Con Benedetto da qui al Muro del Pianto

Tra poche ore papa Benedetto parte per la Terra Santa e martedì 12 in mattinata andrà a pregare con un Salmo davanti al Muro del Pianto, come già papa Wojtyla il 26 marzo dell’anno 2000. Come il predecessore, si farà ebreo con gli ebrei lasciando in una fessura del Muro una sua invocazione al Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe, che è anche il Dio di Gesù Cristo. Nel foglietto del papa polacco era scritta la preghiera penitenziale che egli stesso aveva pronunciato in San Pietro, due domeniche prima, con riferimento al millenario maltrattamento degli ebrei da parte dei cristiani. Non sappiamo che cosa conterrà il foglietto di papa Raztinger. In attesa di conoscere la sua intenzione io mi porto idealmente davanti a quel muro – come già ebbi a fare in due circostanze, anch’io deponendo un foglietto – e metto lì la mia domanda perchè tutti i figli di Abramo, compreso il ramo di Ismaele, trovino la forza di riconoscersi fratelli.

27 Comments

  1. marta09

    sempre idealmente … i foglietti saranno 2 … Ci metto anche il mio, ma con un’aggiunta all’intenzione di Luigi: che il riconoscersi fratelli sia di tutti con tutti.

    7 Maggio, 2009 - 22:50
  2. Francesco73

    Che il riconoscersi fratelli sia verso tutti, che la preghiera al Muro abbia anche un valore penitenziale nel senso proprio del cristiano, che sia un ulteriore passo per la purificazione della memoria, che non si abbia timore di andare al fondo della propria storia anche dolorosa, omissiva e oscura, che questo ci consenta di essere sereni, leali, franchi, motivati in tutte le sedi in cui si tratta di annunciare la bellezza della Verità che ci è stata donata in Cristo Gesù.

    7 Maggio, 2009 - 23:56
  3. marta09

    … e che non sia più nessun muro e tantomeno del pianto
    🙂

    8 Maggio, 2009 - 0:31
  4. Gli Ebrei non amano che lo si chiami muro del pianto,
    ma muro del Tempio.

    Infatti non è luogo di pianto,
    ma area sacra di preghiera

    Pregare, con tutto il corpo davanti quel muro,
    è rimettersi in comunione con quanti nei secoli passati si sono recati in preghiera al Tempio, tra cui anche gli Ebrei Maria, Giuseppe e Gesù il Figlio di Dio.
    L’emozione è grande.

    Effettivamente è più appropriato

    “Domandate pace per Gerusalemme:
    sia pace a coloro che ti amano,
    sia pace sulle tue mura,
    sicurezza nei tuoi baluardi.
    Per i miei fratelli e i miei amici
    io dirò: «Su di te sia pace!».
    Per la casa del Signore nostro Dio,
    chiederò per te il bene.”
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    8 Maggio, 2009 - 1:37
  5. Luigi Accattoli

    Matteo nel 2000 fu infatti il Salmo 122 (121) che tu citi a essere pregato davanti al Muro Occidentale, prima in ebraico dal rabbino Michael Malchior e poi in latino dal papa: “Quale gioia quando mi dissero: andremo alla casa del Signore”.

    8 Maggio, 2009 - 8:03
  6. Nino

    “anch’io deponendo un foglietto – e metto lì la mia domanda perchè tutti i figli di Abramo, compreso il ramo di Ismaele, trovino la forza di riconoscersi fratelli.”

    ———–
    Luigi, mi unisco alla tua intenzione che nella vita cerco, nel mio piccolo, di promuovere. Un bel giro girotondo, mano nella mano tutti insieme a rendere grazie a Dio per averci chiamato suoi figli.

    8 Maggio, 2009 - 9:26
  7. Ho sentito tanti dire che preferiscono “spegnersi” nel sonno…

    Io preferisco spegnermi mentre sono “acceso” e sveglio….
    se possibile assistere al dono del passaggio alla rinascita.

    Pax

    8 Maggio, 2009 - 10:50
  8. plpl8

    Rispetta le opinioni altrui !
    La prima riga te la potevi risparmiare e non avresti causato la mia rabbia !
    Quanta superbia

    Paolo Pellizzari Arzignano Vi

    Pax tibi

    8 Maggio, 2009 - 11:38
  9. discepolo

    caro Luigi,
    stamani ho letto il tuo articolo sul Corriere che parla del viaggio
    del papa Paolo Vi in terrasanta nel 1964,mi ha commosso leggere dal
    resoconto di Domenico Del Rio
    “musulmani e cristiani esplodono in un entusiasmo incontenibile..
    le donne gli gettano fiori dalle finestre..un petalo di rosa gli si appiccica sulla fronte . Montini è felice”.
    Altri tempi, dai nostri.
    Vorrei che anche su Benedetto cadessero fiori , ma temo che non sarà così…i “fratelli musulmani ” lo invitano a non venire, gli ebrei ultraortodossi lo chiamano “il crociato” “l’ex-giovane nazista”
    non so se pioveranno fiori su Benedetto, è più probabile che piovano critiche da tutte le parti.. vorrei essere in Terrasanta quando passerà e darglielo io un fiore….almeno per il coraggio e la buona volontà

    8 Maggio, 2009 - 12:04
  10. @ plpl8,
    che vorrà dì?

    8 Maggio, 2009 - 12:05
  11. @ discepolo,
    ma tu ricordi quel momento? di Paolo VI? cosa accadeva? in che contesto?

    Ricordare o fare memoria è importante.

