Buon Natale ai naviganti

Buon Natale, miei bloggers! Mi piace salutarvi con le parole che Pier Paolo Pasolini mette in bocca al corvo – e pronuncia con la sua voce – all’inizio di Uccellacci e uccellini e che ora parafraso a memoria: buon Natale a voi che di prima mattina, o a mezzogiorno, o a sera, ve ne andate per le vie del Web e vi fermate alla mia tenda a ragionare con me delle scritte sui muri, della bellezza dei figli, dei media scervellati, della vita e della morte con le prime parole che ci vengono alla mente! – Ieri ho visitato il presepe di Arnolfo di Cambio, appena restaurato e ricomposto nel museo della Basilica di Santa Maria Maggiore, più bello e parlante che mai. E oggi sono stato alla chiesa di don Bosco, sulla Tuscolana, per l’ultimo saluto a Piergiorgio Welby. Lì ho trovato una coppia di amici, Flavia e Carlo di Cicco (vedi post del 25 giugno), lei si era trattenuta sulla piazza, lui era entrato nella chiesa per la messa delle undici. Lei mi ha chiesto che pensassi del Vicariato che aveva negato il funerale in chiesa e io le ho detto che dove sono i credenti lì è la Chiesa. Poi Carlo, uscendo dalla messa, ci ha raccontato che anche là dentro si è pregato per Piergiorgio, con un’intenzione della preghiera dei fedeli. Dunque la Chiesa era anche nella piazza e Piergiorgio era anche nella chiesa. – Buon Natale ai naviganti, buon Natale a tutti quanti! Luigi

20 Comments

  1. Leonardo

    Buon Natale

    24 Dicembre, 2006 - 21:01
  2. fabrizio

    Buon Natale e un abbraccio a tutti

    24 Dicembre, 2006 - 21:05
  3. Tanti Auguri anche a lei, Luigi, e a tutti.

    Che questo Dio che sceglie ancora una volta di farsi uomo in una fredda notte d’inverno ci aiuti a far sì che Egli non nasca in mezzo a noi solo una volta all’anno, ma che la Sua presenza, “colorata” dal nostro Amore, sia per sempre.

    24 Dicembre, 2006 - 21:25
  4. FABRICIANUS

    BUON NATALE….Che la NOTTE DI NATALE RISPLENDA DI LUCE E DI GIOIA….
    Fabrizio.

    25 Dicembre, 2006 - 1:05
  5. Ragazzi, auguroni a tutti, agli amici della prima ora e a coloro che si sono aggregati via via. Un abbraccio particolare a Luigi, che ho avuto la gioia e l’onore di conoscere personalmente a Roma e di apprezzare per la sua cortesia, la sua umiltà, la sua disponibilità e il suo saper mettere a proprio agio chi ha di fronte. Un pensiero speciale alla mia blogger preferita, Luisa, che con i suoi interventi stimola in me lunghe riflessioni e grande ammirazione. Buon Natale!!! E’ nato il Signore!!!

    25 Dicembre, 2006 - 13:21
  6. Luisa

    Cari amici, che la luce di Natale riscaldi il cuore di ciascuno di voi, circondati dall`amore o isolati, per ognuno di voi formulo auguri di pace, serenità e speranza, vorrei condividere con tutti voi la mia gioia e la mia fede di non essere mai sola , ma sempre sotto lo sguardo amorevole del Signore.
    Buon Natale a tutti e un pensiero particolare a Gianluca, ti ringrazio per le tue gentili parole, auguro che l`anno che si aprirà fra poco vedrà la tua salute consolidarsi sempre di più, e ancora felicitazioni per il tuo impegno al servizio della parola del Santo Padre !
    Un abbraccio a tutti voi, BUON NATALE!! Luisa

    25 Dicembre, 2006 - 17:09
  7. Buon Natale a tutti!
    Che Egli nasca ancora in ciascuno di noi, nella sua santa Chiesa, per il mondo intero!

