Un abbraccio a Magdi Cristiano Allam

“Ieri sera mi sono convertito alla religione cristiana cattolica, rinunciando alla mia precedente fede islamica. Ha così finalmente visto la luce, per grazia divina, il frutto sano e maturo di una lunga gestazione vissuta nella sofferenza e nella gioia, tra la profonda e intima riflessione e la consapevole e manifesta esternazione. Sono particolarmente grato a Sua Santità il Papa Benedetto XVI che mi ha impartito i sacramenti dell’iniziazione cristiana, Battesimo, Cresima ed Eucarestia, nella Basilica di San Pietro nel corso della solenne celebrazione della Veglia Pasquale. E ho assunto il nome cristiano più semplice ed esplicito: «Cristiano». Da ieri dunque mi chiamo «Magdi Cristiano Allam». Per me è il giorno più bello della vita”: così scrive Magdi in una forte lettera al Corriere della Sera di oggi. Ne sono felice: qualche volta ho consentito e altre ho polemizzato con quanto sostenuto dal valoroso collega nella sua lunga battaglia e alcune risonanze se ne sono avute anche nei giorni di questo blog (vedi per esempio una consonanza alla data 10 giugno 2006 e una dissonanza al 7 marzo 2008), ma oggi ciò non conta. Oggi mando a Magdi Cristiano un caloroso abbraccio e un esultante bacio pasquale.

92 Comments

  1. FABRICIANUS

    Un caro saluto in Cristo a Magdi Cristiano Allam.
    Penso che per lui siano giorni di intensa e forte emozione. AUGURI!

    23 Marzo, 2008 - 14:34
  2. Clodine

    Ciò che è accaduto è veramente una grande novità! Convertirsi alla fede cristiana è stato un grandisso passo, un “compromesso” che richiede tanta forza interiore e coraggio! Grazie amico, fratello, Magdi Cristiano Allam. Benvenuto tra noi, avevemo veramente tanto bisogno di testimonianze come la tua.

    Avrai bisogno di un grande aiuto dall’alto, ma il Spirito Santo ti darà la “corazza” indispensabile per sostenere le battaglie che si preannunciano sull’orizzonte di ogni cristiano, seguace di Gesù, perché:

    “Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra.
    Non sono venuto a portare la pace”- dice il Signore- “ma la spada. Perchè sono venuto a dividere il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera; e i nemici dell’uomo saranno i suoi famigliari.” Matteo 10, 34-38

    Ma noi non temiamo, perché Egli sarà con noi, tutti i giorni, fino alla fine del mondo!

    Con grande affetto.

    23 Marzo, 2008 - 16:22
  3. Clodine

    “Lo S.Santo”.. naturalmente …abbiate pazienza con me: vi affliggo sempre con i miei refusi…

    23 Marzo, 2008 - 16:52
  4. Leonardo

    Oltre il caso personale, c’è un evidente valore simbolico universale nella scelta del papa di battezzare Magdi Allam durante la veglia pasquale in San Pietro. È lo stesso Allam a dichiararlo nella lettera che ha scritto al Corriere, di cui riporto un passaggio:
    «Sua Santità ha lanciato un messaggio esplicito e rivoluzionario a una Chiesa che finora è stata fin troppo prudente nella conversione dei musulmani, astenendosi dal fare proselitismo nei Paesi a maggioranza islamica e tacendo sulla realtà dei convertiti nei Paesi cristiani. Per paura. La paura di non poter tutelare i convertiti di fronte alla loro condanna a morte per apostasia e la paura delle rappresaglie nei confronti dei cristiani residenti nei Paesi islamici. Ebbene oggi Benedetto XVI, con la sua testimonianza, ci dice che bisogna vincere la paura e non avere alcun timore nell’affermare la verità di Gesù anche con i musulmani».
    Penso che con questo gesto del papa, sicuramente ben ponderato, dovremo tutti fare i conti seriamente.

    23 Marzo, 2008 - 18:16
  5. Il 24 ottobre 1953 un illustrissimo esegeta protestante tedesco viene accolto nella Chiesa cattolica, riceve la comunione e la cresima con una cerimonia privata nella cappella del Collegio Germanico Ungarico a Roma.
    Quel signore si chiamava Heinrich Schlier (1900-1978), famoso soprattutto per i suoi commentari al Nuovo testamento.
    La sua conversione gli provocò il totale ostracismo da parte della Chiesa evangelica che aveva abbandonato con coscienza, scrivendo un Breve rendiconto della sua maturazione.
    Altri tempi, si dirà… Ma sarebbe un po’ come se Luigi Accattoli abbracciasse l’Islam (con tutto il rispetto per l’Islam e per Luigi Accattoli), con la differenza che l’italiano medio è caciarone e accetta passivamente ogni cosa, o quasi…
    Mi viene alla mente quest’uomo, Schlier, e la sua discrezione (e la discrezione della Chiesa: e poi dicono: i tempi di Pio XII…), quando sento che Magdi Allam è stato battezzato in mondovisione dal Papa in persona…
    Non giudico la sua scelta e decisione, che avrà seguito un percorso difficile e intenso come lo è quello di ogni autentica conversione, specialmente dall’Islam. Ma non mi piace questa spettacolarizzazione: non poteva stare nella sua parrocchia?
    Aspettiamo Magdi Allam a Porta a porta…
    Spero di sbagliarmi.

    23 Marzo, 2008 - 21:29
  6. Sumpontcura

    Trovo piena sintonia con Luigi, Fabricianus e Clodine, che abbracciano con esultanza il nuovo fratello Magdi Cristiano Allam.
    Mi riconosco nel post consapevole e pensoso di Leonardo.
    Mi resta invece la bocca amara per l’intervento di maioba, che non riesce a nascondere un’evidente antipatia nei confronti di un neobattezzato cui dovrebbe essere riconosciuto, come minimo, un gran coraggio. Vivere per anni sotto scorta non deve essere molto rilassante… e una decisione come quella di ieri notte significa mettere nel conto anche la possibilità concreta di dover affrontare il martirio.
    “Ma non mi piace questa spettacolarizzazione: non poteva stare nella sua parrocchia?”. Oh certo: avrebbe rischiato molto meno. Se poi avesse evitato di scandalizzare le anime belle, proclamando la sua verità sull’estremismo e il terrorismo islamici, sarebbe stato meglio ancora: vero, maioba?
    “Aspettiamo Magdi Allam a Porta a porta… Spero di sbagliarmi”. 1) Sarebbe davvero così terribile? Magari sarebbe meglio che andasse ad “Annozero”? 2) E’ proprio così difficile, per un prete, festeggiare la Pasqua riconoscendo a un fratello il suo vero nome: Magdi Cristiano Allam?

    23 Marzo, 2008 - 22:20
  7. Sono contento che sia diventato Cristiano (di nome di fatto): sarei deluso anche se partecipasse ad Anno Zero, a L’infedele, alle Invasioni barbariche…
    Il punto non è Bruno Vespa, bensì se per diventare cristiano un giornalista e scrittore molto valido e famoso (mica è il vicedirettore del mio bollettino parrocchiale!) deve chiedere ed ottenere di essere battezzato proprio dal papa.
    Lei conosce forse i nomi degli altri sei battezzati?
    Se il segno che si vuol dare nei battesimi amministrati la Notte Santa dal Papa rimanda all’universalità della Chiesa, erano sufficienti sette perfetti sconosciuti.
    Ma questo è il mio parere personale, che mi ha fatto ricordare l’analoga vicenda di Heinrich Schlier.
    Lascio da parte la questione del martirio, perchè ritengo che il martirio non si debba cercare: “quando sarete condotti in tribunale”, dice Gesù, non “quando metterete imprudentemente a rischio la vostra vita e quella degli altri” . E’ un passivo. Tutto qua.
    Buona Pasqua a Lei, cara Signora o caro Signore!
    Marco don

    23 Marzo, 2008 - 22:47
  8. Il martirio – che mi auguro non verrà – Allam lo aveva già pendente sulla testa da tempo, per altre ragioni.
    La serie di nomi che cita come importanti per la sua scelta è pesante e se anche non fosse stato battezzato da uno qualsiasi di questi ma in una parrocchia minima, la sua figura pubblica avrebbe dato origine allo stesso clamore.
    Io credo che lo si debba prendere come segno che come cristiani al mondo ci stiamo alla pari degli altri e che non si possa vivere in una continua sindrome da complesso di colpa verso il resto del mondo.
    Perdonatemi il salto, ma anche la – ridicola in se – storia di Boselli che ripesca il Gesù socialista di fine ‘800 io la prendo come un complimento a quella Chiesa che quel Gesù ha testimoniato – con tutti i limiti dell’umano – per tutto questo tempo.

