Andrò a votare per Rosy Bindi

Domenica andrò a votare per Rosy Bindi e su questo non dico di più: una parola è troppo e due sono poche. Ma vedi post del 10 febbraio, 4 aprile, 20 maggio.

93 Comments

  1. Io voterei per Enrico Letta: è giovane, brillante, serio, composto, non ama il protagonismo, è allievo di quel grande maestro che è stato Beniamino Andreatta e forse ha ereditato dallo zio Gianni le doti del diplomatico di razza.

    9 Ottobre, 2007 - 14:32
  2. Sorbole, Luigi Accattoli si espone. Tanto meglio. Io ho già provveduto, come potete vedere da un pezzo sul mio blog.

    9 Ottobre, 2007 - 14:38
  3. Luigi Accattoli

    Da Federico Frighi ricevo questo messaggio:
    Caro Accattoli, mi chiamo Federico Frighi, ho 39 anni, e sono un collega del quotidiano Libertà di Piacenza. Mi occupo, fra le tante cose che mi toccano nella cronaca della città, anche di chiesa. Da poco ho aperto un blog all’indirizzo: http://www.sacricorridoi.blogspot.com. che, se ti capiterà di visitare, è dedicato alle notizie intorno ai sacri palazzi della diocesi di Piacenza-Bobbio. Ultimamente abbiamo perso il vescovo Luciano Monari, trasferito a Brescia, e stiamo tentando di capire chi sarà il suo successore. Ti scrivo perché vorrei mettere tra i miei link il tuo blog. Aspetto una tua risposta. Grazie per la tua attenzione, spero di sentirti presto, un caro saluto Federico Frighi

    9 Ottobre, 2007 - 15:56
  4. Luigi Accattoli

    Caro Federico, ho visitato il tuo blog e ho trovato buona e forse anticipatrice l’idea del totovescovo! Linka pure il mio blog nel tuo. Io non linko nulla, come vedi, ma ho messo qui il tuo messaggio in modo che i miei visitatori possano visitarti. In bocca al lupo, Luigi

    9 Ottobre, 2007 - 16:02
  5. W l’outing politico!

    Io personalmente, se proprio dovessi -obtorto collo- votare per un leader del PD, voterei per …Enrico Letta. Se invece potessi scegliere fuori dal PD, ma sempre a sinistra dell’UDC, aderirei ai Liberaldemocratici di Lamberto Dini. E se fossi veramente libero… (…Ho già detto troppo. 🙂

    9 Ottobre, 2007 - 16:46
  6. Visto che siamo in pieno “outing” catto-politico, mi ci butto con un una domanda. Io da Letta sono felicemente sorpreso in una cosa: non tira in ballo concilii, papi, vescovi, mostri sacri laico ecclesiali (Lazzati, Dossetti, LaPira etc), ma parla di soluzioni concrete ai problemi.
    E’ una questione di età se mi ci sento vicino? E – soprattutto – se mi prende l’insofferenza non appena qualcuno invece si riempie la bocca di quanto sopra? Non è forse ora di abbandonare gli ipse dixit che servono solo a bloccare la discussione? In fondo in politica non posso luteranamente dirmi giustificato dal richiamarmi ai mostri sacri. O no?
    E non tocco l’argomento “donne in politica”, ma di fronte alla sostanza vera del problema, quanto paternalismo peloso…..

    9 Ottobre, 2007 - 18:01
  7. A.C.: “Io da Letta sono felicemente sorpreso in una cosa: non tira in ballo concilii, papi, vescovi, mostri sacri laico ecclesiali (Lazzati, Dossetti, LaPira etc), ma parla di soluzioni concrete ai problemi.”

    Da ex-popolare (per un anno, alla nascita del PPI, dopodichè “mai più tessere” , mi dissi, e la coerenza continua -se non per la tessera del cineclub e poco altro..) ti dico; GRAZIE! …Grazie per le parole chiare (almeno quanto quelle, altrettanto catartiche, del Ragionier Fantozzi di fronte all’ennesima proiezione de La Corazzata Potemkin.) Viva il prag-ma-ti-smo (sì, ma illuminato).

    (Mi spiace essere stato iperbolico: da ragazzo leggevo i libri di De Rosa su Don Sturzo e andavo alle conferenze di Padre Sorge…e leggevo Avvenire quotidianamente con puntuali rapporti su ogni microalterazione di equilibri interni ad ogni sottocorrente DiCcì…) Ora, contrariamnete alla moglie di Lot, voglio solo guardare in avanti… (Se notate delle incongruenze con le mie scelte liturgico-estetiche, ciò non è corretto, poichè quelle rientrano nella mia sfera religiosa, la quale, da anni, tengo ben separata da quella politica..)

    9 Ottobre, 2007 - 18:39
  8. Moglie di Lot? allora il vizio di leggere non lo hai perso – Bobba?

    9 Ottobre, 2007 - 18:59
  9. “Moglie di Lot? allora il vizio di leggere non lo hai perso – Bobba?”

    No, Bibbia.

    (Al proposito, ti racconto di quella cartolina umoristica che comprai in Germania, in cui -con un umorismo sorprendente come made in Germany- veniva paventata un’idea molto “di questo mondo” per il sostentamento del clero… Si vede un pastore luterano che, dal pulpito, chiede ai fedeli: “Verranno inondate Sodoma e Gomorra da fuoco e zolfo? …Verrà impietrita la moglie di Lot..?? Questo e altro, dopo la pubblicità.” -notare il pastore con la mano sul bottone con scritta “pubblicità” . Fantastica . Magari se la trovo la scannerizzo e la metto sul mio anemico blog…)

    9 Ottobre, 2007 - 19:06
  10. Francesco73

    Vai Luigi, Rosy arriva seconda ma si piazza bene.
    Io non voto per il PD, e Rosy è stata una protagonista dei miei vent’anni, quando diceva di voler ripulire la DC dai corrotti, mentre in realtà già sapeva di volerla sciogliere e agganciarne un pezzo ai DS.
    Se già in quei giorni avesse usato la chiarezza e il coraggio che tante volte ha mostrato dopo, la mia stima – pur nel dissenso – sarebbe stata oggi anche maggiore di quel che comunque è.
    I fatti sarebbero accaduti prima e in modo meno doloroso, senza colpi di mano, scissioni, lotte fratricide rispetto a cui lo stesso cardinale Ruini dovette dichiarare il suo “personale disgusto”.
    Ricordo nel ’93/’94 giorni drammatici davvero, ricordo lo sforzo fatto a Roma dal Vicariato per rianimare quella esperienza, ricordo una chiacchierata a due con Mons. Riva che spiegò – a me giovanissimo – perchè comunque era importante provarci.
    Comunque ora guardiamo avanti, rispetto molto la Bindi.
    E mi piace quella sua caratteristica che è fondamentale per la politica, cioè la capacità di intepretare uno stato d’animo senza la quale non c’è nessun bel programma che tenga.
    E’ la virtù che Enrico Letta non ha. E’ freddo, anche se stimabile.
    La sobrietà e la competenza non bastano, ci vuole un guizzo emotivo o tipologico che crea una comunicazione, un rapporto.

