“Dormo come un legno” racconta Bergoglio

“La preghiera aiuta tanto. Poi, dormo bene: dormo come un legno”. Sono le due risposte del Papa alla domanda su come faccia a condurre tanto lavoro senza apparire stressato. La confidenza è nell’intervista a TV200 che sarà trasmessa stasera alle 21.00. Nei commenti il passo sulla risorsa del sonno e il link alla trascrizione dell’intervista.

66 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Un the speciale. Domanda. Tra un mese lei compirà 80 anni …
    Papa Francesco. Chi? Io? [ride, ridono]
    D. Lei … Le sue giornate, lo vediamo, sono sempre strapiene di impegni, i pensieri sicuramente non Le mancano … Delle volte La vediamo stanco, eppure – se si può usare un termine così con un Papa – non La vediamo mai stressato, come lo siamo in molti noi, che viviamo in questa società dove lo stress e anche la depressione sono malattie sociali. La domanda che viene – ma sincera – è: come fa? C’è un segreto che può condividere con noi?
    Papa Francesco. C’è un the speciale? [ride, ridono] Non so come faccio, ma … io prego: quello mi aiuta tanto. Prego. La preghiera è un aiuto per me, è stare con il Signore. Celebro la Messa, prego il Breviario, parlo con il Signore, prego il Rosario … Per me, la preghiera aiuta tanto. Poi, dormo bene: è una grazia del Signore, questa. Dormo come un legno. Il giorno delle scosse del terremoto, non ho sentito nulla, eh? Tutti hanno sentito, il letto che ballava … No, davvero, dormo sei ore ma come un legno. Forse questo aiuta la salute … Ho le mie cose, no? Il problema della colonna che va bene, per il momento … e faccio quello che posso e non di più: in quel senso, mi misuro un po’, no? Ma non so cosa dirle: è una grazia del Signore … non so …

    20 Novembre, 2016 - 18:15
  2. maria cristina venturi

    ma papa Francesco si fa intervistare COMPULSIVAMENTE?
    nel giro di neanche una settimana abbiamo potuto” godere” di tre interviste. una con Scalfari per Repubblica, una con Stefania Falasca per avvenire, ed ora questa con TV 2000.
    Io dormo bene , io faccio quello , io faccio questo. io prego tanto.
    E se si ricominciasse a parlare di Cristo e di Dio, invece che del papa? ( come dice PIO XIII nel telefilm Young POPE di sorrentino)

    20 Novembre, 2016 - 21:36
  3. Luigi Accattoli

    Maria Cristina davvero non ti sei accorta che Francesco parlava di Dio in questa intervista?

    20 Novembre, 2016 - 21:47
  4. roberto 55

    Evidentemente no, Luigi.
    ‘Notte !

    Roberto Caligaris

    20 Novembre, 2016 - 22:10
  5. Marcello Ciampi

    A papa Francesco Maria Cristina Venturi preferisce papa Pio XIII di Sorrentino.

    Ho capito bene?

    21 Novembre, 2016 - 15:31
  6. Fabrizio Scarpino

    Lungi da me, voler “rubare” (abist iniuria verbis) il mestiere al nostro padrone di casa Luigi, ma penso che oggi 21 novembre 2016, in una umida e piovosa giornata (almeno al Nord), sia avvenuto un grande cambiamento della storia della Chiesa almeno dal 1978 ad oggi.

    Nessuno si stracci le vesti, l’aborto rimane un grave peccato: il papa ha solo deciso di codificare quanto già in vigore in varie diocesi, dove l’assoluzione spettava al vescovo diocesano il quale poteva anche “delegare” il penitenziere maggiore o altri soggetti.

    Saluti a tutti.

