Diamo tempo agli ebrei di capire Pio XII – 2

Lo sceneggiato televisivo SOTTO IL CIELO DI ROMA [ieri su Rai 1 la prima puntata] riapre l’interminata disputa su Pio XII e la shoah. A suo tempo avevo formulato in un post un giudizio sintetico sulla questione che suonava “Diamo tempo agli ebrei di capire Pio XII” [10 ottobre 2008], ora riprendo quell’idea e ne propongo uno sviluppo con queste parole di un intellettuale ebreo, Paolo Mieli, che ben conosco per averlo avuto direttore al Corriere della Sera per due mandati e che è stato consulente per lo sceneggiato “Sotto il cielo di Roma”: “La figura di Papa Pacelli mi ha sempre incuriosito e quindi sul suo pontificato mi sono documentato. Forse perchè mio padre era ebreo e quindi volevo rendermi conto di quello che era successo. Alla fine io posso trarre tre conclusioni: la prima è che il Papa, nel momento della deportazione, diede un aiuto concreto agli ebrei romani: il calcolo approssimativo è che almeno 4.500 ebrei trovarono ospitalità e protezione in istituti religiosi e in conventi; la seconda è che non esiste alcuna prova di una connivenza del Papa con il nazismo; la terza è che lo stesso mondo ebraico ha certificato, per almeno venti anni, gratitudine a Pio XII per il suo operato. Poi, ogni tanto arrivano altre opinioni e oggi c’è indubbiamente una divisione nel mondo ebraico sulla figura di Pio XII. Ma i documenti e i fatti storici sono quelli che ho ricordato”. Qui l’intera intervista pubblicata oggi da IL SUSSIDIARIO.

45 Comments

  1. Francesco73

    La prima puntata della fiction mi è parsa un pò fiacca, però.
    C’è un pò troppo zucchero, e la drammaticità politica della figura di Pacelli stinge un pò.
    Vedremo la seconda.

    1 Novembre, 2010 - 12:49
  2. Syriacus

    « ”Patacca propagandistica, opera apologetica con una lettura assolutoria e piena di errori”: mentre su Raiuno va in onda la seconda e ultima puntata di Sotto il cielo di Roma, si fa sentire fragorosamente la voce del rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, che bolla cosi’, in un’intervista al mensile ebraico Shalom, la fiction prodotta dalla Lux Vide di Ettore Bernabei. »

    http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/spettacolo/2010/11/01/visualizza_new.html_1705962994.html

    1 Novembre, 2010 - 21:00
  3. Leonardo

    Non guardo mai, per regola, nessuno sceneggiato televisivo (li chiamavamo così negli anni sessanta) che riguardi chiesa, papi, santi e via dicendo, quindi mi sarei totalmente disinteressato anche a questo. Ora che Syriacus ci riferisce l’opinione del Di Segni, ho deciso che dev’essere stato un film meraviglioso e che mi è piaciuto moltissimo, anche se non l’ho visto. Bravo Bernabei.

    1 Novembre, 2010 - 21:18
  4. Francesco73

    La Lux fa un lavoro comunque importante, propone nelle forme possibili a un vastissimo pubblico storie e contenuti sconosciute ai più.
    Ci sono poi cose riuscite e cose meno.
    Ad esempio, non è stata granchè la fiction su Paolo VI, media quella su Wojtyla, buona quella su Roncalli.

    1 Novembre, 2010 - 22:12
  5. Syriacus

    Pezzo significativo di biografia dell’attore statunitense che interpretava Pio XII :

