Donne diacono: Francesco farà studiare la questione

“Perché non costituire una commissione ufficiale che possa studiare la questione del diaconato femminile?”: è una delle domande che 900 rappresentanti dell’Uisg (Unione internazionale delle superiori generali) hanno posto stamane al Papa che ha risposto: “Credo di sì. Sarebbe bene per la Chiesa chiarire questo punto. Sono d’accordo. Io parlerò di fare qualcosa del genere”. “Accetto”, ha detto il Papa successivamente: “Mi sembra utile avere una commissione che lo chiarisca bene”. Nei primi commenti un link a un mio commento pubblicato dal Corriere on line e un altro al servizio di Radio Vaticana sull’incontro di Francesco con l’Uisg.

31 Comments

  1. Luigi Accattoli

    È verosimile che la commissione di studio Papa Francesco la costituisca, egli è di parola. Ma è poco probabile che essa concluda i lavori sotto il suo Pontificato. Sarà forse un lascito per il successore: è la conclusione di un mio commento a caldo, pubblicato oggi pomeriggio dal “Corriere on line”:

    http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/16_maggio_12/vaticano-diaconato-femminile-avvio-lento-prima-agenda-riforme-e4b2c282-1850-11e6-a192-aa62c89d5ec1.shtml

    12 Maggio, 2016 - 21:59
  2. Luigi Accattoli

    In quella conversazione vengono toccati anche altri temi: possibilità che le donne tengano omelie, ruoli che potrebbero ricoprire già oggi o con qualche modifica delle norme canoniche…

    12 Maggio, 2016 - 22:21
  3. Clodine-Claudia.F.Leo

    “Chiarire questo punto”. Cosa ci sarebbe da “chiarire” me lo vado chiedendo. Se dopo duemila anni ancora non si è fatta chiarezza su questo punto e si va annaspando nel ginepraio per avallare una tesi al solo scopo di suffragare il sacerdozio delle donne facendolo passare a forza dal buco della serratura, allora, ci troviamo di fronte non solo alla perfetta malafede ma -, cosa ancor peggiore perché al limite della blasfemia- alla “manipolazione” della Parola di Dio.

    13 Maggio, 2016 - 7:04
  4. Clodine-Claudia.F.Leo

    E vero , come dicevano i latini, che “il tempo regola l’atto” e la Chiesa, sull’onda del Papa progressista, vola spedita verso il sol dell’avvenire. Ma baciare la pantofola a Enrico VIII è una roba che supera la più fervida delle immaginazioni circa “l’astuzia pretesca”, per dirla con Desiderius Erasmus: “i mali che non si avvertono sono i più pericolosi”…

    13 Maggio, 2016 - 7:28
  5. Federico Benedetti

    Le donne sono già adesso (e da tempo) ministri straordinari dell’Eucarestia, catechiste, educatrici, direttrici del coro, ministranti (chierichette) e hanno incarichi di rilievo nelle parrocchie (dai consigli pastorali alle chiavi del Tabernacolo).
    Cosa manca?
    Qualche poltrona in Curia? (E cosa impedisce al Papa di nominare una donna?).
    Il sacerdozio femminile?
    Parliamoci chiaro, l’impressione è, come giustamente scrive Clodine, che si voglia “forzare” la dottrina per far figurare una sorta di sacerdozio femminile.
    (Un’operazione tipo le unioni civili – matrimonio a tutti gli effetti ma con altro nome).

    Con il calo di vocazioni religiose e sacerdotali che da anni affligge la Chiesa, suore sempre più anziane che riducono la loro presenza ovunque, quale frutto sprituale può portare il diaconato femminile?

