Boffo Feltri: da piccolo fatto a grande montatura

Il caso Boffo è montato nelle ultime settimane arrivando a cambiare natura: da un episodio di giornalismo squadristico a emblema di una lotta interna al mondo ecclesiastico. Stiamo assistendo a uno spettacolo mediatico sganciato dalla realtà, alimentato da due fontane di fuoco comunicanti: il “Foglio” di Giuliano Ferrara e il blog “Settimo Cielo” del settimanale l’Espresso. I fatti – a essere rigorosi – sono solo due e miserelli: l’attacco di Feltri direttore de “Il Giornale” all’ex direttore di “Avvenire” Dino Boffo, costretto a dimettersi il 3 settembre e il loro riavvicinamento sancito da un incontro in un ristorante milanese il 1° febbraio, presente il giornalista e deputato pdl Renato Farina. Il resto è una montatura da cattivo giornalismo. – E’ il baldo attacco di un mio articolo pubblicato oggi da LIBERAL a pagina 11 con il titolo IL VATICANO E LA GUERRA CHE NON C’E’. TUTTE LE INVENZIONI NATE INTORNO ALLA SFIDA (E ALLA PACE IMPROVVISA) TRA FELTRI E BOFFO.

24 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Avevo appena promesso – vedi secondo commento a un post del 5 febbraio, AVVISO A CHI VUOLE ENTRARE NEL BLOG E NON RIESCE, in risposta a una domanda di Roberto55 – che non sarei tornato per ora sulla vicenda Boffo-Feltri, argomentando che fosse necessario attendere che i fatti chiarissero il garbuglio. Perchè dunque ne ho riparlato subito? Perchè sono un giornalista e lavoro sull’attualità e il committente dice “tratta di questo” o “tratta di quello” e io tratto di questo e di quello. Ma come ho fatto a trattarne, se non avevo chiarezza dai fatti? Ho cercato di attenermi a quanto mi era già chiaro. Altri aspetti, a me più oscuri, li ho tralasciati.

    9 Febbraio, 2010 - 15:44
  2. principessa

    … e hai fatto benissimo,Luigi!
    Concordo in pieno con la tua ultima affermazione nell’articolo, aggiungendo che sono pochissimi i giornalisti rimasti che sono degni di questo nome e che sanno fare il proprio mestiere, la mia modesta opinione conta te e qualche altro . Tutto il resto sembra essere bailamme da circo, litigi da cortile,pettegolezzi da comari che niente hanno a che fare con la cultura, il giornalismo e tutto quanto è espressione di un popolo che progredisce ogni giorno. La “coda” di questa vicenda squallida ne è un classico esempio…mai, come in questo caso, il silenzio – da parte di tutti – sarebbe stato veramente d’oro.

    9 Febbraio, 2010 - 16:03
  3. Luigi Accattoli

    Comunicato della Segreteria di Stato 09.02.2010

    Dal 23 gennaio si stanno moltiplicando, soprattutto su molti media italiani, notizie e ricostruzioni che riguardano le vicende connesse con le dimissioni del direttore del quotidiano cattolico italiano “Avvenire”, con l’evidente intenzione di dimostrare una implicazione nella vicenda del direttore de “L’Osservatore Romano”, arrivando a insinuare responsabilità addirittura del cardinale segretario di Stato. Queste notizie e ricostruzioni non hanno alcun fondamento.
    In particolare, è falso che responsabili della Gendarmeria vaticana o il direttore de “L’Osservatore Romano” abbiano trasmesso documenti che sono alla base delle dimissioni, il 3 settembre scorso, del direttore di “Avvenire”; è falso che il direttore de “L’Osservatore Romano” abbia dato – o comunque trasmesso o avallato in qualsiasi modo – informazioni su questi documenti, ed è falso che egli abbia scritto sotto pseudonimo, o ispirato, articoli su altre testate.
    Appare chiaro dal moltiplicarsi delle argomentazioni e delle ipotesi più incredibili – ripetute sui media con una consonanza davvero singolare – che tutto si basa su convinzioni non fondate, con l’intento di attribuire al direttore de “L’Osservatore Romano”, in modo gratuito e calunnioso, un’azione immotivata, irragionevole e malvagia. Ciò sta dando luogo a una campagna diffamatoria contro la Santa Sede, che coinvolge lo stesso Romano Pontefice.
    Il Santo Padre Benedetto XVI, che è sempre stato informato, deplora questi attacchi ingiusti e ingiuriosi, rinnova piena fiducia ai suoi collaboratori e prega perché chi ha veramente a cuore il bene della Chiesa operi con ogni mezzo perché si affermino la verità e la giustizia.
    Dal Vaticano, 9 febbraio 2010

    9 Febbraio, 2010 - 17:57
  4. Devo dire che c’è da parte di tutti una certa dose di sovraeccitazione sull’argomento. Questo modo di “lavorare” le notizie mi lascia perplesso. Io personalmente vorrei lasciarmi dietro queste cose, non perdermi su questi gossip. Capisco il tuo pudore, Luigi, e ti ringrazio.