    9 Ottobre, 2007 - 20:31
  11. “E’ la virtù che Enrico Letta non ha. E’ freddo, anche se stimabile.
    La sobrietà e la competenza non bastano, ci vuole un guizzo emotivo o tipologico che crea una comunicazione, un rapporto.”

    E di Bersani invece? Che diciamo di Bersani..? Just curious…

    9 Ottobre, 2007 - 20:44
  12. Francesco73

    O.T.
    Luigi, per quanto atteneva alla fonte della citazione “i poveri sacramento di Cristo”, stasera ho controllato: avevi ragione tu, si tratta delle parole di Paolo VI ai campesinos colombiani.
    Ma siccome il cardinale Silvestrini – nel suo contributo all’antologia fanfaniana dei Colloqui sui poveri – ne riferisce subito dopo un richiamo alla Popolorum Progressio, la mia memoria ha fatto confusione.
    Ne chiedo venia.

    9 Ottobre, 2007 - 20:45
  13. Francesco73

    A Syriacus:

    Bersani è stato una speranza, per alcuni. E sembra una persona perbene.
    Però anche a lui manca qualcosa. Temo che la comunicativa da fratellone maggiore di buon senso, con quell’impasto amichevole ma un pò pedante di lambrusco e culatello, abbiano già un pò stancato.
    E poi non si è voluto battere, ha lasciato prevalere la disciplina di partito (DS)in favore di Veltroni.
    Direi un’occasione mancata, di cui la politica italiana è stracolma.

    9 Ottobre, 2007 - 20:52
  14. “Direi un’occasione mancata, di cui la politica italiana è stracolma.”

    A chi lo dici… Ricordo ancora le adunate oceaniche (a cui io pure partecipai) attorno al carismatico (?) Mario Segni… Ogni lasciata è persa… 🙁

    9 Ottobre, 2007 - 21:07
  15. Diego Ruggiero

    Anche io voterò Rosy. Sono nella buona compagnia di Luigi.

    Anzi vi invito a visitare il mio blog http://diegoruggiero.blogspot.com…si chiama “Pecora nera”.

    L’ho aperto da poco e lì sostengo convintamente Rosy Bindi, motivando la scelta.

    Mi sono anche impegnato nel comitato Bindi del mio collegio.

    E’ un comitato numeroso, siamo io e la capolista…però ci crediamo

    Visitatemi, pure se non votate Rosy, potrete conoscere meglio me.

    ciao a tutti

    ciao

    9 Ottobre, 2007 - 21:13
  16. Francesco73

    No, Syri’, Mario Segni no, ero ragazzotto, ma avevo chiarissimo che avrebbe fatto un mezzo disastro, più danni che altro.
    Bada bene, non lo contrastavo con le motivazioni autodifensive degli araldi della Prima Repubblica. Nè amo il “si stava meglio quando si stava peggio”.
    Ma Segni mi è sempre parso un onesto avventuriero, uno in buona fede che però non aveva un disegno in testa, non sapeva cosa e come costruire dopo aver distrutto.
    Quindi no, non l’ho mai seguito. Votai sì ai suoi referendum, ma fu un errore.

    9 Ottobre, 2007 - 21:19
  17. “Votai sì ai suoi referendum, ma fu un errore.”

    …A volte mi chiedo cosa sarebbe successo se non solo il naso di Cleopatra fosse stato storto, ma anche…se il Cavaliere non avesse detto quel bel/brutto dì “Io fossi a Roma voterei Fini” . Mi chiedo cioè se, senza Forza Italia e mettendo pure in conto una/due legislature “rosse” (dominate dal La Gioisa Macchna da Guerra) , la Balena Bianca sarebbe riuscita a beneficiare sul lungo termine del segnano uninominale secco (in realtà nato corretto mattarellum..) . Ma, come si sa, con i se non si fa la historia.

    9 Ottobre, 2007 - 21:28
  18. LEONE

    Voterò anch’io ENRICO LETTA, di cui sono anche candidato, anche per tenere unito il circolo della Margherita di cui sono portavoce, mi piace di Letta la capacità di analizzare i problemi e di costruire, di essere un portatore di speranza, di ottimismo, e di essere uno che unisce piuttosto che uno che divide.
    Stimo molto anche la Bindi ma penso che oggi in Italia ci sia bisogno di persone che uniscano più che dividano perchè la gente ed il paese sono già divisi abbastanza.

    9 Ottobre, 2007 - 23:05
  19. Se fossi di centrosinistra, avrei votato Bindi, vera interprete dell’ulivismo. Da elettore di centrodestra, il più appetibile è per me Letta: ha praticamente il programma di Forza Italia, però con un linguaggio da dc (sobrio e asciutto).

    9 Ottobre, 2007 - 23:43
  20. Ma in quanti candidati siamo qua??? (Emilia Romagna, collegio 17, lista regionale per Antonio La Forgia).

    10 Ottobre, 2007 - 0:22
  21. Luigi Accattoli

    A Francesco73. Non è nella Populorum, ma è comunque in un testo importante del magistero papale, in occasione del primo viaggio di un vescovo di Roma in America Latina. La trafila Sacramento della Chiesa – Sacramento del fratello – Sacramento del povero è un luogo di pregio della riflessione specificamente cattolica sulla vocazione cristiana. Chi conosce altri testi del magistero in cui si parli del Sacramento del povero, me li segnali. Luigi

    10 Ottobre, 2007 - 9:09
  22. fabrizio

    Domenica non voterò, ma fino a poco tempo sarei andato sicuro su Rosy Bindi. Da quando si è candidata però, ha fatto venir fuori il suo lato da “cattolica del dissenso”, e su questo campo non la seguo più.
    Domenica ad esempio, in una sua intervista al Corriere si è lasciata andare a due riflessioni a dir poco infelici.

    D: Ora la messa si dice di nuovo in latino. Perché, secondo lei?
    R: «Se un giorno potrò parlare con questo Papa, glielo chiederò».
    D: Cominci a dirlo più modestamente a noi. La messa in latino non la convince?
    R: «No. Non credo risponda a domande vere. È un fatto estetico e simbolico. E non è un bel simbolo. Il 99% della gente che va a messa il latino non lo sa. Per un credente il cuore del Concilio è la Bibbia, la liturgia, la parola. E se questa parola non la si comprende…»

    Su quel motu proprio ne abbiamo discusso in lungo e in largo, può piacere o no, ma è possibile che un personaggio pubblico cattolico sentenzi con così tanta superficialità e pressapochismo?
    Capisco il suo travaglio personale per i dico, capisco che in questo periodo abbia altro da fare che non approfondire il magistero, ma allora perché esprimersi se non si sa di cosa si sta parlandao?
    E poi quella frase stizzita: “Se un giorno potrò parlare con questo Papa”. E’ veramente così difficile per un politico come lei incontrare il Papa, se davvero lo volesse? Prodi l’ha già incontrato un paio di volte e sarebbe stato facile per lei accompagnarlo. Non credo ad un veto vaticano.

    Meglio, molto meglio, Enrico Letta, che almeno il Concilio non lo cita.