    Capisco i tuoi sentimenti,
    ma è ben difficile fare raffronti tra due persone estremamente diverse,
    e due momenti storici troppo diversi.

    Quel gesto di Paolo VI, fece crollare un muro, su cui si potè in seguito lavorare,
    lo stesso Montini, che profeticamente fece quel pellegrinaggio, non conosceva tutta la portata del suo gesto, il primo storicamente dopo Pietro…

    con quel capolavoro di carità voluto dallo Spirito Santo dell’incontro con il Santo Patriarca Atenagora.

    Che emozione! che respiro di Chiesa!!!!!

    Ma forse appartengo…. ad un secolo lontano….

    Un tempo mi piaceva avvicinarmi alla tomba solitaria di Paolo VI, l’accesso era semplicissimo, nel silenzio, facevo memoria….

    Ora non è più così,
    Le tombe dei papi sono una roba per turisti, la coda per entrare in Basilica, la fila che si blocca alle grotte…… e spiegare che mi interessa solo andare alla tomba di Montini (mi guardano come un alieno).

    Ah! quando nella storia si perde la memoria ….!!!!

    8 Maggio, 2009 - 12:19
  12. discepolo

    caro Matteo,
    purtroppo non posso ricordare quel viaggio perchè nel ’64 ero appena nato!
    E nessuno dopo me ne ha mai parlato.
    Non ho quindi nessuna memoria, ma non per colpa mia! 🙂
    Sono grato a te, a Luigi e a chi me ne parla, proprio perchè sento trasparire nelle vostre parole un emozione che mi commuove!
    Sono solo dispiaciuto di vivere in un epoca in cui alle emozioni e alle
    speranze si sono sostituite le disillusioni , le critiche, e una specie
    di aggressività e anche auto-aggressività in tutti i campi…

    8 Maggio, 2009 - 12:37
  13. Questo mi colpisce, e mi colpì già pochi anni dopo l’inizio pontificato GPII, la progressiva cancellazione della memoria di un pontificato precedente ma anche di un momento della Storia della Chiesa anni ’60 e fine ’70, piena di speranze, di ricerca e di approfondimento, per essere stravolti da un ricordo meramente ideologico.
    Come se la storia della Chiesa attuale cominciasse da GPII.

    La stessa memoria di Giovanni XXIII, si ferma alla mitizzazione di un “Papa buono”, perdendo parole, emozioni e forza che quell’uomo spirava.

    Certo la stessa cosa sta accadendo alle generazioni recenti sulla memoria degli uomini che hanno fatto l’immediato passato della politica italiana.

    Di De Gasperi, La Pira, qualcuno si può affermare persino di esserne l’erede e di far loro dire cose impensabili, semplicemente, perchè la massa non ricorda più nulla.

    8 Maggio, 2009 - 14:01
  14. Nino

    Matteo tirando in ballo La Pira e De Gasperi mi costringe ad un OT di cui mi scuso.
    Tanto per la memoria
    A beneficio di discepolo, nato quando già da quasi due anni ero nella mia cara, indimenticabile e inimitabile Ing. C. Olivetti&C spa.
    ——————————
    Ecco l’ultima infame chicca di servi idioti e caimani loro padroni

    Bondi e il libro «Silvio erede di Olivetti»

    CORTINA D’ AMPEZZO – (m.sp.) Match a Cortina Incontra tra il ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi ed Eugenio Scalfari. Alla presentazione del libro di Scalfari, L’ uomo che credeva in Dio, il ministro anticipa il suo: Berlusconi erede di Adriano Olivetti. «Perché anche Olivetti, grande imprenditore, ebbe un’ esperienza politica all’ insegna degli stessi valori».
    Scalfari: «Ho conosciuto molto bene Adriano Olivetti, che è stato il fondatore de l’ Espresso e il paragone con Berlusconi mi fa accapponare la pelle. In ogni caso idealizzando Berlusconi – un impresario, non un imprenditore – gli si può attribuire qualsiasi personalità».
    —————————————-

    Per capire appena un po’ chi era Adriano Olivetti e prima di lui il padre Camillo:
    http://www.fondazioneadrianolivetti.it/home.htm
    L’uomo:
    -all’indomani della fine della II guerra mondiale, essendo stata la famiglia Agnelli collaborazionista del fascismo, il Presidente della Repubblica gli offrì l’incarico di commissario della Fiat.
    Rifiutò rispondendo: meglio la direzione del giornale “Avanti”, cosa che si realizzò.
    -non chiese mai alle banche denaro in prestito, e quando nel dopo guerra doveva rimettere a posto le sue fabbriche si rivolse al suo amico Bruno Jarach che in cambio del prestito personale che diede a Adriano, suo malgrado, accettò a garanzia la nomina ad Amministratore Delegato della Olivetti
    -per volere di Adriano, la Olivetti rifiutò l’iscrizione in Confindustria, per questo subì da tutto l’establishment ritorsioni e ostracismo.

