Chi dice la verità parla a nome di tutti

Chi dice la verità parla a nome di tutti. Non rinunciare a dirla perché sei solo. Se qualcuno la dice unisciti a lui anche se appartiene a un altro gruppo o partito.

204 Comments

  1. Bella!
    Proviamo ad applicarla anche nella nostra Chiesa?
    O almeno in questo nostro pianerottolo… 🙂

    29 Maggio, 2008 - 12:25
  2. … la verità “ci” fa male, lo soooooo…

    29 Maggio, 2008 - 13:35
  3. Clodine

    ..lo so che ho sbagliato una volta e non sbaglio più…dovresti pensare a me, e stare più attento a te…c’è già tanta gente che..ce l’ha sù con me: chi lo sa perchè?????

    29 Maggio, 2008 - 14:23
  4. ah, ma allora si può parlare ancora di verità! ma non era politicamente, e pure religiosamente, scorretto?

    29 Maggio, 2008 - 15:50
  5. Amare davvero la Chiesa significa anche dire la verità, quando è scomoda, senza barattare il silenzio con vantaggi personali.
    Ne so qualcosa.
    Credo che ci sia pochissima “parresia” all’interno delle nostre comunità, della mia diocesi, tra preti e tra laici… in compenso ci sono tanti mugugni inutili, soprattutto da parte di noi preti.
    Sotto questo aspetto, alle soglie dell’anno Paolino, non possiamo dimenticare anche questo aspetto della figura di S. Paolo, che giunse a rimpreverare Pietro quando si vergognava di mangiare con i cristiani non ebrei.

    29 Maggio, 2008 - 16:54
  6. FABRICIANUS

    La Verità vi farà liberi..(Gv 8,32)

    Un caro e affettuoso saluto a tutti….

    F.

    29 Maggio, 2008 - 17:21
  7. picchio

    Scusate se intevengo qua e non sotto, ma ho letto qusto commento solo oggi.

    Davidino scrive, a proposito di S. Maria Goretti: “la poverina s’è fatta ammazzare per niente. O forse è santa solo per il perdono dato?”

    Speravo nel 2008 di non leggere più cose di questo genere. Una mia carissima amica è stata anni fa stuprata, le conseguenze psicologiche le ha patite per molto tempo. Ha forse perso la verginità? Quella del corpo si, quella del cuore NO.
    Spero fortemente che S. Maria Goretti, sia ricordata per il perdono dato e non per aver difeso due cm di imene. Sarebbe u aggiungere n’altra offesa a tante donne che hanno subito violenza invece di farsi cattolicamente uccidere.

    Leggo che Davidino è in seminario e trasecolo alla sua visione della castità, anzi dovrei dire della purezza.

    29 Maggio, 2008 - 17:23
  8. Sumpontcura

    Picchio, sono io a trasecolare. Tentare di resistere a una violenza, perpetrata da uno psicopatico omicida, è riconducibile alla difesa di due cm di imene? Venerare santa Maria Goretti, un’adolescente che ha preso sul serio i comandamenti di Dio, significa offendere le donne stuprate e non ammazzate? Nessuno ha mai detto che tutte le vittime devono essere eroiche; ma considerare offensivo il comportamento di una ragazzina che invece eroica è stata, rischiando la propria vita per difendere un valore spirituale che non è misurabile a centimetri di pelle, mi sembra proprio un’enormità.
    Tanto vale dire che i martiri cristiani dei primi secoli son morti per un granello d’incenso non bruciato davanti a un pezzo di marmo; e che il loro comportamento è anzi da considerare offensivo nei confronti di chi ha saggiamente deciso che un gesto simbolico non vale una vita.

    29 Maggio, 2008 - 17:52
  9. picchio

    ritrasecolo:
    Sum scrive:” un’adolescente che ha preso sul serio i comandamenti di Dio”

    Chi “si fa ” violentare non prende sul serio i comandamenti di Dio?

    Se è questa la vostra visione della purezza stiamo freschi.

    29 Maggio, 2008 - 18:01
  10. ciao picchio,
    credo che anche davidino abbia diritto ad essere letto correttamente, e non giudicato, abbia diritto ad essere rispettato nella sua esperienza personale di cammino, che comunque sarà lungo, e gli richiederà parecchio discernimento.
    Io partirei dal rispetto, anche se puoi concordare o meno, il suo pensiero è parte del suo cammino personale, e che spero con il tempo avra’ occasione di maturare, ho visto molti entrare in seminario in quella bella età, e poi …. ma non è il caso di parlarne ora. Rispetto innanzi tutto, ovviamente vale anche per chi fa un cammino di formazione.
    ciao

    29 Maggio, 2008 - 18:03
  11. Picchio, sei partito in quarta, e ora chi ti ferma?
    Prova a metterti anche dalla parte dell’altro che hai dall’altra parte del monitor, l’altro con la sua storia, i suoi percorsi.
    Non essere tranciante.
    Certo che detto da me!!!!!!
    Anche io dovrei essere capace, e speriamo che con la vecchiaia che prima o poi arriverà anche per me, anche io divenga misericordioso.
    ciao

    29 Maggio, 2008 - 18:06
  12. Sumpontcura

    A Picchio. Vediamo se riusciamo a non ritrasecolare a ogni intervento: io lo trovo un po’ difficile.
    Immagino che anche per te le virtù cristiane siano valori in positivo: la fede, la speranza, l’amore, l’onestà, la purezza, l’umiltà, la fedeltà alla parola data, la coerenza, l’adesione alla verità, la capacità di vedere nel prossimo l’immagine di Dio e non un oggetto sessuale… Ogni attacco all’integrità di una persona che piega se stessa a immagine del suo Salvatore, è un’orribile offesa fatta a Cristo, offesa alla quale è doveroso opporsi e resistere, doveroso per quanto è possibile alla nostra fragilità di anima e di corpo. Chi difende un tabernacolo dalla violenza sacrilega e blasfema non è un minus habens che dà eccessivo peso a un pezzo di pane azzimo; chi difende puntigliosamente la verità di Cristo risorto non è un poveretto che dà eccessivo peso a un foglio di carta su cui è scritto “secondo Matteo”; chi difende il proprio progetto di vita orientato all’integrità del proprio corpo non è un mentecatto che misura i cm d’imene.
    Dopo di che, ognuno di fronte a Dio e alla propria coscienza farà quel che può; ma, per la miseria, non sono io a giudicare la tua amica violentata, sei tu che hai giudicato (in modo, a mio parere, vergognoso) una santa di Dio, dichiarata tale per conclamate virtù eroiche.

    29 Maggio, 2008 - 18:30
  13. picchio

    Posso capire che a fine 800 si giudicasse la purezza come qualcosa di fisico che si potesse perdere, anche involontariamente(!) e non un fatto soprattutto un fatto dell’anima e del cuore.
    Che si possa pensarlo ancora oggi mi fa pena, come mi fa pena quella povera santa.
    Meno male che ormai quasi nessuno se la ricorda più, troppo patetica.

    29 Maggio, 2008 - 18:59
  14. picchio

    Hai ragione Matteo, scusa , ma ho visto troppa sofferenza , per lo stupro subito,in chi mi sta a cuore.

    Standole vicina non ho pensato per un attimo: “B. ora ha perso la purezza, poverina” La Chiesa Cattolica non smette mai di farsi del male.

    29 Maggio, 2008 - 19:05
  15. Sumpontcura

    Ma chi caspita ha negato o contestato che la purezza sia soprattutto un fatto dell’anima e del cuore? Non ho fatto che dirlo e ripeterlo, in ambedue i miei interventi!
    La “povera santa” ti fa pena? “Meno male che ormai quasi nessuno se la ricorda più, troppo patetica”; ma chi, la santa?
    Scusa Picchio, ma tanto per sapere: tu sei cattolico?

    29 Maggio, 2008 - 19:11
  16. picchio

    Pensi che per essere cattolico deve piacerti Maria Goretti?
    Sono cattolica certo, ma pensa un pò non mi piace neanche BXVI. Pensa che vivendo dove andava in vacanza potevo godere di un’idienza quasi privata, a cui ovviamente ho detto no, se c’è una cosa che proprio non mi interessa…

    La chiesa cattolica è una grande tenda dove c’è spazio per tutti ( anche davidino scusa ancora) anche se ora si sta restringendo pericolosamente.

    29 Maggio, 2008 - 19:21
  17. ignigo74

    matteo, va bene tutto però a davidino qualcuno dovrà anche tirarlo giù dal tronetto devozionistico dal quale eietta sbuffi di incenso dolciastro….

    ma ci penserà maria goretti a intercedere per lui affinchè apra gli occhi, perchè una cosa è maria goretti, un’altra il devozionismo iperdulico e demente che purtroppo la tiene in ostaggio.

    s.maria goretti,
    ora pro nobis.

    29 Maggio, 2008 - 19:35
  18. ignigo74

    a me gli interventi di picchio mi piacciono assai, sia chiaro.

    Ho l’impressione che molti degli interventi devozionistici, nostalgici, retrò, integralisti, ultraortodossi e ultrapapisti che sovente occhieggiano su questo pianerottolo siano un leggittimo sfogo dovuto al fatto che prospettive del genere nelle nostra sanissime – sottolineo ciò che credo: sanissime e cristiane – comunità parrocchiali provocherebbero una telefonata al 118 e una richiesta di T.S.O.

    Ma ve lo vedete un consiglio pastorale che dice che le chiese protestanti sono chiese false e che i protestanti “perseverano nell’errore”? Ma le nostra comunità sono molto più vere din queste polverosissime frasi ottocentesche.
    Ma ve lo vedete un catechista che di fronte a gente cresciuta a Simpson e Griffin parla dell’imene di Maria Goretti? Del bruto pentito?
    Ma non facciamo ridere.

    29 Maggio, 2008 - 19:41
  19. Sumpontcura

    A Picchio, qualche precisazione doverosa:
    – Scusami se non ho capito che sei una donna; mi ha fuorviato il nome d’arte.
    – Certo che puoi non amare una santa e sentirti cattolica: qualche problema in più, nei tuoi panni, me lo porrei nel momento in cui dovessi passare, nei confronti della santa medesima, al disprezzo e all’insulto.
    – Che non ti piaccia papa Benedetto è del tutto secondario. Permettimi solo di dirti: Non sai quello che perdi.
    – “La Chiesa cattolica è una grande tenda dove c’è spazio per tutti”: aggiungerei: tutti quelli che provano a riconoscersi, almeno un po’, nell’amore di Cristo risorto e del prossimo che ci è toccato come compagno di viaggio; e che si confrontano in amore e umiltà con la Chiesa che Lui ha fondato.
    – Ho visto – scrivi a Matteo – troppa sofferenza in una persona che mi sta a cuore. Davanti alla sofferenza e alla solidarietà mi inchino, e provo a pregare per voi, se non vi dispiace, Colui che, solo, sa capire davvero e amare fino in fondo.

    29 Maggio, 2008 - 19:50
  20. Sumpontcura

    Ignigo:
    d’accordo, eccoti l’altra guancia. Ma, visto che stiamo intervenendo in merito a un post che esalta il ruolo della verità, verità vuole che si dica che dell’imene di Santa Maria Goretti non abbiamo parlato né Davidino né io: lo ha fatto, en souplesse, la brava Picchio, in uno dei commenti che ti piacciono assai.

    Detto questo, auguro a tutti la buona notte.
    (“Devozionismo iperdulico e demente che purtroppo la tiene in ostaggio”? Ba’!).

    29 Maggio, 2008 - 20:12
  21. “The missionaries brought the word of God here and showed us the way of life. We have seen the way of life and we rejoice in it. Now you are telling me this way of life is not right. I have to do something else. Keep it for yourself. I do not want it.”
    “I missonari hanno portato qui la parola di Dio e ci hanno mostrato la via della vita. Abbiamo visto la via della vita e ne abbiamo gioito. Ora mi dite che la via della vita non è giusta. Ho di meglio da fare. Tenetevela. Non la voglio”
    Il primate anglicano della Nigeria, Akinola, circa le innovazioni delle chiese consorelle occidentali.
    Il testo – meraviglioso – in inglese qui:
    http://channelman.files.wordpress.com/2008/03/akinola.pdf

    29 Maggio, 2008 - 21:30
  22. Ah, lycopodium, una coincidenza perfetta di argomenti!
    😉

    29 Maggio, 2008 - 21:32
  23. lycopodium

    @ Canelli
    Purtroppo il mio inglese è dello stesso livello dell’ortodossia dottrinale di Politi e Sporc[s]ill e compagnia cantando;
    mi sdebito con questo link
    http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=318312
    anche se forse è un po’ troppo neocon per i nostri gusti.
    Per fortuna siamo cattolici.

    29 Maggio, 2008 - 21:48
  24. david pierini

    provo a dire una verità…scommetto che resterò solo…

    Benedetto XVI ha affermato di essere contento per il nuovo clima politico…

    è la prima volta che un vicario di Cristo è contento che gli empi vadano d’accordo…

    30 Maggio, 2008 - 5:16
  25. Mamma mia! Respirate un po’ d’aria pulita!
    Vi regalo, alla fine del mese di Maggio, un testo davvero bello di Montini che spero vi aiuti a riprendere quota verso cieli più limpidi e luminosi:

    Le tue feste,
    Maria sono tutte
    fontane traboccanti
    di gaudii
    e consolazioni incomparabili.

    L’esaltazione della nostra umanità
    all’altezza e alla bellezza dei tuoi privilegi, Maria
    è una gioia unica
    per il nostro mondo
    soggetto al peccato ,
    alla corruzione,
    alla disperazione,
    alla maledizione.
    Piove sul mondo ad ogni tua festa
    un’effusione di letizia
    che solo la nostra Chiesa conosce.
    Per questo sei invocata
    come “fonte della nostra gioia”.
    In te si realizzano le promesse della nostra salvezza.
    In te si rispecchia
    la bellezza primigenia,
    con cui Dio
    aveva concepito l’umanità.
    In te rinasce il colloquio degli angeli con l’uomo innocente,
    in te rifulge l’integrità verginale che il mondo ammira e non ha.
    In te il sovrano mistero dell’Incarnazione
    si compie per la gloria di Dio
    e la pace sulla terra.
    In te il silenzio profondo dell’anima aperta sull’infinito,
    si fa amore,
    si fa parola,
    si fa vita,
    si fa carne,
    si fa Cristo.
    In te ogni pietà,
    gentilezza,
    sovranità,
    ogni poesia
    è donna viva.
    In te il dolore raggiunge acerbità
    che nessun cuore di madre
    ha egualmente provato.
    In te la fede,
    la fortezza,
    la bontà,
    l‘umiltà,
    la grazia infine,
    nella sua più stupenda
    e misteriosa realtà
    hanno espressioni sovrumane.
    In te, come una lampada viva,
    splende lo Spirito
    e irradia Gesù Cristo.
    Il nostro mondo da te
    è illuminato
    e finché la tua candida luce è sospesa
    sul suo fosco panorama,
    è sempre un mondo
    degno d’essere amato
    perché è un mondo
    in cui arde la bellezza,
    la gioia,
    la speranza.
    Per questo ti veneriamo
    e ti celebriamo
    Maria Santissima.

    (Card. Giovanni Battista Montini,
    Duomo di Milano, festa dell’Assunta 1960)

    30 Maggio, 2008 - 7:05
  26. matteo

    grazie Fabrug

    30 Maggio, 2008 - 8:01
  27. Leggo di spazi che nella Chiesa si “restringono pericolosamente”…
    Rispetto le opinioni e la libertà ma è un po’ che sulla Chiesa e su Benedetto si scrive di tutto, anche qui, dove pensavo di trovare un posto diverso. Mi sento sempre meno su un pianerottolo anche mio ma non posso farne una colpa a voi, di cui – ripeto – ho profondo rispetto. Semplicemente, prendo atto.
    Un saluto.

    30 Maggio, 2008 - 14:01
  28. lycopodium

    Gonzalo, hai proprio messo il dito sulla piaga!

    30 Maggio, 2008 - 14:15
  29. matteo

    Gonzalo c’è qualcuno che ti ha tolto la libertà di parola?
    Mi sembra che qui c’è la libertà di dire,
    se poi ti offende il pensiero altrui quando può essere differente dal tuo
    vuol dire semplicemente che bisogna esercitarsi

    30 Maggio, 2008 - 14:19
  30. matteo

    Vedi la prova Gonzalo?

    30 Maggio, 2008 - 14:20
  31. Giovanni Mandis

    ignigo74 scrive,
    29 Maggio 2008 @ 19:41
    a me gli interventi di picchio mi piacciono assai, sia chiaro.
    Ho l’impressione che molti degli interventi devozionistici, nostalgici, retrò, integralisti, ultraortodossi e ultrapapisti che sovente occhieggiano su questo pianerottolo siano un leggittimo sfogo dovuto al fatto che prospettive del genere nelle nostra sanissime – sottolineo ciò che credo: sanissime e cristiane – comunità parrocchiali provocherebbero una telefonata al 118 e una richiesta di T.S.O.
    Ma ve lo vedete un consiglio pastorale che dice che le chiese protestanti sono chiese false e che i protestanti “perseverano nell’errore”? Ma le nostra comunità sono molto più vere din queste polverosissime frasi ottocentesche.
    Ma ve lo vedete un catechista che di fronte a gente cresciuta a Simpson e Griffin parla dell’imene di Maria Goretti? Del bruto pentito?
    Ma non facciamo ridere.

    IGNIGO QUESTI TUOI INTERVENTI FANNO PIANGERE TANTO NON SONO CRISTIANI

    30 Maggio, 2008 - 14:26
  32. david pierini

    caro Gonzalo mi dispiace che ti sia scandalizzato per ciò che ho detto di Benedetto XVI…fra tante voci che lo lodano, lo innalzano, lo glorificano…voci chissà quanto attendibili… c’è anche la mia che non bada alle cariche…ma si preoccupa di far rispendere il Vangelo. Non ci dobbiamo prostrare neppure agli angeli figuriamoci agli uomini…tanto più se non sono all’atezza della situazione…

    raccogliamo la nostra dignità… e qualche volta diciamo la verità anche se è amara.

    30 Maggio, 2008 - 14:27
  33. matteo

    benigna, paziente, tutto perdona
    la carità

    30 Maggio, 2008 - 14:37
  34. Francesco73

    Peraltro, Santa Maria Goretti potrebbe colpirci molto anche per altre cose, non solo per il perdono offerto all’assassino che aveva tentato di abusarla.
    Piuttosto, si tratta della Santa dell’umanità sfruttata, delle condizioni bestiali della vita nelle paludi (pontine e non) e in molte campagne di allora. La Santa dell’epopea disperata di tante e tante famiglie in cerca di pane e sopravvivenza lontano da casa, la Santa dell’infanzia negata prima che violata, la Santa della vita come punizione e come condanna, senza alcuna colpa.
    Io ho visitato la sua casa natale a Corinaldo, il luogo del martirio alle Ferriere di Nettuno, il suo Santuario nella cittadina del litorale laziale.
    Mi ha sempre colpito soprattutto lo sfondo storico e sociale della sua tragedia, e mi permetto di invitarvi a rintracciare in questo i segni di santità (e di martirio di fatto), più che sul tema della verginità difesa a prezzo della vita.

    Ho letto anche il libro “contro” di Giordano Bruno Guerri (Povera santa, povero assassino) e – a parte la posizione dell’autore sul merito della santità e sulla condotta ecclesiastica – l’ho trovato molto interessante.
    Soprattutto, non ha diminuito di un’oncia la mia fede e il mio affetto profondo per Marietta.

    30 Maggio, 2008 - 15:21
  35. david pierini

    Ho un’altissima considerazione di Maria Goretti…sentirne parlare con certi toni ed ilarità mi ha nauseato…magari le vostre figlie e le vostre sorelle gli assomigliassero….

    30 Maggio, 2008 - 15:22
  36. Non mi piace trasformare questo spazio in un botta e risposta infinito ma giusto un paio di cose, per esser chiaro.
    Non mi sembra di aver scritto che mi è stata tolta libertà di parola;
    ciò che leggo non mi scandalizza ma, vede David, a volte mi rattrista. Questo sì.
    Non penso di essere senza dignità se amo la Chiesa e il Papa, posso essere altrettanto libero per esercitare il mio diritto di critica verso chi critica? Altrimenti la vostra libertà è a senso unico, e che libertà sarebbe?
    Matteo, il pensiero altrui non mi offende. A volte e per certi argomenti – come per quelli che trattiamo qui – mi crea dolore.