    21 Novembre, 2016 - 15:49
  7. Fabrizio Scarpino

    Altri soggetti sacerdoti ovviamente**

    21 Novembre, 2016 - 15:50
  8. maria cristina venturi

    Una volta suonata la nostra ultima ora,
    cessati i battiti del nostro cuore, tutto sarà finito per noi,
    ed il tempo di meritare e quello pure di demeritare.
    Tali e quali la morte ci troverà,
    ci presenteremo a Cristo giudice.
    I nostri gridi di supplica, le nostre lacrime,
    i nostri sospiri di pentimento,
    che ancora sulla terra ci avrebbero guadagnato il cuore di Dio,
    avrebbero potuto di noi fare,
    con l’aiuto dei sacramenti, da peccatori dei santi,
    oggi più a nulla valgono;
    il tempo della misericordia è trascorso,
    ora incomincia il tempo della giustizia.

    San Pio da Pietrelcina

    21 Novembre, 2016 - 16:03
  9. Federico Benedetti

    La posizione della Chiesa Cattolica sull’aborto non può che essere quella di Pio XII:
    “Uomo è il bambino, anche non ancora nato; allo stesso grado e per lo stesso titolo che la madre. Inoltre ogni essere umano, anche il bambino nel seno della madre, ha il diritto alla vita, diritto che proviene immediatamente da Dio, non dai genitori, né da qualsiasi società e autorità umana. Quindi non vi è nessun uomo, nessuna autorità umana, nessuna scienza, nessuna indicazione medica, eugenica, sociale, economica, morale, che possa esibire o dare un valido titolo giuridico per una diretta, deliberata disposizione sopra una vita umana innocente, vale a dire una disposizione che miri alla sua distruzione”.

    Come non ricordare la bella testimonianza di Santa Madre Teresa di Calcutta quando ricevette il premio Nobel per la pace: “Se sentite che qualche donna non vuole tenere il suo bambino e desidera abortire, cercate di convincerla a portarmi quel bambino. Io lo amerò, vedendo in lui il segno dell’amore di Dio”.

    21 Novembre, 2016 - 16:27
  10. Federico Benedetti

    Fabrizio,
    quello che tu chiami “cambiamento della storia della Chiesa” (e altrove qui è stata chiamata “rivoluzione” bergogliana) non confiligge con il Catechismo della Chiesa Cattolica?

    Cfr n. Il Quinto comandamento, c. 2272:
    La cooperazione formale a un aborto costituisce una colpa grave. La Chiesa sanziona con una pena canonica di scomunica questo delitto contro la vita umana. « Chi procura l’aborto, se ne consegue l’effetto, incorre nella scomunica latae sententiae », 184 « per il fatto stesso d’aver commesso il delitto » 185 e alle condizioni previste dal diritto. 186 La Chiesa non intende in tal modo restringere il campo della misericordia. Essa mette in evidenza la gravità del crimine commesso, il danno irreparabile causato all’innocente ucciso, ai suoi genitori e a tutta la società.

    21 Novembre, 2016 - 16:32
  11. Federico Benedetti

    Sia chiaro, il Papa è papa e può fare quello che gli pare, ma poi non scandalizziamoci se autorevoli cardinali hanno dei “dubia”….

    21 Novembre, 2016 - 16:34
  12. Fabrizio Scarpino

    @Federico

    Penso che il Codice di Diritto Canonico sarà probabilmente modificato.

    In particolare questo canone:

    Can. 1398 – Chi procura l’aborto ottenendo l’effetto incorre nella scomunica latae sententiae.

    21 Novembre, 2016 - 16:40
  13. Federico Benedetti

    “La Chiesa non intende in tal modo restringere il campo della misericordia. Essa mette in evidenza la gravità del crimine commesso”.

    Pertanto la decisione resa nota oggi di consentire l’assoluzione al peccato di aborto a qualunque sacerdote non “estende” il campo della misericordia ma si limita unicamente a SMINUIRE la gravità del crimine commesso.

    21 Novembre, 2016 - 16:40
  14. Federico Benedetti

    Fabrizio,
    non lo credo affatto.
    Sarebbe una resa al relativismo.
    E all’impenitenza, e conseguentemente alla dannazione.

    Il fatto di riservare l’assoluzione al vescovo o ad un penitenziere particolare non significa essere crudeli, ma guidare alla consapevolezza del male compiuto e aiutare la conversione. Prima di papa Francesco la Chiesa è stata ugualmente misericordiosa ma in modo diverso.