    9 Febbraio, 2010 - 18:16
  5. Clodine

    Caro Luigi,comincio a pensare che Boffo sia stato il bersaglio prescelto, una sorta di capro espiatorio [non tanto per l’innocenza o meno circa le presunte tendenze omosessuali con o senza relativa denuncia che -tra l’altro- non fu mai smentita ne ci fu dato sapere lasciando cadere tutto in un silenzio assordante, inquietante e assolutamente controproducente, ma è il male minore..] vittima di quel sarcoma tumorale polimorfo di cui ancora non si conosce la cura, che è la politica tutta di destra e di sinistra. Un male che non sta risparmiando nessuno: giornalisti -eccetto te Luigi, ovviamente- uomini di cultura, operai, intellettuali, preti e vescovi compresi. Personalmente opterei per la tesi di De Marco secondo la quale tutta questa maleodorante faccenda che puzza di zolferino diabolico esala dal cosiddetto “fuoco amico”, nemico e falso amico: un complotto in pieno stile dove la cerbottana infilzava aculei a destra e a manca sul povero Boffo. Tant’è che le “voci” diffamatorie circolavano da tempo tra i vescovi ma il tappo saltò solo e soltanto al giro di boa, quando cioè decadde l’incarico di messere Ruini e corte, cui seguì -altro nodo critico- il cambio di guardia del rettorato all’Università Cattolica-Istituto Toniolo -dove il Boffo era stato per anni membro influente, c’è stata una ritorsione [di qualche anonimo] per la sconfitta della parte “cattolico-democratica”: la faccenda , secondo De Marco, era e resta squisitamente politica, non dei sacri palazzi; tirare in causa Benedetto XVI poi, è quanto di più allucinante e Danbraniano si possa scrivere…

    9 Febbraio, 2010 - 18:19
  6. Luigi Accattoli

    Comunicato della Conferenza Episcopale Italiana:

    La Presidenza della CEI accoglie il comunicato della Segreteria di Stato ispirato dalla volontà prioritaria e pienamente condivisa di evitare che il bene della Chiesa sia compromesso da notizie e ricostruzioni che hanno dato vita ad una campagna diffamatoria contro la Santa Sede.
    Facendo nostra questa medesima preoccupazione, auspichiamo che la presa di posizione odierna contribuisca a rasserenare il clima, segnato da una vicenda dolorosa che in questi mesi è andata oltre la sua valenza effettiva.
    Rimane viva e conforta la consapevolezza che la Chiesa è sorretta dalla forza del suo Signore, mentre rinnoviamo l’impegno ad operare per l’affermazione della verità e della giustizia.
    Roma, 9 febbraio 2010

    9 Febbraio, 2010 - 19:01
  7. principessa

    Molto, troppo!!, oltre “la sua valenza effettiva” a specchio di una società che ha perduto la rotta e, invece che alle stelle, si affida a qualunque luce falsa e artificiale che cerca di sostituirle.

    9 Febbraio, 2010 - 19:37
  8. Francesco73

    Da una parte c’è l’eccesso di enfasi, dall’altra i tentativi di minimizzare oltremodo.
    Difficile trovare il giusto equilibrio.
    La vicenda Boffo è stata obiettivamente rilevante, non è solo un episodio di cecchinaggio a opera di un giornalismo privo di scrupoli.
    Forse c’è stata qualche dichiarazione intempestiva, a suo tempo, che ha contribuito a ingigantire i sospetti di una trama intraecclesiale.
    In tal senso, ritengo che anche tra importanti uomini di Chiesa, consacrati o laici, ci vorrebbe attenzione e prudenza.
    Mentre su Boffo i distinguo della prima ora sono stati oggettivamente blobbati nel calderone delle coltellate dietro la schiena, in ciò finendo obiettivamente associati all’attacco del Giornale.
    Sarebbe stata necessaria una migliore sensibilità.
    Il comunicato della CEI, peraltro, mi pare un pò tiepidino…

    9 Febbraio, 2010 - 21:34
  9. Leonardo

    Sulla vicenda nel suo complesso non mi pare che ci sia più molto da dire: noi profani non sappiamo come sono andate le cose e probabilmente non lo sapremo mai. Ma non è che ce ne importi poi molto. Comunque vicende del genere nella chiesa ne son sempre successe, in fondo è ordinaria amministrazione.