    10 Ottobre, 2007 - 9:54
  23. Luigi Accattoli

    A Syriacus: perchè non ci dai l’indirizzo del tuo “anemico blog”? Lo immagino rigurgitante di link enciclopedici, ma non sono riuscito a trovarlo. Luigi

    10 Ottobre, 2007 - 10:22
  24. Fabrizio, ma basta veramente così poco, poche parole sommesse e certo non irrispettose, per essere etichettati come “cattolici del dissenso”?

    10 Ottobre, 2007 - 10:30
  25. Anch’io voto Bindi. Ho scelto anche in base al parere di un amico di Walter, Francesco De Gregori, che stimo. Sono felice di essere in buona compagnia, caro Luigi.

    10 Ottobre, 2007 - 10:37
  26. @ Fabrizio: Prodi rappresenta il potere esecutivo dello stato che “ospita” la S. Sede, è facile per lui varcare il portone di bronzo.

    Ma bastano pochi indizi per comprendere che certe personalità intellettuali, politiche, etc. negli ultimi anni hanno fatto molta fatica per tentare di salire ai palazzi apostolici o semplicemente per ottenere attenzione da Avvenire. Chi fa parte della scuola di pensiero a cui appartiene la Bindi ha sperimentato in pieno questi fatti. Esempi concreti? Quando hai letto l’ultima volta un intervento di Pietro Scoppola su Avvenire? Come mai ai funerali di uno storico come Alberigo l’arcivescovo di Bologna non era presente? Vogliamo parlare dei vari “commissariamenti” della stampa cattolica e di alcuni ordini effettuati in questi anni?

    No Fabrizio, per chi non la pensa in una certa maniera sono tempi duri nella Chiesa italiana di oggi.

    E poi concordo con Grasselli: basta così poco per essere definiti cattolici del dissenso?

    10 Ottobre, 2007 - 10:39
  27. … domenica non potrò votare, perchè sarò in trasferta obbligata.

    Di Veltroni, che è l’unico vero candidato papabile come futuro Premier, mi terrorizza il suo dare a intendere che ne sa di ogni e la sua mania per le inaugurazioni (spesso finte). E quella tendenza lacrimevole all’Africa che, per chi ha potuto visitare, lui come me e altri, Korogocho a Nairobi, mi fa inc…….

    Se Letta avesse la spontaneità e l’entusiasmo (che viene anche da una bella fede matura, secondo me) della Bindi… è che mi sembra un piccolo Prodi… abbiamo già dato…

    10 Ottobre, 2007 - 10:47
  28. Davide, ricordo di aver letto di recente su Avvenire qualcosa sui partigiani cattolici scritto da Alfredo Canavero, storico e presidente della Fondazione Lazzati…
    Scoppola scrive su Repubblica, non mi pare che non abbia luogo in cui esprimersi.

    10 Ottobre, 2007 - 10:56
  29. A proposito, ora che siete nello stesso partito, penso possiate avere voce in capitolo su quel che scrive l’Unità a proposito dei martiri cattolici spagnoli, definiti “franchisti”…
    http://harry.ilcannocchiale.it
    (pubblicità indebita, lo so ;))

    10 Ottobre, 2007 - 10:59
  30. Giuliano Neri

    Pur avendo condiviso (almeno in parte, credo) l’esperienza descritta da Francesco73, neanche io andrò a votare domenica. Piuttosto, mi attrae l’Officina di Pezzotta, che però mi pare completamente snobbata dai media. Chissà, forse è un segnale che si tratta di una cosa davvero nuova ed esterna a un certo mondo … Speriamo.

    10 Ottobre, 2007 - 11:32
  31. Luigi Accattoli

    Benvenuto a Giuliano e auguri a Pezzotta! Chi ama la Politica con la maiuscola si rallegra di ogni proposta e risorsa per la partecipazione. Luigi

    10 Ottobre, 2007 - 12:22
  32. Sui martiri di Spagna condivido in pieno quanto hai scritto sul tuo sito, harry.

    10 Ottobre, 2007 - 12:59
  33. fabrizio

    Davide: non ci credo che Rosy Bindi non riesca a parlare con il papa. E’ ministro in carica, ci sono stati diversi incontri tra rappresentanti istituzionali e il papa, le occasioni non mancano. Il papa ha ricevuto anche Hans Kung, non penso che si negherebbe ad un politico dichiaratamente cattolico e così influente. Se davvero Rosy Bindi lo desiderasse, il modo di incontrare il papa sono quasi sicuro che lo troverebbe. Luigi, lei che conosce i palazzi meglio di noi, non crede che sia così?

    Quanto al contenuto di quelle frasi, quello che dice la Bindi non è trascurabile: confondendo la possibilità, per chi vuole, di utilizzare il vecchio rito con il ritorno alla messa in latino per tutti e citando a sproposito il concilio, oppone il papa al concilio. Il gioco è fatto: Ratzinger contro concilio, lo sport preferito di tanti cattolici.
    Gianluca e Davide, forse questo a voi sembrerà “così poco”, ma di questo giochetto io ormai sono stufo.

    Si può vivere da cristiani ignorando tutto il magistero ma solo con una fede semplice e autentica (è il caso di tanti piccoli che ci passeranno avanti), ma se si decide di confrontarsi con il magistero bisogna farlo per davvero, con la docilità e l’umiltà di provare a capire per davvero cosa il papa dica e decida.

    Se questa è la “nuova laicità”, mi tengo stretto la vecchia.

    10 Ottobre, 2007 - 13:00
  34. fabrizio

    oops, Davide e Luca (non Gianluca).

    10 Ottobre, 2007 - 13:01
  35. Le mie idee politiche non mi permettono di votare a sinistra. Ma come cattolico constato alcune cose.

    Innanzitutto, i volti nuovi: Sarkozy ha 52 anni e fa il presidente della Repubblica francese, il “nuovo” Pd presenta Rosy Bindi, Walter Veltroni (consigliere comunale PCI a Roma nel 1976) ed Enrico Letta. L’unico nuovo è probabilmente l’ultimo. Quello che, con grande disgusto di alcuni intellettuali, ha persino sdoganato i deprecabili (davvero?) anni ’80. Quelli de “la nave va” e “nani e ballerine”, per intenderci.

    – Veltroni mi sembra abbia un pochettino stuccato col buonismo-pacifismo-kennedysmo-postcomunismo e tutti gli ismi che infarciscono la nostra politica. Sarà capace come premier? Questo lo decideranno gli elettori. Voto: 6 politico;

    – La Bindi è massiccia, dura, ha le sue idee e le porta avanti in buonafede, strafottendosene (è il caso di dirlo) di critiche o mancanza d’appoggi da parte di questo o quel cardinale, questo o quel politicante che si presume cattolico (ma dove sono i cattolici in politica, quelli veri? Saperlo…). Starebbe bene come vicepremier, probabilmente è l’unica politica seria di tutto il mazzo. E francamente una dura e pura come lei ci vuole, sennò chi terrà la sinistra radicale a freno? Voto: 9;

    – Letta, a parte le doverose immagini di Drive In che mi richiamano le sue prese di posizione pro Eighties (e scherzi a parte, ma quel decennio ha visto l’Italia crescere e progredire con forza verso il benessere, come negli anni ’60 e forse anche di più, non parlo di indicatori economici ma proprio della sensazione di quel decennio), è troppo giovane. Per questa paleopolitica, intendo (cioè politica fatta di vecchi). Potrebbe essere un buon ministro dell’Innovazione tecnologica della PA, in un Paese in cui Internet è usato solo da 1/3 della popolazione sarebbe auspicabile. Voto: 80 nostalgia.

