La misericordia familiare in dieci parabole di Papa Francesco 

 

Gruppo famiglie della Parrocchia di Sant’Agnese fuori le Mura

Domenica 10 novembre 2019 – ore 17.00

 

Ho scelto di andare per parabole e ne ho prese dieci.

Non svolgo un discorso teorico ma conduco una lettura di dieci brevi testi. In cinque di essi troviamo la parola “tenerezza” che è la parola chiave del vostro anno.

E’ un metodo di esposizione che si addice alla predicazione di Papa Francesco: egli procede così e così possiamo provare a procedere noi nel tentare di ascoltarlo seriamente.

Il metodo è quello del discernimento evangelico. Normalmente Francesco non svolge un magistero sistematico, ma – sul modello degli Esercizi di Sant’Ignazio – propone un esercizio di discernimento, parola forte che vuol dire comprensione e decisione.

Come vedremo c’è anche in Francesco una forte, geniale attenzione al vissuto familiare. Si sente il gesuita che ha frequentato tante famiglie, che ha l’esperienza di pranzi e cene, oltre che di conversazioni formative. Ci sentiremo quindi subito a casa, procedendo come stiamo per fare.

Le “parabole” alle quali faccio riferimento – e che ora leggiamo – hanno il titolo e la numerazione progressiva loro attribuita nel volumetto delle Paoline [di cui sono coautore con Ciro Fusco] intitolato “C’era un vecchio gesuita furbaccione. 110 parabole di Papa Francesco”.

 

  1. La parabola numero 9. Lei fa le pulizie all’aeroporto: Una madre che attende il ritorno del figlio, come il padre misericordioso della parabola evangelica.
  2. Numero 12. Una vedova lavava i panni: “lo sguardo di tenerezza di sua mamma” – “Il silenzio che accompagna”
  3. Numero 13. Papà e mamma si rimpiccioliscono: c’è qui il vostro programma annuale: “E’ la tenerezza di Dio”. La famiglia come scuola di misericordia che poi si estende all’umanità circostante: impari la tenerezza con il bambino piccolo e poi la estendi al coniuge, ai genitori, ai parenti tutti, a ogni creatura bisognosa come bisognoso è il bambino: i Down, i pazzerelli, gli anziani smemorati. Esempio della conversazione in vacanza con un’anziana colpita da Alzheimer che ha imparato a sorridere a chi la salutava scherzosamente.
  4. Numero 22. Ragazzine dodicenni sulla strada: imparare a guardare a tutti i figli come a nostri figli – a tutti i giovani come nostro fratelli più giovani.
  5. Numero 26. Il nonno mangiava in cucina da solo: torna la parola “tenerezza”: “Dai loro tenerezza?” chiede Francesco a chi ha genitori anziani.
  6. Numero 29. Quando uno spastico ti sbava la faccia: “E’ la tenerezza di Dio, è la misericordia di Dio”. Ecco tutte le nostre parole tematiche. “Lì risplende Gesù”: in chi è piccolo, in chi si fa piccolo, in chi è fatto piccolo dall’egoismo del mondo.
  7. Numero 40. In aiuto del coniuge violento: qui abbiamo il tema del perdono, della non vendetta, del non usare i figli come ostaggi nel combattimento tra coniugi. Il brano è preso da “Amoris laetitia”, un documento che è pieno di riferimenti al vissuto. Tra le domande per il discernimento sull’ammissione ai sacramenti dei risposati ci sono queste: “I divorziati risposati dovrebbero chiedersi come si sono comportati verso i loro figli quando l’unione coniugale è entrata in crisi; se ci sono stati tentativi di riconciliazione; come è la situazione del partner abbandonato; quali conseguenze ha la nuova relazione sul resto della famiglia e la comunità dei fedeli; quale esempio essa offre ai giovani che si devono preparare al matrimonio” (paragrafo 300).
  8. Numero 57. Tu sei della famiglia: la via della misericordia, della tenerezza, della carità, praticata in famiglia tende ad allargare il rapporto familiare a tante persone con le quali si entra in contatto. L’esperienza di cinque figli e la tendenza di tanti amici dei figli a sentirsi parte della famiglia.
  9. Numero 62. Madri e spose in carcere: torna la parola “tenerezza”. Il coraggio di affrontare il mondo per un figlio va inteso anche come scuola ad affrontare il mondo per aiutare i bisognosi difficili ad aiutare. Un impegno che rischia di comprometterci nell’ambiente di lavoro e di vita. Se non si arriva a questi costi non si ha vera carità ma ci si ferma ai comportamenti filantropici.
  • Numero 104. Ho visto papà e mamma baciarsi. Dare manifestazione piena del rapporto d’amore e della forza che ne viene. Della gioia che esso alimenta. I bambini sono sensibili a questo e ne porteranno l’insegnamento in tutta la loro vita. Una mia nipotina quando le chiesi dove fosse la mamma rispose: “E’ di là che fa la stupidina con papà”. Ecco un riflesso familiare immediato del racconto sull’amore dei genitori fatto dal Papa.