Dio è buono oppure onnipotente? E’ amore onnipotente

Chi ha visto il film Lourdes di Jessica Hausner ha sentito riproporre – nella domanda a un prete – la questione se Dio sia buono oppure onnipotente. Io l’ho visto domenica e domenica ho letto la conversazione che sabato 13 Benedetto aveva avuto con gli alunni del seminario romano. In essa c’è un’ottima risposta a quella domanda: “Anche nella teologia, compresa quella cattolica, si diffonde attualmente questa tesi: Dio non sarebbe onnipotente. In questo modo si cerca un’apologia di Dio, che così non sarebbe responsabile del male che troviamo ampiamente nel mondo. Ma che povera apologia! Un Dio non onnipotente! Il male non sta nelle sue mani! E come potremmo affidarci a questo Dio? Come potremmo essere sicuri nel suo amore se questo amore finisce dove comincia il potere del male? Ma [dopo Gesù di Nazaret] Dio non è più sconosciuto: nel volto del Cristo Crocifisso vediamo Dio e vediamo la vera onnipotenza, non il mito dell’onnipotenza. Per noi uomini potenza, potere è sempre identico alla capacità di distruggere, di far il male. Ma il vero concetto di onnipotenza che appare in Cristo è proprio il contrario: in Lui la vera onnipotenza è amare fino al punto che Dio può soffrire: qui si mostra la sua vera onnipotenza, che può giungere fino al punto di un amore che soffre per noi. E così vediamo che Lui è il vero Dio e il vero Dio, che è amore, é potere: il potere dell’amore. E noi possiamo affidarci al suo amore onnipotente e vivere in questo, con questo amore onnipotente“.

14 Comments

  1. Leopoldo

    Giuro, non mento, ma a una prima lettura, dopo l’ultima frase m’era parso di vedere un punto interrogativo.

    16 Febbraio, 2010 - 10:17
  2. marta09

    La nostra idea di Dio e di Onnipotenza di Dio è sempre quella di un Dio che vince su tutto, che sistema le cose che noi non possiamo sistemare. Un giustiziere perfetto … insomma, l’idea di un Papà a cui i figli (piccoli) ricorrono quando succede qualche cosa di spiacevole chiedendo di essere difesi.

    E’ l’idea umana di tutti e di tutti i figli (e figli – anche umanamente parlando – lo siamo – per ovvie ragioni – proprio tutti) … quindi trasferiamo la sicurezza che un papà umano infonde su Dio come Padre mooooolto più potente.

    Confesso che mi consola un “Dio che soffre con noi”, ma preferirei – lo ammetto – un Dio che evita la sofferenza innocente o sofferenze in genere che ogni “figlio” accusa.

    Sì, insomma è vero che “Per noi uomini potenza, potere è sempre identico alla capacità di distruggere, di far il male” … ma non è male – mi pare – distruggere il male o chiedere che il male venga distrutto, prima che il male distrugga noi per sfinimento ed è quello che invochiamo.

    Mi sa che c’è dell’altro nelle parole di B16.

    16 Febbraio, 2010 - 11:01
  3. L’onnipotenza e l’amore di questo “strano” Dio/trino,
    trova l’apice nel totale fallimento,
    dell’essere assassinato
    ucciso
    su una croce.

    Quel Dio che si era già piegato a lavare i piedi agli altri….

    Dunque,
    bellissimo il concetto di B16,
    condivisibilissimo…….
    ma a quali conseguenze porta……..
    a cosa chiama….

    a me uomo/donna?
    nella vita di famiglia,
    di coppia,
    di lavoro,
    di sociale,
    di isituzione pubblica,
    di istituzione civile,
    di istituzione ecclesiale,
    di istituzione gerarchica civile o clericale
    ??????

    Le parole sono affascinanti,……..

    Ma la rispondenza,
    nella maggior parte dei casi,
    è nelle persone povere,
    nelle persone semplici, anche se con grandi responsabilità,
    che non fanno clamore,
    che non girano con la potente scorta di pattuglie e volanti della polizia e carabinieri,
    che non stanno in palazzi protetti dalla polizia,
    che non stanno in palazzi protetti da alti bastioni e gendarmi armati, che li divide dal mondo, limitandosi ad incontri programmati con il pubblico….

    Il fallimento
    è anche la paura della morte,
    è sapere che la morte è condivisione con l’umanità intera.

    Chi si mette dietro vetri blindati,
    e si ammanta di simboli regali e o di potere, ma anche di assoluta alterità dalla umanità

    ha paura del fallimento,
    il proprio fallimento,
    il fallimento dell’istituzione di potere che vuole rappresentare,
    non si fida degli altri uomini/donne, amici, colleghi,
    non si fida del popolo che dovrebbe servire (invece sfrutta)
    e in altri casi….. clericali….
    non si fida della Chiesa/Popolo di Dio.