    30 Maggio, 2008 - 15:23
  37. Gonzalo, proprio per questo è bello che tu rimanga.
    Tutto quello che diciamo lo diciamo per amore di Gesù e della sua Chiesa.
    (Certo, in ciascuno di noi c’è anche un po’ di presunzione, o di astio, o di pigrizia…)
    Evidentemente abbiamo idee diverse su certe cose. Ma mi sembra che Santa Madre Chiesa ci accolga tutti, e non dovremmo essere meno accoglienti di lei.

    A volte, certo, vedo eccessi pesanti di polemica, a volte – spero poche e sempre meno – ne sono perfino protagonista (anche se il più delle volte ormai mi astengo dall’intervenire, sia per motivi pratici sia perché non sempre riuscirei a scrivere cose opportune).
    Vorrei che in questo “luogo” ci fosse meno polemica ideologica e più fede (o ricerca di fede) vissuta: in primis da parte mia. Di blog in cui cattolici “progressisti” e “regressisti” si insultano ce ne sono parecchi e non fanno bene né alle coronarie, né alle anime, né alla Chiesa. La cifra di questo blog, per sapienza di Luigi e per felice soffio della Grazia, è diversa e vorrei che tale riuscisse a rimanere.

    30 Maggio, 2008 - 15:44
  38. Luigi Accattoli

    A Ignigo. Ritengo Maria Goretti una martire della dignità della donna.
    A David sul “vicario di Cristo contento che gli empi vadano d’accordo”: da cristiano ardente vorresti che gli empi (cioè, in questo caso, gli italiani) fossero in guerra tra loro?
    A Fabrug. “In te ogni poesia è donna viva”. Grazie
    Forse non è vano l’esercizio dei blog: per apprendere la libertà di parola e la responsabilità che essa comporta.

    30 Maggio, 2008 - 15:52
  39. matteo

    accidenti quanto è dura questa scuola della libertà di parola e quanto è difficile questa responsabilità,
    a guardarci intorno quanto dobbiamo crescere!

    30 Maggio, 2008 - 15:55
  40. matteo

    qui superiamo quota 40,
    “la felicità ha ventanni” sta toccando i 270
    sul post “Antonella che vede più del samaritano”,
    si è rimasti a 9,
    significato?

    Ne azzardo uno: dove il vangelo diventa vita, non ci sono parole da aggiungere.

    30 Maggio, 2008 - 16:14
  41. Leonardo

    In questa discussione Matteo è intervenuto otto volte, nell’altra 44.

    (a parte questo, la sua conclusione, per una volta, è giusta).

    30 Maggio, 2008 - 16:33
  42. matteo

    mi sono già confessato ieri !!!!!!!!

    Per il resto,
    Luigi ha parlato di questa scuola alla libertà della parola.

    Leonardo io non ho mai contato quante volte intervieni, generalmente non mi interessa il quantum ma la qualità del confronto.

    ah! già, ma non vale per tutti!

    30 Maggio, 2008 - 16:45
  43. FABRICIANUS

    Intervista molto interessante….

    http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,News%5E16%5E89769,00.html

    Un caro saluto a tutti,

    F.

    30 Maggio, 2008 - 20:27
  44. lycopodium

    Risciacquare in panni teologici gli “idola fori”? No grazie.

    30 Maggio, 2008 - 21:28
  45. carissimi!
    vorrei rinnovare l’invito a tutti e a ciascuno a pregare per Tommaso, 16 anni, sospeso tra la vita e la morte.
    Pregate e fate pregare.
    Grazie
    Marco don

    30 Maggio, 2008 - 21:32
  46. mattlar

    A David: il commento del Papa sulla cd “concordia” in parlamento mi ha un po’ stupito, per la verità… Mi chiedo: Non è un po’ troppo presto per dirlo? E – in considerazione del fatto che il Pontefice è il massimo rappresentante istituzionale di un ordinamento “altro”, che dovrebbe suggerire un po’ di prudenza – non è da considerarsi ancora più intempestivo e inopportuno un commento del genere? Ho grande ammirazione e devozione per questo Papa, di cui apprezzo molto gli scritti di ogni genere. Ma su alcune scelte di opportunità “politica” spesso devo stupirmi…

    30 Maggio, 2008 - 22:19
  47. matteo

    ciao mattlar,
    ricordando che siamo abbondantemente fuori topic,
    riconosco al Sommo Pontefice la libertà di dire tutto ciò che vuole,
    gli Italiani, credenti e non, che sono dotati del dono di pensare,
    ne hanno sempre tratto le libere conseguenze, come accade in tutto il mondo, per i cittadini cattolici di ogni nazione.

    31 Maggio, 2008 - 7:00
  48. Luigi Accattoli

    A me l’invito papale a cooperare al “nuovo clima” pare buono. Certo è un qualcosa di leggero che può svanire come nebbia o fumo, ma l’dea che i cristiani possano aiutare a consolidarlo con l’apporto specifico della loro tradizione culturale, ispirata alla priorità del bene comune, mi sembra ragionevole e condivisibile. Io che ho votato Pd la condivido. Certo si tratta di un’indicazione opinabile su un terreno lontano da implicazioni magisteriali, in cui ognuno può contraddirlo. Ma ben vengano queste sortite affidate al libero ascolto.

    31 Maggio, 2008 - 10:01
  49. matteo

    perdonami,
    ma questo “nuovo clima” mi sembra molto arte-fatto,
    se precedentemente le stesse persone hanno ingannato, mentito, e pensato ai loro personali interessi,
    perchè ora dovrebbero fare diversamente?
    Mi sembrano il clichè di quegli italiani opportunisti,
    tante volte ironizzato/analizzato nei film di Alberto Sordi.
    Io da cittadino, pagante tasse che mantiene questa classe politica, non mi interessa quello che il mio Pontefice trovi da dire, mi interessa questa classe politica si impegni per ridare la certezza delle regole al paese, disseminato da tanti italiani che hanno maturato ormai l’esperienza che fare i furbi paghi, e che l’onesto, sia un fesso.
    Poi come cristiano, a prescindere da quello che il Papa dice sulla politica italiana, ho il bisogno di dare testimonianza cristiana,
    ovviamente io normale cittadino, so che ad essere onesto non ho un tornaconto economico,
    ma è interessante, per altri il ribadire la richiesta di soldi allo Stato,
    e questo mi lascia perplesso,
    vedendo in quale sfacelo vengono lasciate le scuole pubbliche.
    La testimonianza credo si debba portarlo nella realtà pubblica, non nel ghetto…. nel chiuso di una scuola cattolica-Privata
    mentre nel pubblico della scuola i genitori sono invitati o a dare ulteriori contributi, perchè non ce la fanno con la cancelleria o con la carta igienica…… e chi vive a contatto con la realtà della scuola pubblica, eccome se queste cose non le sa!

    31 Maggio, 2008 - 10:22
  50. mattlar

    Non mi è chiarissimo se matteo – che come me si chiama – come me anche la pensi. Ma credo di sì, anche se ciò non appare. Cercherò di dimostrarlo.
    Nel primo post, in replica alla mia, afferma che si dovrebbe lasciare dire al papa ciò che egli vuole dire. E su questo sono assolutamente d’accordo: ho infatti criticato non che il papa abbia parlato, ma che sia stato un po’ inopportuno, sotto il profilo dell’imprudenza, sia perché è un po’ presto e questo solo giustificherebbe prudenza; sia perché egli non è un quisque de populo ma un papa e – siccome le sue parole hanno un peso specifico molto alto – la prudenza dovrebbe essere almeno moltiplicata per un esponente x, libero a piacere.
    Nel secondo post, matteo afferma (riassumo) che il clima politico è artefatto e per questo non può generare che inaffidabilità. E anche su questo sono più che d’accordo. Ed è proprio quello che volevo dire! Può darsi che io mi sbagli, ma a me sembra che tra la concordia e certe melasse dolcificate ci sia ancora qualche differenza. Mi sembra strano che un papa non se ne accorga. Per il resto, ben vengano tutte le migliori intenzioni e azioni di cooperare al bene comune.
    Il resto del pensiero di matteo non mi risulta chiarissimo. Ma l’appunto di Luigi sulla differenza tra il parlar di politica del papa e il parlar di magistero dovrebbe essere un punto su cui riflettere molto, tutti.

    31 Maggio, 2008 - 14:29
  51. caro Luigi da cristiano io preferisco che gli italiani non vadano d’accordo poiché la guerra… è meglio della morte…spirituale.

    31 Maggio, 2008 - 14:58
  52. Luigi Accattoli

    David fai tu. Io per quanto posso lavoro per la pace. Francesco d’Assisi – che qualche volta hai invocato – quando c’erano discordie tra le fazioni di una città cercava di riconciliarle.

    31 Maggio, 2008 - 16:56
  53. Sumpontcura

    Beati gli operatori di pace
    perché saranno chiamati figli di Dio.

    31 Maggio, 2008 - 17:06
  54. raffaele.savigni

    Condivido la frase da cui siamo partiti: se uno dice cose vere non mi interessa se è di destra, di centro o di sinistra. Ovviamente cerco di evitare che il mio consenso su quel tema venga strumentalizzato per altri fini.
    Trovo sconcertante l’affermazione di Picchio: per me santa Maria Goretti è un modello; indubbiamente la castità interiore è più importante della verginità fisica, ma anche quest’ultima è un valore, se scelta liberamente per fedeltà alle proprie convinzioni. Ricordo che anche padre Turoldo, non certo “conservatore”, ammirava santa Maria Goretti. Questo ovviamente non implica una valutazione negativa su chi si lascia violentare per evitare violenze peggiori: possiamo e dobbiamo ammirare la santità eroica senza giudicare gli altri.

    31 Maggio, 2008 - 21:23
  55. lycopodium

    Bentornato Savigni.

    31 Maggio, 2008 - 21:53
  56. Clodine

    Stavo leggendo con interesse gli interventi che se apparentemente slegati hanno invece un unico comun denominatore. E si, perché si è passati dall’indignazione di Picchio e la sua ostilità verso Benedetto XVI -nonché per la povera Maria Goretti -a quella di Gonzalo il quale, giustamente, si sente offeso essendo egli, come molti, devotissimo al santo Padre e alla chiesa, peculiartà che tanto urta la sensibilità di Ignigo il quale, a sua volta – essendo nota la sua critica in proposito- appoggia e trova originale il pensiero di Picchio , che tra l’altro saluto con affetto e alla quale va il mio benvenuto.

    Il mio pensiero a dire la verità va bel oltre ciò che avete detto fin ad ora e ritengo ci sia un filo rosso che colleghi tutto ciò di cui si è parlato : Intanto criticare l’operato della chiesa e del papa circa la santificazione di Maria Goretti sia gratuito ed è segno di grande superficialità.

    Perché, vedi Ignigo, Picchio, e tutti quelli che ritengono gli interventi o pronunciamenti del papa inopportuni ? E’ evidente che non riuscite a guardare più in la’ del vostro nasino!

    Vedete: sono convinta cha chiesa non si pronuncia mai senza una precisa motivazione -c’è sempre lo Spirito Santo a suggerire “le cose che Lui ha detto a noi” ; questo credo: il Signore ce lo ha garantito… ma a parte ciò la chiesa è molto più lungimirante e saggia di quanto non crediate ed è sempre, in ciò che fa, ad edificazione del popolo di Dio.

    Pensate forse che Pio XII una mattina si sia svegliato e dopo cinquanta anni dall’evento che vide questa ragazzina al centro di una tragedia umana, comune a centinaia di altre coetanee, abbia detto :”TOH! Oggi voglio santificare Maria Goretti !!” “ma va la’…e chi è codesta?! Chi la conosce ? ” avrebbero potuto dire le ragazze piemontesi o venete ad esempio…non credete?!

    Maria Goretti è stata canonizzata nel 1950, a distanza di 50 anni dalla sua morte e all’indomani del conflitto mondiale. Personalmente non ho vissuto la guerra, ma non è necessario per sapere gli orrori e le violenze fisiche psichiche e morali allucinanti alle quali sono state sottoposte le donne di ogni latitudine. Penso che tutti abbiate visto o letto la “Ciociara”, che tutti sappiate quanti figli frutto di violenza sono stati concepiti! Non credo sia un mistero per nessuno di come le giovinette nell’immediato dopoguerra si concedessero agli alleati per una serie infinita di motivi che vanno dalla fame alla incapacità di gestire una situazione più grande di loro che le aveva viste protagoniste e vittime allostesso tempo di una situazione allucinante..ragazzi…ma ci stiamo rendendo conto!?

    Ecco, io credo che Pio XII abbia voluto dire alle donne di tutti i tempi -compresi quelli che stiamo vivendo- che bisogna difendere la propria dignita e qualora fosse infranta, per qualunque motivo, non sia mai, mai e poi mai che ci si abbandoni o ci si butti via, è meglio la morte allo sfacello interiore. Maria Goretti è l’emblema, il paradigma cui tutte dovremmo prendere esempio…altro che una santa inutile…ci mancherebbe!

    1 Giugno, 2008 - 10:33
  57. Grazie Clodine (e anche a Luca, poco più su nella pagina).
    Felice Domenica a tutti.

    1 Giugno, 2008 - 10:53
  58. Clodine

    Ciao Gonzalo. Sti stimo e ti abbraccio.

    “Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica” -dice il Signore- ” è simile a un uomo saggio che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa non cadde, perché era fondata sopra la roccia”
    Vangelo Mt 7, 21-27

    Oggi 1 Giugno inizia il mese dedicato al Sacro Cuore, devozione tanto cara ai mistici e non solo…uniti in Cristo e in preghiera

    Felice domenica anche a te Gonzalo

    Clo

    1 Giugno, 2008 - 11:13
  59. Sai, la mia parrocchia, di là dal mare, è dedicata al Sacro Cuore.
    In questi giorni è in festa, e mi manca.
    Ricambio l’abbraccio. A presto.

    1 Giugno, 2008 - 11:20
  60. ciao Clodine,
    ha scritto:
    giustamente, si sente offeso essendo egli, come molti, devotissimo al santo Padre
    ===========================================
    come si fa a sentirsi offeso?
    Io mi sento profondamente a disagio se bestemmiano il mio Cristo Misericordioso,
    a lui è la mia devozione e non alle persone,
    e se non erro il Santo Padre, il mio vescovo romano, non è il Cristo, è una persona che succede nella cattedra di Pietro.
    Ci si offende per una offesa a se stesso, ai propri genitori o fratelli,
    ma per una sensibilkità diversa verso il Santo Padre!!!1
    Oddio, siamo fuori dal ben dell’intelletto.
    Per favore una regolata..
    Il Papa non E’ il Cristo,
    ma è il successore di Petro.
    Si può avere una idea diversa dal successore di Pietro? anche se parla a braccio?
    O solo Paolo poteva permettersi di dire a Pietro che non condivideva le sue opinioni su talune questioni?
    Quello che si poteva permettere paolo, non mi posso permettere io o chiunque altro?
    Io credo che questo fa parte della libertà di pensiero.
    Diversamente ammettete tranquillamente che nella mia Chiesa VOI non volete che ci si possa confrontare ed avere idee diverse anche su questioni attinenti al magistero, come fece Paolo che non era certop un bel caratterino, ma era Paolo, con la sua libertà, e la sua fede di incontro personale con Cristo.

    1 Giugno, 2008 - 20:16
  61. lycopodium

    Comedia Inf. II/31-33
    “Ma io perché venirvi? o chi ‘l concede?/Io non Enëa, io non Paulo sono:/me degno a ciò né io né altri ‘l crede”.

    1 Giugno, 2008 - 21:01
  62. a ciascuno,
    il divertimento suo

    1 Giugno, 2008 - 21:19
  63. lycopodium

    ?

    1 Giugno, 2008 - 21:22
  64. Sumpontcura

    Caro Matteo: provo a rispondere ad alcune tue perplessità.
    – “Si può avere una idea diversa dal successore di Pietro?”. Certamente sì.
    – “Io credo che questo fa parte della libertà di pensiero”. Anch’io.
    – “Ci si offende per una offesa a se stessi, ai propri genitori o fratelli,
    ma per una sensibilità diversa verso il Santo Padre!!!”. Non sono d’accordo: ognuno si offende per quello che ritiene opportuno. Se un imbecille dicesse -ti faccio un esempio paradossale – che Paolo VI è stato un pontefice intellettualmente inadeguato, e che la sua posizione sugli anticoncezionali dimostra totale incapacità di comprendere il mondo; io sono sicuro che tu ti arrabbieresti, lo insulteresti e ti riterresti offeso. La libertà di pensiero e di espressione è una cosa importante: chiunque può dire quello che vuole, ma io ho poi il diritto di giudicarlo arrogante, presuntuoso e ignorante. Sennò la libertà diventa unilaterale.
    – “Oddio, siamo fuori dal ben dell’intelletto”. Bum! Cala, Trinchetto!
    Un saluto.

    1 Giugno, 2008 - 21:28
  65. Sumpontcura

    Matteo: Lycopodium voleva soltanto farti osservare che mettere se stessi a confronto con San Paolo è un tantinello impegnativo.

    1 Giugno, 2008 - 21:35
  66. lycopodium

    Comedia Purg. I/70-72
    “Or ti piaccia gradir la sua venuta:/libertà va cercando, ch’è sì cara,/come sa chi per lei vita rifiuta”.

    1 Giugno, 2008 - 21:40
  67. lycopodium

    Sump, sono solo citazioni …

    1 Giugno, 2008 - 21:49
  68. Luigi Accattoli

    Un abbraccio a Clodine per le giuste parole che ha scritto sulla sofferenza delle donne nella guerra.

    1 Giugno, 2008 - 21:56
  69. Sumpontcura

    1 P, 5
    … omnem sillicitudinem vestram projicientes in eum, quoniam ipsi cura est de vobis. Sobrii estote, et vigilate…

    Buona notte; e grazie.

    1 Giugno, 2008 - 21:57
  70. Sumpontcura

    Errata corrige: “sollicitudinem”, naturalmente.

    1 Giugno, 2008 - 21:59
  71. picchio

    Clodine:
    “Intanto criticare l’operato della chiesa e del papa circa la santificazione di Maria Goretti sia gratuito ed è segno di grande superficialità. ”

    Non critico l’operato del papa circa la santificazione di Maria Goretti, ma proprio l’esercizio del ministero petrino come oggi concepito, con Vescovi, fratelli del papa, ridotti a mute comparse, se non a zerbini.
    Come ricorda Matteo situazioni come la disputa di Pietro e Paolo sulla circoncisione oggi sono inimmaginabili,( e che Pietro riconosca che Paolo ha ragione, poi..)
    Guarda solo il motu proprio sul VO.
    E non mi piace la nuova clericalizzazione che questo papa imprime alla chiesa.

    Riguardo a Maria Goretti, sono stata a un incontro diocesano e ho parlato a un gruppo di persone in maggioranza donne di questa discussione.
    Tutti sono state d’accordo con me, e il capo dell’ufficio catechistico mi ha ricordato che questa definizione ottocentesca della purezza, come qualcosa di fisico, è durata anni( e ancora persiste direi almeno sul blog) tanto che soltanto alla fine degli anni 90,anche per l’ostilità della chiesa,
    lo stupro è diventato reato contro la persona da reato contro la morale pubblica come era prima concepito.