    “Figlio dell’attrice Kay Johnson e dell’attore e regista John Cromwell, James cresce a Manhattan (New York), frequentando però il prestigioso liceo di Hill School di Pottstown, in Pennsylvania, e studiando poi al Middlebury College e al Carnegie Institute of Technology. Con la caccia alle streghe del senatore McCarthy, suo padre finisce nella lista nera di comunisti, con gravi conseguenze economiche per la sua famiglia. Mentre suo padre subisce l’emarginazione sociale e professionale da parte dei colleghi, lui si allontana dal mondo dello spettacolo dove si era formato e studia ingegneria alla Carnegie Mellon University, attivandosi politicamente (nonostante il suo colore di pelle) nelle Pantere Nere per tutti gli Anni Sessanta. La passione per la recitazione lo reclama verso la fine del 1960, quando lavora come attore in una serie di spettacoli teatrali improntati sullo sperimentalismo, ma anche su classici shakespeariani. ”

    http://www.mymovies.it/biografia/?a=5655

    (Forse Cromwell, con un vissuto simile, sarebbe stato più adatto a recitare in un film tratto da Cornwell, ma… non tutte le croci riescono uncinate..)

    1 Novembre, 2010 - 22:14
  6. Syriacus

    …Ma altre ciambelle riescono col buco.

    (E magari vengono recensite positivamente, senza troppi distinguo.. Comunque: shalom a tutti. Amen.)

    1 Novembre, 2010 - 22:22
  7. roberto 55

    Il giudizio del Rabbino Di Segni mi sembra drastico fino al livore e, francamente, ingiusto: non ho trovato questo sceneggiato (anch’io li chiamo così, Leo: fatico già con l’italiano, figuriamoci se mi metto a parlare inglese ……) nè propagandistico e nemmeno apologetico.
    Un pò una “patacca”, però, sì: m’è parso, più che altro, un “polpettone”, romanzato e, storiograficamente, non molto attendibile.
    Due domande, in proposito, a chi, Luigi “in primis”, ne sa più di me di storia (ossia, tutti):
    – ma vi risulta per certo che vi fosse un piano dei tedeschi (qui, par di capire, ben preordinato) per rapire il Papa ? Io avevo letto di qualcosa del genere, ma riferito all’agosto del 1943, mentre qui viene “collocato” nell’inverno 1943-’44;
    – ma davvero l’allora Cardinale Pacelli fu l’estensore-ombra dell’Enciclica “Mit brennender sorge” di Papa Pio XI ? Posto che, certamente, avrà dato alla sua redazione un importantissimo contributo, a me non risulta.
    Per chiudere, è, comunque, sempre positivo – come ha osservato Francesco73 – proporre, anche in forma “popolare” e divulgativa, queste vicende storiche: certo, se, poi, queste opere fossero fatte meglio ………

    ‘Notte a tutti.

    Roberto 55

    1 Novembre, 2010 - 23:26
  8. Sì, Roberto, è verissimo che si potrebbe essere più precisi e che si può sempre migliorare, però ricordiamoci sempre che “rubare” spettatori alla nullità in onda su altre reti probabilmente rende un buon servizio a quel cervello italiano andato in vacanza già da parecchio. Voglio dire, cominciamo a proporre sceneggiati di questo tipo che sanno interessare anche i più semplici, hai visto mai che qualcuno si appassiona un po’ di più e studia un po’ di più? Coloro che abbiamo studiato qualcosina, magari ci troviamo delle imprecisioni ma la famosa casalinga di Voghera o la mia nonna, per esempio, imparano!! e finchè c’è conoscenza,in qualunque forma essa giunga – anche con una o due lievi imprecisioni per ragioni forse di copione – ,, c’è ancora speranza.
    Concordo, in sostanza, con te e Francesco73. Saluti

    1 Novembre, 2010 - 23:55
  9. antonella lignani

    Forse una grande figura come Pio XII meritava di meglio. Ma in definitiva questo sceneggiato è servito a qualcosa, per lo meno ad ascoltare le pacate parole di Paolo Mieli che lo commentava in “Porta a porta”.