    13 Maggio, 2016 - 9:20
  6. Marcello Ciampi

    Di “diaconesse” nella Chiesa si parla da tempo.
    Affrontò il problema la Commissione Teologica Internazionale nel 2003 (con papa Giovanni Paolo II e il card. Joseph Ratzinger prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede) e si decise di lasciare la questione “aperta”.
    Questa fu infatti la conclusione della Commisione:
    “Per quel che riguarda l’ordinazione delle donne al diaconato, conviene notare due indicazioni importanti che emergono da quanto è stato sin qui esposto: 1) le diaconesse di cui si fa menzione nella Tradizione della Chiesa primitiva – secondo ciò che suggeriscono il rito di istituzione e le funzioni esercitate – non sono puramente e semplicemente assimilabili ai diaconi; 2) l’unità del sacramento dell’ordine, nella chiara distinzione tra i ministeri del vescovo e dei presbiteri da una parte, e il ministero diaconale dall’altra, è fortemente sottolineata dalla Tradizione ecclesiale, soprattutto nella dottrina del Concilio Vaticano II e nell’insegnamento postconciliare del Magistero. Alla luce di tali elementi posti in evidenza dalla presente ricerca storico-teologica, spetterà al ministero di discernimento che il Signore ha stabilito nella sua Chiesa pronunciarsi con autorità sulla questione.”

    Il testo completo: http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/cti_documents/rc_con_cfaith_pro_05072004_diaconate_it.html

    13 Maggio, 2016 - 9:54
  7. Clodine-Claudia.F.Leo

    Partiamo dal presupposto che tutta la Chiesa si fonda sulla sua struttura diaconale, e che pertanto non esiste una “diaconia” femminile e una maschile, ma esiste il “servizio” ; ogni questione volta a stabilire che la “diaconia” abbia connotazioni specifiche rispetto al suo significato originale in relazione al Vangelo (Atti e lettere apostoliche) è puramente strumentale.
    Prescindere la struttuta diaconale della Chiesa dalla teologia paolina,poi, è una realtà che non consente forzature.
    Se è vero che tra le prime persone convertite al cristianesimo descritte da Paolo in Rom 16,12 ma anche in 1Corinzi 3,8 ; 15,58, 2Corinzi 10,15 troviamo uomini e tante donne: Trifena, Trifosia, Perside, Stefana, Maria (che si è presa briga per voi -Rom 16,6) è altrettanto vero che non sono investite di un particolare “minitero”, né si occupano di omelie o rituali, ma persone che si mettono a disposizione della comunità ,alla stregua delle donne che oggi troviamo nelle mense della caritas, ad esempio, o al servizio del bene comune- Parliamo di diaconia (dal greco ???????? –
    diákonos, ovvero servitore) il quale -la quale- ben poco a che vedere con il servizio di predicazione o di governo…o di episcopato…in origine, se proprio di origine vogliamo parlare: nessuna imposizione delle mani è descritta in Atti o nelle lettere Apostoliche circa le donne citate, ma neppure sugli uomini inizialmente figuriamoci sulle donne….
    Stefana e famiglia, ad esempio, si era messa a disposizione degli altri in virtù di un carisma…
    Tutte le lettere di Paolo ai Corinzi attestano l’assenza di diaconesse investite di un particolare ministero, ma perché nessuno per via di principio aveva il monopolio della responsabilità per tutti gli altri…Lo sviluppo sarà successivo, ma esclude comunque a priori le donne dal ministero sacerdotale .

    13 Maggio, 2016 - 11:47
  8. Clodine-Claudia.F.Leo

    Solo in Atti 20,28-35 viene descritta la funzione pastorale, si parla di ministero, di prebiteri abilitati a custodire la tradizione apostolica contro gli eterodossi. Nella prima a Timoteo 5,17 , come pure in Pietro 5,1-4 il presbiterato appare come funzione pastorale subordinato al Pastore Supremo (Cristo) ma anche questione su come condurre la comunità, relative al culto, alla gestione dei beni. Si parla di poteri disciplinari, ma mai di diaconesse in relazione a questi servizi , sintomatico di una esclusione , a fortiori, in tal senso delle “diaconesse” ….

    13 Maggio, 2016 - 11:58
  9. maria cristina venturi

    come era da prevedersi c’è già il solito teologo militante che si affretta a spiegare che un eventuale l diaconato alle donne non è una questione di dottrina ma solo una questione di ermeneutica :
    http://www.lastampa.it/2016/05/13/vaticaninsider/ita/commenti/il-ministero-delle-donne-non-un-problema-dottrinale-ma-una-questione-di-ermeneutica-16fHD0JTvZhdJv4TUVqpcK/pagina.html

