Bregantini: “Avrei potuto dire no al Santo Padre”

Vado incontro alla passione dei miei visitatori per il trasferimento del vescovo Bregantini da Locri-Gerace a Campobasso (vedi post precedente) riportando alcune battute sue e di altri che aiutano a interpretare la vicenda. La più impotante mi pare questa sua dichiarazione: “Avrei potuto dire no al Santo Padre, ma se non avessi obbedito, cosa mi avrebbero potuto dire i tantissimi parroci che ho trasferito in questi 13 anni di mia permanenza nella diocesi di Locri-Gerace? L’obbedienza è principio di ogni virtù e crea sempre la pace”. – “A Locri, dopo di lui, la Chiesa invierà chi saprà non farlo rimpiangere” ha scritto Dino Boffo su Avvenire e io ne sono sicuro: credo soprattutto che ascolteranno il consiglio di Bregantini. – Armando Dini, arcivescovo uscente di Campobasso: «Ho dovuto lottare molto petr averlo come mio successore. La Santa Sede non voleva. È questo il migliore regalo che potessi lasciare ai molisani». – Antonio Riboldi, già vescovo di Acerra: “Bregantini per tanti aspetti mi ricorda don Puglisi. Due sacerdoti che hanno picchiato duro contro la criminalitá e si sono battuti per restituire ai fedeli la speranza. Però don Puglisi è stato fatto fuori e temo che Bregantini corresse lo stesso rischio. La Chiesa però non ha bisogno di martiri, ma di servi». – Giuseppe Agostino, che da arcivescovo di Crotone aveva consacrato vescovo Bregantini: «Non bisogna guardare al trasferimento con troppa fantasia. È stato promosso perchè la Chiesa ha tenuto conto del suo grande impegno a livello sociale e antimafia, lo ha considerato un elemento positivo. Forse voleva farlo riposare, le considerazioni sono molteplici e d’altro canto non bisogna dimenticare che è stato più volte oggetto di attentati». Si può avere fiducia che Bregantini darà una scossa al Molise e che al suo posto andrà uno che saprà continuare il suo lavoro.

19 Comments

  1. raffaele.savigni

    Credo che sia il momento di porre termine alle polemiche (sia da parte di chi vede nel trasferimento del vescovo un “complotto”, come “Noi siamo chiesa”; sia da parte dei tradizionalisti che lo hanno accusato di “falsa umiltà”). Cerchiamo di guardare alle vicende di Chiesa con occhi più limpidi e non con la “cultura del sospetto”.

    9 Novembre, 2007 - 16:25
  2. fabrizio

    parole sante, Raffaele….tutto il resto è noia.

    9 Novembre, 2007 - 16:44
  3. don78

    Concordo! Neanche io capisco le dietrologie intorno a questo caso. Siamo capaci di dividerci proprio su tutto.. di questo sarebbe più interessante discutere.

    9 Novembre, 2007 - 16:50
  4. Tutto il resto è noia… o forse “il di più viene dal Maligno”.
    Mea (un po’ anche) culpa.

    9 Novembre, 2007 - 17:19
  5. Clodine

    Bregantini, questo vescovo operaio, amato parecchio nella locride per essere in prima linea contro la ndrangheta viene trasferito: cosa ci si poteva aspettare (?) A me non sorprende che la Santa Sede abbia deciso il trasferimento, mi sarei meravigliata del contrario! Credo sia compito dello stato proteggere i cittadini dagli assissinii che si compiono sistematicamente da quelle parti. Don Puglisi ha fatto la fine che ha fatto per essersi esposto. Alla fine i religiosi sono sempre lasciati soli quando si addentrano troppo nel sociale-specie in quel contesto-superfluo parlarne, è così da sempre e quando non si occupano sono tacciati di codardìa. Ha fatto bene il Santo Padre: sarebbe finito come don Puglisi presto o tardi.

    9 Novembre, 2007 - 17:37
  6. Pur di dire basta a questa Dietrology, faccio mie persino le parole del filosofo post-esistenzialista Franco Califano: “Tutto il resto è noia, maledetta noia…” 😉

    9 Novembre, 2007 - 17:38
  7. Clodine

    ah ah ah ah…è vero ….

    9 Novembre, 2007 - 17:47
  8. LEONE

    Con ritardo perchè il computer ha avuto problemi invio un breve commento:
    mi dispiace che Mons. Bregantini sia stato sostituito, lo considero un vescovo molto capace.
    Non capisco chi pensa che sia un falso umile, sono queli cattolici che hanno paura di pensare con la propria testa e vorrebbero una chiesa piatta e uniforme.
    Penso che sia STATO UN ERRORE spostarlo, ma non credo a complotti, solo che talvolta anche a Roma di sottovalutano le scelte e semplicemente si sbaglia, ma spero di sbagliarmi anch’io in attesa di sapere chi sarà il successore.
    In un recente incontro con M. Barros si parlò di come fu sostituito Mons. Elder Camara, il famoso vescovo “rosso” di Recife in Brasile, che di rosso non aveva proprio nulla, salvo che diceva “se do da mangiare ad un povero dicono che sono un santo, se dico perchè è povero dicono che sono un comunista”.
    Il vescovo che gli successe fu un conservatore che fece piazza pulita di moltissime realizzazioni di E. Camara, ma quello che non riuscì a cancellare fu la consapevolezza della gente, la sua crescita umana e spirituale che in mille rivoli, gruppi, comunità di base, movimento dei senza terra, continuò a vivere Spero che sia così anche in Calabria, con un nuovo grande vescovo.

