Domande di Pietro al tempo e al mondo

Un nipotino di nome Pietro che ha quattro anni – già noto da queste parti – mi ha chiesto ultimamente in rapida sequenza: “Quanto è grande il mondo? E quanto dura il tempo? E noi perchè ci siamo?”

13 Comments

  1. antonella lignani

    Questo bambino è un filosofo.

    14 Novembre, 2011 - 19:32
  2. Clodine

    Arggghhh….le domande dei bambini !!! Perché, perché, e perché… sono terrificanti…
    Quanto è grande il mondo…beh…non è poi così grande: è solo un piccolo puntolino nell’universo infinito. Sul tempo..mmm…vediamo…ah! “Epistulae morales ad lucilio” , Seneca, che invita ad impadronirsi del tempo ed usarlo per raggiungere la virtù: unico vero bene della vita. E siccome lui, Seneca, lo sperperò per seguire quel maiale di Nerole, con scarso profitto, invita Lucilio a non fare lo stesso errore. Gli consiglia di non dipendere dal “domani” -futuro incerto- ma impadronirsi del presente e viverlo intensamente. Lo slogan sarà “carpe diem”. Mi piace!!
    Perché ci siamo??…ehhh…domandina da un milione di dollari…
    ci penserò!

    14 Novembre, 2011 - 20:09
  3. Clodine

    venia : Nerone …

    14 Novembre, 2011 - 20:10
  4. Marilisa

    Ci dici, Luigi caro, come te la sei cavata?
    Quanto avrei pagato per vedere la tua faccia sotto un bombardamento simile!

    14 Novembre, 2011 - 21:08
  5. Federico B.

    E’ più importante porre le domande giuste che ricevere risposte esaurienti. Bravo Pietro!

    15 Novembre, 2011 - 9:38
  6. Luigi Accattoli

    Da Pietruzzo a Giacomo Leopardi:

    Che fa l’aria infinita, e quel profondo
    Infinito Seren? che vuol dir questa
    Solitudine immensa? ed io che sono?

    (CANTO NOTTURNO Dl UN PASTORE ERRANTE DELL’ ASIA, 1830)

    15 Novembre, 2011 - 9:54
  7. Leopoldo

    Mi auguro per il piccolo filosofo che col tempo impari a mettere alla fine delle sue domande esistenziali un bel “secondo te”.

    15 Novembre, 2011 - 10:32
  8. elsa.F

    Peccato che le stesse domande molti adulti abbiano smesso di porsele.

    15 Novembre, 2011 - 11:00
  9. Luigi Accattoli

    Genitori e nonni – e maestri – sono aiutati dai piccoli a “diventare” come i bambini. Da quando Pietro mi ha fatto la domanda “e noi perchè ci siamo” io mi esercito a farla mia.

    15 Novembre, 2011 - 11:30
  10. FABRICIANUS

    Grazie al piccolo Pietro (uno dei nomi più belli in circolazione, secondo me), il quale ci ricorda le domande in assoluto più profonde della vita.

    15 Novembre, 2011 - 15:15
  11. giosal

    Da tempo sono persuaso che i bambini siano ottimi maestri degli adulti.
    Nel corso delle usuali conferenze nelle scuole (parlo di Legambiente, Italia Nostra, Amici della Terra, WWF), a volte capita di incontrarci anche con le elementari. In genere tali incontri sono accompagnati da visite a discariche o impianti di incenerimento, di modo che vedano come l’Homo sapiens si mangia la natura.

    Di fronte a tali spettacoli non manchiamo mai di sottolineare ai bambini che, purtroppo, spesso il loro babbo-mamma, nonno-nonna sono un po’ sbadati nel rispetto dei luoghi in cui viviamo.
    E che proprio loro, i bambini, in questi casi si debbono sentire investiti del compito importante di insegnare ai propri cari. In genere i bambini sorridono, ma prendono la cosa assai sul serio: molti parenti, poi, tornano a dire che i loro figli e nipoti hanno loro imposto regole ferree di comportamento nel modo di diminuire e trattare i rifiuti.

    15 Novembre, 2011 - 15:21
  12. Nell’ambito della fede è la stessa cosa.
    Spesso i genitori vengono da me a chiedermi come rispondere alle domande dei figli, e proprio grazie al cammino dei figli riscoprono una fede spesso accantonata.

    ” Ecco, dono del Signore sono i figli,
    è sua grazia il frutto del grembo.

    Come frecce in mano a un eroe
    sono i figli della giovinezza” (Sal. 127)

    15 Novembre, 2011 - 15:47

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