    8 Maggio, 2009 - 15:43
  15. Marcello

    È molto bello che il papa vada in Terra Santa. E infilando quel bigliettino nel Muro del Tempio è come se “infilasse” tutte le nostre preghiere nel cuore della nostra fede!
    Cito un bel brano di don Andrea Santoro, che aveva per Abramo una particolare devozione:
    “Verso la metà di ottobre un gruppo di 43 pellegrini di Bologna mi ha chiesto di accompagnarli a Urfa e ad Harran, il villaggio di Abramo. La fede, ho detto loro, è scoprire che Dio è il “tuo” Dio, che ti parla, che ti invita a partire ogni giorno, che ti “benedice”, che vuole fare di te una “benedizione” per gli altri. Essere figli di Abramo, dicevamo rileggendo la sua chiamata ad Harran, significa distaccarsi da tutto per attaccare il proprio cuore unicamente a Dio, non vantare alcun possesso né di affetti né di terra né di futuro, generare la vita come un padre o come una madre, mai ferirla o ucciderla, donare al mondo quel “seme” di Abramo che è Gesù Figlio di Dio e Salvatore.”
    (Lettere dalla Turchia, p. 152)

    8 Maggio, 2009 - 15:44
  16. Leonardo

    Un pensiero per don Gianni Baget Bozzo, appena defunto. Una grande intelligenza. L’intelligenza non vale granché, ne convengo, e sulle altre sue doti non mi pronuncio perché non lo conoscevo personalmente, ma le cose che scriveva, fino all’ultimo, meritavano di essere lette. Non sono mica molti quelli di cui si può dire.

    8 Maggio, 2009 - 16:10
  17. Un domani…
    don Primo Mazzolari,
    grazie ad una storia senza memoria,
    si troverà affiancato da gente sconosciuta e lontana….

    8 Maggio, 2009 - 16:33
  18. ignigo74

    comunque le dichiarazioni del ministro per il turismo di Israele sono quanto meno acidule e poco rispettose nei confronti del papa che lui definisce solo una propizia occasione turistica. tali dichiarazioni si trovano sul corriere della sera di oggi.

    8 Maggio, 2009 - 16:52
  19. Leonardo

    Quest’ultimo scampolo di “conversazione” è fantastico: tre schizoidi in ascensore.

    (e il “comunque” di ignigo è carino da matti)

    8 Maggio, 2009 - 17:24
  20. no, dico. Ma avete visto che tempo, oggi? un ventaccio!

    8 Maggio, 2009 - 17:55
  21. ignigo74

    mi è sembrato di vedere un gatto

    8 Maggio, 2009 - 18:06
  22. Nino

    Ciao e bentornato caro Leonardo,
    non è che sei rimasto al “casualmente stronzo”?

    8 Maggio, 2009 - 18:21
  23. Finalmente ho letto anche io l’articolo di Luigi sul corsera,
    grazie di quel bel ricordo e delle emozioni che trasmetti

    8 Maggio, 2009 - 18:40
  24. marta09

    per rispondere anche a maioba
    “Il fait beau aujourd’hui !” 😀
    … detto dal Papa … e si è scatenata una tempesta di stupidità! ;-|

    8 Maggio, 2009 - 20:57
  25. roberto 55

    Io, molto semplicemente, mi limito a pregare per il nostro Papa, pellegrino nella Terra Santa dove – come osservò Papa Paolo VI, quando spiegò ai giornalisti perchè l’aveva scelta come meta del suo primo viaggio da Pontefice – tutto è cominciato.

    Cambiando completamente discorso, Luigi, hai ripreso a collaborare con il “Corrierone” ?
    Se è così (come mi sembra), e per dirla con Antonio Albanese, “moltomamoltobene” !

    Buona notte a tutti !

    Roberto 55

    9 Maggio, 2009 - 1:07
  26. Luigi Accattoli

    Roberto55 è la seconda volta – da quando ho lasciato il Corsera, cioè dal 1° gennaio – che esce un mio articolo. La situazione non è definita. La direzione dice che vuole la mia collaborazione, ma non può farmi un contratto per la crisi della pubblicità, che obbliga a ridurre le spese. In attesa che si chiarisca, non posso fare un contratto neanche con Liberal, che lo propone. Di fatto collaboro con ambedue, una volta al mese con l’uno, una volta alla settimana con l’altro. La situazione favorisce le battute. Te ne dedico tre.

    Ho sbagliato a compiere 65 anni in questo momento.

    Sono passato dal giornale più diffuso al giornale meno diffuso: non è da tutti.

    Scrivo contemporaneamente sul quotidiano leader e sul fanalino di coda: ci dev’essere un significato.

    9 Maggio, 2009 - 9:36

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