    9 Novembre, 2007 - 22:15
  9. ok alla moratoria “dietrologica”… ma conserviamo il necessario senso critico. senza avvitarsi sulle proprie fissazioni e nevrosi.
    Credo che faccia bene a tutta la Chiesa ogni tanto un po’ di “dissenso” da parte di chi la ama… aiuta a crescere…

    10 Novembre, 2007 - 14:54
  10. LEONE

    CONCORDO PIENAMENTE.

    10 Novembre, 2007 - 19:56
  11. Di oggi:

    NOMINA DEL SEGRETARIO DELLA CONGREGAZIONE PER L’EDUCAZIONE CATTOLICA

    Il Santo Padre ha nominato Segretario della Congregazione per l’Educazione Cattolica l’Ecc.mo Mons. Jean-Louis Bruguès, O.P., finora Vescovo di Angers, elevandolo in pari tempo alla dignità di Arcivescovo.

    —————

    Come si può vedere, questo vescovo non titolare diverrà segretario di dicastero, e rimarrà “emerito” della sua diocesi (non gli è stata infatti assegnata alcuna diocesi titolare, vi sarebbe scritto) , ma è stato nondimeno contestualmente elevato alla dignità arcivescovile (lo status ontologico è lo stesso, di vescovo, ma è come se vi fosse una titolarità: è come se, semanticamente, Angers fosse diventata arcidiocesi, e lui un metropolita…; più precisamente, egli è ‘arcivescovo a titolo personale’, formalmente : “Jean-Louis Bruguès, O.P., Arcivescovo- Vescovo emerito di Angers” )

    10 Novembre, 2007 - 20:36
  12. alex

    Vorrei porre l’attenzione circa la destinazione di Mons. Bregantini, non tanto il suo trasferimento. Sono di Campobasso, quindi credo di avere più elementi di altri. Premetto: sono molto felice che sia il mio prossimo vescovo, ma non capisco perché si continui ad insistere che il trasferimento a Campobasso sia una promozione, una diocesi di appena 110000 persone, una città sonnolenta dove per fortuna non ci sono nemmeno gli scippi alle vecchiette e nessuno paga il pizzo, francamente una città di basso profilo anche a livello culturale. Formalmente è una promozione, ma mi chiedo: perché non è stato trasferito ad una arcidiocesi calabrese? Oppure ad una altra città di ben altra importanza, vorrei evidenziare che anche a Lecce e Pisa il vescovo è in scadenza, e sono diocesi ben più importanti, è superfluo sottolinearlo…..Mi spiegate perché venire a Campobasso è questa grande promozione? E perché allora nel passato, prima del precedente vescovo, in molti avevano rifiutato, preferendo sedi ben più prestigiose, anche se non archidiocesi?
    comunque per noi molisani è un grande dono!

    11 Novembre, 2007 - 23:26
  13. Luigi Accattoli

    Benvenuto Alex nel blog! La mia interpretazione l’ho detta e ridetta e non ci torno. Bregantini, Dini e il cardinale Re danno la stessa spiegazione del trasferimento e io – che li conosco tutti e tre – li ritengo credibili. Ma la tua presenza tra noi risulterà utile in futuro: ci potrai dire qualcosa della scossa che l’ardente Bregantini darà alla sonnolenta Campobasso. Benvenuto! Luigi

    12 Novembre, 2007 - 9:07
  14. … oddio, un amico prete mi ha ricordato che hanno riservato lo stesso trattamento (e modalità) a don Tonino Bello… ma, giuro, argomento chiuso.

    12 Novembre, 2007 - 9:49
  15. Luigi Accattoli

    Moralista caro, ma che voleva dire il tuo amico con “lo stesso trattamento”? Tonino Bello fu vescovo solo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi dal 1982 alla morte nel 1993 e non fu mai traferito… luigi

    12 Novembre, 2007 - 10:01
  16. Luigi, scusa … ritorno su mons. Bello, per chiedere lumi alla tua esperienza e documentazione: potrebbe aver rifiutato una “promozione”? Boh… ormai lo sa solo lui. Mi dicono che la fila di gente che venera la sua tomba ad Alessano è tuttoggi impressionante.

    12 Novembre, 2007 - 10:12
  17. Luigi Accattoli

    Non l’ho mai saputo. Luigi

    12 Novembre, 2007 - 10:18

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