Domani sabato sono a TV2000 per il Papa in Romania

Domani sabato 1° giugno sono a TV2000 nella mattinata, a partire dalle 10.00 per la diretta della Messa nel santuario di Sumuleu-Ciuc. Nei commenti a questo post fornirò i testi papali di maggiore interesse dell’intero viaggio.

7 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Il grido “Unitate”. Il Papa ieri, venerdì, nell’incontro con il Sinodo della Chiesa Ortodossa Romena nel Palazzo del Patriarcato. Sono venuto qui, pellegrino, fratello pellegrino, desideroso di vedere il volto del Signore nel volto dei fratelli; e, guardandovi, vi ringrazio di cuore per la vostra accoglienza […]. Santità, caro Fratello Daniel, vent’anni fa l’incontro tra i nostri Predecessori [San Giovanni Paolo II e Patriarca Teoctist], fu un dono pasquale, un evento che contribuì non solo alla rifioritura delle relazioni tra ortodossi e cattolici in Romania, ma anche al dialogo tra cattolici e ortodossi in generale. Quel viaggio, che per la prima volta un vescovo di Roma dedicava a un Paese a maggioranza ortodossa, aprì la via ad altri eventi simili. Vorrei rivolgere un pensiero di grata memoria al Patriarca Teoctist. Come non ricordare il grido spontaneo “Unitate, unitate!”, che si levò qui a Bucarest in quei giorni? Fu un annuncio di speranza sorto dal Popolo di Dio, una profezia che ha inaugurato un tempo nuovo: il tempo di camminare insieme nella riscoperta e nel risveglio della fraternità che già ci unisce. E questo già è unitate.

    1 Giugno, 2019 - 7:20
  2. Luigi Accattoli

    Ero a Bucarest il 9 maggio 1999, vent’anni fa. Udii quel grido e mi sono preparato a commentare la diretta di oggi rileggendo le cronache che scrissi allora per il “Corsera” e il servizio di approfondimento che ne feci per la rivista “Il Regno”. Quella visita costituì l’evento maggiore dell’ecumenismo a Oriente condotto con grande passione dal Papa slavo. Ma fu anche, forse, il più fecondo gesto ecumenico dei Papi conciliari dopo l’incontro primigenio tra Paolo VI e Atenagora nel 1964. In quest’albero genealogico andrebbe poi collocato, come terzo ramo tra i maggiori, l’incontro di Francesco con il patriarca russo Kirill che è del 2016.

    1 Giugno, 2019 - 7:36
  3. Luigi Accattoli

    Gratitudine ai migranti. Il Papa ieri nel saluto alle autorità della Romania nel palazzo presidenziale di Bucarest. Penso, in primo luogo, al fenomeno dell’emigrazione, che ha coinvolto diversi milioni di persone che hanno lasciato la casa e la Patria per cercare nuove opportunità di lavoro e di vita dignitosa. Penso allo spopolamento di tanti villaggi, che hanno visto in pochi anni partire una considerevole parte dei loro abitanti; penso alle conseguenze che tutto questo può avere sulla qualità della vita in quei territori e all’indebolimento delle vostre più ricche radici culturali e spirituali che vi hanno sostenuto nei momenti più brutti, nelle avversità. Rendo omaggio ai sacrifici di tanti figli e figlie della Romania che, con la loro cultura, il loro patrimonio di valori e il loro lavoro, arricchiscono i Paesi in cui sono emigrati, e con il frutto del loro impegno aiutano le loro famiglie rimaste in patria.

