Noi che figli siamo

“Siamo anche noi figli di Dio”: letta nel Carugio di Sestri Levante, sul muro ricurvo dell’ingresso a Villa Giacomo Balbi, sulla destra di chi va verso l’Isola. Una scritta vecchia, nera, non firmata. Ci immagino sotto due barboni, uomo e donna, con a terra il berretto per le monete e il cane arruffato.

71 Comments

  1. Clodine

    Siamo tutti figli di Dio. “Padre nostro, che sei nei cieli”.
    “Padre”. La paternità è universale, e chi non è padre è stato figlio perciò questa esperienza, questo filo che ci annoda all’immagine del Padre appartiene tutti. Dentro ogni uomo, nel suo sacrario, nella parte più recondita di ciascuno, si nasconde la coscienza di questo legame con Dio da cui riceviamo la vita e per questo a Lui siamo sottomessi, volenti o nolenti.

    TUTTI siamo sottomessi: ricchi e miserabili, buoni e cattivi, fetenti e mistici, belli e meno belli. I fragili, deboli, falliti e resi fantasmi da una società egoista e ingiusta., e quelli di successo: gli “scafati”, i furbi, ma anche quelli che non hanno nascosto i loro zecchini sottoterra, come Pinocchio, e con onestà e sacrificio hanno fatto della loro vita un capolavoro..

    Siamo tutti uguali davanti a Dio. Non esistono categorie, ma solo anime: “sacchi rovesciati” , il cui contenuto è ben visibile e, nulla di quanto è taroccato potrà passare per “autentico”.
    “Abbà, vezzeggiativo, dolcissimo, col quale Gesù inizia ogni preghiera. Eccetto in quel grido che si eleva dall’alto di una croce croce: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato”.
    Spesso il silenzio di Dio ci interroga: “non siamo degni di chiamarLo Padre”. In questo travagliato momento storico come possiamo chiedere a Dio di toglierci ancora una volta dal fango in cui l’umanità è immersa.
    Sono certa che colui che dal fango , con le Sue mani, ci ha creati a Sua immagine, con quelle stesse mani ci proteggerà dai malvagi e dalla stirpe di Caino, mai estinta…

    21 Agosto, 2014 - 8:05
  2. Beppe

    Milano: sulla recinzione della fermata Domodossola della costruenda M5, un enigmatico (ma non troppo) “liberati dalle parole” e un inquietante “vienimi a cercare tra le macerie”

    21 Agosto, 2014 - 10:00
  3. Clodine

    Caino. Che creatura ambigua! Mi ha sempre tanto incuriosita. A ben pensarci tra i due fratelli non ci fu mai vero dialogo, anzi..non mi risulta parlassero tra loro. Perché?.
    Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e l’offerta di lui. Perché ? Quante domande per i curiosi.
    Mi chiedo cosa potesse fare Caino di così riprovevole da meritarsi l’ostilità, da Dio: anche lui, come il fratello, portava l’offerta per essere benedetto, e lavorava duramente. Allora -e qui sta il busillis- perché Abele sperimenta il successo e la benedizione mentre Caino fatica nell’indifferenza, anzi, nel disprezzo di Dio. Ci troviamo di fronte all’imprscutabile mistero della scelta libera di Dio che può riguardare tutti e ciascuno, e per estensione l’intero destino dell’umanità. Mai dare nulla per scontato, secondo me…
    Riflettendo: preferisce Abele a Caino;Isacco a Ismaele; Davide a Saul, Tizio a Caio. Allora, mi chiedo, se questo modus si perpetua ai nostri giorni, c’è sempre qualcuno che Dio preferisce ad un altro, singolarmente, collettivamente, a livello di stati e nazioni ecc. Il mondo stesso è coinvolto nella cernita tra chi perpetua Caino e chi Abramo. Se la scelta divina, almeno dalle scritture cade sul minore [perché anche i Vangeli insegnano che nel minore, nel più piccolo anche se scapestrato , è riservato un particolare attaccamento del Padre [riferimento applicabile al popolo dell”A:T nei confronti del cristianesimo] cosa accadrà, in futuro, al “maggiore”..
    Io credo che nel monito che Dio lancia a Caino -e per Caino intendo chiunque versi sangue innocente che grida “vendetta a Dio”. Sangue che non lo si può coprire con la sabbia. Il quel monito, credo, si riassuma la logica e il cuore di Dio che lascia aperta la speranza: “Se agisci bene puoi tenere alta la testa”. “Se agisci bene”, se non compi delitti e pratichi la giustizia camminerai a testa alta . Altrimenti scatta la sentenza di maledizione.
    Alla luce della genesi, ab ovo, si possono rintracciare dinamiche dell’odierna situazione geo/politica.

    21 Agosto, 2014 - 10:09
  4. Clodine

    “liberati dalle parole”, fa dire l’amico Beppe al graffito. Ma anche le parole sono azioni…”ed hanno più vita lunga che i fatti”!

    21 Agosto, 2014 - 10:27
  5. Luigi Franti

    «Siamo tutti figli di Dio». Non so Clodine: non sarebbe più corretto dire che siamo tutti «creature» di Dio (e in quanto uomini, fatti «ad immagine e somiglianza» di Lui), ma figli (di adozione) lo siamo solo in quanto battezzati?
    La generazione, in Dio, è unica ed è dell’Unigenito. I santi padri, come sai bene, son stati bene attenti a precisare che neanche lo Spirito è generato, ma «procede» (qualunque cosa ciò voglia dire) dal Padre e dal Figlio (o dal Padre per mezzo del Figlio, come si potrebbe anche dire per far contenti gli ortodossi).

    A “Marilisa” (qui evocata solo per ipotiposi), sembreranno questioni di lana caprina. Ma io so che tu sai che non lo sono affatto.

    21 Agosto, 2014 - 10:32
  6. Clodine

    E in ciò consiste la cernita, Franti…Siamo tutti “potenziali figli”. Ma dire “potenziali” non vuol dire esserlo de facto. In questa prospettiva anche la stirpe di Caino lo è, l’intera umanità , anzi, la creazionet utta geme nell’attesa della gloria dell’ adozione per godere della figliolanza in Cristo. Qui, come fai notare giustamente, non possono esserci fraintendimenti, Nè dubbi.
    La Scrittura parla chiaro: solo coloro che sono Cristo, nella Chiesa, godono fin d’ora della vera figliolanza, tant’é che: “” Lo Spirito stesso, insieme al nostro spirito, attesta che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi: eredi di Dio, coeredi di Cristo.
    (Romani 8, 11.14- 17).
    Ti ringrazio per avermi dato la possibilità, ,anche se a margine, di questa ulteriore riflessione che è capitale, fondamentale.

    21 Agosto, 2014 - 11:09
  7. Clodine

    corrige@ solo coloro che sono IN Cristo

    21 Agosto, 2014 - 11:10
  8. Clodine

    Ab ovo:” Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e l’offerta di lui.”
    Anche solo riflettendo su questo piccolo stralcio potrebbe emergere una possibile risposta: una differenza di sostanza, non di apparenza,dunque, secondo me, separa i figli di Dio dai figli dell’uomo.
    Se la natura umana, di Cristo fa di Egli un uomo, come ogni altro sulla terra subordinato per via gerarchia [es Angeli/uomini–genitori/figli ] al Padre ecc. Per contro, essendo da Dio generato: Cristo Figlio di Dio a tuttotondo. Come non pensare , ontologicamente, che in prospettiva ,Iddio nella Sua onniscienza , avesse già preconizzato il rifiuto alla figliolanza offerta da quel Figlio generato, rigettato, ucciso “FUORI” della citta!?… Che Iddio potesse già sapere che una parte del genere umano, in nuce in Caino, sarebbe rimasto DENTRO l’eone di peccato e violenza e non avrebbe mai conosciuto la vera liberazione diventando un vero flagello potrebbe essere una risposta alle antiche domande. La progenie di Caino se vuole, può “USCIRE”, almeno io lo intendo così, a patto che ri-percorra quel cammino di salvezza indicato da Cristo. Un cammino che apre la porta alla Chiesa che nasce ai piedi della Croce. Ma questa…è opera che solo Dio può compire. Il resto è solo utopia

    21 Agosto, 2014 - 12:09
  9. Ubi humilitas

    Perdonerete l’immodestia (o presunzione) di dire che da quando non intervengo più questo blog ha perso un poco, almeno ha perso un argine ad affermazioni erronee (e in certi casi, ridicole). Dato che però, ho sempre letto e leggo, ora che mi trovo segno a matita bleu qualcosina.

    1) Tempo fa papa Francesco parlò di “Corpo sociale della Chiesa” e alcuni qui (i soliti…) inorridirono.
    Bene, il primo che ha parlato di “Corpo sociale della Chiesa” è stato, udite bene, Papa PIO XII nella Enciclica MysticiCorporis Christi:
    “Cominciando a esporre brevemente in che modo Cristo fondò il suo Corpo sociale, Ci sovviene questa sentenza del Nostro Predecessore Leone XIII di f. m.: “La Chiesa, che già concepita, era nata dallo stesso costato del secondo Adamo dormente in Croce, si presentò per la prima volta agli uomini in maniera luminosa quel giorno solennissimo della Pentecoste”
    ….
    “Da sapientissimo quale Egli era, non poteva mai lasciare senza un capo visibile il Corpo sociale della Chiesa che aveva fondata.”

    “Ci introducono a spiegare la terza ragione per cui il Corpo sociale della Chiesa si fregia del nome di Cristo: ragione che consiste nel fatto che il nostro Salvatore sostenta Egli stesso divinamente la società da lui fondata.”

    E altre ancora che trovate se leggete prima di sparare sentenze
    http://www.vatican.va/holy_father/pius_xii/encyclicals/documents/hf_p-xii_enc_29061943_mystici-corporis-christi_it.html

    2) Solo i battezzati sono Figli di Dio, gli altri creature.
    Questa è grossa!

    Cat. Chiesa catt:
    Chi appartiene alla Chiesa Cattolica? (E quindi al Corpo Mistico e quindi è “Figlio di Dio”

    836 « Tutti gli uomini sono chiamati a questa cattolica unità del popolo di Dio […], alla quale in vario modo appartengono o sono ordinati sia i fedeli cattolici, sia gli altri credenti in Cristo, sia, infine, tutti gli uomini, che dalla grazia di Dio sono chiamati alla salvezza »

    839 « Quelli che non hanno ancora ricevuto il Vangelo, in vari modi
    sono ordinati al popolo di Dio »

    “Infatti, quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua
    Chiesa, e tuttavia cercano sinceramente Dio, e sotto l’influsso della grazia
    si sforzano di compiere con le opere la volontà di Dio, conosciuta
    attraverso il dettame della coscienza, possono conseguire la salvezza
    eterna”

    Siamo tutti Figli di Dio, alla fine, nel Giudizio, che emettera LUI, si vedrà chi sarà rimasto suo figlio e chi avrà scelto (e si, la libertà dell’uomo che Dio sempre rispetta… ) di rinnegarlo, scegliendo per padre… l’altro.