    “Dominava la convinzione che la Chiesa non dovesse essere una Chiesa del DIRITTO, ma una Chiesa dell’AMORE, CHE NON DOVESSE PUNIRE. Si spense in tal modo la consapevolezza che la punizione può essere UN ATTO D’AMORE”.
    Benedetto XVI
    (Passo tratto dal libro “Luce del Mondo”)

    21 Novembre, 2016 - 16:48
  15. Federico Benedetti

    Mons. Fisichella dice: l’importante è che le persone siano pentite.
    Come faranno a pentirsi se il messaggio che arriva è che il peccato di aborto non è poi così grave?
    Come si può chiamare misericordia questa scelta?

    21 Novembre, 2016 - 16:55
  16. maria cristina venturi

    un medico che procura l’aborto può anche essere perdonato, se l’ha procurato una tantum e se ne è pentito e confessato.
    ma i medici che procurano l’aborto come fosse una cosa normale, come normale routine, che fanno l’aborto per PROFESSIONE, come possono essere perdonati????
    il peccato può essere perdonato, ma l’abitudine al peccato può essere perdonata????
    il mafioso può essere perdonato per UN omicidio, ma l’abitudine all’omicidio può essere perdonata????
    L’assoluzione nella confessione presuppone il pentimento e il fermo proposito di non peccare più.
    il perdono non può essere automatico. e soprattutto il peccato non deve essere SOTTOVALUTATO , tanto tutto è perdonato come sostengono i misericordiosi.. Tutto è perdonato sì , ma se ti penti e cambi vita, non così , automaticamente…..

    21 Novembre, 2016 - 18:06
  17. maria cristina venturi

    Il sottovalutare i peccati, e il perdonarli con “manica larga” è visto dlla pubblica opinione come uno dei tratti distintivi della Chiesa di oggi.
    Un tempo, si dice, i preti e la Chiesa erano troppo severi, troppo di manica stretta, adesso invece sono più misericordiosi.. divorzi , ti risposi e ti perdonano, sei gay e hai rapporti omosessuali e ti perdonano, abortisci e ti perdonano , ti suicidi e ti perdonano, insomma tutto quello che PRIMA veniva condannato ora è permesso. Che bello! che Chiesa misericordiosa , migliore di quella di prima!
    Ma è questa vera misericordia?
    la ver misericordia da parte della Chiesa sarebbe insegnare alle persone quello che può slavare l’anima e quello che può inve dannarla. la vera misericordia sarebbe insegnare il bene e il male. la vera miseriordia sarebbe avere a tal cuore la salute delle anima da cercare di far di tutto perchè non si dannino!
    invece la,Chiesa di oggi come un genitore permissivista , che non osa mai dire NO ai figli, lascia che i suoi figli si dannino e si perdano nelle paludi del peccato senza più OSARE dire no.
    questa NON è misericordia.

    21 Novembre, 2016 - 18:15
  18. picchio

    Già da tempo in occasione di pellegrinaggi o altre feste diocesane i vescovi davano facoltà ad ogni prete di assolvere il peccato di aborto. Con questa facoltà il prete assolvendo toglieva anche la scomunica. Non è quindi strettamente necessario modificare il codice di diritto canonico. Tra l’altro non tutte le donne che abortiscono sono automaticamente scomunicate, se non sai che il tuo peccato comporta la scomunica a norma di diritto canonico non sei scomunicato.
    Cristina vicquery

    21 Novembre, 2016 - 19:15
  19. LuigiMortari Fides

    L’aborto è un peccato gravissimo.
    Ancora più grave è privare un peccatore della speranza della vita eterna.

    22 Novembre, 2016 - 7:03
  20. Federico Benedetti

    Concordo con Maria Cristina Venturi.
    L’ho già detto in riferimento alle unioni omosessuali e ad altre questioni, vale anche per questa: al di là delle buone intenzioni del papa, trovo che ci sia (e si tratta di una tentazione diabolica) la tendenza ad esasperare il concetto di misericordia, fino ad usarlo come paravento per giustificare del peccato (che in fondo non è mai così “grave”) e incoraggiare l’impenitenza.

