Dieci peccati quotidiani secondo Papa Bergoglio

“La Lettura” – supplemento del Corsera – 10 marzo 2019 – p. 9

 

Non chiudere la porta ai bisognosi e non fare il bullo con i deboli – la vita si complica “meravigliosamente” quando ci facciamo amici di chi bussa alla nostra porta perché ha fame, è straniero, malato, in carcere

Non gettare la moneta al mendicante – vedi di parlare a chi chiede l’elemosina – il cristiano davvero caritatevole quando aiuta il povero non gli getta la moneta ma lo guarda negli occhi, gli tocca la mano, gli chiede il nome

Non scartare l’anziano – la vita va difesa sempre – sia quella che è nel grembo materno, riconoscendo in essa un dono di Dio e la garanzia del futuro dell’umanità, sia quella degli anziani che sono la memoria viva di un popolo

Non litigare davanti ai figli – è inevitabile che in casa e nella coppia vi siano litigi e volino i piatti – ma non finite mai la giornata senza fare la pace – non fatevi vedere dai figli quando litigate e non prendete i figli come ostaggi nelle liti

Non prendere bustarelle – perché si incomincia magari con una piccola bustarella, ma è come la droga, eh – presto ne viene una tenace devozione alla dea tangente – il peccato entra nell’anima per le tasche – e si arriva infine all’idolatria del denaro

Non spennare il prossimo tuo – non spiumare chi vive accanto a te – dietro alla maldicenza c’è il peccato di invidia che cerca di distruggere l’altro – mormorazioni e calunni preparano il brodo per distruggere il giusto

Non fare il cristiano ipocrita – il peccato dell’ipocrisia diventa grave quando si fa finta di essere cristiani – il lievito dell’ipocrisia si manifesta per esempio in chi va in chiesa, fa offerte e si dice cattolico, ma evade le tasse o paga la domestica in nero

Non andare dalla cartomante – ricorrere alla veggente o al mago che ti leggono la mano e tu li paghi: questo è un idolo! Con quel denaro compri false speranze. E questo ti dà sicurezza? E’ la sicurezza di una stupidaggine

Non gettare il cibo avanzato – non danneggiare la sorella nostra madre terra come la chiamava San Francesco – non trascurare il grido dei poveri e del pianeta – punta su un altro stile di vita e vedi di educare i figli all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente

Non venerare la dea lamentela – c’è chi cucina la propria vita nel succo delle lamentazioni – il boomerang del lamento poi torna a te e aumenta la tua infelicità – nelle parrocchie c’è gente che tu non sai se crede in Dio o nella dea lamentela