    Butto le mie osservazioni un po’ di fretta e mi scuso per il tono. Ma, ripeto, fra i tre meglio la Bindi. Quantomeno perché è una con le idee chiare in testa. Anche se penso che comunque vada vincerà Veltroni. Immaginate un Pd guidato dalla Bindi? Qualcuno a Botteghe Oscure si sentirebbe troppo male…

    10 Ottobre, 2007 - 13:02
  36. Francesco73

    La Bindi è il candidato ideale, di sintesi, per chi crede nell’incontro tra cattolici e sinistra. Da questo punto di vista Rosy, pur non essendo donna di Curia e pur avendo magari qualche problemino nei Palazzi Apostolici, esprime una candidatura ecclesiale più ancora che politica.
    Dietro di lei c’è un popolo, ma prima ancora una tendenza, un’opzione, un’elaborazione teologica, ecclesiologica e persino pastorale che data decenni. Che ha creato problemi, dubbi, contrasti e lacerazioni, ma che ha sempre posto provocazioni interessanti e – nei suoi diversi filoni – soluzioni e assetti comunque suggestivi.
    Se Prodi era il punto di equilibrio tra post-dc e post-ds, la Bindi è il candidato più vero del popolo di Assisi, di Enzo Bianchi, di Carlo Maria Martini, di Melloni, di Scoppola, di mezzo mondo cattolico associato, di Dossetti (in spirito), e forse – tutto sommato – pure di Franco Rodano (in spirito pure lui).
    In più ci sono le sue qualità personali, che sono notevoli.
    Ripeto, io non la condivido tutta, ma la considero una politica di qualità, una risorsa con radici vere.

    10 Ottobre, 2007 - 13:17
  37. Francesco, esattamente il contrario delle motivazioni per cui sceglierei un candidato – non voglio più votare uno perchè è sant’uomo e molto di chiesa – voglio che mi dia soluzioni coerenti. Anche se non affonda le radici dove le affondo io. Poi Dio mi scampi dai candidati dei prelati, primo tra tutti il Dossetti di Bologna nel ’56, che andava predicando una vita morigerata ai bolognesi – lo accetto da un prelato ma da un politico no.

    10 Ottobre, 2007 - 13:39
  38. Francesco73

    Infatti la Bindi non è affatto la candidata dei prelati, e nemmeno candidata in quanto santa donna.
    E’ la candidata di un mondo e di un universo che originano nel campo cattolico. Che esiste nella Chiesa e nella società, in parole, idee e opere.
    Dividere i campi e gli ambiti col muro di acciaio mi pare impossibile, quando vi raccontano che lo fanno non ci credete, perchè non è vero.

    10 Ottobre, 2007 - 14:24
  39. Giudicare un politico sulla sua pietas e radicamento nella comunità ecclesiale è pericoloso per la comunità stessa. Questa persona dovrà effettuare scelte non direttamente correlabili con la sua ispirazione e fortemente opinabili, mentre le radici affondano – come dite – in sacre cose.
    Allora, se dovessi essere fortemente contrario alle scelte fatte, finirei per incolparne le radici. Meglio una sana e netta distinzione.
    Altrimenti si torna nel problema base della democrazia italiana, la continua tendenza al caudillismo, venata di moralismo mal fondato e la sfiducia nel funzionamento delle istituzioni.
    Si vada a vedere poi il dualismo DeGasperi – Dossetti. Lì c’è molto da imparare.

    10 Ottobre, 2007 - 14:44
  40. Francesco73

    Alessandro, mi rendo conto che queste distinzioni sono scivolose.
    Ma ripeto: la Bindi non fonda la sua esperienza nelle “cose sacre”, come tu le chiami.
    Ma – per la sua storia, la sua ispirazione, la sua esperienza e i suoi maestri – lei è anzitutto espressione di un popolo e di una realtà che ha nel mondo cattolico e nell’impegno ecclesiale (non ecclesiastico) una sua importante e qualificante origine.
    Questo popolo non è “sacro”. Vive nella società italiana, è fatto di cittadini. Che hanno una loro ispirazione, una loro riconoscibilità, un loro appartenere.
    Mi pare accada anche per altre origini, per altri filoni di provenienza.
    Non è la Chiesa che come tale si fa soggetto politico.
    E’ il popolo cristiano (una sua parte) che esprime anche un’idea di società, di politica e di istituzioni.
    Non ci vedo nulla di male, non si tratta di fede, si tratta di cultura e partecipazione civica.

    10 Ottobre, 2007 - 15:32
  41. stefano ceccanti

    Carissimi,
    io invece sono candidato nella lista “Democratici con Veltroni” nel collegio Roma 21 (Aurelio-Valle Aurelia-Trionfale-Balduina).
    Il blog
    http://www.collegio21democraticiconveltroni.ilcannocchiale.it/
    riporta l’intervento sulla riforma della politica che ho organizzato per sabato scorso a Roma su richiesta di Veltroni
    mentre il blog
    http://www.qualelaicita.ilcannocchiale.it/
    riporta vari interventi da luglio ad oggi che danno ragione di tale scelta, compiuta insieme ad altre persone, di cui alcuni candidati (tra cui Giorgio Tonini nel collegio di lavis in Trentino e Salvatore Vassallo in quello di Roma 9).
    Carissimi saluti

    10 Ottobre, 2007 - 15:32
  42. Luigi Accattoli

    Un saluto di benvenuto a Stefrano Ceccanti e di buona campagna per le primarie, a lui e a tutti i candidati che qui si sono profilati! Luigi

    10 Ottobre, 2007 - 15:39
  43. Ceccanti, che ho avuto come presidente per un paio di anni fucini, capita a proposito, perchè proprio lui è tra i firmatari di un documento pro-Veltroni in cui si chiama in causa il rapporto che si può creare tra politica e comunità cristiana.
    Qui il testo:
    http://qualelaicita.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1570246

    PS: caro Ceccanti, chiedi a Sandro Campanini cosa stiamo complottando per novembre…

    10 Ottobre, 2007 - 15:56
  44. michele

    Votare per la Bindi?
    Anche dopo il burqua !
    A me appare una campionessa mondiale di relativismo.

    10 Ottobre, 2007 - 16:13
  45. Luigi Accattoli

    Benvenuto a Michele, nonostante il burqua! 