    “Maria Goretti è l’emblema, il paradigma cui tutte dovremmo prendere esempio…” dice Clodine.

    e prima di far sesso, suppongo che ci dobbiamo inginocchiare e dire:
    Perdonami Gesù, perchè non lo fo per piacer mio, ma per far piacere a Dio!ROTFL

    2 Giugno, 2008 - 1:32
  72. Caro Sump,
    mi spiace che non riusciamo ad intenderci,
    siccome dovresti ricordare…..
    verso Paolo VI è stato detto quanto di peggio si poteva dire nei confronti di un papa,, era un papa, che doveva affrontare un mondo che prendeva atto di unove potenzialità, le contestazioni del 68 e quel che ne conseguiva,
    ho letto sui giornali di tutto.
    Ne ho sofferto.
    Ma mai mi sono sentito offeso.
    L’incapacità ad accettare opinioni e critiche nei confronti della propria gerarchia ecclesiastica si chiama INTOLLERANZA.
    Se poi si vuole essere intolleranti,
    lo si dica con chiarezza, io l’accetto che ci sono anche persone intolleranti, perchè fa parte della varia umanità.
    Ma non mi si venga a dire che ci si sente offesi come se fosse la sensibilità di padre,madre etc. questa, è ipocrisia bella e buona, non solo, significa non maturati nella fede, perchè si ha PAURA venga messa in dubbio la principi transeunti la propria fede.
    la propria fede si basa sulla resurrezione di Cristo,
    e NON su quello o tal altro papa o cardinale o vescovo.
    Che bella concezione che avete di sensibilità,
    chi critica un tale papa o cardinale o vescovo si ritiene offeso, che a sua volta critica un papa o un cardinale o un vescovo che non gli piacciono.
    Accidenti che IPOCRISIA.
    Ritorniamo con i piedi per terra.
    Io non sono nè di Paolo, nè di Apollo, nè di Cefa,
    sono di Cristo,
    Arigiratevela come vi pare,
    ognuno in questo è liberissimo di essere e di fare l’ipocrita e l’intollerante,
    ma io chiamo con l’aggettivazione propria le umane sensibilità,
    e non offesa.
    Per favore!
    Si passi un pò più di tampo tra la gente, e mettetevi a far di sti discorsi, tra i poveri e i sofferenti, tra malati di cancro, di parkinson, di alzhaimer,
    Si passi il tempo negli ospedali, tra volti che portano Cristo impresso sulla croce,
    per le strade tra gli indifferenti e i bestemmiatori,
    e farete meno devozionismo da strapazzo,
    altro che confronto sulla fede vissuta,
    in questo arzigogolare non c’è nulla di vissuto,
    ci sono solo una marea di chiacchiere.
    Povera Goretti,
    pure lei ci avete messo in mezzo, tanto per passarci il tempo.
    Ma per favore parliamo di fede vissuta sulla propria pelle, sulla testimonianza vissuta sulla propria pelle, dei tanti fallimenti che si devono registrare

    2 Giugno, 2008 - 5:21
  73. Clodine

    x Picchio circa il Motu Proprio

    Vedi Picchio, se non sei motivata da interesse personale alla celebrazione in Latino sei libera di non parteciparvi, nessuno ti mette la corda al collo. La Messa Tridentina fu arricchita dai vari Pontefici fino al 1963 e l'”Ordo Missae” rimase il medesimo fino al 3 luglio 1969 . La Bolla di san Pio V sulla S. Messa concludeva: “Nessuno dunque, e in nessun modo, si permetta con temerario ardimento di violare e trasgredire questo Nostro Documento…Che se alcuno avrà l’audacia di attentarvi, sappia che incorrerà nell’indignazione di Dio onnipotente e dei suoi beati Apostoli Pietro e Paolo”. Tant’è che il “Novus Ordo Missae” di Papa Paolo VI non potè invocare l’infallibilità pontificia e dopo aver firmato l’art.7 fu costretto a correggerlo su denunzia dei vari Cardinali E NON HA ABROGATO la BOlla Pontificia di san Pio V e il “Missale Romanum” voluti dal Papa e dal Concilio di Trento. La questione strettamente giuridica.

    Questo non dico io né Benedetto XVI lo dice il Codice di Diritto Canonico negli articoli art.22 art.23, basta leggerlo e l’art 30 aggiunge che “una legge può abrogare una consuetudine antichissima, solo se vi è esplicita abrogazione” NESSUN DOCUMENTO, nè il Concilio Vaticano II, nè il “Novus Ordo” di Paolo VI, nè altri atti pontifici posteriori, hanno esplicitamente abrogato la Messa di Pio V. Rimane pertanto intatto, valido e operante l’indulto, concesso dal Papa San Pio V a qualunque sacerdote o religioso di celebrare la Messa secondo il Rito Tridentino.

    Purtoppo in proposito vi sono molte idee confuse.

    Lo stesso servo di Dio il grande Papa Giovanni Paolo II, il 19 marzo 1980 incoraggiò i tradizionalisti e ha invitò i Vescovi ad accogliere e soddisfare i desideri dei cattolici che esigevano la Messa in rito antico secondo il Messale del Papa san Pio V.

    Perciò, vedi Picchio: Benedetto XVI non ha imposto nulla, e se credi che il papa possa fare tutto quello che vuole a dispetto nel sinodo dei vescovi sei in errore: i vescovi non sono affatto fantocci, anzi, tutt’altro..te l’assicuro!!!

    Riguardo a Santa Maria Goretti ribadisco quanto detto di sopra circa la motivazione della sua Beatificazione e auspico che ogni ragazza che patisce la stessa pena possa, guardando a lei, possa trovare la forza e il coraggio di reagire al male -come fece lo stesso Gesù: stravolgere la logica dell’odio che ti risucchia nell’abisso senza fine- con il per-dono.

    Riguardo all’altra domanda che mi poni, personalmente rappresenta quella specifica categoria che distingue il maschile e femminile e null’altro. Poi, se vogliamo parlare di “unione di anime” -prima ancora che fisica, allora ti rispondo che purezza non esclude nessuno dei due ambiti ” È la dimensione antropologica della sessualità, inseparabile da quella teologica. La creatura umana nella sua unità di anima e di corpo è qualificata fin dal principio dalla relazione con l’altro-da-sé. Questa relazione si presenta sempre buona ed alterata al tempo stesso. Essa è buona, di una bontà originaria dichiarata da Dio fin dal primo momento della creazione. Essa è, però, anche alterata dalla disarmonia fra Dio e l’umanità sopraggiunta con il peccato. Questa alterazione non corrisponde tuttavia né al progetto iniziale di Dio sull’uomo e sulla donna, né alla verità della relazione dei sessi. Ne consegue perciò che questa relazione buona, ma ferita, ha bisogno di essere guarita. Nessuna spiritualità disincarnata dunque, ma che tutto sia fatto con purezza di cuore e di spirito!

    ..”A te la gloria, la potenza e l’onore, al Figlio con lo Spirito Santo, ora e sempre, …. Il mio CUORE e la MIA CARNE .. esultano nel Dio vivente”

    salmo 84

    X Matteo: ringrazio Sump con tutto il cuore per la risposta, non credo di poter fare di meglio o di avere nulla da aggiungere in merito!

    Un saluto a tutti e un abbraccio al dott. Luigi!

    2 Giugno, 2008 - 5:48
  74. Clodine

    Mi dispiace Matteo, ti voglio bene, lo sai, ma stai “toppando” !!!

    Clo

    2 Giugno, 2008 - 5:57
  75. Clodine

    LO SAPPIAMO CHE PIETRO NON E’ CRISTO.. MATTEO….MA DAI !!!

    2 Giugno, 2008 - 5:58
  76. Famiglia Cristiana OnLine n.39
    «I CATTOLICI IN RETE?
    LI STIAMO ASPETTANDO»

    Per la maggior parte dei fedeli, Internet è ancora un pianeta sconosciuto, in mano ai gruppi tradizionalisti.
    «Scarsissima la presenza di blog cattolici e molto basso il profilo dei contenuti e dei temi affrontati».

    I cattolici stanno in fondo alla fila elettronica. Se ne sono lamentati anche i webmaster cattolici nel loro recente convegno nazionale a Perugia: solo il 60 per cento delle parrocchie ha un indirizzo di posta elettronica e appena il 16 per cento gestisce un sito Internet. Dello strumento c’è anche un po’ di paura. L’Azione cattolica ha chiuso i forum di libera discussione, presenti sul suo sito, per evitare il rischio di dibattiti troppo liberi e magari critici e l’invio di tanta spazzatura elettronica.

    Navigare sulle poche decine di blog cattolici esistenti è un’esperienza sconfortante.

    Il profilo è basso

    il resto, il profilo è basso, sia per i contenuti sia per i temi affrontati. Incalza Diani: «Brilla per ripetitività un certo devozionalismo sentimentale, arricchito talvolta da forme di preghiere intercessorie che rasentano la magia e la superstizione. È molto diffuso l’assillo della difesa di una cattolicità integralista. Cliccando su decine e decine di siti, l’immagine grafica più diffusa è quella del cavaliere templare con la spada sguainata». Chi crede che sia l’anima del cattolicesimo progressista o dissidente quella più rappresentata in Rete si sbaglia. I blog religiosi sono quasi tutti animati da esponenti del cattolicesimo tradizionalista. Dal blog di Antonio Socci ad antikomunista, astranocristiano, alCircolo La Pira, un blog di esternazioni politiche antigovernative che in comune con il sindaco santo di Firenze ha assai poco, a censurarossa, a fattisentire, la Rete è spalmata da blogger teocon.

    Patologica impreparazione

    Nelle ultime settimane in rilievo in questi blog appare il motu proprio sul presunto ritorno della Messa in latino, naturalmente tutto inteso come punizione verso i sacerdoti progressisti e gli abusi del Vaticano II. Commenta Diani: «Sembra che esso sia il più importante documento della Chiesa dalla fine del Concilio. Preoccupa invece la quasi totale mancanza di confronto tra esperienze religiose».

    Qualche eccezione, osserva Diani, si riscontra nei blog curati dai vaticanisti: «Sanno immergersi in un mondo che esprime contrasti, anche a livello intellettuale. E sanno offrire materiali e riflessioni con lo stile giusto». ricchissimo, il blog di Luigi Accattoli
    Alberto Bobbio

    2 Giugno, 2008 - 6:25
  77. Clodine

    Matteo, perché ti scandalizzi circa l’affetto di un devoto nei confronti di un pontefice? Io non la vedo così terribile questa forma di attaccamento, né mi meraviglia il senso di disagio o turbamento che potrebbe provocare il suono di certi tasti! Tu dici:” non è tuo padre né un componente della famiglia per cui..” Non è così. Hai mai sentito parlare di ideali? Si può dare la vita per un ideale. Ora, nella fattispecie la devozione o fiducia o ammirazione, come vuoi tu, per il pontefice rimanda in ultima istanza a Cristo e non per “unione ipostatica” come erroneamente dici ma per associazione e in quanto guida leggimata da Colui che ci ha preceduti: Gesù Cristo

    Se tutti la pensassero come te come potremmo interpretare le centinaia di migliaia di persone che da tutto il mondo si recarono a Roma e che sfilarono giorno e notte in estenuante attesa solo per dare l’estremo saluto a Giovanni Paolo II ? Come lo chiamo quello se non “amore”?

    E come ti spieghi le centinaia di migliaia di pellegrini che da ogni angolo della terra si dirigono a Roma unicamente per essere benedetti dal ponefice? Si accalcano sotto la piazza, con i bambini in braccio sotto un sole terribile o la pioggia battente eroicamente per cosa secondo te???

    Sono tutti pazzi, tutti stolti, tutti incapaci di distinguere, di discernere? Io non lo credo.

    2 Giugno, 2008 - 6:48
  78. Sumpontcura

    Cara Picchio,
    non so se gradisci che il tuo intervento, rivolto a Clodine, sia commentato anche da altri: se non ti fa piacere che io ti scriva, basta solo evitare di rispondermi.
    – A tuo parere oggi nella Chiesa i vescovi sono ridotti a mute comparse, o addirittura a zerbini: Picchio, l’esempio che riporti (quello del motu proprio) dimostra esattamente il contrario: molti vescovi sono intervenuti in pubblico con dichiarazioni di dissenso, di esplicita disobbedienza, di critica in qualche caso ai limiti dell’insulto.
    – Sulla virtù della purezza, non voglio entrare in polemica su quel che abbiamo messo per iscritto, nei giorni scorsi, tu, io e diversi altri naviganti. Mi limito a rinviare al Catechismo della Chiesa Cattolica, che dovrebbe essere un testo ben conosciuto dal tuo ineffabile capo ufficio catechistico.
    “2332. La sessualità esercita un’influenza su tutti gli aspetti della persona umana, nell’unità del suo corpo e della sua anima.
    2348. Ogni battezzato è chiamato alla castità. Il cristiano si è rivestito di Cristo, modello di ogni castità. Tutti i credenti in Cristo sono chiamati a condurre una vita casta secondo il loro particolare stato di vita (…)
    2349. (…) Le persone sposate sono chiamate a vivere la castità coniugale; le altre praticano la castità nella continenza.” (…)
    2356. Lo stupro (…) viola la giustizia e la carità. Lo stupro lede profondamente il diritto di ciascuno al rispetto, alla libertà, all’integrità fisica e morale”.

    Posso sottolineare (ai fini della chiarezza della nostra discussione) l’integrità fisica e morale? E l’unità di corpo e anima? La mia edizione del Catechismo è datata 1999 (non milleottocentoqualchecosa).
    PS – Devi proprio adoperarla, la sgradevole espressione “fare sesso”?

    2 Giugno, 2008 - 7:38
  79. lycopodium

    “Preoccupa invece la quasi totale mancanza di confronto tra esperienze religiose”.
    Questa frase è proprio la dimostrazione palese e impietosa di una volontà di esclusione e di squalifica di chi non è allineato alla “lingua comune” pseudo-progressista.
    E sia!
    Eliminiamo pure il “devozionalismo sentimentale”, le “preghiere intercessorie che rasentano la magia e la superstizione”; snobbiamo oligarchicamente la nostalgia della liturgia tridentina e tutto quell’orrido fenomeno della “cattolicità integralista”.
    E poi?
    Io non vedo nulla di costruttivo in questa intervista (peraltro ormai vecchissima).
    Da questa raffica di “no” da parte di Diani (mancano solo TAV, Dal Molin e Chiaiano), non viene fuori il senso autentico della presenza cattolica, l’essenziale, ciò che motiva e identifica la testimonianza cristiana.

    Il problema è che un certo cristianesimo post-conciliare ha un’idea snervata e inconcludente di testimonianza, come dimostra un bellissimo testo di Giuseppe Angelini
    «La testimonianza – prima del “dialogo” e oltre» Centro Ambrosiano – Milano.
    Cito alcuni stralcio, invitando tutti a leggerlo:
    «Nel lessico postconciliare la parola testimonianza ha assunto di fatto un grande rilievo, un rilievo addirittura strategico. …Eppure parlare di testimonianza oggi non è esente da ambiguità e occorre ritrovare il senso vero e impegnativo di questa categoria, che «nella lingua del Nuovo Testamento dà espressione al profilo critico, e addirittura polemico, del rapporto del cristianesimo con il mondo intorno. Se di tale categoria è fatto uso invece per raccomandare un profilo irenico e amichevole di quel rapporto, è legittimo il sospetto che nella scelta si nasconda qualche equivoco. Attraverso l’uso indebolito della categoria della testimonianza prende corpo una minaccia di carattere più generale, che incombe sulla predicazione cristiana e rispettivamente sulle forme della coscienza credente. Per accondiscendere alla pressione della cultura diffusa, minaccia di essere rimosso un profilo assolutamente irrinunciabile del vangelo di Gesù… Il vangelo non ha la forma di un messaggio sempre e solo consolante; comporta invece un giudizio sulla menzogna che caratterizza la vita comune dei figli di Adamo; in tal senso comporta anche un appello a tutti rivolto perché si convertano»… Di fronte alla pressione della cultura laica contemporanea, che vorrebbe confinare la religione allo spazio ben definito della coscienza individuale, la verità del vangelo rimane, per il credente, un orizzonte determinante per la vita nella sua interezza…. La Chiesa, uscita dal fianco trafitto di Cristo, ritrova nella testimonianza le radici della sua stessa identità».

    I toni etnocentrici e vagamente persecutori di Diani (e di chi per lui), dimostrano proprio l’incapacità di ammettere che quel modo snervato e inconcludente di fare “testimonianza” è sostanzialmente finito.
    Per fortuna.

    2 Giugno, 2008 - 7:58
  80. raffaele.savigni

    D’accordo: il papa non è Cristo, e non è infallibile su tutto, ma solo se parla “ex cathedra”; e su tante questioni si può discuterer. Ma se la Chiesa è come una grande famiglia, io rispetto mio padre (= il papa) anche quando fatica ad accettare certe sue decisioni e magari soffro per questo (è capitato più volte nella storia della Chiesa); e di fronte ad attacchi esterni lo difendo senza astio, non mi unisco certo ai laicisti che lo attaccano, anche se faccio di tutto per tenere aperto un canale di dialogo con loro.Péiù in generale, parlando della Chiesa come Madre, un cardinale disse: il figlio di una prostituta ama sua madre anche se non ne condivide le scelte; così un cristiano ama la Chiesa, anche se la vede peccatrice e talvolta può soffrire per alcuni suoi ritardi e per alcune scelte che non condivide.
    Ferma restando la libertà di discutere su questioni opinabili (ma discutere non significa offendere), un cristiano dovrebbe soffrire quando vede offendere il papa o il suo vescovo ancor più che quando viene offeso lui stesso.

    2 Giugno, 2008 - 8:46
  81. raffaele.savigni

    Purtroppo è vero che sui blog cattolici (in prevalenza tradizionalisti) il livello culturale e teologico è in genere molto basso: il nostro pianerottolo è un’eccezione, mi sembra. Noto poi che molti siti sono monotematici ed autoreferenziali: trattano sempre gli stessi temi, da una sola ottica, e non è possibile interloquire. Un esempio è “Petrus”; ma anche siti di cattolici progressisti (come Adista o statusecclesie.net di Melloni) sono molto autoreferenziali, e non lasciano spazio ad una vera discussione.

    2 Giugno, 2008 - 8:54
  82. don78

    Caro prof. Savigni,

    lei dice:
    “Ferma restando la libertà di discutere su questioni opinabili (ma discutere non significa offendere), un cristiano dovrebbe soffrire quando vede offendere il papa o il suo vescovo ancor più che quando viene offeso lui stesso”

    Io apprezzo (e sempre ho apprezzato) il suo equilibrio, tuttavia mi piacerebbe aggiungere un paio di osservazioni:
    1) Io credo che un cristiano dovrebbe soffrire innanzitutto quando vede offendere la dignità di qualsiasi persona: soprattutto degli ultimi, dei poveri, dei senza diritti e dei deboli… almeno così mi pare di aver capito dal Vangelo (cf. vedove, orfani, stranieri… e anche Mt 25.. etc.)
    2) Sull’accostamento: mamma offesa = chiesa offesa = papa offeso, mi sembra che ci sia qualche passaggio indebito o almeno superficiale, ecclesiologicamente parlando. Mi sembra un po’ troppo semplice e riduttivo ridurre la chiesa “Madre e Maestra” (o anche prostituta) al papa e ai vescovi. Inoltre avverto in certe affermazioni (anche di teologi) un certo sentimentalismo mammone che onestamente non capisco né condivido (soprattutto tra teologi preti italiani… chissà perchè..)

    L’articolo sui cattolici che è stato riportato lo condivido ed è stato, ironia della sorte, proprio quel articolo di famiglia cristiana che mi ha fatto scoprire questo bellissimo blog qualche mese fa. Quindi grazie a FC 🙂

    2 Giugno, 2008 - 9:45
  83. Clodine

    Personalmente ho avuto un’esperienza terribile di un blog cattolico -per il momento evito di nominarlo- la prima volta che azzardai un parere il quale constatava di un solo intervento e dovetti fare “caporetto”. Mi sono riaffacciarmi timidamente sul pianerottolo di Accattoli anni e anni dopo.
    Pensate che fui addirittura minacciata e aggredita verbalmente, telefonicamente. Mi sono vista arrivare decine di mail infarcite di parolacce, insulti, sproloqui di ogni genere per mesi, solo per aver espresso un concetto diverso dal coro degli unanimi consensi. Ho passato i guai!!

    In fede
    clodine

    2 Giugno, 2008 - 9:49
  84. picchio

    “Perciò, vedi Picchio: Benedetto XVI non ha imposto nulla, e se credi che il papa possa fare tutto quello che vuole a dispetto nel sinodo dei vescovi sei in errore: i vescovi non sono affatto fantocci, anzi, tutt’altro..te l’assicuro!!!”

    Certo come no, quando un vescovo australiano scrive alla sua Diocesi nel 2020 in tutta la Diocesi, per un milione di cattolici sparsi in un territorio immenso, ci saranno soltanto 17 preti, come faremo? Forse la chiesa dovrebbe riconsiderare l’ordinazione di uomini sposati, gli viene mandato un visitatore apostolico.
    E ai Sinodi alcuni argomenti sono vietati.

    Il VO nella mia Diocesi non viene celebrato, nessuno è interessato e ne ha fatto per ora richiesta. Ho pessimi ricordi quando solo donne e bambini stavano nei banchi recitando il rosario e gli uomini in piedi in fondo alla chiesa discutevano e compravano e vendevano bestiame e il vociare diventava sempre più forte. Allora il prete si girava e urlava: basta, zitti o vi sbatto fuori, e ricominciava, e dopo un pò di nuovo.