    Saluti

    21 Agosto, 2014 - 15:37
  10. Clodine

    Bene, Ubi, la “Mistici corporis” è una lettera enciclica di capitale importanza per la comprensione della Chiesa, la quale si discosta non poco dalle cose che afferma il Catechismo della Chiesa Cattolica post conciliare dove emergono a comparti stagni, ora la Lumen gentium, ora la Sacrosanctum concilium, piuttosto che la Dei Verbum, Gaudium et spes . Tan’è che la Mistici Corporis afferma :”appiamo pure che la Chiesa di Dio è dispregiata e con superba ostilità calunniata da coloro che, abbandonata la luce della cristiana sapienza, ritornano miseramente alle dottrine, ai costumi, alle istituzioni dell’antichità pagana; spesso anzi è ignorata, trascurata e tenuta in fastidio da molti cristiani, o allettati da errori di finta bellezza, o adescati dalle attrattive e depravazioni del mondo. Per dovere quindi di coscienza, o Venerabili Fratelli […] esalteremo la bellezza, le lodi e la gloria della Madre Chiesa alla quale, dopo Dio, tutto dobbiamo”.

    Una sola Chiesa dunque, la Sua, di Cristo Signore. Chiesa che si identifica in modo esclusivo con la Cattolica. Questo è ciò che i cristiani hanno sempre creduto e professato: “Credo la Chiesa Una, Santa, Cattolica Apostolica”. La nostra salvezza dipende dall’adesione piena ad essa. Pertanto chi la conosce è tenuto ad aderirvi; chi non la conosce potrà salvarsi, a certe condizioni, ma sempre grazie ai meriti di Cristo crocefisso e alla Chiesa Cattolica da Lui istituita.

    21 Agosto, 2014 - 16:30
  11. Ubi humilitas

    Certo Clodine, tutto come dici tu, ci si salva sempre “grazie ai meriti di Cristo crocefisso e alla Chiesa Cattolica da Lui istituita”, “Extra Ecclesiam nulla salus” coi distinguo che fa il Catechismo ““Infatti, quelli che senza colpa ignorano…”
    PERç, siamo TUTTI Figli di Dio, e chi sarà figlio suo e chi avrà scelto di non esserlo lo decide LUI alla fine e non noi, addirittura preventivamente…
    Vado via, ho abusato (e per carità, non scrivete più scempiaggini).

    21 Agosto, 2014 - 16:43
  12. Luigi Franti

    Spero che del padre de la Potterie si fidi.

    21 Agosto, 2014 - 16:48
  13. Clodine

    Grazie Franti per il contributo, che rafforza quanto fin qui si è tentato…
    Ma, vorrei chiedere ad Ubi:” stai forse mettendo in dubbio l’Onniscienza Dio? O peggio, la predestinazione/ elezione? Capisco che il concetto è ostico, ma sta alla base della Teologia della salvezza , per quanto sia accuratamente evitato quasi da tutti. Eppure, non possiamo capire la Rivelazione se si sorvola questa Verità Biblica: negare che Lui sappia già , preventivamente, da che parte staremo, mi sembra veramente un’eresia: Dio sa già chi avrà il dono della fede e chi no…

    21 Agosto, 2014 - 20:00
  14. Clodine

    :”A noi infatti appartiene di credere e di volere; ma a lui di dare, a chi crede e vuole, la facoltà di operare bene attraverso lo Spirito Santo, mediante il quale si diffonde la carità nei nostri cuori”. Questo è certamente vero, sostiene Agostino “ma con la stessa regola: entrambe le cose appartengono a lui, perché è lui che prepara la volontà; ed entrambe a noi, perché non avvengono a meno che noi non vogliamo. E perciò anche quello che ho detto poi:”Perché non possiamo neppure volere, a meno che non siamo chiamati; e se dopo la chiamata avremo voluto, non basta la volontà nostra e la nostra corsa, se non c’è Dio che offre le forze a chi corre e lo fa giungere là, dov’Egli chiama”; e quel che ho poi soggiunto: “E’ chiaro dunque che il fatto di bene operare non è né di colui che vuole né di colui che corre, ma di Dio che ha misericordia”

    21 Agosto, 2014 - 20:04
  15. Clodine

    Non mi sembra che Sant’Agostino abbia mai detto scempiaggini.

    21 Agosto, 2014 - 20:07
  16. Marilisa

    ” (e per carità, non scrivete più scempiaggini).”

    Ha fatto bene Ubi a fare questa raccomandazione. Infatti qui ogni tanto se ne sentono delle belle (di balle).

    21 Agosto, 2014 - 21:35
  17. Clodine

    Le sue sono infatti sono delle vere bombe!

    21 Agosto, 2014 - 21:36
  18. Clodine

    se anziché accordarsi agli insulti provasse ad argomentare Marilisa, forse potrebbe convincermi del contrario di quanto afferma la Chiesa, la Tradizione e i Padri, anche se l’impresa sarebbe in partenza del tutto fallimentare. Siccome argomentare è impegnativo, meglio insultare. Non trova?
    Ma poi, insultare richiede poca applicazione mentale, è pure adrenalitico, non c’è bisogno di andarsi a scopiazzare il discorso ad effetto per poi stedere “lenzuolate” piena zeppa di ogni stupidità indigeste come i peperoni alle 2 di notte. No! Non argomenti, lasci stare, preferisco cibarmi l’insulto…tutto sommato.

    Buona serata

    21 Agosto, 2014 - 21:53
  19. Marilisa

    Io non insulto affatto. Non è nel mio stile. Dire quello che si pensa, tutto è tranne che insultare. Caso mai può essere che sia suscitare il risentimento di chi non si vede approvato nei propri convincimenti.
    E a proposito di sant’ Agostino, quando lei candidamente dice: “Non mi sembra che Sant’Agostino abbia mai detto scempiaggini,” io col suo permesso replico che, a mio modesto parere, la dottrina agostiniana della predestinazione è proprio una “scempiaggine”.
    Dio ha creato per amore; ce lo viene ricordato in tutte le salse. Se avesse creato predestinando alcuni al Paradiso e altri all’Inferno, cioè sapendo prima chi si sarebbe salvato e chi no, quell’ Amore di cui sempre si parla, sarebbe una ridicola farsa. Punto.
    Se io conosco in partenza che qualcuno ha intenzione di gettarsi in un pozzo, lo fermerò, se lo amo davvero, a tutti i costi, o farò demolire quel pozzo. Chiaro?
    Sant’Agostino e san Tommaso d’Aquino saranno stati anche dei grandi teologi, ma erano uomini fallibili nonostante il grande intelletto, e i passi falsi li hanno fatti anche loro. Il brutto è che la Chiesa ha poggiato la propria Tradizione prevalentemente su di loro.
    Parole di Gesù ai farisei: “Avete annullato la parola di Dio in nome della vostra tradizione”(Matteo 15,6).
    Forse queste parole sono applicabili talvolta, o più di una volta, anche alla Chiesa.
    Detto ciò, non ho alcuna pretesa di convincere chi come lei, Clodine, beve a garganella tutto ciò che proviene dalla Tradizione.
    “Argomentare è impegnativo”? Non certo per me che lo faccio da una vita.
    E riguardo alle mie “lenzuolate” al peperone indigesto, dico a lei quello che ho già detto ad una sua amica: non le legga, risparmi il suo tempo. Tanto sa già che io non sono d’accordo con lei. Due mentalità troppo diverse, le nostre.

    21 Agosto, 2014 - 22:47
  20. Clodine

    Personalmente Marilisa, le cose che scrive le leggo pochissimo, anzi, quasi mai. Non perché non l’apprezzi. Ma perché avverto, nel taglio, che sono frutto di convincimenti personali suoi, anche nelle citazioni :il più delle volte improprie e arbitrarie, slegate dal contensto scritturistico, rivelano una visione unilaterale , tipicamente protestante, della Chiesa, per cui se la schiena è gobba facciamo un abito che le si adatti.
    Non per via del profluvio o della retorica , e il fatto che lei ambisca ad argometare, ed è convinta di farlo con perizia e capacità di penetrazione ‘intrufolandosi “nei mendri della Teologia e di Dio, arditamente, che dire, non posso che invidiarne la temerarietà, beata lei , dico io- per quanto a me, personalmente, ciò che lei afferma, crede, propone, non edifica punto.
    Sugli insulti, guardi ,che ancora una volta è stata lei a sbucare di soppiatto per dire che dico “balle” e -facendo il verso ad Ubi – “scempiaggini”, considerazioni che smentiscono un cuore “amabile” che predica “amore”, e che avrebbe potuto tenersi, tranquillamente, per lei.
    Ma non mi cruccio, c’è altro e di ben più grave e serio nel mondo di cui crucciarsi, e preoccuparsi, e pregare..si figuri…
    Ab maiora

    22 Agosto, 2014 - 6:04
  21. Clodine

    anzi
    ad maiora

    22 Agosto, 2014 - 6:06
  22. discepolo

    Nel Vangelo Gesu‘ dice agli ebrei che non glu credono e che cercano di ucciderlo che loro non hanno per padre Abramo ,come proclamano,ma hanno per padre Satana. che e‘stato “omicida fin dall‘inizio“E aggiunge che loro fanno le opere del padre loro ,che e‘Satana,mentre lui fa le opere del padre suo che e‘Dio. Sembrerebbe dunque dalle parole di Gesu‘che la filiazione si dimostri attraverso le opere:chi e‘omicida e violento,chi uccide l‘innocente non e‘figlio di Dioa di Satana. Ben prima di Sant‘Agostino e di San Tommaso,hia‘nei Vangeli,gia‘nelle parole di Gesu‘c‘e‘questa differenziazionevtra i figli della luce e i figli delle tenebre. Si puo‘rifiutare Sant Agostino,come fa Marilisa,ma non si possono travisare le. parole di Gesu(. L‘amore che predicava Gesu‘non ha nulla ormai a che vedere coll‘amore prwdicato da certi cristiani contemporanei:per i quali sarebbe amore dire che siamo tutti ugualiche non esiste il bene e il male,che non ci sono salvati e dannati,che Dio ci perdona tutti indistintamente qualunque cosa abbiamo creduto evfattp in questa vita. Questo nuova idea di amore invrealta‘e‘vecchia come il mondo:e‘quellavsibilata dal serpente ad Eva per farla ribellare a Dio: avretevoa conoscenza,sarete come dei. E‘la vecchia idea che l‘uomo sia al centro dell‘Universo e non Dio.
    Idea continuamente smentita dalla realta‘.C‘e‘ chi fa le opere del padre suo Di e chi seguevil padre suo ,il diavolo. Decapitato giornalustista Jim e decapitatatore jiadista John come Caino e Abele sono due stirpi diverse.