    A Fabrizio. Rosy Bindi ha “salutato” il papa accogliendolo all’aereoporto di Ciampino, di rientro dal Brasile, il 14 maggio scorso. Eravamo alla vigilia della conferenza governativa sulla famiglia e ne fecero qualche battuta, il papa ne era informato e interessato, ebbe a dire lei. Non ha mai chiesto di esere ricevuta. Ha avuto incontri, a più riprese, con il cardinale Lopez Trujillo, che nella Curia si occupa di famiglia. Questi i fatti. Andando oltre i fatti, credo che il ministro non abbia mai chiesto di vedere il papa per un colloquio. Credo anche che abbia fatto bene a non chiederlo: papa Benedetto ha fatto diramare indicazioni restrittive per le udienze ai politici: persino dei capi di Stato li ha ricevuti al margine delle udienze generali. Credo si debba rispettare questa sua richiesta di tempo e libertà per dedicarsi agli incontri con i vescovi e all’elaborazione del magistero. Luigi

    10 Ottobre, 2007 - 16:28
  46. fabrizio

    Rinnovo la mia domanda a Luigi: ritiene anche lei che sia così difficile per la Bindi incontrare il Papa?

    10 Ottobre, 2007 - 16:37
  47. Francesco73

    Ho letto il documento di Ceccanti.
    Mi pare che anche lui non faccia mistero della radice del suo impegno, assunto con personale responsabilità, ma originato anche (anche?) dentro la comunità ecclesiale.
    La comunità ecclesiale come tale è da lui citata, poi, anche come destinataria (tra gli altri) dei riflessi negativi derivanti dal fallimento del progetto per cui è impegnato.
    Mi pare che anche qui la rigida distinzione dei piani invocata da Alessandro si faccia trovare, sì, ma non proprio di primo acchito.

    10 Ottobre, 2007 - 16:40
  48. Ceccanti lo citavo come contributo – ma devo dire che a me il passaggio sulla comunità cristiana non piace.
    Mi sapeva di sopravvalutazione dell’impatto degli eventi politici sulla comunità ecclesiale.
    Comunque, se vogliamo semplificare, per me il discorso si può riassumere nel fatto che l’appartenenza ed il radicamento nella comunità non … “garantisce” competenza e efficacia, nè padronanza degli strumenti. Tutt’al più mi dice di buone intenzioni.
    E non sto parlando così contro la Bindi, per carità. Io ne ho sentito parlare benissimo come ministro della sanità – ma per l’efficacia del suo operato, non per l’ispirazione.

    10 Ottobre, 2007 - 16:45
  49. Luigi Accattoli

    A Fabrizio. Scusami, mentre facevo la risposta, tu hai rinnovato la domanda. Luigi

    10 Ottobre, 2007 - 16:47
  50. fabrizio

    Scusami tu se sono stato pressante (ad un anno dalla mia scoperta del blog blog, mi butto e passo al tu)

    10 Ottobre, 2007 - 16:59
  51. Luigi Accattoli

    Grazie per il tu, che avevo anticipato… Prima di fare la risposta avevo voluto controllare quale fosse il rientro papale al quale – scendendo dall’aereo – noi giornalisti avevamo trovato il ministro Rosy Bindi. Luigi

    10 Ottobre, 2007 - 17:11
  52. Canelli ha ragione nel fatto che gli elettori cattolici non debbono votare candidati cattolici, ma candidati bravi, che abbiano in testa il bene comune. La dottrina casomai entrerà in gioco su come si definisca il bene comune.

    10 Ottobre, 2007 - 17:26
  53. Francesco73

    Il merito del discorso di Canelli e di Grasselli lo condivido in pieno. Se esiste un’originalità culturale cristiana, però, non va dissimulata, e non coincide con un’appartenenza ecclesiale dichiarata nell’agone pubblico.
    Si declina con coraggiosi argomenti culturali, con capacità dialettica, con metodo laico, con una ricerca di concetti omogenei con gli “altri”, pur nella radicale differenza di posizioni e sensibilità.
    Il problema interviene quando l’ispirazione coincide con la devozione, quando il linguaggio della fede pretende di parlare anche a e con quelli che la fede non ce l’hanno, oppure quando ci si definisce cattolici “adulti” a mo’ di clausola di salvaguardia, quasi per non doversi sforzare di accordare la propria libera coscienza con l’insegnamento autorevole della Chiesa cui si rivendica comunque e pubblicamente di appartenere. Dico “sforzarsi di adeguare”, e non accodarsi per pura obbedienza.
    Quindi, come si vede, le questioni che i cattolici vivono e affrontano come cittadini sono diverse e complesse, e forse non basta una vita sola per trovare un equilibrio!

    10 Ottobre, 2007 - 20:03
  54. FABRICIANUS

    Da CENTRISTA CHE GUARDA A SINISTRA,molto probabilmente Domenica andrò a votare per le primarie del PD, ma ancora non so per chi…L’orientamento sarebbe a favore di Veltroni, ma Bindi e Letta rimangono candidati di qualità…Difficile scegliere…Cercherò di documentarmi bene entro Domenica…

    Ciò che mi assilla però in questi giorni è il futuro della Tradizione cattolico-popolare dentro il PD…Non vorrei venisse dispersa, per questo seguo con attenzione anche Pezzotta. (Sono un pò confuso, lo so).

    La mia confusione è poi aumentata dalla diffidenza del quotidiano della CEI verso il costituendo PD…Basta leggerlo per rendersene conto…

    Non so, forse dovrei avere più fiducia nei Cattolici del PD….

    Un caro saluto, da un Fabricianus politicamente un pò confuso….

    10 Ottobre, 2007 - 20:50
  55. “Non so, forse dovrei avere più fiducia nei Cattolici del PD….

    Un caro saluto, da un Fabricianus politicamente un pò confuso…. ”

    Da ex-centrista ma ora uomo libero-che-guarda-dove-gli-pare-purchè-gli-paia-cosa-buona-e-giusta,
    ti dico:

    se “i Cattolici” nel PD (ma il discorso vale per qualsiasi altro schieramento) saranno “sale della terra” e “lievito nella pasta”, la fiducia da riporre in loro sarà più che meritata; se si tratterà invece di sole “foglioline d’insalata cattolica” poco più che decorative della pietanza laica, o di foglie di fico per re nudi laicisti o di specchietti di cacciatori micromegalomani per pie allodole…, beh, allora…

    Comunque, buona scelta, Fabricianus (e non dar troppa retta alla Pravda-CEI -la stessa che ai tempi della DC sotto elezioni talvolta ti diceva anche “vota e fai votare Tiizo Caio”- o a qualsiasi altro foglio, ma alla tua coscienza in primis..)

    10 Ottobre, 2007 - 21:08
  56. FABRICIANUS

    Grazie a Syriacus, per il suo ultimo intervento!

    10 Ottobre, 2007 - 21:18
  57. Bindi chi? quella del disegno di legge sui DiCo? la stessa che a Firenze prometteva il “tesoretto” alle famiglie? Ah, ecco.
    Pur non essendo entusiasta del Pd, se potessi voterei Letta, giovane e capace; ma infondo, soprattutto: qualcuno ci salvi da Veltroni! Scusate l’intromissione.

    11 Ottobre, 2007 - 0:22
  58. Sì. Grazie per il bell’intervento di Syriacus. E per tutto il dibattito.

    A proposito: Francesco73 e Canelli fanno discorsi perfettamente compatibili, e condivisibilissimi.