    così come ci hanno spiegato e fatto il lavaggio del cervello che la comunione ai divorziati non era un problema di dottrina ma solo di pastorale così adesso anche il diaconato femminile non tocca la dottrina.
    E” ormai la formula magica colla quale far passare le radicali riforme della chiesa bergogliana.: a parole continuare a ripetere con compunzione ipocrita che” non si cambia la dottrina”, nei fatti rivoluzionare tutto.
    Mooooolto più furbi di Martin Lutero e anche molto più pericolosi.
    In fin dei conti Lutero era un povero ereticuccio ingenuo di fronte all’astuzia dell’offensiva odierna.
    l’agenda di San Gallo viene messa in pratica il più velocemente possibile. prima la comunione ai divorziati ,fatto, ora è il turno del diconato ( e poi vedrete il sacerdozio) alle donne) , poi verrà l’abolizione del celibato ecclesiatico, poi se riescono la piena e completa approvazione dell’omosessualità.
    hanno eletto Bergoglio per questo, per portare avanti l’agenda che era del card. Martini.
    Sempre ripetendo a beneficio del popolo che “la dottrina non cambia” nel giro di una generazione cambieranno TUTTO.
    Lutero dovrebbe fargli tanto di cappello!

    13 Maggio, 2016 - 13:20
  10. Luigi Mortari

    Dottrina o no, non vedo motivo per una donna non dovrebbe poter battezzare o celebrare matrimoni, come e anche meglio di molti maschi. Non credo sia “il pisello” la discriminante.

    13 Maggio, 2016 - 13:24
  11. Federico Benedetti

    Hanno ragione Clodine e Maria Cristina.
    Intanto oggi alcuni giornali titolano “Il Papa apre alle donne prete”.
    Hai voglia a cinquantare, il messaggio è questo.

    13 Maggio, 2016 - 13:47
  12. Clodine-Claudia.F.Leo

    La discriminante non è “fisica” carnale, ma “metafisica”, ontologica, misterica…s’inscrive nella vocazione di “uomo” “donna” nell’economia della salvezza in prospettiva biblica. Alla Vergine Maria è dato il potere, in virtù dello Spirito, di diventare “tabernacolo” della Divinità, ma non quello di cambiare l’acqua in vino ad esempio…e già questo aspetto dovrebbe indurre a riflessione…

    13 Maggio, 2016 - 14:00
  13. Lorenzo Cuffini

    Sarebbe bene per la Chiesa approfondire questo punto.

    Mi pare una posizione ottima, chiara, naturalissima e per giunta stra-dovuta.
    Non fosse altro perché venuta in risposta non a una rivendicazione di autarchiche comunità cristianeggianti in odore di eresia, ma una piu’ che legittima domanda posta dalla Unione Internazionale delle Superiore Generali.

    Non vedo scandali, timori, retropensieri e vattelapesca cosa.
    Vedo solo, come al solito, nelle reazioni un po’ scomposte di chi si ficca l’elmetto in testa , un maldipancia colossale, di quelli dovuti a tremarella pura….
    Ma fifa de che?, mi domando e dico.

    13 Maggio, 2016 - 14:06
  14. Luigi Mortari

    Intanto oggi alcuni giornali titolano “Il Papa apre alle donne prete”.

    No, UN giornale e indovina quale!

    13 Maggio, 2016 - 14:11
  15. Luigi Mortari

    … e già questo aspetto dovrebbe indurre a riflessione…

    Appunto, Clodine, e una commissione è fatta proprio per riflettere, e fatta da persone che hanno la competenza e l’autorità per farlo.

    13 Maggio, 2016 - 14:13
  16. Federico Benedetti

    Luigi M.,
    più di un giornale, ti garantisco!
    E anche chi titola in modo diverso, alla fin fine…

    13 Maggio, 2016 - 14:19
  17. Lorenzo Cuffini

    ….e daje con i giornali!
    Ma è una fissazione!
    I giornali sono liberi di titolare come vogliono. Fessi noi se li prendiamo per orocolato, cosa che non vogliono minimamente essere.
    E’ il mestiere loro: talvolta pure il mestieraccio.
    Lo scopriamo adesso? Ma non facciamo ridere i polli.
    Tanto piu’ che si guardi un pochetto dentro il mefitico orticello cattolico, quello dei siti, sitini e sitacci e quello dei cattoblogghini, cattoblogghetti e cattobloggacci: la quantità di “disinformatia” quotidiana si misura sull’ordine delle tonnellate…consiglierei gli aficionados dello stracciaveste di cominciare da lì, dove c’è l’imbarazzo della scelta!
    🙂

