Teodora Ciampa: “Sono una paladina della gioia anche nel lutto”

“Sono una paladina della gioia e sono riuscita a non perderla neanche di fronte a un lutto gravissimo, la morte di un figlio bellissimo di 28 anni, avvenuta una decina di anni fa quasi all’uscita della A1 per Roma: Lorenzo (questo è il suo nome) è morto mentre prestava soccorso a un automobilista sulla corsia di emergenza: un camion ha sbandato e lo ha preso in pieno, agganciandolo e sbattendolo sull’autostrada. L’investitore è fuggito lasciandolo senza soccorso. L’enorme folla che è accorsa ai funerali è stata per noi una grande manifestazione di affetto: sì, Lorenzo conosceva tanta gente, anche a noi sconosciuta, soprattutto i barboni della stazione Ostiense. Alle molte persone che mi hanno chiesto perché non mi disperavo e non urlavo, la mia risposta è stata: «Perché ho la serenità nel cuore e mi consola il sapere Lorenzo nella braccia del Padre”: così Teodora Ciampa, romana, scrive in una lettera ad Avvenire pubblicata il 9 maggio 2010 a p. 35.
Avendo dedicato a Teodora Ciampa un post nel mio blog il 19 maggio 2010, da un visitatore che si firma Gerry ho ricevuto questo ritratto di Lorenzo, figlio di Teodora:

Non posso non parlare di Lorenzo e di Dora (Teodora). Teodora Ciampa è mia zia, di mia moglie per esattezza, e Lorenzo era nostro cugino. Un ragazzo eccezionale, sempre pronto ad aiutare gli altri, e tra gli altri anche noi parenti, magari in un trasporto, in una cosa concreta. Gioiosamente come fanno gli scout, quelli veri come lui. Ha fatto tante cose nella sua breve vita e ricordo la chiesa di S. Giovanni Battista De Rossi stracolma in un’atmosfera struggente ma serena, forse anche per i canti scout; davanti a me c’era Francesco Rutelli, che allora era sindaco di Roma, e con lui tanti politici: perché Lorenzo Cuneo era “anche” un politico, un consigliere circoscrizionale dei Verdi, al quartiere Appio Latino. Per lui l’impegno era una cosa concreta, era far funzionare le cose a partire dal Parco della Caffarella, un bellissimo polmone verde, ricco di tante biodiversità, all’interno di Roma, ma anche di chiese, come l’antichissima Sant’ Urbano. Non era un ragazzo etichettabile in base a schemi logori: basti dire che aveva prestato servizio militare in Marina, come ufficiale imbarcato su un cacciamine e così al suo funerale c’era anche una rappresentanza militare.
Uno tra i ricordi “pubblici” più belli è stata la cerimonia alla facoltà di Scienze della Sapienza, di cui era studente (un po’ attardato negli studi non per pigrizia ma per le troppe cose che faceva, tutte bene), alla presenza delle autorità accademiche, a partire dal Rettore. Il ricordo che aveva lasciato in tutti era lo stesso: il suo sorriso, il suo impegno, la sua dedizione agli altri, anche nell’attività scientifica. E’ morto così, di notte, in autostrada, cercando di aiutare un’automobilista in difficoltà, travolto da un Tir fuggito nella notte. Sono convinto che si tratti di una vita e di una morte che parlano di santità, una santità feriale che forse non sarà mai riconosciuta canonicamente, ma non meno vera ed efficace.
Come potevano reagire la madre Teodora, il padre Claudio? Conformemente alla speranza che è data loro da una fede vissuta, com’era quella di Lorenzo. Hanno dato vita a una piccola associazione Onlus (“Lorenzo Cuneo”) che aiuta persone in difficoltà, ragazze madri, famiglie con problemi, ma anche organizza incontri culturali (recentemente su Matteo Ricci), o feste per raccogliere qualche fondo, come i “Concerti alla Luna” che si tengono ogni anno nel Parco della Caffarella (Vallecola Tacchi Venturi) la notte del plenilunio che quest’anno cade il sabato 26 giugno, ricordando Lorenzo nei luoghi che ha amato e per la cui preservazione e pubblica fruizione si è battuto.

Per una foto di Lorenzo e il recapito dell’associazione “Lorenzo Cuneo Onlus” vedi qui. Il Municipio IX del Comune di Roma assegna un premio per la solidarietà “Lorenzo Cuneo” a “ricordo di un giovane consigliere, che ha impostato la sua esistenza nell’attenzione all’uomo e all’ambiente e che in uno slancio di generosità sacrificò la sua vita nel tentativo di portare soccorso a un automobilista in difficoltà.

[Maggio 2010]

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