    22 Agosto, 2014 - 9:37
  23. discepolo

    Anche se ovviamente il decapitatore essendo ancora in vita puo‘pentirsi ed essere accolto da Dio . Anche Caino e la sua stirpe hanno una chance: abbandonare le vie di tenebre del padre loro che e(Satana e seguire le vie di luce. Che Dio nella sua onniscenza sappia gia‘ chi si pentira‘e sara‘salvato e chi invwce persistera‘nel rifiuto del bene e quindi sara‘dannato,non toglie che l‘uomo ogni uomo sia dotato di volonta‘e libero arbitrio. Pascal ha profondamente analizzato i legami fra Grazia,predestinazione, e liberta‘ e libero arbitrio.

    22 Agosto, 2014 - 9:46
  24. elsa.F

    Non credo ci sia cosa più stupida di quella di credere che Dio sia fatto a immagine misura delle nostre misere opinioni personali, delle quali sarebbe piuttosto opportuno liberarsi, prima che diventino i nostri carcerieri che ci tolgono la libertà di vedere oltre.
    Indubbiamente secondo l’evoluta mentalità dell’uomo occidentale contemporaneo risulta disturbante e intollerabile che non tutti gli uomini possano dirsi allo stesso modo “figli di Dio”; dunque per forza questa “scorrettezza” deve essere emendata e giudicata falsa o essere il residuo di una visione arcaica e settaria della religione.
    Quello stesso Dio che invece tramite il profeta afferma quanto siano distanti i suoi pensieri dai nostri.
    Invece noi siamo quotidianamente protesi nel difficile compito di ritagliare dalle scritture quello che è coerente e coincidente con il pensiero moderno.
    Arriviamo quasi al punto che Dio stesso dovrebbe chiedere all’uomo contemporaneo il permesso per affermare cosa sia buono e giusto e cosa invece no.
    E ce li vedo, fior di teologi illuminati impegnati nel tentativo di inquadrare il concetto dei figli e non figli di Dio con la mentalità occidentale odierna; un’impresa certamente più difficile rispetto a quella già complessa del “pro multis”, anche per la drammatica chiarezza delle scritture a questo riguardo.
    Serve il coraggio di aprire gli occhi alla possibilità di estendere lo sguardo aldilà dei luoghi comuni e anche e soprattutto del proprio punto di vista, accogliendo quelle istanze di verità, dono gratuito del trascendente, troppo spesso vanificato dal nostro misero io.

    22 Agosto, 2014 - 9:57
  25. Sara1

    ” Ma qui ci sono uomini e donne, minoranze religiose, non tutte cristiane, e tutti sono uguali davanti a Dio, no?”

    Non sono parole di Voltaire o di qualche teologo illuminato ma del Papa (per chi ci crede ovvio).

    Lambicchiamo pure su creature di Dio o figli di Dio però il Papa dice che davanti agli occhi di Dio sono tutti uguali.
    Ai bei tempi si diceva Roma locuta.. adesso invece c’è il libero pensiero e non basta più.

    22 Agosto, 2014 - 10:22
  26. Luigi Franti

    Marisara, lei sa che cos’è il battesimo? Sa quali effetti produce, secondo la dottrina cattolica? Presumo di no, dal tenore di quest’ultimo intervento. Le consiglio quindi di leggere il Catechismo della chiesa cattolica (che è un po’ più magistero delle quattro chiacchiere papali in aereo … altro che Roma locuta!), dove troverà scritto che «il Battesimo […] fa pure del neofita una nuova creatura, un figlio adottivo di Dio che è divenuto partecipe della natura divina, membro di Cristo e coerede con lui, tempio dello Spirito Santo» [1265], tutte cose che – con ogni evidenza – chi non è battezzato non è. Detto in altri termini, un battezzato e un non battezzato sono ontologicamente diversi, perché il primo “è divenuto partecipe della natura divina” e il secondo no.
    Alla faccia del tutti uguali!
    Quello che il papa avrà voluto dire, in quel suo modo di parlare “alla buona” che piace tanto a voi, è che Dio ama tutti gli uomini e vuole la salvezza di tutti. È impossibile che abbia voluto dire che cristiani o non cristiani è la stessa cosa, perché se avesse voluto dire questo, il papa sarebbe eretico.

    22 Agosto, 2014 - 11:00
  27. Luigi Franti

    Vedo che mentre scrivevo Marisara ha inviato un altro messaggio: il mio commento era ovviamente riferito alle sue parole delle 10.22.
    La citazione del noterella di Avvenire è superflua, perché non è quello il problema.

    22 Agosto, 2014 - 11:02
  28. Sara1

    Papa eretico, oddio se c’è un Papa che cita il catechismo (quasi alla lettera) per me è questo:

    PARTE SECONDA
    LA CELEBRAZIONE DEL MISTERO CRISTIANO

    SEZIONE SECONDA
    «I SETTE SACRAMENTI DELLA CHIESA»

    CAPITOLO PRIMO
    I SACRAMENTI DELL’INIZIAZIONE CRISTIANA

    ARTICOLO 1
    IL SACRAMENTO DEL BATTESIMO

    1213 Il santo Battesimo è il fondamento di tutta la vita cristiana, il vestibolo d’ingresso alla vita nello Spirito (« vitae spiritualis ianua »), e la porta che apre l’accesso agli altri sacramenti. Mediante il Battesimo siamo liberati dal peccato e rigenerati come figli di Dio, diventiamo membra di Cristo; siamo incorporati alla Chiesa e resi partecipi della sua missione:4 « Baptismus est sacramentum regenerationis per aquam in verbo – Il Battesimo può definirsi il sacramento della rigenerazione cristiana mediante l’acqua e la parola ».5

    I. Come viene chiamato questo sacramento?

    1214 Lo si chiama Battesimo dal rito centrale con il quale è compiuto: battezzare ($”BJ\.,4< in greco) significa « tuffare », « immergere »; l'« immersione » nell'acqua è simbolo del seppellimento del catecumeno nella morte di Cristo, dalla quale risorge con lui,6 quale « nuova creatura » (2 Cor 5,17; Gal 6,15).

    1215 Questo sacramento è anche chiamato il « lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo » (Tt 3,5), poiché significa e realizza quella nascita dall'acqua e dallo Spirito senza la quale nessuno « può entrare nel regno di Dio » (Gv 3,5).

    1216 « Questo lavacro è chiamato illuminazione, perché coloro che ricevono questo insegnamento [catechistico] vengono illuminati nella mente ».7 Poiché nel Battesimo ha ricevuto il Verbo, « la luce vera che illumina ogni uomo » (Gv 1,9), il battezzato, dopo essere stato « illuminato »,8 è divenuto « figlio della luce »9 e « luce » egli stesso (Ef 5,8):

    II Battesimo « è il più bello e magnifico dei doni di Dio. […] Lo chiamiamo dono, grazia, unzione, illuminazione, veste d'immortalità, lavacro di rigenerazione, sigillo, e tutto ciò che vi è di più prezioso. Dono, poiché è dato a coloro che non portano nulla; grazia, perché viene elargito anche ai colpevoli; Battesimo, perché il peccato viene seppellito nell'acqua; unzione, perché è sacro e regale (tali sono coloro che vengono unti); illuminazione, perché è luce sfolgorante; veste, perché copre la nostra vergogna; lavacro, perché ci lava; sigillo, perché ci custodisce ed è il segno della signoria di Dio ».10

    II. Il Battesimo nell'Economia della salvezza

    Le prefigurazioni del Battesimo nell'Antica Alleanza

    1217 Nella liturgia della Notte pasquale, in occasione della benedizione dell'acqua battesimale, la Chiesa fa solenne memoria dei grandi eventi della storia della salvezza che prefiguravano il mistero del Battesimo:

    « O Dio, […] tu operi con invisibile potenza le meraviglie della salvezza; e in molti modi, attraverso i tempi, hai preparato l'acqua, tua creatura, ad essere segno del Battesimo ».11

    1218 Fin dalle origini del mondo l'acqua, questa umile e meravigliosa creatura, è la fonte della vita e della fecondità. La Sacra Scrittura la vede come « covata » dallo Spirito di Dio:12

    « Fin dalle origini il tuo Spirito si librava sulle acque perché contenessero in germe la forza di santificare ».13

    1219 La Chiesa ha visto nell'arca di Noè una prefigurazione della salvezza per mezzo del Battesimo. Infatti, per mezzo di essa, « poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell'acqua » (1 Pt 3,20):

    « Nel diluvio hai prefigurato il Battesimo, perché, oggi come allora, l'acqua segnasse la fine del peccato e l'inizio della vita nuova ».14

    1220 Se l'acqua di fonte è simbolo di vita, l'acqua del mare è un simbolo di morte. Per questo poteva essere figura del mistero della croce. Per mezzo di questo simbolismo il Battesimo significa la comunione alla morte di Cristo.

    1221 È soprattutto il passaggio del Mar Rosso, vera liberazione d'Israele dalla schiavitù d'Egitto, che annunzia la liberazione operata dal Battesimo:

    « Tu hai liberato dalla schiavitù i figli di Abramo, facendoli passare illesi attraverso il Mar Rosso, perché fossero immagine del futuro popolo dei battezzati ».15

    1222 Infine il Battesimo è prefigurato nella traversata del Giordano, grazie alla quale il popolo di Dio riceve il dono della terra promessa alla discendenza di Abramo, immagine della vita eterna. La promessa di questa beata eredità si compie nella Nuova Alleanza.

    Il battesimo di Cristo

    1223 Tutte le prefigurazioni dell'Antica Alleanza trovano la loro realizzazione in Gesù Cristo. Egli dà inizio alla sua vita pubblica dopo essersi fatto battezzare da san Giovanni Battista nel Giordano16 e, dopo la sua risurrezione, affida agli Apostoli questa missione: « Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho comandato » (Mt 28,19-20).17

    1224 Nostro Signore si è volontariamente sottoposto al battesimo di san Giovanni, destinato ai peccatori, per compiere ogni giustizia.18 Questo gesto di Gesù è una manifestazione del suo « annientamento ».19 Lo Spirito che si librava sulle acque della prima creazione, scende ora su Cristo, come preludio della nuova creazione, e il Padre manifesta Gesù come il suo Figlio prediletto.20

    1225 È con la sua pasqua che Cristo ha aperto a tutti gli uomini le fonti del Battesimo. Egli, infatti, aveva già parlato della passione, che avrebbe subìto a Gerusalemme, come di un « battesimo » con il quale doveva essere battezzato.21 Il sangue e l'acqua sgorgati dal fianco trafitto di Gesù crocifisso22 sono segni del Battesimo e dell'Eucaristia, sacramenti della vita nuova:23 da quel momento è possibile nascere « dall'acqua e dallo Spirito » per entrare nel regno dei cieli (Gv 3,5).