    13 Maggio, 2016 - 14:24
  18. maria cristina venturi

    “approfondire” altra formula magica della Chiesa bergogliana! tutto si deve approfondire! magari accettare con fede la dottrina tradizionale? NO! Non sia mai!!!, si deve approfondire! per poi scoprire che bisogna creder il CONTRARIO della dottrina Tradizionale!
    Insomma, nel passato pare che fossero tutti dei superficialoni , no Lorenzo?
    I preti, vescovi, i teologi , i fedeli cattolici nel passato, cosa erano se non superficiali, incapaci di “approfondire”, superstiziosi e anche, ca va sans dire , poco misericordiosi??
    Invece per fortuna i preti , vescovi e fedeli cattolici moderni i sono caro Lorenzo , così PROFONDI, così capaci di approfondire le questioni che i loro stupidotti predecessori non erano capaci di approfondire?
    Sul diaconato alla donne era stata fatta una commissione che ha studiato 10 anni, dicasi 10 anni la questione.
    ma in 10 anni non son stati capaci di approfondire! Eh, no, ci vuole una NUOVA commissione istituita da Bergoglio per “approfondire”, coi soliti Forte , Ravasi, loro sì dei gran profondoni!
    MADDAI LORENZO, chi volete prendere in giro?

    13 Maggio, 2016 - 14:49
  19. maria cristina venturi

    La cosa più tragica e comica nello stesso tempo è che nella famosa “CHiesa di Francesco” si parla ormai solo per SLOGAN!
    Bisogna approfondire,il “papa APRE ai divorziati ” ” il papa apre alle donne “il dialogo”, la pastorale , la misericordia ecc ecc
    Solo luoghi comuni, privi di qualsiasi profonda riflessione , privi anche della semplice dialettica del pro-e contro, lanciati così come assiomi senza contradditorio.
    Veramente il contrario dell’approfondimento tanto sbandierato!
    era più profonda una sfuriata di Padre Pio di tutte le omelie bergogliane messe
    insieme!

    13 Maggio, 2016 - 15:05
  20. giuseppe di melchiorre

    @ Clodine
    “Alla Vergine Maria è dato il potere, in virtù dello Spirito, di diventare ‘tabernacolo’ della Divinità…”
    Questo lo dici tu, Clodine. E lo dici perché l’ha proclamato la Chiesa secoli dopo che Maria era morta. Quando era viva non è che la chiesa nascente la tenesse in grande considerazione. Pregava insieme agli altri come tutti. Nemmeno suo Figlio, secondo i Vangeli, ebbe un gran riguardo per lei, almeno in pubblico. Eppure la Chiesa l’ha proclamata Madre di Dio, Immacolata, Assunta in cielo. Chi sa cosa direbbero quelli che l’avevano vista, silenziosa e dimessa, mentre pregava come una di loro: “Certo che i tempi sono cambiati! Ma dov’è finita la nostra chiesa?… Nessuno ai nostri tempi aveva detto che quella ragazza di Nazaret, da dove non è venuto mai niente di buono, è Madre di Dio. Nessuno, nemmeno suo Figlio!… Ma che vuol dire ‘immacolata’, poi? Perché noi altri siamo macchiati? Chi avrebbe mai detto che la nostra chiesa sarebbe finita così? Ma cos’altro mai si potranno inventare?…”

    13 Maggio, 2016 - 15:40
  21. Luigi Mortari

    La cosa più tragica e comica…

    No, Maria Cristina, la cosa più tragica e comica è un’altra: il tuo accanimento nei confronti del papa; un livello da guinness, mai visto, né sentito niente di simile.

    13 Maggio, 2016 - 16:43
  22. giuseppe di melchiorre

    A Silvia.
    A proposito dell’Immacolata (Persona che mi affascina solo a pensarla) , spero che si sia capito che la mia vuole essere solo una rispettosa provocazione per dire che la Chiesa che ha proclamata Immacolata quella che ai suoi tempi non aveva una gran considerazione tanto che i Vangeli ne parlano pochissimo, può ben prendere una decisione sulle donne diacono, senza che si tema che venga sconvolto il cristianesimo.
    Per il resto condivido in tutto quello che scrivi.