    2 Novembre, 2010 - 0:04
  10. Marcello

    Il Rabbino Di Segni è sempre molto attento, pacato e apertissimo al dialogo con noi cristiani.
    Prendo le sue parole con grandissimo rispetto e noto (sottolineando) che Riccardo Di Segni ha parlato di “vicende e silenzi del papato di Pio XII che sono ancora oggetto di studi e che ancora attendono di essere vagliate alla luce dei documenti non ancora resi pubblici dagli archivi vaticani”.
    Insomma, per il Rabbino capo di Roma non si tratta semplicemente di “interpretare” i silenzi di Pio XII (frutto di disinteresse o scelta tattica per salvare il maggior numero di ebrei?), ma di trovare ulteriori prove a dimostrazione di una delle due tesi in campo.
    Ricordo a tutti che dei 1.021 ebrei deportati da Roma nel 1943 solo 17 (!!) sono sopravvissuti e tornati a casa.
    E mi viene in mente la famosa frase del Marchese del Grillo (dal film omonimo) interpretato da Alberto Sordi? Le parti erano invertite, ma il concetto era uguale: “E in più… tu sei giudeo e i tuoi antenati falegnami hanno fabbricato la croce dove hanno inchiodato nostro signore Gesù Cristo… posso essere ancora un po’ inc…to pe’ sto fatto?”

    Chiedo un po’ di comprensione per il Rabbino Riccardo Di Segni.

    2 Novembre, 2010 - 9:46
  11. Syriacus

    Concordo (fra gli altri) con Antonella e Principessa .

    [Peraltro, per me -non aduso alla histoire-fiction Lux Vide- è stata una vera mazzata la scena in cui le suore -con ebree nascoste fra loro- intonavano l’Alleluja di Handel durante la rabbiosa perquisizione nazista… : mazzata per questioni musicali, ché lo svarione immenso sgonfiava di molto il pathos della scena, che diventava un poco da teatro dell’assurdo. ..Ma è lo scotto che si “deve” pagare per questioni anche di prodotto da distribuzione internazionale.

    Per dire: quest’anno, alla sua giornata conclusiva, a luglio, il Genova Film Festival ha invitato la veterana Giovanna Ralli, ed è stato proiettato il film di Rossellini “Era notte a Roma”, del ’60, dove c’è una scena del tutto analoga a quella che ho menzionato sopra, in cui resistenti varii camuffati da sacerdoti/religiosi vengono interrogati sulla religione cattolica. Addirittura un sinistro spretato collaborazionista pone complicate domande di scolastica..

    Ma il meglio -in tutto il manierismo della scena, che c’è- è quando viene chiesto a un padre (lo sarà o no?) il testo dell’adorazione alla Croce il Venerdì Santo.
    La sua impeccabile risposta, la lamentazione, declamata con una certa enfasi :

    “Popolo mio che male ti ho fatto?
    In che ti ho provocato? Dammi risposta.

    Io ti ho (…)
    e tu hai preparato la Croce al tuo Salvatore.”

    costituisce una delle scene che valgono il film tutto.

    (Anche se -questa è una nota per Rav Di Segni- credo che mettere una scena in cui degli ebrei si rifiutano di recitare preghiere cristiane sia già abbastanza potente..: dalla delicata regia non si evince poi bene se questi giudei della fiction le preghiere semplicemente non le sappiano, o proprio per loro sia un qualcosa di insormontabile – un pò come per certi cristiani perseguitati dai pagani, offrire il granello d’incenso al simulacro dell’Imperatore o del dio/dea di turno…) ]

    2 Novembre, 2010 - 10:16
  12. Syriacus

    Scusa Marcello, ma come si fa ad auspicare uno spulciamento ad libitum dell’Archivio Segreto Vaticano per acclarare in modo scrupoloso le responsabilità/meriti/indecisioni/omissioni/connivenze… (e financo i più recondi moti dell’animo) del Pontefice Pio decimosecondo, e poi appoggiarsi all’argomento “nobile nerò da caricatura -perché io sò io e voi non siete…” ??

    Mi pare vagamente una fallacia. Cordialmente.

    2 Novembre, 2010 - 10:21
  13. Marcello

    Lo si fa per amore, caro Syriacus. Per amore dei nostri fratelli ebrei. Noi cristiani facciamo così.
    Quello del Marchese del Grillo era un basso trucco retorico.

    2 Novembre, 2010 - 10:28
  14. Syriacus

    “Quello del Marchese del Grillo era un basso trucco retorico.”