    Belle le parole…..
    ma a conti fatti….

    16 Febbraio, 2010 - 11:36
  4. lazzaro

    O. T. per roberto 55,
    11 febbraio 2010 @ 23:11

    Caro Roberto, ci sono sempre, seduto al tuo fianco, ma in silenzio.
    Mi piace ascoltare (leggere), anche se non sempre mi riesce di farlo con puntualità. Leggo commenti molto più intelligenti e informati di quanto potrei fare io. E così imparo.
    Un caro saluto a te, al sig. Luigi e agli altri del pianerottolo, “storici” e ultimi arrivati.

    16 Febbraio, 2010 - 12:15
  5. L’onnipotenza di Dio cerca casa paradossalmente tra le nostre meschinità morali, nella durezza e insensibilità dei nostri cuori, tra gli scandali della nostra vita borghese. L’onnipotenza di Dio si espone ai riduttivismi, ai moralismi, ai formalismi, alla vita borghese e ruffiana in cui ci si trastulla. Gesù mi sorprende per il suo amore verso i poveri e gli esclusi “patentati”, ma mi colpisce ancora di più per la sua disponibilità a entrare persino in casa di Simone il Fariseo e di Zaccheo..il mafioso.

    16 Febbraio, 2010 - 12:40
  6. lycopodium

    Grazie don Mario! Dio salvi i cristiani da ogni trionfalismo, soprattutto quello sotto mentite spoglie “kenotiche” …

    16 Febbraio, 2010 - 16:52
  7. Clodine

    “in Lui la vera onnipotenza è amare fino al punto che Dio può soffrire: qui si mostra la sua vera onnipotenza” e aggiungo la Sua follìa! Come disse uno degli ispiratori della “Popolorum Progressio” padre Lebret “la follia è strettamente legate all’AMORE ” . Si lamnetava che spesso, tra le file cristiane ci fossero troppi saggi, troppa gente intenta a calcolare e misurare: “c’è un’assenza di follia tra noi cristiani- diceva- forse troppo malati di eccesiva prudenza”.
    Amava pregare dicendo :” Oh! Dio, mandaci dei pazzi…ne abbiamo bisogno”. Come accennava don Mario citando Zaccheo -che pure era un testardo dalla dura cervice ma quando Cristo entra nella sua casa impazzisce e subito si libera della zavorra- la stessa cosa dovrebbe accadere quando Cristo entra nella nostra casa interiore: se restiamo taciturni, buonini a zappare il nostro orticello, e non ci facciamo “stolti”, qualcosa non ha ancora funzionato. Come dice l’apostolo :”nessuno si illuda! Se qualcuno tra di voi si stima sapiente..si faccia stolto per diventarlo” 1 cor 3,18

    16 Febbraio, 2010 - 18:32
  8. roberto 55

    Ciao, Lazzaro !
    Ero certo che fossi sempre presente: t’abbraccio, di cuore !

    Sul tema del “post”: ma, sbaglio, oppure la rispota è già contenuta nelle “Confessioni” di Sant’Agostino ?

    “Off Topic”: come sapete, da ieri sino a sabato prossimo si sta celebrando, presso la Basilica del Santo di Padova, il rito dell’Ostensione del corpo di Sant’Antonio, ed anch’io (che sono di queste parti: lavoro tra Mestre e Padova ed abito, più o meno, a metà strada tra queste due città), domani pomeriggio mi recherò alla Basilica del Santo per mettermi “in coda”, insieme ad altre migliaia di “fratelli in Cristo”, e visitare le spoglie del “Santo” (a Padova, e non solo, lo chiamano semplicemernte così).
    Vi racconterò.

    Buon “mercoledì delle ceneri” agli amici del “pianerottolo” !

    Roberto 55

    16 Febbraio, 2010 - 23:53
  9. Clodine

    Roberto, mi raccomando quando sarai dinnanzia alle spoglie mortali di quel grande santo che è Antonio da Padova, ricordati di me ….ricordati di me…
    r i c o r d a t i di m e ! Sig…sig… : )

    17 Febbraio, 2010 - 8:23
  10. Gerry

    Roberto 55,
    quando sarai daventi al Santo – se puoi, se leggerai prima di andare – ricordati anche di me e di mia madre. Io sarò presente spiritualmente, con una preghiera che ho già inviato ai frati della Basilica.

    17 Febbraio, 2010 - 15:36
  11. Clodine

    Caro Gerry, come sta la tua mamma? Sappi che ti ricordo sempre nelle mie preghiere, costantemente!

