Ecumene ai Monti con cinesi e georgiani

La settimana dell’ecumenismo va guardata da vicino: che fai intorno a te per l’unità dei cristiani? Alla mia parrocchia della Madonna dei Monti si è tenuto domenica alle 11.00 un atto ecumenico con un gruppo di georgiani ortodossi e di evangelici cinesi. Abbiamo presentato gli uni agli altri le rispettive comunità, ogni gruppo ha cantato un proprio canto, tutti abbiamo pregato il Padre Nostro. Alla fine i ministri delle tre comunità hanno benedetto insieme la piccola assemblea. Per il parroco don Francesco, regista dell’iniziativa, pranzo al ristorante cinese che è davanti alla chiesa parrocchiale e del quale è titolare il pastore, caffè e dolci presso la chiesa di San Salvatore che la parrocchia ha messo a disposizione della comunità georgiana (soprattutto colf e badanti): caffè italiano e dolci georgiani.

102 Comments

  1. Sara1

    Nella nostra parrocchia niente ristorante: i pranzi si cucinano.

    21 Gennaio, 2014 - 12:22
  2. Giovanni Mandis

    Ecumenismo… Gastronomico.

    21 Gennaio, 2014 - 13:37
  3. Clodine

    Non credo riuscirei a mangiare le bizzarrie dell’onnivorissima tradizione culinaria cinese: i “vermicelli di fagiolo mungo macinati”, ad esempio, o la carne di pipistrello, o le uova cucinate nell’urina, meglio è quella di bambini e o bambine di età inferiore agli 8 anni!
    Potrei gustare qualche dolcetto georgiano a base di yogurt ! Credo sia un tantino più commestibile e vicino al nostro palato sopraffino. Ogni paese ha i suoi usi e i suoi costumi, da rispettare ovviamente, ma non digeribili da tutti gli stomaci, o graditi alla maggior parte delle papille gustative. E’ una questione di “costumanza” di idee, principi e tradizioni.
    Metafora, mi pare, piuttosto calzante sui tentativi, talvolta indigesti, di volere a tutti i costi mettere nel calderone ogni tipo di ingrediente, con il risultato di creare uno zuppone alquanto discutibile…
    Voler conglobare l’identità confessionale con quella ecclesiale…ehmm.. è come fare il “caffé della Peppina”!

    21 Gennaio, 2014 - 13:46
  4. Federico

    E perché non la “grande chiesa” di Jovanotti, quella che “parte da CHE GUEVARA e arriva fino a MADRE TERESA, passando da MALCOM X attraverso GANDHI e SAN PATRIGNANO, arriva da un prete in periferia che va avanti nonostante il Vaticano”?

    http://www.youtube.com/watch?v=PC9tgxm9BMM

    21 Gennaio, 2014 - 14:02
  5. manuel76

    @ Clodine
    I ristoranti giapponesi, il sushi, di recente, ma i ristoranti cinesi in Lombardia sono spesso pienissimi!
    Segno che le culture si scambiano eccellenze e che ci sono piatti dell’uno che sono molto graditi all’altro!

    Ratzinger sulla comunione con gli Ortodossi, con la loro tradizione millenaria.

    La ricerca del volto di Cristo che si riflette nelle chiese cristiane mi sembra un valore, no?

    21 Gennaio, 2014 - 15:18
  6. manuel76

    Ops…son usciti i punti di domanda al posto delle lettere greche uff…

    Era:

    Aghios ò Theos, aghios ischyros, aghios athanatos, eleison imas!

    21 Gennaio, 2014 - 15:33
  7. Sara1

    Non prende nemmeno le faccine!!

    21 Gennaio, 2014 - 15:41
  8. Federico, scambiare l’ecumenismo con la frase di Jovanotti è sbagliato. Come intende Manuel76: “La ricerca del volto di Cristo che si riflette nelle chiese cristiane” mi sembra un’operazione tutt’altro che sincretistica.

    21 Gennaio, 2014 - 17:06
  9. Federico

    @Mattlar,
    non scambio l’ecumenismo con certa melassa relativista. Mi limitavo ad aggiungere una canzone a quella proposta da Clodine: se si mettono insieme troppe cose senza criterio il pasticcio è assicurato.
    L’ecumenismo in sé è un impegno serio e un dovere per tutti i cristiani che hanno a cuore l’unità in Gesù Cristo.

    21 Gennaio, 2014 - 17:51
  10. manuel76

    Federico, però questa sarebbe la settimana di preghiera x l’unità dei cristiani..