    Ok. Chiarimento accettato.. 😉

    [ “Perché io sò loico, e voi non siete un…”

    (direbbe Piergiorgio Odifreddi) ]

    2 Novembre, 2010 - 10:40
  15. giorgio

    Sicuramente il rabbino avrà le sue buone ragioni per affermare quello che afferma; d’altra parte le ricostruzioni agiografiche degli ultimi pontefici sono una costante della produzione televisiva italiana. Comunque credo che la polemica sul silenzio di PIO XII vada ricondotta a quegli anni (e va bene contestualizziamo… ): la guerra mondiale (a parte il Giappone) è tra potenze cristiane, (Hitler era un battezzato cattolico) anche se di varie confessioni, le chiese nazionali erano come è noto schierate, gli eserciti assistiti da preti e cappellani, ecc. ecc. e gli ebrei sappiamo come erano considerati dai cristiani a partire da quel fatidico giorno sul Golgota : in sostanza il popolo che aveva rigettato la parola di Dio fattosi uomo.
    Oggi con il senno di poi è facile fare dei distinguo, ma allora di fronte alla potenza di fuoco della Germania nazista…..

    2 Novembre, 2010 - 10:48
  16. Syriacus

    Se non fosse stata una cattedrale siro-cattolica a Baghdad, con quarantasei vittime fra i fedeli, fra cui due sacerdoti, ma -che so- una sinagoga a New York o Colonia (vittime 46 fedeli, fra cui due rabbini) , se ne parlerebbe almeno un poco di più, nei mainstream media?

    (Capisco, l’Iraq è territorio di fatto ancora di guerra, e massimamente instabile..)

    2 Novembre, 2010 - 11:01
  17. Syriacus

    [Il sangue di vittime innocenti, non ha diverso ‘peso specifico’, intendo.
    Comunque: sanguis Martyrum semen Christianorum.
    Almeno questo serva da consolazione.]

    2 Novembre, 2010 - 11:05
  18. Leonardo

    Sui rabbini: quelli italiani hanno mandato al rogo (metaforicamente, ma brucia lo stesso) il professor Toaff e il suo libro (forse sbagliato, ma i libri si discutono con i libri), prima ancora di averlo letto. Sono bastate alcune anticipazioni giornalistiche per far scattare una “condanna a morte” morale, a cui per giunta hanno odiosamente fatto partecipare anche il padre, ultranovantenne, dello stesso Ariel Toaff.
    Mi pare che ne abbiamo già parlato in passato: lo ricordo ora solo per dire che forse non hanno molte credenziali per insegnare agli altri il rispetto del metodo storico.

    2 Novembre, 2010 - 11:10
  19. Leonardo

    Quanto al titolo del messaggio iniziale di Luigi, buono come sempre, è vero che si deve sempre dare a tutti il tempo di capire, però il problema qui è costituito proprio dalla terza conclusione di Mieli che Luigi riporta: per i primi vent’anni, gli ebrei hanno capito benissimo Pio XII, è dopo che hanno deciso di non capirlo più.

    2 Novembre, 2010 - 11:15
  20. Marcello

    E visto che qualche rabbino dice qualcosa che non va, allora tutti i rabbini non devono parlare.
    Se fosse così, Benedetto XVI dovrebbe tacere sulle questioni morali perché Alessandro VI aveva l’amante…

    Leonardo, essere “cattivi” fa tanto chic, ma bisogna farlo con stile.

    2 Novembre, 2010 - 11:41
  21. Giampaolo

    Restando in tema su quanto affermato da Mieli, ribadito pocanzi da Leonardo, pare che lo scorrere del tempo, anziché servire ad una maggior comprensione dei fatti, mostri una loro distorsione sempre più ideologica.
    La polemica sul pontificato di Pio XII è infatti una montatura successiva; i supposti silenzi non possono per definizione essere considerati prova alcuna. Varrebbe qui più che altrove la settima proposizione di Wittgenstein per cui: su ciò di cui non può parlare si deve tacere

    2 Novembre, 2010 - 11:44
  22. Nino

    Toh, chi si rivede!
    La solita fuffa su Pio XII.
    Stesso batti e ribatti tra opposte fazioni pro-contro Vaticano e Rabbinato.