    11 Ottobre, 2007 - 0:27
  59. Non voterò alle primarie del Pd perchè sono di un’altra estrazione politica, ma noto con piacere l’ampia convergenza sul nome di Enrico Letta.
    La Bindi, onestamente, la ritengo improponibile. Promuova Leggi davvero cattoliche e di “centro” e poi ne riparleremo. E quando va ad accogliere il Papa all’aeroporto dopo viaggi internazionali, prenda la sana abitudine di baciargli la mano se è davvero la cattolica che dice di essere.

    11 Ottobre, 2007 - 1:58
  60. Credevo che la cattolicità si baciasse, pardon, si basasse su qualcos’altro. E immagino che le leggi “di centro” invocate da Gianluca si riferiscano alle sue personali – e legittime – convinzioni politiche e non siano un altro requisito di cattolicità.

    11 Ottobre, 2007 - 7:59
  61. Luca, ti spiego cosa per me è sbagliato per un politico cattolico. Ti faccio un esempio: Andreotti, accusato di mafia, di aver ordinato omicidi, è stato assolto, come saprai. Ora, ammesso e non concesso che sia invece colpevole, non so agli occhi di Dio se sia più grave il fatto che abbia conosciuto dei mafiosi o che abbia votato e fatto votare la legge sull’aborto.

    11 Ottobre, 2007 - 10:06
  62. Andreotti ha votato la legge sull’aborto? Ma quando mai?

    11 Ottobre, 2007 - 10:30
  63. Luca, se fai passare il principio “Lo sa Dio quello che deve fare, se questo è giusto o no, se tizio fa peccato facendo questo contro caio”, crei l’anarchia: un padre non potrà più correggere un figlio, un pastore nn potrà più pascolare il suo gregge (tanto lo sa Dio cosa è giusto), un confessore non sarà più considerato tale (io parlo direttamente con Dio, lo sa lui cosa è giusto) etc etc.
    Finiamola con questa ipocrisia del cavolo: Dio è Amore, è vero, ma non è fesso!
    Sì, lui sa cosa è giusto perchè lui sa cosa scandalizza l’uomo; e personalmente Dico (vedi Bindi) e aborto (vedi Andreotti) scandalizzano in tanti.

    11 Ottobre, 2007 - 10:32
  64. Canelli, la Dc (cioè Andreotti) ha votato la Legge sull’aborto: ciò la sconvolgerà, ma è storia.

    11 Ottobre, 2007 - 10:33
  65. Ah, dimenticavo: se è per questo, la Dc (cioè Andreotti) ha votato anche la legge sul divorzio.
    La lista di “sepolcri imbiancati dalla neve” è lunga. Purtroppo. Ma la Bindi è super, è il massimo: Ministro della Famiglia senza aver marito e figli; cattolica adulta a tal punto da sostenere i Dico-Cus; anzi, di più, uniamo le due cose: Ministro della Famiglia senza famiglia, che sostiene la legittimazione di unioni omosessuali che non saranno mai famiglia.

    11 Ottobre, 2007 - 10:42
  66. Io dico, ritengo e scrivo che individuare il punto corretto di mediazione pertiene ai politici cattolici, e agli elettori cattolici. Nel merito, ritengo anche che, qualunque cosa si pensi dei DICO, essi non individuano (a differenza dei PACS) una forma giuridica di unione diversa dal matrimonio (ma stabilire che un convivente dopo un certo numero di anni ha un impegno economico nei confronti del partner, è sfavorire o favorire il matrimonio?).

    Dimenticavo: il card. Trujillo è presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, e non risulta abbia moglie e figli. Continuare a pestare sulla condizione familiare della Bindi, liberamente scelta, è di pessimo gusto, specialmente per un cristiano, e non è più originale da un pezzo. Detto ciò, su questo taccio anch’io.

    11 Ottobre, 2007 - 11:59
  67. Chiedo venia per la svista, parzialmente scusabile perchè nel ’78 ero tredicenne – ma allora mi sento ancora più convinto nella mia affermazione di cui sopra.
    D’altra parte si aprirebbe ancora di più la discussione sulla differenza tra politica e testimonianza.
    Quindi non sarebbe meglio continuare sul fronte della battaglia culturale, piuttosto che spingere per una politica di pura testimonianza? Con i Dico ha funzionato, e anche sul fronte del dibattito sulla Vita penso che abbia ottenuto risultati impensabili fino a pochi anni fa…

    11 Ottobre, 2007 - 12:32
  68. Luca, che il Cardinale Trujillo, che io sappia, è sposato con la più grande Famiglia del mondo: la Chiesa.
    Quanto alla Bindi, ritengo molto più di pessimo gusto le difese d’ufficio di chi condanna l’esercizio del giudizio – come fai tu – ma poi giudica gli altri – me in questo caso.
    Come dire, caro Luca, non ti smentisci: predichi bene e razzoli male.
    Già un’altra volta ti eri permesso di fare considerazioni sul mio essere o meno cristiano; fin quando si fanno su personaggi pubblici va bene, ma ti preghierei di lasciare a Dio, questo sì, il compito – che spetta solo a lui – di stabilire se io sia o meno un suo bravo figliolo.
    Caro Luca, puoi giudicare tutto di una persona: professione, classe, squadra di calcio etc etc…ma mai la Fede.
    Detto ciò, siccome sono la persona presuntuosa che tu credi, ti invito a non avere preconcetti nei miei confronti: non credo di essere e non sono niente più che un povero asinello che ama dire ciò che pensa.
    Perciò, Luca, prima di scrivere certe cavolate attiva bene la coscienza.
    Grazie

    11 Ottobre, 2007 - 12:36
  69. Francesco73

    E’ strano, vi leggo e mi confermo in una mia schizofrenia.
    Politicamente, non sto dalla parte di Rosy.
    Però il suo approccio complessivo al delicato rapporto tra coscienza cristiana e responsabilità pubblica in una società secolare lo trovo ragionevole, molto più che la comoda scappatoia del cattolicesimo adulto.
    Le considerazioni sugli stati di vita personale, per quanto possibile, le lascerei proprio da parte.

    11 Ottobre, 2007 - 13:05
  70. A Gianluca, e per fatto personale.
    Non mi permetto in alcun modo di giudicare il tuo essere cristiano e la tua fede. Non l’ho fatto assolutamente (di certo non mi ricordo quando sarebbe successo in passato), e non vedo come tu possa leggerlo nelle righe sopra. Dire – e ribadire – che secondo me hai scritto una cosa di pessimo gusto, ancora più spiacevole se detta da un fratello di fede, non significa certo giudicare te né la tua fede.

    Ad Alessandro Canelli: La politica non può essere pura testimonianza. E’ per questo che dev’essere anche mediazione.

    11 Ottobre, 2007 - 13:20
  71. Francesco73

    O.T.
    Un piccione viaggiatore mi soffia nell’orecchio un pettegolezzo relativo a odierni licenziamenti vaticani…
    Luigi che sa?