    2 Giugno, 2008 - 9:52
  85. picchio

    Sum
    il mio capo catechista preferisce, come me, parlare di castità e ne riconosce l’importanza e il valore. E sa ovviamente che riguarda TUTTI celibi, consacrati e sposati e ne parla ai nostri giovani che allora lo capiscono, anche se ovviamente è una virtù difficile da praticare di questi tempi.
    La purezza, e tutto il linguaggio correlato ( le giovinette…, ) rimettiamola nella naftalina con le crinoline e vecchi merletti

    2 Giugno, 2008 - 10:05
  86. Sumpontcura

    Cara Picchio,
    se davvero si tratta solo di una questione di linguaggio (ma sono andato a rileggere i tuoi interventi dei giorni scorsi e francamente non mi pare), mi sento del tutto tranquillizzato: castità sia, dunque, e bando alla purezza: le sensibilità lessicali sono le più facili da rispettare.
    Di ordinazione di uomini sposati diversi vescovi e arcivescovi (anche emeriti) parlano da tempo, nei sinodi e (quel che è peggio) sui giornali e nei libri-intervista. Ammetterai che si tratta di argomento delicato, da non lasciare a sia pur generose esternazioni estemporanee ma da affrontare con la prudenza e la sapienza che alla Gerarchia sono particolarmente ispirate (fino a prova contraria) dallo Spirito Santo.
    Sul vetus ordo: che strani ricordi hai, nonnina! – direbbe Cappuccetto Rosso -. Ho “servito” messe pressoché quotidianamente (e per lunghi periodi più messe al giorno) per molti molti anni: episodi come quelli da te ricordati non ne ho mai visti, né in un paesino agricolo, né in una grande città. Comunque, ha ragione Clodine: chi ti obbliga a rinunciare al novus ordo, che – come è universalmente noto – ha riempito le chiese di uomini pii, del tutto estranei alla compravendita del bestiame?

    2 Giugno, 2008 - 10:41
  87. lycopodium

    Questo è un link, in massima evidenza, in un sito che gode dell’unanimità dei consensi (“Ci sono poi molti blog sul Papa. Il migliore è ratzinger.it, che mette in Rete testi e documenti del Papa, quando era ancora cardinale, la cui lettura è indispensabile per capire il percorso culturale e teologico di Benedetto XVI”):
    http://www.ratzinger.it/modules.php?name=News&file=article&sid=240

    p.s.
    @picchio
    Gli orrori antichi
    [Ho pessimi ricordi quando solo donne e bambini stavano nei banchi recitando il rosario e gli uomini in piedi in fondo alla chiesa discutevano e compravano e vendevano bestiame e il vociare diventava sempre più forte. Allora il prete si girava e urlava: basta, zitti o vi sbatto fuori, e ricominciava, e dopo un pò di nuovo… La purezza, e tutto il linguaggio correlato ( le giovinette…, ) rimettiamola nella naftalina con le crinoline e vecchi merletti ]
    non giustificano l’arsenico.

    2 Giugno, 2008 - 10:46
  88. Clodine

    XPicchio:
    Condivido la tua tristezza riguardo alla mancanza di vocazioni e sicuramente la chiesa cattolica nel suo ordinamento, fino ad oggi, non prevede il matrimonio dei preti. Lo stesso Giovanni P.II non volle sentirne parlarne, chissà, forse un giorno..tante cose cambiano nel corso del tempo…

    Riguardo l’ organizzazione territoriale della Chiesa Cattolica Romana questa è basata sulla Provincia Ecclesiastica generalmente costituita da una Arcidiocesi metropolitana e da più Diocesi ma talora da altri tipi di circoscrizione territoriale. Il numero dei vescovi è però molto più grande di quanto farebbero pensare le 2.500 circa circoscrizioni sia perchè nelle Diocesi più grandi possono esservi anche più vescovi (vescovi ausiliari) che aiutano il Vescovo della diocesi sia perchè in particolare a Roma risiedono diversi prelati che coadiuvano il Papa nel Governo della Chiesa (Cardinali e altri Vescovi) mondiali,sia perchè la S.Sede è spesso rappresentata presso Governi e altre istituzioni da un Vescovo.Tutti questi Vescovi senza diocesi sono vescovi titolari di una diocesi e sono a loro volta circa 2000..come vediI vescovi di uno Stato (ma a volte di più Stati collaborano avvallendosi di Conferenze Episcopali Nazionali che difatti vengono ad assumere una importante funzione nel governo regionale della Chiesa.Strutture analoghe esistono per le Chiese Orientali o raccolgono i Vescovi Cattolici Romani e orientali di una determinata area geografica. Nonostante questi ultimi siano sposati la differenza non è poi così sostanziale!

    Sulla purezza che dirti Picchio, amica mia ” lo spirito è contrario ai desideri della carne”..non lo dico io, lo dice il Vangelo, ma capisco che questo è un processo lungo e di difficile digestione. Un cammino a ritroso rispetto al comune sentire che vale la pena sperimentare è auspicabile. La disciplina del proprio corpo non è cosa facile, per questo non ti biasimo e capisco la tua difficoltà ad accettare questo discorso, ma non mi scandalizzo, anzi..è che..vedi Picchio, noi non nasciamo dotati di volontà, la volontà va esercitata, come un muscolo, continuamente. La castità va a braccetto con la purezza ed essendo noi “spiriti incarnati” anche la sessualità non è mai castrante quando è sostenuta dalla Grazia. Viceversa per uno strano paradosso lo diventa nel momento stesso in cui si da libero accesso alle proprie inclinazioni che sono, ovviamente, connaturali alle altre bestie.
    Non c’è bisogno della naftalina, parola mia, basta essere un tantino intelligenti cercare la Via ed essere saggi per raggiungere una spendida vittoria

    2 Giugno, 2008 - 10:48
  89. don78

    Clodine,

    più che “spiriti incarnati” noi siamo “carni inspiritate”
    come nel racconto della creazione in Genesi.
    🙂

    2 Giugno, 2008 - 10:55
  90. Sumpontcura

    Caro don78:
    “Un cristiano dovrebbe soffrire innanzitutto quando vede offendere la dignità di qualsiasi persona: soprattutto degli ultimi, dei poveri, dei senza diritti e dei deboli”. Se attenuiamo l’avverbio “innanzitutto”, siamo d’accordo – credo – tutti ma proprio tutti.
    Sulle offese alla Chiesa e alla sua Gerarchia, Gesù aveva – mi pare – idee molto molto chiare: “Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato” (Luca, 10, 16).
    “Come il Padre ha mandato me, così anch’io mando voi (…) A chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi” (Giovanni, 20, 21-23). Non sta parlando a tutti i fedeli cristiani: sta parlando alla Chiesa gerarchica (il potere di rimettere i peccati non lascia adito a dubbi, mi pare).

    2 Giugno, 2008 - 11:03
  91. Clodine

    Ahhh AhAhAhh…eh già caro don78…è proprio così!
    Sei troppo simpatico…voglio molto bene ai sacerdoti, e prego moltissimo per voi.

    Ti abbraccio

    Clo

    2 Giugno, 2008 - 11:03
  92. don78

    Caro Sump,

    se proprio vogliamo spaccare il capello, la tua citazione sul disprezzo verso i discepoli che è disprezzo verso Gesù ti si rivolta contro, mi sembra. In Lc 10 Gesù parlava ai 70 discepoli e non ai 12 apostoli, nei quali tradizionalmente si vede la gerarchia della chiesa. Detto questo, a me non piace questo modo di argomentare teologicamente, perchè applicare le categorie di oggi (papa, vescovi, gerarchia etc.) a quelle del Vangelo (12, 70 etc.) è un porcesso che va fatto con molta cautela e in maniera critica.
    La mia argomentazione era sulla equiparazione chiesa = gerarchia, sulla quale inesattezza credo che, anche in questo caso, si possa essere tutti d’accordo.
    Mi riferivo inoltre a un certo sentimentalismo mammismo nei confronti della chiesa (gerarchia). Per rifarmi ad un esempio sopra citato: se mia madre facesse la prostituta, oltre a volerle bene, farei di tutto per toglierla dalla strada. O no?

    2 Giugno, 2008 - 11:23
  93. Sumpontcura

    Mi piace di più l’interpretazione che vuole rappresentare, nei 70 discepoli, i preti della Chiesa cattolica (e magari anche i diaconi), fermo restando che i dodici rappresentano i vescovi: il tipo di missione affidata ai 70 ha caratteristiche di straordinarietà e – se mi perdoni il termine – di “professionismo”, difficilmente assimilabile a quella di un cristiano non ordinato né consacrato.
    La tua conclusione sulla madre-prostituta mi pare, invece, ineccepibile e anche spiritosa. (Il che non guasta mai, a parer mio).

    2 Giugno, 2008 - 12:08
  94. raffaele.savigni

    Caro don 78, una cosa (soffrire per le offese fatte ai poveri: il che è doveroso) non esclude l’altra (soffrire per le offese rivolte alla Chiesa). Nei grandi santi (da san Francesco, che aveva un grande rispetto per i preti, anche moralmente inadeguati, in virtù del loro potere di consacrare l’Eucarestia, a san Vincenzo de’ Paoli) credo che ci fossero entrambi gli elementi.La Chiesa non è solo la Gerarchia, certamente, ed occorre evitare un “mammismo” superficiale: ma la maternità spirituale della Chiesa (esercitata sia dai successori degli apostoli, sia dai “carismatici”) è una importante funzione, che non dobbiamo dimenticare.
    Certamente il figlio di una prostituta, pur amando sua madre, cercherà di tirarla fuori dal marciapiede: così anche un laico cristiano cercherà di evitare che il suo vescovo o parroco imbocchi una strada pastoralmente infruttuosa. Ma cercherà di farlo con amore, evitando di assumere toni rivendicativi e “sindacali”: così come Caterina da Siena scriveva con grande libertà (ma anche con amore) ai papi del suo tempo. In questo senso leggo la metafora della “madre prostituta” un po’ diversamente rispetto al card. Biffi, che l’ha evocata per mettere in evidenza solo la “difesa” della propria madre/chiesa.
    L’importante è evitare polemiche astiose. San Paolo criticò in un’occasione Pietro, ma andò a Gerusalemme per incontrarlo e per avere una conferma da lui e dalle altre “colonne” della Chiesa.Su questo credo che possiamo trovarci d’accordo.

    2 Giugno, 2008 - 14:14
  95. picchio

    Sum
    la castità è importante, ma talmente importante che non coincide assolutamente con quella fisica.
    Una vergine stuprata continua ad essere vergine.

    2 Giugno, 2008 - 16:16
  96. picchio

    Ma Clodine guarda che io sono favorevole al VO per chi lo desidera.
    Purtroppo su tanti siti, e non soltato tradizionalisti, soprattutto in america ( hai mai dato un’occhiata al sito di Father Z ?) molti vedono la messa VO come l’unica vera, santa… e vorrebbero e spingono( anche con gesti plateali e portando disunione nelle diocesi) perchè da straordinaria, come voluta da BXVI, ridiventi ordinaria.

    Tra l’altro quelli che si lamentano che da dopo il concilio la gente non va più in Chiesa, si rendono conto che dal 1965 100 cose sono cambiate all’interno della società, dal ruolo della donna, al lavoro, internet, la struttura economica,ecc…
    100 cose sono cambiate e secondo loro la liturgia è stato l’unico cambiamento. Un ritorno in massa al VO teletrasporterebbe indietro il mondo e la chiesa a una mitica età dell’oro. E’ un discorso molto semplicistico, ed è preoccupante se lo fa il segretario di un dicastero vaticano come il card. Ranjith.

    2 Giugno, 2008 - 16:35
  97. picchio

    AH Clodine so benissimo come è strutturata la Chiesa cattolica.
    Non ho detto che la riforma del ministero di Pietro sia di facile soluzione, ho detto che con la complessità del mondo moderno è assolutamente necessaria.

    Magari finirebbe anche tutta sta papalatria. Sembra che per qualcuno è più importante quello che dice il papa di quello che ha detto Cristo!

    2 Giugno, 2008 - 16:43
  98. picchio

    Sum,
    buon per te che hai dei buoni ricordi del VO, questa è stata la mia esperienza.
    Se vuoi te ne racconto un’altra: in un altro paese, vicino a quello della mia infanzia, nessuno a parte 4-5 persone ( su circa 200) andava a messa. Il nuovo parroco appena nominato, va al caffè dove tutti giocavano a carte e chiede perchè non venite a messa?
    ” Prete, non sei capace a dirti la messa da solo? Quello di prima lo sapeva fare benissimo”
    E tutto è rimasto come prima.

    2 Giugno, 2008 - 16:54
  99. Sumpontcura

    Cara Picchio,
    a quel che ricordo, anche il catechismo di Pio X (che risale a circa un secolo fa) stabiliva che per poter parlare di peccato (tutti i peccati, compresi quelli contro la purezza – o castità che dir si voglia) erano richiesti “piena avvertenza” e “deliberato consenso”. La “verginità” di cui parla la Chiesa (ieri come oggi) non ha nulla a che vedere con la particolare condizione anatomica che stava tanto a cuore ai giuristi e ai legulei. La tua frase “una vergine stuprata continua ad essere vergine” è, per la Chiesa, di un’evidenza solare ieri come oggi. Ti risulta che ci sia mai stata una suora stuprata che si sia vista allontanare dal convento in quanto “non più vergine”? E al di là di “pie” leggende, donne cristiane stuprate prima del martirio hanno perso il loro appellativo di “vergini”?

    2 Giugno, 2008 - 17:40
  100. Sumpontcura

    “Un ritorno in massa al VO teletrasporterebbe indietro il mondo e la chiesa a una mitica età dell’oro. E’ un discorso molto semplicistico”. Sei fin troppo generosa: per me – che pure amo il vetus ordo e lo seguo ogni domenica – è un discorso palesemente imbecille. (Non mi risulta assolutamente – però – che il card. Ranjith abbia mai dichiarato una scemenza del genere).

    2 Giugno, 2008 - 17:45
  101. Luigi Accattoli

    Arcivescovo Ranjith.

    2 Giugno, 2008 - 17:51
  102. Sumpontcura scrive,2 Giugno 2008 @ 12:08
    Mi piace di più l’interpretazione che vuole rappresentare, nei 70 discepoli, i preti della Chiesa cattolica (e magari anche i diaconi), fermo restando che i dodici rappresentano i vescovi
    ================================================
    con tutto il rispetto,
    ma questa che teologia è?

    2 Giugno, 2008 - 17:57
  103. picchio

    Sum
    esatto, vedo che finalmente anche tu concordi che la verginità non sono due cm di imene.

    Certo che non ha mai fatto una dichiarazione così testuale, ma hai mai letto le interviste, prefazioni, esternazioni dell’arc Ranjith? Semra che per lui l’unica cosa che sia mutata nel corso degli anni è la liturgia, ritornando indietro ecco di nuovo la chiesa come era nel passato. Alla fine le sue esternazioni sono state persino rettificate dalla radio Vaticana.

    E poi SUM c’erano messe terribili prima del concilio come succede ora, c’erano messe sante prima del concilio come succede ora.
    Ti assicuro che non sempre e in tutti i posti era un’età dell’oro

    2 Giugno, 2008 - 18:20
  104. lycopodium

    Sump e Picchio si confrontano sul rapporto novus ordo/vetus ordo missae.
    Si sa l’argomento è fonte di conflitto, ma è oltremodo plausibile l’ammissione salomonica che “c’erano messe terribili prima del concilio come succede ora, c’erano messe sante prima del concilio come succede ora”.
    Certo ci sono difficoltà di “ricezione e appropriazione” dell’antica e/o della nuova forma liturgica.
    Per troppo tempo la liturgia è stata illuministicamente considerata un orpello della fede.
    Finché l’uomo comune, senza le superfetazioni razionalistiche dei teologi, era naturaliter liturgico, questo non era un danno.
    La fine del mondo tradizionale ha portato alla luce il conflitto religione/fede; sulle prime si è pensato che la fede potesse germinare facendo piazza pulita della dimensione “religiosa”, ma anche questa purezza evangelica della fede si è rivelata paradossalmente un altro modo di veicolare la secolarizzazione.
    Così acuti liturgisti come Andrea Grillo può parlare della perduta consapevolezza della necessità per il cristiano non solo dell’iniziazione al rito (= spiegazione e/o comprensione) ma anche dell’INIZIAZIONE TRAMITE IL RITO; e può arrivare a dire che la riforma liturgica ha certo favorito la comprensibilità del rito, ma ne ha occultato ancora di più le sue (residue!!!) EVIDENZE.
    Il Motu Proprio papale è, in questo contesto, una chance in più PER la “causa della liturgia” (di tutta la liturgia, dell’antica come della nuova), non CONTRO di essa.
    La scommessa di oggi è che iIl nuovo rito e quello antico siano l’un l’altro “elemento critico e riequilibratore”, come detto ottimamente da Pietro De Marco:
    (http://www.stefanoborselli.elios.net/news/archivio/00000364.html).
    Mi appello all’intelligenza e alla fede dei partecipanti al blog: tacciano le polemiche, si faccia autentica mistagogia liturgica.

    2 Giugno, 2008 - 18:52
  105. Sumpontcura

    Caro Matteo: come sarebbe a dire “ma questa che teologia è”? Che fai, mi chiedi le referenze per avere il diritto di leggere il Vangelo? Proprio tu che non fai altro che rivendicare la tua libertà da cattolico adulto?

    (Comunque: commentando proprio il brano dei 70 discepoli, Giovanni Paolo II diceva ai fedeli di Newark il 5 ottobre 1995: “Gesù ci ricorda che c’è urgente bisogno di più operai per la messe e ci dice di pregare per loro: “La messe è molta ma gli operai sono pochi. Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai per la sua messe” (Lc 10, 2). La questione delle vocazioni è vitale per la Chiesa. (…) Dobbiamo pregare affinché specialmente i giovani ascoltino la chiamata di Dio a servire come sacerdoti, religiose e religiosi, come missionari in Patria o in altri Paesi.”

    2 Giugno, 2008 - 19:58
  106. Sump,
    permettimi di rispettarti.
    Da dove ricaviamo che per discepoli si intendono i sacerdoti,
    e per apostoli i vescovi.
    Ecco,
    da dove la mia domanda,
    che teologia è questa!?
    Perchè io rimango molto molto perplesso, perchè una tale lettura non lo si ricava da nessuna parte dei vangeli.
    Dai Vangeli risulta chiaro che ci sono gli Apostoli e i Discepoli, tra cui rientravano anche le donne.
    Altre cose i Vangeli NON le dicono, nè se le sognano di dirle.
    Ti prego di non piegare la lettura dei Vangeli a personali e pii desideri.
    Non mi sembra opportuno ingenerare confusione nel Popolo di Dio.
    grazie e scusa il disturbo

    2 Giugno, 2008 - 20:14
  107. raffaele.savigni

    Nei Vangeli, con rigerimento al periodo prepasquale, quando un sacerdozio cristiano ancora non esisteva, si parla di “discepoli” in senso ampio: quindi anche i laici e le donne (come Maria Maddalena) sono “discepoli”. Indubbiamente però, nella massa dei suoi seguaci/discepoli, Gesù ne sceglie alcuni “perché stessero con lui e per predicare”. Su questa base, nel corso dei secoli, una tradizione autorevole (ma non è un dogma), da Isidoro di Siviglia ai concili medievali, ha visto raffigurati nei settanta discepoli di Gesù i precursori ed il modello dei presbiteri (così come, questa volta indiscutibilmente, almeno per la tradizione cattolica e per quella ortodossa, i vescovi sono i successori degli apostoli). C’è quindi, mi sembra, un “discepolato comune” e un discepolato più specifico, di tipo ministeriale.Non so se su questo riesco a mettere d’accordo Matteo e Sumpontcura…

    2 Giugno, 2008 - 20:35
  108. Luigi Accattoli

    Ringrazio Savigni per il tentativo di mediazione e stupisco – ancora e sempre – per la grinta di tutti.

    2 Giugno, 2008 - 20:56
  109. Sumpontcura

    Per quanto mi riguarda, caro Raffaele, quello che hai scritto è esattamente ciò che intendevo. Non è un dogma, ovviamente. Infatti, nel rispondere a don78, parlavo di preferenze e d’interpretazione.

    2 Giugno, 2008 - 21:03
  110. lycopodium

    “La preghiera per le vocazioni al ministero.La bellezza cristiana della vita di un bravo prete e la grazia straordinaria che rappresenta un prete santo per una comunitàdevono suggerire a tutti di pregare perché nelle nostre comunità non manchino i preti. La preghiera per le vocazioni alministero sacerdotale deve essere condivisa da tutta la comunità.Invito anche voi a pregare in famiglia e a suggerire questa intenzione di preghiera anche ai vostri figli, in obbedienza allaparola del Signore “pregate il padrone della messe che mandi operai per la sua messe”(Lc 10,2).”
    card. Carlo Maria Martini

    2 Giugno, 2008 - 21:07
  111. Clodine

    Secondo le più antiche testimonianze del NT l’apostolo paolo, è di gran lunga è il più conosciuto. Riguardo a Paolo non si tratta semplicemente di inviato della comunità (Cor.8,23;Fil2,25) ma, come dimostrano le sue lettere (I-II Cor; Gal, Rom..anche Ef, Col: 1 e 2 a Tito) di apostolato in senso assoluto, significato comprende due elementi :

    a) L’apostolo è colui che è testimone del risorto, colui al quale Cristo si è rivelato come il Vivente

    b)Colui che ha ricevuto dal Signore l’incarico della predicazione missionaria. Così dice : ” ma quando a colui, che mi ha segregato fin dal seno materno e mi ha chiamato con la sua grazia, piacque di rivelare in me il suo figlio perché lo annunciassi tra i pagani..ecc.” Paolo rivendica per se questo diritto come “il minimo degli apostoli”..

