Cerco per le strade e lungo le siepi

Il motto che ho scelto vorrebbe comunicare in breve lo spirito dell’impresa che vado svolgendo: come uno dice “cerco pellicce usate”, o “cerco mobili d’epoca”, così io cerco “fatti di Vangelo”, cioè storie che attestino la possibilità di essere cristiani oggi nel nostro paese. Mi sono convinto negli anni che ci sono santi intorno a noi sconosciuti anche a se stessi, più numerosi di quanto immaginiamo e genuinamente evangelici, benché spesso non rispondenti alle “note” della santità canonica. Li chiamo “i santi delle strade e delle siepi” con riferimento alla “Parabola del banchetto” nella narrazione che ne fa Luca al capitolo 14: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili a entrare, perché la mia casa si riempia”. – E’ un passaggio didascalico – anzi didattico – della conferenza che ho svolto ieri sera presso la parrocchia romana di Santa Maria ai Monti a presentazione del volume Cerco fatti di Vangelo 3.

35 Comments

  1. Mi viene in mente anche la parabola del seminatore: i semi da lui sparsi cadono nel terreno buono, ma anche per le strade e tra le siepi. Nulla di meglio quindi che cercare anche lì i “Fatti di Vangelo”. (Forse non è proprio calzante, ma tant’è).

    24 Aprile, 2012 - 21:59
  2. Sumpontcura

    “Gli irregolari e i clandestini della santità”. “I santi delle strade e delle siepi”…
    Mi viene da pensare ai “santi piccoli” di cui parla Ratzinger nell’autobiografia pubblicata in italiano nel ’97 (“La mia vita”, Cinisello Balsamo, San Paolo, p. 7): “Sono davvero convinto che questi santi ‘piccoli’ siano un grande segno per il nostro tempo, che mi tocca tanto più profondamente, quanto più vivo con esso e in esso”.
    Leggendo le tue “storie”, caro Luigi, sento più che mai l’analogia Chiesa-famiglia, e commosso riprendo fiato crogiolandomi nel suo calore.
    Grazie
    Giuseppe

    24 Aprile, 2012 - 22:08
  3. Io mi rendo conto che le parole scritte
    non possono mai rendere la forza vitale
    delle parole soffiate dalla bocca con un cuore che esprime in diretta la passione.

    Sono perfettamente cosciente che nel mondo/web
    le parole sono troppo spesso usate
    come armi improprie, strumentalizzate.

    Il bello di molti vecchi libri di discorsi/meditazioni di C.M. Martini
    e’ che venivano trascritti senza revisione dell’autore…

    Riscrivere i vangeli per le menti ed i cuori delle persone nell’oggi,
    ritengo sia quello che chiederebbe Gesù oggi ai suoi Discepoli,

    nel genere letterario oggi comprensibile,

    in linea di continuità con il Suo originario annuncio del Regno.

    Stamani mi sono ritrovato ancora a ruminare e l’eco rimane!

    Auguri ai Discepoli che scrivono il 5°, il 6°, il 7°….. vangelo.

    24 Aprile, 2012 - 22:33
  4. Fides et ratio

    Si semina nelle lacrime, si raccoglie nella gioia.
    Le storie di Parola Vissuta sono storie di croce, di sconfitta, di umiliazione, ma stanno lì a illuminare la notte di luce, di vittoria, di resurrezione.

    25 Aprile, 2012 - 7:11
  5. Clodine

    “Ama e ridi se amor risponde
    piangi forte se non ti sente
    dai diamanti non nasce niente
    dal letame nascono i fior””
    Recitava una bella canzone di De André.