    21 Gennaio, 2014 - 20:38
  11. picchio

    più nel piccolo, ma già nel difficile, proviamo a fare una settimana di preghiera per l’unità dei commentatori del blog di Luigi 😉

    22 Gennaio, 2014 - 8:31
  12. Federico

    E allora preghiamo per l’unità dei cristiani (e per l’unità dei commentatori del blog):

    Signore nostro Gesù Cristo, proclamiamo con gioia la nostra comune identità nel tuo nome, e ti ringraziamo per averci invitato ad un dialogo d’amore con te. Apri i nostri cuori affinché possiamo condividere più perfettamente la tua preghiera al Padre che tutti siamo una cosa sola, in modo che, mentre camminiamo insieme, possiamo avvicinarci gli uni agli altri. Donaci il coraggio di portare insieme testimonianza alla verità, e di includere nel nostro dialogo anche coloro che fanno perdurare la divisione. Manda il tuo Spirito a renderci capaci di affrontare le situazioni in cui mancano la dignità e la compassione nelle nostre società, nelle nostre nazioni e nel mondo. Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace. Amen.

    22 Gennaio, 2014 - 9:04
  13. discepolo

    E’ dai tempi di Paolo Vi che si parla di riavvicinamento alla Chiesa Ortodossa , quanti anni sono passati più di 50? E non è stato fatto NULLA , se non parole , parole , parole, fiumi di parole…convegni, carta stampata…
    Eppure ciò che ci divide dalla Chiesa Ortodossa sono solo due semplici cose , che qualunque pontifece avrebbe potuto cambiare se davvero avesse oluto:
    la faccenda del filioque e la pretesa del vescovo di Roma di primato universale . la faccenda del filioque non ve la spiego tanto so che la sapete benissimo, vero? 🙂
    secondo i cattolici lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio, (nel Credo: ex patre filioque procedit)
    secondo gli ortodossi lo Spirito Santo procede solo dal Padre.
    A qualcuno gliene importa qualcosa della faccenda del filioque? penso proprio di no, penso anzi che la maggior parte dei fedeli dell’una e dell’altra chiesa non sappia neppure di cosa si stia parlando.
    la faccenda del Primato del vescovo di Roma sulla Chiesa universale è più complicata. ma con l’attuale Pontefice potrebbe essere risolta: Francesco ha detto che il primato è un primato di servizio e non di potere.
    benissimo . allora se le parole non sono vuote ed ipocrite formulette ma realtà le metta in atto: ammetta che il Vescovo di Roma non ha alcun POTERE sulle Chiesa orientali.
    Così sarebbero risolti i due puntii, dopo cinquanta anni e più di chiacchere.
    preghiamo pure , ma le preghiere a poco valgono se non vi è nessuna reale VOLONTA’ di cambiare i fatti.

    22 Gennaio, 2014 - 9:51
  14. manuel76

    O Dio compassionevole, tuo Figlio è morto sulla croce perché le nostre divisioni potessero essere annientate dal suo corpo lacerato. Eppure, noi lo abbiamo crocefisso ancora, e ancora e ancora con la nostra disunione, e con sistemi e prassi che ostruiscono la tua amorevole cura e minano la tua
    giustizia verso gli esclusi dai doni della tua creazione. Manda il tuo Spirito a soffiare vita e guarigione sulla nostra divisione, perché possiamo insieme rendere testimonianza alla giustizia e all’amore di Cristo. Cammina con noi verso il giorno in cui potremo condividere l’unico pane e l’unico calice alla comune mensa. Dio della vita, guidaci verso la giustizia e la pace. Amen.

    Discepolo, questa è una delle preghiere che ho trovato in rete.
    Dal tuo ragionamento uno non dovrebbe pregare nè per la pace, nè per la malattia di un congiunto. Ed effettivamente spesso preghi per dare conforto. Pregare perchè la porta del dialogo sia aperta è costruttivo: anche se non di raggiunge necessariamente un accordo pieno ci si predispone alla riconciliazione.

    Senza nessuna polemica, discutere più serenamente all’interno della cattolica ridiemensionando alcune posizioni aiuterebbe a mio avviso!

    Roger Schutz, con i suoi occhi di un azzurro intenso che illuminano chi lo guarda, continua a lavorare intensamente gomito a gomito con Max Thurian, Karol Wojtyla anche di lassù!

