A Benedetto pianta della preghiera in Vaticano

Riunnovo la mia carezza a Papa Benedetto che torna ad abitare in Vaticano, albero della preghiera piantato nel recinto di San Pietro. Esempio per ognuno che si senta chiamato a essere ovunque pianticella di preghiera. Nel recinto di San Pietro: che è un luogo affollato e anche indaffarato, ma forse non affollatissimo di preghiera e di carità. Da oggi pomeriggio esso dispone di una nuova esemplarità. Lungo gli ultimi vent’anni aveva già conosciuto le monache di clausura (clarisse, carmelitane scalze, benedettine, visitandine) che erano là solo per pregare e le suore di Madre Teresa con la loro Casa della Carità. Ora c’è là un Padre che è passato dalla parte delle donne e ha preso alloggio nella casa che fu loro per occuparsi come loro di quello che più conta. Un Papa che ha scelto per sè l’ombra in cui loro vivevano. Per abitarla rivolto a Dio.

27 Comments

  1. luca73

    Wiva Papa Benedetto e wiva Papa Francesco! A loro tutte le nostre preghiere!

    Così Papa regnante e Papa emerito vivranno a qualche centinaio di metri di distanza l’uno dall’altro, potendosi facilmente incontrare.
    Una situazione assolutamente inedita, ma molto molto bella, che sicuramente porterà grandi e rigogliosi frutti alla Chiesa di Cristo.
    L’umiltà e la semplicità dei due Uomini ne sono garanzia.

    Wiva Papa Francesco e wiva Papa Benedetto!

    2 Maggio, 2013 - 16:38
  2. FABRICIANUS

    E’ storia, storia di Preghiera e, molto umilmente dico: storia in cui lo Spirito Santo è ben presente.

    2 Maggio, 2013 - 17:18
  3. “Albero della preghiera” : “recinto di San Pietro” ; “pianticella di preghiera” :
    “esemplarità” ; “Padre”…
    dulcis in fundo: “quello che più conta”.
    Molto bello Luigi.

    2 Maggio, 2013 - 20:25
  4. Che poi a me “esemplarità mi fa molto “preciso meticoloso e puntiglioso, puntuale”.
    Quando ne discuto a molti puzza troppo di “ragione”, razionalità.
    A me invece questa “fissa” profuma anche di amore premuroso, fede profonda.

    2 Maggio, 2013 - 20:31
  5. Luigi Accattoli

    Questo è il comunicato sul rientro di Papa Benedetto in Vaticano:

    Oggi pomeriggio il Papa emerito Benedetto XVI ha fatto ritorno in Vaticano dopo una permanenza di due mesi a Castel Gandolfo. Benedetto XVI è giunto in elicottero da Castel Gandolfo poco dopo le 16.45, accompagnato da S.E. Mons. Georg Gaenswein, Prefetto della Casa Pontificia (…). Si è quindi trasferito in auto alla sua nuova residenza, il ristrutturato Monastero “Mater Ecclesiae”, dinanzi al quale è stato accolto da Sua Santità il Papa Francesco, che gli ha dato il benvenuto con grande e fraterna cordialità. Insieme si sono recati nella cappella del Monastero per un breve momento di preghiera. Come si ricorderà, Benedetto XVI si era trasferito a Castel Gandolfo nel pomeriggio del 28 febbraio, quando, in seguito alla sua rinuncia, iniziava la Sede Vacante. Vi si è trattenuto per due mesi, nel corso dei quali ha ricevuto, il 23 marzo, la visita del Papa Francesco, ed ha atteso il completamento dei lavori di preparazione della sua nuova residenza. Ora è lieto di rientrare in Vaticano, nel luogo in cui intende dedicarsi, come da lui stesso annunciato l’11 febbraio scorso, al servizio della Chiesa anzitutto con la preghiera. Come previsto, nella nuova residenza abiteranno con Benedetto XVI S.E. Mons. Georg Gaenswein e le Memores Domini che hanno già fatto parte della Famiglia pontificia negli ultimi anni.

    2 Maggio, 2013 - 22:40
  6. Luigi Accattoli

    La Radio Vaticana ha riportato questa battuta di Papa Benedetto sulla sua nuova residenza: “La casa è accogliente, qui si può lavorare bene”.

    2 Maggio, 2013 - 22:43
  7. mattlar

    Ho sempre ammirato molto le suore di clausura e ne sono affascinato.
    Quanto più un Papa di clausura!!!
    Che gigante della fede quest’uomo.