    Nel Sud dicono: chi futte futte e Dio perdona a tutti.
    Ecco, se Dio perdona tutti, sempre, tanto vale…

    22 Novembre, 2016 - 8:56
  21. Federico Benedetti

    Fides,
    non è che prima di papa Francesco la Chiesa fosse guidata da sadici crudeli: la speranza della salvezza c’è sempre stata.
    Consapevolezza del male compiuto, pentimento, confessione, penitenza: hanno ancora senso?

    22 Novembre, 2016 - 8:59
  22. maria cristina venturi

    Soprattutto e’la semplificazione,la banalizzazione che caratterizza i titoli dei media che fa venire i brividi come nota acutamente Aldo Maria Valli. I giornali non titolano Il papa concede la facolta’ ai preti di perdonars il grave peccato dell‘aborto“ ma come fa Repubblica Assolvete le donne e. i medici che abortiscono. Sembra un diktat di papa Francesco cosi‘ un ordine. Mentre la lettera Misericordia e misera non contiene alcuna semplificazione e banalizzazione del peccato di aborto. Ma quanti la leggeranno e quanti invece si fermeranno alla “strillo“dei titoloni dei giornali

    22 Novembre, 2016 - 9:39
  23. Leopoldo Calò

    Il fatto che la trascendenza si sia scomodata ad adattare realtà indicibili a categorie umane non autorizza noi a ridurla entro i limiti del nostro pensiero.

    22 Novembre, 2016 - 9:41
  24. maria cristina venturi

    http://www.aldomariavalli.it/2016/11/21/peccato-di-aborto-le-parole-del-papa-e-quelle-dei-giornali/

    “ecco le parole del papa: «Vorrei ribadire con tutte le mie forze che l’aborto è un grave peccato, perché pone fine a una vita innocente. Con altrettanta forza, tuttavia, posso e devo affermare che non esiste alcun peccato che la misericordia di Dio non possa raggiungere e distruggere quando trova un cuore pentito che chiede di riconciliarsi con il Padre».

    Si noti: quando Dio trova un cuore pentito che voglia riconciliarsi con il Padre.”

    Il pentimento e il proposito di non peccare più sono la base del sacramento della confessione. Un medico che abitualmente provoca aborti, diciamo due o tre alla settimana , per professione, che fa, va a confessarsi tutti i giorni? Non è una ridicolizzazione del sacramento della riconciliazione?

    22 Novembre, 2016 - 9:52
  25. maria cristina venturi

    “Il fatto che la trascendenza si sia scomodata ad adattare realtà indicibili a categorie umane non autorizza noi a ridurla entro i limiti del nostro pensiero”

    Non credo bene di aver capito cosa lei voglia dire con questa frase caro Leopoldo Calò.
    certo nulla autorizza a rinchiudere la “trascendenza “entro il limitato pensiero umano, ma purtroppo l’uomo è un essere limitato e anche il nostro pensiero è limitato, perciò a meno di non essere “rapiti fino al terzo cielo “o avere esperienze mistiche extra-corporee, noi uomini pellegrini sulla terra dobbiamo sforzarci di capire cosa Dio vuole da noi con il nostro pensiero limitato e con le nostre forze limitate. Abbiamo qualche altra alternativa?
    rifugiarsi nel nihilismo mistico? di Dio nulla si può dire ne’ pensare ne’ sapere quindi non diciamo ne’ pensiamo nulla?
    I sacramenti ci sono forniti anche come grazia sovrannaturale per poter seguire il cammino della bontà e della giustizia , non quello dell’empietà.

    22 Novembre, 2016 - 10:01
  26. Fabrizio Scarpino

    @MariaCristina Venturi

    Non c’è nessuna ridicolalizzazione del sacramento della riconciliazione.
    Il medico che abitualmente provoca aborti semplicemente a confessarsi non ci va manco per sogno.