    « Considera, quando sei battezzato, donde viene il Battesimo, se non dalla croce di Cristo, dalla morte di Cristo. Tutto il mistero sta nel fatto che egli ha patito per te. In lui tu sei redento, in lui tu sei salvato ».24

    Il Battesimo nella Chiesa

    1226 Dal giorno della pentecoste la Chiesa ha celebrato e amministrato il santo Battesimo. Infatti san Pietro, alla folla sconvolta dalla sua predicazione, dichiara: « Pentitevi, e ciascuno di voi si faccia battezzare nel nome di Gesù Cristo, per la remissione dei vostri peccati; dopo riceverete il dono dello Spirito Santo » (At 2,38). Gli Apostoli e i loro collaboratori offrono il Battesimo a chiunque crede in Gesù: Giudei, timorati di Dio, pagani.25 Il Battesimo appare sempre legato alla fede: « Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia », dichiara san Paolo al suo carceriere a Filippi. Il racconto continua: « Subito il carceriere si fece battezzare con tutti i suoi » (At 16,31-33).

    1227 Secondo l'apostolo san Paolo, mediante il Battesimo il credente comunica alla morte di Cristo; con lui è sepolto e con lui risuscita:

    « Quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella sua morte. Per mezzo del Battesimo siamo dunque stati sepolti insieme a lui nella morte, perché come Cristo fu risuscitato dai morti per mezzo della gloria del Padre, così anche noi possiamo camminare in una vita nuova » (Rm 6,3-4).26

    I battezzati si sono « rivestiti di Cristo ».27 Mediante l'azione dello Spirito Santo, il Battesimo è un lavacro che purifica, santifica e giustifica.28

    1228 Il Battesimo è quindi un bagno d'acqua nel quale « il seme incorruttibile » della Parola di Dio produce il suo effetto vivificante.29 Sant'Agostino dirà del Battesimo: « Accedit verbum ad elementum, et fit sacramentum – Si unisce la parola all'elemento, e nasce il sacramento ».30

    III. Come viene celebrato il sacramento del Battesimo?

    L'iniziazione cristiana

    1229 Diventare cristiano richiede, fin dal tempo degli Apostoli, un cammino e una iniziazione con diverse tappe. Questo itinerario può essere percorso rapidamente o lentamente. Dovrà in ogni caso comportare alcuni elementi essenziali: l'annunzio della Parola, l'accoglienza del Vangelo che provoca una conversione, la professione di fede, il Battesimo, l'effusione dello Spirito Santo, l'accesso alla Comunione eucaristica.

    1230 Questa iniziazione ha assunto forme molto diverse nel corso dei secoli e secondo le circostanze. Nei primi secoli della Chiesa l'iniziazione cristiana ha conosciuto un grande sviluppo, con un lungo periodo di catecumenato e una serie di riti preparatori che scandivano liturgicamente il cammino della preparazione catecumenale per concludersi con la celebrazione dei sacramenti dell'iniziazione cristiana.

    1231 Dove il Battesimo dei bambini è diventato largamente la forma abituale della celebrazione del sacramento, questa è divenuta un atto unico che, in modo molto abbreviato, integra le tappe preparatorie dell'iniziazione cristiana. Per la sua stessa natura il Battesimo dei bambini richiede un catecumenato post-battesimale. Non si tratta soltanto della necessità di una istruzione posteriore al Battesimo, ma del necessario sviluppo della grazia battesimale nella crescita della persona. È l'ambito proprio del catechismo.

    1232 Il Concilio Vaticano II ha ripristinato, per la Chiesa latina, « il catecumenato degli adulti, diviso in più gradi ».31 I riti si trovano nell'Ordo initiationis christianae adultorum (1972). Il Concilio ha inoltre permesso che « nelle terre di missione sia acconsentito accogliere […] anche quegli elementi di iniziazione in uso presso ogni popolo, nella misura in cui possono essere adattati al rito cristiano ».32

    1233 Oggi, dunque, in tutti i riti latini e orientali, l'iniziazione cristiana degli adulti incomincia con il loro ingresso nel catecumenato e arriva al suo culmine nella celebrazione unitaria dei tre sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell'Eucaristia.33 Nei riti orientali l'iniziazione cristiana dei bambini incomincia con il Battesimo immediatamente seguito dalla Confermazione e dall'Eucaristia, mentre nel rito romano essa continua durante alcuni anni di catechesi, per concludersi più tardi con la Confermazione e l'Eucaristia, culmine della loro iniziazione cristiana.34

    La mistagogia della celebrazione

    1234 Il significato e la grazia del sacramento del Battesimo appaiono chiaramente nei riti della sua celebrazione. Seguendo con attenta partecipazione i gesti e le parole di questa celebrazione, i fedeli sono iniziati alle ricchezze che tale sacramento significa e opera in ogni nuovo battezzato.

    1235 Il segno della croce, all'inizio della celebrazione, esprime il sigillo di Cristo su colui che sta per appartenergli e significa la grazia della redenzione che Cristo ci ha acquistato per mezzo della sua croce.

    1236 L'annunzio della Parola di Dio illumina con la verità rivelata i candidati e l'assemblea, e suscita la risposta della fede, inseparabile dal Battesimo. Infatti il Battesimo è in modo tutto particolare « il sacramento della fede », poiché segna l'ingresso sacramentale nella vita di fede.

    1237 Dal momento che il Battesimo significa la liberazione dal peccato e dal suo istigatore, il diavolo, vengono pronunziati uno (o più) esorcismo(i) sul candidato. Questi viene unto con l'olio dei catecumeni, oppure il celebrante impone su di lui la mano, ed egli rinunzia esplicitamente a Satana. Così preparato, può professare la fede della Chiesa alla quale sarà « consegnato » per mezzo del Battesimo.35

    1238 L'acqua battesimale viene quindi consacrata mediante una preghiera di epiclesi (sia al momento stesso, sia nella Veglia pasquale). La Chiesa chiede a Dio che, per mezzo del suo Figlio, la potenza dello Spirito Santo discenda su quest'acqua, in modo che quanti vi saranno battezzati nascano « dall'acqua e dallo Spirito » (Gv 3,5).

    1239 Segue poi il rito essenziale del sacramento: il Battesimo propriamente detto, che significa e opera la morte al peccato e l'ingresso nella vita della Santissima Trinità attraverso la configurazione al mistero pasquale di Cristo. Il Battesimo viene compiuto nel modo più espressivo per mezzo della triplice immersione nell'acqua battesimale. Ma fin dall'antichità può anche essere conferito versando per tre volte l'acqua sul capo del candidato.

    1240 Nella Chiesa latina questa triplice infusione è accompagnata dalle parole del ministro: « N., io ti battezzo nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo ». Nelle liturgie orientali, mentre il catecumeno è rivolto verso l'Oriente, il sacerdote dice: « Il servo di Dio, N., è battezzato nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo ». E, all'invocazione di ogni Persona della Santissima Trinità, lo immerge nell'acqua e lo risolleva.

    1241 L'unzione con il sacro crisma, olio profumato consacrato dal Vescovo, significa il dono dello Spirito Santo elargito al nuovo battezzato. Egli è divenuto un cristiano, ossia « unto » di Spirito Santo, incorporato a Cristo, che è unto Sacerdote, Profeta e Re.36

    1242 Nella liturgia delle Chiese Orientali, l'unzione post-battesimale costituisce il sacramento della Crismazione (Confermazione). Nella liturgia romana, essa annunzia una seconda unzione con il sacro crisma che sarà effettuata dal Vescovo: cioè il sacramento della Confermazione, il quale, per così dire, « conferma » e porta a compimento l'unzione battesimale.

    1243 La veste bianca significa che il battezzato si è rivestito di Cristo,37 che egli è risorto con Cristo. La candela, accesa al cero pasquale, significa che Cristo ha illuminato il neofita. In Cristo i battezzati sono « la luce del mondo » (Mt 5,14).38

    Il nuovo battezzato è ora figlio di Dio nel Figlio unigenito. Può dire la preghiera dei figli di Dio: il Padre nostro.

    1244 La prima Comunione eucaristica. Divenuto figlio di Dio, rivestito dell'abito nuziale, il neofita è ammesso « al banchetto delle nozze dell'Agnello » e riceve il nutrimento della vita nuova, il Corpo e il Sangue di Cristo. Le Chiese Orientali conservano una viva coscienza dell'unità dell'iniziazione cristiana amministrando la santa Comunione a tutti i neo-battezzati e confermati, anche ai bambini piccoli, ricordando la parola del Signore: « Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite » (Mc 10,14). La Chiesa latina, che permette l'accesso alla santa Comunione solo a coloro che hanno raggiunto l'uso di ragione, mette in luce che il Battesimo introduce all'Eucaristia accostando all'altare il bambino neo-battezzato per la preghiera del « Padre nostro ».

    1245 La benedizione solenne conclude la celebrazione del Battesimo. In occasione del Battesimo dei neonati la benedizione della madre occupa un posto di rilievo.

    IV. Chi può ricevere il Battesimo?

    1246 « È capace di ricevere il Battesimo ogni uomo e solo l'uomo non ancora battezzato ».39

    Il Battesimo degli adulti

    1247 Dalle origini della Chiesa, il Battesimo degli adulti è la situazione più normale là dove l'annunzio del Vangelo è ancora recente. Il catecumenato (preparazione al Battesimo) occupa in tal caso un posto importante. In quanto iniziazione alla fede e alla vita cristiana, esso deve disporre ad accogliere il dono di Dio nel Battesimo, nella Confermazione e nell'Eucaristia.

    1248 Il catecumenato, o formazione dei catecumeni, ha lo scopo di permettere a questi ultimi, in risposta all'iniziativa divina e in unione con una comunità ecclesiale, di condurre a maturità la loro conversione e la loro fede. Si tratta di una formazione « alla vita cristiana » mediante la quale « i discepoli vengono in contatto con Cristo, loro Maestro. Perciò i catecumeni siano convenientemente iniziati al mistero della salvezza e alla pratica delle norme evangeliche, e mediante i riti sacri, da celebrare in tempi successivi, siano introdotti nella vita della fede, della liturgia e della carità del popolo di Dio ».40

    1249 I catecumeni « sono già uniti alla Chiesa, appartengono già alla famiglia del Cristo, e spesso vivono già una vita di fede, di speranza e di carità ».41 « La Madre Chiesa, come già suoi, li ricopre del suo amore e delle sue cure ».42

    Il Battesimo dei bambini

    1250 Poiché nascono con una natura umana decaduta e contaminata dal peccato originale, anche i bambini hanno bisogno della nuova nascita nel Battesimo43 per essere liberati dal potere delle tenebre e trasferiti nel regno della libertà dei figli di Dio,44 alla quale tutti gli uomini sono chiamati. La pura gratuità della grazia della salvezza si manifesta in modo tutto particolare nel Battesimo dei bambini. La Chiesa e i genitori priverebbero quindi il bambino della grazia inestimabile di diventare figlio di Dio se non gli conferissero il Battesimo poco dopo la nascita.45

    1251 I genitori cristiani riconosceranno che questa pratica corrisponde pure al loro ruolo di alimentare la vita che Dio ha loro affidato.46

    1252 L'usanza di battezzare i bambini è una tradizione della Chiesa da tempo immemorabile. Essa è esplicitamente attestata fin dal secondo secolo. È tuttavia probabile che, fin dagli inizi della predicazione apostolica, quando « famiglie » intere hanno ricevuto il Battesimo,47 siano stati battezzati anche i bambini.48

    Fede e Battesimo

    1253 Il Battesimo è il sacramento della fede.49 La fede però ha bisogno della comunità dei credenti. È soltanto nella fede della Chiesa che ogni fedele può credere. La fede richiesta per il Battesimo non è una fede perfetta e matura, ma un inizio, che deve svilupparsi. Al catecumeno o al suo padrino viene domandato: « Che cosa chiedi alla Chiesa di Dio? ». Ed egli risponde: « La fede! ».

