Al referendum nel nome di Dossetti

Mi ha scritto da Monte Sole don Athos Righi, il superiore dei monaci fondati da don Giuseppe Dossetti, per mandarmi una dichiarazione con cui invita a votare “no” nel referendum di domenica prossima, confermativo della riforma costituzionale. Ne ho parlato sul Corsera di oggi, riassumendo le sue parole. Che qui riporto per intero:

DICHIARAZIONE PER IL REFERENDUM SULLA COSTITUZIONE
Con il Referendum sulla riforma costituzionale, il nostro Paese si trova oggi di fronte a una scelta decisiva per il suo futuro. Come ormai ampiamente dimostrato dai più insigni costituzionalisti, la riforma varata dalla maggioranza di centro-destra nella precedente legislatura, mette in questione i valori fondanti della nostra Comunità nazionale garantiti dalla Carta Costituzionale, scritta all’indomani della Seconda Guerra mondiale e della riconquistata libertà dal regime fascista.
La Costituzione del 1948 fu una risposta all’immane tragedia della guerra, frutto di un sentire generato dal sacrificio di tanti milioni di vittime innocenti e esito di un impegno comune e generoso di tutte le parti democratiche del nostro popolo.
È perciò gravissima responsabilità e impegno ineludibile di ogni coscienza respingere questo tentativo di stravolgere il Patto fondante della nostra nazione, e votare no nell’imminente referendum.
Chi poi si richiami a una coscienza cristiana non può dichiararsi neutrale: suggerendo così che un testo vale l’altro, e sacrificando strumentalmente valori irrinunciabili a propensioni politiche e interessi di parte.
Non posso non ricordare come don Giuseppe Dossetti, padre costituente e fondatore della nostra Comunità monastica, più di dieci anni or sono, prevedendo quanto oggi si sta puntualmente realizzando, abbia speso le ultime energie della sua vita, come vigile sentinella, nell’intento di svegliare le coscienze degli italiani di fronte al pericolo di un ritorno ad un regime autoritario.
don Athos Righi – Monte Sole, 16 giugno 2006

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