    9 Febbraio, 2010 - 22:13
  10. principessa

    Non si tratta, secondo me, di minimizzare o di enfatizzare oltre misura. E’ la tempistica che è sbagliata, è la vicenda che è inesistente, è il nulla che cerca di prendere il posto dei contenuti.
    Ma stiamo scherzando ? Questa è pseudo-politica ( la politica, quella vera, è un’altra cosa, molto più nobile e alta come arte!) che usa tutto e tutti per i suoi luridi,bassi e volgarissimi scopi. Si è ormai intrufolata dappertutto, anche nei cervelli delle persone…

    9 Febbraio, 2010 - 22:17
  11. Francesco73

    La politica sarebbe un’arte nobilissima, che riguarda ogni attività organizzatoria e di governo di un collettivo.
    Siccome viene bisfrattata e dequalificata, capita che si vendichi.
    Anche gli effetti del caso Boffo lo dimostrano. 🙂

    9 Febbraio, 2010 - 22:21
  12. Giuseppe S.

    Sandro Magister aveva già lanciato questa tesi il 19 settembre 2009 e sul nostro blog Luigi aveva commentato il 22 settembre che quella di Magister è una tesi, non una notizia. Ed è falsa..
    Ora la stessa accusa, che evidentemente non aveva ottenuto l’effetto desiderato allora, ritorna, sostenuta dallo stesso blog e indirettamente rilanciata da Feltri/Foglio, con la combinazione di una cena “pubblica” tra Feltri e Boffo.
    I retroscena possono essere significativi, ma, come i pentiti, solo quando chi li diffonde non è parte in causa della questione.
    Come è possibile dare ancora credito a Feltri e fornirgli una seconda opportunità di colpire e screditare la Chiesa in generale?
    Come dare credito assoluto a un commentatore che da sempre tiene una posizione critica, se non ostile, nei confronti del direttore dell’Osservatore Romano?
    L’ipotesi che la segreteria di Stato si serva in modo obliquo e infame di un giornalista comunque “fuori controllo” per perseguire un obiettivo personale interno (la rimozione di Boffo) mi sembra così enorme, che deve essere suffragata da fatti e testimonianze attendibili. Altrimenti, come sa ogni appassionato di gialli, l’economia delle cause e degli indizi invita a sospettare della soluzione più semplice e a dubitare di chi già una volta ha operato in modo scorretto seguendo finalità e interessi ostili.
    Avevo apprezzato molto a settembre il commento di Luigi, lo apprezzo ancor di più in questa occasione; peccato che Boffo non abbia spiegato a suo tempo fino in fondo tutta la vicenda, non saremmo ora più qui ad occuparcene.

    9 Febbraio, 2010 - 23:05
  13. roberto 55

    Io, Leonardo, non mi meraviglio che il commento di Giuliano Ferrara suoni “ridicolo e miserevole”: semmai, mi stupirei del contrario; e, d’accordo con Francesco73, pare anche a me di cogliere il tono, come dire ?, molto “tiepido” della presa di posizione della CEI.
    Forse per questo, o, forse, chissà, perchè me lo dice il naso, ho la sensazione che il comunicato della Santa Sede non chiuderà la vicenda, obiettivamente (comunque la si giudichi) molto squallida.
    In ogni caso, a prender per vero questo comunicato della Segreteria di Stato, Vittorio Feltri avrebbe mentito due volte: la prima volta, per aver accusato, sulla base di prove (che, magari, lui sapeva essere) false, Dino Boffo, e, la seconda volta (in ipotesi, anche più subdolamente), per aver fatto credere (per attenuare le proprie responsabilità ? Per trascinare qualcun altro nel fango ?) che queste “prove (che, magari, lui sapeva essere) false” gliele avrebbe fornite il Vaticano (che, invece, smentisce che la “manina” appartenga ai “Sacri Palazzi”).
    Ma, per tali scorrettezze professionali, Luigi (ed ammesso, ovvio, che vengano provate: anche Feltri, come tutti, è “presunto non copevole”, ex art. 27 della Costituzione), non si rischia d’essere radiati ?
    Altra domanda per Luigi: questo comunicato della Santa Sede rappresenta l’esito dell’indagine che, sulla vicenda, si dice che il Papa avesse affidato al proprio Segretario (dunque, ed in pratica, a sè stesso, e non alla Segreteria di Stato) ? E se è così, perchè, appunto, il comunicato non è uscito dall’Ufficio del Pontefice ma è stato, invece, “messo nella penna” del Cardinale Bertone ?