    23 Marzo, 2008 - 23:31
  9. Sumpontcura

    Provo a rispondere alla risposta di maioba.
    – “Sono contento che sia diventato Cristiano”. A me, onestamente, non sembrava. Se proverà a rileggere parola per parola il suo primo post forse capirà perché. Intanto – insisto – sarebbe bello che lo chiamasse col suo vero nome completo: nomina sunt omina.
    – “Sarei deluso” se partecipasse a trasmissioni televisive di approfondimento giornalistico, quali che esse siano. Io no: fino adesso tante di queste trasmissioni hanno ospitato diversi cristiani convertiti all’Islam, a un prete non dovrebbe dispiacere (e perché mai?) che i telespettatori possano confrontarsi anche col modello virtuoso, di chi lascia l’errore per abbracciare la verità. O invece è meglio nascondere la fiaccola, nasconderla bene, sotto il moggio, che possa far luce il meno possibile?
    – “Deve chiedere e ottenere di essere battezzato proprio dal papa?”. Don Marco, ma lei è proprio sicuro che le cose siano andate così? Allam, dunque, aveva manie di grandezza e quell’anziano ingenuotto del papa c’è cascato come un tordo? E se invece avesse ragione il nostro Leonardo, quando scrive: “Penso che con questo gesto del papa, sicuramente ben ponderato, dovremo tutti fare i conti seriamente”?
    – “Erano sufficienti sette perfetti sconosciuti”. E’ il suo parere: legittimo, s’intende. Ma diverso da quello del papa (altrettanto legittimo, spero).
    – “Ritengo che il martirio non si debba cercare”. Allam, invece, se lo sta proprio cercando, vero? Le parole che lei mette in bocca a Gesù (“quando metterete imprudentemente a rischio la vostra vita e quella degli altri”) e che mi sembra lei voglia riferire ai comportamenti di Allam (e magari anche del papa?) richiamano dai miei ricordi di scuola un suo collega di qualche secolo fa, un certo don Abbondio.

    Questa polemica, che ha avuto inizio proprio nel giorno di Pasqua, mi dispiace fino al profondo del cuore. Cerchiamo tutti e due, almeno, di conciliare l’amore per la verità e l’amore fraterno. Spero che vorrà ricordarmi nelle sue preghiere; io, nel mio piccolo, farò altrettanto, ogni volta che chiederò a Dio di assistere il sommo pontefice e tutta la Chiesa unita con lui.

    24 Marzo, 2008 - 9:14
  10. lycopodium

    Ha ragione davvero Leonardo, quando scrive: “Penso che con questo gesto del papa, sicuramente ben ponderato, dovremo tutti fare i conti seriamente”.
    Ciò vale soprattutto per i politici cattolici italiani e per la CEI in prima persona.
    Che dovrebbe affrontare seriamente un problema che oggi è rimosso o censurato: la conversione degli islamici al cristianesimo.
    Si sa i pericoli che corrono, questi nostri fratelli nella fede e dunque andrebbero promossi e sanciti normativamente atti concreti per scongiurare una eventuale persecuzione da parte degli ex correligionari: leggi che permettano facilmente il cambio di identità e altre agevolazioni, fino a riconoscergli quasi uno status di “perseguitati politici” e comunque beneficiarli in tutti i modi possibili.
    Ciò non sarebbe senza rilevanze culturali ed ecclesiali, che oggi la cappa del “politicamente corretto” ci impedisce anche solo di immaginare.

    24 Marzo, 2008 - 10:12
  11. Clodine

    Mi trovo assolutamente allineata con Sump Leo e Canelli un po’ meno con maioba anche se posso comprenderne il timore -vista la sorte dei cristiani in Asia- ne è prova il corpo del povero vescovo trucidato. non si fermano neppure davanti ad un alto relato, immaginiamo cosa può accadere a chi non conta niente: carne da macello.

    Ma nascondersi dietro la paura non porta a nulla, non modifica lo stato delle cose anzi, credo lo peggiori. Se non diamo testimonianza, se continuiamo a barricarci come codardi dietro a “romantici” idealismi non rendiamo giustizia alla nostra fede che impone coraggio e audacia di lottare per ciò in cui crediamo! Lo Spirito Santo che convive in-con noi fin dal battesimo -e continua a vivere se non lo si allontata- non è uno spirito di paura, tutt’altro, è uno spirito di grandissima forza, nel contesto del quale riusciamo a focalizzare l’attualità di quel:” il servo non è più grande del suo padrone, se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi ” (Gv 15,18) ma state tranquilli, fa dire a Matteo 28,20: ” io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo”.

    Qui non ci sono scappatoie: o si crede, e quindi si da testimonianza, o non si crede in Cristo, e allora ci si nasconde, non c’è niente da fare!
    Credetemi, ho ammirato tantissimo Benedetto XVI per aver accettato di fare questa “passeggiata sulla spianata del tempio”: era ora! Evidentemente i tempi sono maturi! Trovo che questo pontefice dall’aspetto mite e dolce abbia in se la forza di un ariete, un guerriero, e non ha paura di manifestarla davanti al mondo intero. Un pensiero rivoluzionario, simile, anche se in maniera diversa, al suo predecessore

    Gesù non esitò a rovesciare i tavoli del tempio, e non nascose le difficoltà della missione.

    24 Marzo, 2008 - 10:31
  12. Clodine

    Approvo in toto quanto detto da Lycopodium .

    (che approfitto x salutare)

    24 Marzo, 2008 - 10:35
  13. ignigo74

    Dai su fratelli non fate i finti orbi: maioba ha le sue ragioni, eccome, nell’intervento che ha proposto!
    Ma perché, celebrare il battesimo in parrocchia non è un atto pubblico??! Sumpontcura ma cosa dici??! Io non so se il problema sia italiano o meno… però una conversione non strumentalizzata e quindi parrocchiale e non pontificia (non dico vera o non vera che sulla fede come sul resto giudica NSGC…) l’avremmo dovuta sapere qualche giorno dopo, tra i “sai si dice che nella notte di Pasqua… Magdi si sia fatto Cristiano…” e quindi avremmo trovato conferma in una bella lettera – a questo punto, testimonianza – sul Corriere.
    Così, come si è fatto, è gesto che offre il fianco ad interpretazione ambigue: e poi, dite quello che volete, ma la televisione sporca rovina infamia sempre tutto, è molto meglio la radio, ma questo è un altro argomento. Da ultimo, una frase del genere “che male ci sarebbe ad andare a Porta a Porta” è veramente stonata in bocca a persone che reputo molto intelligenti: è un sommo male andare a Porta a Porta, sommo, supremo e furbastro atto di arroganza, CHIUNQUE vi partecipi.
    Di fede si parli nelle stanze parrocchiali, nelle vie, nelle osterie (bellissimo l’articolo di Claudio Magris sulla parrocchia e l’osteria come ultimi baluardi di vera libertà…) ovunque ma non in televisione: annunciare, testimoniare Cristo dopo la pausa pubblicitaria, ma vi rendete conto o no?

    24 Marzo, 2008 - 12:54
  14. Il Direttore della Sala Stampa della Santa Sede, P. Federico Lombardi, S.I., ha rilasciato ieri sera ai giornalisti la seguente dichiarazione:
    Nel corso della Veglia pasquale di questa notte il Santo Padre amministrerà il battesimo a 7 persone, 5 donne e due uomini provenienti da diversi Paesi.
    Com’è noto, il Santo Padre amministra normalmente il sacramento del Battesimo in due circostanze liturgiche. Nella festa del Battesimo del Signore, nella Cappella Sistina, amministra il battesimo a un gruppo di bambini neonati. Nella Veglia pasquale invece amministra il Battesimo e gli altri due sacramenti della iniziazione cristiana (Confermazione e Comunione) a un gruppo di adulti di diversa nazionalità e condizione, che hanno compiuto il necessario cammino di preparazione spirituale e catechetica, che nella tradizione cristiana si chiama “catecumenato”.

    I catecumeni che riceveranno il Battesimo questa notte provengono dall’Italia, dal Camerun, dalla Cina, dagli Stati Uniti, dal Perù. Fra di essi vi è anche il Dr Magdi Allam, noto giornalista di origine egiziana, vicedirettore “ad personam” del “Corriere della Sera”.