    Ma basta! Che barba, parafrasando il Giornale di oggi.

    Perché, mi domando, le attuali alte gerarchie del management post Wojtila non la chiudono una volta per sempre beatificando Pacelli? Con Escrivà de Balaguer se la sono spicciata in quattro e quattro otto.

    E sulle meravigliose e benedette fiction della LUX , come mai finora non c’è scappato nemmeno un corto, ad esempio, sulla vita di Mons. Romero?
    Chissà, questione di auditel.

    2 Novembre, 2010 - 12:28
  23. Syriacus

    Giampaolo, ricordo una frase di Franco Cardini (il contesto era la sua biografia di San Francesco d’Assisi) , più o meno :
    “Chi tace non è detto che acconsenta ; semplicemente, tace.”

    A Marcello e al suo “visto che qualche rabbino dice qualcosa che non va, allora tutti i rabbini non devono parlare”, dedico (non me ne voglia Leonardo:) :

    http://www.youtube.com/watch?v=BbgzKvRZZoA 😀

    2 Novembre, 2010 - 12:58
  24. Leonardo

    Anche le obiezioni bisogna saperle fare: quella di Marcello è priva di senso.
    Nel caso in questione, la stessa persona che ha partecipato all’indegna condanna preventiva di Ariel Toaff, che ora dà giudizi nel nome di un rispetto della storia che ha dimostrato di non avere affatto. Mi è parso naturale osservare che non ha delle grandi credenziali in materia. Il paragone con Benedetto XVI e Alessandro VI, come vedrebbe anche un bambino (non particolarmente sveglio) è del tutto fuori luogo.

    Poi che lo sceneggiato di Bernabei sia una ciofeca incommestibile, non stento a crederlo. Me lo sono fatto piacere “a prescindere”, senza averlo visto, solo per dissentire dal petulante Di Segni.

    2 Novembre, 2010 - 13:08
  25. Syriacus

    Sul Servo di Dio Oscar Romero, Vescovo, mi pare che la RAI abbia trasmesso, a suo tempo, il film “Romero” (che ha ormai vent’anni) .

    Ora: non so quale sia il modo più equilibrato per illustrare in maniera altrettanto “divulgativa” la figura di Romero.
    (Diciamo, però, che si potrebbe fare così: affidare la sceneggiatura ad Andrea Riccardi, la regia a Ken Loach, la produzione a…Ettore Bernabei.)

    2 Novembre, 2010 - 13:14
  26. Leonardo

    Ma come starà Fiorenza?
    (Però, quanto è brutto il mondo virtuale: nella realtà, se vai al caffé e per un po’ di giorni non vedi un avventore abituale puoi chiedere se qualcuno sa il perché, e se è in ospedale puoi cercare di informarti su come sta. Ma qui, a chi chiedi?)

    2 Novembre, 2010 - 13:17
  27. Syriacus

    Già, a chi chiedi?

    Buon pomeriggio dell’ All Souls’ Day.

    2 Novembre, 2010 - 13:28
  28. Francesco73

    Nino ha ragione, una bella produzione Lux su Romero ci vorrebbe.
    Consulente dovrebbe essere lo storico Morozzo della Rocca, che ha scritto l’unica vera biografia scientifica sul grande pastore e santo salvadoregno.

    2 Novembre, 2010 - 13:36
  29. Marcello

    Non mi pare che il rabbino Di Segni fosse fra i “falchi” che criticarono il figlio di Toaff, ma posso sbagliare.
    In ogni caso, ritengo sempre che non si possa togliere il diritto di critica a coloro che prendono cantonate. E solo per dire questo l’ho voluta sparare grossa (Benedetto XVI e Alessandro VI): insomma, “delegittimare” il prossimo in base al suo passato non porta molto lontano e spesso ci si ritorce contro.
    Su questo sono certo che Leonardo sarà d’accordo.
    Così come ero certo che i film della LUX VIDE gli fossero indigesti. Anche se, quando ci sono gli ebrei di mezzo, persino il polpettone RAI gli va giù.

