Giovanna La Vecchia: «L’importante è non lasciare solo chi non ha più nessuno»

«L’importante è non lasciare solo chi non ha più nessuno»: parole di Giovanna La Vecchia, romana che si dedica all’assistenza degli anziani per “restituire” il bene ricevuto quando altri volontari l’aiutarono ad assistere la mamma colpita da Alzheimer. Giovanna è del 1938 e fa la volontaria nell’assistenza agli anziani, collaborando alla rete della Comunità di Sant’Egidio. Era l’unica figlia di una donna vedova, affetta dal morbo di Parkinson e in seguito dall’Alzheimer. Lavorava alla Italiana Petroli e andò in pensione a 53 anni per occuparsi della mamma. «All’inizio – dice al Corriere della Sera del 12 novembre 2010 – credevo che sarebbe migliorata con la mia presenza in casa, ma non avvenne. Non mi riconosceva più. Mi chiedeva: dov’e mia figlia? I suoi ultimi tre anni sono stati i più duri. Il parroco mi propose di conoscere una volontaria di Sant’Egidio, Paola, una ragazza con il cuore grande». Quando mamma Santina se ne è andata, Giovanna ha pensato di restituire il bene che le era stato fatto: è andata con Paola a fare agli altri ciò che era stato fatto a lei.

Conosco la prova che ti viene da un genitore che non ti riconosce. Negli ultimi tempi la mia mamma, morta a 97 anni, mi diceva: «Anch’io ho un figlio che fa il giornalista a Roma». E dicendole che ero io mi chiedeva irriducibile: «Mi prendi in giro?».

[Settembre 2011]

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