    25 Aprile, 2012 - 9:56
  6. Clodine

    Ero presente, ieri l’altro alla presentazione di “fatti di Vangelo” e ne sono rimasta profondamente colpita: “homo homini lupus” viene letteralmente sovvertito da una realtà sconvolgente che non lascia spazio ad equivoci: Dio non è un archeologismo, un essere antropomorfo che agì in un remoto passato del quale resta memoria o traccia in un tomo reso sempre più, ahinoì, fuori dal mondo, bamboleggiato quasi fosse un reperto archeologico, ma è IL VIVENTE, che agisce quì, ora, in Cristo attaverso lo Spirito.
    Mistero insondabile, come mettere l’oceano in una buca Il dinamismo del Deus-Trinitas nel quale siamo immersi e del quale siamo intrisi noi stessi!
    Un mistero che va oltre la fede, talvolta mistificata da una quieta accettazione senza mai sondarla veramente, “toccarla” -come Tommaso toccò il costato del Signore- verificarla in profondità. Sovente vi è un vero strabismo tra la fede che pensiamo possedere [seppur radicata in noi fortemente] che s’infrange contro un agire non sempre coerente. Per un limite nostro che ci impedisce di superare la cortina fumogena e incontrare Cristo proprio li, nel “cenacolo” della nostra profonda interiorià! E’ un dono, vedete,questo, che il Signore elargisce a tutti. Come il Padrone della Vigna che livella il salario senza distinzione di orario. Un mistero che va oltre la fede, oltre le apparenze, laddove “né la carne né il sangue lo hanno rivelato”. Un mistero la presenza operante, agente del Risorto che ci fa sperare contro ogni speranza e i “Fatti di Vangelo” lo testimoniano. Grazie Luigi!

    25 Aprile, 2012 - 10:15
  7. Gioab

    Interessante citazione quella di Luca 14 che mi permette di fare ragionare caro Luigi,
    “Ma quando fai un banchetto, invita poveri, storpi, zoppi, ciechi; e sarai felice, perché non hanno nulla per ricompensarti. Poiché sarai ricompensato nella risurrezione dei giusti”.</i< ( Lc.14.13)
    Cos’era più importante, invitare i poveri a banchetto o non fare il banchetto ma fare in modo che essi avessero qualcosa per cui essere grati ? ma se la ricompensa sarebbe stata nella risurrezione dei giusti cosa c’entra il paradiso, l’anima che svolazza e va ? E come sarebbe stato ricompensato chi avesse organizzato quel banchetto ?
    v. 15 come si mangia il pane nel Regno di Dio ? con le mani e la bocca ? Ma il Regno di Dio è in cielo come si coltiva il grano lassù ?
    v.22
    “‘Signore, ciò che hai ordinato è stato fatto, e c’è ancora posto’. E il signore disse allo schiavo: ‘Esci nelle strade e nei luoghi recintati, e costringili ad entrare, affinché la mia casa sia piena.”
    Cosa avrebbero dovuto fare per costringerli a entrare ? come potevano costringerli se c’è il libero arbitrio e ciascuno decide se accettare o rifiutare ? Si può costringere un fedele di una diversa religione o con un diverso modo di pensare a condividere l’arrosto di maiale se è mussulmane fedele o di accettare la trinità se è “ariano “?
    “Il sale, certo, è eccellente. Ma se anche il sale perde il suo sapore, con che cosa si condirà? Non è utile né per il terreno né per il concime. Si getta fuori. “ ( 14.34) ma poi dice “Voi siete il sale della terra;” ( Mt 5.13) Forse allora a quel banchetto non si mangia pane vero dato che non si può salare con uomini e il cibo di quel banchetto non è reale perché ”Operate non per il cibo che perisce, ma per il cibo che rimane per la vita eterna,” ( Gv 6.27)
    Magari gli uomini sono in grado di mettere il loro sale in un diverso cibo + mentale e magari a quel banchetto servono un altro tipo di pietanze +virtuali.

    25 Aprile, 2012 - 11:04
  8. Gioab

    @ Clodine
    “come Tommaso toccò il costato del Signore- verificarla in profondità. Sovente vi è un vero strabismo tra la fede che pensiamo possedere [seppur radicata in noi fortemente] che s’infrange contro un agire non sempre coerente. Per un limite nostro che ci impedisce di superare la cortina fumogena e incontrare Cristo proprio li, nel “cenacolo” della nostra profonda interiorià!”

    E’ diventata relativista ? Meno male ! Era ora !

    25 Aprile, 2012 - 11:08
  9. Clodine

    ..( ? relativista ? ah ah ah ah…)…
    quando non si sa più dove attaccarsi ,per il gusto di parlare a vuoto, ci si attacca al fumo della pipa, all’inesistente…ad un immaginario “relativismo” …Mi dispiace per lei Geob ma per la sottoscritta neppure un respiro è passibile di relativismo!
    Tentativo fallito: ritenti, forse la prossima volta sarà più fortunato!

    25 Aprile, 2012 - 11:24
  10. Fides et ratio

    @Clodine
    Pensa quanti piccoli fatti di vangelo possiamo realizzare anche noi quotidianamente. Quante occasioni perdute!
    Non lasciamoci sfuggire la prossima che certamenteoggi stesso avremo!
    Ciaooooo!