    3 Maggio, 2013 - 10:24
  8. Federico B.

    Certo che avere due papi in Vaticano e sapere che l’Appartamento Papale nel Palazzo Apostolico è vuoto…

    3 Maggio, 2013 - 11:48
  9. lorenzo

    Non vedo quale problema ci sia se l’appartamento papale nel palazzo apostolico restasse vuoto indefinitamente. Il figlio dell’Uomo non aveva posto dove posare il capo, il vescovo di Roma puo’ anche decidere di vivere in un residence per tutto il suo mandato. L’importante è che ci sia il papa.I palazzi, smontate le maiuscole, non essendo luoghi di culto, possono tornare a fare i palazzi : sai quante belle visite guidate…

    3 Maggio, 2013 - 12:14
  10. discepolo

    Il palazzi possono tornare a fare i palazzi..
    Certo , e magari anche San Pietro , perchè no? Del resto il Figlio dell’Uomo non aveva un posto dove posare il Capo, quindi non aveva neppure San Pietro e la Cupola di Michelangelo e il Baldacchino del Bernini. Tutte cose legate ala Papato rinascimentale, quel papato che certo Lorenzo abborre, pieno di potere temporale, di soldi assurdamente presi ai pellegrini con le indulgenze e profusi ai pittori , agli scultori invece che ai poveri , insomma a quel cristianesimo assolutamente contrario a quello di oggi! E dunque San Pietro , la Cappella Sistina, ecc, come simbolo di quella cristianità e di quel Papato opulenta e quasi pagana nel suo culto della magnificenza e dell’arte, potrebbe essere tranquillamente sconsacrata ed adibita solo ai giri turistici, a benificio di comitive giapponesi e coreane.
    Cosa direbbero le guide turistiche ? “Questa un tempo, molti anni fa, era la sede di una religione ora quasi estinta, il cui capo comunque, un tempo detto Papa , oggi si è ritirato a vivere in un Residence vicino a Capalbio, e i cui membri ormai stipendiati dall’ONU come volontari e assistenti sociali, ripudiano ogni ricchezza e ogni forma di potere e detestano perciò il passato A destra potete ammirare la Pietà di Michelangelo, commissionata ecc. ecc.
    Foto col telefonino! Sotto la cupola solo gli schiamazzi dei turisti ..come nelle Piramidi e nei Templi Atzechi ! nessuna voce viva più dell’antica e archeologica religione ormai estinta!

    3 Maggio, 2013 - 14:45
  11. Nino

    da ESPERIENZE PASTORALI (1956 circa): “LETTERA DALL’ OLTRETOMBA”

    Riservata e segretissima ai missionari cinesi

    CARI E VENERATI FRATELLI,
    VOI CERTO NON Vl SAPRETE CAPACITARE COME PRIMA Dl CADERE NOI NON ABBIAMO MESSA LA SCURE ALLA RADICE DELL’ INGIUSTIZIA SOCIALE.
    E’ STATO L’ AMORE DELL “ORDINE” CHE Cl HA ACCECATO.
    SULLA SOGLIA DEL DISORDINE ESTREMO MANDIAMO A VOI QUEST’ULTIMA NOSTRA DEBOLE SCUSA SUPPLICANDOVI Dl CREDERE NELLA NOSTRA INVEROSIMILE BUONA FEDE.
    (MA SE NON AVETE COME NOI PROVATO A SUCCHIARE COL LATTE ERRORI SECOLARI NON Cl POTRETE CAPIRE).
    NON ABBIAMO ODIATO I POVERI COME LA STORIA DIRA’ Dl NOI.
    ABBIAMO SOLO DORMITO.
    E’ NEL DORMIVEGLIA CHE ABBIAMO FORNICATO COL LIBERALISMO Dl DE GASPERI, COI CONGRESSI EUCARISTICI Dl FRANCO. Cl PAREVA CHE LA LORO PRUDENZA Cl POTESSE SALVARE.
    VEDETE DUNQUE CHE C’ E’ MANCATA LA PIENA AVVERTENZA E LA DELIBERATA VOLONTA’.
    QUANDO Cl SIAMO SVEGLIATI ERA TROPPO TARDI. I POVERI ERANO GIA’ PARTITI SENZA Dl NOI.
    INVANO AVREMMO BUSSATO ALLA PORTA DELLA SALA DEL CONVITO.
    INSEGNANDO AI PICCOLI CATECUMENI BIANCHI LA STORIA DEL LONTANO 2000 NON PARLATE LORO DUNQUE DEL NOSTRO MARTIRIO.
    DITE LORO SOLO CHE SIAMO MORTI E CHE NE RINGRAZINO DIO.
    TROPPE ESTRANEE CAUSE CON QUELLA DEL CRISTO ABBIAMO MESCOLATO.
    ESSERE UCCISI DAI POVERI NON E’ UN GLORIOSO MARTIRIO. SAPRA’ IL CRISTO RIMEDIARE ALLA NOSTRA INETTITUDINE.
    E’ LUI CHE HA POSTO NEL CUORE DEI POVERI LA SETE DELLA GIUSTIZIA.
    LUI DUNQUE DOVRANNO BEN RITROVARE INSIEME CON LEI QUANDO AVRANNO DISTRUTTO I SUOI TEMPLI, SBUGIARDATI SUOI ASSONNATI SACERDOTI .
    A VOI MISSIONARI CINESI FIGLIOLI DEI MARTIRI IL NOSTRO AUGURIO AFFETTUOSO.
    UN POVERO SACERDOTE BIANCO
    DELLA FINE DEL II° MILLENNIO “