    25 Dicembre, 2006 - 19:10
  8. Carissimi, Buon Natale.
    Ieri sera il mio cenone è stato a base di pizza, birra e… solitudine condita da un Toscano.
    E’ stato triste essere soli e lontani da casa la notte di Natale. Quando al mio paese si esce per la Messa di mezzanotte e la mia gente si affolla sotto le volte di S. Leoluca, la cattedrale, tutta scintillante di luci. Tutti lì, e alla fine a baciare il Bambinello appena nato tenuto tra le braccia del parroco.
    Ieri sera ho pensato: “Signore, sono qua da solo. Vienimi a trovare e ricordati di me. Ma prima di passare a casa mia, per favore, ricordati di tutti quelli che sono più soli di me o stanno male, dei miei nemici e di tutte le persone cui voglio, ho voluto, avrei voluto dover bene.
    Ricordati dei dubbi, le angosce e le paure di ognuno di noi e portaci gioia e speranza, Gaudium et Spes come il Concilio ebbe il coraggio di chiamare una delle più belle cose mai prodotte dall’uomo. Ricordati di tutti quelli che non ci sono più e di quelli che un domani ci saranno. Non te ne dimenticare perché io non voglio dimenticarmi di Te. Allora, solo allora, dopo che ti sarai ricordato di tutta ‘sta gente, passa a trovarmi”.
    Questo pensiero l’ho ripetuto stamattina dopo aver fatto la Comunione. Oggi ero da mia zia, a Varese. Ed è stato diverso, certo. Ma ieri notte è stato tutto dolcemente malinconico. Ma non importa.
    Ora sono di nuovo solo a casa, domani andrò a trovare un’anima bella che ha il coraggio di amarmi. E’ un cammino lungo e duro, ma confido di potercela fare.
    Buon Natale amici miei, un abbraccio a tutti voi. Con molto affetto.

    25 Dicembre, 2006 - 20:34
  9. Luigi Accattoli

    Auguri a Tonizzo per l’incontro con l’anima bella e auguri anche a lei!
    Ricambio l’abbraccio di Gianluca, invitando ad applicare alle sue lodi il detto romanesco: “soldi e santità metà della metà”.
    Grazie a tutti, compreso Francesco che aveva messo gli auguri a commento dell’altro post e in particolare a Luisa che ci porta in alto ogni volta che scrive. Luigi

    25 Dicembre, 2006 - 20:50
  10. Grazie Luigi. Un abbraccio a Gianluca perché stia sempre meglio e ovviamente a tutti voi. Quest’amore è il più bel regalo che potessi desiderare.

