Con Pisanu contro il governo Penepole

La durezza dei mercati ci impone oggi di rafforzare la manovra finanziaria e di approvarla velocemente. Ma subito dopo bisognerà fare appello a tutte le energie disponibili e a tutte le persone di buona volontà per dare maggiore autorevolezza e credibilità politica al nostro Paese (…). Da sola questa maggioranza non è più in grado di evitare il tracollo e riaprire la via dello sviluppo: i fatti sono molto più grandi dei suoi numeri in Parlamento. Però è tutta la politica che deve cambiare passo, respiro, visione, insieme ai gruppi dirigenti delle organizzazioni economiche e sociali. Bisogna cambiare (…). E una soluzione va trovata. Un patto di fine legislatura tra tutti i parlamentari di buona volontà per salvare il Paese e rimetterlo in cammino (…). A fine legislatura poi ciascuno si presenterà agli elettori con i propri impegni e meriti o demeriti“: così Beppe Pisanu in un’intervista alla Repubblica. Condivido. Avevo già scritto (vedi post del 7 luglio e del 4 agosto) e ripeto che per me Pisanu oggi è l’unico – nella maggioranza – che veda giusto.

4 Comments

  1. Luigi Accattoli

    [Segue dal post] Il “governo Penelope” è una felice metafora che ho trovato stamane sul Corsera a firma Dario Di Vico: “Nessuno a questo punto può offendersi se cominciamo a chiamarlo governo Penelope. Come la sposa di Ulisse anche l’esecutivo di centrodestra presieduto da Silvio Berlusconi ha cucito, disfatto e ricucito la tela della manovra. Siamo arrivati al quarto restyling e a questo punto c’è solo da pregare che ci risparmino il quinto“.

    7 Settembre, 2011 - 14:46
  2. Gioab

    Per quanto di male si possa dire del cavaliere, in fondo è stato l’unico che è ruscito a far durare i governi per tutto il tempo previsto. Forse non è molto ma è la dimostrazione che è più difficile affondare le corazzate che i barchini senza timone o con timoniere inesperto.
    Pisanu non ha nemmeno la barca sua e si è dovuto imbarcare con altri per fare il clnedestino ammutinato…. approfittatori senza dignità. Coerenza vorrebbe che se ne andasse senza tante chiacchiere, se lo minaccia solo, non è credibile. Ma a questo punto chi vorrebbe andare a reggere quel timone ? Non lo farebbe nessuno anche se tutti dicono di volerlo.

    “Questi sono gli scogli nascosti sott’acqua nei vostri conviti d’amore mentre festeggiano con voi, pastori che pascono se stessi senza timore, nubi senz’acqua portate qua e là dai venti, alberi di tardo autunno, [ma] infruttuosi, morti due volte, sradicati, furiose onde del mare che gettano la schiuma delle proprie cause di vergogna, stelle senza corso stabilito, alle quali è riservata per sempre l’oscurità delle tenebre.” ( Giuda 12-13)

    http://www.ilgiornale.it/interni/il_voltafaccia_dellamico_pisanu_pronto_silurare_premier_e_pdl/08-09-2011/articolo-id=544419-page=0-comments=1

    8 Settembre, 2011 - 9:04
  3. Marilisa

    Non sarà l’unico, caro Luigi, ma certamente è uno dei pochi ed è anche autorevole. Senza dubbio però è l’unico ad esprimere ciò che pensa con coraggio, andando controcorrente nel suo partito. Le sue esternazioni nell’intervista su Repubblica sono di una logica che non fa una piega, e si comprende il suo disagio;se in futuro uscisse dal partito, non resterei sorpresa: è diventato troppo stretto per lui che ha vedute ben più aperte, nell’ottica del bene del Paese. Ma politici come lui sono destinati a non essere capiti, a restare isolati purtroppo.
    Naturalmente si è attirato molte critiche da parte dei suoi compagni. Anche questo era da prevedersi. Questa destra pensa a difendere i propri interessi di parte, non può condividerne le idee.Qualcuno auspica che lasci il suo partito dal quale dissente, qualcun altro sputa veleno. Ma si può non essere d’accordo con lui quando dice che la politica va riformata e che bisogna seguire un’ “etica della responsabilità”?

    8 Settembre, 2011 - 16:57
  4. Federico B.

    La stabilità dei governi era un valore inestimabile quando l’attuale opposizione era al Governo. Adesso è una parola inutile o bandita.
    Sarebbe meglio un governo di “solidarietà nazionale”, con quattro o cinque partiti divisi su tutto?
    Con buona pace di Pisanu, ottima persona, e di tutti gli esponenti dell’opposizione, il bene del Paese è ancora la stabilità…

    12 Settembre, 2011 - 14:22

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