Don Benzi: no alla “devozione senza la rivoluzione”

 “La devozione senza la rivoluzione non basta” è un’affermazione di don Oreste Benzi commentata senza accomodamenti dal vescovo di Rimini Francesco Lambiasi presentando una biografia del prete riminese (vedi il primo commento al post precedente). La frase – pronunciata da don Benzi in un impegnativo discorso alla Settimana sociale dei cattolici italiani il 19 ottobre dell’anno scorso, due settimane prima di  morire – è alla pagina 21 del volume di Valerio Lessi che veniva presentato venerdì 31 a Rimini: Don Oreste Benzi un infaticabile apostolo della carità, San Paolo 2008. Il vescovo ha pure raccontato che don Benzi lo salutava a gran voce dandogli del lei e dicendogli “Eccellenza eccellenza” e ha così continuato: “Gli dissi che avrei preferito mi desse del tu e lasciasse stare quell’eccellenza, ma lui niente: lei è mio padre,  diceva, debbo chiamarla così e anche di più. Il calore con cui parlava mi obbligava ad accettare, ma stasera dico a voi di lasciare da parte l’eccellenza”. Il moderatore della tavola, che era Valerio Lessi, autore del volume biografia, gli fa: “Ma così mi mette in imbarazzo: come la chiamerò?” “Chiamami Francesco” risponde il vescovo. 

25 Comments

  1. Francesco73

    Don Oreste è un santo davvero, nella diocesi di Fabriano-Matelica c’è un attivo gruppo della sua Comunità Papa Giovanni che ne mantiene vivo lo spirito, la presenza e l’opera.
    Quando penso alle sue escursioni notturne sul litorale tra Senigallia e Falconara, in mezzo alle prostitute e ai viados, mi viene in mente la potenza del fiore sul letamaio, e la forza della grazia e della redenzione testimoniate con la vita.
    E poi aveva tutto, persino le phisique du role era irresistibile, insieme alla passione incendiaria mai disgiunta da un senso vivissimo della Chiesa.

    4 Novembre, 2008 - 11:22
  2. ignigo74

    In attesa di un intervento di mandis che scomunichi l’eretico vescovo che rinuncia all’eccellenza nominale per puntare sull’eccellenza umana.

    4 Novembre, 2008 - 12:52
  3. Luigi Accattoli

    Nel volume Trasgredite! (Mondadori 2000) don Oreste Benzi ha un paragrafo intitolato “Unione di devoti anzichè popolo in missione” che anticipa il motto del 2007 riportato in questo post: “La controriforma cattolica ha salvato la Chiesa come aggregazione di uomini redenti da Cristo. Tuttavia si è andato accentuando il cammino individuale verso Dio (…) Si è sempre più sviluppata la devozione ed è scomparsa la rivoluzione portata avanti nella storia come popolo, come Chiesa” (p.76).

    4 Novembre, 2008 - 13:24
  4. Luigi Accattoli

    Per misurare la forza delle intuizioni di don Oreste contenute nella citazione da cui parte il post e in quella del mio ultimo commento, suggerisco di rileggere il post del 17 febbraio 2007 sul concetto di “rivoluzione cristiana” proposto da papa Ratzinger e quello del 10 marzo 2008 sull’autocritica del cristianesimo moderno, come troppo mirato alla “devozione individuale”, proposta da Benedetto nella Spe Salvi.

    4 Novembre, 2008 - 13:33
  5. A proposito di monsignor Lambiasi, ricordo un corso di esercizi spirituali per i givani di AC insieme a lui e alla Bignardi… e si faceva chiamare don Francesco. Grande.
    Saluti a tutti e grazie al dott. Accattoli per questi post dedicati a don Oreste.

    4 Novembre, 2008 - 14:28
  6. fabrizio

    Gonzalo, ho cliccato sul tuo nome e sono finito sul tuo sito.
    Sei riuscito a sopire le mie aspettative per le elezioni americane, dandomi l’occasione di approfondire il programma elettorale di Obama sull’aborto, che invece nei giorni scorsi avevo cercato un po’ vigliaccamente di ignorare.

    E così anche questa volta, come ormai succede immancabilmente, non so cosa augurarmi per l’esito delle elezioni.
    Un caro saluto a tutti.
    Fabrizio

    4 Novembre, 2008 - 15:49
  7. Leonardo

    «Chiamami Francesco», risponde il vescovo.
    «Eccellenza, la prego, stia al suo posto».