    11 Ottobre, 2007 - 13:25
  72. Benissimo: nominiamo dracula presidente dell’associaizone donatori del sangue. Tanto in questa società in cui vige il principio della libertà e il libero arbitrio è utilizzato solo nel momento in cui serve a far del male, lasciamo pure che i nostri politici cattolici non si comportino da tali! D’altronde, cosa importa la morale? Cosa importa il giudizio di Dio? Nulla! Tanto Dio è Amore, e per questo ce ne approfittiamo tutti. Ma prima che Amore, Dio è giustizia e anche noi dovremmo essere giusti nei nostri pareri. E invece no, l’epoca è relativizzata, tutto è relativo. E poco importa che un Ministro della Famiglia che si dichiara cattolico e che non ha famiglia abbia firmato un Disegno di Legge – abrogato solo per volere della piazza – in cui legalizzava le unioni omosessuali. Ma sì, che fa! E’ libera, può tutto, Dio non si occupa di queste cose e noi siamo degli screanzati ad intervenire! Ma sì, dai, che importanza ha che i politici che si dichiarano cattolici facciano ciò che i cattolici non amano. Nononono, guai ad andare sul personale, guai a dire che il Ministro della Famiglia, che non ha famiglia, vuole storpiare la famiglia. Accidenti, Dio si arrabbia, non è giusto, non è la sua volontà. Sì, perchè Dio dal Cielo è contento in fondo che la cattolica adulta Bindi faccia quello che sta facendo… sì, Dio la perdonerà perchè ha rispettato la laicità dello Stato, il “date a Cesare quel che è di Cesare”, e poco importa che abbia dimenticato il seguito “date a Dio quel che è di Dio”. Suvvia, cosa volete che sia se a Roma, dove Pietro è venuto a morire a testa in giù, Roma, la capitale della cristianità, ebbene cosa volete che sia se a Roma Andreotti ha votato le leggi sull’aborto e sul divorzio, se la Dc non ha fatto nulla per liberare il martire Aldo Moro, se i cattolici come Prodi e Bindi cedono ai ricatti dei comunisti e fanno leggi degne dei peggiori paesi atei. Sì, dai, siamo in democrazia: Dio lo capirà, la laicità prima di tutto, poi la morale e il buon senso! E poi Dio è buono, buonissimo, tenero, tenerissimo, e allora lo possiamo buggerellare come meglio crediamo: dicendoci laici oggi che siamo al potere e cattolici domani che dovremo chiedere consensi.
    Eh no, amici miei, così è troppo comoda, mi sa che sottovalutate Dio e sopravvalutate il diritto al rispetto per chi dovrebbe operare per il bene comune. Noi siamo cristiani e dai politici che si definiscono cristiani dobbiamo pretendere leggi cristiane!
    Al posto della Bindi e degli altri rappresentanti istituzionali “cattolici”, penserei bene al giorno del giudizio: prima o poi verrà per tutti. Io so che rischierò l’inferno per i miei peccati, ma loro come giustificheranno lo scandalo che hanno dato con le loro azioni e con le loro Leggi?
    Che aprano il Vangelo e leggano della parabola dei talenti: saranno – saremo – giudicati per ciò che ci è stato dato e per come lo abbiamo fatto fruttare.

    11 Ottobre, 2007 - 13:32
  73. Francesco73, dicci pure…non ci sente nessuno

    11 Ottobre, 2007 - 13:38
  74. Francesco73

    No, Gianlu, mejo de no…

    🙂

    11 Ottobre, 2007 - 13:40
  75. Francè…m’hai mandato in fibrillazione…mettimi almeno la pulce nell’orecchio…la mia e-mail è barilepetrus@libero.it

    11 Ottobre, 2007 - 13:54
  76. FABRICIANUS

    Come già scritto in un precedente post, sono abbastanza confuso sulle Primarie del PD…
    Sono un elettore Cattolico del Centro-Sinistra un pò in crisi, ma faccio molta, ma molta fatica ad apprezzare il centro-destra italiano, di conseguenza, da centrista, continuo a guardare a sinistra

    Ora la situazione è questa: Fermo restando che non spetta a me dare patenti di Cattolicesimo, noto che nessuno dei candidati alla Segreteria del PD è in linea con i PRINCIPI NON NEGOZIABILI indicati da Benedetto XVI. L’unico che si salva è un pò Enrico Letta, il quale ha posto l’accento sulla libertà di coscienza riguardo alle materie eticamente sensibili…Ebbene, forse la nebbia si sta un pò diradando in direzione del giovane Enrico….Vedremo, ci sono ancora due giorni di riflessione e approfondimento. Un’altra tematica che mi sta a cuore è quella del lavoro. Comunque, di alcuni candidati Cattolici all’Assemblea del PD, io mi fido.
    Un caro saluto. F.

    11 Ottobre, 2007 - 17:56
  77. Luigi Accattoli

    Francesco73, di odierni licenziamenti vaticani non so perchè sono fuori per conferenze: oggi 11 ottobre a Gargnano (Brescia) su Giovanni Paolo II e domani 12 a Trissino (Vicenza) sul Vaticano II. Luigi

    11 Ottobre, 2007 - 22:37
  78. Eufemia Budicin

    Personalmente, anch’io prefereisco Enrico Letta. Oggi ho chiesto al comune di Roma un estratto di nascita e lo potrò ritirare solo fra 20 giorni. Con un’agenzia privata il tempo si riduce a 10, e mi hanno detto che con la nostra anagrafe non si può far meglio. ho provato telefonare allo 060606 del Comune ma è sempre caduta la linea prima che qualcuno rispondesse. Lo so che sono argomenti terra, terra, ma io avrei preferito un sindaco che facesse solo il sindaco. Cordiali saluti.

    11 Ottobre, 2007 - 22:42
  79. raffaele.savigni

    Non condivido le opinioni di Rosy Bindi sui Dico (ed ancor prima la scelta di inserirli nel programma di governo), ma la stimo e so che si sta impegnando per la famiglia. Preferisco però Letta. Le posizioni di Gianluca mi sembrano troppo rigide: un politico corrotto (che magari vota contro i Dico ma poi nella vita privata fa quel che gli pare e difende solo interessi economici personali) è peggio di uno che (con una scelta discutibile) vota i Dico.Sono nato nel 1953, e quindi ricordo l’approvazione delle leggi sul divorzio e sull’aborto, ed i successivi referendum: i democristiani (e quindi anche Andreotti) votarono contro in Parlamento, e invitarono a votare sì all’abrogazione, anche se molti elettori non li seguirono.Certo, Andreotti e Leone firmarono la legge sull’aborto, dopo l’approvazione da parte del Parlamento (non fecero cioè come re Baldovino del Belgio, che abdicò per un giorno per evitare di firmare una legge analoga): ma mi pare che per l’Italia il 1978 fosse un momento drammatico /Brigate Rosse, rapimento di Moro e simili): in una situazione del genere non si poteva spaccare il Paese. I “valori non negoziabili” non sono solo quelli della vita e della famiglia, ma anche altri (la pace, la giustizia sociale, la difesa della democrazia): per difendere un valore in cui credo profondamente posso provocare una grave lacerazione nel corpo sociale, o debbo fare la scelta del “male minore”? Questo per dire che i valori sono in se stessi “non negoziabili”, ma nel tradurli in leggi è comunque necessaria una mediazione.Ciò che rimprovero a Prodi e Rosy Bindi non è di avere mediato, ma di averlo fatto da posizioni di debolezza, accettando di parlare di Dico prima di approvare leggi significative a favore della famiglia, e soprattutto di averli inseriti nel programma di governo (cedendo ad una pressione indebita da parte dei laicisti) anzichè lasciarli alla libera discussione del Parlamento, mantenendo neutrale il Governo (come fecero Moro e Andreotti nel 1978).

