Un Papa nuovo. Investe molto sul contatto con le folle

Pubblicato dal “Corriere della Sera” del 13 giugno a pagina 34 con il titolo “La piazza stracolma di Francesco”

Papa Francesco è una calamita per le folle: le udienze del mercoledì e il saluto domenicale raccolgono dalle 60 alle 100 mila persone, le celebrazioni sulla piazza vanno sulle 200 mila. Tre volte il Papa argentino è dovuto uscire con la papamobile dalla piazza per salutare la folla su via della Conciliazione: a Pasqua, a Pentecoste e il 12 maggio quando si celebravano le canonizzazioni latino-americane e dei martiri di Otranto.

Capitava anche agli altri Papi, Giovanni Paolo e Benedetto, di dover uscire per accontentare la folla restata fuori della piazza, ma più raramente: tre volte in tre mesi (Francesco li compie oggi) non era mai capitato. Non si hanno ancora le statistiche della Prefettura della Casa Pontificia, responsabile delle udienze, ma gli uomini della sicurezza garantiscono che le presenze di questi primi mesi superano abbondantemente quelle – pure alte – dei primi mesi di Papa Ratzinger.

Sia nel 2005 sia quest’anno l’avvio dei due Pontificati è coinciso con la primavera, che è la stagione più favorevole per il turismo romano. Secondo la stima che circola in Vaticano l’aumento medio delle presenze a ogni appuntamento è di 20-30 mila persone rispetto ai primi di Papa Benedetto. I fattori di tanta affluenza sono tre: il Papa nuovo, la stagione turistica, l’attrattiva di Francesco. Per valutare quest’ultima occorre attendere qualche mese. Passata la febbre della novità, in autunno si potrà valutare la tenuta del fenomeno.

Francesco investe molto, più di Benedetto ma anche più di Giovanni Paolo, sul rapporto con la folla. La invita a gridare, dice “non sento, più forte”. La invita a riflettere, a pregare in silenzio, a fare un “proposito”, a prendere un impegno: “Questo facciamolo oggi”. L’ha detto anche ieri a proposito della preghiera “per quelli con i quali siamo arrabbiati”. In particolare prolunga i giri tra la folla e il tempo che dedica al bacio dei bambini, all’accarezzare e abbracciare le persone malate, gli anziani, i disabili. Nella risposta della folla c’è anche la gratitudine per queste forme di avvicinamento.

Luigi Accattoli

www.luigiaccattoli.it

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