    1254 In tutti i battezzati, bambini o adulti, la fede deve crescere dopo il Battesimo. Per questo ogni anno, nella Veglia pasquale, la Chiesa celebra la rinnovazione delle promesse battesimali. La preparazione al Battesimo conduce soltanto alla soglia della vita nuova. Il Battesimo è la sorgente della vita nuova in Cristo, dalla quale fluisce l'intera vita cristiana.

    1255 Perché la grazia battesimale possa svilupparsi è importante l'aiuto dei genitori. Questo è pure il ruolo del padrino o della madrina, che devono essere credenti solidi, capaci e pronti a sostenere nel cammino della vita cristiana il neo-battezzato, bambino o adulto.50 Il loro compito è una vera funzione ecclesiale (« officium »).51 L'intera comunità ecclesiale ha una parte di responsabilità nello sviluppo e nella conservazione della grazia ricevuta nel Battesimo.

    V. Chi può battezzare?

    1256 I ministri ordinari del Battesimo sono il Vescovo e il presbitero, e, nella Chiesa latina, anche il diacono.52 In caso di necessità, chiunque, anche un non battezzato, purché abbia l'intenzione richiesta, può battezzare,53 utilizzando la formula battesimale trinitaria. L'intenzione richiesta è di voler fare ciò che fa la Chiesa quando battezza. La Chiesa trova la motivazione di questa possibilità nella volontà salvifica universale di Dio54 e nella necessità del Battesimo per la salvezza.55

    VI. La necessità del Battesimo

    1257 Il Signore stesso afferma che il Battesimo è necessario per la salvezza.56 Per questo ha comandato ai suoi discepoli di annunziare il Vangelo e di battezzare tutte le nazioni.57 Il Battesimo è necessario alla salvezza per coloro ai quali è stato annunziato il Vangelo e che hanno avuto la possibilità di chiedere questo sacramento.58 La Chiesa non conosce altro mezzo all'infuori del Battesimo per assicurare l'ingresso nella beatitudine eterna; perciò si guarda dal trascurare la missione ricevuta dal Signore di far rinascere « dall'acqua e dallo Spirito » tutti coloro che possono essere battezzati. Dio ha legato la salvezza al sacramento del Battesimo, tuttavia egli non è legato ai suoi sacramenti.

    1258 Da sempre la Chiesa è fermamente convinta che quanti subiscono la morte a motivo della fede, senza aver ricevuto il Battesimo, vengono battezzati mediante la loro stessa morte per Cristo e con lui. Questo Battesimo di sangue, come pure il desiderio del Battesimo, porta i frutti del Battesimo, anche senza essere sacramento.

    1259 Per i catecumeni che muoiono prima del Battesimo, il loro desiderio esplicito di riceverlo, unito al pentimento dei propri peccati e alla carità, assicura loro la salvezza che non hanno potuto ricevere mediante il sacramento.

    1260 « Cristo è morto per tutti e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina, perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire a contatto, nel modo che Dio conosce, col mistero pasquale ».59 Ogni uomo che, pur ignorando il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, cerca la verità e compie la volontà di Dio come la conosce, può essere salvato. È lecito supporre che tali persone avrebbero desiderato esplicitamente il Battesimo, se ne avessero conosciuta la necessità.

    1261 Quanto ai bambini morti senza Battesimo, la Chiesa non può che affidarli alla misericordia di Dio, come appunto fa nel rito dei funerali per loro. Infatti, la grande misericordia di Dio, « il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati » (1 Tm 2,4), e la tenerezza di Gesù verso i4 bambini, che gli ha fatto dire: « Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite » (Mc 10,14), ci consentono di sperare che vi sia una via di salvezza per i bambini morti senza Battesimo. Tanto più pressante è perciò l'invito della Chiesa a non impedire che i bambini vengano a Cristo mediante il dono del santo Battesimo.

    22 Agosto, 2014 - 11:13
  29. Sara1

    “Dio ha legato la salvezza al sacramento del Battesimo, tuttavia egli non è legato ai suoi sacramenti.”

    In pratico noi abbiamo bisogno del sacramento ma Dio opera anche al di là di quello. (lo aveva già ricordato Nico tempo fa)

    22 Agosto, 2014 - 11:17
  30. Sara1

    In ultimo Francesco lo scrive pure nella EG:

    “254. I non cristiani, per la gratuita iniziativa divina, e fedeli alla loro coscienza, possono vivere «giustificati mediante la grazia di Dio»,[199] e in tal modo «associati al mistero pasquale di Gesù Cristo».[200] Ma, a causa della dimensione sacramentale della grazia santificante, l’azione divina in loro tende a produrre segni, riti, espressioni sacre, che a loro volta avvicinano altri ad una esperienza comunitaria di cammino verso Dio.[201] Non hanno il significato e l’efficacia dei Sacramenti istituiti da Cristo, ma possono essere canali che lo stesso Spirito suscita per liberare i non cristiani dall’immanentismo ateo o da esperienze religiose meramente individuali. Lo stesso Spirito suscita in ogni luogo forme di saggezza pratica che aiutano a sopportare i disagi dell’esistenza e a vivere con più pace e armonia. Anche noi cristiani possiamo trarre profitto da tale ricchezza consolidata lungo i secoli, che può aiutarci a vivere meglio le nostre peculiari convinzioni.”

    Avevo postato a suo tempo questo pezzo ricordo.

    22 Agosto, 2014 - 11:25
  31. Luigi Franti

    Marilisara, per favore, non faccia finta di non capire: il punto non è la (possibile e auspicabile) salvezza di tutti gli uomini, anche se privi (non per loro colpa) del battesimo. Questo lo diamo per scontato. Il punto è la terribile equivocità dell’espressione usata da papa Bergoglio (“tutti sono uguali davanti a Dio, no?”) che viene certamente capita da quasi tutti nel senso che non c’è differenza tra essere cristiani e non esserlo perché tanto siamo tutti figli di Dio e ognuno lo cerca, lo conosce lo ama a modo suo.

    22 Agosto, 2014 - 11:26
  32. Luigi Franti

    Ho reagito solo perché lei ha citato quell’infelice espressione come esempio di magistero papale. Quello che ho fatto osservare tante volte è appunto che il papa, proprio in quanto è il papa, dovrebbe stare sempre molto attento a come le sue parole posso essere fraintese.

    22 Agosto, 2014 - 11:32
  33. Sara1

    A me non pare affatto infelice e nemmeno scorretta sinceramente.

    Agli occhi di Dio quali sono gli elementi dottrinali per cui dovrebbe dispiacergli più la morte di un cristiano battezzato rispetto ad un ateo o al seguace di un’altra religione?

    22 Agosto, 2014 - 11:36
  34. Marilisa

    Sig. Franti, dovrebbe smetterla di chiamare Sara con un nome di sua ridicola trovata (Marisara).Temo che potrebbe offendersi di brutto. Lasci perdere le trovate “geniali” che risultano alquanto penose.

    A quelli che ritengono che gli uomini siano solo “creature” fino a che non ci sia il battesimo, obietto che Gesù insegna a rivolgersi a Dio dicendo “Padre nostro”.
    E non lo dice ai soli battezzati,che al tempo di Gesù non c’erano ancora. Lo dice a tutti gli uomini.Gesù non parlava ad una élite, ma indirizzava le sue parole anche ai “pagani”.
    Se queste sono le “quisquilie” di cui parlava il Franti qualche giorno fa, allora sarebbe inutile procedere in un discorso finemente teologico ma sempre pro domo sua.
    Il difetto enorme di certi cristiani è appunto quello di porsi al di sopra degli altri, e in questo molti covinti cattolici assomigliano tanto a quei fondamentalisti islamici che ,in nome del proprio Dio che sarebbe diverso da quello delle altre religioni, sono disposti anche ad uccidere.

    22 Agosto, 2014 - 11:42
  35. Sara1

    Secondo me il punto lo tocca bene Gennari quando dice: “è dottrina cattolica che i confini della Chiesa-mistero, comunità dei salvati, sono molto più vasti della visibilità della Chiesa istituzione” e cioè non si tratta di sminuire la Chiesa e i sacramenti e appiattire tutto ma di avere rispetto di quanto noi non possiamo misurare con i nostri limiti umani.
    Che ne sappiamo noi se altri non cristiani brutalmente uccisi erano stati toccati dalla grazia di Dio?

    http://www.avvenire.it/Rubriche/Pagine/Lupus%20in%20pagina/Salvezza%20%E2%80%9Cfuori%20della%20Chiesa%E2%80%9D%20Un%20chiarimento%20di%20sostanza_20140627.aspx?Rubrica=Lupus%20in%20pagina

    22 Agosto, 2014 - 12:06
  36. Marilisa

    Poi dico, senza quelle pretese di teologia che qualcuno erroneamente e sarcasticamente mi attribuisce, che il Battesimo è per i cristiani quello che per gli ebrei è la circoncisione: una iniziazione alla religione cristiana.
    In tutte le religioni esiste un rito di iniziazione.
    Il battesimo, a cui si sottopose lo stesso Gesù per mostrarci la sua umiltà–posto che non aveva peccati, dovrebbe ( DOVREBBE ) renderci figli adottivi di Dio, aprirci le porte della fede, liberarci dal peccato originale( a cui io non credo) e dagli altri peccati che potremmo commettere nel corso dell’esistenza.
    Ebbene, a me sembra di vedere con i miei occhi una realtà indiscutibile: la fede di molti cristiani battezzati nonché aumentare diminuisce di molto nel corso dell’esistenza, per molteplici motivi che non sto qui ad esaminare.
    Dunque, ne devo dedurre che almeno alcuni degli asserti della Chiesa contenuti nel catechismo, sono pie illusioni.
    Lo dico da non-teologa, ovviamente. E del resto, quali teologi sono d’accordo fra loro nell’ indagare il mistero di Dio?

