Boff, ma di Jacques Le Goff, non credi? Luigi

    17 Novembre, 2006 - 21:18
  31. Hai ragione scusami

    17 Novembre, 2006 - 21:34
  32. Maria Grazia, grazie di cuore non solo per il sostegno alla mia tesi, ma anche e soprattutto perchè continui ad essere l’unica e la sola a replicare ai miei modesti post.
    Un abbraccio di cuore, continua così
    Gianluca

    17 Novembre, 2006 - 21:52
  33. Buonasera a tutti, avete letto il Corriere di oggi? E sentito quello che ha detto Fiorello durante la puntata Tv di Viva Radio 2?
    Che la festa cominci! 😀

    19 Novembre, 2006 - 23:57
  34. “Un qualche scrittore aveva detto che gli angeli possono volare, perché non si prendono troppo sul serio”.

    Solo per ricordate che l’autore citato dal papa è il grande (corporalmente e spiritualmente) G.K. Chesterton

    P.S. Signor Accattoli, la promessa che ha fatto in un suo libro di offrirsi come guida per la Basilica di Santa Maria Maggiore è ancora valida?

    21 Novembre, 2006 - 19:00
  35. Luigi Accattoli

    E’ valida ma molto teorica, in quanto legata a un’idea di pensione senza impegni che mi pare non si profili, essendo io probabilmente destinato a una pensione con contratto di collaborazione per continuare a farmi carico di figli ancora giovanissimi. Ma se lei capita a Roma, la mia passione è guidare gli amici in un giro intorno e dentro la basilica! Luigi

    21 Novembre, 2006 - 23:09

Lascia un commento