    In seguito salì a Gerusalemme per conoscere Cefas e rimase con lui 15 giorni , di li a poco conoscerà Giacomo e gli altri ; che questi fossero tutti testimoni del risorto è un fatto certo (I Cor 15,5) per Paolo sono veri testimoni quindi inclusi negli “altri” apostoli. Testimonianza incontestabile la danno i sinottici,i quali attestano che fu proprio il Signore pre-pasquale a chiamarli così ed a istituirli ( eccezion fatta per Mattia avvenuta a posteriori).

    Poi c’è tutto il significato remoto, giudaico, legato alla simbologia del numero 12 e la discussione ingaggiata con gli altri da Paolo per non essere stato testimone oculare – condizione necessaria – infine si dovrà anche concedere che i 12, a parte Pietro e i figli di Zebedeo, sono, in quanto individui singoli, senza volto per la posterità. Malgrado ciò, tuttavia, non si può misconoscere il ruolo storico che i 12 hanno giocato nella storia dei primordi della chiesa…fa parte della tradizione..codificata da Paolo stesso.
    Certo, colpisce il fatto che, per ciò che avvenne per Iscariota con la sostituzione non avvenne per Giacomo dopo il suo martirio(12,2) : Giacomo non è stato rimpiazzato e questo pone degli interrogativi! Il collegio dei 12 come tale potrebbe essersi estinto (?). Ma questo non credo sia fondamentale per la missionarietà.

    Apostolo è il messaggero di un altro, non inviato dalla comunità, ma attraverso Cristo dal Padre ( Gv 10,40; MC 3,4; Mt 28,19) per cui si trova in questo senso addirittura al di sopra della chiesa. Egli non è sottomesso alla scelta :” Paolo , apostolo, non da parte degli uomini, né per l’intermediario di un uomo, ma per mezzo di Gesù Cristo” (Gal 1,1). E neppure sottomesso al suo giudizio : ” ma a me non importa nulla di essere giudicato da voi…un tribunale umano (I Cor 4,3) L’Apostolo è inviato plenipotenziario dal suo Signore, in questo contesto la sua persona non ha alcuna importanza!

    2 Giugno, 2008 - 21:40
  112. Codice di Diritto Canonico
    Can. 1008

    Con il sacramento dell’ordine per divina istituzione alcuni tra i fedeli mediante il carattere indelebile con il quale vengono segnati, sono costituiti ministri sacri; coloro cioè che sono consacrati e destinati a pascere il popolo di Dio, adempiendo nella persona di Cristo Capo, ciascuno nel suo grado, le funzioni di insegnare, santificare e governare.

    Can. 1009 – §1. Gli ordini sono l’episcopato, il presbiterato e il diaconato.
    ————————–
    IL VESCOVO SERVITORE DEL VANGELO DI GESÙ CRISTO PER LA SPERANZA DEL MONDO
    Instrumentum laboris
    Città del Vaticano – 2001 n.37
    Con la consacrazione episcopale “viene conferita la pienezza del sacramento dell’ordine, quella cioè che dalla consuetudine liturgica della Chiesa e dalla voce dei santi Padri viene chiamata sommo sacerdozio, il vertice del sacro ministero”

    2 Giugno, 2008 - 21:42
  113. miei cari coinquilini,
    non è che i documenti
    li usiamo solo quando ci pare?

    2 Giugno, 2008 - 21:44
  114. Scusami Clodine,
    plenipotenziario,
    il buon Gesù non se lo è sognato in nessun momento,
    non gli interessava la politica……

    2 Giugno, 2008 - 21:45
  115. Clodine

    La chiesa si fonda sulla testimonianza e il servizio degli Apostoli che sono anteriori ad essa. Sono gli iniziatori e le fondamenta durevoli di cui Cristo stesso è la “pietra angolare” la “chiave di volta”. in questo senso la chiesa è costruita sulle fondamenta degli apostoli (e dei profeti) e Cristo Gesù ne è la pietra angolare (ef 2,20:cfr Mt 16,18 ; Apoc 21,14)

    2 Giugno, 2008 - 21:48
  116. lycopodium

    off topic
    il contatore dell’orario viaggia regolarmente in ritardo di un’ora
    ????????????????

    2 Giugno, 2008 - 21:56
  117. Apostolo è il messaggero di un altro, non inviato….

    Egli non è sottomesso alla scelta…..
    _______________________
    In quei giorni Pietro si alzò in mezzo ai fratelli (il numero delle persone radunate era circa centoventi) e disse:
    “Fratelli, era necessario che si adempisse ciò che nella Scrittura fu predetto (…)Giuda comprò un pezzo di terra con i proventi del suo delitto e poi precipitando in avanti si squarciò in mezzo e si sparsero fuori tutte le sue viscere. La cosa è divenuta così nota a tutti gli abitanti di Gerusalemme, che quel terreno è stato chiamato nella loro lingua Akeldamà, cioè Campo di sangue.
    Infatti sta scritto nel libro dei Salmi:
    La sua dimora diventi deserta,
    e nessuno vi abiti,
    e
    il suo incarico lo prenda un altro.
    Bisogna dunque che tra coloro che ci furono compagni per tutto il tempo in cui il Signore Gesù ha vissuto in mezzo a noi, incominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui è stato di tra noi assunto in cielo, uno divenga, insieme a noi, testimone della sua risurrezione”.
    Ne furono proposti due, Giuseppe detto Barsabba, che era soprannominato Giusto, e Mattia.
    Allora essi pregarono dicendo: “Tu, Signore, che conosci il cuore di tutti, mostraci quale di questi due hai designato a prendere il posto in questo ministero e apostolato che Giuda ha abbandonato per andarsene al posto da lui scelto Gettarono quindi le sorti su di loro e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli.

    2 Giugno, 2008 - 21:57
  118. Clodine

    No Matteo, non scherzare su questo punto perché non ci sto!

    :” Il Signore Gesù costituì i 12 a mo’ di collegio o ceto stabile perchè stessero con lui per mandarli a predicare il regno di Dio e mise a capo Pietro, scelto di mezzo a loro (Gv 21,15) Li mandò dapprima ai figli d’Israele e poi a tutte le genti (Rom 1,16) affinché, partecipi della sua podestà, rendessero tutti i popoli discepoli di lui, li santificassero e GOVERNASSERO (mat 28, 16-20; Mc 16,15 ; Lc 24,45-48) e così diffondessero la chiesa e , sotto la guida del Signore ne fossero le guide e i pastori tutti i giorni fino alla fine del mondo (MATTEO 28,20) e in questa missione furono pienam,ente confermati il giorno di pentecoste (atti 21, 16) secondo la promessa del Signore.

    Bibbia di Gerusalemme
    E’ Parola di Dio

    rendiamo grazie a Dio

    2 Giugno, 2008 - 21:58
  119. ah! scusate è solo il primo capitolo degli Atti degli Apostoli….

    2 Giugno, 2008 - 21:59
  120. Clodine,
    mi spiace che tu non mi prenda seriamente,
    At 1,15-25

    2 Giugno, 2008 - 22:01
  121. Clodine

    L’elezione di Mattia l’ho già esaminata non c’entra un tubo con la disamina che fin qui si sta facendo circa le tue perplessità; ma, leggi o cosa Matteo, ma stai scherzando!

    2 Giugno, 2008 - 22:02
  122. no

    2 Giugno, 2008 - 22:06
  123. non sono stato io a parlare di non sottomesso ad una scelta……

    2 Giugno, 2008 - 22:08
  124. Clodine

    Se c’è una cosa che non sopporto è quando si prendono frasi distinte, slegate dal contesto di un intero discorso e usarle per avvalorare le proprie tesi

    Non è giusto!

    Non si fa così, ci vuole anche una certa onestà, specie in ambiti tanto delicati..

    eh, abbi pazienza Matteo!

    2 Giugno, 2008 - 22:16
  125. ok,
    avro’ pazienza

    2 Giugno, 2008 - 22:18
  126. Clodine

    Eppure sono stata talmente chiara! Basta leggere eh…non ci vuole tanto…tra l’altro basta prendere il vangelo , tutte le pericopi saminate le ho contrassegnate…quindi…non mi sono inventata proprio niente!

    2 Giugno, 2008 - 22:23
  127. Clodine

    Bacetto!

    2 Giugno, 2008 - 22:23
  128. notte, sogni d’oro

    2 Giugno, 2008 - 22:24
  129. Clodine

    Anche a te. SMAK !

    2 Giugno, 2008 - 22:29
  130. Luigi Accattoli

    Neanche ho capito perchè baruffavano ma infine hanno fatto la pace.

    3 Giugno, 2008 - 7:43
  131. Davidino

    Ciao a tutti,
    ho notato, passando dopo alcuni giorni, che sono stato chiamato in causa, e per cose che dovrebbero essere pacifiche per dei cristiani, mentre invece c’è chi si scandalizza e trasecola.
    Intanto grazie di cuore a tutti coloro che hanno benevolmente compreso o cercato di comprendere le mie parole, soprattutto grazie a Clodine e Sumpontcura.

    Cara Picchio (ho scoperto anch’io che sei una donna), leggere questa tua frase “Spero fortemente che S. Maria Goretti, sia ricordata per il perdono dato e non per aver difeso due cm di imene etc…” mi ha toccato lo stomaco più di quanto non sarebbe stato se l’avessa proferita un uomo.
    Non ti nascondo un certo senso di nausea per la sua brutalità, avendo ascoltato simili frasi (per tono e contenuto) anche in certi cortei per strada…
    Come abbia fatto poi tu ad arrivare a pensare “Ha forse perso la verginità? Quella del corpo si, quella del cuore NO.” è un grande mistero.
    Capisco che tu ti sia sentita nelle condizioni di pensare “adesso gli faccio vedere io” e giù con la tua toccante testimonianza, mi sembra normale, ma temo tu non abbia compreso l’estensione della discussione precedente ed abbia estrapolato la frase, fraintendendomi.
    La frase si riferiva al topic di partenza, in cui denunciavo (lo ripeto ancora) una certa leggerezza nel riportare certe frasi colte lì per lì, perché suonava come un invito a vivere la vita in un certo modo, diciamo edonistico, anche se poi il dr. Accattoli ha fornito delucidazioni.
    Se ho citato S. Maria Goretti (ed anche S. Agnese) l’ho fatto in riferimento ai valori che hanno testimoniato dando la vita (innanzitutto la fede in ciò in cui credevano), NON si poteva capire invece “tutti dovrebbero fare così, anche chi subisce volenza”: il martirio è una grazia appunto “eroica”, e la forza per affrontarlo non giunge mai all’improvviso, ma è la sintesi di una vita intera, quindi intendo dire che era il segno di valori e verità di fede fortemente creduti da questo genere di santi.
    Non ci può essere alcun dubbio che se la povera Goretti fosse stata assassinata dopo lo stupro, la Chiesa non per questo non l’avrebbe considerata ugualmente una santa vergine e martire! E’ del tutto ovvio che la verginità è una virtù del cuore, non tanto del corpo! Ma mi sembrava troppo banale starlo a rimarcare. E invece no, evidentemente.
    Proprio per l’attentato alla sua virtù che lei considerava importantissima, il suo perdono verso l’assassino ha richiesto una grandezza di cuore ancora più profonda e meritevole.
    E questo non toglie nulla a chi purtroppo invece subisce questo terribile delitto (e credimi sono addolorato per la tua amica).
    E poi il mio concetto di “purezza” e di castità (che sono due cose diverse) è quello di sempre, semplice, che la Chiesa ed i santi insegnano da sempre. Quindi ti stracci le vesti per nulla.
    Se poi non ti sta bene perché ti appare troppo mieloso e dolciastro (certo, chi è abituato a respirare i veleni amari e i miasmi della vita odierna, tutto questo lo sente dolciastro, è normale!), è un tuo problema che andrebbe risolto magari con una bella disintossicazione da frasi del tipo:

    “Posso capire che a fine 800 si giudicasse la purezza come qualcosa di fisico che si potesse perdere, anche involontariamente(!) e non un fatto soprattutto un fatto dell’anima e del cuore.
    Che si possa pensarlo ancora oggi mi fa pena, come mi fa pena quella povera santa.
    Meno male che ormai quasi nessuno se la ricorda più, troppo patetica”

    oppure:

    “e prima di far sesso, suppongo che ci dobbiamo inginocchiare e dire:
    Perdonami Gesù, perchè non lo fo per piacer mio, ma per far piacere a Dio!ROTFL”.
    Sei andata proprio fuori… e non c’è molto da aggiungere.

    Al caro Matteo, che scrive:
    “Io partirei dal rispetto, anche se puoi concordare o meno, il suo pensiero è parte del suo cammino personale, e che spero con il tempo avra’ occasione di maturare, ho visto molti entrare in seminario in quella bella età, e poi …”…
    Beh, ti ringrazio per il tentativo di comprensione, l’ho apprezzato molto. Quanto al fatto che speri che con il tempo io possa maturare… lo spero anch’io, credo lo si possa sperare di tutti, ma il paradigma di cosa sia una “avvenuta” maturazione, lascia che me lo cerchi altrove… e potresti restare deluso! :-))

    Per Ignigo, che scrive:
    matteo, va bene tutto però a davidino qualcuno dovrà anche tirarlo giù dal tronetto devozionistico dal quale eietta sbuffi di incenso dolciastro….

    “ma ci penserà maria goretti a intercedere per lui affinchè apra gli occhi, perchè una cosa è maria goretti, un’altra il devozionismo iperdulico e demente che purtroppo la tiene in ostaggio.”

    Ci sei andato pesantino, sai? Scusami per l’attentato al tuo tasso glicemico, spero non ti abbia lasciato in deficit di insulina…!
    Vuoi venire per caso a trovarmi di persona per insegnarmi ad aprire gli occhi, tu che evidentemente possiedi le chiavi del mondo e della conoscenza? Ti ascolterò a bocca aperta, e potremmo parlare molto a lungo, sai? Così mi aiuti a scendere dal mio tronetto, ma solo se il tuo è ad un livello inferiore rispetto al mio, altrimenti io posso saltare giù, ma tu chissà…

    Perdonatemi la vena polemica, ma quando ci si trova di fronte a simili enormità proferite con una tale consumata leggerezza (leggevo alcuni dei suoi precedenti interventi…), non rispondere potrebbe essere peccato di omissione!
    Mi sa che anche tu, caro Ignigo, sei affetto da quel virus che ottenebra la corretta visione delle cose di Dio, cose che evidentemente non conosci, e nemmeno conosci Santa Maria Goretti (leggiti cosa pensava e in cosa credeva), se l’hai tirata in causa a sproposito in questo modo. E la corretta visione delle cose di Dio ce la dà la Chiesa.
    E’ quel famoso virus che tende a desacralizzare ogni cosa e genera intolleranza verso chi ancora conserva una fede semplice – mi riferisco ai tantissimi che hanno quel modo di fare che tanto ti urta e che non si pongono problemi di “devozionismo”, una parola inventata da chi non riesce a non attaccare “ismi” ad ogni cosa che non sia in linea con ciò che ritiene giusto o sbagliato… o semplicemente non è in grado di capire!

    Infine al Dr. Accattoli che scrive:
    “Ritengo Maria Goretti una martire della dignità della donna”… vero. Ma sembra una frase molto “laica”, del genere “politically correct”: sù, si sbilanci, osi un po’ di più…

    Un sincero saluto a tutti, proprio tutti, e scusatemi per la lunghezza, ma tant’è…

    5 Giugno, 2008 - 14:52
  132. picchio

    Davidino
    leggendo il tuo intervento non posso che ringraziare Dio di avermi fatto incontrare il mio direttore spirituale ( 65 anni) e non un ( futuro ???) prete come te ” che conosci così bene le cose di Dio”.

    Quando avrai deciso di ritornare sul pianeta terra fammelo sapere.
    Ti aiuto io con un’altra frase che si diceva dalle mie parti ( dosi massicce di Maria Goretti non erano sufficienti presso le giovani fanciulle dell’epoca, evidentemente): ” Le figlie di Maria son le prime a darla via”.

    5 Giugno, 2008 - 15:21
  133. Luigi Accattoli

    Davidino nel 2000 – in concomitanza con la “commemorazione dei testimoni del XX secolo” – ho pubblicato un volume intitolato “Nuovi martiri. 393 storie cristiane dell’Italia di oggi” e una di esse riguarda Maria Goretti, inserita in un capitolo intitolato “Martiri della dignità della donna” (ci sono anche i capitoli “Martiri della dignità della persona umana”, “Martiri dell’aiuto agli ebrei”, “Martiri della giustizia”, “Martiri della carità” – il più numeroso è intitolato “Martiri della missione”) che riporta altre cinque storie di donne uccise in analoghe circostanze. Qui sopra volevo solo essere breve.

    5 Giugno, 2008 - 15:25
  134. Davidino

    Cara picchio,

    1) continui a fraintendermi o a leggermi male: non ho detto che io conosco le cose di Dio, ho detto che la corretta visione delle cose di Dio ce la dà la Chiesa, non il cristianesimo o cattolicesimo fai-da-te.

    2) A si? Hai un padre spirituale? Perbacco! E lui lo sa che sei sua figlia spirituale o non lo immagina nemmeno?
    Comunque il tuo padre spirituale non lo conosco e non mi esprimo, max rispetto per lui naturalmente, ma che abbia 65 anni vuol dire ben poco: tanti preti sessantottini (non sarà il suo caso…) che avevano 30 anni oggi naturalmente ne hanno circa 70. E ne hanno dette di cotte e di crude.
    Un suggerimento: fagli leggere quello che scrivi qui, potrebbe stupirsi e conoscere un’altra persona!
    Quanto a me, deciderà la Chiesa se sarò adatto a diventare prete oppure no, ed io accetterò quello che deciderà.

    3) Tu continui a scambiare “mondo” con “terra”, e se non ricordo male Qualcuno ha detto che non bisognava conformarcisi…
    Quanto alla frase ”Le figlie di Maria son le prime a darla via”… continuo a sorprendermi di tanta volgarità, spero tu non faccia o abbia mai fatto la catechista o non abbia funzioni educative: avresti ben poco da trasmettere, visti gli slogan…
    Bisogna imparare a comportarsi dappertutto, anche nei blog, e ad assumere un linguaggio (visto che sui pensieri c’è poco da fare) civile e conviviale.

    Saluti.

    5 Giugno, 2008 - 15:54
  135. picchio

    Davidino,
    Vedo che vai avanti a preconcetti e per un futuro prete non è una bella cosa.

    Si facevo catechismo ora lavoro in oratorio. Pensa un po’.Sai qunati ne travio!
    Dicevo che il mio direttore spirituale ha 65 anni per dire che ha una certa esperienza nella vita di fede e no,e tu pensi subito a un sessantottino, cosa che non è mai stato. Si farebbe una bella risata. Ma tu che preti conosci??

    Pensi che a lui non dica queste cose. Altro preconcetto. Certo che lo sa, stai tranquillo, parliamo di tutto. E’ questo il bello di un padre spirituale sapere che qualsiasi cosa dici non ti giudicherà.

    O forse pensi che con lui usi un altro linguaggio, e ti sbagli di nuovo.” la verginità non sono due cm di imene ” me la disse lui anni fa, ma non stavamo parlando di Maria Goretti.

    Tu continui a separare cielo e terra e non va per niente bene. Prognosi infausta.

    5 Giugno, 2008 - 17:28
  136. Luigi Accattoli

    Forse Davidino e Picchio possono prendere fiato, aspettare un attimo a replicare e provare a interpretare in positivo le parole dell’altro. A me pare che ci sia spazio.

    5 Giugno, 2008 - 18:10
  137. Davidino,
    scusami se forse potrei esserti apparso impulsivo.

    Il Signore dà a ciascuno di fare l’esperienza utile nel momento opportuno,
    e io ti auguro seriamente ogni bene.
    Il Signore sarà tua guida, in ogni caso.
    Scusami ancora se sono stato poco sensibile nei tuoi confronti.
    ciao

    5 Giugno, 2008 - 18:38
  138. Clodine

    Posso osare una sommessa opinione? Credo che la signorina Picchio (non so se signora) sia animata da troppa aggressività, forse ha vissuto delle esperienze negative che l’han resa così esacerbata o forse probabilmente è un aspetto caratteriale che fa parte della sua indole.