    Per la Chiesa cattolica ogni persona che chiede di ricevere il Battesimo dopo una profonda ricerca personale, una scelta pienamente libera e un’adeguata preparazione, ha il diritto di riceverlo.
    Per parte sua, il Santo Padre amministra il Battesimo nel corso della liturgia pasquale ai catecumeni che gli sono stati presentati, senza fare “differenza di persone”, cioè considerandoli tutti ugualmente importanti davanti all’amore di Dio e benvenuti nella comunità della Chiesa.

    Questo è stato il commento della sala stampa.
    Dunque pare che il papa non c’entri nulla, almeno apparentemente. Dunque Magi Cristiano Allam ha chiesto, o gli è stato proposto ed ha accettato.
    Ripeto: le celebrazioni pontificie vengono troppo spesso strumentalizzate, e a mio parere non era il caso che fosse il papa in persona a battezzarlo.
    Magdi Cristiano Allam oggi è cristiano come me e ne sono contento.
    Caro/a Sumpontcura non commento il paragone con don Abbondio perchè non voglio farne una questione personale.
    Non giudico né Allam né il papa, ma il tutto non mi è piaciuto. Ripeto non amo la spettacolarizzazione.
    Immagini se Luigi Accattoli diventasse musulmano (sto ragionando per assurdo, mi auguro che il buon Accattoli non se la prenda)…
    Buona Pasqua a tutti i naviganti.
    Fraternamente
    Marco don

    24 Marzo, 2008 - 13:58
  15. Sumpontcura

    Caro ignigo74,
    siamo nel terreno dell’opinabile, dato che nessuno discute del diritto di un intellettuale islamico di farsi cattolico e accostarsi ai sacramenti. Le questioni riguardano:
    1) L’opportunità che tale decisione veda moltiplicata la sua valenza (che è positiva e provvidenziale, anche su questo dovremmo essere tutti d’accordo) dalla cerimonia pontificia in mondovisione. Ora: nessuno può rivendicare il monopolio della ragionevolezza, che tutti si esprimano liberamente e Dio, che ne sa più di noi, compia la Sua volontà. Quel che mi ha dato fastidio, nel post di maioba, è un certo tono di sufficienza nei confronti del papa, presentato come una specie di minus habens incapace di rendersi conto delle conseguenze dei suoi gesti. Una scorsa al suo blog mi ha confermato in questa penosa sensazione; per questo ci sono andato giù greve, nella risposta (pur conservando – spero che si sia capito – il giusto rispetto per la persona).
    2) In particolare, sui rapporti della Chiesa col mondo islamico e sull’assoluta inaccettabilità di fatwe e condanne a morte per gli islamici che si convertano ad altra fede, ripeto quanto già scrivevo qualche settimana fa sul diritto di criticare il Corano: la libertà e il rispetto non sono innati, si imparano: e i musulmani impareranno, così come abbiamo imparato in tanti prima di loro: con le buone, finché è possibile (sempre tenendo conto del proverbio “Chi ha più giudizio l’adoperi”), con la giusta correzione se è necessario, in casi gravi con un’autodifesa anche violenta, adeguata al rischio che la verità e la fede corrono per colpa di un’ingiusta aggressione. Certo, sull’opportunità di andare oggi a un confronto ravvicinato su questo tema, tutte le opinioni sono legittime. Ma far capire che convertirsi al cattolicesimo ed esultarne vorrebbe dire andare un po’ a cercar rogna, non mi piace e credo giusto dirlo con la grinta del caso.
    3) Sull’uso della televisione. Quando mio figlio diciottenne prende fuoco, ispirato dal suo carattere e dall’età, io lo chiamo affettuosamente “Paolo l’iperbolico”. Mi è venuto in mente lo stesso aggettivo, quando ho letto nel tuo post parole come: “è un sommo male andare a Porta a Porta, sommo, supremo e furbastro atto di arroganza, CHIUNQUE vi partecipi”. Non amo la televisione, la vedo poco o niente, e in questo credo di essere in sintonia. Ma il tema che tu poni sul tavolo è, credo, molto delicato e rifugge dalle affermazioni perentorie. Se Giovanni il Battista continuerà a predicare nel deserto non si sporcherà con l’ambiente malsano della reggia di Erode. Dio salvi la tua purezza, ma la gente la raggiungi se non hai paura di sporcarti le mani e i calzari, predicando non solo lungo il Giordano, ma anche a Cesarea. Forse. Sono cose che scrivo con molti se e molti ma.

    Caro maioba,
    il suo post delle 13:58 rende tutto molto più chiaro, grazie alla sapiente diplomazia di padre Lombardi. Continuo a pensare che la parola “strumentalizzazione” non sia la più adatta, parlando delle decisioni del santo padre: pensare che egli abbia voluto strumentalizzare una conversione, o che invece qualcun altro abbia voluto strumentalizzare il santo padre medesimo mi pare assai improbabile.
    Un saluto fraterno (a proposito, sono un laico di sesso maschile, e il nome Sumpontcura deriva da Sum(morum) pont(ificum) cura).

    24 Marzo, 2008 - 14:25
  16. Forse non mi sono spiegato bene: essere battezzati dal papa in mondovisione ha un valore simbolico molto più grande che esser battezzato nella mia parrocchietta (fermo restando che, modestia a parte, il battesimo che amministro io è uguale a quello del papa).
    La strumentalizzazione non la fa il papa (io non ho detto questo!), né Allam (non giudico le sue intenzioni) ma i mass media e i gruppi islamici (pro o contro che siano).
    Ecco, tutto qua.
    Caro sumpontcura, nel mio blog pubblico le mie opinioni, che quando non concernono questioni di fede possono anche non essere in perfetta sintonia con certi stili ecclesiali, persino del papa. Altrimenti, addio pubblico dibattito nella Chiesa.
    Ma ho troppo rispetto di lui e della sua funzione ecclesiale per considerarlo un minus habens: penso che nessuno possa permettersi di giudicare le intenzioni o l’affetto che porto al papa….
    La “sapiente” (come lei la chiama) diplomazia di padre Lombardi non permette di trarre le conclusioni sull’origine dell’iniziativa. Altro che: “il vostro parlare sia sì sì, no no”.
    saluti
    Marco don

    24 Marzo, 2008 - 14:42
  17. Leonardo

    E se l’esempio di Allam, sottolineato con questa evidenza, aiutasse qualche altra persona a decidersi per la conversione a Cristo nella chiesa cattolica, non sarebbe questo un bene prezioso?
    (Non ci insegnavano i nostri vecchi che anche una sola anima ha un valore incalcolabile? Ma forse, sotto sotto, ci siamo tutti un po’ convinti che dopo tutto, in fin dei conti, tutto sommato, in qualche modo, in un certo senso, a ben vedere, ve vogliamo, essere o non essere cattolici, in fonfo in fondo, non è indispensabile)

    24 Marzo, 2008 - 14:57
  18. Leonardo

    Sento parlare di un blog di “Marco don” (alias “Maloba). Curioso come una scimmia qual sono vado subito a vedere (internet ha tolto alla mia curiosità il sano contrappeso della pigrizia: due vizi che si bilanciavano ora cooperano … ah il progresso!). Vedo che c’è più di un don Marco titolare di un blog: qual è quello giusto?

    24 Marzo, 2008 - 15:07
  19. Sumpontcura

    Leonardo: va’ sul nome “maioba”, qui, in testa ai suoi post; cliccaci su con il tasto sinistro e da’ il comando “apri”.

