Ma gli undici, udito che Gesù era vivo, non credettero

Le donne al sepolcro il mattino dopo il sabato – di Duccio di Buoninsegna – per introdurre la scheda di preparazione alla lectio di pizza e vangelo che faremo dopodomani, lunedì 26 maggio, leggendo la “conclusione lunga” del Vangelo di Marco, dove sono riassunte le apparizioni del Risorto ai discepoli e il loro invio nel mondo. Nei commenti l’intera scheda

8 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Gesù Risorto appare ai discepoli e li invia in tutto il mondo: Marco 16, 9-20 – Eccoci al racconto delle apparizioni del Risorto, del suo mandato missionario ai discepoli e della sua “elevazione al cielo”: racconto che è anche detto “conclusione lunga” o “conclusione canonica” di questo Vangelo. Si tratta di 12 versetti non “autentici”, cioè non appartenenti al testo originario di Marco ma a esso aggiunti da altra mano e in un secondo momento ma comunque “canonici”, cioè riconosciuti dalle Chiese cristiane come “ispirati” e dunque appartenenti alla “Sacra Scrittura”.
    Vedremo innanzitutto il racconto, che presenta una sintesi delle apparizioni che sono narrate in Luca e Giovanni, una riformulazione del mandato missionario che negli altri Vangeli Gesù dà agli Apostoli e un richiamo dell’Ascensione com’è narrata nel Vangelo di Luca e nel Libro degli Atti. La diversa paternità di questo testo rispetto al redattore dell’intero Vangelo di Marco è oggi accettata da tutti gli studiosi, che ne collocano la formulazione agli anni 120-150 (il resto di Marco è di circa il 70) e ne riconducono l’origine all’intenzione di munire anche questo Vangelo di un sommario delle principali apparizioni del Risorto e del suo commiato dai discepoli.
    Accenneremo agli argomenti che provano l’origine tarda di questo testo e ricorderemo che già Eusebio di Cesarea e Girolamo (quarto secolo) ne discutevano l’autenticità, segnalandone l’assenza da alcuni tra i più importanti codici del Vangelo di Marco (tra essi il Vaticano e il Sinaitico), che lo facevano terminare al versetto 8 del capitolo 16.
    Faremo attenzione a due elementi di questa conclusione che appaiono più originali rispetto al carattere compilatorio dell’insieme: la proiezione cosmica della missione apostolica, che è implicita nell’espressione “andate in tutto il mondo e predicate il Vangelo a ogni creatura” (altre traduzioni – più letterali – dicono “all’intera creazione”: pase te ktisei); la segnalazione nell’ultimo versetto che l’opera apostolica è compiuta congiuntamente dagli inviati (apostoli) e da colui che li ha inviati: “il Signore agiva con loro”.

    24 Maggio, 2025 - 22:29
  2. Luigi Accattoli

    Marco 16, 9-20Risorto al mattino, il primo giorno dopo il sabato, Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demoni. 10 Questa andò ad annunciarlo a quanti erano stati con lui ed erano in lutto e in pianto. 11 Ma essi, udito che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero.
    12 Dopo questo, apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. 13 Anch’essi ritornarono ad annunciarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. 14 Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. 15 E disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16 Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17 Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18 prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno”.
    19 Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. 20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano
    .

    24 Maggio, 2025 - 22:30
  3. Luigi Accattoli

    Li rimproverò per la loro incredulità. v. 9: Gesù apparve prima a Maria di Màgdala, dalla quale aveva scacciato sette demòni. E’ un rimando a Luca 8, 2 che ha questa notazione sulla Maddalena. Che la prima a vedere il risorto sia stata lei, l’afferma il Vangelo di Giovanni (20, 11-18).
    v. 11: Ma essi… non credettero. Per due volte – qui e al versetto 13 – è richiamata l’incredulità dei discepoli, che il Risorto rimprovera nel versetto 14. Su questo la conclusione canonica è ben coerente con l’insieme del Vangelo di Marco che è quello che più insiste sull’incomprensione della missione del Maestro da parte dei discepoli.
    v. 12: apparve sotto altro aspetto a due di loro, mentre erano in cammino verso la campagna. E’ un riassunto dell’apparizione di Emmaus narrata da Luca 24, 13-35.
    v. 14: Alla fine apparve anche agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto. L’apparizione decisiva agli undici è narrata da Luca 24, 36-49 e da Giovanni 20, 19-23. La richiama anche Paolo nella Prima lettera ai Corinti 15, 5: “Apparve anche a Cefa e quindi ai Dodici”.
    v. 15: E disse loro: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura”. Colossesi 1, 23: “Il Vangelo è stato annunciato in tutta la creazione che è sotto il cielo”. La comunità cristiana delle origini riteneva che “la sua attività missionaria abbracciasse la creazione intera” (Schnackenburg 327).
    v. 16: Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. E’ tra le affermazioni più esigenti della necessità della fede tra quante ne sono presenti nel Nuovo Testamento, simile a quella che il Vangelo di Giovanni mette in bocca a Gesù nel dialogo con Nicodemo: “Chi crede in lui non è condannato, ma chi non crede è già condannato” (Giovanni 3,18).
    vv. 17s: Questi saranno i segni… e questi guariranno. E’ una sintesi dei segni che accompagnano la predicazione degli apostoli secondo la narrazione degli Atti.
    v. 19: fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Qui il continuatore di Marco si rifà a Luca 24, 51 (“veniva portato su in cielo”) e ad Atti 1, 9 (“fu elevato in alto”): uniche fonti neotestamentarie che ci informino sull’ascensione. Anche l’intronizzazione in cielo viene dagli Atti 2, 33: “E fu innalzato alla destra di Dio”, dice Pietro il giorno di Pentecoste.