    22 Agosto, 2014 - 12:09
  37. germano turin

    Nell’espressione “Siamo anche noi figli di Dio” io includerei non solo “tutti” gli esseri umani viventi, ma anche quelli mai nati, per esempio per effetto dell’aborto, anche se “legale”.

    Certo è difficile vedere la parte di “figlio di Dio” in quel terrorista dell’ISIS che si presenta su FB con un coltello in mano col quale sgozzerà il povero Foley: però anche in lui c’è una parte di “figlio di Dio”. Magari sarà accuratamente nascosta, magari sarà una piccola parte, ma c’è.

    22 Agosto, 2014 - 12:09
  38. Marilisa

    “Che Dio nella sua onniscenza sappia gia‘ chi si pentira‘e sara‘salvato e chi invwce persistera‘nel rifiuto del bene e quindi sara‘dannato,non toglie che l‘uomo ogni uomo sia dotato di volonta‘e libero arbitrio.” (discepolo)

    Allora, lasciando da parte l’onniscienza di Dio che è argomento che farebbe sorgere dei seri dubbi sull’Amore di un Dio che vedrebbe già tracciate le strade di ogni uomo verso il bene e verso il male,eppure gli darebbe la vita permettendogli di seguire la via della dannazione, a me pare che asserire che l’uomo è “dotato di volontà e di libero arbitrio” sia una sorta di escamotage per fare la quadratura del cerchio.
    Per dire cioè che, se è vero-verissimo, che Dio è Amore supremo, infinito, è vero anche che l’uomo segue il male perché è libero di fare quel che gli pare e piace. L’uomo è una creatura di Dio, di gran lunga inferiore a Lui essendo stato creato (non generato), però in questo caso ci si trova di fronte ad una Potenza(Dio-Amore) contro un’altra Potenza( l’uomo-volontà libera).
    Come dire che l’uomo è libero di andare verso il fuoco eterno, e Dio, che lo ama infinitamente, è impotente di fronte alla sua volontà di perseguire il male e di dannarsi in eterno. Come dire: io vedo mio figlio che amo infinitamente, andare verso il precipizio, e lo lascio andare per amore della sua libertà.
    Ma non c’è qualcosa che non torna in tutto questo?
    Per me è far quadrare a tutti i costi il cerchio. Non sarebbe ora di rivedere, di riconsiderare, molte “certezze” cui è giunta la Chiesa nell’ affidarsi alla teoria agostiniana dalla “massa dannata”?

    22 Agosto, 2014 - 13:15
  39. Marilisa

    “Serve il coraggio di aprire gli occhi alla possibilità di estendere lo sguardo aldilà dei luoghi comuni e anche e soprattutto del proprio punto di vista,…”

    Infatti è proprio così. Il guaio è che ognuno vede i luoghi comuni degli altri e non i propri. Dunque, i luoghi comuni dipendono dall’angolatura da cui si vogliono vedere.

    22 Agosto, 2014 - 13:34
  40. Clodine

    Scusa sara eh, non per cavillare, ma la citazione delle @ 11:17 , nico dixit non ne dubito,ma …francamente , che senso ha? Anche un ragazzino sa che Dio è Dio, Prima Persona della STrinità. Anche un bambino di I Comunione sa, se ben preparato, che senza il Figlio, nello Spirito Santo, Dio non è legato a nulla, nemmeno alle nostre preghiere, se è per questo. Niente, che non passi attraverso Cristo in croce e Risorto, nello Spirito Santo può entrare nel cuore dell’uomo: neppure la Grazia Santificante postulata nei 7 Sacramenti, e nemmeno la giustificazione pensa tu…!

    Personalmente ritengo riduttivo soffermarsi al solo catechismo, che poi, come banderuola , viene riveduto e corretto ad ogni giro di boa, e sempre emerge qualcosa di diverso da quello precedente.
    Preferisco abbevarmi anche alle dichiarazioni dogmatiche post conciliari.
    Ad esempio la Dominus Iesus : dichiarazione dogmatica pubblicata dalla congregazione per la dottrina della fede il 6 settembre del 2000.
    Tale dichiarazione ribadì l’assoluta unicità di Gesù Cristo in ordine alla salvezza di tutti gli uomii, nella Chiesa .
    I retroscena di questa “ìnversione di tendenza” furon a dir poco burrascosi:. voluta energicamente da GPII all’indomani della “Redemtore Mission”,che aveva ssunto a livellodi chiese locali derive di relativismo/ sincretista allucinante. GPII aggiusta il tiro con questa densa, scarna dichiarazione dogmatica che non lascia scampo, e a tutt’oggi offre ai cristiani le linee di una dottrina fondata sulla rivelazione che deve guidare il comportamento coerente e fedele al Signore Gesù, unico e universale salvatore”.

    Sarebbe da leggere tutta…
    Afferma:
    Innanzitutto, deve essere fermamente creduto che la « Chiesa pellegrinante è necessaria alla salvezza. Infatti solo Cristo è il mediatore e la via della salvezza; ed egli si rende presente a noi nel suo Corpo che è la Chiesa. Ora Cristo, sottolineando a parole esplicite la necessità della fede e del battesimo (cf. Mc 16,16; Gv 3,5), ha insieme confermato la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano per il battesimo come per una porta ».77 Questa dottrina non va contrapposta alla volontà salvifica universale di Dio (cf. 1 Tm 2,4); perciò « è necessario tener congiunte queste due verità, cioè la reale possibilità della salvezza in Cristo per tutti gli uomini e la necessità della Chiesa in ordine a tale salvezza ».78

    La Chiesa è « sacramento universale di salvezza »79 perché, sempre unita in modo misterioso e subordinata a Gesù Cristo Salvatore, suo Capo, nel disegno di Dio ha un’imprescindibile relazione con la salvezza di ogni uomo.80 Per coloro i quali non sono formalmente e visibilmente membri della Chiesa, « la salvezza di Cristo è accessibile in virtù di una grazia che, pur avendo una misteriosa relazione con la Chiesa, non li introduce formalmente in essa, ma li illumina in modo adeguato alla loro situazione interiore e ambientale. Questa grazia proviene da Cristo, è frutto del suo sacrificio ed è comunicata dallo Spirito Santo ».81 Essa ha un rapporto con la Chiesa, la quale «trae origine dalla missione del Figlio e dalla missione dello Spirito Santo, secondo il disegno di Dio Padre».82

    21.
    . Con la venuta di Gesù Cristo salvatore, Dio ha voluto che la Chiesa da Lui fondata fosse lo strumento per la salvezza di tutta l’umanità (cf. At 17,30-31).90 Questa verità di fede niente toglie al fatto che la Chiesa consideri le religioni del mondo con sincero rispetto, ma nel contempo esclude radicalmente quella mentalità indifferentista « improntata a un relativismo religioso che porta a ritenere che “una religione vale l’altra” ».91

    22 Agosto, 2014 - 13:56
  41. Sara1

    Clodine sull’importanza della Chiesa come sacramento di salvezza ho scritto sopra riportando le parole di Gennari.

    22 Agosto, 2014 - 14:14
  42. Clodine

    @”Ma non c’è qualcosa che non torna in tutto questo?” dice Marilisa.
    E’ vero, non torna. Noi interroghiamo Dio, e lui interroga noi, e lo fa sempre [Dov’è tuo fratello? Dove sei? Che hai fatto?) Neppure il povero Giobbe trovò risposta ai “perchè”, però, intuisce seppur fugacemente, la possibilità che ci sia qualcuno, un mediatore chissà, che permetta di evitare lo strazio dell”incomunicabilità , del vuoto e apparente assenza di un Dio incomprensibile. Per questo auspica, anche se il tema è appena accennato, a un Redentore, un “Go’el” per gli uomini, uno che ponga la sua mano su Dio e sull’uomo”. E’ impossibile e anche rischioso sfidare Dio.
    Giobbe osò, e cosa ebbe in risposta? Il giudizio: lo interroga:
    “Chi è costui che oscura il consiglio con parole insipienti?
    Chi è colui che può contestare il “piano divino” il progetto sapiente che sussiste per sempre, meraviglioso, concepito da lungo tempo, fedele e vero; per tutta la terra, su tutte le genti”,saldo irrevocabile, realizzato nella storia , pedagogico?
    Stolto!
    “Cingiti i fianchi come un prode, io ti interrogherò e tu mi istruirai”
    A quel punto Giobbe s’accorge di non avere scampo, dinnanzi a Dio.
    Il fatto è che a noi manca la capacità dell’intelletto di giungere alla comprensione dei più profondi fenomeni naturali, immaginiamo capire il mistero dell’Essere.

    22 Agosto, 2014 - 14:26
  43. Clodine

    Si, ma la la Dominus Iesus tocca dei nervo scoperti su quanto si è detto fin d’ora di ben altra portata circa le altre religioni, che non semplicemnte la Chiesa come strumento di salvezza. eh…
    Allora se si vuole fare ” i sordi der compare, che sentono solo quello che a lor pare”, è inutile anche stare qui, a confrontarci, abbi pazienza. Tu leggi la Dominus Jesus, e vedrai che la posizione di GPII va ben oltre il catechismo…almeno sui temi trattati fin ora..

    22 Agosto, 2014 - 14:31
  44. Sara1

    ” la salvezza di Cristo è accessibile in virtù di una grazia che, pur avendo una misteriosa relazione con la Chiesa, non li introduce formalmente in essa, ma li illumina in modo adeguato alla loro situazione interiore e ambientale. Questa grazia proviene da Cristo, è frutto del suo sacrificio ed è comunicata dallo Spirito Santo ”

    ” pur avendo una misteriosa relazione con la Chiesa, non li introduce formalmente in essa” che è quello che dicevo, cioè c’è chi ha una misteriosa relazione con la Chiesa anche se non è formalmente parte della Chiesa, il che significa che non spetta a noi sapere chi è o chi non è figlio di Dio.

    22 Agosto, 2014 - 15:12
  45. Sara1

    Posto che personalmente la penso come Turin, anche a voler fare i cavillosi non si può dire che solo quelli formalmente battezzati sono figli di Dio.

    22 Agosto, 2014 - 15:13
  46. Clodine

    Se te la vuoi cucinare come ti pare, sara…fai pure…il documento non consente chiaroscuri: o si sceglie di essere “Dentro “il Corpo Mistico di Cristo-per Grazia ovviamente- oppure -refrattario a Cristo e ad ogni possibile sollecitazione: per motivi religiosi, politici e quant’altro- sei fuori , non lo accetti. punto Dio già sa, già lo sa….tranquilla!

    22 Agosto, 2014 - 15:20
  47. Clodine

    Era nel mondo
    e il mondo è stato fatto per mezzo di lui;
    eppure il mondo non lo ha riconosciuto.
    Venne fra i suoi,
    e i suoi non lo hanno accolto.

    A quanti però lo hanno accolto
    ha dato potere di diventare figli di Dio:
    a quelli che credono nel suo nome,
    i quali, non da sangue
    né da volere di carne
    né da volere di uomo,
    ma da Dio sono stati generati.

