Bergoglio su Wojtyla: “Ci ha insegnato a morire”

Per quanto attiene all’ultimo periodo della sua vita è noto a tutti, anche perchè non sono stati posti limiti ai mezzi di comunicazione sociale e d’informazione, come egli abbia saputo accettare le proprie infermità e sublimarle inserendole nel suo piano di attuare la volontà di Dio. Voglio sottolineare che Giovanni Paolo II ci ha insegnato, non nascondendo nulla agli altri, a soffrire ed a morire, e questo, secondo il mio parere, è eroico“: è un passaggio della deposizione del cardinale Bergoglio nella causa di canonizzazione di Papa Wojtyla, data nell’autunno del 2005, pubblicata oggi da Avvenire. Nei primi commenti altre parole del “teste oculate” cardinale Jorge Mario Bergoglio.

12 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Ha influenzato la mia pietà. Bergoglio su Wojtyla: “Non va dimenticata la sua particolare devozione verso la Madonna, che debbo dire ha influenzato anche la mia pietà“.

    17 Aprile, 2014 - 13:01
  2. Luigi Accattoli

    Agli occhi di tutti. Bergoglio su Wojtyla: “Non esito ad affermare che Giovanni Paolo II ha esercitato tutte le virtù, globalmente prese, in modo eroico, data la costanza, l’equilibrio e la serenità con cui ha vissuto tutta la sua esistenza. E questo è apparso agli occhi di tutti, anche dei non cattolici e di coloro che professano altre religioni, nonché degli agnostici“.

    17 Aprile, 2014 - 13:01
  3. Luigi Accattoli

    Pregava sul serio. Bergoglio su Wojtyla: “Recitai il Rosario guidato dal Servo di Dio ed ebbi la netta impressione che egli pregava sul serio […]. Ebbi un breve colloquio con il Santo Padre e mi colpì particolarmente questa volta il suo sguardo, che era quello di un uomo buono“.

    17 Aprile, 2014 - 13:04
  4. Luigi Accattoli

    Capacità di ascolto. Bergoglio su Wojtyla: “Mi piacque molto la sua affabilità, cordialità e capacità di ascoltare ogni commensale. Anche nei due sinodi successivi, a cui partecipai, ebbi modo di apprezzare ancora la sua grande capacità di ascolto nei confronti di tutti“.

    17 Aprile, 2014 - 13:07
  5. Luigi Accattoli

    Dava fiducia. Bergoglio su Wojtyla: “Nei colloqui personali ho avuto conferma del suo desiderio di ascoltare l’interlocutore senza porre domande, se non qualche volta alla fine, e soprattutto dimostrava chiaramente di non avere alcun pregiudizio. Egli metteva così a proprio agio chi gli stava di fronte dandogli piena fiducia“.

    17 Aprile, 2014 - 13:07
  6. Luigi Accattoli

    La fronte sulle mani. Bergoglio su Wojtyla: “Un giorno concelebrammo con il Santo Padre e quello che mi colpì fu la sua preparazione alla celebrazione. Egli stava inginocchiato e vidi che di tanto in tanto leggeva qualcosa su un foglio che aveva davanti e appoggiava la fronte sulle mani ed era chiaro che pregava con molta intensità per quella che ritengo un’intenzione che egli aveva scritto su quel foglio, poi rileggeva qualche altra cosa sul medesimo foglio e riprendeva l’atteggiamento di preghiera e così via finché non aveva terminato“.