    Qualora dovesse lui pentirsi potrà ora rivolgersi al sacerdote e non per forza al vescovo o al penitenziari maggiore. (Probabilmente, il suo pentimento, significherà poi che non opererà più aborti, ma su questo non ho la sfera di cristallo per affermarlo con certezza). A

    22 Novembre, 2016 - 10:59
  27. Fabrizio Scarpino

    Penitenziere**

    22 Novembre, 2016 - 11:00
  28. Enrico Usvelli

    Maria Cristina Venturi
    Un medico che procura aborti o smette o non viene assolto in confessione, nessuna ridicolizzazione del sacramento.

    22 Novembre, 2016 - 12:19
  29. Enrico Usvelli

    picchio

    in teoria hai ragione, no conoscenza no scomunica. Ma credo che nessuna donna pensi che un aborto sia cosa da poter trascurare in confessione e a quel punto ci pensa il sacerdote a fornire tutte le informazioni.

    22 Novembre, 2016 - 12:23
  30. Marcello Ciampi

    Federico e Maria Cristina.

    Mons. Rino Fisichella ci ricorda che «per la diocesi di Roma quell’estensione (l’estensione della facoltà di assolvere il peccato di aborto) è in vigore da diversi anni, decisa già da Giovanni Paolo II».

    http://www.corriere.it/cronache/16_novembre_22/nel-306-prima-condanna-abrto-chiesa-f2851248-b02b-11e6-a471-71884d41097a.shtml

    … quello di papa Francesco è un provvedimento non tanto nuovo, insomma.

    Possiamo stare tranquilli.
    Che dite?

    22 Novembre, 2016 - 13:03
  31. Federico Benedetti

    stiamo tranquilli perchè la responsabilità di questa decisione non è la nostra.

    Il punto non è la norma in se’, già in parte vigente, ma il messaggio che porta con se’, ed è quello che preoccupa: peccate pure, anche gravemente, tanto Dio è misericordioso.

    22 Novembre, 2016 - 13:11
  32. Marcello Ciampi

    Esiste da anni e non è mai stata interpretata in questo modo.

    22 Novembre, 2016 - 13:27
  33. Federico Benedetti

    Se in questi giorni hai occasione di parlarne con altre persone, specialmente c.d. cattolici non praticanti o addirittura non credenti, vedrai che il messaggio che è arrivato ieri dai media è questo: peccate pure, tanto Dio vi perdona sempre.
    Quanti andranno a leggersi il testo del Papa? Quanti vorranno approfondire con un sacerdote?
    Negli anni passati, e durante il Giubileo, non era così, perchè si trattava di situazioni eccezionali rispetto alla regola.

    22 Novembre, 2016 - 13:41
  34. LuigiMortari Fides

    E siccome non vogliamo che la gente interpreti male il senso della Misericordia Divina, allora sai che facciamo?
    Escludiamo i peccatori gravi dalla Comunità della Chiesa ; tiriamo giù la serranda e li lasciamo vagare in vita nelle tenebre del loro peccato.
    E pensare che a un condannato alla crocifissione, giustamente condannato per per sua stessa ammissione, Gesù Cristo spalanca, a seguito della sua invocazione di perdono, le porte del Paradiso.

    22 Novembre, 2016 - 14:41
  35. LuigiMortari Fides

    “non c’è legge né precetto che possa impedire a Dio di riabbracciare il figlio che torna da Lui riconoscendo di avere sbagliato, ma deciso a ricominciare da capo”. Infatti “fermarsi soltanto alla legge equivale a vanificare la fede e la misericordia divina” e “anche nei casi più complessi, dove si è tentati di far prevalere una giustizia che deriva solo dalle norme, si deve credere nella forza che scaturisce dalla grazia divina”.

    https://www.avvenire.it/papa/pagine/lettera-apostolica-papa-francesco-21-novembre-misericordia-et-misera

    22 Novembre, 2016 - 14:51
  36. Federico Benedetti

    Fides,
    non mi sembra che fino a due giorni fa la Chiesa Cattolica abbia escluso e impedito la conversione dei peccatori.
    In quale realtà ecclesiale sadica e cattiva sei vissuto?

    22 Novembre, 2016 - 15:47
  37. LuigiMortari Fides

    Il sadismo dell’esclusione di un peccatore dalla comunione ecclesiastica anche se sinceramente pentito

    22 Novembre, 2016 - 16:34
  38. Marcello Ciampi

    Ai titoli dei giornali capita da sempre e in ogni campo di fare scempio delle notizie.