    24 Marzo, 2008 - 15:32
  20. ignigo74

    Caro sumpontcura ( a me non dovevi spiegare l’origine dello pseudoacronimo che ti identifica eheh…).
    Ho intanto scoperto grazie al tuo post che cliccando sul nome viene fuori un blog: non lo sapevo, non ci avevo mai fatto caso.
    Allora. Vorrei risponderti con il titolo di uno splendido libretto di don Primo Mazzolari: “anche io voglio bene al papa”. Io sono un grato amante della prima ora di J.R. ora Pontifex maximus, pertanto non sono nemmeno lontanamente accusabile di comode, facili, idiotissime illazioni nei confronti della sua persona e del suo operato e della sua predicazione.
    Dico qui però che, come nel caso della Univ. La Sapienza, pare essere circondato da qualche, non dico molti, ma qualcuno si, sprovveduto o meglio qualche banalissimo caso di uomo cresciuto in seminario e pertanto privo del contatto con la realtà: tutti noi sappiamo che su alcuni chierici il seminario ha la straordinaria funzione di palestra purificante e rinforzante, su altri è un comodo rifugio nel quale nascondersi e non affrontare i propri nodi caratteriali o peggio.
    Io credo che il Santo Padre abbia una precisa idea di chi sia Magdi Allam ma non lo sappia collocare precisamente sullo sfondo del contesto italiano: da buon papa ha uno sguardo più universale e meno particolare. Ci sono altre persone che gli hanno suggerito o proposto questo rito pubblico in mondovisione: io credo che abbia fatto bene, sono stufo dell’invadenza panpotenziale dell’islam, del nulla che gli si oppone, dell’irenismo catastrofico di certe posizioni clericali.
    Dico solo che la cosa avrebbe avuto lo stesso effetto se celebrata in una parrocchia qualunque, secondo le ordinarie modalità: anzi, sarebbe stato, alla fine, addirittura più incisivo.
    Io salto su quando vedo l’eucarestia in televisione, salto su perché è idolatria di un pixel ad alto consumo di corrente elettrica. Salto su quando tu dici – Sumpontcura – che andare in tv è “sporcarsi le mani”: questa è peggio dell’altra! Andare in carcere è sporcarsi le mani, stare in strada davanti alla chiesa e parlare con quelli che passano è sporcarsi le mani, stare con 400 ragazzi di 13 anni (e con il loro areligiosissimi genitori che però sanno tutto di totti e del piero…) è sporcarsi le mani… devo andare avanti? Dai, tra il deserto dell’amato Battista è il nichilismo di Porta a porta scusa sum, ci sono davvero infinite alternative…
    E’ comunque sempre un piacere parlare con te.
    A presto.
    Ignigo.

    24 Marzo, 2008 - 15:39
  21. Clodine

    penso che Benedetto XVI abbia lo sguardo abbastanza lungo..e sappia perfettamente quello che fa, e relative eventuali conseguenze. La cosa è stata ponderata, valutata, sicuramente con previo incontro tra Madgi e il papa. Personalmente ritengo questo evento di una certa portata storica e innovativa proprio per la popolarità del personaggio: leggo in questo abbraccio al vangelo, e conseguente rifiuto del corano, avvenuto in maniera tanto eclatante una grande prova, una sfida, un uscire allo scoperto.. un parto direi senza il quale è impossibile la rinascita. Non condivido questa critica, e non capisco perché, avendone la possibilità, Magdi (personaggio popolare) non avrebbe dovuto accettare di essere iniziato in S.Pietro..scusate, quale migliore occasione per la professione della propria fede ! Certamente la notizia è di una certa rilevanza, e se anche se ne parlerà su Porta a Porta ascolterò le motivazioni di questa conversione con grandissimio rispetto e partecipazione, felice che sia avvenuta…

    24 Marzo, 2008 - 17:19
  22. Leonardo

    «Io salto su quando vedo l’eucarestia in televisione, salto su perché è idolatria di un pixel ad alto consumo di corrente elettrica».
    Quindi se vedi Telepace, con quei suoi primi piani immobili dell’ostensorio, durante l’ora di adorazione, ti viene perlomeno uno shock anafilattico …

    (In realtà il problema della rappresentazione del divino è serissimo. Fra poche settimane uscirà, da Morcelliana, un libro che penso ti interesserà. Tieni d’occhio il catalogo)

    24 Marzo, 2008 - 18:03
  23. Clodine

    “Santa Chiara d’Assisi ,è stata elevata a patrona dei mezzi di comunicazione. È un’occasione che serve a riflettere su quelle “meravigliose invenzioni tecniche che, soprattutto nel nostro tempo, l’ingegno umano è riuscito,con l’aiuto di Dio, a trarre dal creato e che hanno offerto nuove possibilità di comunicare” – così recita l’enciclica “INTER MIRIFICA” -la quale aggiunge -“Perciò tutti si adoperino, anche mediante l’uso di questi strumenti, alla formazione e diffusione di rette opinioni pubbliche”.
    Mi sorge il dubbio su l’opportunità o meno di questi primi piani immobili dell’ostensorio durante l’ora di adorazione.

    Mi ci imbatto spesso: non trovo edificante una adorazione di questo tipo, a me personalmente non trasmette niente, e non sai nemmeno se è in diretta o una registrazione…tra l’altro vedere una cosa così sacra esposta al pubblico ludibrio …non mi procura lo shoc mortale ..ma non mi fa impazzire, certamente.

    24 Marzo, 2008 - 18:41
  24. ignigo74

    Leonardo, ti ringrazio di cuore tengo controllati i titoli Morcelliana ma spesso mi sfugge qualcosa… se puoi essere preciso sul titolo lo prenoto.
    telepace è ALLUCINANTE, ALLUCINANTE, ALLUCINANTE.
    Costa milioni di euro all’anno, MILIONI DI EURO, sacrificati sull’ara di un ego grosso come un pianeta. Si parla tanto di ridimensionare le riviste cartacee… a quando un serio esame di coscienza su questo scandalo immenso di telepace? Ci sono cattedrali in Italia che rischiano il crollo a causa dei pochi soldini che girano…chiudiamo telepace e consolidiamo le nostre cattedrali: la vera biblia pauperum, altro che pixel pseudoeucaristici.

    24 Marzo, 2008 - 19:08
  25. ignigo74

    Ho appena riconosciuto il padrino di Magdi Cristiano Allam.
    Trattasi di luminoso volto della politica milanese cristianamente ispirata.
    Quindi vanno corretti i titoli di tutte le testate:
    dove c’era “Magdi Allam si converte al cattolicesimo”
    sostituire con
    “Magdi Allam si converte a CL”.

    24 Marzo, 2008 - 20:16
  26. Clodine

    ..sei troppo forte ignigo ! Mi fai ammazzare dal ridere..è vero..telepace è proprio allucinante..n’se po’ guarda’!

    24 Marzo, 2008 - 20:24
  27. Eufemia Budicin

    Ma perchè scrivere che Allam si è convertito a CL? Questa non fa parte della Chiesa cattolica? Tanti anni fa a Rovigno d’Istria, ancora sotto la Jugoslavia, solo i ciellini ebbero il coraggio di mettere un manifesto in italiano per una festa liturgica, dentro la porta della chiesa peraltro. Adesso i manifesti per le funzioni sono solo in croato e gli italofoni in chiesa non ci vanno mai. A forza di nasconderci siamo spariti. Quello che fanno i preti nelle parrocchi difficili ha un immenso valore, ma anche la visibilità delle cerimonie ha la sua importanza. Cordiali saluti.

    24 Marzo, 2008 - 21:14
  28. raffaele.savigni

    Mi rallegro per la conversione di Magdi, ma avrei desiderato una maggiore riservatezza: non condivido l’ostentazione mediatica e temo una strumentalizzazione politica da parte di Pera (al quale notoriamente è legato Magdi Allam) ed amici “teocon”, di cui non condivo le idee (in particolare l’identificazione tendenziale del cristianesimo con l'”Occidente”). Temo che qualcuno dirà che la Chiesa appoggia le idee notoriamente oltranziste di Magdi Allam circa le moschee in Italia, il dialogo tra cristiani ed islamici, la politica dell’immagrazione; e che ciò possa provocare reazioni ostili da parte islamica, proprio nel momento in cui si stava sviluppando un dialogo tra la Santa Sede e gli autori della lettera dei 130 leaders musulmani.Neppure a me piacerebbe vedere Magdi Allam a “Porta a Porta”: i percorsi interiori, se profondi, hanno bisogno di tempo e di riservatezza, e se ne può parlare solo dopo un certo tempo, per evitare fraintendimenti e strumentalizzazioni. In questo è stato più discreto Tony Blair e ancor più il priore di Taizé.

    24 Marzo, 2008 - 23:56
  29. Leonardo

    Questa sera, interrogato al Tg2 appunto sulle possibili reazioni islamiche alla sua conversione, lo stesso Allam ha risposto che dovremmo smettere di interpretare la violenza islamica come ‘reazione’ a qualcosa. Penso che ci sia del vero.

    25 Marzo, 2008 - 0:34
  30. Clodine

    Non appena arrivata a Tel Aviv, durante il mio pellegrinaggio in Terra Santa, mi è stato vivamente consigliato di togliere la croce che porto, da sempre, al collo: una vistosa croce simile a quella che portano le suore. Dono di una suora a me carissima appunto.