    13 Maggio, 2016 - 18:17
  23. picchio

    Silvia non esistono ragioni teologiche per cui i preti cattolici di rito romano non si sposano, tanto è vero che possono essere ordinati preti uomini sposati nella chiesa cattolica di rito greco. Nei primi secoli i preti si sposavano , solo successivamente venne emanata la norma del celibato. È’solo una norma ecclesiastica che potrebbe essere modificata senza difficoltà , una norma dettata da ragioni pratiche. Molti la fanno risalire anche al desiderio di non disperdere i beni della chiesa in eredità ai figli.
    Cristina vicquery

    13 Maggio, 2016 - 21:06
  24. picchio

    rito latino, non romano e rito orientale, non greco..
    c. vicquery

    14 Maggio, 2016 - 10:48
  25. roberto 55

    Davvero il nostro Papa non finisce di stupirci !
    Quel che sopratutto colpisce negli interventi di Papa Francesco è la sua straordinaria capacità di cogliere e rilanciare le tante attese ed istanze di rinnovamento che il “popolo di Dio” gli rivolge e di guidare, così, la Chiesa verso quella profonda trasformazione che tanti fratelli in Cristo invocano.
    Nel merito, mi sembra che il tema del diaconato femminile sia sempre più ineludibile: mi pare di ricordare, del resto, che lo stesso Cardinale Martini, ancora nel 1994, pronunciò parole di apertura sull’argomento, a commento dell'”Ordinatio sacerdotalis” (prevengo la domanda di Luigi: non ho fonti da citarti, ma è un mero ricordo personale), e mi pare pure di ricordare che se ne fosse parlato, tanto per citare un esempio proveniente dalle nostre “periferie”, al Sinodo della Diocesi di Bolzano del 2015.
    Ciao a tutti (qui da noi diluvia ……….) !

    Roberto Caligaris

    14 Maggio, 2016 - 20:15
  26. Che strano! solo qualche anno fa, su questo blog e sulla stessa questione, Clodine era completamente a favore delle donne prete.
    Non riesco a trovare il post, ma ricordo benissimo la sua battaglia verbale che spiegava perfino come le donne possano gia’ oggi impartire il battesimo o l’estrema unzione in situazioni di emergenza e che quindi tanto valeva rivedere la norma che ne agevolasse l’ordinamento a prete.
    Comunque, proprio non riesco a comprendere dove sia la difficolta’ e perche’ proprio dalla casa del Padre debba arrivare una discriminazione.
    Io sono piu’ ignorante di quanto afferma Silvia per se stessa, per cui perdonate le mie uscite.

    14 Maggio, 2016 - 23:01
  27. roberto 55

    Le tue “uscite”, Cinzia, sono ventate di aria buona, che al “pianerottolo” fanno solo bene: anzi, se fossero più frequenti farebbero anche meglio.
    Un caro saluto a te ed a tutti.

    Roberto Caligaris

    15 Maggio, 2016 - 7:52
  28. Luigi Accattoli

    Roberto no problem. Conosco gli accenni del cardinale Martini al diaconato femminile, qualche volta in interviste di me a lui. Questa, se ricordo bene, l’ultima sua parola in materia:

    Grande è l’importanza della donna nella Chiesa! Personalmente ho sempre auspicato che si aprano vie concrete per ristabilire il diaconato femminile. Le donne già fanno moltissimo per il servizio al popolo cristiano e possono fare ancora di più se munite dei necessari carismi e poteri sacri.

    http://www.corriere.it/cultura/speciali/2009/martini01/notizie/martini310110_c6b47ef2-0e47-11df-b3ae-00144f02aabe.shtml

    15 Maggio, 2016 - 10:54
  29. Ciao Roberto!
    grazie di quanto dici, ne sono lusingata.
    Provo a rimanere al passo con le conversazioni del pianerottolo ma, molto spesso, preferisco il – pochissimo – riposo che il mio lavoro mi consente.
    Un abbraccio sincero a te e tutti del blog!

    16 Maggio, 2016 - 21:41

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