    22 Gennaio, 2014 - 11:35
  15. Clodine

    Non volevo essere irriverente e mi scuso per “il caffé della Peppina”; è vero che “de gustibus non disputandum est”:cinesi, ivoriani, arabi. Dal cus-cus- al riso alla cantonese- alla pietanza con le mani di certi villaggi africani il tutto ben venga, fintanto ci si riunisce in un agape fraterna tutto è concesso, ci mancherebbe. Ma quando si toccano tasti importanti (ammesso che l’approccio sia serio non romantico o peggio “pervasivo” tanto da comunicare realtà contraddittorie ordinate a promuovere a tutti i costi l’Unità dei cristiani) allora si veicola un concetto errato di Ecumenismo che è vero solo quando si mette al servizio della “Verità che ci fa liberi” e la ricerca sia “dialogica” (non ideologica, fumosa) e affinché “il popolo che giaceva nelle tenebre” possa vedere “una grande Luce” non ci si può accontentare del poco, ma si deve -imperativo-ricercare il tutto: la Verità tutta intera, l’unità nella pienezza, la comunione nella totale convergenza ” nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” non configurato , o meglio “imparentanto”con l’attività missionaria di stampo protestante -che si contrappone a quella cattolica- perché allora non si cammina nella Verità, ma nell’errore! Non ci possono essere “due ecumenismi”: sarebbe tempo si finisse con questa equivoca farsa. Lo stesso CVII in un Decreto esordisce e riafferma i principi Cattolici dell’Ecumenismo,prinicpi che rivendicano, in sostanza, alcune cose fondamentalmente: L’unità ed unicità della Chiesa,significata dall’Eucaristia; il “munus docendi, regendi et sanctificandi”, conferito da sempre alla Chiesa da Cristo stesso, compreso il primato di Pietro, ed altri principi che stridono con l’uso plurale di “chiese”…è inutile, ci troviamo sempre dinnanzi allo stesso “muro di gomma” dove tutto rimbalza miseramente…

    22 Gennaio, 2014 - 11:41
  16. Clodine

    Discepolo ha ragione!

    22 Gennaio, 2014 - 11:43
  17. Clodine

    Che l’Ecumenismo sia connaturale alla Chiesa è acclarato, mi sembra, e i falsi irenismi non edificano perché alla fine, come quando si sfoglia una margherita e si fam’ama non m’ama, ci si ritrova tra le mani un gambo da buttare! Stiamo contemplando, ci ricorda Luigi, la preghiera per l’Unità dei cristiani, dunque si parla di unità spirituale. Ma come può esistere, mi domando, un simile approccio se non vi è neppure coerenza sul significato di Grazia rettamente intesa con tutti i mezzi soprannaturali [ i Sacramenti ad esempio] che la invocano…e non credo che basti affidarsi allo Spirito Santo se manca quella “riforma”,o meglio, conversione interiore, personale, che raccolga questa unità nella Chiesa cementandola in un “cuor solo e un’anima sola” nell’unico corpo il cui capo è Cristo dentro lo stesso ovile condotto dall’unico Pastore…

    22 Gennaio, 2014 - 12:05
  18. Luigi Accattoli

    Scandalo delle divisioni. Così poco fa il Papa all’udienza generale: “Dobbiamo riconoscere sinceramente e con dolore che le nostre comunità continuano a vivere divisioni che sono di scandalo. Le divisioni fra noi cristiani sono uno scandalo, non c’è un’altra parola, sono uno scandalo! «Ciascuno di voi – scriveva l’Apostolo – dice: “Io sono di Paolo”, “Io invece sono di Apollo”, “E io di Cefa”, “E io di Cristo”» (1,12). Anche quelli che professavano Cristo come loro capo non sono applauditi da Paolo, perché usavano il nome di Cristo per separarsi dagli altri all’interno della comunità cristiana. Ma il nome di Cristo crea comunione ed unità, non divisione!”.

    22 Gennaio, 2014 - 12:40
  19. discepolo

    Scandalo delle divisioni.
    Intanto il cardinale maradiaga in una intervista a un giornale, ovviamente, ha detto che il futuro cardinale Muller , prefetto dell’Santo Uffizio e’ “troppo tedesco” cioè troppo
    fissato col vero e falso e dovrebbe essere più “flessibile”.
    ora che un Cardinale sudamericano , benchè il preferito del Papa regnante, accusi un prelato tedesco di essere troppo tedesco, mi pare di cattivo gusto , non tutti hanno la sfortuna.. pardon la fortuna di nascere in Sud America !!!, accusarlo poi di essere fissato col vero e falso mi sembra assurdo visto che tale prelato è il Prefetto del Sant’uffizio e custode della dottrina , con cosa dovrebbe essere fissato se non col vero e falso?
    chiedergli poi di essere più flessibile è una “santa furbizia” di stampo gesuita: così ogni prelato che difenderà la dottrina potrà essere accusato di essere poco flessibile!
    Le divisioni e le lotte ci sono anche fra cardinali: il cardinale Mariadaga, pur potentissimo favorito di Francesco, ha perso una buona occasione di mettere in pratica le parole pronunciate da Francesco stesso.
    ma tanto siamo abituati da tempo a questo comportamento ecclesistico. predicare bene e razzolare male!