    Con affetto
    Clo

    17 Febbraio, 2010 - 15:38
  12. Cherubino

    un tema così “fa tremare le vene e i polsi”… e ogni cosa si dica è come un balbettare, perchè qualsiasi ragionamento deve poi passare il crogiuolo dell’esperienza diretta…
    e ben lo sapeva Gesù che non avendo dubbi sull’onnipotenza e sull’amore del Padre pure ha sudato sangue e gridato sulla Croce…
    perchè questa “nube oscura per alcuni e luminosa per altri” non è comprensibile con la sola intelligenza umana. Occorre un vero ed esclusivo Dono del Padre dei poveri, del Consolatore perfetto.
    Basta andare a vedere la vita dei santi, la notte oscura dei mistici (in particolare S. Giovanni della Croce) partecipazione al grido di Cristo “Elohi Elohi, lemà sabactani” con cui egli faceva proprie le parole del Salmo e il grido di ogni uomo “trafitto da un raggio di sole”, la percezione dell’assenza di Dio.
    E così, se la desolazione è spesso, per S. Ignazio, l’effetto dell’azione del Maligno, talvolta essa è data da Dio, per purificare la nostra fede… come per Abramo sul monte Moria.
    E se alla fine L’Onnipotente stesso rimprovera gli amici di Giobbe, prima rimproverato da Dio e poi paradossalmente giudicato dallo stesso l’unico ad aver detto cose rette di Lui (Giobbe 42,7), vuol dire che lo spazio dell’onnipotenza è alla fine quello della libertà, di quella vera.
    L’onnipotenza come assoluta libertà (quindi equivalente all’idea di Santità), l’Onnipotente come il “tre volte Santo”, perchè incoercibile, impagabile, inconoscibile. Difatti l’amore di Cristo no nsi può comprendere se non tenendo conto la sua assoluta libertà di fare o non fare ciò che ha scelto e fatto. Mi viene sempre in mente quella scena rappresentata da S. Ignazio negli Esercizi: la Trinità “riunita” che dice “facciamo la redenzione dell’umanità”.
    Allora anche lo svuotamento di Dio (Filippesi 2) nell’incarnazione si comprende come il farci ricchi della sua ricchezza, mediante la povertà, la sua debolezza come potenza di chi non è costretto ad agire secondo i nostri schemi basati sui rapporti di forza, che non è costretto a cambiare gli eventi voluti dall’uomo, perchè ne può cambiare “semplicemente” il significato, la “direzione”.
    Egli infatti non crea nuovi vomeri e nuove falci per coltivare, ma trasforma in essi le spade e le lance. Così come Cristo usa la lancia del soldato per aprire “la fontana” dell’effusione dell’Acqua viva.

    19 Febbraio, 2010 - 9:07
  13. Gerry

    Cara Clodine,
    i miei accessi al blog in questo periodo sono, come dire, saltuari: non so se leggerai queste mie parole, sono passati due giorni, che nella blogosfera sono un’eternità. Ti ringrazio, non per l’affetto – essendo un dono si accoglie, cercando di ricambiare – ma per le tue preghiere per la mia mamma.
    E’ ancora ricoverata (sono quasi 20 giorni), lunedì scorso ha finalmente fatto coronarografia e angioplastica (con applicazione di due stent), intervento andato bene, seppur è intervenuta una complicanza (che sembra in via di risoluzione) dovuta ai farmaci (tipo antiaggreganti piastrinici) che comunque deve assumere. Alti e bassi, tra montagne russe che tutti noi cercheremmo, se possibile, di evitare. La preghiera – personale, ma anche quella eucaristica, nei limiti del mio possibile, tipo la messa delle 7,20 di Radio Vaticana – mi da molta forza e conforto, nella certezza non della pur sperata “guarigione”, ma dell’accompagnamento, della mano della Vergine Maria sulla mano di mia madre. Ho ricevuto molto conforto dall’aiuto, concreto, di mia moglie ed anche della figlia grande, che fa il primo anno di università, ma l’aiuto spirituale – quando è sincero come quello che mi esprimi – è davvero un balsamo.

    19 Febbraio, 2010 - 9:28
  14. Clodine

    Ti voglio bene Gerry, e ti sono accanto in Cristo e in preghiera. Non perdere mai la forza necessaria per superare lo scoramento che in momenti come quello che stai attraversando sono sempre in agguto…Maria santissima, la mamma di tutte le mamme, ti è accanto ed è soprattutto vicinissima alla tua cara madre….affidiamoci a lei..

    Un abbraccio e buona domenica, la prima di questa lunga quaresima!

    21 Febbraio, 2010 - 0:10

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