    12 Ottobre, 2007 - 9:32
  80. Davide

    Sarà stata male interpretata ma uscite come questa sul burqa non fanno onore alla Bindi.

    12 Ottobre, 2007 - 10:30
  81. Luigi Accattoli

    Il mio benvenuto a Raffaele, che credo esponga – tra i visitatori che si sono espressi fin qui – la posizione più vicina alla mia, come l’avevo manifestata a suo tempo con due post sulla questione dei Dico (10 febbraio e 4 aprile). Concordo soprattutto nella rivendicazione della responsabilità propria dei politici per quanto riguarda la mediazione parlamentare per l’approvazione di qualsiasi legge in una società democratica. Un atteggiamento rigido in questa materia comporterebbe l’autoesclusione della componente cattolica da ogni possibilità di esercitare un ruolo guida nel paese, o dalla possibilità di contribuire a costruire quel ruolo in collaborazione con altre componenti. Se non fosse possibile mediare nella costruzione delle leggi, i cattolici dovrebbero o ottenere la maggioranza oppure – e sarebbe il caso dell’Italia – chiudersi un’opposizione tetragona e in definitiva ininfluente. Il divorzio, l’aborto e oggi le convivenze sono il portato di una società plurale, sostanzialmente irreversibile nella sua opzione per il rispetto delle scelte di vita. Ieri i democristiani e oggi i cattolici disseminati nelle varie formazioni debbono fare i conti con questa realtà e cercare di influire in essa. Il “non negoziabile” è detto dei valori, ma le leggi miranti alla loro difesa o all’individuazione di una via meno ostile nei loro confronti, non possono che essere negoziate. Luigi

    12 Ottobre, 2007 - 10:34
  82. Luigi Accattoli

    Benvenuto nanche a Davide, che è arrivato mentre salutavo Raffaele. Per “interpretare bene” il detto bindiano occorre puntare sulle parole “pensarci bene prima di proibirlo”. Io sarei per proibirlo (cioè per confermare la proibizione già esistente) “pensandoci bene” – perchè in effetti si sfiora la libertà religiosa – e valorizzando anche il sano pragmatismo cui si è ispirato il prefetto di Vicenza. Luigi

    12 Ottobre, 2007 - 10:48
  83. fabrizio

    Luigi, penso che tra divorzio/dico e aborto ci sia una certa differenza, anche a livello di percezione laica, e continuo a sperare che la legittimazione dell’aborto non sia un processo irreversibile, ma che piano piano si possa tutti convenire sulla sua mostruosità.
    Proprio per questo ritengo che la dichiarazione di Prodi in campagna elettorale “la legge sull’aborto è un patrimonio dell’Unione” sia uno dei punti più bassi del cattolicesimo politico e sia andata molto al di là della mediazione ammissibile.

    12 Ottobre, 2007 - 13:01
  84. Penso anch’io che l’aborto e la questione antropologica renda necessario ripensare anche le categorie della mediazione.
    Non è un segno pesante, a questo proposito, il fatto che Monticone si sia defilato dal PD?

    12 Ottobre, 2007 - 13:12
  85. Francesco73

    La mediazione resta un grande valore, che certo deve essere adeguato coi tempi.
    Io invece penso sia in crisi l’interpretazione più fossile del maritainismo.
    La rigida distinzione dei piani, la separazione netta tra la sfera terrena e la sfera spirituale, tra l’odine secolare e quello spirituale. Le sue conseguenze maccheroniche, quelle che confinano il dato religioso nel privatissimo individuale.
    I due piani sono invece uniti nella vita concreta delle persone, e tradotti insieme nell’unicum dell’etica e della cultura, che hanno la legittimazione a entrare nel dibattito civile come tali.
    E’ qui che si rintraccia l’importanza permanente della mediazione, con le fatiche anche maggiori che i tempi odierni (ad esempio con le acquisizioni della scienza) comportano.
    In tal senso Luigi ha ragione, la mediazione serve per esserci, e per esserci con gli altri.

    12 Ottobre, 2007 - 13:49
  86. Diego Ruggiero

    La discussione sul significato di mediazione politica e legislativa sta prendendo una piega molto bella. Complimenti a tutti!
    Mi permetto solo di segnalare a Raffaele Savigni che i DiCo, fin dalla presentazione in parlamento, sono stati presentati come frutto di mediazione nel governo posto all’attenzione del parlamento che poteva farne ciò che voleva.
    Tanto è vero che il parlamento ha fatto ciò che voleva.
    Ricordo che grazie a Cesare Salvi il progetto preso a base della discussione è quello dei Cus, un pdl di gran lunga più “rischioso” dei Di Co.
    Stefano Ceccanti ce ne saprebbe ben illustrare tutti i contro.
    Se proprio dovessi rimproverare alla coraggiosa Bindi (sapeva benissimo a cosa sarebbe andata incontro assumendosi il rischio di fare una mediazione oggi!) qualcosa su questo piano, le rimprovererei di aver concesso attraverso i DiCo alcuni diritti che “non corrispondono ad una effettiva esigenza sociale”.

    13 Ottobre, 2007 - 14:07
  87. raffaele.savigni

    Concordo nella sostanza con Luigi, anche se condivido la distinzione, suggerita da Fabrizio, tra legge sul divorzio (o sui Dico) e legge sull’aborto: nel secondo caso è molto più evidente la violazione di fondamentali diritti della persona (del nascituro). Non concordo invece con le posizioni di Ceccanti e (per la fecondazione assistita) di Tonelli: come mai gli eredi di Ermanno Gorrieri (del quale ricordo gli indimenticabili libri “La giungla retributiva” e “La giungla dei bilanci familiari”) accettano così passivamente l’egemonia culturale della sinistra laicista e dei cosiddetti “diritti di ultima generazione”? L’emergere della “questione antropologica” impone una rilettura (non un tradimento) della distinzione di Maritain, come ha opsservato Bobba. Certo, sarebbe meglio che la gerarchia non scendesse direttamente sul piano politico, ma intervenissero piuttosto i laici cristiani: i vari Pezzotta, Monticone etc.

    13 Ottobre, 2007 - 14:23
  88. Primarie Pd, Veltroni segretario col 75,7%
    I dati: Bindi 12,7%, Letta 11%, Adinolfi 0,1%, Gawronski 0,1

    14 Ottobre, 2007 - 22:54
  89. Se interessasse a qualcuno, pare che io sia stato eletto all’assemblea costituente regionale dell’Emilia Romagna.
    Speriamo che ne venga fuori qualcosa di buono. Io ci provo.

    16 Ottobre, 2007 - 14:08
  90. Luigi Accattoli

    Complimenti a Luca per l’elezione e “attento al lupo” per la Costituente! Luigi

    16 Ottobre, 2007 - 14:22

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