    2 Novembre, 2010 - 14:36
  30. raffaele.savigni

    Ho visto la fiction su Pio XII. Una certa vena apologetica indubbiamente c’era. Ma liquidarlo in termini così sommari e sbrigativi come ha fatto Di Segni mi sembra segno di grande faziosità. Dirò quel che penso: rispetto al grande Toaff Di segni mi sembra un nano.
    Ma ancor peggio è Odiffreddi, rimasto ai tempi di Podrecca (eppure si crede intelligente): andate a vedere cosa ha scritto nel suo blog ripreso da “Repubblica”…

    2 Novembre, 2010 - 17:49
  31. Syriacus

    [ “Non e odio che predica la Chiesa, ma amore. E se talvolta la parola è violenta, è per sradicare dal regno del peccato e convertire al Signore.
    Non è marxista la Chiesa, e non si e impegnata a favore di nessun sistema sociale. Nei sistemi, la Chiesa solo difende la sua etica religiosa, e così come dice che il comunismo ateo è incompatibile con la trascendenza e la fede in Dio, anche ha detto che il materialismo del capitalismo liberale è ateo, idolatra, perché adorando il proprio denaro e difendendo il proprio denaro calunnia senza riguardo la dignità altrui.”

    (Grazie per la dritta, Frà.) ]

    2 Novembre, 2010 - 22:08
  32. lycopodium

    Se seguissi una logica iper-individualista, direi francamente di strafregarmene se la Chiesa non ha ancora canonizzato Pio XII e mons. Romero e mi limiterei a considerali “santi in pectore”.
    Purtroppo però, in una logica non individualistica, continuare a soprassedere significa solo canonizzare la pressione di quelle lobbies.

    p.s. Sono d’accordo con il basta di Savigni verso quel tale e i suoi correligionari (http://dallaragioneallafede.blogspot.com/2010/09/in-libreria-volti-dellateismo-di.html).

    3 Novembre, 2010 - 6:11
  33. Syriacus

    ” reazione ebraica…

    «A un gruppo di uomini, dei pagani hanno detto: “dateci uno di voi e lo uccideremo, altrimenti uccideremo tutti”. Uccidano pure tutti ma non si consegni loro una persona di Israele…» Questa citazione (Toseftà, trattato Terumot 8:12), presenta un avvenimento particolare che probabilmente trae origine dalle vicende vissute dagli ebrei durante la repressione romana (132-135 dell’E. V.) che, per certi aspetti, assume quasi un carattere profetico. E’ prerogativa fondamentale della Tradizione Orale (Torà shebe‘al pè) quella di poter trovare in essa gli elementi necessari per prendere, quando serve, la decisione giusta. Tra l’altro, lo studio e la ricerca delle nostre fonti tradizionali, quantomeno ci consentono di acquisire una capacità critica scevra di qualsiasi condizionamento, così da poter analizzare i fatti nella loro interezza. Ecco perché come ebrei, anche se per “altri” potrà essere motivo di forte perplessità (vedi articolo “Pio XII e la fiction del mancato disgelo” di Benedetto Ippolito su Riformista di oggi), non possiamo accettare l’idea di un Pontefice che, proprio per non causare “altre” vittime, rimane silente davanti alla protervia nazista. Detto questo, sono stimolato a fare anche altre considerazioni. Mi pare che oramai si sia consolidata una consuetudine, quella di prendere decisioni e fare dichiarazioni su certi temi, che ledono la sensibilità ebraica (di poca importanza). Sacrificare il rapporto con gli ebrei sull’altare dei “buoni rapporti” con coloro che possono creare, all’establishment, più problemi di quelli che la “scontata” e “sproporzionata” reazione ebraica possa fare, sia socialmente sia politicamente. (Lo dimostrano ampiamente la reintrodotta preghiera “Oremus et pro perfidis judaeis” del venerdì santo, il rientro nella Chiesa dei Lefebvriani, il motivo della beatificazione di Pio XII, barzellette dei politici sugli ebrei che poi dicono di amare lo Stato d’Israele, senatori che prima fanno dichiarazioni antiebraiche e poi si rimangiano quanto detto, la dichiarazione del Sinodo dei Vescovi). E’ vero, sono/siamo “ipersensibili”, ma guai se non lo fossimo. A questo punto credo che il problema della gestione dei rapporti con l’esterno, sia un motivo serio per fare una riflessione interna. Il prossimo Congresso UCEI può rappresentare la giusta sede per farla. Dobbiamo analizzare concretamente quali finalità siano state raggiunte, e riconsiderare quelle da raggiungere, attraverso questo modo di dialogare con il mondo religioso e laico intorno a noi. Perché la periodicità della cadenza delle stesse polemiche comincia ad essere tutt’altro che “casuale” o frutto della “momentanea” insania di un singolo…