    25 Dicembre, 2006 - 22:35
  11. fabrizio

    Cari amici, buongiorno a tutti.
    Ieri ho vissuto il Natale con un po’ di amaro in bocca.
    Scrivo queste parole nel giorno forse sbagliato, in punta di piedi, con grandissimo rispetto e stima per papa Benedetto.
    Sono due mesi che risuonano nella mia testa le sue parole:
    “Il cristianesimo non è opera di persuasione, ma di grandezza…Non dovremmo permettere che la nostra fede sia resa vana dalle troppe discussioni su molteplici particolari meno importanti, ma aver invece sempre sotto gli occhi in primo luogo la sua grandezza…..l’ordinazione delle donne, la contraccezione, l’aborto e altri problemi come questi che ritornano in continuazione. Se noi ci lasciamo tirare dentro queste discussioni, allora si identifica la Chiesa con alcuni comandamenti o divieti e noi facciamo la figura di moralisti con alcune convinzioni un po’ fuori moda, e la vera grandezza della fede non appare minimamente”.
    Questa lucidissima analisi però mi sembra però che trovi scarsa applicazione nell’agire della Chiesa, almeno in Italia.
    I funerali negati a Welby sono l’ultimo anello di una catena di decisioni e/o interventi formalmente giusti, inappuntabili, ma che mi sembra vadano nella direzione più della persuasione che della grandezza della fede.
    Cerco di spiegarmi meglio con un altro esempio. La posizione della Chiesa sui pacs credo si nota ormai anche ai granelli di sabbia, eppure non si perde occasione per ribadirla. Così facendo si ottiene un duplice effetto: da un lato si irrigidiscono ancora di più le posizioni, ma soprattutto dall’altro si oscura indirettamente tutto il resto del messaggio cristiano che Benedetto XVI ci sta regalando con il suo magistero ricchissimo. E’ chiaro che qui entra in gioco anche la distorsione delle notizie operata dai media, a volte davvero diabolica, certo è però che i pretesti non gli vengono davvero negati. Confesso che quando guardo il telegiornale sono in ansia in attesa dell’immancabile notizia “Nuovo attacco della Chiesa ai pacs (o a qualcos’altro, fate voi)”, perché immagino già le reazioni tra i cristiani e tra i non cristiani.
    Ho “solo” 34 anni ma a mia memoria non ricordo una stagione di così grande astio verso la Chiesa, e questo sarebbe inspiegabile alla luce della bellezza del messaggio di speranza e gioia di Papa Benedetto, se questo solo riuscisse ad arrivare agli uomini invece da essere preceduto o annullato da “comandamenti e divieti con cui facciamo la figura di moralisti con alcune convinzioni fuori moda” come denunciava lui stesso.
    Forse non ho una visione abbastanza lungimirante e i nostri pastori sanno sicuramente meglio di me quale sia la strada per arrivare agli uomini, ma sempre più spesso faccio fatica a capire.
    Negli ultimi anni si sta portando avanti una sorta di “battaglia difensiva” sui grandi temi della morale e dell’organizzazione della società, ma in prima linea ci rimaniamo noi cristiani qualunque che alla mattina in ufficio ci troviamo a discutere con i colleghi su questo e quella presa di posizione. Lì bisogna cercare di smussare, di interpretare, di spiegare che la fede non sono solo i divieti ma Dio Amore, ma il compito che ci viene chiesto è veramente arduo e alcuni interventi dei nostri pastori a volte li avverto non come un aiuto ma come un ostacolo. In tante occasioni di discussione spero vigliaccamente che non si entri nemmeno nel discorso perché non avrei le parole giuste per placare l’astio che vedo in chi mi sta di fronte, e questo per un cristiano credo sia veramente drammatico, perché dovremmo essere i primi a cercare l’incontro con gli uomini.
    Luigi in uno dei suoi ultimi commenti diceva che la Chiesa siamo tutti noi, e se qualche cristiano era ai funerali di Welby allora lì c’era anche la Chiesa, anche se il vicariato aveva ritenuto di non poterci essere. Questo è giustissimo, ma ormai un numero sempre più crescente di fedeli sta interpretando questa conclusione di Luigi in senso conflittuale e io vedo uno scollamento pauroso tra tanti fedeli, quelli in prima linea sul posto di lavoro e con gli amici, e i loro pastori.
    Questa separazione mi fa star male e nel mio piccolo cerco di spendermi proprio per mantenere l’unità, ed è per questo che decisioni come quella presa per i funerali di Welby mi sembrano un tradimento ai miei poveri e insufficienti sforzi.
    Non ci sarebbe niente di peggio se quello che ha fatto giustamente Luigi per i funerali di Welby diventasse sempre più frequente.
    Fabrizio.

    26 Dicembre, 2006 - 12:00
  12. Luisa

    Grazie signor Accattoli.Vorrei approffittare di questi giorni festivi per presentare i miei più cari auguri a Maria Grazia che sembra avere abbandonato questo blog. Cara Maria Grazia, vorrei dirti quanto la tua passione, impetuosità, preparazione e maturità ci mancano. Avrei tanto voluto leggere i tuoi commenti, durante e dopo il viaggio del Santo Padre in Turchia e in altre circostanze ! Spero comunque che tutto vada bene per te, tanti auguri !
    Penso anche a Lella, Francesca Benucci, Bianca, che con i loro interventi intelligenti, profondi e sensibili hanno così sovente arricchito gli scambi su questo blog !
    Un pensiero speciale va a Angela e ai suoi colleghi di Telepace, spero che nella gioia di Natale , tutti abbiano potuto trovare sorgente di consolazione !
    Presento infine i miei auguri a Don Todeschini a chi vorrei dire quanto la sua decisione di sopprimere il Notiziario dal Vaticano, continua a rattristarmi e quanto il lavoro della sua redazione romana mi è mancato in quesi ultimi mesi! Questi giorni di pace, amore e condivisione , non potrebbero ispirare i vostri pensieri e le vostre azioni ?
    Ancora una volta, ai presenti e agli assenti, vanno di tutto cuore, i miei più calorosi auguri! ….E mille grazie al signor Accattoli di ospitare generosamente le mie riflessioni ! Luisa