    Vangelo di Giovanni 1; 10-13

    22 Agosto, 2014 - 15:29
  48. Marilisa

    “Neppure il povero Giobbe trovò risposta ai “perchè”, però, intuisce seppur fugacemente, la possibilità che ci sia qualcuno, un mediatore chissà, che permetta di evitare lo strazio dell”incomunicabilità , del vuoto e apparente assenza di un Dio incomprensibile.” (Clodine)

    Il punto è proprio questo. Qualcuno c’è ed è ben Altro da noi. Tutti gli uomini, tranne gli atei, sentono che c’è Qualcuno e a Lui si rivolgono chiamandolo con nomi diversi. Allora, quelli che mettono dei punti fermi come se Lo conoscessero in pieno, a mio avviso non hanno capito niente.
    La Chiesa cristiana, che propone come certezze categoriche quelle che invece non lo sono affatto, e chiede ai cristiani una adesione senza “se” e senza “ma”, sbaglia alla grande.
    Si propone come l’esercito della salvezza, come un blocco monolitico che non ammette dubbi sui suoi diktat.
    Fino al Vaticano II pretendeva un assenso totale senza il quale si andava incontro alla scomunica per eresia, e qualche secolo fa arrivava anche a far uccidere chi la pensava diversamente. Oggi per fortuna questo delirio di onnipotenza e di pretesa di essere in possesso di una specie di scienza esatta, si è ridotto, tranne per chi ancora si ostina a credere che sia peccato mortale non trovarsi d’ accordo in tutto e per tutto con la Chiesa Madre.
    Anche qualcuno di qui lo crede ancora. E non pensa che la dottrina della Chiesa non è una mummia che resta (DEVE restare) tale e quale fino alla fine dei tempi, ma è giusto che si evolva sotto la guida dello Spirito Santo.
    La vita si evolve, la Chiesa si evolve ed evolve la sua dottrina. Solo i più intelligenti lo capiscono; gil altri parlano di “relativismo”, di adattamento ai tempi, di “mode” che si seguono ciecamente e via blaterando.
    Può essere molto facile seguire la strada che si è seguita da sempre, senza rimettere in discussione il già acquisito.Troppo facile.
    Ma chi invece sente l’esigenza di ragionare (necessitas rationis) non può accontentarsi, ed è giusto che faccia fronte ai dubbi che gli vengono su certi asserti della Chiesa, e cerchi di scioglierli nei limiti del possibile, ovviamente.
    Ieri da bambina credevo come una bambina; oggi da adulta voglio credere con la maturità di una adulta, e cioè con una maggiore consapevolezza.

    PS
    Io ho una carissima amica ben più grande di me, cattolica per tradizione familiare e per una sua esigenza personale, che non si trova d’accordo, su molte questioni, con la sua, la nostra, Chiesa. Però continua nella sua solita strada per timore di pronunciarsi contro la Chiesa. Un timore che le è stato inculcato da quando era piccola, ed è diventato un’ossessione.
    E un’ossessione è la sua paura della morte. Me lo ha detto lei, non sto inventando niente.
    Mi ha detto una volta: ho paura nel sentir parlare della Chiesa e dei suoi mali. Non voglio mettere in discussione ciò che ho acquisito in tanti anni. Non ne sono capace.
    Eppure è una persona colta. Ma è anche questione di carattere, io credo.
    Una religione intesa in questo modo mostra il suo aspetto peggiore: è un vincolo che “lega”. Gesù invece è venuto fra noi per parlarci di “libertà” e per darci la Sua Pace. Molti non lo hanno ancora capito.

    22 Agosto, 2014 - 17:19
  49. Sara1

    Carissima Marilisa io capisco che abbia i suoi problemi però il punto con i tradizionalisti non è che chinano troppo la testa ma CHE NON LA CHINANO AFFATTO.

    Pure quelli dell’Isis hanno dato agli americani dei pecoroni rammolliti.

    Cioè questi non sono baciapile ma RIVOLUZIONARI.

    Come bisogna spiegarglielo?

    Tocca dirle a me queste cose che sono anarchica nel profondo..

    22 Agosto, 2014 - 17:54
  50. Clodine

    Marilisa. Quel Mediatore di cui Giobbe intuisce la Venuta futura è il Cristo, il Redentore, quando verrà la “pienezza del tempo”…Il Solo Mediatore in grado di porre la sua mano su Dio e sull’uomo. L’unico che permette di evitare lo strazio dell”incomunicabilità , del vuoto e dell’ apparente assenza di un Dio incomprensibile.
    Peccato , era convinta l’avesse intuito, il riferimento era lapalissiano! Vabbeh, non fa niente…
    La Chiesa è portatrice di un messaggio: il Vangelo, ed una Persona : il Cristo Signore. Il Primo è la Via, il secondo la Verità e la Vita.

    22 Agosto, 2014 - 18:48
  51. Clodine

    E se io usando le stesse Parole di Gesù , Marilisa, dico l’esatto contrario, che , cioè: non è venuto a portare pace sulla terra: ma la spada!” (Matteo 10,34)

    Gesù era, è ,e sarà, ieri oggi e sempre, un segno di contraddizione, e la Sua presenza , Viva, Vera, Esigente, non può essere edulcorata, ammodernata, manomessa per far piacere a chi contesta la forza vincolante delle Sue Parole e vuole tagliarsele addosso, cucirsele come un’ abito rispettando la gobba.
    Per quanto mi riguarda, credo che la forza, la potenza della Parola del Verbo incarnato sia tale che in questo mondo non risulterà MAI neutra, incolore, ma è come un fendente «una spada a doppio taglio che penetra fino al punto di divisione dell’anima e dello spirito »

    Se non si è capito che dall’incontro con Lui non si potrà più uscire indenni, MAI più. Allora, bisognerebbe domandarsi selo si è davvero incontrato ,o ciò che si credeva fosse Lui, non era che l’ombra di un cappotto proiettata sul muro.

    22 Agosto, 2014 - 21:24
  52. Marilisa

    Sara, ma di quali “problemi” parli? Io non ne ho affatto. Forse stiamo parlando di cose diverse.
    Io dico con chiarezza–ma a quanto pare non vengo capita–che chiunque creda di aver capito tutto di Dio, del “suo” Dio, e voglia affermarlo e diffonderne la religione anche con la violenza (oggi l’ISIS islamica,ma ieri anche la Chiesa cristiana ), fa errori madornali perché Dio non lo si può identificare con le proprie vedute scaturite da idee cristallizzate in un passato lontanissimo, e senza alcuna revisione.
    I fondamentalisti di ogni religione pretendono, oggi come ieri, di conoscere la Verità assoluta, di possederla e di diffonderla. Per questo motivo non “la chinano affatto, la testa”. Possibile che sia tanto difficile da capire il mio pensiero?

    22 Agosto, 2014 - 22:20
  53. Marilisa

    @ Clodine.
    Lo avevo ben capito che il Mediatore è il Cristo che “pone la sua mano su Dio e sull’uomo”.
    Il fatto è che io non ho nulla da eccepire sullo “strazio dell’incomunicabilità”, essendo che Dio è Altro da noi. Non a questo mi riferivo, infatti, ma alle parole di discepolo circa la volontà e il libero arbitrio dell’uomo che, se volti al male, sarebbero un ostacolo per la sua salvezza da parte del Dio-Amore. E notavo certe incongruenze del Magistero a questo proposito. Quindi si tratta di tutt’altro discorso.
    Voglio dire semplicemente che fra i documenti magisteriali sempre prospettati come punti sicuri di riferimento, ci sono contraddizioni riguardo alla dottrina soteriologica.
    A volte si trova scritto che la salvezza si ottiene esclusivamente tramite il battesimo quale strumento di mediazione redentrice riferibile al Cristo, a volte si legge( per es. anche nel catechismo) che anche senza il battesimo è possibile salvarsi per coloro che senza colpa ignorano il Vangelo e la sua Chiesa, ma cercano Dio con cuore sincero e si sforzano di adempiere la Sua volontà conosciuta attraverso il dettato della coscienza.
    Allora chiedo:si deve scegliere la “Dominus Jesus” di Ratzinger che afferma che la redenzione operata dal Cristo la si trova unicamente nel battesimo voluto dalla Chiesa cattolica (extra ecclesiam nulla salus)–posizione del Concilio tridentino– o la Lumen gentium del C.V.II dove si parla di possibilità di salvezza universale voluta da Dio (“Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati” (1 Timoteo,2,4) a prescindere dai dogmi e robe varie prodotte dalla Chiesa di duemila anni fa?
    Io, inutile dirlo, aderisco pienamente alla seconda tesi, per intimo convincimento ma anche perché ritengo più attendibile la Chiesa cattolica che lento pede riesce a fare dei passi in avanti nella comprensione dell’autentico spirito cristiano.
    Quello che agisce è lo Spirito Santo, ma se si è refrattari ad ascoltarne la voce e si vuole fare resistenza per privilegiare il passato come unica teca dove verrebbe conservata la verità vera, il cammino viene intralciato.
    Spero di essermi spiegata.

    22 Agosto, 2014 - 22:30
  54. Sara1

    “Allora chiedo:si deve scegliere la “Dominus Jesus” di Ratzinger che afferma che la redenzione operata dal Cristo la si trova unicamente nel battesimo voluto dalla Chiesa cattolica ”

    Non dice che è si trova unicamente nel battesimo ma come ricordavamo prima:

    “” la salvezza di Cristo è accessibile in virtù di una grazia che, pur avendo una misteriosa relazione con la Chiesa, non li introduce formalmente in essa, ma li illumina in modo adeguato alla loro situazione interiore e ambientale. Questa grazia proviene da Cristo, è frutto del suo sacrificio ed è comunicata dallo Spirito Santo ”

    in pratica anche nelle religioni non cristiane è sempre la Chiesa che misteriosamente agisce.

    Perchè invece di pensare che duemila anni di “dogmi” siano solo stupidaggini non si prende un manuale serio e cerca di capirci meglio?

    Altrimenti continuate a battagliarvi spacciando la stessa idea sbagliata del passato. (l’unica differenza è che a uno piace e all’altro no).

    22 Agosto, 2014 - 22:53
  55. Sara1

    Riguardo al fondamentalismo non è un fenomeno da attardati ma una reazione moderna alla società contemporanea, che sa usare benissimo strumenti moderni tra l’altro.

    E poi senta Socci:

    “Si sente il bisogno anche oggi nella Chiesa di donne e uomini di fede ardente e di cuore libero che – come Caterina – si rivolgano così a un papa (Gregorio XI) pieno di timori, che non faceva quello che avrebbe dovuto: “Io, se fussi in voi, temerei che il divino giudicio venisse sopra di me”.