    25 Aprile, 2012 - 12:01
  11. Gioab

    @ Clodine
    “Tentativo fallito: ritenti, forse la prossima volta sarà più fortunato!”

    Si, ritento perché mi appare contraddittorio scrivere intorno allo “strabismo di molti incapaci di superare i limiti che impediscono di superare la cortina” e poi negare ciò che ha appena scritto.
    Ognuno nella sua libertà fa come preferisce, ma la coerenza non è un panino da mangiare a pranzo.
    Significa che preferisce usare il cervello altrui piuttosto che il suo. Lei non pensa, sono altri che pensano per lei. Anche questa è una scelta che elimina la fatica, ma condivide gli errori. Non è obbligata apensare da sè.

    25 Aprile, 2012 - 12:30
  12. Clodine

    Come al solito, lei Geob capisce fischi per fiaschi.
    La cortina è semplicemente una metafora, che sta a significare l’incapacità di vedere la presenza di Cristo nel presente. In 2000 anni , dall’incarnazione ad oggi ci separa una manciata di secoli rispetto all’ homo sapiens sapiens, eppure, sembra appartengano all’eternità.
    Lo “strabismo” consiste nel guardare al Signore con un occhio spirituale ed uno umano [Umano/Divino] e per quel limite invalicabile che appasantisce la “vista” , la nostra umanità fatica a rintracciare il VIVENTE in esempi concreti con occhio puro, adamantino.E’ come cercare oro in un letamaio . E qui consiste, a mio sommesso avviso, anche quella perdita della fede che tanto sta a cuore a BenedettoXVI. Sovente la Parola di Dio la si relaziona ad un passato remoto quasi quella Presenza in questi “giorni di buio e di caligine” si sia spenta, non esista più! Archeologia! Ma, questi fatti di Vangelo annunciano il contrario: che Cristo è sempre vivo, e presente- in embrione lo è nell’umanità intera- ma si rivela eminentemente chi “dall’Acqua e dallo Spirito” è stato generato. Tutto qui!

    25 Aprile, 2012 - 12:58
  13. Gioab

    @ Clodine
    “La cortina è semplicemente una metafora, che sta a significare l’incapacità di vedere la presenza di Cristo nel presente.”
    Concordo !

    “Papa Giovanni XIII (965-972) è sepolto in S.Paolo fuori le mura, secondo le cronache di Liutprando, strappò gli occhi ai suoi nemici e trucidò metà della popolazione. Non si confessò mai né prese mai i sacramenti; non credeva nell’immortalità dell’anima e alcuni dubitavano che credesse in Dio. Noto come ex pirata, avvelenatore di papi, assassino e fornicatore recidivo con preferenza per le suore. Adultero impareggiabile, stupratore, incestuoso, simoniaco per eccellenza, ricattatore e ruffiano.”

    Chi è che aveva la cortina ? Eppure avrebbe dovuto essere infallibile !

    “Torres Queiruga” – che si aggiunge ai casi Hans Küng, Edward Schillebeeckx, Giulio Girardi, Gustavo Gutiérrez, Leonardo Boff, Tissa Balasuriya , Flannery, Moloney, OSullivan, Fagan, Tamayo, e compagnia “eretica” tutti passati sotto le forche caudine dell’ex Sant’Uffizio. Possibile che tutti questi bravi e fedeli teologi abbiano tutti la cortina ?

    “Nel 1557 con una notificazione del commissario di papa Paolo IV si ordina la distruzione del paese di Montefortino vicino a Roma, i suoi abitanti sono dichiarati fuori legge come “briganti”, e sui resti dell’abitato distrutto viene sparso il sale”…nel 1595 papa Clemente VIII invio’ alcune compagnie di cavalleria,……Alle attività di brigantaggio parteciparono anche preti di campagna, simboli di un malcontento e di un malessere molto diffusi nel clero rurale, che andarono ad ingrossare le file dei banditi .. Wikipedia. Provi a cercare “La strage di Perugia” su Wikipedia sarà una sorpresa ancor più moderna.
    Chi aveva la cortina ?

    25 Aprile, 2012 - 14:41
  14. Gioab

    @ Clodine
    “Ma, questi fatti di Vangelo annunciano il contrario: che Cristo è sempre vivo, e presente- in embrione lo è nell’umanità intera- ma si rivela eminentemente chi “dall’Acqua e dallo Spirito” è stato generato.”