    24 Maggio, 2025 - 22:31
  4. Luigi Accattoli

    Gesù siede e i discepoli partono. L’immagine finale di questa pagina è molto bella: Gesù ha terminato il suo cammino e si siede, i discepoli invece iniziano il loro cammino e partono. Gesù sale in cielo e i discepoli vanno nel mondo. Il cammino di Gesù continua nel cammino dei discepoli. L’assenza di Gesù non è, però, una vera assenza. È un altro modo di farsi presente: “Il Signore operava insieme con loro e dava fondamento alla parola… (16,20)”.

    Bruno Maggioni, Il racconto di Marco, Cittadella editrice 2008, p. 299

    24 Maggio, 2025 - 22:32
  5. Luigi Accattoli

    Quadro d’insieme delle apparizioni del Risorto. Iscritti nel contesto dell’intera Bibbia, l’annuncio della risurrezione di Gesù e i racconti che la riguardano assumono il valore di centro focale delle Scritture. Ai cristiani di Corinto san Paolo ricorda il kérigma che ha loro annunciato: «A voi ho trasmesso… quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo mori per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto» (1 Cor 15,3-8). Come sia nata questa certezza, lo spiegano i racconti evangelici: alcune donne, poi Pietro e gli altri, scoprono che il corpo di Gesù non è più nel sepolcro (Mc 16,1-9 e paralleli); Gesù in persona si mostra vivo, dopo essere stato crocifisso e sepolto, prima alle donne (Mt 28,8-10; cfr. Gv 20,11-18), poi agli Undici la sera di quello stesso giorno, il primo dopo il sabato (Gv 20,19-23; Lc 24,36-49). I Vangeli raccontano ulteriori apparizioni: a due discepoli sulla strada di Emmaus (Lc 24,13-35); di nuovo agli Undici, presente anche Tommaso, otto giorni dopo (Gv 20,24-29); un ultimo incontro, sempre in Galilea (Mt 28,18-20; Mc 16,14-19), che il quarto evangelista narra in forma più sviluppata (Gv 21,1-23). Secondo gli Atti degli Apostoli “egli si mostrò a essi vivo, dopo la sua passione, con molte prove, durante quaranta giorni” (At 1,3).

    Francesco Mosetto, Marco nella sinfonia delle Scritture, Queriniana 2021, pp. 274-276

    24 Maggio, 2025 - 22:33
  6. Luigi Accattoli

    Consuntivo numerico delle apparizioni del Risorto che sono una decina: alla Maddalena – 1, alle donne che tornano dal sepolcro – 2, a Pietro – 3, a Giacomo – 4, ai due di Emmaus – 5, ai dieci nel Cenacolo – 6, agli undici otto giorni dopo – 7, a più di 500 fratelli – 8, ai discepoli sul lago di Tiberiade – 9, a Paolo – 10.

    24 Maggio, 2025 - 22:33
  7. Luigi Accattoli

    Una pizza che dura da 22 anni – Chi voglia sapere che sia “Pizza e Vangelo” vada – qui nel blog – nella pagina che ha questo nome: è elencata per quarta sotto la mia foto, ad apertura del blog. Propongo nel blog i testi che affrontiamo nel gruppo biblico [c’è da 22 anni] perché chi può tra i visitatori mi dia una mano – un suggerimento, uno spunto, una critica – nella preparazione della lectio. Gli incontri si chiamano “pizza e Vangelo” perchè prima si mangia una pizza e poi si fa la lectio. Ora da remoto la pizza non c’è ma teniamo duro con il Vangelo in attesa che torni anche lei.

    24 Maggio, 2025 - 22:36
  8. Luigi Accattoli

    Lettori della Bibbia. Siamo un gruppo di una trentina di lettori della Bibbia che da più di vent’anni si riunisce a casa mia per una lettura continuata del Nuovo Testamento: abbiamo fatto ad oggi il Vangelo di Luca e gli Atti degli Apostoli e ora stiamo leggendo il Vangelo di Marco. Dall’arrivo della pandemia gli incontri avvengono via Zoom e il giro si è allargato da trenta a cinquanta e oltre. Chi non è stato mai agli incontri in presenza e non si è mai collegato, e magari non abita a Roma, e lunedì voglia provarci, metta qui sotto nei commenti la sua richiesta o mi scriva in privato [andando alla finestra “manda un’email” che è sotto la mia foto] e io privatamente gli indicherò il modo di unirsi al meeting, che andrà dalle ore 21.00 alle 22.30 di lunedì 26 maggio. L’appuntamento precedente fu lunedì 28 aprile e la registrazione audio di quell’incontro la trovi nel post del 3 maggio:

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/il-signore-della-vita-era-morto-ma-ora-vivo-trionfa/

    24 Maggio, 2025 - 22:39

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