Comandami di venire verso di te sulle acque

Nel Vangelo di domani (Matteo 14, 22-32) abbiamo Gesù che cammina sulle acque e Pietro con lui. Un episodio leggero come una parabola a lieto fine. Un gesto lieve di Gesù, fantasioso e paradossale. Fuori da ogni ordinarietà. Nella fantasia del divino. Si potrebbero scegliere molti fuochi di lettura: io prendo il momento in cui Pietro riesce anche lui per un attimo a camminare sulle acque. Prima riporto il brano e poi accendo una lucetta interpretativa.

9 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Matteo 14, 26-31. Vedendolo camminare sul mare, i discepoli furono sconvolti e dissero: “È un fantasma!” e gridarono dalla paura. 27 Ma subito Gesù parlò loro dicendo: “Coraggio, sono io, non abbiate paura!”. 28 Pietro allora gli rispose: “Signore, se sei tu, comandami di venire verso di te sulle acque”. 29 Ed egli disse: “Vieni!”. Pietro scese dalla barca, si mise a camminare sulle acque e andò verso Gesù. 30 Ma, vedendo che il vento era forte, s’impaurì e, cominciando ad affondare, gridò: “Signore, salvami!”. 31 E subito Gesù tese la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?”.

    8 Agosto, 2020 - 10:06
  2. Luigi Accattoli

    Nella fantasia divina. Pietro scende dalla barca e per un versetto cammina anche lui sulle acque. Dunque chi ha fede può abitare la fantasia divina e partecipare in essa al rovesciamento del reale. Dunque i poteri messianici sono comunicabili. Dunque potremmo anche noi sentirci dire dal Signore: “Vieni”. E potremmo osare in risposta a quell’invito. Ma la breve esperienza di Pietro impetuoso nel chiedere e coraggioso nello scendere dalla barca ci avverte che potremo avventurarci sulle acque solo portando con noi il salvagente dell’invocazione “Signore salvami”. Le tre fasi dell’avventura ci troveremo a viverle in una sostanziale unità di tempo: Signore comandami – Signore affogo – Signore salvami.

    8 Agosto, 2020 - 10:06
  3. Beppe Zezza

    Non concordo con l’aggettivo “ leggero “ che Luigi usa per questa pericope evangelica densa di profonde suggestioni. Gesù “costrinse” i discepoli a imbarcarsi per andare in ora tarda verso “ l’altra riva “. Pietro affonda quando sposta lo sguardo da Gesù che lo chiama, su sua richiesta, alle acque tumultuose. Ce ne è per meditare e riflettere!

    9 Agosto, 2020 - 9:05
  4. Luigi Accattoli

    Da persona che non firma ricevo questo messaggio:

    Meditando e riflettendo, io mi sento molto vicina a Pietro, che, secondo la pagina evangelica, ora guarda a Gesù ma spesso guarda alle vicende tumultuose della vita che possono travolgerci facilmente. Anche quelle altrui ci riguardano.
    La fede non è, purtroppo, una pietra immobile che ci salvaguarda dai pericoli. Chi dice di avere una fede monolitica cui aggrapparsi in ogni attimo della vita, è palesemente un mentitore, o vuole alimentare a tutti i costi una illusione. Soprattutto dimentica che ogni essere umano, anche il più devoto e pio, è fatto di carne fragile che, quando meno se lo aspetta, gli fa abbandonare la fede (vera!).
    Nessuno sa, in realtà, i movimenti della fede. La complessità della vita contiene in sé un mistero che ci sovrasta. A noi non resta che chinare il capo e aspettare che Qualcuno, se vuole, si faccia sentire con chiarezza per chiamarci a penetrare, almeno in minima parte, quel MISTERO che forse sarà disvelato appieno dopo la morte.
    Dunque, smettiamola di fare prediche futili.

    9 Agosto, 2020 - 18:14
  5. Beppe Zezza

    Re: Vangelo 10 Agosto
    Come non vedere in questo vangelo il richiamo di Gesù a non mettere la “salute” al di sopra della “ salvezza “ come, purtroppo, in tante occasioni questa epidemia induce a fare?

    10 Agosto, 2020 - 10:03

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