    In questo caso lei si è sostituita al Giudice sostenendo che “questi” fatti di vangelo attestano l’approvazione del Giudice, ma è sicura che il Giudice metterà il suo sigillo di approvazione o “questi” fatti di Vangelo sono solo una cortina fumogena per confondere il buono dal giusto il retto dal sentimentale ?
    Già avevo proposto il quesito, Davide fu approvato anche se fece uccidere il marito di Batsabea e Saul fu disapprovato per aver risparmiato gli “animali” degli amalechiti ? Ma ce l’ha una spiegazione o legge solo i fatti di vangelo ?
    E’ sicura che siano questi i fatti di vangelo che il Vangelo vuole promuovere ? O si tratta solo si stuzzichini di sentimentalismo buonista ?
    Tutto qui !

    25 Aprile, 2012 - 14:48
  15. Gioab

    “E la giustizia dev’essere la cintura dei suoi fianchi, e la fedeltà la cintura dei suoi lombi.” ( Isaia 11.5)
    ”Benché al malvagio si mostri favore, semplicemente non imparerà la giustizia.” ( Isaia 26.10)
    “Ecco, il mio servitore, che sostengo fermamente! Il mio eletto, [che] la mia anima ha approvato! Ho messo in lui il mio spirito. Egli recherà giustizia alle nazioni. Non griderà né alzerà [la voce], e nella via non farà udire la sua voce. 3 Non romperà la canna schiacciata; e in quanto al lucignolo dalla luce fioca, non lo estinguerà. Con verità recherà giustizia. ( Isa 42.1-4)

    ““Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia, ( Isa 51.1)
    “Ascoltatemi, voi che conoscete la giustizia, popolo nel cui cuore è la mia legge” ( Isa 51.7)

    “O Jehovah, chi sarà ospite nella tua tenda?
    Chi risiederà sul tuo monte santo?
    Colui che cammina senza difetto e pratica la giustizia
    E proferisce la verità nel suo cuore.
    ( Sl. 15.1-3)

    Non dice i fatti di vangelo ! O che sia sentimentalmente affascinato dal buonismo imperante nel cuore dei languidi !

    25 Aprile, 2012 - 14:56
  16. Luigi Accattoli

    Oggi è San Marco: buon onomastico a Marco, a Maioba (Marco Statsu), a don Marco Pozza e a tutti i Marco che frequentano il blog.

    25 Aprile, 2012 - 22:59
  17. FABRICIANUS

    Mi unisco agli auguri di Luigi ai Marco del Blog.
    F.

    26 Aprile, 2012 - 1:02
  18. fabi

    Mi associo, auguri!

    26 Aprile, 2012 - 7:22
  19. marta09

    Già … tanti auguri a tutti i Marco!!!!
    Ieri ho fatto la mia bella figuraccia non facendo gli auguri ad un Marco, ma io con gli onomastici proprio non ci piglio … Non mi ricordo mai 🙁

    Non sapevo che don Marco Pozza fosse un frequentatore del blog.
    Se il don Marco Pozza che conosco io devo dire che il suo blog è molto bello e vivo e bellissime sono le sue omelie.
    (ma … cavolo – scrive come un treno!!!!)

    26 Aprile, 2012 - 12:08
  20. Fides et ratio

    Beh, allora oggi prima di dimenticarmi faccio gli auguri a tutti i Pascasio Radberto. 😉

    26 Aprile, 2012 - 12:23
  21. FABRICIANUS

    Ciao carissima Marta09!!

    26 Aprile, 2012 - 13:07
  22. marta09

    Ciao Fabri 🙂

    26 Aprile, 2012 - 14:10
  23. Clodine

    Ciao Frabri, Marta e Fides !!!

    26 Aprile, 2012 - 14:11
  24. Fides et ratio

    Ciao a tutti, con un saluto sempre di moda:

    Sia lodato Gesù Cristo!

    26 Aprile, 2012 - 14:28
  25. Federico B.

    Sempre sia lodato.

    26 Aprile, 2012 - 14:36
  26. Nino

    Amen.

    26 Aprile, 2012 - 15:17
  27. FABRICIANUS

    Ciao Clo!!!!!

    26 Aprile, 2012 - 16:43
  28. Clodine

    Te laudamus Domine omnipotens,
    qui sedes super Cherubim et Seraphim.
    Quem benedicunt Angeli, Arcangeli;
    et laudant Prophetae et Apostoli.
    Te laudamus domine orando,
    qui venisti peccata solvendo.
    Te deprecamur magnum Redentorem,
    quem Pater misit ovium pastorem.
    Tu es Christus Dominus Salvator,
    qui de Maria Virgine es natus.
    Hunc Sacrosanctum calicem sumentes,
    ab omni culpa libera nos semper.