    Di certo -e non lo dico per emettere un giudizio- trovo delle contraddizioni insite nei suoi discorsi, sinceramente non riesco a capirla ne men che meno interpretare il suo pensiero che denota per certi aspetti una dicotomia di fondo.

    Scusa Picchio, tu, mi sembra di capire, stai facendo un cammino spirituale, frequenti un sacerdote che ti guida, sei animatrice in una parrocchia e…mi dici con certi presupposti che denotano certa scarsa maturità come approcci i giovani che ti vengono affidati?

    Qui non si tratta di “traviare” -come dici tu- si tratta di vivere quello che si predica in prima persona. La purezza è un valore, anche la castità lo è checché tu ne dica, nel corpo prima ancora che nello spirito le due cose sono inseparabile, non si può essere puri interiormente e sfilarsi le mutande ad ogni angolo, abbi pazienza te lo dico brutalmente: non sei credibile. Se lo dici per sentirti “ganza” o “dritta” o allieneata con i tempi tu stia prendendo un grosso granchi! I ragazzi che ti vengono affidati hanno bisogno di persone mature e sagge. Il tuo modo di fare, almeno su questo blog denota molta superficialità e impreparazione. Cerca di crescere…ma devi lavora su te stessa, molto, è un consiglio e un auspicio affinché tu possa superare tutti gli impedimenti che ti ostacolano verso un cammino di vera conversione. Come come ognuno di noi ha bisogno di continua conversione

    Anche io sono una donna giovane, e niente male…ma non mi verrebbe mai in mente di giustificare una cattiva condotta, in primis perchè la mia vita è annunciare Cristo – e cerco di farlo in modo credibile dentro e fuori senza sdoppiamenti! Non si possono servire due padroni

    Secondo poi, devi dirmi come fai a trattare così duramente, quasi ad affrontare muso a muso una uomo che sta per diventare sacerdote. Personalmente onoro i sacerdoti, mai e ripeto mai mi permetterei di usare certi toni.

    5 Giugno, 2008 - 19:23
  139. Davidino

    Ringrazio innanzitutto il Dr. Accattoli per il consiglio: mi sforzo (non scherzo), ma in positivo nei commenti di Picchio non riesco a vederci nulla, mi aiuti lei o qualcun’altro, vista la sfilza di volgarità che ho “sentito” pronunciare con orgoglio e di luoghi comuni sulla Chiesa, nonché la mancanza di rispetto verso i Santi e quant’altro. Per me non è da poco, e come credente mi ferisce molto.
    Trovarci qualcosa di cristiano…? Mah!

    Alla indomita Picchio,
    non ho molto da aggiungere a quanto ho scritto, salvo il fatto che non vado per preconcetti, ma rispondo a precise cose che vengono dette, e da queste desumo (anche ironicamente, visto che ho già scritto che non considero il tuo padre spirituale uno dei sessantottini, mi pare, no? leggi bene) quello che ho scritto, perché immagino che tu sia una persona coerente con quello che dichiari.
    Quanto al fatto che stai in oratorio, non oso immaginare i consigli che dai alle giovani ragazze, se pari pari trasferisci le tue teorie sul campo…
    Infine scrivi:

    “E’ questo il bello di un padre spirituale sapere che qualsiasi cosa dici non ti giudicherà…”

    il tuo padre spirituale saprà quello che fa, ma il mio se vede cose storte cerca di raddrizzarle, non accetta QUALSIASI cosa gli dica: che ce l’ho a fare? E’ un padre spirituale, deve indicarmi la strada, mica un amicone o solo un confidente (e spesso evidentemente si confondono i ruoli)!

    “O forse pensi che con lui usi un altro linguaggio, e ti sbagli di nuovo.” la verginità non sono due cm di imene ” me la disse lui anni fa,…”

    No comment…
    Sai chi dà una prognosi? Indovina? Chi emette un giudizio!
    E la prognosi in questo caso la darà la Chiesa.
    Se non ti va bene, hai tutto il diritto di pregare perché uno come me non diventi prete.
    Cordialità

    A Matteo:
    grazie, un ricordo reciproco nella preghiera.
    La verità tutta intera delle cose la conosce solo Dio, ed un giorno ci rideremo sopra in Paradiso! 🙂

    5 Giugno, 2008 - 19:33
  140. Clodine

    Ciao Davidino, ti auguro con tutto il cuore di diventare un sacerdote, ne abbiamo bisogno ” la messe è tanta ma gli operai sono pochi”…Vai avanti senza voltarti. Una preghiera da parte mia, per te, ci sarà sempre.

    Ti abbraccio

    Clodine

    5 Giugno, 2008 - 19:46
  141. Davidino

    A “il moralista”,
    ciao: mi fa strano chiamarti così, ma è originale.

    E’ curiosa la tua richiesta, perché non centra molto con le discussioni precedenti, ma con il problema della verità probabilmente si.
    Conosco quell’articolo, l’avevo già letto, e ti dirò di più: conosco le cose che ha detto, le stesse cose che ha detto ad un ritiro spirituale nel settembre del 2006, a cui (che coincidenza) io ero presente.
    Inutile dirti che sono totalmente d’accordo nella sostanza, tranne per la parte in cui dice “Ma continuamente la Chiesa si spoglia e si riveste di ornamenti inutili. Ha questa tendenza alla vanteria.”
    Se dice che i paramenti in passato erano eccessivi e troppo ricchi, è piuttosto evidente e non si può non essere d’accordo con riferimento ad alcuni di essi (soprattutto evidentemente i lunghi mantelli di seta), anche se non era di questo parere un altro grande cardinale, diventato poi Papa Giovanni XXIII, che attribuiva agli abiti sacri tutto il valore di segno che possedevano, e null’altro, senza dietrologie. Perché Roncalli aveva un’altissima considerazione della dignità episcopale e sacerdotale mentre celebrava le liturgie (si tratta di un momento di manifestazione gloriosa, si celebra con tutto il Paradiso riunito, ed il sacerdote rappresenta non sé stesso ma Gesù Cristo), e poi lo dimostrava nei fatti concreti, tra la gente, i poveri, gli emarginati, tanto da essere ricordato come “buono”.
    Inoltre, non è un segreto per nessuno, i Gesuiti hanno poca o nessuna considerazione per la liturgia, e Martini con questo è coerente, evidentemente.
    Pensa che ad un ritiro spirituale in seminario da noi, il padre gesuita che presiedeva la liturgia dei Vespri (non parlo di Martini), sull’altare utilizzava un palmare, invece del breviario (sic!).

    Mi lascia invece molto perplesso lo stile che Martini usa: dopo quel ritiro settembrino notai un’impennata delle sue esternazioni, che se anche potevano essere considerate condivisibili, non lo erano nella forma.
    Mi spiego meglio: perché se hai qualcosa da dire non la dici con la riservatezza necessaria (per non turbare la fede e gli animi dei semplici) direttamente algi interessati, invece che rilasciare interviste a destra e a manca, soprattuto a manca, dato che sembra abbia eletto La Repubblica come suo portavoce ufficiale? A che pro? Ad edificazioni di chi?
    Non aveva forse detto Gesù che era necessario prima dirimere le questioni tra pochi, internamente (per dare spettacolo di unità, come chiese Giovanni Paolo II) ed essere un cuor solo (sant’Agostino) prima di approdare, dopo alcuni passaggi, alla pubblica denuncia? Credo che Martini si sia dimenticato alcuni di questi passaggi.
    E’ imbarazzante che ci siano sue affermazioni che possano mettere in imbarazzo il Papa pubblicamente: e non certo per quello che dice ma per il modo di comportarsi che ha.
    Perché non ci parla con il Papa di persona? Dice che sono così amici! Glielo dimostri, invece di remare contro. Lo aiuti a portare il peso del pontificato invece che dividere la gente.
    Avrei altro da aggiungere, ma non ho il tempo per farlo ora, e non credo sia importante.

    Un’ultima perplessità: perché la giornalista autrice dell’articolo riporta come conclusione questa frase: “Un quadro fosco, che il grande biblista, dettaglia, come può solo chi conosce dall’interno i meccanismi di potere della Chiesa”?
    Ma quale quadro fosco? Che intenzione c’è dietro?
    Voler far credere che la Chiesa sia in crisi, questa è l’intenzione di quel giornale, e questo (non è un segreto naturalmente) lo hanno capito tutti.
    Triste è però che a tale gioco si presti un cardinale, uno cioè che ha giurato fedeltà e lealtà al Papa. Il colore della veste che indossa glielo ricorda (o almeno dovrebbe).

    5 Giugno, 2008 - 20:06
  142. Davidino

    Ciao Clodine,
    ti sono grato, ma permettimi di chiarire una cosa: il fatto di dover diventare sacerdote (si direbbe a Dio piacendo e Rettore permettendo 🙂 e comunque ce ne vuole ancora) non mi esime dall’accettare qualsiasi confronto, e non mi da diritto a trattamenti di favore, benché io comprenda la tua bella sensibilità.

    A Picchio:
    io sono a Roma e quando vuoi sei invitata a pranzo o a cena nel nostro Seminario. Ne sarei felice. Così vedrai che non sono quel mostro di intransigenza che forse immagini.

    Un abbraccio a tutti.

    5 Giugno, 2008 - 20:30
  143. daiiii Davidino,
    li fanno ancora quei crostini con il pane di rosette…..a cena la sera….
    spero che non abbiano rimosso in refettorio la targa scoperta allora dal marchese Gerini in ricordo di tutti i beni che ha messi… nella ristutturazione di quegli anni….
    senza contare la festa della Fiducia con oratorio di Frisina e quel JPII giovanile che si lasciava andare a braccio…..
    mah! è pur vero che sono passati troppi anni e tu fai parte delle nuove leve, anche se avrai già fatto il “bagnomaria”. Ovviamente un saluto a Lojudice da parte di chi lo ricorda da Torre Maura…..

    5 Giugno, 2008 - 20:53
  144. Clodine

    Davidino , sei salesiano?

    5 Giugno, 2008 - 21:15
  145. no, lo ha gia’ detto,
    è al P.S.R.M – Roma con l’ottimo Tani (già padre spirituale ed attuale rettore come accadde per d.Giuseppe Mani)

    5 Giugno, 2008 - 21:28
  146. già!
    ma tu sei meneghina!!!!!

    5 Giugno, 2008 - 21:29
  147. picchio

    davidino
    non giudicare e accettare sono due cose diverse, per te sono la stessa cosa? Molte cose il mio direttore spirituale le accetta altre no mi sembra ovvio, ma mai giudica.
    Non do consigli solo alle giovani ragazze, ma anche ai maschi, ci sono più maschi che femmine.

    Clodine dice:
    ” La purezza è un valore, anche la castità lo è checché tu ne dica, nel corpo prima ancora che nello spirito le due cose sono inseparabile, non si può essere puri interiormente e sfilarsi le mutande ad ogni angolo, abbi pazienza te lo dico brutalmente: non sei credibile. Se lo dici per sentirti “ganza” o “dritta” o allieneata con i tempi tu stia prendendo un grosso granchi! I ragazzi che ti vengono affidati hanno bisogno di persone mature e sagge. Il tuo modo di fare, almeno su questo blog denota molta superficialità e impreparazione. Cerca di crescere…ma devi lavora su te stessa, molto, è un consiglio e un auspicio affinché tu possa superare tutti gli impedimenti che ti ostacolano verso un cammino di vera conversione.”

    E faccio un triplo tuffo carpiato dal ridere: chi ha mai detto che si può essere puri interiormente e sfilarsi le mutande ad ogni angolo? Io? dove? devo aver perso qualche puntata.
    “Il tuo modo di fare, almeno su questo blog denota molta superficialità e impreparazione”
    Ma va? Vedrò di farmi aiutare dal mio vescovo non superficiale e molto ben preparato ( è anche un responsabile della CEI) che ad un prete, compagno di scuola di mio fratello, che viveva da un anno con una donna e chiedeva la riduzione allo stato laicale diceva:” sei bravo e carismatico e abbiamo bisogno di preti in diocesi, non c’è bisogno che lasci il sacerdozio, cercate solo di fare le cose con discrezione”.
    Oppure che ha permesso ad un altro prete, che da anni ha una relazione con una donna da cui ha un figlio di tre anni che portava in giro col passeggino per le vie del paese, che ha battezzato personalmente- è una grande emozione battezzare il proprio figlio, diceva a chiunque lo stava a sentire- e ora accompagna personalmente all’asilo, a cui a permesso dicevo praticamente di vivere more uxorio,di andare per tutta italia a predicare ritiri e conferenze- è andato anche in alcuni seminari italiani- di scrivere libri di spiritualità fino a che lo scandalo è finito sui giornali nazionali sconvolgendo tante anime semplici per cui era diventato IL prete per antonomasia.
    Devo prendere esempio dal mio Vescovo Clodine, perchè se lo senti predicare di castità e purezza è una meraviglia, caspita se ti piacerebbe Clodine. A una messa crismale ha parlato solo della castità, e quanto era toccante Clodine! Solo che poi a un metro c’era il prete in questione e il quadro si appannava un po’. Lui parla proprio come piace a te e quindi lui certo non ha bisogno di convertirsi e crescere o impedimenti da superare.

    Digressione:
    Clodine sono anche andata a parlare al Vescovo e gli ho detto :” mi spieghi perchè la mia amica divorziata e risposata non può insegnare religione e Don… che vive con una donna concelebra la messa con il papa”.Risposta: si lo so che la castità non è il suo forte, ma è un bravissimo prete, che ha portato tanti a Cristo.

    Clodine pensa un pò che ho fatto anche parte di un movimento ecclesiale per 5 anni di cui sono stata responsabile di gruppo.
    Quindi vedi Clodine i tuoi giudizi li rimando al mittente, tu di me non sai una cippa quindi astieniti dal dare cosigli non richiesti.
    Abbiamo sensibilità diverse e tu per questo pensi pensi che io devo cambiare. No grazie.

    6 Giugno, 2008 - 1:50
  148. Clodine

    Cara Picchio

    Sicuramente abbiamo sensibilità non diverse ..dippiù ma tanto tanto tanto dippiù..OK!

    Io non guardo quello che fanno gli altri, ovvero, non guardo “dietro” di me, guardo me stessa, e soprattutto GUARDO AVANTI!

    6 Giugno, 2008 - 6:16
  149. lycopodium

    @ Matteo
    “d.Giuseppe Mani”
    Conosci il ns. Arcivescovo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    6 Giugno, 2008 - 6:17
  150. Clodine

    AVANTI E IN ALTO, IO GUARDO AL CRISTO, AL RISORTO !

    Non mi soffermo sul chiodo arruggnito, sulla vite storta, sulle migliaia di insetti che attaccano la costruzione. Guardo la vetta: immagino che da lassù le cose si vedano in modo diverso, e cerco i tutti i modi di raggiungerla, con le unghie e con i denti come un guerrigliero in battaglia. Sono certa che le cose da una certa altitudine si vedano più nitidamente che non dal basso!

    Buona giornata

    6 Giugno, 2008 - 7:00
  151. caro lycopodium,
    purtroppo non sai nulla di me,
    se non quello che voglio lasciar trasparire.
    d.Giuseppe lo conosco da 40anni, qui a Roma,
    ma questa è una storia lunga……
    con il suo modo toscanaccio, ha sempre affascinato chiunque è venuto in contatto con lui,
    chissà se, se ne esce ancora con quell’espressione:”oh! nanni!” quando si rivolge a qualcuno che conosce ma di cui non gli sovviene il nome-:).
    ciao lyco

    6 Giugno, 2008 - 7:15
  152. ciao Clodine,
    ammazza! come sei mattiniera!
    buon lavoro

    6 Giugno, 2008 - 7:18
  153. Clodine

    Ciao Matteo, amore mio!! Eh..sto uscendo…un sacco di cose da fare..ciao, a presto!

    6 Giugno, 2008 - 7:21
  154. Clodine… però qui guardi ciò che fa Picchio, e il suo modo di reggere un gruppo (dal tuo punto di vista, che non è l’altitudine del Lassù) o di parlare di fede e castità… o mi sbaglio?

    6 Giugno, 2008 - 8:18
  155. per davidino: il seminario romano è uno dei miei bersagli preferiti… ho troppe fonti all’interno… ma lasciamo stare.

    … in effetti il palmare, no… (immagino lycopodium, se ha letto, con un travaso di bile)… non ce la farei nemmeno io…

    su Martini e Repubblica: Repubblica ci sguazza. Credo che non sia tanto Martini che ha eletto Repubblica come suo Ufficio stampa, ma il giornale che ha scoperto che lavoro fa ora Martini e che i suoi testi sono pubblici e disponibili e ne usa a piene mani. A volte ne abusa.

    Secondo me invece il passaggio “…ma continuamente la Chiesa si spoglia e si riveste di ornamenti inutili. Ha questa tendenza alla vanteria…” andrebbe digerito con un po’ più di onestà… e non credo si riferisca ai paramenti liturgici.

    Come pure trovo molto “moralista” (ciòè nelle mie corde) il riferimento con risvolti molto ampi al “vanto di fare gruppo”…

    6 Giugno, 2008 - 9:02
  156. don78

    Non sono d’accordo sulle critiche fatte da Davidino a Martini.

    1) Giusto per non ripetere le solite contrapposizioni tra i fans di BXVI e quelli di Martini, vorrei solo dire che a me sembra che il card. in questi interventi abbia solo chiamato con nome e cognome qualla “sporcizia” nella chiesa di cui parlava Ratzinger alla via cricis di qualche anno fa. Quindi in perfetta sintonia con gli amanti dell’ermeneutica della continuità 🙂
    Martini ha elaborato su un argomento a cui Ratzinger aveva accennato.

    2) A quelli che pensano che questi panni sporchi vadano lavati in casa e non sulle colonne dei giornali, rispondo che questo discorso tende più alla mentalità mafiosa che al Vangelo. Ricorda proprio quello che il card. critica: la tendenza nella chiesa (e soprattutto tra chierici) a evitare di parlare coi propri superiori di certe cose altrimenti non si fa carriera… io aggiungerei.. altrimenti ti fanno proprio fuori… altro che carriera. Bene ha fatto il cardinale a ricordare che dobbiamo fuggire ogni mentalità mafiosa e omertosa nei confronti dei vescovi e di lì in su.
    Suppongo che il card. abbia parlato con chi di dovere a 4 occhi di queste cose, e per tutta una vita. Quindi non c’è niente di male se lo fa ad 80 anni dalle colonne di un giornale o in un libro, per raggiungere più persone.

    Grazie Martini, perchè quando ti ascolto mi si scalda il cuore e mi si riaccende la speranza per il futuro della chiesa e del mondo.

    PS: Picchio, come si chiama il tuo vescovo? magari mi vado a leggere qualcosa che ha scritto 🙂

    6 Giugno, 2008 - 9:09
  157. don78

    ah il palmare…
    magari qualche insigne liturgista potrebbe ricordarmi l’assoluto e irrinunciabile valore simbolico del “breviario” (o del messale… il lezionario ce l’ha ma è un’altra cosa… almeno mi sembra) tanto da gridare allo scandalo se esso viene sostituito da un foglio di carta o da un palmare?
    Forse i vespri celebrati con un libretto fotocopiato hanno un valore diverso da quelli celebrati col breviario in mano?

    perchè al momento mi sfugge…
    … sarà che c’avrò qualche gene gesuitico deviato che mi ha infettato il dna 🙂

    6 Giugno, 2008 - 9:15
  158. @ il Moralista
    mi divertirei ad essere concorrenziale con te per vedere a chi ha più fonti…. dove dici tu….
    Comunque conoscendoti appena,
    converrai, che ciascuno dovrà fare il suo cammino personale,
    in questo giocheranno, la coscienza personale, il padre spirituale, e il rettore (foro interno e foro esterno…!!!!) (magari il padre spirituale diventa rettore…. e allora… i fori…. si incasinano !….)
    Roma e la Chiesa tutta ha e avrà i sacerdoti che rispondono al sensus fidelium (!)
    Ogni sacerdote è figlio del suo tempo e del suo popolo.
    Talvolta succede che un popolo ha bisogno solo di sicurezze e certezze, da qualsiasi parte provengano, ed esprime allo stesso modo la stessa classe di clero (come quella politico-amministrativa!!!!)
    Ogni tempo ha il suo clero, i suoi vescovi, il suo papa.
    Un giorno quando ci troveremo faccia a faccia con l’Onnipotente, gli chiederemo un mucchio di spiegazioni….
    …ma lo ringrazieremo per splendide persone che ci ha posto accanto.
    ciao

    6 Giugno, 2008 - 9:31
  159. Non riesco a vedere la differenza dalla scrittura su tavolette di cera, sui fogli di papiro, sulla carta, con stiletti di legno o di osso, con pennini intinti… fino a Magonza e alla invenzione della stampa, che in Italia avveniva nel Monastero Benedettino di Subiaco, dando il via ad una incredibile innovazione, e tra i primi libri ad essere impressi fu la Bibbia.
    Ma…..
    l’evoluzione continua….
    (al suo primo apparire, il treno/ferrovia, fu considerato dal papa dell’epoca diabolico….. ma appena capi’, si fece subito costruire la sua ferrovia….)