    Non è una bella cosa, ma ci siamo abituati.

    Di questo il papa è incolpevole. Così come lo furono i suoi predecessori anch’essi oggetto di simili travisamenti.

    22 Novembre, 2016 - 16:48
  39. Federico Benedetti

    Se uno è sinceramente pentito, è anche disposto ad andare in cattedrale a confessarsi…
    Ma quale sadismo, ma va là!

    22 Novembre, 2016 - 17:36
  40. picchio

    si sadismo. Un prete che esercita il ministero della riconciliazione mi raccontava, e questo ben prima del pontificato di Francesco, di aver discusso di questo spesso con suoi colleghi. Mi diceva quanta sofferenza, oltre al pentimento, c’è nelle donne che si confessano di questo, e di come per loro sia difficile fare questo passo. La stragrande maggioranza non sa neppure di essere stata scomunicata, lui proprio per questo le assolveva subito tutte senza inviarle al penitenziere ed era scandalizzato dagli altri preti che rinviavano la donna al penitenziere o in qualche santuario, con il risultato che più spesso cheno la donna non comprendeva appieno il discorso, non lo faceva ( immaginati: prendi il coraggio a due mani e ti senti rispondere non ti perdono, vuoi sottoporti a questo una seconda volta??? ) e rimaneva in stato di peccato. Quando sento donne che dicono ” non sono stata assolta dall’aborto” penso che spesso è successa proprio una cosa così .
    cristina vicquery

    22 Novembre, 2016 - 19:08
  41. picchio

    fides
    quoto i tuoi commenti, ho il tuo stesso sentire..
    cristina vicquery

    22 Novembre, 2016 - 19:13
  42. Federico Benedetti

    Una mia collega che si era trovata in una situazione simile mi ha detto, anni fa, che è molto più facile confessare un peccato grave a un “estraneo” penitenziere del duomo, piuttosto che al parroco del proprio paesello.
    E’ umano.
    Oltre a questo vorrei vedere la faccia di un giovane sacerdote, magari appena uscito dal seminario, di fronte a una donna che confessa un dramma del genere. La sapienza della Chiesa, non il sadismo o l’assenza di misericordia, aveva pensato di individuare confessori preparati e scelti apposta dal vescovo.

    Bisognerebbe essere un po’ meno “grossolani” nei giudizi.

    23 Novembre, 2016 - 9:29
  43. LuigiMortari Fides

    Bisognerebbe essere un po’ meno “grossolani” nei giudizi.
    Esatto, proprio così.

    23 Novembre, 2016 - 9:42
  44. Enrico Usvelli

    In Italia basta andare in cattedrale, io devo fare 15 km ma è tranquillamente fattibile. Ci sono Paesi dove il vescovo può essere distante centinaia di km e quindi non facilmente reperibile.
    Credo che il Papa debba pensare a tutti, non solo all’Italia.

    23 Novembre, 2016 - 10:51
  45. Federico Benedetti

    Per ottenere il perdono dei peccat nel Medioevo facevano migliaia di chilometri, a piedi…

    A quando l’assoluzione per e-mail?
    (In nome della misericordia e della facilità dell’assoluzione).

    23 Novembre, 2016 - 11:05
  46. LuigiMortari Fides

    No, guardi, lei ha sbagliato ufficio; per questo genere di pratiche deve rivolgersi alla centrale.
    Dunque, dunque, perdono? Con o senza il servizio indulgenza? Il modulo è lì sul tavolo; lo compili in tutti i campi contrassegnati con un asterisco.
    A che punto è la sua pratica di indulgenza? Purtroppo manca ancora la firma del penitenziere responsabile

    Qualcuno pensa veramente che a Dio interessi qualcosa se il penitente si rivolge al parroco o a un penitenziere, a una chiesetta di campagna o a un santuario o una cattedrale? O che la riconciliazione sia una questione di e-mail o videochiamate?