    3 Maggio, 2013 - 15:13
  12. discepolo

    Comunque la religione che oggi va per la maggiore oggi è in Svizzera!

    http://www.corriere.it/cronache/13_maggio_03/eutanasia-raccolta-firme-radicali-video-piera_3609dbb2-b3e5-11e2-a510-97735eec3d7c.shtml

    I “cattivi” Papi rinascimentali che erigevano San Pietro sono per noi e la nostra mentalità tanto lontani, quanto per la mentalità odierna sono i valori religiosi.. per questo la guerra fra cattolici modernisti e tradizionalisti è patetica, ridicola e risibile!
    E’ come la guerra fra due specie animali tutte e due destinate alla prossima ‘estinzione!

    3 Maggio, 2013 - 15:14
  13. Federico B.

    Ma poi la nostra è una religione che riconosce un ruolo fondamentale alla tradizione. La continuità del magistero petrino non si limita certo alla camera da letto, ovviamente, ma perchè dare continuamente segnali di discontinuità?
    Che male c’è se un papa risiede nell’Appartamento Papale?
    Volete farmi credere che è più confortevole una camera a Santa Marta?
    Se è umiltà, perchè dare così rilievo? Non poteva spostare ufficialmente la propria residenza al Palazzo Apostolico e poi dormire su una “brandina”?
    Sono domande oziose, scusatemi, ma non riesco a capire il senso di questa come di alcune altre scelte di papa Francesco.

    3 Maggio, 2013 - 15:15
  14. Federico B.

    La lettera proposta da Nino doveva essere firmata: un pauperista sacerdote rosso.

    3 Maggio, 2013 - 15:17
  15. Luigi Franti

    Signor Nino, perché grida?
    Non siamo mica sordi. Noi.

    3 Maggio, 2013 - 15:28
  16. lorenzo

    Cara discepolo,
    giacché ami le forte tinte e la prosa un tantino tetrale, ti vengo dietro.
    Amo San Pietro e, inopinatamente, tutte le volte che ci vado, o ci passo, o ci transito anche solo per caso, dico: questa è casa mia, qui sono a casa. Non perché il rincoglionimento tracimi e io mi senta il Papa, ma perché lì sento battere la cattolicità. Con tutto questo, e con quanto sia luogo santo e consacrato , tutta la bellezza pazzesca che ci è racchiusa dal punto di vista dell’arte e della cultura non puo’ fare un micron per la salvezza della mia anima e del mondo. Cosa per la quale è invece essenziale un misero e anonimissimo prete ( e dunque pure il papa), dei sacramenti, Dio che si fa me.
    Il resto appartiene a tutto un altro genere di cose.
    Visto che ami il paradosso sanguigno, lo raccolgo volentieri.Ebbene sì, come sai benissimo anche tu: San Pietro e la Sistina potrebbero anche venire distrutti, in tragica teoria, e non verrebbe meno né la Chiesa, né la cattolicità.
    Meravigliosi e parlanti di fede e di arte, quelli sono pur sempre simboli: l’importanza prima di San Pietro è semmai nel suolo benedetto dove è stato versato il sangue del martire Pietro crocifisso a capasotto. Benché la nostra mentalità abitudinaria e borghese abbia ormai idolatrato tradizone cristiana e cultura cristiana, non sono quelle le vere ricchezze della Chiesa di Cristo.
    Sono la folla dei martiri. Finché ce ne saranno ( e ce ne sono continuamente ) non c’è nessun, ma nessun , ma nessun pericolo che la Chiesa di Gesù Cristo scompaia. Il giorno in cui dovessero sparire i martiri, non basteranno tutte le stupefacenti bellezze capolavoro della cristianità a darle vita e calore.
    A proposito: dipende da te e me, se ce ne saranno ancora, o no.
    Ci stiamo?