    4 Novembre, 2008 - 18:38
  8. Giovanni Mandis

    Igni’, se non voleva farsi chiamare Eccellenza poteva rinunciare alla nomina episcopale… se ha accettato la nomina deve accettare tutto. Se si sente inadeguato al titolo si dia da fare per meritarlo.

    saluti a tutti, uno particolare al caro Luigi, alla meravigliosa Clodine e a princess che ho saputo essere in Italia.

    p.s. Ignigo ho apprezzato molto il tuo equilibrato intervento sulla riforma Gelmini, mi sei piaciuto. Un po’ meno su Martini-Magister. Ma sono fuori tema. quindi mi fermo.

    4 Novembre, 2008 - 20:58
  9. ignigo74

    mandis non permetterti mai più di darmi dell’equilibrato!
    un abbraccio.

    4 Novembre, 2008 - 23:00
  10. Leonardo

    Però mi deludete: nessuno reagisce al bel video che vi ho indicato. Così non mi diverto. Eppure è di una goduria ineffabile: quasi mai si vedono il bene e il male così nettamente divisi e contrapposti. Robe da far andare in solluchero il più manicheo fra di noi: da una parte (oltretutto la destra!) la sana dottrina, la retta ragione, la vera carità di don Benzi; una bella riga in mezzo e dall’altra parte (a sinistra) i vaneggiamenti di quel poverino e l’orribile contraffazione del bene (di inconfondibile matrice: il grande imitatore). Io, di mio, ci metterei anche la bella parlata romagnola, schietta e virile, di don Benzi di contro all’ambigua e melliflua inflessione piemontese di quell’altro … ma su questo non insisto.
    Un faccia a faccia esemplare. Peccato che nella vita di solito le cose siano un po’ più pasticciate.

    4 Novembre, 2008 - 23:10
  11. e tu Leonardo da che parte ti collochi modestamente? dalla parte del giustiziere della notte che separa il bene dal male?

    4 Novembre, 2008 - 23:16
  12. Leonardo

    No, io guardo la televisione.

    4 Novembre, 2008 - 23:17
  13. ignigo74

    caro Leonardo, io il video lo conoscevo e l’ho rivisto con piacere.
    Vediti tu questo per favore, e commenta a partire dalle sacre pantofole ma senza dimenticare le ripetute genuflessioni al vescovo, il servilismo ambiguo e mellifluo dei cerimonieri. E’ la sacrestia della cattedrale di Imperia, e lui è il vescovo regnante. Con grande gioia di qualche sartoria sacra. Unica nota di speranza l’abilità dell’organista, purtroppo solo sullo sfondo.
    Ti prego, Leo, un tuo commento (ovviamente anche di altri in particolare in nigris qui presenti).

    http://www.youtube.com/watch?v=L-XA_r7zSY4

    4 Novembre, 2008 - 23:33
  14. ignigo74

    Leonardo, guardalo tutto, sono 10 minuti ma le sacre calze e le sacre pantofole meritano.

    4 Novembre, 2008 - 23:35
  15. ve lo immaginate san Paolo a far tutte quelle cerimonie e il suo fedele Tichico a fargli da cerimoniere?? wow…

    5 Novembre, 2008 - 0:03
  16. mattlar

    Entrambi i video sono di altissimo livello!
    Quello delle iene era noto, con il suo gemello don Benzi vs don Gallo. Chiariscono, senza bisogno di aggiungere altro, quello che ho detto qualche post più indietro sulla differenza tra i due.
    Quello delle sacre pantofole del vescovo regnante, un mito!!! Grande ignigo!!! Quasi quasi vado a rivedere quello che hai scritto sulla riforma… no, fino a questo punto no!

    5 Novembre, 2008 - 0:43
  17. Ignigo il video che tu proponi è divertentissimo,
    mi è venuto in mente di quando Giovanni XXIII, piu’ volte a chi gli si inginocchiava davanti, soleva ripetere se ti vuoi inginocchiare vai davanti al Santissimo.
    Probabilmente il Vescovo di Imperia deve essere il vicario del Santissimo,
    visto che tutti si comportano davanti a lui come davanti al SS. esposto….
    confermo che quello delle sacre pantofole è veramente mitico.

    Continuo a sognare una chiesa priva di orpelli, anche se questo mette in cristi tante belle anime, che hanno bisogno di queste sicurezze materiali, di questi sacri spettacoli (Fellini, oggi farebbe un seguito a quel suo bellissimo film…..).

    Le future e più dure crisi che toccheranno la Chiesa la costringeranno a guardare in faccia le realtà, e a riscoprire la semplicità e la chiarezza delle origini delle comunità cristiane.