    23 Novembre, 2016 - 11:41
  47. Federico Benedetti

    Infatti, evitiamo tutta questa formalità “burocratica”.
    I nostri amatissimi fratelli protestanti, per dire, non hanno nemmeno il fastidio della confessione. Basta pentirsi nel cuore, che bisogno c’è di raccontarlo a un prete?

    Chi futte, futte e Dio perdona tutti.

    Ecco come si incoraggia l’impenitenza (e quindi il peccato).

    23 Novembre, 2016 - 11:49
  48. picchio

    Vorrei vedere la faccia del giovane prete appena uscito dal seminario di fronte ad una donna che confessa un dramma del genere.”

    Ma ru federico pensi che i preti e trino in seminario dopo aver vissuto precedentemente su marte ??
    Cristina vicquery

    23 Novembre, 2016 - 12:06
  49. picchio

    Io invece vorrei vedere la faccia del giovane prete appena uscito dal seminario di fronte al confratello prete che gli confessa di avere un’amante da tempo….poveri giovani preti appena usciti dal seminario e ignari delle brutte cose dellavita…speriamo che qualcuno abbia almeno spiegato loro come nascono i bambini…
    cristina vicquery

    23 Novembre, 2016 - 12:10
  50. Federico Benedetti

    Ma soprattutto ho compassione di quel povero sacerdote cattolico che, dopo anni, dovesse raccogliere una confessione di picchio…
    E non è detto che bastino esperienza della vita e preparazione teologica.

    23 Novembre, 2016 - 12:33
  51. LuigiMortari Fides

    I nostri amatissimi fratelli protestanti, per dire, non hanno nemmeno il fastidio della confessione
    ma sì! pentiti o no scomunichiamoli e cacciamoli all’inferno.

    Basta pentirsi nel cuore…
    Eh, sai, è così semplice! Basta dirlo: mi pento e mi dolgo con tutto il cuore!.
    Detta la formulina perdono assicurato con timbro garanzia.

    23 Novembre, 2016 - 13:13
  52. LuigiMortari Fides

    dovesse raccogliere una confessione di picchio…
    Sarebbe più opportuno che ognuno di noi provasse vergogna e orrore per i propri peccati prima di occuparsi della gravità di quelli altrui.

    23 Novembre, 2016 - 13:57
  53. Federico Benedetti

    Cosa vuoi che ti risponda?
    Non puoi avere lo “stesso sentire” con me e con picchio.
    Facciamocene una ragione.

    23 Novembre, 2016 - 14:08
  54. picchio

    Che ne sai Federico di quanto spesso mi confesso io? Forse è molto più spesso di quanto fai tu .
    Cristina vicquery

    23 Novembre, 2016 - 20:27
  55. Fabrizio Scarpino

    Piena solidarietà a picchio @cristinavicquery.

    E’ un purtroppo lo “sport” preferito di Federico entrare nel foro interno delle persone.

    Che tristezza……..

    24 Novembre, 2016 - 13:44
  56. Federico Benedetti

    Per carità, ho solo risposto a tono e l’argomento era la faccia dei sacerdoti.
    Non iniziate la solita demonizzazione dell’avversario…

    24 Novembre, 2016 - 13:58
  57. Federico Benedetti

    ad ogni buon conto, per evitare ulteriori polemiche, sono pronto a testimoniare che Cristina si confessa tutti i sabati, recita il rosario tre volte al giorno e digiuna mercoledì e venerdì.

    24 Novembre, 2016 - 14:01
  58. picchio

    Federico
    come disse una volta fides perché fai di tutto per sembrare stupido ?
    Cristina vicquery

    24 Novembre, 2016 - 15:35
  59. Federico Benedetti

    E’ il rischio che si corre discutendo con persone intelligenti, caritatevoli e misericordiose come voi.
    Un abbraccio fraterno a entrambi.

    24 Novembre, 2016 - 15:51
  60. Federico Benedetti

    un po’ di ironia, pls

    24 Novembre, 2016 - 15:55
  61. LuigiMortari Fides

    Tesoro, non funziona così!
    Riserva quella che tu chiami ironia per occasioni migliori.

    24 Novembre, 2016 - 16:21

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