    In un primo momento ho seguito il consiglio, poi, una voce dentro di me insistendo diceva :” chi si vergognerà di me, io mi vergognerò di lui nell’ultimo giorno”. Parole tremende, che mi hanno spaventata: ho rimesso immediatamente la croce al collo senza indugio. Sono stata retarguita vivacemente dai sacerdoti che erano con me:” vai cercando rogne!” -mi è stato detto- la fede è un percorso interiore, va vissuta nell’interiorità, ostentarla, sfidando questa gente che ci ospita, è un oltraggio”.

    Le stesse parole, identiche, che sento dal prof Savigni di cui ho tanta stima. Non voglio fare, in questa sede, l’apologia di una speciale iniziazione cristiana da parte di un mussulmano -anche se famoso- eppure mi piace riscoprire il senso di questa parola: “Apologia”, la quale designa quegli antichi scrittori cristiani che si proponevano di difendere la nuova religione dalle pesanti accuse dei pagani e degli Ebrei, e di diffondere la dottrina cristiana in termini adatti alla cultura del proprio tempo.

    Così negli apologisti è presente una duplice sollecitudine: quella, più propriamente apologetica, di difendere il cristianesimo nascente (apologhía in greco significa appunto “difesa”) e quella propositiva, “missionaria”, di esporre i contenuti della fede in un linguaggio e con categorie di pensiero comprensibili ai contemporanei.

    le critiche che da più parti si muovono contro questo evento non fanno bene alla dignità del nostro credo, che si fonda sulla missionarietà :”andate in tutto il mondo e partate la mia parola”, senza paura. Se non aderiamo a questo comando sproniamo il RELATIVISMO perchè anche i Musulmani difendono la loro fede in “Allah”…..anche i Buddisti difendono la loro fede….TUTTI DIFENDIAMO QUALCOSA e di conseguenza PER UN CRISTIANO-CATTOLICA non è sufficiente dire “Dio”…abbiamo il dovere di difendere la nostra fede che ci ha rivelato Dio nella persona di Gesù fino a morire a se stessi se necessario.

    Come diceva S.Gregorio Magno:” i veri cristiani sanno morire ma non transigere”, non riesco a capire questa “intransigenza del silenzio” questo “scandalo” del secolo, è una visione che cela una paura di fondo, la paura del doversi confrontare con una realtà che ci sommerge, ci soffoca!
    Il percorso di Magdi Allam è stato lunghissimo, problematico, sofferto conosco dei salesiani, amici miei che sono stati con me nel pellegrinaggio che hanno aiutato Magdi: è stato un atto straordinario il suo.
    I tempi sono maturi, niente paura…il Signore ci invita a risorgere e ad aprire le porta alla speranza.

    con affetto

    25 Marzo, 2008 - 8:05
  31. scusate ma non ho letto tutti gli interventi e nella loro completezza.

    io, era la mia opinione prima di leggervi, mi sento un po’ come maioba.
    Ma vorrei sottolineare un altro aspetto e uso per parlarne proprio il testo di papa Benedetto XVI che Luigi ha postato per Pasqua: “…non lasciare che il rancore verso l’altro diventi nel profondo un avvelenamento dell’anima…”.

    Da tutta la vicenda (mi riferisco solo ai suoi apetti mediatici, probabilmente superficiali) mi resta la sensazione di una “conversione contro”, diciamo così.

    Mi piacerebbe che un fratello nella fede cristiana (lo dico per Allam come per ciascuno dei battezzati che conosco) mi dicesse in un’occasione analoga quanto è stato stravolgente l’incontro con Cristo e perchè, e non ripetesse pedissequamente che nell’Islam “è insita la radice del male”… è curioso che uno che è stato appena battezzato non si renda conto che, purtroppo, la radice del male è nel cuore di tutti…

    25 Marzo, 2008 - 10:32
  32. ps. x i romani: vedi mio ps sul possibile “Acca day” nel post su piazza Vittorio.

    25 Marzo, 2008 - 10:33
  33. scusate 🙁 sono davvero rimba… la nota sull’Acca Day e nel post sulla “Stracittadina”… mi dissolvo e punisco selvaggiamente per il multi posting

    25 Marzo, 2008 - 11:21
  34. Sumpontcura

    “E come quei che con lena affannata
    uscito fuor del pèlago a la riva
    si volge a l’acqua perigliosa e guata,

    così l’animo mio, ch’ ancor fuggiva,
    si volse a retro a rimirar lo passo
    che non lasciò già mai persona viva”

    (E come fa chi è appena giunto alla riva dopo uno scampato naufragio, che si volge col respiro ancora affannato a fissare la distesa d’acqua che gli ha fatto correre un così grave rischio; così l’animo mio, che ancora rifuggiva dal pericolo della selva, si volse indietro a guardare nuovamente quel passaggio che non ha mai lasciato sopravvivere alcuno).

    I versi di Dante (Inferno, I, 22-27) potranno forse aiutare a comprendere quanto sia naturale che Magdi Cristiano si volga ogni tanto, tremando, alla selva oscura da cui, per volontà di Dio, è appena uscito.
    Quanto alle strumentalizzazioni e al timore delle medesime, spero che fra tre settimane, distribuite (equamente?) le castagnate a destra e a manca, riusciremo tutti ad essere un po’ più sereni…

    25 Marzo, 2008 - 11:37
  35. E’ interessante oggi, sullo stesso Corriere della Sera, l’articolo di Messori, ben felice della conversione ma non senza alcuni punti di perplessità sui modi.

    25 Marzo, 2008 - 12:21
  36. Sumpontcura

    A proposito di strumentalizzazioni.
    Dal sito de “l’Unità” di oggi: “Speciale Pasqua. A imbracciare la fede cattolica alla vigilia della Pasqua, c’è un credente particolare…”.
    Certa gente imbraccia anche quando vorrebbe abbracciare.
    Buon 15 aprile (a cose fatte, “usciti fuor del pelago a la riva”).

    25 Marzo, 2008 - 12:36
  37. Clodine

    Scusate ragazzi, amici del blog, ma..mi meraviglio dello spirito critico di alcuni di voi. Secondo me veramente fuori luogo. Tutte queste polemiche, parlere di strumentalizzazione, addirittura di una conversione a scopi di lucro personali per un avanzamento di carriera ! cose allucinanti quando escono dalla bocca di cattolici! Mi fa specie Messori il quale, in quell’articolo ambiguo si barcamena tra il compiacimento e la critica spietata seppur tra le righe. Ecco, voglio dire: se è vero, com’è vero, che non esiste un’islam moderato, è vero allo stesso modo mi par di vedere, che non esiste tra coloro che si professano “cattolici” quello spirito di solidarietà e vera, autentica comunione fraterna.

    Sono costernata e delusa da certi commenti…detto questo..non intervengo più su questo tema. Mi sembra di aver capito abbastanza!

    25 Marzo, 2008 - 14:04
  38. Clodine

    Mi ha addolorato veramente il commento di Messori.
    Non mi aspettavo che tanta critica distruttiva arrivasse da uno che dice di «essere stato convertito, da una forza imprevista e irresistibile» al cattolicesimo -per cui- inizia da allora, una ricerca delle «ragioni della ragione» a conforto delle «ragioni del cuore» che lo avevano spinto ad abbracciare la fede. Questo è quanto si legge nella sua biografia.

    Dunque, se per lui la”caduta da cavallo” è avvenuta in modo pacifico e senza alcuna critica,non riesco a spiegarmi le ragioni di questa presa di posizione nei confronti di Allam che, al contrario, si fa interprete di una realtà ben più seria, che è il passaggio da una religione all’altra con tutti i rischi che questo sta comportando

    Ma va la…..Mi aspettavo dai media e dai cosidetti intellettuali una maggiore adesione..invece..

    25 Marzo, 2008 - 14:22
  39. Quella di Messori non era una critica distruttiva.

    25 Marzo, 2008 - 14:30
  40. Leonardo

    Cara Clodine, non ti arrabbiare troppo con Messori: è bravo, ha tanti meriti, ma talvolta soffre del complesso del primo della classe 🙂

    Mi pare che molti vorrebbero dal papa e dalla chiesa intera un atteggiamento di ‘prudenza’ verso gli islamisti identico a quello che lo accusano di aver tenuto verso i nazisti. Poi, una volta che fosse (per ipotesi) passato il pericolo del terrorismo islamico lo accuserebbero per i suoi ‘silenzi’. Nel frattempo, il papa non deve essere prudente sul Tibet. Però non deve neanche provocare la Cina. E così via …

    Insomma, non dovrebbe esistere.