    26 Dicembre, 2006 - 12:14
  13. Leonardo

    Rasserenati, Fabrizio: non c’è nulla, ma proprio nulla che la chiesa potrebbe fare per evitare l’astio del mondo, all’infuori del diventare mondo essa stessa, annullarsi, smettere di esistere. Guarda il modo di trattare i papi: quelli ‘buoni’ sono quelli morti. Se la chiesa morisse, una volta morta il mondo si toglierebbe lo sfizio anche di lodarla, ma finché è viva, no. La odia sempre e comunque. Dunque, perché angosciarsi per le reazioni del mondo? Se proprio vogliamo angosciarci, facciamolo per la deriva mondana nella chiesa!
    Io credo che le sacrosante parole del papa sul cristianesimo come opera di grandezza divina e non di persuasione umana vadano intese non nel senso di un abbandono della verità sulle conseguenze, ma in quello di un richiamo alla causa: non che sia irrilevante la posizione della chiesa sui PACS, ma è molto più importante (e urgente in questo momento) concentrarsi sul fatto originario, sulla radice da cui viene anche quella posizione. Il papa ridice le verità elementari del cristianesimo, quella parola che si è fatta breve: Gesù Cristo. Alle persone che incontriamo non dobbiamo certo proporre, prima di tutto, la morale cristiana (incomprensibile senza Cristo), ma Cristo stesso. Il resto verrà, se e quando verrà. Però se ci viene chiesto di dare ragione della posizione cristiana, anche sui particolari, dobbiamo farlo, o almeno testimoniare che la nostra personale incertezza su quei punti specifici non mette in discussione l’appartenenza a Cristo nella chiesa.

    26 Dicembre, 2006 - 12:23
  14. Luisa

    Caro Fabrizio, capisco il tuo disagio, la tua perplessità per non dire sofferenza. Quante volte ho dovuto difendere i miei valori, in un ambiente molto ostile alla fede cristiana. Ma vivo molto meglio questa situazione da quando posso appoggiarmi sul magistero di Papa Benedetto , non solo e sopratutto sul fondo ma anche sulla forma dei suoi interventi.
    Papa Benedetto non demolisce mai direttamente gli argomenti degli ” avversari” , lui ascolta attentamente, riprende gli argomenti e riafferma con calma e fermezza i fondamenti della nostra fede. Non ho certo nè la sua superiore intelligenza, nè la sua esperienza e preparazione, ma grazie a lui mi sento più sicura in tante circostanze dove sono chiamata a confrontarmi.
    Non cerco assolutamente il consenso, non cerco di convincere nessuno, non cerco di aver ragione, riaffermo ciò in cui credo, la mia verità. Lascio l`altro libero di avere la sua opinione, chiedo solo il rispetto della mia fede. Sento molto profondamente che dare testimonianza della mia fede, quando mi è richiesto, è come un dovere al quale non posso e non devo sottrarmi.
    Per quanto riguarda i funerali di Piergiorgio Welby, in in primo momento sono restata stupita, poi riflettendo ho capito. La Chiesa non può e non deve essere al servizio dell`emozione del momento, dell`opinione del momento, non cerca applausi, la Chiesa deve essere al servizio della Verità e una carità senza verità non mi sembra essere carità cristiana.
    Non ho niente da aggiungere a quello che ha scritto Leonardo che ringrazio.
    Cari saluti, Luisa

    26 Dicembre, 2006 - 13:41
  15. fabrizio

    Leonardo e Luisa, grazie per il conforto, ma credo che i problemi siano oggettivi.
    Potremmo provare a fare un test, ben più interessante di quello sui santi più invocati, e chiedere domenica prossima ai fedeli all’uscita della Messa quale siano stati i temi forti del messaggio del Papa e della Chiesa nel 2006. Sono curioso di sapere se verrebbe fuori la centralità della Risurrezione di Cristo oppure pacs, eutanasia e scuola cattolica, ma temo di sapere già la risposta.
    Diamo la colpa a chi vogliamo, ai media, al diavolo o al sistema di comunicazione della Chiesa, ma penso che il cuore del messaggio del Papa non arrivi proprio alla gran parte del popolo di Dio.
    Personalmente credo che la mia fede in questi due anni sia cresciuta tanto grazie alla frequentazione quanto più assidua possibile il magistero di Benedetto, ma questo “sforzo” che facciamo io, voi e molti altri ( ripagato per la verità con il centuplo) non lo possiamo chiedere a tutti i fedeli.
    Oggi siamo tutti mentalmente pigri, la TV ha abbassato la nostra capacità di elaborazione, e purtroppo bisogna fare i conti con questo.
    Per questo, insieme alle bellissime parole (ripeto, per me è fonte di gioia leggere qualsiasi discorso di papa Benedetto) credo si debbano trovare forme di evangelizzazione diverse, che non vuol dire annacquare i principi, ci mancherebbe, ma sforzarsi di arrivare a tutti.
    Un gesto a volte vale più di cento udienze: tornando a Welby, di cui si è già parlato troppo ma rimane pur sempre la situazione più vicina, credo che condannare il gesto ma pregare pubblicamente per la sua salvezza sarebbe stata la concretizzazione più eloquente di come si possano conciliare verità e carità, una delle linee guida di questo pontificato. Certo non lo può rappresentare il comunicato glaciale del vicariato.
    ciao

