“Papa emerito” una parola nuova per un nuovo fatto

Pubblicato dal “Corriere della Sera” del 27 febbraio 2013 a pagina 34 con il titolo “Il peso c resciuto rispetto a Celestino V

 

Continuerà a vestire di bianco e sarà chiamato “Papa emerito”: le due decisioni annunciate ieri, prese da Benedetto in vista della sua futura collocazione nella Chiesa, innovatrici in parole e di fatto, segnalano la straordinaria importanza che ha oggi la figura del Papa, maggiore di quanta non ne avesse nel Medioevo, epoca alla quale risalgono gli ultimi Papi “rinunciatari”, Gregorio XII che abdica nel 1415 e Celestino V che compie il “gran rifiuto” nel 1294.

Celestino V, che prima dell’elezione era un prete eremita, dopo la “rinuncia” tornò a chiamarsi Pietro da Morrone e Gregorio XII che era cardinale riprese le insegne cardinalizie e sulla sua tomba è indicato come “due volte cardinale”. Papa Ratzinger invece continuerà a essere “appellato” Benedetto XVI e “sua Santità”.

Tra i canonisti c’era chi suggeriva di chiamarlo “vescovo di Roma emerito”, in analogia al titolo che viene dato ai vescovi dimissionari per età. Ma Benedetto ha preferito evitare questo accostamento della figura del Papa rinunciatario a quella dei vescovi emeriti e ha creato la nuova dicitura del Pontefice emerito, come a segnalare che le due modalità di essere emeriti non sono paragonabili.

Sono varie le circostanze storiche e recenti che pongono i Papi di oggi in una posizione di maggiore rilevanza rispetto a quella che avevano nel Medioevo: dal rafforzamento della loro “giurisdizione” su tutta la Chiesa seguito al Concilio di Trento (XVI secolo) alla proclamazione dell’Infallibilità del Papa da parte del Vaticano I (1870).

C’è stato infine, lungo l’ultimo secolo, un rafforzamento simbolico e devozionale dovuto al diretto rapporto delle masse con la figura papale, favorito dalle nuove possibilità di venire a Roma a “vedere” il Papa; di conoscerne il volto e la voce attraverso la radio e la televisione; di incontrarlo quando viaggia per il mondo.

La figura del Papa – bianca, unica e ideologicamente semplice – è venuta crescendo nei secoli e ha oggi un massimo di risalto nel mondo, più di quanto ne abbia mai avuto. Ora essa sperimenta nuovamente l’istituto della “rinuncia”, versione moderna della medievale “abdicazione”. Ma il mantenimento della veste bianca e del titolo pontificale con l’inedita dicitura di “Papa emerito” sta a indicare che anche nella rinuncia quella figura resta unica e – si direbbe – irriducibile.

Luigi Accattoli

www.luigiaccattoli.it

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