    25 Marzo, 2008 - 14:41
  41. Clodine, nel concordare con Luca Grasselli su Messori, aggiungo che – come spesso capita – Magris (nella stessa pagina del Corriere) ancora di più, mi rappresenta in toto.

    Per stare al tuo gioco delle parti, e schierarmi (prendendo solo quel che è mio) io mi limito solo a costatare l’atteggiamento di Allam, il linguaggio e il contesto. Fino alla lettura di Messori di poco fa, invece, neanche sapevo delle polemiche sul suo opportunisimo (io non ci credo) e sui vantaggi in termini di carriera. A me non interessano.

    Francamente qui il problema, semmai, non è affatto Allam. Ma il filone, politico ed ecclesiale, in cui la sua vicenda personale si inserisce, supponiamo fino a prova contraria in modo casuale.

    Penso che si possa dire senza vergogna che il suo parlare non mi piace. Non mi ci riconosco, come capita anche tra noi qui qualche volta. Ed è quello che direi ad altro fratelli battezzati, ex musulmani o meno.

    25 Marzo, 2008 - 14:52
  42. fabrizio

    Clodine e Leonardo,
    io terrei distinti la conversione e il Battesimo solenne di Allam (di cui c’è solo da RALLEGRARSI) dalle sue successive dichiarazioni, che sono tra l’altro in aperto dissenso rispetto alle posizioni di Benedetto e della Chiesa. Sembra che a parlare sia Manuele il Paleologo piuttosto che un neobattezzato.
    In questo Allam ha stabilito un piccolo record, perché ci ha messo meno di un giorno a crearsi il proprio magistero.

    Era facile prevedere che le dichiarazioni contenute nella lettera di Allam sarebbero stato scambiate per il pensiero della Chiesa. Infatti i 138 saggi musulmani hanno appena chiesto al Vaticano di prendere le distanze dalle dichiarazioni di Allam, e secondo me in questo hanno ragione (a dire il vero i 138 hanno anche da ridire, farneticando, sul contenuto dell’omelia di Benedetto nella veglia Pasquale, ma su questo punto non vale nemmeno la pena discuterne)

    Mi auguro che i padri spirituali di Allam lo inducano a maggiore ponderazione. Ora che parla e scrive da giornalista cristiano le sue responsabilità sono ben diverse rispetto a prima.

    Ricambio però di cuore gli auguri che Magdi Cristiano ha fatto ad ognuno di noi nella sua lettera aperta: buon cammino anche a te.

    25 Marzo, 2008 - 14:53
  43. “Ma s’ io avessi previsto tutto questo, dati causa e pretesto, le attuali conclusioni
    credete che per questi quattro soldi, questa gloria da stronzi, avrei scritto canzoni; va beh, lo ammetto che mi son sbagliato e accetto il “crucifige” e così sia, chiedo tempo, son della razza mia, per quanto grande sia, il primo che ha studiato…” (F. Guccini)

    Come al solito si mischia la fede con la politica: le strumentalizzazioni sono sempre, inevitabilmente, in agguato.
    Torno alla mia domanda iniziale: non era meglio che Magdi Allam fosse battezzato nella sua parrocchia?

    25 Marzo, 2008 - 15:21
  44. rispondo a maioba: era meglio. Oltre tutto avrebbe conosciuto quella che è la “sua” Chiesa.

    Vedi anche il link suggerito da alessandro iapino nel suo commento…

    25 Marzo, 2008 - 15:25
  45. ignigo74

    repetita iuvant:
    Allam si è convertito a CL, visto che il suo padrino è il signor Lupi.

    Domanda: se ad ammazzare i monaci tibetani – che comunque, viste certe immagini, non sono paragonabili ai nostri monaci francescani… – fossero stati gli americani invece dei cinesi, l’italia sarebbe ingolfata di manifestazioni organizzate dai professionisti del pacifismo.
    Dove sono i senza se e i senza ma di irachena memoria?

    25 Marzo, 2008 - 15:40
  46. Francesco73

    Buona Pasqua a tutti, anche se con colpevole ritardo.

    Non avevo riconosciuto Lupi come padrino, ma basta scorrere la lettera di Allam al Corsera e i nomi che fa per comprendere come CL abbia accompagnato il suo percorso di avvicinamento alla Chiesa e al Battesimo.

    Da non ciellino mi chiedo cosa ci sia di male.
    E da non ciellino mi chiedo pure come mai loro sono sul fronte avanzato di molti dialoghi intellettuali e personali, mentre invece a tanti altri non riesce.

    Comunque benvenuto ad Allam, le polemiche sulla sede scelta e la risonanza le faccio un’altra volta.
    Ora è tempo di festeggiare e rallegrarsi.

    25 Marzo, 2008 - 15:57
  47. Sumpontcura

    Mi sembra che, come spesso capita, a mettere il dito sulla piaga con maggiore efficacia sia la cara Clodine, checché si voglia pensare dei compitini in classe di Messori e Magris (bravi: sette più). “Non esiste tra coloro che si professano “cattolici” quello spirito di solidarietà e vera, autentica comunione fraterna”. E’ proprio così, Clodine: un intellettuale musulmano molto noto (e molto coraggioso) diventa cristiano. Dovrebbe scattare un riflesso condizionato: la parabola della pecorella smarrita. Il buon Pastore che accoglie felice l’anima travagliata, china davanti a Lui, trova la sua rappresentazione più viva nel mite sorriso del pontefice benevolo, benedicente, comprensivo.
    E invece no, cara Clodine. Quanti buoni credenti col ditino alzato, qualcuno senza nemmeno dedicare una sola parola di benvenuto, qualche altro pronunciando una rapida formula distratta, e poi: via, via alla raffica dei ma però. “Allam ci ha messo meno di un giorno a farsi un proprio Magistero, in aperto contrasto (!) col papa e con la Chiesa tutta (!)”. Qualcuno, invece, ci ha messo meno di un minuto a staffilare lui e il papa insieme: non poteva restare nella sua parrocchia? non poteva stare zitto e diffondere la notizia qualche giorno dopo? non ha pensato alle strumentalizzazioni? e doveva scegliersi proprio un padrino ciellino? e poi: che farà Pera? che dirà Ferrara? quanti voti acquisterà Casini? e Berlusconi? e Veltroni? chissà che ne pensa Binetti?
    Che dire? Bravi, avete descritto con grande maestria il dito che stava – a onor del vero – indicando la luna. Leonardo faceva osservare che il battesimo di Allam, amministrato dal papa in persona, con l’ovvia risonanza non solo mediatica, in Italia e nel mondo, avrebbe potuto magari spingere altri islamici meno famosi e meno determinati (o magari, meno coraggiosi) a percorrere un itinerario di salvezza analogo. Ma che cosa importa salvare anime? Il dito che indica la luna ha l’unghia sporca! Questo sì che è importante.

    Va be’: anch’io, come Clodine, scelgo il silenzio sull’argomento. Del resto ne ho scritto anche troppo. Chiedo perdono per il tono.

    25 Marzo, 2008 - 15:59
  48. Sump, va bene, ma l’esempio della pecorella deve valere sempre e per tutti, però.

    E poi, perdonami: quanti musulmani, se devo seguire il tuo ragionamento, non conosceranno mai il volto tanto veritiero quanto misericordioso di Cristo, a causa di queste considerazioni almeno apodittiche di Allam? Quante anime non si salveranno mai perchè invece di conoscere il Dio che si incarna nella tua vita concreta, vince la morte e il peccato, hanno percepito un Dio che li accusa e non promette nulla, che stabilisce che il Male sta solo in certi cuori e non in altri?
    Non è segno sufficiente e chiaro dire se necessario in pubblico: mi converto perchè ho percepito e sperimentato che Cristo è la mia e nostra salvezza?

    Per quanto riguarda me nello specifico, delle ricadute politiche non mi curo. Semmai mi premono un po’ di più le sfumatire intra-ecclesiali.

    25 Marzo, 2008 - 16:22
  49. Trovo fuori luogo le critiche, pur argomentate ed educate, lo dico con rispetto nei confronti di tutti. E quel “si è convertito a Cl”, ma che vuol dire? La Fede non è un post nel blog della propria vita a cui mettere un’etichetta… sarebbe riduttivo e fuorviante, oltre che – questo sì – una mancanza di rispetto.

    Quanto a Benedetto vi lascio una sola immagine che ho di lui tra tutte quelle, splendide, di questi giorni santi. Il Venerdì, quando scalzo e spoglio dei paramenti ha baciato il crocifisso e si è inginocchiato di fronte a Lui. In quel momento ho pensato a quelle due solitudini piene d’Amore per noi, per tutti.
    E proprio non le accetto certe manipolazioni dei gesti e delle parole del Papa, non le merita affatto. Ma lui, con dolcezza e mitezza, tutto sopporta.