    Per ora è ancora presto.
    Lo vedranno i nostri nipoti.

    Non c’è problema: per ora “solo Dio basta” (s.Teresa)

    5 Novembre, 2008 - 10:46
  18. Il video di L. y. mette in campo un tema che gli deve essere particolarmente caro, in questo senso c’è una Scuola di pensiero che che fa una grande chiarezza, spiegandone i motivi.
    Non mi meraviglio, dei suoi sentimenti “particolarmente” forti, che qui ha bisogno di esprimere.
    Sarà bene che faccia pace con se stesso,
    fare una bella chiarezza in se stesso,
    riuscirà ad amare anche gli altri,
    e accetterà oltre che se stesso anche gli altri.

    5 Novembre, 2008 - 10:53
  19. Luigi Accattoli

    Don Benzi sui titoli degli ecclesiastici: “Che cosa prova un cardinale quando si sente chiamare ‘eminenza’? Che cosa prova un vescovo quando si sente chiamare ‘eccellenza’? Che cosa prova un prete quando si sente chiamare ‘monsignore’? Che cosa prova un prete quando si sente chiamare ‘don’? Che cosa prova quando si sente chiamare ‘padre’? Che cosa prova quando si sente chiamare per nome? E se invece si chiamassero per nome aggiungendo al nome ‘mio vescovo’, ‘mio parroco’, ‘mio padre’? Ci sarebbe più vicinanza o troppa confidenza? E’ bello suscitare il problema” (Oreste Benzi, Trasgredite!, Mondadori 2000, p. 167).

    5 Novembre, 2008 - 11:24
  20. Leonardo

    Domandare è sempre lecito, rispondere è cortesia. Ben volentieri dunque rispondo a Ignigo, ringraziandolo per il bel video che ci ha segnalato. Che cosa ho visto? Una funzione celebrata con decoro e raccoglimento (a parte il chierico che guarda l’orologio: multarlo subito; e a parte il vescovo che si pulisce il naso con il manutergio). Io non vado pazzo per quel genere di cose, ma le rispetto;sono modi un po’ vecchiotti per esprimere però qualcosa di essenziale: che quello è un sacerdote e che ciò che si appresta a fare è un mistero sacro e tremendo, non una riunione di condominio o della bocciofila.
    Come lo esprimiamo adesso tutto ciò? Quell’estetica non ci piace? Benissimo, ma che dire delle forme praticate (praticate, insisto) nella maggior parte dei casi al giorno d’oggi. Che cosa manifestano?
    Se poi dal video volgo lo sguardo al caffé dove è stato idealmente proiettato e guardo le reazioni degli astanti … beh, mi sembrano dei barbari o dei fatui che non capiscono quello che vedono e più in là delle calze non vanno.

    P.S. Quanto a me, ripeto che non ho il gusto per quel genere di cose, infatti non sono mai andato ad una celebrazione V.O. in vita mia, però ricordo di aver visto il cardinale Siri in cappa magna ed è come aver visto giocare Maradona.

    5 Novembre, 2008 - 12:17
  21. Da ragazzino ho retto la lunga kilometrica coda di un cardinale che faceva ingresso nella cattedrale, ne ero lusingato e orgoglioso, nel mio abito da clerichettino, ma come dice s.Paolo, prima ero bambino……

    Oggi, una Chiesa che va in giro in cotal guisa di abbigliamenti, la metterei esclusivamente nei bellissimi film d’epoca di Zeffirelli, visto che nè Cristo, nè gli Apostoli, nè il mondo di oggi fatto di precariato e di miriadi di poveri ama orpelli di tal genere.

    Lo spettacolo del sacro, non è sacro, è solo spettacolo, (ben rappresentato da Fellini)
    Cristo non portava addosso broccati e ori,
    e non si capisce perchè lo debbano fare i suoi ministri,
    per decoro?
    per dignità?
    In nessuno scritto neotestamentario è riportata una eresia del genere.

    5 Novembre, 2008 - 13:57
  22. Bella la battuta di Gasparri: “con Obama alla Casa Bianca forse Al Qaeda è più contenta”.

    Un ottima occasione per le relazioni internazionali del nostro Governo e Paese.

    5 Novembre, 2008 - 14:00
  23. roberto 55

    Aspettiamoci, ora, anche la battuta di qualche leghista sul “negher” eletto alla Casa Bianca …………………. (della serie: come farsi riconoscere ovunque).

    Un caro saluto a tutti.

    Roberto 55

    5 Novembre, 2008 - 23:01

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