    Ma i nostri sono tempi di clericalismo, di bigottismo e di adulatori. E le voci dei grandi santi (o degli uomini liberi) non ci sono o non si sentono.”

    http://www.antoniosocci.com/2014/08/anche-su-iraq-e-cristiani-perseguitati-bergoglio-rompe-con-la-tradizione-lo-dice-anche-cacciari/

    Usa le sue stesse identiche parole. (no baciapile schiena dritta penso con la mia testa)

    22 Agosto, 2014 - 22:58
  56. Marilisa

    “Gesù era, è ,e sarà, ieri oggi e sempre, un segno di contraddizione”

    Certo, ma bisogna intendersi.
    Gesù vuole la Sua pace, quella che scaturisce dalla buona coscienza di operare il Bene, di perseguire la giustizia, di amare i propri fratelli, di dialogare. Valori universali che tutti riconoscono giustissimi, ma che di fatto non riescono a realizzare.
    Perché tutto ciò è difficile da mettere in atto, molto più di quanto si possa pensare.Tant’è vero che ancora oggi, dopo duemila anni,solo pochi in confronto all’intera umanità la raggiungono questa pace.
    Lo stiamo vedendo proprio in questi giorni. Ci sono paurose contraddizioni nel mondo, anche all’interno delle comunità cristiane grandi e piccole.Tutti sono convintissimi di fare bene, ma se Gesù Cristo fosse qui, forse direbbe: non hanno capito niente del mio messaggio.

    22 Agosto, 2014 - 23:02
  57. Clodine

    “in pratica anche nelle religioni non cristiane è sempre la Chiesa che misteriosamente agisce.”
    Non è così, ma perché ti ostini…non è così sara non è così!

    22 Agosto, 2014 - 23:04
  58. Clodine

    Quello che pensi di capire, in quello stralcio: che, cioè,“in pratica anche nelle religioni non cristiane è sempre la Chiesa che misteriosamente agisce”[intanto il termine “misticamente” in questo contesto non ha senso perché il Battesimo essendo un sacramento necessita di “segni e mezzi”, non può avvenire così “misticamente”, per cui è una tua interpetazione, che forse poteva trovare un possibile rimando in qualche postulato della Redemptoris Missio: lettera enciclica affatto compresa tanto che GPII avvertì l’esigenza -scavalcando non poche resistenza- di emanare un vero e proprio documento dogmatico [Dominus Jesus] di una chiarezza indefettibile…cioè…o non ti capisco, Errare humanum est, perseverare autem diabolicum …veramente!

    22 Agosto, 2014 - 23:17
  59. Sara1

    Innanzitutto, deve essere fermamente creduto che la « Chiesa pellegrinante è necessaria alla salvezza. Infatti solo Cristo è il mediatore e la via della salvezza; ed egli si rende presente a noi nel suo Corpo che è la Chiesa. Ora Cristo, sottolineando a parole esplicite la necessità della fede e del battesimo (cf. Mc 16,16; Gv 3,5), ha insieme confermato la necessità della Chiesa, nella quale gli uomini entrano per il battesimo come per una porta » [77]. Questa dottrina non va contrapposta alla volontà salvifica universale di Dio (cf. 1 Tm 2,4); perciò « è necessario tener congiunte queste due verità , cioè la reale possibilità della salvezza in Cristo per tutti gli uomini e la necessità della Chiesa in ordine a tale salvezza » [78].

    La Chiesa è « sacramento universale di salvezza » [79] perché, sempre unita in modo misterioso e subordinata a Gesù Cristo Salvatore, suo Capo, nel disegno di Dio ha un’imprescindibile relazione con la salvezza di ogni uomo [80]. Per coloro i quali non sono formalmente e visibilmente membri della Chiesa, « la salvezza di Cristo è accessibile in virtù di una grazia che, pur avendo una misteriosa relazione con la Chiesa, non li introduce formalmente in essa, ma li illumina in modo adeguato alla loro situazione interiore e ambientale. Questa grazia proviene da Cristo, è frutto del suo sacrificio ed è comunicata dallo Spirito Santo » [81]. Essa ha un rapporto con la Chiesa, la quale «trae origine dalla missione del Figlio e dalla missione dello Spirito Santo, secondo il disegno di Dio Padre» [82].

    21. Circa il modo in cui la grazia salvifica di Dio, che è sempre donata per mezzo di Cristo nello Spirito ed ha un misterioso rapporto con la Chiesa, arriva ai singoli non cristiani, il Concilio Vaticano II si limitò ad affermare che Dio la dona «attraverso vie a lui note» [83]. La teologia sta cercando di approfondire questo argomento. Tale lavoro teologico va incoraggiato, perché è senza dubbio utile alla crescita della comprensione dei disegni salvifici di Dio e delle vie della loro realizzazione. Tuttavia, da quanto fin qui è stato ricordato sulla mediazione di Gesù Cristo e sulla «relazione singolare e unica» [84] che la Chiesa ha con il Regno di Dio tra gli uomini, che in sostanza è il Regno di Cristo salvatore universale, è chiaro che sarebbe contrario alla fede cattolica considerare la Chiesa come una via di salvezza accanto a quelle costituite dalle altre religioni, le quali sarebbero complementari alla Chiesa, anzi sostanzialmente equivalenti ad essa, pur se convergenti con questa verso il Regno di Dio escatologico. ”

    Bho Clodine così a me pare.

    La salvezza è offerta a tutti (altrimenti si cade nella predestinazione) ma è la Chiesa stessa ad essere sacramento di salvezza (“attraverso vie a lui note”).

    Ovviamente la via offerta dalla Chiesa è quella più completa ed è per questo che i cristiani sono invitati “ad gentes”.

    22 Agosto, 2014 - 23:20
  60. Sara1

    inviati

    22 Agosto, 2014 - 23:21
  61. Marilisa

    “Altrimenti continuate a battagliarvi spacciando la stessa idea sbagliata del passato. (l’unica differenza è che a uno piace e all’altro no).”

    Bella mia, tu stai fraintendendo alla grande. Lo fai spesso.
    Allora vado a precisare. Prima di tutto io non ho definito “stupidaggini” i dogmi. Ma io, per la verità, a certi dogmi non credo neanche un po’, col tuo permesso ma anche senza.
    L’ho detto altre volte e sempre sarà così. Ma rispetto chi, come te, ci crede.
    Poi: i fondamentalisti ci sono sempre stati nella storia. In tutte le religioni. Non sono un fenomeno moderno, come tu dici con grande sicumera confutabilissima.
    Poi: io credo alla salvezza degli uomini, a qualsiasi religione appartengano. Anche questo l’ho sempre detto. Ma, battesimo o no, non credo che ciò avvenga per merito o in virtù della Chiesa cristiana cattolica. Fermo restando che ritengo che Gesù Cristo sia Dio e Uomo, e che riassuma in sé la massima spiritualità possibile per la quale aderisce perfettamente al Padre.Noi cristiani abbiamo il compito, per quanto sta in noi, di diffondere il Suo messaggio nel mondo.
    Poi: Socci a me non dice proprio niente. Ha la solenne presunzione di considerare “bigotti” quelli che, come me,vorrebbero “fermare” quegli sciagurati islamici e non “bombardarli”. Gli ho scritto poche righe per contestarlo, e anche lui non aveva letto bene, ma mi ha definita “bigotta”. Uno spasso sentirmi dare della bigotta! Non ci avrei mai creduto.
    Non mi pare che abbia capito molto del messaggio del Cristo.
    Non nominarmelo neppure, per favore.
    Ancora: dolce e gentile Sara, il consiglio di prendere un “manuale serio” attaccatelo al naso o in qualche altro posto. Non mi servono i tuoi consigli. Sapessi quanto ho letto in vita mia! Tu neanche te lo sogni. Caso mai segui il mio di consiglio:aggiornati qualche volta sulle religioni, anche su quella cristiana di cui sei paladina. Ma ragionaci anche.

    22 Agosto, 2014 - 23:40
  62. Sara1

    Lei è liberissima di credere o non credere a quelli che vuole e’ solo che ormai le discussioni sono come +1 e -1 che alla fine danno sempre 0.

    22 Agosto, 2014 - 23:43
  63. Luigi Franti

    Non c’è niente da fare, Marilisa è imbattibile! Resta sempre il mio cartone animato preferito.

    (Ma picchio, che è l’unica che se la gioca con lei quanto a … , quando torna? Capisco le megavacanzone in America, ma qui non c’è partita: a ogni tiro Marilyn fa strike e finisce che non mi diverto più).

    23 Agosto, 2014 - 10:33
  64. Clodine

    Ho la netta sensazione che si voglia appiccicare l’etichetta di “Fondamentalista”, ai cosiddetti “Tradizionalisti”. Quelli che, a parer di alcuni, eserciterebbero nella Chiesa un “rigorismo” religioso esacerbato,ad oltranza, sconfinante nel fanatismo. Una sorta di “visionari” nostalgici i quali -in netta contrapposizione all’ala più moderata, “illuminata”, scafata, liberale , intelligente e moderna della Chiesa- si mettono a riesumare vecchi riti, antiche giaculatorie e proporre con virulenza le loro istanze tanto da aver preteso, strappato al papa Emerito [al quale auguro lunga vita]addirittura un Motu Proprio.

    Che reazionari e fondamentalisti
    sti tradizionalisti,
    che sciagura,
    che profeti di sventura!

    Ma nessuno però accenna -anzi, non parlarne contribuisce a rimuovere l’accaduto, ad assecondare le locuzioni di satana che ha un modo esterno e uno interno di parlare. Tutti tacciono quasi a giustificare l’evento nel tentativo di pulirsi la coscienza come i gatti, quando si leccano il muso dopo aver rubato.
    Nessuno vede dove s’insidia il vero Fondamentalismo nella Chiesa perché occulto, strisciante, iniquo, demoniaco. Praticato nell’ombra da lupi tra-vestiti d’Agnello che vegetano, a sbafo, eunichi, seduti sui loro scranni ai piani altissimi delle sacre stanza [non meno che in Santa Marta] i quali decidono a tavolino chi tenere dentro e chi buttare fuori.
    Piani meschini. manovre ora come allora, subdole, mai estinte.. di chi ordisce trame e poi piomba come avvoltoio sulla vittima per sopprimerla.
    Come chiamare il trattamento riservato ai Francescani , suore e frati, dell’Immacolata se non brutale, malvagio, degno solo della peggior frangia del KBG.
    Di questo “fondamentalismo”al contrario,però, nessuno parla.
    E allora una domanda s’impone: ” se hanno fanno questo al legno verde, che cosa accadrà a quello secco…” ….

    23 Agosto, 2014 - 12:25
  65. Marilisa

    “Ma picchio, che è l’unica che se la gioca con lei quanto a … , quando torna?”

    Quanto a…cosa? Abbia il coraggio di sparare, Franti. Non sia timido e reticente.
    Lo dica, lo dica chiaramente. Non aspetto altro.

    23 Agosto, 2014 - 21:31

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