    25 Marzo, 2008 - 16:22
  50. Luigi Accattoli

    Provo a completare il mio detto iniziale, lette le osservazioni d’ognuno.
    Il fatto è composito: conversione, battesimo dal papa, porta ciellina, idea combattiva del rapporto con l’islam. La conversione per me vale 99 e il resto uno. Faccio dunque festa a un nuovo fratello nella fede e non ho alcuna premura di discettare sul restante uno per cento. Ma dico la mia per stare in società.
    Il mio motto che i preti non sono così importanti vale anche per i vescovi e il papa. Che dunque il fratello che festeggio abbia avuto il battesimo dal suo parroco o dal papa è per me una differenza irrilevante e irrilevante considero la via ciellina. Irrilevante, ripeto, a petto del fatto della conversione e del battesimo. Trattandosi di contingenze irrilevanti, resta anche irrilevante il fatto che io avrei preferito maggiore discrezione. L’avrei comunque preferita.
    Tra gli accompagnatori di Magdi Cristiano leggo che c’è anche il vescovo Rino Fisichella: e dunque non si tratta solo di Cl.
    L’idea combattiva di Magdi Cristiano sull’islam non la condividevo quand’era musulmano e non la condivido ora che è cristiano, gliene parlavo in privato prima e gliene parlerò ancora, lo scrivevo sulle riviste, nei libri (vedi il volume “Islam. Storie italiane di buona convivenza”, EDB 2004) e nel blog e continuerò a scriverlo. Ora forse con più impegno, da fratello a fratello.
    E se il clamore sollevato avesse a risultare pericoloso? Non mi dissocerei comunque da esso, pur avendo auspicato tra me e me una maggiore prudenza. Non mi dissocierei a motivo del papa che va difeso in una scelta che non può non essere stata ponderata in tutte le implicazioni e a motivo di Magdi Cristiano che se ha optato per quel di più di affermazione l’avrà fatto altrettanto consapevolmente. Sappiamo da sempre che dirsi cristiani non è indolore su questa terra. Da qualche tempo lo sanno anche i media. Dunque lo sappiamo tutti.

    25 Marzo, 2008 - 16:28
  51. Sumpontcura, mi pare che ci sia un errore di fondo: Magdi Allam non è un intellettuale musulmano più di quanto si potesse dire che Indro Montanelli era un intellettuale cattolico! E’ qui l’inghippo!
    A Magdi Allam, per sua stessa ammissione, non è mai importato nulla dell’Islam in quanto religione, non ha mai osservato né le preghiere né i digiuni.
    Ha studiato in scuole cattoliche, è emigrato e si è integrato perfettamente in un paese a maggioranza cattolica, ed ora è divntato cristiano.
    E’ tutto perfetto e sono contento.
    Ma non si può vendere la cosa come una conversione dall’Islam al cristianesimo, per quanto appartenesse a una famiglia islamica, benchè ci sia qualcuno (com MAurizio Blondet) che mette in dubbio pure questo.
    Era un agnostico, forse, benche’ questa non sia una categoria molto conosciuta nell’Islam (invece nel cristianesimo sì).
    Presentarlo anche e addirittura come modello ed esempio ai musulmani in via di conversione mi pare una cosa assurda.
    Ecco perchè – a mio parere – era più opportuno che venisse battezzato nella sua parrocchia.
    In altri tempi Israele Eugenio Zolli, non solo intellttuale, ma rabbino capo di Roma (dunque un autentico religioso), seguì questa strada meno mediatica, benchè potesse contare addirittura sull’amicizia personale con Pio XII.
    Così Henrich Schlier, che ho citato nel mio primo post.
    Tutta questa serie di fattori determina inevitabilmente che si strumentalizzi ai fini politici, ecclesiastici, diplomatici, etc etc. etc.
    Il battesimo è un atto pubblico, sempre e non dobbiamo aver vergogna di essere cristiani.
    Ma dobbiamo stare attenti a non farne un’ostentazione: siamo e rimaniamo lievito, non pasta.
    Trascrivo infine un testo che ho mandato come augurio di buona Pasqua in questi giorni:

    VITTORIO BACHELET, Ricerca, a. III (1947), n. 15, 1 agosto:

    25 Marzo, 2008 - 16:41
  52. Vale anche per il nostro carissimo ospite Luigi Accattoli: Magdi Allam non è(ra) un intellettuale musulmano… è un giornalista che scrive che “la radice del male è insita in un islam che è fisiologicamente violento e storicamente conflittuale”..
    .

    25 Marzo, 2008 - 16:53
  53. fabrizio

    Caro Sump, quando ti leggo sono quasi sempre d’accordo con te ma questa volta non ti seguo.
    Riepiloghiamo.
    Allam nella veglia pasquale viene battezzato (da Benedetto). Al di là del valore incommensurabile della conversione, il gesto di Benedetto è molto forte e inequivocabile, nel segno di “Gesù Via, Verità e Vita”, ponderato ma senza paura. Ammiro chiunque abbia accompagnato Magdi nel suo cammino, faccio festa per la nuova pecorella e mi affido totalmente ai carismi del papa per quanto riguarda i luoghi e i modi del Battesimo. Punto.

    Il giorno dopo Allam sovraccarica pubblicamente la sua conversione di significati che dubito fortemente siano nella testa di chi lo ha battezzato (che altrimenti ci avrebbe mentito sull’argomento per un paio d’anni) mettendo a rischio un dialogo delicatissimo.
    E’ troppo chiedere a Magdi Cristiano, fraternamente, di lasciare che sia il papa a definire la linea del dialogo con l’Islam?

    25 Marzo, 2008 - 16:59
  54. Leonardo

    «Ma sì, diciamolo: era meglio se non si convertiva … e poi fare tutto ‘sto chiasso (che roba, contessa!). Adesso ci manca solo che faccia professione di fede cattolica anche Giuliano Ferrara, magari anche lui pubblicamente, e stiamo messi proprio bene (non c’è più morale, contessa!). E il papa? anche lui, benedetto uomo, nemmeno le capisce certe cose! Ma quanto dovremo aspettare per un nuovo pastore, adatto ai tempi, aperto e innovatore?»

    Ecco, l’ho detto io, così sollevo altri dall’onere di dirla tutta.

    25 Marzo, 2008 - 17:49
  55. fabrizio

    Leonardo, non fare il furbo e non forzare il discorso con frasi che non abbiamo mai pensato.

    Lascia che sia il papa a fare il papa: vediamo cosa risponderà (se risponderà) ai 138 e se prenderà le distanze dalle dichiarazioni di Allam.

    25 Marzo, 2008 - 18:00
  56. adriano

    Il convertito più famoso di tutti è riuscito a scrivere, a proposito dei Giudei dai quali proveniva, che “essi non piacciono a Dio e sono nemici di tutti gli uomini” (1 Tess 2,15). Qualche anno dopo, però, diceva: “Vorrei essere io stesso anatema, separato da Cristo, a vantaggio dei miei fratelli, miei consanguinei secondo la carne” (Rm 9,3). Ne ha fatta di strada, nel frattempo!
    Convertirsi non significa essere santi, nè sapienti e nemmeno “arrivati”, ma essersi messi in cammino – chiamati da lui o da uno dei suoi – sulle orme del Maestro. Chissà, forse fino al Calvario. Meta più probabile per Allam – mi pare – che per quasi tutti noi.
    Ed allora mi limito a dire: “Buon viaggio, fratello Magdi Cristiano. E non stancarti di diventare ‘nuovo’. Qualsiasi cosa abbia in mente per te il Signore”.
    Grazie a tutti per le riflessioni franche e rispettose,
    Adriano

    25 Marzo, 2008 - 18:02
  57. “VITTORIO BACHELET, Ricerca, a. III (1947), n. 15, 1 agosto:”

    … ehi, dov’è il testo?
    Comunque la frase più carina sinora l’ho trovata citata da Magris sul Corriere:
    “… Moni Ovadia mi ha raccontato che una volta Monsignor Bruno Forte, grande teologo e Vescovo di Pescara e Chieti, a un aggressivo interlocutore che si proclamava baldanzosamente ateo, rispose, in napoletano: «Guaglio’, non sai cosa ti perdi… ».”

