Felicita Barzaghi: “Ho fifa ma preghiamo Gesù e la Madonna”

Felicita Barzaghi di Nova Milanese, 41 anni, già madre di un bimbo di due, nel 1995 scopre di avere un tumore al seno quando ancora non sa di essere incinta. Dopo l’intervento chirurgico e la scoperta della gravidanza si informa di persona sui rischi della chemioterapia per il bambino e la rifiuta. Lei e il marito Mario – ambedue appartenenti a una Fraternità di Comunione e liberazione – sono docenti di materie scientifiche: lei di cristallografia, lui di chimica teorica. Ogni passo lo decidono insieme, sentiti i medici e con telefonate alle case farmaceutiche per conoscere in dettaglio le incidenze dei farmaci sul bambino. Questo il racconto del marito:
Fui d’accordo con lei nella rinuncia alle cure, non poteva essere diversamente. Era così decisa, era così grande il desiderio di avere questo bambino. Mi diceva: ‘Ho fifa ma preghiamo Gesù misericordioso e la Madonna’. Quando è nato Riccardo Maria, con il cesareo, al sesto mese e mezzo di gestazione, mi ha detto: ‘Sono stata fortunata a vederlo nascere’. Lo ha visto in tutto tre volte. L’ultimo istante, prima di cadere in coma e morire in poche ore l’8 settembre, lo ha guardato. Ha chiesto che tutto il reparto venisse a lei vicino. Ha detto tre volte: ‘Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo’ e poco dopo è spirata. Ha scelto lei il nome del figlio. Mi ha pregato di accertarmi che scrivessero sul certificato anche il nome di Maria.
Alla messa di addio, sulla bara vengono messe le foto del bimbo appena nato e un biglietto che dice: “Sono nato a Monza il 28 agosto 1995, alle 11,17, mi chiamo Riccardo Maria Barzaghi”.

Ho preso le parole di Mario Barzaghi da Litterae Communionis Tracce ottobre 1995, pp. 24-26: Dare la vita per l’opera di un Altro. Vedi anche Il Giornale dell’11 settembre 1995 che in prima pagina ha un articolo di Renato Farina: Madre muore per non far del male al figlio. Docente universitaria malata di cancro rifiuta aborto e chemioterapia.

[Luglio 2010]

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