    3 Maggio, 2013 - 17:55
  17. lorenzo

    “Ma perché dare continuamente segnali di discontinuità?” si chiede Federico.
    Ma perché no? gli rispondo io.
    Potrà il Papa, questo come gli altri, decidere di incarnare il messaggio di Cristo nel mondo e nella Chiesa, a partire dalla sua, quella di Roma, come cappero gli pare?
    Chi se ne frega, parlando con pardon, del confort delle camere di Santa Marta? E chi se ne frega, riparlando con lo stesso pardon, dell’ appartamento papale (con le minuscole)? Sono CASE, STANZE, così come molte della altre “scelte” sono COSE, OGGETTI, ABITI, SCARPE.
    Ragionando in questo modo, dovremmo ritenere venerando il Palazzo del Quirinale, il vero appartamento aposotolico dei papi….
    Dico di Francesco quello che dicevo di Benedetto: lasciamo che il papa faccia il papa, che lo fa benissimo, e certamente infinitamente meglio di tutte le nostre ubbie al riguardo.Preoccupiamoci puittosto noi di fare “i cristiani.”
    Cosa sulla quale invece ci riteniamo ” nati imparati” a tal punto da provare impellenti necessità di fare le pulci all’universo mondo, cattolico- soprattutto-
    e non.
    Senza giocare a fare i vaticanisti ( Luigi escluso, beninteso) , i preti, i vescovi, i cardinali, e i papi stessi, ma facendolo nelle nostre storie personali: non nelle questioni di principio o di cultura.
    Se mettessimo un plucco dell’entusiasmo con cui cerchiamo i picciòli delle ciliege in ogni contorno, contornino, contornuccio di quel che fa e dice il Papa, se lo mettessimo, quell’entusiasmo e quel tempo, nel chiederci COME prendere sul serio quello che il papa, questo e tutti, ci ricorda e ci propone (che poi è proprio niente di nuovo, ma proprio niente: sono pezzetti di Vangelo. Che dovrebbe mai dire un papa?) daremmo un senso alla nostra condizione di gente che dovrebbe portare Gesù nel mondo.
    E apriamole una buona volta, ste braccia, e andiamo a prenderci un po’ di crociame che ci circonda da ogni lato….

    3 Maggio, 2013 - 18:33
  18. Luigi Accattoli

    La foto linkata al commento precedente è un mio dono ai visitatori nella pari gratitudine a Benedetto e a Francesco. Meravigliosi nomi e meravigliosi Papi.

    Fate tutti una buona notte. Io la passo nella campagna tra Recanati e Osimo (vedi post del 3 maggio) avendo mangiato a cena una frittatina con il tritato di foglie dell’aglio novello che auguro a ognuno di assaggiare al più presto.

    3 Maggio, 2013 - 22:51
  19. Non riesco a vedere la foto. oggi mi dà l’Osservatore di ieri. Un saluto da Lourdes a voi tutti.

    4 Maggio, 2013 - 22:09
  20. Grazie a un éscamotage sono riuscita a vedere la foto. Stavolta l’inginocchiatoio era più largo.

    4 Maggio, 2013 - 22:16
  21. Grazie, Luigi. La cappella è molto luminosa e accogliente. Quanto dista il Mater Ecclesiae dalla Biblioteca Vaticana? Penso che che a Benedetto XVI non chiederanno presentazioni per farlo entrare. Magari qualche solerte monsignore gli porterà libri e documenti. Non male, per uno che è in pensione.

    5 Maggio, 2013 - 19:30
  22. Luigi Accattoli

    Dal Mater Ecclesiae alla Biblioteca ci saranno un duecento metri di vialetti e corridoi, cento metri in linea d’aria. Ma non andrà mai alla Biblioteca perchè ha scelto di restare nascosto.

    5 Maggio, 2013 - 21:47
  23. PIù nascosto che in una Biblioteca… potrebbe andare fuori orario e farsi chiudere dentro. Non ti stupire, Luigi, a me talvolta piace immaginare situazioni ai limiti del surreale.

    5 Maggio, 2013 - 21:51

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