    26 Dicembre, 2006 - 16:02
  16. Luisa

    Hai ragione, Fabrizio, così tante sono le sollecitazioni, così grande il frastuono all`interno delle nostre coscienze annebbiate, che diventa sempre più difficile predisporsi all`ascolto della parola esigente, pur nella sua semplicità del Santo Padre. In questo mondo dominato dall`emozione, dall`immediatezza, dall`individualismo sfrenato, alle volte dalla facilità che esclude la riflessione, è sempre più difficile creare il silenzio necessario all`ascolto.
    È molto più facile lasciarsi influenzare da coloro che fanno leva sull`emozione facile , sui ” buoni sentimenti” che ci fanno sentire generosi, influenzare da coloro che ci danno l`illusione di esser ascoltati nei nostri desideri che una strumentalizzazione non certo innocente, trasforma in diritti. Diventa in effetti sempre più difficile ,in una società dove il desiderio di ognuno diventa un diritto, avanzare i nostri principi etici e morali che tanti vorrranno descrivere come altrettanti ostacoli alla nostra libertà e al nostro sviluppo!
    Malgrado tutto ciò io continuo a nutrire la speranza che sempre più persone ascoltano e ascolteranno il Santo Padre, che la fermezza del suo messaggio saprà trasmetterci la forza della testimonianza. Che coloro che accettano di creare lo spazio e il tempo necessario all`ascolto del magistero di Benedetto XVI , si sentano ispirati per poterlo condividere e trasmettere. È forse una goccia ma è importante! Saluti. Luisa

    26 Dicembre, 2006 - 17:01
  17. Credo anch’io che, senza negare o tacere ciò che, come credenti, pensiamo sulle vicende più scottanti e controverse dell’oggi (dove finirebbe, altrimenti, il nostro ministero profetico?), dobbiamo assolutamente concentrarci sul vero Messaggio, sulla Buona Notizia: l’unica cosa veramente divina che abbiamo.

    26 Dicembre, 2006 - 22:41
  18. mariachiara

    Buon Natale a tutti,vi leggo sempre con molto piacere e condivido molte cose con voi.E’ la prima volta che …navigo in internet , ma volevo farvi conoscere la mia esperienza. Anch’io devo molto a Papa Benedetto, mi sta aiutando con la sua parola forte e mite in un periodo difficile della mia vita, è un punto di riferimento di cui ringrazio il Signore.Non siamo poi coì pochi ad ascoltare il Papa, fra le persone che conosco sono aumentate quelle che lo seguono con interesse . Sono ottimista perchè credo nel grande valore della preghiera e della sofferenza offerte da tante persone semplici proprio per la Chiesa e per il Papa, anch’io nel mio piccolo mi metto nel numero.Tanti cari auguri per il nuovo anno,”pieno di opere buone ” come direbbe il Papa.

    26 Dicembre, 2006 - 23:01
  19. Luigi Accattoli

    Benvenuta Maria Chiara! – La notte di Natale ho ascoltato un’omelia incentrata sul fatto che “nella grotta di Betlemme non troviamo due Marie o due Giuseppi, ma una Maria e un Giuseppe”: come se il Natale – cioè – fosse un messaggio contro il riconoscimento delle coppie omosessuali. Voglio bene a quel prete, che è anche simpatico. Il Signore guardi lui e me che lo critico. Ci aiuti tutti a presentare la grandezza della fede senza immiserirla in un contenzioso interminato con le ideologie dell’epoca. Il contenzioso non potrà essere taciuto, ma verrà dopo, come corollario, applicazione, esemplificazione. Non come idea centrale. Altrimenti facciamo della fede cristiana un’ideologia in gara con le altre.

    26 Dicembre, 2006 - 23:05
  20. angela

    ANCHE SE IN RITARDO BUON NATALE A TUTTI VOI CHE AVETE CHIACCHIARATO CON ME…. E L’ AUGURIO DI UN 2007 PIENO DI TUTTO !!
    NATALE è COMUNQUE UN GRANDE DONO ANCHE SE SIAMO IN DIFFICOLTA’
    AUGURI AUGURI

    ANGELA

    27 Dicembre, 2006 - 21:50

Lascia un commento