    Il palmare o quello che verrà ancora fuori è evoluzione della scrittura/comunicazione

    L’olivetti classica tanto amata, è stata sostituita dal più versatile pc con i suoi programmi per videoscrittura,
    il futuro del libro in formato “informatico” è già iniziato e-book,
    allora gli aficionados dei bei tempi andati,
    come sono anche io, ci dovremo confrontare, convivere sempre con il nuovo,
    come avviene da un secolo a questa parte, purtroppo in modo molto veloce….
    ma quanta comodità,
    basti vedere come stiamo comunicando ora? in questo Blog?
    il blog si!
    ma il breviario formato e-book no?
    io sarò il primo a sostituire i miei volumi della liturgia delle ore, con la comodità di un e-book ultraleggero, con inserito tutta la liturgia delle ore,
    accidenti che comodità quando ti reciti la liturgia delle ore sul bus, sul treno, sul metro’,
    senza la preoccupazione di quando avviene il cambio del volume per il tempo di quaresima-pasqua…..
    Certo l’occhio vuole la sua parte….
    ma ci siamo adattati a tutto ciò che di buono ha portato tanta tecnologia,
    a quest’ora come si farebbe senza lavatrice, frigo, lavastoviglie, pc????????
    Ci sono eremi che mettono in condivisione attraverso internet, le proprie esperienze di vita spirituale…. “e vide che era cosa buona”.

    6 Giugno, 2008 - 9:48
  160. Clodine

    Maioba, perché mi dici questo, non mi permetto di giudicare chicchesia ci mancherebbe, quanto Picchio trova il commento nelle sue stesse affermazioni, che non sono le mie ovviamente. Non sono io che dico”Le figlie di Maria son le prime a darla via”… io sono figlia di Maria ad esempio, già in tenera età ero affilita alle “Figlie di Martia Ausiliatrice” e ostentavo con vanto la fascetta azzurra con la medaglietta della vergine attorno al collo..se permetti, posso risentirmi di questa accusa? O no?…

    Riguardo al cardinal Martini penso di lui che sia un vero saggio, un profeta: lo lodo e lo onoro!

    6 Giugno, 2008 - 9:53
  161. Clodine

    Sempre riguardo al cardinal Martini concordo in toto con Don78 che approfitto per salutare.
    Ringriazio moralista per la segnalazione dell’articolo riportato su “Repubblica”!

    6 Giugno, 2008 - 10:11
  162. Clodine

    XMaioba

    ti ricordo, se ce ne fosse bisogno, che queste parole :”e prima di far sesso, suppongo che ci dobbiamo inginocchiare e dire:Perdonami Gesù, perchè non lo fo per piacer mio, ma per far piacere a Dio!ROTFL ”

    Ecco, quelle parole, sopra riportate, non le ho dette io, le ha dette la Picchio, perciò, vedi maioba, io non giudico: consto! E constatare è assai deverso dal giudicare, non credi? O no!..eh..

    6 Giugno, 2008 - 10:31
  163. oggi don78 è il mio migliore amico.

    6 Giugno, 2008 - 10:37
  164. Clodine

    Posso condividere l’amicizia?!..

    6 Giugno, 2008 - 10:42
  165. don78

    ragazzi non mi fate arrossire 😉

    Clodine un saluto a te

    6 Giugno, 2008 - 10:44
  166. … sì, ma solo oggi, eh 😀

    6 Giugno, 2008 - 11:53
  167. Cara Clodine.
    Per quel poco che io comprendo della natura umana, e di quella parte femminile di essa, penso che Picchio stia richiamando soltanto ad una maggiore coerenza evangelica, paragonando i discorsi del suo vescovo sui preti che vivono more uxorio e i cristiani divorziati risposati… o chi fa parte di un movimento e poi fa tutt’altro. E così per il resto… Ma non vogolio fare l’avvocato di Picchio, anche perchè non mi paga…
    Forse è soltanto un po’ forte come polemista, ma penso che sia bello anche sentire che c’è qualcuno un po’ appassionato che ogni tanto dice qualche parolaccia… “a fin di bene”, come mi dicono le penitenti per giustificarsi… 🙂

    6 Giugno, 2008 - 12:49
  168. Clodine

    Maioba,

    vedi, certi discorsi anche se come dici tu riflettono la verità (alla fine anch’io ne avrei decine di esempi del genere da sciolinare sul blog se volessi) se detti a persone come noi del pianerottolo ad esempio i quali, suppongo, abbiamo tutti una fede coriacea e salda, questi discorsi anche se forbiti, ci mancherebbe non mi scaldalizzo, ma fanno il solletico ! Viceversa, gli stessi potrebbero diventare un’arma a doppio taglio e dannosa al punto da allontanare coloro che si stanno incamminando da poco e non hanno le basi per affrontare lo scandalo! E questo non credo sia edificante.

    “tutto è lecito” dice Paolo, “ma non tutto edifica”. Del resto, tanto per rendere più chiaro il mio pensiero- casa disse il Signore riguardo al peccato? «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei» non ha esentato i preti dal peccato, non li ha resi immuni, anzi…sono più bersagliati e attaccati rispetto agli altri..per cui..Tutti dobbiamo guardarci dentro, io per prima, vagliare il cuore,i sentimenti e desideri; solo così parole e azioni potranno essere autentiche.

    Riprendendo la parola di Gesù : «Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dagli anziani fino agli ultimi». Penso che chi accusa, non importa se accusato o accusatore ,è condotto a vedere se stesso come destinatario dell’accusa: «non condannare perché non t’accada d’essere condannato a tua volta».

    «Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo», come commenta mirabilmente Agostino “la miseria e la misericordia”; tutti pecchiamo, e alura! (come direbbe moralista) ??? dobbiamo puntare il dito, fare paragoni? No! perché tutti «sono giustificati gratuitamente per mezzo della redenzione realizzata da Cristo Gesù» (Rm 2, 23s). Gesù è il segno della misericordia di Dio per i peccatori, compresi i preti, i vescovi i separati tutti, finanche il papa;

    guai a chi, illudendosi di essere giusto, contesta il perdono che Gesù offre; in questo modo, infatti, verrebbe a trovarsi in una condizione di peccato insuperabile proprio perché non riconosciuto.

    6 Giugno, 2008 - 13:16
  169. non penso che Picchio contesti il perdono a chicchessia…

    due note di colore: si dice sciorinare, non sciolinare
    Agostino commenta che rimasero in due: …
    Vabbè, tanto so che cadono nel vuoto, vero Clodine?

    6 Giugno, 2008 - 13:29
  170. Clodine

    ah, è vero, sciorinare…una volta ho sbagliato per due volte di seguito la parola “itinerante” invertendo la prima volta la “i” e la seconda la “a”…non che non sapessi scrivere “itinerante” ovviamente, sono errori di digitazione.

    Riguardo alla seconda osservazione, la sostanza circa ciò che commenta Agostino mi sembra di averla centrata, che cioè rimasero la miseria e la misericordia…per cui in due..e vabbé Maioba, il senso era quello !

    Posso dirti che non hai capito niente di quello che intendevo dire? Non credo che Picchio debba perdonare, chi, cosa? A lei personalmente cos’è stato tolto? Io seguo Cristo, non l’uomo…

    Ho voluto, prendendo ad esempio quella specifica pagina del Vangelo, sottilenare che alla fine è il Signore che giudica..che le nostre parole sono vane in quanto noi stessi, in primis,siamo manacanti, moltissimo e bisognosi di essere perdonati.

    Nessuno deve arrogarsi il diritto di puntare il dito, lasciamo fare a chi nella chiesa ha autorità per farlo, e non mettiamoci pure noi a sparare sulla crocerossa. Discorsi sulla moralità di quello o l’altro prete non fanno bene, generare e fagocitare lo scandalo non fa bene alla causa di Cristo e della chiesa perché alla fine non c’è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce …

    Io preferisco portare la parola di Dio dove la dove il Signore mi conduce, senza guardare la pagliuzza nell’occhio dell’altro, perchè forse, potrei avere io stessa la trave..tutto qui maioba…io provo tanta pena e compassione per le storture che vedo, non mi glorio del peccato che rilevo negli altri, anzi, ne soffro!

    Ciao!

    6 Giugno, 2008 - 14:34
  171. raffaele.savigni

    Quanto al card. Martini, che ho sempre considerato un grande biblista e uomo di Chiesa, credo che nella Chiesa sia preferibile, piuttosto che un unanimismo di facciata ed una mormorazione sotterranea, un clima di confronto franco e sincero, ma rispettoso. Ciò che lascia perplesso non è la libertà di parola di Martini, ma il fatto che non sembra rendersi conto di come le sue parole, nate come contributo alla discussione, vengano spesso strumentalizzate (ad es. da Politi e da “La Repubblica”) per diffondere l’idea di una Chiesa divisa tra esponenti “profetici” ed uomnini di Curia attaccati al potere. La realtà è molto più complessa. mi sembra che ci siano nella Chiesa diverse letture del processo di secolarizzazione e diverse proposte operative per quanto riguarda il rapporto Chiesa-mondo, fedeltà al messaggio-dialogo interreligioso ed interculturale. Personalmente mi sforzo di incoraggiare un dibattito sereno all’interno della Chiesa, senza cedimenti alle mode del tempo ed a possibili strumentalizzazioni di vario colore (ogni cardinale che parla, non solo Martini, ha il suo “codazzo” di politici, giornalisti ecc.).

    6 Giugno, 2008 - 14:50
  172. picchio

    Caro Maioba,
    Grazie delle tue considerazioni. Esatto un pò più di coerenza.
    Per quanto riguarda il resto uso un linguaggio diverso e per questo non riconosco il valore della castità, secondo Clodine. Quanto si sbaglia.

    La frase del mio direttore spirituale ” la verginità non sono 2 cm di imene” era rivolta a delle ragazze che passavano da un ragazzo ad un altro con, cui facevano di tutto tranne il rapporto completo perchè ” voglio rimanere vergine”.
    E noi a spiegare che la castità non è un discorso di fino a dove si può
    arrivare.
    Ovviamente lo stesso vale per i ragazzi.

    6 Giugno, 2008 - 14:52
  173. raffaele.savigni

    Un giornalista de “La Repubblica” ha appena pubblicato un libro di cattivo gusto, “La questua”, che accredita l’immagine di una Chiesa attaccata solo ai soldi ed al potere.A chi giova?

    6 Giugno, 2008 - 14:53
  174. don78

    Caro Savigni,
    e questo che significa? che i cattolici non devono leggere Repubblica? Che il giornalista non è libero di scrivere ciò che gli pare? Se poi dirà bufole verrà puntualmente smentito (come già successo) dagli articoli del solito “codazzo” di giornalisti…. I codazzi so’ di tutti i colori.
    Un’inchiesta giornalistica si scrive non perchè giova a qualcuno ma perchè dovrebbe raccontare fatti veri. Stop. Sempre nella libertà di essere smentiti, criticati e querelati.
    O la libertà di stampa è anche questa na “moda del tempo”?..
    .. poi un’altra volta, con più calma, mi piacerebbe ritornare sulla sua concezione di moda del tempo… perchè non è la prima volta che mi viene qualche dubbio o obiezione in merito.
    Cari saluti
    don78

    6 Giugno, 2008 - 15:17
  175. picchio

    Clodine,
    Per riagganciarsi anche al Card Martini, lo scandalo non è del prete papà, ma nel comportamento del Vescovo. Fai le pulci a me, invece certi argomenti sono tabù?

    Siamo una diocesi con pochissimi preti, porre la domanda ” e ordinare uomini sposati?” al papa che viene in vacanza tra noi non si fa, ti fa perdere un mucchio di punti in Vaticano. Molto meglio ordinare un ragazzo che già dal seminario aveva dimostrato ampiamente di non possedere assolutamente il carisma del celibato.

    E purtroppo non è il fatto che ne parlo qua allontana le persone dalla fede, è già successo ampiamente, ma è ancora il comportamento del vescovo.
    Il mio direttore spirituale vive in una diocesi vicina. Questo prete era diventato talmente famoso, anche grazie ad internet, che c’erano persone che gli citavano i suoi scritti, ne ritagliavano gli articoli, facevano viaggi per andare ai suoi corsi e ritiri e tornavano entusiasti.

    Quando è scoppiato lo scandalo, e il fatto che durava da anni (è diventato papà 4 anni fa , la mia conversazione con il Vescovo risale a quasi 10 anni fa) sai quante persone sono andate da lui a pezzi, e quante si sono allontanate dalla fede, tra le più deboli, quelle che hanno buttato via il bambino con l’acqua sporca?

    Qui nessuno punta il dito, io meno che mai, sul prete in questione. Che tra l’altro è un mio amico. E’ il comportamento del Vescovo scandaloso. Tutto questo non parlare di preti sposati, (orrore) ma poi tollerare queste cose. E sai come hanno vissuto i divorziati risposati cattolici, su cui cade sempre la mannaia della Chiesa, questa storia? I preti stanno contando i giorni che mancano al 75 compleanno del Vescovo . Già noi cattolici praticanti qua in diocesi siamo quattro gatti, questo non ha contribuito di certo a migliorare la situazione.
    Pensa che il Don teneva i suoi ritiri in una casa di proprietà della diocesi, che
    serve anche come casa di riposo dei preti anziani. Il personale è tutto costituito da suore, e lui dormiva con la compagna. E queste cose potevano essere tollerate nel 1800 non adesso.

    Come diceva il mio parroco ” Don.. ha reintrodotto il clero uxorato nel rito romano”.

    6 Giugno, 2008 - 15:38
  176. picchio

    DON78,
    ciao, non ha scritto nulla di rilevante: fatti non parole.:)))

    6 Giugno, 2008 - 15:42
  177. don78

    picchio,
    premesso che mi stai simpatica…

    a volte non ti seguo,
    per metterla sul crudo: fai tanto la figa contro le spiritualizzazioni disincarnate e la sessuofobia della chiesa e poi vai a strapparti le vesti dal vescovo perchè tollera che un prete (pure bravo a quanto dici) c’ha la donna? Come la più chiacchierona delle bigotte… queste dì da ‘800? 🙂
    Allo stesso modo ame sembra che, nella pratica accogliente e tollerante della chiesa, ci sono molti divorziati che nelle parrocchie non trovano la mannaia del parroco.

    Detto questo, sempre per rimanere nella parresia auspicata da Martini, sono d’accordo con te che si dovrebbe discutere apertamente nella chiesa per trovare soluzioni ufficiali (e non sottobanco) al primo e al secondo problema.

    Stammi bene

    6 Giugno, 2008 - 15:52
  178. picchio

    DON78
    io dal vescovo non sono andata a lamentarmi perchè un prete aveva una donna e neanche a fare la spia, visto che sapevo che il vescovo lo sapeva già da un pezzo.
    Sono andata dal vescovo perchè lui aveva appena licenziato dall’insegnamento della religiona cattolica una persona divorziata, era stata abbandonata dal marito, che si era risposata civilmente. Buttata sulla strada senza lavoro, dopo anni di insegnamento.
    Questo ho detto al vescovo:” mi spieghi perchè applica questo doppio standard”, e lui non ha potuto far altro che alzarsi, guardare fuori dalla finestra e confessare: “spesso non c’è giustizia nella chiesa”.
    Il mio vescovo tra l’altro è il responsabile delle famiglie, e quindi non passa giorno che non ricordi che i divorziati non possono fare la communione, e guai alle coppie di fatto, che da noi sono tantissime e quindi diciamo che questa ipocrisia mi fa alterare lievemente.

    Adesso Clodine si arrabbierà, ma pensa che al prete in questione e alla sua compagna ho prestato la casa al mare.
    Il problema non è il prete ha l’amante, ma che il prete può fare quello che vuole e agli altri un calcio in…è questo che mi fa indignare il doppio standard.

    Quando dicevo mannaia della chiesa non mi riferivo certo ale parrocchie dove i risposati sono accolti con amore, ma al vaticano.

    6 Giugno, 2008 - 17:37
  179. Davidino

    A Matteo:
    non so come tu abbia capito che sono al Romano perché non l’ho mai detto (ho detto solo che sono in un seminario a Roma e ce ne sono tanti), comunque i crostini di pane li fanno ancora di tanto in tanto… Ritieniti invitato anche tu se vuoi e ti saluto don Paolo.
    Quanto a:
    “Non riesco a vedere la differenza dalla scrittura su tavolette di cera, sui fogli di papiro, sulla carta, con stiletti di legno o di osso, con pennini intinti…”
    hai perfettamente ragione, (dal mio modesto e personale punto di vista ovviamente), anzi, sono anch’io un utente appassionato di tecnologia digitale, e possiedo un palmare da molti anni e su cui ho ad es. dei programmi sulla Sacra Scrittura.
    Solo che mi riferivo al suo uso in un contesto liturgico (non di preghiera personale qualsiasi) ed è stato un pugno nell’occhio, non solo per me ma praticamente per tutti i presenti.
    A parte il fatto che ci sono le rubriche liturgiche che indicano in dettaglio come va svolta la peghiera e parlano dei libri sacri (non di palmari) da usare, e la liturgia non appartiene a nessuno se non alla Chiesa, in questo uso del palmare (ad esempio) al posto di un bel libro c’è lo stesso rapporto che esiste tra un piatto di pastasciutta fata in casa col pomodoro fresco ed un panino da Mc Donald’s.
    Ma naturalmente questa è un mia idea (sulla liturgia che appartiene alla Chiesa invece non ci possono essere aggiunte personali, mi pare ovvio).

    A Picchio:
    “non giudicare e accettare sono due cose diverse, per te sono la stessa cosa? Molte cose il mio direttore spirituale le accetta altre no mi sembra ovvio, ma mai giudica.”
    Facciamo finta di non capirci.
    Credo ci sia un abuso della parola “giudica”, nel senso che Gesù ci dice di non giudicare poiché non possediamo la conoscenza del cuore degli uomini che solo Dio ha, ma gli atti (e le affermazioni) si possono giudicare (S. Tommaso parla di giudizio pratico di tipo intellettivo, il consilium): è questo il senso della parola giudicare nel nostro caso. Certo che nessuno può giudicare, in senso “escatologico”, ci mancherebbe altro.
    Perché questa noiosa spiegazione? Perché continui a girare intorno alle parole e ad evitare il problema di fondo che ti ha già fatto notare Clodine.
    L’invito a pranzo è sempre valido…

    Ciao don78,
    libero di pensarla come vuoi naturalmente, ma non di inventarti che dirimere le questioni con discrezione sia un comportamento omertoso (addirittura mafioso! ma che film vedi?) nella Chiesa.
    Non riporto il brano del Vangelo cui mi riferivo perché non posso utilizzare la Parola di Dio con leggerezza a mio uso e consumo, ma è notissimo ed hai capito spero, a cosa volevo riferirmi.
    E lo scopo di questo comportamento richiestoci, lo ripeto, è quello di non generare fazioni all’interno della Chiesa: questa è la specialità del demonio (per carità non fraintendetemi e non estendete questo concetto ad altro/i). Gesù lo sapeva e ci ha messi in guardia.
    Io ad esempio apprezzo questo Papa per quello che dice e fa, ma in primis perché è il nostro pastore universale. Se lo fosse diventato Martini, pur non condividendo molte sue cose, gli avrei ugualmente obbedito in quanto Vicario di Cristo. Semplice.
    Il problema di fondo, la piaga che appesta la Chiesa, è la mancanza di obbedienza a tutti i livelli, e qui il discorso sarebbe lunghissimo. Ognuno pensa di poter dire la sua su tante questioni, invece di porgere ascolto. Rinnegare sé stessi è questo che significa, mettere da parte non le proprie idee ma la propria volontà per fare quella di un altro. Molti mali nella società sono prodotti da questa crisi di obbedienza (il Papa ne ha parlato di recente) di chi vorrebbe ridurre la Chiesa ad un popolo che democraticamente decide tutto. Le cose non stanno così. Gesù ha imparato l’obbedienza, e noi? Facciamo e diciamo quello che ci pare.
    Tornando a Martini, dicevi:
    “Ricorda proprio quello che il card. critica: la tendenza nella chiesa (e soprattutto tra chierici) a evitare di parlare coi propri superiori di certe cose altrimenti non si fa carriera…”
    Qui dovrei tacere per non diventare più cattivo, se davvero il Cardinale ha espresso i pensieri come riportati da Repubblica.
    Come mai parla così tanto ora che è in pensione, il Conclave è finito e non ha più nulla da perdere? E prima perché non parlava così tanto?
    Anch’io ero un suo “fan” come dici tu, fino a quando non ha cominciato a parlare in ogni salotto di preti sposati, donne prete e stramberie varie…
    Allora, forse vengono riportate sue parole estrapolate dai contesti e non sappiamo se lo pensa veramente?
    Perché non fa più attenzione e non redarguisce gli onestissimi giornalisti di Repubblica che travisano tutto quello che dice? Sta’ storia va avanti da mesi e mesi. Credo che legga i giornali e sappia cosa dicono di lui. Spero se ne renda conto.
    E’ solo che dopo una vita spesa per la Chiesa, non vale la pena ad 80 anni alzare polveroni: quando c’è polvere non si vede nulla.
    Non capisco, davvero non capisco. Da molti Santi ho ricevuto ben altre testimonianze, ed è da loro che ho imparato e continuo ad imparare.
    Salutoni.