    17 Aprile, 2014 - 13:08
  7. lorenzo

    Voglio sottolineare che Giovanni Paolo II ci ha insegnato, non nascondendo nulla agli altri, a soffrire ed a morire, e questo, secondo il mio parere, è eroico“:

    Certamente questa è già una cosa grandissima.
    Per quanto riguarda me, però,( cosa di nessuno interesse, ma che mi piace sottolineare per tanta riconoscenza), mi ha insegnato soprattutto A VIVERE le limitazioni e la debolezza. Devo a lui, e a nessun altro, la consapevolezza che non c’è sofferenza , non c’è impedimento, non c’è degenerazione che ti impediscano di vivere fino in fondo una vita vera: piena, degna, potente ( per quanto distrutta e schifosa possa apparire e sia) sempre. Sempre.
    Mai una esagerazione doloristica, mai un compiacimento di chi crede di avere tutte le spiegazioni in tasca ( sto così perché cosà), mai un nascondimento , un mascheramento, una finzione: mai. Quindi nessun rispetto umano, nessun pietismo, ma nessuna celebrazione della sofferenza, nessuna facile autoconsolazione , nessuna pillola indorata. Solo realtà vera, anche la piu’ dura, la piu’ quotidiana, la piu’ prosaica.
    Dopo tutta l’insofferenza che ho provato( e ancora provo) verso le vagonate di frasette fatte e devote sulla malattia e l’accettazione, dopo tutta la retorica cattolicoide sull’argomento, dopo tutta la teologia spesso arrampicata sugli specchi su questi argomenti, seguire il lungo viaggio- a volte sembrava interminabile – di papa Lolek a me è stato piu’ utile di tutto il resto a capire la bruttezza mai celata della croce, ma pure la sua forza e la sua capacità di liberazione.
    Vivere sempre e comunque, non rinunciare a nulla, men che meno agli aiuti,
    piantato tra gli altri a dire : io sono di Cristo.
    Per me personalmente, per questo solo fatto, Giovanni Paolo II è stato davvero vangelo vivo.

    17 Aprile, 2014 - 14:04
  8. «Inoltre,
    egli non perdeva tempo abitualmente,
    ma ne dedicava abbondantemente

    quando ad esempio riceveva i vescovi.

    Posso dire questo perché da arcivescovo di Buenos Aires ho avuto incontri personali privati con il Servo di Dio,
    e io,
    essendo anche un po’ timido e riservato,

    almeno in una circostanza, dopo avergli parlato delle cose che erano oggetto di quella udienza,
    feci il gesto di alzarmi

    per non fargli perdere tempo,
    secondo il mio concetto,

    ma lui mi prese per un braccio, mi invitò a sedermi»

    ______________

    Tre cose che a me sono di interesse
    e che ho segnato in neretto.

    1.
    Perdere tempo o dedicare il tempo

    2.
    Concepirsi timido e riservato (ma la vita lo ha costretto ad evolversi…)

    3.
    Il concetto personale di perdere tempo, (che la vita ha costretto a rivedere….)

    —–
    Mi fa pensare ad un vecchio uomo-vescovo,
    che è capace
    di mettersi in discussione,
    di rivedersi,

    e questo mi è di grande conforto per la mia vita,
    in cui cerco di capire,
    e desidero di cambiare,
    anche nella vecchiaia.

    ——-

    E con questo

    a te Luigi
    e ai commentatori dei tuoi post-articoli,

    AUGURI PER UNA SANTA PASQUA.

    —————–

    Riprenderò a rileggere il blog
    la prossima settimana.

    17 Aprile, 2014 - 14:57
  9. FABRICIANUS

    Buona Pasqua Matteo.

    @Luigi

    Luigi, il papa ha cambiato pastorale. 😉

    17 Aprile, 2014 - 18:11
  10. Luigi Accattoli

    Fabricianus è chiaro che i fabbricieri non si danno pace!

    Citta’ del Vaticano, 15 apr. – (Adnkronos) – Papa Francesco avra’ un nuovo pastorale, nella messa in Coena Domini che celebrera’ il Giovedi’ Santo prima della Pasqua: il pastorale, in legno ma rivestito all’esterno con una patina d’argento, e’ opera di artigiani romani.

    17 Aprile, 2014 - 22:14
  11. FABRICIANUS

    Fabbricano i fabbricieri. 😉

    Ciao Luigi, un abbraccio.

    17 Aprile, 2014 - 23:50
  12. Pregava sul serio. Bella!

    17 Aprile, 2014 - 23:58

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