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    10 Febbraio, 2010 - 0:48
  14. Nino

    “Convertiti e credi al Vangelo”
    Quanto attuale e durissima da attuare questa frase del Vangelo di Marco.
    Ascolterò anche oggi questa Parola con l’intenzione di scuotermi la cenere che indosso e che faccio finta di non vedere né di sentire, mantenendo nel cuore e nello spirito, il più a lungo possibile, quella che riceverò sul capo.
    Ah! com’è difficile.

    10 Febbraio, 2010 - 7:31
  15. Luigi Accattoli

    Nino anticipi a oggi le Ceneri?

    10 Febbraio, 2010 - 9:05
  16. Francesco73

    Ci sono due passaggi del comunicato della CEI che mi suonano un pò obliqui, venati di dubbio, con un ‘eco sottile di distinzione.
    Voi che dite?

    10 Febbraio, 2010 - 9:57
  17. Leonardo

    Ferrara è persona di grandissima intelligenza e di grandi meriti per tutto quello che ha detto, scritto e fatto negli ultimi anni. Noi cattolici però sappiamo che l’intelligenza non è gran cosa, e soprattutto non salva nessuno, e anche i meriti acquisiti (che comunque restano) non ci garantiscono in nulla per il futuro. Non so perché lui si sia imbarcato in questa personale crociata contro Vian (sarei curioso di sapere i motivi, ma così a naso non escluderei che potessero essere derivanti da suscettibilità e disgusti “privati”: chi nasce primadonna, primadonna resta), ma non ci sarebbe niente di male, anzi sarebbe molto cattolico, dire semplicemente, dopo che il papa ha parlato: “che figura di merda che ho fatto!”. E poi via, si procede contenti come prima. Invece no: si arrampica sugli specchi con quel commentino che è un insulto alla sua intelligenza.

    10 Febbraio, 2010 - 12:07
  18. Leonardo

    Ah, un’altra cosa: Boffo, ai miei occhi, è sempre più un “oggetto misterioso”. La rimpatriata con Feltri e Farina è il coronamento di un atteggiamento, tenuto in tutta questa vicenda, che come minimo si può dire enigmatico.

    10 Febbraio, 2010 - 12:10
  19. mamma

    Vi leggo e mi stupisco sempre dell’acume dei vostri commenti, mi sento spesso preceduta nelle cosiderazioni sull’attualità, a partire dai vostri commenti.
    Oggi no, ho il sentimento chiaro sul mio pensiero: trovo che ci sia una coincidenza temporale tra vicende interne di palazzo, oltre tevere (Ruini, incarichi e sostituzioni in ambiti del potere ecclesiale) e le vicende sbattute sui giornali, come quando i bambini osservando il teatrino dei burattini ed esclamano, “oh guarda i burattini si muovono!!”, così come c’è una coincidenza temporale con le vicissitudini della politica al di quà del tevere, e anche (ma non solo!) dei confini “regionali” del nostro territorio (vedi caso Marrazzo); è solo una coincidenza temporale l’attuale corsa elettorale alla regione lazio, con le recentissime (di questi ultimi giorni) riesumazioni di scheletri Boffo-Feltri? Boffo-Marrazzo-Berlusconi, a colpi di morale sessuale…..e intanto andiamo a votare. Ma la Chiesa come espressione della fede non c’entra niente, non quella chiesa.

    10 Febbraio, 2010 - 12:18
  20. Nino

    Luigi,
    sono gli scherzi che fa le violenta e fulminante influeza di questi giorni che provoca, tra gli altri non meno fastidiosi disagi, febbre altissima.
    E provenendo da una notte insonne, scontato l’epilogo.

    Me ne sono accorto riprendendo il foglietto dell’annuncio della Pasqua, ma era troppo tardi.
    Essendo in buona fede, il senso e l’intenzione valgono ora per allora.
    Un abbraccio.

    10 Febbraio, 2010 - 12:38
  21. Nino

    mamma,
    cara mi sono astenuto volutamente da questo dibattito perchè nauseato dal detto, ridetto, trito e ritrito e che rigarda bassissimi giochi di potere.

    Condivido il tuo thread a cui mi permetto di aggiungere alla metafora del teatro dei burattini, la sensazione che in questo povero paese si è ormai consolidata la prassi di considerare le persone dei minus habens.
    Ma grazie a Dio resiste ancora una minoranza che usa il cervello e non va dietro alle briciole nè ai pifferai di un sistema mediatico incancrenito.

    10 Febbraio, 2010 - 13:35

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