Bruno Cescon e Fabio Bolzetta sul “prodigioso duello”

Cadendo l’anno scorso la Pasqua nel mezzo della pandemia, è stato spontaneo per molti fare riferimento al “prodigioso duello” che la morte e la vita ingaggiano nella sequenza pasquale: e lo fanno – quel riferimento – anche due autori che alla pandemia hanno dedicato volumetti di approfondimento: Bruno Cescon, prete della diocesi di Concordia-Pordenone e Fabio Bolzetta, collega che conduce il tg di Tv2000. Nei commenti presento i due volumetti, il loro riferimento al “prodigioso duello” e ripropongo, in conclusione, l’esultante sequenza.

9 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Bruno Cescon
    Il gigante microscopico.
    L’uomo di fronte al coronavirus
    Riflessioni sul “prodigioso duello”

    Ucsi di Verona 2020 – pp. 80

    16 Febbraio, 2021 - 11:20
  2. Luigi Accattoli

    Il volumetto di Bruno Cescon – presidente della Giuria del Premio Giornalistico Nazionale “Natale Ucsi” promosso dalla sezione Ucsi di Verona – raccoglie gli articoli di don Bruno sulla pandemia, pubblicati tra il marzo e il luglio dell’anno scorso dal settimanale della diocesi di Concordia-Pordenone, “Il Popolo”. “Quanto è attuale – scrive don Bruno nella settimana di Pasqua – quel mors et vita duello conflixere mirando (morte e vita si affrontarono in un prodigioso duello)! Oggi il coronavirus ha chiamato l’Italia e l’umanità tutta intera a raccolta per la propria stessa sopravvivenza. Il virus si presenta come un nemico invisibile degli esseri viventi, dell’uomo in modo particolare, e nello stesso tempo ci costringe a ripensare la nostra scala di valori e quindi di priorità […]. Il duello che l’umanità ha ingaggiato con il coronavirus potrà essere vinto se l’uomo abbandonerà l’affanno di onnipotenza e di possesso per aprire spazi nuovi di ospitalità, fraternità e solidarietà. E questo, sì, avrà del prodigioso” (19 aprile 2020). Testo riportato alle pagine 30-32 del volumetto.

    16 Febbraio, 2021 - 11:21
  3. Luigi Accattoli

    Fabio Bolzetta
    Oltre la pandemia
    Storie vere, anticorpi di speranza

    Paoline 2020 – pp. 127, euro 12.00

    16 Febbraio, 2021 - 11:21
  4. Luigi Accattoli

    Fabio Bolzetta – come informa l’indice del volume riportato al commento precedente – narra storie di pandemia, cioè vicende personali di chi è passato attraverso il Covid, più o meno come faccio io qui nel blog, oppure interpella persone a vario titolo coinvolte in questo dramma: volontari, medici, cappellani. La sequenza pasquale è citata al capitolo 9, intitolato “Torno medico” da suora, che narra la storia della suora alcantarina Cecilia Maracci. Impedita dal blocco dei voli a partire per il Brasile, dove l’hanno destinata le superiore dopo 16 anni di Africa, suor Cecilia – 53 anni – presta la sua opera di medico nel Covid Hospital di Rieti nei mesi di aprile-giugno 2020. Una vicenda del tutto simile a quella di un’altra suora alcantarina, Mariachiara Ferrari, che è tra le mie storie: https://www.luigiaccattoli.it/blog/suor-mariachiara-medico-volontario-nel-reparto-covid/

    Così la sequenza pasquale è evocata da Bolzetta nel colloquio con suor Cecilia: “L’esperienza, per la suora francescana, coincide con il tempo liturgico dell’ultima parte della Quaresima e della Pasqua. Tra medicina e fede, durante i due mesi trascorsi nel reparto Covid, risuonano in lei le parole della sequenza pasquale: “Mors et vita duello / conflixere mirando”. Vita e morte compresenti nella nostra esistenza. E’ un’esperienza che suor Cecilia aveva già vissuto con intensità negli anni trascorsi in Africa, in un centro di salute rurale a 100 chilometri dall’ospedale più vicino, con scarsità di mezzi diagnostici e terapeutici e dove il morire, anche in giovane età, era considerato normale mentre era considerato inusuale in continenti economicamente più potenti, ora retratti un passo indietro di fronte a un nemico invisibile. Società evolute dove la scossa del virus ha spezzato la convinzione di un controllo assoluto sulla vita e sul mondo” (p.88).

    16 Febbraio, 2021 - 11:22
  5. Luigi Accattoli

    Sequenza pasquale – XI° secolo

    Victimæ paschali laudes
    immolent Christiani.
    2. Agnus redemit oves:
    Christus innocens Patri
    reconciliavit peccatores.
    2a. Mors et Vita duello
    conflixere mirando:
    dux vitæ mortuus, regnat vivus.
    3. Dic nobis, Maria,
    quid vidisti in via?
    3a. Sepulcrum Christi viventis,
    et gloriam vidi resurgentis,
    4. Angelicos testes,
    sudarium et vestes.
    4a. Surrexit Christus spes mea:
    praecedet suos in Galilaeam.
    5. Scimus Christum surrexisse a mortuis vere:
    Tu nobis, victor Rex, miserere.
    Amen. Alleluia.

    16 Febbraio, 2021 - 11:23
  6. Luigi Accattoli

    Traduzione italiana della “Sequenza pasquale”

    Alla vittima pasquale
    si innalzi il sacrificio di lode,
    2. l’Agnello ha redento il gregge,
    Cristo l’innocente ha riconciliato
    i peccatori col Padre.
    2a. Morte e Vita si sono affrontate
    in un prodigioso duello:
    il Signore della vita era morto, ma ora, vivo trionfa.
    3. Raccontaci, Maria,
    che hai visto sulla via?
    3a. La tomba del Cristo vivente,
    la gloria del risorto;
    4. e gli angeli suoi testimoni,
    il sudario e le vesti;
    4a. Cristo mia speranza è risorto
    e precede i suoi in Galilea.
    5.Siamo certi che Cristo è veramente risorto.
    Tu, Re vittorioso, abbi pietà di noi.
    Amen. Alleluia.

    16 Febbraio, 2021 - 11:24
  7. maria cristina venturi

    San Paolo Prima Corinti 15, 51-53
    Ecco, io vi annuncio un mistero: noi tutti non moriremo, ma tutti saremo trasformati, 52 in un istante, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Essa infatti suonerà e i morti risorgeranno incorruttibili e noi saremo trasformati. 53 È necessario infatti che questo corpo corruttibile si vesta d’incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta d’immortalità.

    Questo credevano le prime generazioni di cristiani. Questo in duemila anni sembra che noi cristiani abbiamo dimenticato o rimosso : dando ormai unica importanza al corpo mortale come se non vi fosse una immortalita’.
    La vittoria della vita sulla morte di cui parla la Sequenza non e’ la vittoria medica e materiale. Da un punto di vista cristiano chi muore di Covid o di qualunque altra malattia non e’ uno sconfitto mentre chi guarisce e’ un vincitore. Chi creda cosi’ ha completamente obliato la dimensione soprannaturale.

    16 Febbraio, 2021 - 15:15
  8. Beppe Zezza

    “Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini“ 1 Cor 15,19

    17 Febbraio, 2021 - 9:54

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