Cinque giorni a Natale: “Ma quanto si muove oggi”

Lei ha il pancione e dice a lui: “Da quando sei tornato non fa che muoversi: secondo me ti sta salutando”.

3 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo (Luca 1). Ho letto un volumetto di suor Maria Anastasia di Gerusalemme intitolato Grembi che danzano. Lectio divina su figure bibliche femminili (Messaggero 2009) che si intitola proprio a partire dalla scena della Visitazione: “Il verbo che troviamo in queste parole di Elisabetta significa saltare, balzare, saltellare, ma nelle sue derivazioni più remote offre anche la sfumatura del danzare. Giovanni dunque compie una danza nel grembo di sua madre e con essa vuole esprimere tutta la gioia traboccante per l’arrivo del Messia” (p. 149). Le mamme conoscono quella danza. A volte è scatenata dal cioccolato che hanno mangiato, altre volte parte dal cuore.

    20 Dicembre, 2009 - 11:45
  2. Cherubino

    se può interessare ci sono gli studi eccezionali di Tomatis sull’ascolto da parte del feto… il bambino riceve l’imprinting della voce materna. Il sussultare di Giovanni alla voce di Maria indica che la riconosce come Madre anche sua, perchè Madre di Dio.
    Anche sulla profondità teologica di questa espressione, Madre di Dio, e sulla sua storia ci sarebbe molto da riflettere e da “godere” spiritualmente.

    20 Dicembre, 2009 - 12:33
  3. roberto 55

    Osservo come Luigi ci stia accompagnando verso la festa della Santa Natività, attraverso la descrizione di queste storie “minime”, colte per strada, in autobus, dal parrucchiere, al supermercato, nella sala d’aspetto del medico di base, etc., e che Luigi riesce a collegare, giorno per giorno, ai singoli brani della novella raccontataci dall’evangelista Luca, quasi a significarci, da parte di Luigi, quanto Vangelo, o – per usare il termine caro a Luigi – quanti “fatti di Vangelo” possano rinvenirsi nell’ordinaria vita di tutti i giorni.
    Forse, Luigi vuole anche, e d’altro lato, ricordarci quanta semplicità si ritrova nelle Sacre Scritture, dove i protagonisti sono, per lo più, persone umili, che parlano il linguaggio schietto, del popolo, e vivono le loro giornate di lavoro e di fatica, sostenute dalla Fede e dalla Speranza nel messaggio di Salvezza testimoniatoci da Nostro Signore.

    Buona serata a tutti dal gelo e dalla neve delle campagne del Nordest !

    Roberto 55

    20 Dicembre, 2009 - 17:23

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