    1 Giugno, 2019 - 7:55
  4. Luigi Accattoli

    Rischiare la riconciliazione. Omelia al santuario di Sumuleu Ciuc, 1° giugno. I santuari, luoghi quasi “sacramentali” di una Chiesa ospedale da campo, custodiscono la memoria del popolo fedele che in mezzo alle sue tribolazioni non si stanca di cercare la fonte d’acqua viva dove rinfrescare la speranza […]. Le complesse e tristi vicende del passato non vanno dimenticate o negate, ma non possono nemmeno costituire un ostacolo o un argomento per impedire una agognata convivenza fraterna. Pellegrinare significa sentirsi chiamati e spinti a camminare insieme chiedendo al Signore la grazia di trasformare vecchi e attuali rancori e diffidenze in nuove opportunità per la comunione; significa disancorarsi dalle nostre sicurezze e comodità nella ricerca di una nuova terra che il Signore vuole donarci […]. Pellegrinare è guardare non tanto quello che avrebbe potuto essere (e non è stato), ma piuttosto tutto ciò che ci aspetta e non possiamo più rimandare […]. Chi rischia, il Signore non lo delude! Camminiamo, e camminiamo insieme, rischiamo, lasciando che sia il Vangelo il lievito capace di impregnare tutto e di donare ai nostri popoli la gioia della salvezza, nell’unità e nella fratellanza.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/06/01/0470/00956.html

    1 Giugno, 2019 - 18:28
  5. Luigi Accattoli

    Una ventina di minoranze. Per intendere la chiamata urgente alla riconciliazione svolta dal Papa nell’omelia di cui al commento precedente, occorre aver presente la grande varietà di gruppi etnici e di contrasti storici e attuali che caratterizzano la società romena. Le minoranze sono una ventina: ungheresi (6,5%), rom, tedeschi, ucraini, turchi, tatari, russi, serbi. Complessa anche la situazione religiosa: ortodossi, cattolici, protestanti. I cattolici a loro volta sono divisi in greci e latini, oltre che in ungheresi e romeni.

    1 Giugno, 2019 - 21:52
  6. Luigi Accattoli

    Chiede perdono ai Rom. Incontro con la comunità Rom di Blaj, 2 giugno. Nel cuore porto però un peso. È il peso delle discriminazioni, delle segregazioni e dei maltrattamenti subiti dalle vostre comunità. La storia ci dice che anche i cristiani, anche i cattolici non sono estranei a tanto male. Vorrei chiedere perdono per questo. Chiedo perdono – in nome della Chiesa al Signore e a voi – per quando, nel corso della storia, vi abbiamo discriminato, maltrattato o guardato in maniera sbagliata, con lo sguardo di Caino invece che con quello di Abele, e non siamo stati capaci di riconoscervi, apprezzarvi e difendervi nella vostra peculiarità. A Caino non importa il fratello. È nell’indifferenza che si alimentano pregiudizi e si fomentano rancori. Quante volte giudichiamo in modo avventato, con parole che feriscono, con atteggiamenti che seminano odio e creano distanze! Quando qualcuno viene lasciato indietro, la famiglia umana non cammina. Non siamo fino in fondo cristiani, e nemmeno umani, se non sappiamo vedere la persona prima delle sue azioni, prima dei nostri giudizi e pregiudizi.

    http://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2019/06/02/0474/00960.html

    2 Giugno, 2019 - 21:23
  7. Luigi Accattoli

    Invita i Rom a guadagnarsi il pane. Nel discorso alla comunità Rom di Blaj (vedi commento precedente) il Papa ha pure invitato i suoi uditori a vivere nella legalità e nel rispetto delle comunità circostanti: Non private le società in cui vi trovate di questi [vostri] doni e disponetevi anche a ricevere tutte le cose buone che gli altri vi possano offrire e apportare. Perciò desidero invitarvi a camminare insieme, lì dove siete, nella costruzione di un mondo più umano andando oltre le paure e i sospetti, lasciando cadere le barriere che ci separano dagli altri alimentando la fiducia reciproca nella paziente e mai vana ricerca di fraternità. Impegnarsi per camminare insieme, con la dignità: la dignità della famiglia, la dignità di guadagnarsi il pane di ogni giorno – è questo, sì, che ti fa andare avanti – e la dignità della preghiera. Sempre guardando avanti.

    2 Giugno, 2019 - 21:30

Lascia un commento