    Adolfo Locci, rabbino capo di Padova ”

    http://moked.it/blog/2010/11/03/reazione-ebraica/

    3 Novembre, 2010 - 21:08
  34. Syriacus

    §1 : I nuovi martiri cristiani – “Questo massacro è un colpo
    al cuore dell’Iraq tollerante” (Shadid Anthony)

    §2 : I nuovi martiri cristiani – Paura di pregare (Ansaldo Marco)

    §3 : Lettera – I tre falsi nella fiction su Pio XII
    (Augias Corrado – Pietrantoni Lucilla)

    3 Novembre, 2010 - 21:45
  35. Syriacus

    (Commenti al commento di Augias?)

    3 Novembre, 2010 - 21:46
  36. Syriacus

    Riccardo Pacifici: “La Rai faccia un documentario riparatore”

    http://moked.it/blog/2010/11/03/%E2%80%9Cloperazione-mediatica-per-santificare-pio-xii%E2%80%9D/

    “Quando la Basilica di San Paolo fu violata e il nonno di mia moglie Ezio Spizzichino fu catturato, non ci fu una protesta formale presso l’ambasciata tedesca e papa Pio XII non intervenne. Perché il papa andò in mezzo alle macerie di San Lorenzo gridando al dolore mentre non è venuto al Portico d’Ottavia? Perché non ha fermato i treni quando avrebbe potuto farlo?”

    3 Novembre, 2010 - 21:57
  37. lycopodium

    Non son riuscito, per mia fortuna, a leggere il testo di Augias (rinvio al mio link per la trimurti atea nel suo complesso). Non ho visto lo sceneggiato, ma non ci sarebbe niente di strano se corrispondesse al vero quanto dice il Richetti.
    Va di moda la poltiglia delle identità, il cattolico che non è cattolico, l’ebreo che non è ebreo, l’islamico che non è islamico … L’identità non è un talento da far fruttare, ma da sotterrare, perchè sottoterra alla fine si decompone meglio.

    p.s. Il mio commento precedente è venuto fuori monco. Per completezza oso riproporlo:
    “Se seguissi una logica iper-individualista, direi francamente di strafregarmene se la Chiesa non ha ancora canonizzato Pio XII e mons. Romero (per troppa accondiscendenza verso lobbies che li avvversano) e mi limiterei a considerali “santi in pectore”.
    Purtroppo però, in una logica non individualistica, continuare a soprassedere significa solo canonizzare la pressione di quelle lobbies.”

    4 Novembre, 2010 - 5:45
  38. Mi permetto di segnalare questo:

    http://www.la7.tv/richplayer/?assetid=50193803

    io l’ho trovato interessante e ben fatto.

    Nel caso il link non funzionasse, è una puntata di “Impero” su la7 del giorno 4 Novembre, intitolata “Indagine su Pio XII”.

    8 Novembre, 2010 - 15:15
  39. roberto 55

    L’ho visto anc’io, Cinzia, e concordo: interessante e ben fatto (senz’altro meglio della “fiction”).

    Roberto 55

    9 Novembre, 2010 - 22:04

Lascia un commento