Don Giussani come l’ho conosciuto e come lo ricordo

7 Comments

  1. roberto 55

    Non riesco ad accedere all’articolo, Luigi: mah !
    In ogni caso, ed in tutta sincerità, l’argomento – Don Giussani, non certo per responsabilità del nostro “padrone di casa”, non m’affascina (e non credo d’essere il solo, visto che da stamane non è ancora intervenuto nessuno): preferisco proporre agli amici del “blog 2.0” la bella notizia (che, magari, già si conoscerà) che domattina – ore 12.30, a Milano, il Sindaco Pisapia ed il Cardinale Scola inaugureranno una via dedicata al caro e grande Cardinale Martini (per inciso, è l’attuale, centralissima via dell’Arcivescovado).

    Buona serata a tutti.

    Roberto Caligaris

    20 Febbraio, 2016 - 18:38
  2. Luigi Accattoli

    Roberto credo che ora si legga, ma questo non vuol dire che tu debba leggere! Grazie d’aver segnalato la disfunzione…

    20 Febbraio, 2016 - 21:28
  3. Lorenzo Cuffini

    Bello l’articolo.
    Struggente l’immagine in bianco e nero di Varigotti.
    Da bambino ricordo questi grupponi di ragazzi che , durante la settimana santa, sciamavano in spiaggia vestiti da città, a cantare, pregare e leggere ad alta voce.
    Poi li incontravi a fare la via crucis sui sentieri di collina che montavano alla chiesina romanica di San Lorenzo, a scavalco di due insenature tra i pinoni marittimi e i fichi.
    Varigotti, posto meraviglioso, è miracolosamente rimasta identica ad allora.
    I grupponi della foto in bianco e nero sono spariti da decenni.
    In compenso gira a pieno ritmo una casa per ferie gestita dalla Fraternità di CL. Gettonatissima.
    Ma tutta un’altra storia.
    🙂

    21 Febbraio, 2016 - 0:41
  4. Lorenzo Cuffini

    Comunque, adesso, inerpicandosi tra gli stessi pinoni marittimi e gli stessi fichi, sui sentieri che da un lato si biforcano verso la chiesina, e dall’altro verso la Torre dei Saraceni, entrambe rimesse a posto e restaurate rispetto ad allora ( ma non troppo) ci si imbatte in una lapide che riporta una frase di pugno di
    dongius :
    ” La comunità, dilatata senza confine , è il mistero di questa identità per cui e in cui veramente io posso dire con timore tremore e amore a Cristo: TU.
    Questa scoperta è stata un passo preciso in un certo raduno tenuto davanti al mare, su una torre, a Varigotti “.
    Non cito a memoria, ma ho davanti al naso una foto scattata davanti a questa lapide che riporta la frase stessa. Chi me l’ha mandata, ne ha scritta sul retro una a suo modo non meno bella: ” Tu lo sai che non credo in Dio. I soli dubbi che mi sono venuti , mi sono venuti davanti a questo mare ipnotico, pieno di tempesta”.
    Sono convinto che Giussani apprezzerà in toto.
    🙂

    21 Febbraio, 2016 - 1:09
  5. roberto 55

    Ho letto: grazie, Luigi, e grazie anche all’amico Lorenzo (vero: quella foto è bellissima !).
    Ecco, in onore di Umberto Eco, “ho letto, leggo e leggerò” (non è mia, ma di una mia amica) anche Don Giussani.

    Buona domenica !

    Roberto Caligaris

    21 Febbraio, 2016 - 12:33
  6. Luigi Accattoli

    Da una visitatrice di nome Victoria ricevo questo messaggio:

    Caro Luigi, volevo ringraziarla per l’articolo “don Giussani, la forza della parola. Eredità e carisma di un prete educatore”, sul Corriere del 20/02. Ho trovato in esso una visione del personaggio Giussani interessante e incisiva, quale da tempo non riuscivo a leggere sulle pagine di un quotidiano. E’ stato un notevole godimento, spirituale, e anche storico, letterario. Victoria

    23 Febbraio, 2016 - 22:52

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