    26 Aprile, 2012 - 16:44
  29. Marco

    Alla disperata ricerca di qualche emozione.

    26 Aprile, 2012 - 17:52
  30. Marco

    Ringrazio per gli auguri.

    26 Aprile, 2012 - 17:52
  31. Clodine

    anche se in ritardo mi unisco al coro: tanti auguri Marco!

    26 Aprile, 2012 - 18:43
  32. marcello.n

    Caro Luigi, ho finito di leggere la presentazione al tuo volume nel quale ci presenti molti “fatti di Vangelo”.
    E’ bello, espresso con pacatezza e chiarezza, dà conforto.
    Quanto dice, i personaggi e fatti che descrive sembrano tante “banali” vite di santi, che, come sempre, hanno molto da insegnarci. Sono più che certo che la Chiesa abbia tante di queste realtà, molte di più di quante ne conosciamo, ci mancherebbe! Sono la nostra forza.

    Anch’io mi guardo intorno, e la vita mi ha insegnato che è necessario guardare tutto.
    Vedo anche parte delle tante cose che stanno rendendo la vita dei miei figli più difficile, quella dei nipoti poi, se non cambia qualcosa, sarà ancora più piena di interrogativi.
    La mia vita si è svolta in un periodo particolarmente felice e spendaccione, ora tocca agli eredi pagare i debiti, e non mi pare bello stare a guardare.

    Allora sento il dovere di cercare di capire perché, cosa posso o possiamo fare per non stare lì solo a guardare, ed i pasticci sono così grossi ed evidenti che non si fa nemmeno tanta fatica ad analizzarli.
    E vedi che i tanti filosofi, economisti, governanti, potenti, che hanno tentato delle ricette per far andare le cose un po’ meglio, tanto spesso non ne hanno azzeccata una, e raramente sono andati d’accordo.
    Pensa ad Adamo Smith ed alla sua mano invisibile … lo era, ma in tutto i sensi. E Carlo Marx …
    Poi leggi la dottrina sociale delle Chiesa, magari dopo il Vangelo, e capisci subito la ricetta giusta: cercare di avere un po’ più di amore per il prossimo, quello che ci chiede Gesù tanto chiaramente, semplicemente, senza bisogno di dotte esegesi.
    Quello che ci dice l’istinto quando ci innamoriamo.

    Poi vai avanti e cerchi di capire come funzionano le cose del mondo. E scopri che la democrazia, per suo principio fondante, non può fare altro che mediare tra le varie etiche degli elettori, ed adottare quella che li che soddisfa i più. Ne abbiamo esempi anche nelle democrazie più rispettate.

    Allora si intuisce la soluzione: la ricetta giusta è quella di cercare di convertire più elettori possibile alle nostre idee, il resto va da solo.

    E come lavorare in questo senso? Da soli? Da soli si possono fare grandi cose con l’esempio, è la base, ma non si va molto lontano.
    Abbiamo imparato che l’etica dei più è stata pesantemente forgiata da qualcosa di più efficace e potente della testimonianza di chi aveva determinati interessi: hanno usato ben altri mezzi, mezzi leciti di per sé, ma con contenuti sbagliati.

    Ed uno ricorda che la nostra Chiesa ha il precetto di convertire le pecorelle smarrite, sono partiti il giorno di Pentecoste di tanti anni fa, fra poco c’è la ricorrenza.
    Allora ti butti a studiare i tanti documenti resi così accessibili da Google, e vedi che il decennale programma pastorale della CEI per la nuova evangelizzazione, non comprende nulla per i lontani da noi.
    Anzi si teme che l’ambiente annulli i nostri sforzi dei nostri catechisti, quando poi questi torna nel mondo.
    Come fai a dire di ubbidire a mamma e papà quando sono i primi a non farti andare a messa?

    La logica mi sembra semplice ed ovvia, ma pare che non lo sia ovunque, ancor più quando leggi tanti testi del Papa che spingono fortemente a questa azione pastorale, e poi vedi che non ce n’è riflesso nei documenti di cui sopra, nelle omelie, quasi ovunque. Dove ci si ferma?

    Io cercherei di darmi da fare.

    28 Aprile, 2012 - 7:25

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