    25 Marzo, 2008 - 19:10
  58. Ha ragione!
    Chiedo scusa. Qui sotto il testo:

    Ricerca, a. III (1947), n. 15, 1 agosto

    25 Marzo, 2008 - 19:15
  59. Oggi è di moda l’integralesimo. Umanesimo integrale, cristianesimo integrale, concezione integrale della vita. Non si vogliono più uomini a mille facce e mille atteggiamenti, si vogliono in sostanza uomini tutti di un pezzo, convinti fino in fondo delle loro idee, e capaci di tradurle in atto.
    E fin qui non possiamo che esser d’accordo. Il guaio comincia quando dalle parole si passa ai fatti. Alla vita di tutti i giorni. Succede allora, per esempio, che invece di essere il cristianesimo a regolare in pieno ogni atteggiamento della nostra vita, siamo noi che trasportiamo i nostri piccoli modi di vedere nella concezione stessa del cristianesimo e mentre siamo in buona fede convinti di attuare un cristianesimo integrale, non facciamo in realtà che deformare spesso paurosamente la stessa concezione cristiana.
    Così in un momento in cui i fronti, i blocchi, lo stato d’animo di guerra insomma, sono all’ordine del giorno, noi siamo senza dubbio portati dal corso stesso delle cose, a concepire il cristianesimo, la Chiesa cattolica, come un gigantesco fronte di combattimento che -come tutti i fronti- divide gli uomini in due schiere: quelli che stanno al di qua e quelli che stanno al di là, gli amici e i nemici. Ora bisogna intendersi: la Chiesa e i fedeli avranno sempre dei nemici, secondo la predizione di Gesù. Ma i nemici dei cattolici hanno senza dubbio una posizione singolare. Nemici in genere sono individui che reciprocamente si vogliono male e si combattono: in sostanza normalmente coincidono la posizione attiva con la posizione passiva del nemico.
    Per i cattolici, no. Se nemico è colui che non ama, allora è vero senz’altro che i cattolici hanno molti tenaci nemici: ma se nemico è colui che non si ama, allora è più vero ancora che i cattolici non hanno nemici. I cattolici combattono, devono combattere il male che è l’unica cosa che possono non amare; ma non possono combattere, essere nemici degli uomini, anche quando questi sono al servizio del male, anche quando combattono la verità, la giustizia, la carità, la Chiesa.

    25 Marzo, 2008 - 19:19
  60. Luigi Accattoli

    A Maioba: hai ragione, dovremmo guardare a quella di Magdi Cristiano Allam come a una conversione dall’agnosticismo al cristianesimo, più che dall’islam. Un po’ come nel caso di Edith Stein, che prima di diventare cristiana era atea benchè ebrea di nascita e di cultura. Ma occorre fare attenzione alla diversa concezione del rapporto tra cultura e fede che c’è nel mondo islamico rispetto al nostro. Nella mia conversazione con Magdi Cristiano mi è capitato di sentirlo dire “un msulmano come me…” E anche in interviste e suoi testi ho trovato frasi del tipo “per un cristiano o per un islamico come me…”. Insomma, dire che è passato dall’Islam al cristianesimo è approssimativo quanto dire che la Stein passò dall’ebraismo al cristianesimo, ma in ambedue i casi in quell’espressione c’è qualcosa di vero e sensato che andrebbe perduto se le qualificassimo come conversioni dall’ateismo al cristianesimo.

    25 Marzo, 2008 - 19:20
  61. ignigo74

    Ho letto la lettera di Magdi Cristiano.
    “IL’talia è la culla del cattolicesimo”.
    Certo, certo, vero.
    Siamo tutti edificati.

    25 Marzo, 2008 - 20:36
  62. Leonardo

    Honni soit qui mal y pense

    Cari avventori, si son lette cose, in questa discussione, che non fanno onore a chi le ha scritte.

    25 Marzo, 2008 - 21:26
  63. Honni soit qui mal y pense!

    concordo!
    🙂

    25 Marzo, 2008 - 21:38
  64. ignigo74

    onore?
    a me non è mai interessato.

    25 Marzo, 2008 - 21:47
  65. Ignigo… è esattamente il contrario! 🙂
    Significa “maledetto, disprezzato”…
    I francesi chiamerebbero qusto lemma un “falso amico”…

    25 Marzo, 2008 - 22:10
  66. Penso che Magdi Allam sia un vero intellettuale, ma soprattutto un vero uomo capace di assumersi ogni responsabilità e rischio. Gli auguro un sereno cammino insieme a tanti altri cattolici nel mondo.
    E a chi ha il privilegio di conoscerlo offro la mia invidia.

    25 Marzo, 2008 - 23:42
  67. Ma non facciamo come quelli che stanno sotto l’albero sicuri che sopunterano frutti cattivi.
    Io da Cl ho visto uscire bene e male, così pure da altre parti.
    Una volta ho sentito una predica relativa alla parabola della zizzania che diceva che il campo non era il mondo in cui stanno buoni e cattivi, ma è ognuno di noi in cui sino alla morte simescola il bene col male.

    26 Marzo, 2008 - 14:13
  68. Luigi Accattoli

    Da Marco Sostegni ricevo questo messaggio:
    Caro Dott. Accattoli, a me sembra che la conversione del suo collega Allam serva parecchio per i cattolici “tiepidi” e per una certa stampa e non solo che pensa che la religione (la cattolica) sia un sovrappiù… Cordiali saluti, Marco Sostegni

    27 Marzo, 2008 - 13:27
  69. ciao a tutti,
    spero che abbiate passato una santa Pasqua.
    Sono rientrato stanotte da una settimana di totale estraniazione dalla mia Italia.
    OK.
    Se il mio buon vescovo, in Roma, voleva lanciare un nuovo messaggio,
    nulla di meglio di Magdi Allam, che è libero di farsi battezzare da chi vuole
    sapendo che il suo Signore è uno solo,
    ed è Cristo.
    Detto questo,
    anche io mi sento perfettamente libero di dire tutta la mia estrema perplessita’ di un fatto così mediaticamente enorme.
    Al di là dei media,
    il gioco rimane tra lui e Cristo.
    Il resto sono chiacchiere.
    1 a 0 per Ratzingher.
    Preferivo il vento gelido di Parigi.
    Maioba,
    complimenti per le tue analisi.
    ciao a tutti.

    27 Marzo, 2008 - 14:01
  70. Leonardo

    Neanche una settimana a Parigi gli è servita per riconciliarsi con l’ortografia: continua imperterrito a scrivere “Ratzingher”. Un anno alla Cayenna, gli ci vorrebbe.

    27 Marzo, 2008 - 14:52
  71. non vedo il problema, scrivo e scrivero’ come mi viene, questo è un blog, ancora…..

    27 Marzo, 2008 - 15:07
  72. Domando scusa, avrete visto che è arrivata (per bocca di p. Lombardi) la precisazione della Santa Sede sulla questione di Allam: piuttosto esplicita, direi.

    27 Marzo, 2008 - 15:19
  73. Se magari te la vai a prendere coi 138 è preferibile chiarire le idee a qualcuno, no?

    27 Marzo, 2008 - 15:58
  74. assolutamente necessario chiarire, infatti…

    27 Marzo, 2008 - 16:30
  75. Sumpontcura

    Rompo un silenzio, sull’argomento, di cinquanta ore circa perché le parole di Matteo mi hanno fatto saltare sulla sedia; e non per motivi ortografici.
    Matteo: ma ho capito male? Scrivi di una partita che vede il papa contro Cristo? E sarcasticamente attribuisci al papa il punteggio di uno a zero?
    Ho capito male, vero?

    27 Marzo, 2008 - 17:54
  76. sarebbe come farsi autogoal 🙂

    27 Marzo, 2008 - 18:17
  77. FABRICIANUS

    Bene ha fatto la SANTA SEDE a prendere le distanze dalle ultime prese di posizione di MAGDI CRISTIANO ALLAM….
    Il non facile dialogo interreligioso non può venire meno…in nessun modo!
    Saluti.

    27 Marzo, 2008 - 19:35
  78. L’intervento di p. Samir, che stimo molto, andrebbe letto per intero: ecco il link dal sito dello stesso Magister (come sempre molto corretto nel riportare le fonti originali): http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=11865&size=A .
    Comunque episodi come quelli testimoniati da p. Samir sono effettivamente molto inquietanti. Un conto è la comprensibile riservatezza, ma non si può rifiutare il battesimo a chi lo chiede consapevolmente, nemmeno per paura.

    28 Marzo, 2008 - 10:10

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