    Raffaele.savigni scrive:
    “Ciò che lascia perplesso non è la libertà di parola di Martini, ma il fatto che non sembra rendersi conto di come le sue parole, nate come contributo alla discussione, vengano spesso strumentalizzate (ad es. da Politi e da “La Repubblica”) per diffondere l’idea di una Chiesa divisa tra esponenti “profetici” ed uomnini di Curia attaccati al potere. La realtà è molto più complessa.”

    Questo tuo commento Raffaele potrebbe essere la sintesi di tutto l’inchiostro digitale che ho profuso: sei stato più chiaro di me.

    Salutoni a tutti 🙂

    6 Giugno, 2008 - 17:53
  180. picchio

    Don78,
    Sai l’atro prete che ha chiesto la riduzione alo stato laicale? Erano i tempi di GPII e ovviamente non gli è stata concessa.
    Quello che mi ha fatto anche qui indignare è il vescovo che quando il prete ha lasciato lo stesso ha detto: vai a fare la Communione in qualche posto dove nessuno ti conosce, per non “scandalizzare ” i fedeli’,quando poco prima gli aveva detto rimani e tienti la donna, dando quindi importanza solo alla forma esteriore.
    Il prete(ex) per tutta risposta è andato a messa di mezzanotte in cattedrale ed è andato a prendere la communione dal Vescovo stesso. C’è stato un piccolo brusio, ma ora tutti si sono abituati a vederlo a messa.

    6 Giugno, 2008 - 17:58
  181. Ciao Davidino,
    agli inizi degli anni 80 non conoscevo chi era Martini, ma proprio al Romano, mi vennero indicati vita di Mose’, La dimensione contemplativa della vita (lettera pastorale), la cui lettura fu un impulso particolare nella mia vita cristiana.
    Ho l’impressione che di Martini ormai c’è un gioco che sta andando di moda, di cui il Martini stesso non si cura, e a cui molti cattolici e vai clerici si divertono vestendogli l’abito dell’antipapa. Gioco meschino, e quanto di più lontano, dalle sue visioni umane.
    Martini è sempre stato un uomo della Chiesa con una fede estremamente solida e libera in Cristo. Perchè non dovrebbe essere libero di parlare?
    Se poi i Quotidiani nazionali si divertono per audience a eseguire il balletto dell’antipapa, vi si vuole andare dietro?
    Io personalmente credo di avere quasi tutti i libri pubblicati dall’autore Martini,
    consiglierei,
    prima di giudicarlo con spregiudicata sufficienza di leggere quello che ha scritto fino ad oggi,
    e quello che lui ha detto e fatto come Arcivescovo nella città di Milano.
    Avrei qualcosa d’altro da dire, ma cio’ di cui non sono certo prefirisco non parlare….
    Ora Martini è in quella età, in cui sa perfettamente, che mentre si apparecchia lentamente al congedo puo’ dire la verità NELLA Chiesa, oggi più che mai.
    Questo scandalizza diversi cristiani…..

    ma nei vangeli è riportato che si scandalizzavano anche dei comportamenti e parole di Gesù….
    non vedo tanta novità…..

    http://www.vatican.va/news_services/press/documentazione/documents/cardinali_biografie/cardinali_bio_martini_cm_it.html

    Beato chi è all’inizio di un cammino,
    sente il fascino, ne percepisce la meraviglia,
    ne vede i colori con chiarezza, netti…..
    ma sul far della sera i colori appaiono diversi, con infinite sfumature, e anche le domande si appressano sollecite come a cercar chiarezza per quello che la lucentezza del sole non faceva apparire….
    un saluto virtuale…

    6 Giugno, 2008 - 20:17
  182. Il problema di fondo, la piaga che appesta la Chiesa,…..
    Rosmini????????
    ma l’obbedienza un sacerdote ha scritto che non è più una virtù…
    forse un libro da leggere???’
    Soprattutto perchè l’autore ha pagato in proprio la libertà della parola….
    Il cristiano è un uomo fondamentalmente libero in Cristo.

    6 Giugno, 2008 - 20:20
  183. Bernard Häring= “Liberi e fedeli in Cristo” (teologia morale) un consiglio per la lettura

    6 Giugno, 2008 - 20:25
  184. Davidino

    Matteo,
    io non gioco a fare l’anti-martiniano, sia chiaro. Ho avuto l’onore di porgergli delle domande e ne conservo con gratitudine le risposte, e possa Dio farmi fare almeno un terzo delle cose che ha fatto lui, ma su certe cose non si può usare leggerezza, e i motivi li ho ampiamente descritti, inutile ripeterli ancora.
    Quanto più è in moralmente in alto un personaggio, tanto più pesano le sue azioni.
    Se poi vogliamo guardare solo quello che ci piace…
    E ci risiamo poi sul giudizio, un’ombra che sembra si proietti inevitabilmente in tutti i blog o luoghi dove si esprimono commenti vari non condivisi: non mi permetto di giudicare nessuno come persona (dite voi a Roma “aridàje!), ma i fatti sono sotto gli occhi di tutti, ed il Papa ha bisogno di collaborazione costruttiva, non di uno, pergiunta eminente, che gli invia messaggi e dritte per interposta persona o foglio di carta; quindi non giudico nessuno con spregiudicata sufficienza (noto dell’acredine nelle tue parole), ma quello che dico io qui lo hanno già detto in molti e lo dicono tutt’ora: io sono semplicemetne d’accordo con loro.
    E per me Martini non è proprio uno sconosciuto: il primo suo libro che mi hanno regalato si intitola proprio “Lettera ai giovani che non incontro. Mi piacerebbe conoscerti”, ed io ero più giovane. Ed ho letto altro ancora, quindi…

    “Ma l’obbedienza un sacerdote ha scritto che non è più una virtù…”
    Bum! Ti piacerebbe!
    Ma semmai è Don Milani che non è un faro universalmente riconosciuto nella Chiesa, e non sappiamo se mai lo sarà (fatte salve tante buone cose), ma non vorrei infiammare ulteriormente gli animi ed aprire un altro topic, questo spetta ad Dr. Accattoli.
    L’obbedienza non è mai stata cancellata dal Vangelo, caro mio, e si impara proprio dalle cose che si patiscono.
    L’elenco dei santi, anche perseguitati (diciamo pure provati) dalla Chiesa è sterminato, e una o poche rondinelle non fanno primavera. Ed in questo caso non è proprio primavera…
    Alla tua carrellata forse mancano alcuni santi che ti posso suggerire? Ma no, non ne hai bisogno, sono certo che li conosci già…

    Leggiti sul sito di Antonio Socci questo articolo:
    DA MARTIN LUTERO A “MARTINI LUTERO”

    Un abbraccio.

    6 Giugno, 2008 - 21:14
  185. Davidino, dovresti conoscere esattamente il contesto della frase di don Milani per poterla citare a proposito. Perchè qui l’hai citata totalmente a sproposito, dando anche un giudizio su don Milani, di cui ti auguro di imitare la fede e la virtù quando diventerai prete.

    Su Socci: quanto è attendibile? Un titolo del genere si squalifica da sé…
    Tale e quale ad un Politi che “usa” Martini per dire altre cose…

    Con rispetto parlando e fatte salve le buone intenzioni

    6 Giugno, 2008 - 21:33
  186. Davidino

    Caro Maioba,
    il problema è che la frase di Don Milani è abbondantemente citata a sproposito da tanti qua e là quando si vuole affermare l’inattualità del valore dell’obbedienza, non l’ho citata io per primo in questo blog (…), e vedo che ogni tanto viene tirata in ballo…
    Del giudizio si è già detto in precedenza (non sarebbe bello fare copia-incolla), e di Don Milani mi sembra di aver detto solo che non è un faro per tutti (constatazione), fin’ora e fino a quando la Chiesa non si esprimerà… se questo è un giudizio, allora da domani quando comprerò la frutta per evitare ogni giudizio mi prenderò quello che mi darà il fruttivendolo senza giudicarne la qualità.

    Quanto a Socci beh, sembra che tu lo abbia giudicato solo dal titolo senza leggerlo, quell’articolo. ahi ahi 🙂
    Ha la rara qualità di riportare doviziosamente le fonti, soprattutto in questo caso, in cui la fonte è egli stesso e l’seperienza sulla sua pelle…
    Grazie per l’augurio di santità, sono certo che anche don Milani prega me me e per tutti noi.
    Salutoni.

    6 Giugno, 2008 - 21:49
  187. Il problema caro Davidino è che l’articolo l’ho letto e che Socci è abbastanza autoreferenziale.
    Condivido con lui il fatto che l’unica cosa non negoziabile per un cristiano non è la morale o la società, ma Gesù Cristo…
    E tuttavia far diventare Martini un nuovo Lutero mi sembra un tantinello provocatorio. Chissà se Martini dice veramente che il Concilio ha avuto un influsso protestante… Bisognerebbe leggere il libro, non la riduzione di Politi. Che ne pensi?
    Su don Milani mi sembrava di notare nelle tue parole una certa sufficienza, ma se non è così chiedo scusa.
    Di fatto “L’obbedienza non è più una virtù” esalta la libertà di coscienza del cristiano e il suo diritto-dovere all’obiezione di coscienza! Meno immischiato di così nell’ottica del mondo proprio non si può.
    Per questo ho chiesto di non citarlo a sproposito: non era certo un libertino don Milani!

    6 Giugno, 2008 - 22:13
  188. Davidino

    A Maioba,
    se ho fatto intendere che don Milani fosse un libertino, o devo essere impazzito o non so che altro, ci mancherebbe! Ma rileggendomi, non mi sembra.
    Perdonami se rimarco che la frase di don Milani non è una mia citazione ma l’ho solo fatta rimbalzare… so che il suo senso è riferito all’obiezione di coscienza, ma chi l’ha citata non intendeva evidentemente proprio questo. 🙂
    Socci è autoreferenziale? In quell’articolo, poverino lui, mi sembra proprio di si: e come non esserlo se la “testimonianza” è proprio la sua? Mi sembra inevitabile. Poi ci saranno sicuramente i documenti agli atti di quel “processo”.
    S’è fatto tardi, buona notte a te e a tutti.

    6 Giugno, 2008 - 22:23
  189. Ho finito di leggere “il quarto segreto di Fatima” di Socci, un libro prestatomi da Francesca, un’amica. Mi è stato chiesto di leggerlo scevro da ogni pregiudizio.
    Nel libro, Socci cita anche diverse volte Accattoli per trovare conferma alle sue tesi, ballerine….
    Riesce persino a manipolare il discorso di apertura Concilio di Giovanni XXIII nel 1962.
    Uno che fa di queste idiozie, non è degno di altre letture.

    Chi ricorda la sceneggiata che fece in una puntata di Excalibur?
    http://www.youtube.com/watch?v=7-MZ6nmArzc
    da cui fu poi buttato fuori dalla Rai-Tv dagli stessi suoi compagni di partito?

    Socci?
    Soltanto un meschino vendicativo, che deve vendere libri ad effetto apocalittico-catastrofico, come sono le sue idee.
    Socci?
    Già, perchè quell’articolo velenoso nei confronti di Padre Martini?
    Lo dice lui stesso…. quando a Milano fu defenestrato…… se lo è legato al dito….
    Bell’esempio di cristiano e di manipolatore persino di discorsi pontifici,
    ma è inutile che ne tratto qui, quando lo faccio altrove.
    Comunque, tranquillo di Socci, leggo, leggo, pur di poterne smascherare le sue personali nevrosi, il bisogno personale di trovare a tutti i costi un “nemico”….
    Posso analizzarne ogni singolo libro o articolo, di Socci,
    per lui è importante calarsi bene nella parte e vendere!!!

    Al di la di tutto, io ho bisogno di non dimenticare che è nell’Evangelo che Cristo mi ha comunicato tutto e il mio prossimo assume rilievo alla luce dell’Evangelo e la Chiesa è la comunità di credenti in cui il Signore mi ha messo ciascuno a servire con i propri carismi.
    Sono grato al Signore, che ha costituito una Chiesa-popolo di Dio, dove non ci sono porte chiuse, dove ciascuno è utile a portare a compimento il Suo disegno di salvezza.
    ciao Davi, una serena notte

    6 Giugno, 2008 - 22:37
  190. Sumpontcura

    Antonio Socci, vieni avanti che devo dirti una cosa, con animo scevro da ogni pregiudizio:
    meschino, vendicativo, manipolatore, velenoso, nevrotico, bisognoso di trovare un nemico, apocalittico-catastrofico, interessato solo a vendere e far soldi, responsabile di sceneggiate televisive e confezionatore di tesi ballerine:
    non ti permettere mai più di giudicare, hai capito? Mai più!
    Solo io posso giudicare. Con animo scevro, naturalmente.
    Firmato: Matteo.

    7 Giugno, 2008 - 5:13
  191. Sumpontcura

    Non te la prendere, Matteo: sei troppo simpatico (e il mio giudizio sul “Quarto segreto” non è poi molto diverso dal tuo). Ma accusare un avversario di non astenersi dal giudicare, esattamente mentre lo stai facendo a pezzi, credimi, è proprio divertente.
    Un abbraccio

    7 Giugno, 2008 - 5:18
  192. fabrizio

    Quello che ha scritto Davidino nel suo post del 6 Giugno 2008 @ 17:53 a me sembra molto saggio, equilibrato e pieno di buon senso, compreso il suo atteggiamento verso Martini, di profonda gratitudine e stima unite a perplessità per le sue dichiarazioni e/o per l’uso che ne viene fatto.

    E’ davvero strano che a Martini venga riconosciuta da molti quell’infallibilità contesta al papa e che non si possa neanche mettere in dubbio che Martini, ogni tanto, sbagli.
    Detto questo, lunga vita a Martini perchè continui a stimolare la Chiesa e pregare per lei (senza alzare, involontariamente o no, polveroni che non servono a nessuno).

    Il palmare sull’altare si commenta da solo (e pure io sono quasi computer dipendente). Va di pari passo con il testo dei canti proiettati alle pareti stile karaoke.

    Buona giorno a tutti.

    7 Giugno, 2008 - 7:36
  193. Davidino

    Mamma mia Matteo, che t’ha fatto Socci di tanto male?
    Sul libro circa il quarto segreto non mi esprimo, non l’ho letto e non ho intenzione di farlo, per ora. I tre segreti già noti mi sembrano sufficientemente drammatici se presi sul serio (sic!), mentre per esempio non condivido assolutamente l’atteggiamento di Socci verso Bertone, molto simile (anzi peggio) di quello attribuito al caro Martini nei confronti del Papa.
    Evabbè.
    Avrei potuto riferirmi ad articoli di altri giornalisti sul “caso Martini”, il sito di Sandro Magister ad esempio ne ripora molti in cui è coinvolto il nostro, ma non lo farò, chiuderei qui anche perché davvero non vorrei essere frainteso o tacciato di accanimento contro un pur sempre eminente e carico di meriti Principe della Chiesa.
    Però che Socci scriva pessimi libri, è un azzardo: l’ultimo che ha scritto su Padre Pio è semplicemente meraviglioso, scritto col cuore e con l’anima, forse il migliore di quelli su Padre Pio che io abbia letto sino ad ora, tanto più che è scritto da un laico e molti preti non sarebbero capaci di raggiungere simili altezze spirituali. Provare per credere.
    Una buona giornata.

    7 Giugno, 2008 - 8:30
  194. ciao Sump,
    Socci?
    io lo giudico?
    Si giudica da se, dalle sue opere.
    Non si può rimanere indifferente nel leggere i suoi libri e di come manipoli le notizie,
    ma leggere Socci, analizzare il testo alla luce dei non-documenti che lui riporta a margine di nota…..
    e poi basta andarsi a ritrovare le fonti che lui cita, per rimanere sbigottiti, dal modo in cui strumentalizza testi e documenti per dimostrare le sue tesi.
    Non è un modo serio di lavorare,
    non è un modello di giornalismo cristiano
    nè di un cristiano giornalista,
    troppo livore e troppi giudizi mai fondati documentalmente, gettati a pioggia nei suoi articoli e libri.
    Socci?
    non mi ha fatto nulla di male,
    è lui che fa del male ai cristiani,
    mi basta leggerlo.
    E’ da ricordare che quando un giornalista scrive, un autore scrive un libro, si sottopone percio’ stesso al giudizio dei suoi lettori,
    Socci, è criticabile, criticabilissimo,
    fino a prova contraria, le sue parole, non fanno in alcun modo Magistero,
    certo che fanno denaro al pari di un qualsiasi dozzinale libro o articolo, un Dan Brown casereccio.
    Io lettore qualsiasi, ho il diritto di giudicarlo,
    lo facciamo tutti ogni giorno quando leggiamo un libro o un articolo di giornale,
    e Socci in questo non ha una particolare immunità dallo Spirito Santo…….
    se poi diventasse papa, ne riparleremo…..

    7 Giugno, 2008 - 11:10
  195. Sump, hai preso delle espressioni, nel mio commento estrapolandole dal contesto, mettendo in luce dei giudizi come a prescindere….
    Io invece ho giudicato per conoscenza seria, all’interno delle analisi fatte da lettura e dai ricordi di una trasmissione televisiva. Non giudico a prescindere, mi attengo ai fatti, il tuo modo di montare le mie espressioni mi lascia perplesso,
    potrei farlo anche con te, estrapolo due tre parole per per affermare un mio pensiero detto da te………..
    Già lo fa Socci?
    Cosa è una scuola?
    ciao

    7 Giugno, 2008 - 11:16
  196. lycopodium

    [Questo post doveva finire QUA!]
    I palmari!
    E la teologia del palmare!

    Due citazioni, una (1) apocrifa [da fonte ecumenica], l’altra (2) autentica.

    1) «Ricordiamo le altre parole di Sant’Ireneo “Ubi Ecclesia, ibi Spiritus et omnis gratia”. Dov’è lo Spirito, lì è anche il Regno. L’Eucarestia inizia come l’ascensione verso la cena del Signore nel Suo Regno e il suo primo gesto è la benedizione del Regno. Tutto il suo svolgimento ci procede verso l’altare, simbolicamente espresso con la piccola entrata col PALMARE che significa … la venerazione di WORD»
    ( Vladimir Zelinskij “L’Eucarestia nella prospettiva Ortodossa”: http://www.dimensionesperanza.it/modules/xfsection/article.php?articleid=3455 ).

    2) «Arriviamo così al punto della questione: quelle teologie (della fede e quindi anche del sacramento) non sono anche la sottaciuta ammissione che il luogo del sacro, tolto alla religione e alla fede, è lasciato alla teologia – sì proprio ad essa!-, al suo stile, al sup pathos?» (Andrea Grillo “Fede e sacramenti come emergenza della prassi pastorale”).

    Due citazioni, dicevo.
    Quella autentica descrive una mentalità, l’altra apocrifa ne prefigura gli esiti.

    7 Giugno, 2008 - 16:04
  197. fabrizio

    Lycopodium, il palmare sull’altare è un argomento di cui anche il solo discuterne rappresenta un assurdo.
    Sia io che te ci siamo cascati, i più saggi (ad esempio Sump) non ci hanno perso nemmeno una riga.

    Per chiudere, applicherei alle nuove tecnologie quello che dice Enzo Bianchi riguardo la musica liturgica.

    «Non si può usare la musica del mondo, anche in senso positivo, per qualcosa che invece deve narrare l’ Altro. Se Dio è l’ Altro, altra è la musica, altri sono i segni, altre le parole, altra la maniera di trovarci».

    7 Giugno, 2008 - 22:19
  198. lycopodium

    @ Fabrizio
    Sump è inarrivabile! Grazie cmq per avermi ricordato che la tattica da adottare con le scolte insultatrici è l’attesa che tramortiscano.

    8 Giugno, 2008 - 6:58

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