Lorena Polita: “Prima il parto e poi le cure”

“Ancora pochi giorni fa mi aveva confidato di essere felice, perché la cosa a cui teneva di più, aver dato la vita al figlio Francesco, era stata portata a termine. Per lei era stata una grande gioia poterlo vedere e abbracciare. Era una donna generosa, che credeva nella vita, grazie all’educazione ricevuta da una famiglia piena di fede. E’ stata molto forte e serena fino alla fine”: così l’arciprete del Duomo di Castelfranco Veneto, Lino Cusinato, parla all’Avvenire del 2 aprile 1999 di Lorena Polita, morta a 34 anni di un tumore al fegato e alla milza 40 giorni dopo il parto. Allenatrice di pallavolo e commessa in un negozio, sposata da otto anni con Stefano Zanatta, scopre il tumore quando la gravidanza è già avanzata, decide di evitare ogni cura che possa danneggiare il bambino e ne programma – con i medici – la nascita al compimento dell’ottavo mese.

Oltre ad Avvenire citato nel testo, vedi Repubblica del 2 aprile 1999, p. 21: Muore per far nascere suo figlio. La donna era malata ma aveva rinunciato alle cure; e Corriere della Sera del 3 aprile 1999, p. 17: L’addio alla madre morta per far nascere il figlio.

[Luglio 2010]

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