    http://www.ilfoglio.it/soloqui/21575
    http://www.formiche.net/2014/01/21/maradiaga-muller-papa-francesco/

    22 Gennaio, 2014 - 15:04
  20. discepolo

    A proposito maradiaga ha detto che la Chiesa cambierà COMPLETAMENTE e che “siamo a un punto di non ritorno”.
    ha proprio ragione dal suo punto di vista! Siamo aun punto di non ritorno.
    si chima “apostasia” ed è stata profetizzata daTUTTI i profeti e i veggenti dei secoli scorsi.
    l’apostasia della chiesa cattolica a cominciare dai suoi vertici..
    Muller ha le ore contate, se non da’ subito ragione a Maradiaga e alla cricca oggi al potere e smette di pensare al vero e al falso! Muller deve diventare sud-americano , oggi tutti dobbiamo diventare sud-americani!

    22 Gennaio, 2014 - 15:09
  21. manuel76

    Clodine ok. Bisogna dialogare di ciò che è stato la negazione dei sacramenti, ma anche lo scandalo del potere temporale, il rifiuto del primato di Roma, ma anche delle ingiustizie e delle torture che la chiesa romana ha inflitto.

    Se si comincia però con l’accusa per ciò che è stato non si va molto lontano.
    Non basteranno decenni e non si potrà cancellare o risolvere tutto ciò che ha diviso.
    Ma che ci si parli tra vicini di casa allungando un po’ il collo sopra la siepe che divide le proprietà è importante!

    22 Gennaio, 2014 - 15:12
  22. discepolo

    http://www.lastampa.it/2014/01/21/blogs/san-pietro-e-dintorni/cardinale-contro-cardinale-Uysw2JEWU5DvslAMhMZsGI/pagina.html

    se non riescono ad andare d’accordo neppure fra cardinali come potete pensare che facciano la pace con quelli della Chiesa ortodossa?
    Mi sembra un utopia. anzi mi sembra come quelli del PD: non riscono mai ad andare d’accordo fra loro, sono divisi su tutto, si odiano a vicenda, Cuperlo se potesse sbranerebbe Renzi e mangerebbe il suo cuore e viceversa, peò si candidano a governare l’Italia??????
    più la gente è assurda e litigiosa piu’ invoca retoricamente l’unità, la pace ,
    l’ECUMENE.
    preghiamo s’ì, tanto pregare fa sempre bene. Preghiamo per il cardinale Mariadiaga e per il prox cardinale Muller, preghiamo per Renzi e preghiamo per Cuperlo, preghiamo per tutti, con la consapevolezza che le mnostre preghiere probabilmente lasceranno il tempo che trovano non perchè Dio non ci ascolti , ma per la fiacchezza , l’ipocrisia e la non sincerità delle nostre preghiere….

    22 Gennaio, 2014 - 15:20
  23. lorenzo

    Possibile che ci sia continuamente bisogno di avere qualcuno nel mirino su cui scaricare accuse ?
    Mai te stesso, ovviamente:chiunque altro, ma mai te stesso.
    Se proprio si vuole pregare pubblicamente per qualcuno, è bene che si preghi per se stessi, con sincerità e con dolore per lo scandalo intollerabile che stiamo dando .Con sincerità e con dolore.
    Ci si ritagli quelle nove righe di papa Francesco sullo scandalo delle divisioni, ce le si appiccichi sulla tastiera del pc e si leggano almeno dieci volte prima di scrivere qualsiasi cosa su questo e sugli altri blog.
    Una cosa è certissima: di ogni singola parola che abbiamo scritto e che scriviamo pubblicamente qui, Gesù Cristo in persona ci chiede conto.

    22 Gennaio, 2014 - 15:43
  24. discepolo

    Caro Lorenzo hai proprio ragione!!!.
    e allora io pregherò per me stessa.
    tu pregherai per te stesso.
    il cardinale Mariadaga pregherà per se’ stesso e forse si pentirà ( chissà?d i aver attaccato PERFIDAMENTE sui media un suo con-fratello..
    Eccetera eccetera eccetera.
    Certo ognuno pregherà per ciò che piuù li piace.
    Vorrei solo dirti che le parole del Papa sulle divisione sono da meditare da TUTTI.
    dunque anche da coloro che fanno dei tradizionalisti e di chi non s’adegua a un certo moo di pensare il bersaglio preferito.
    Le parole del Papa sulle divisioni, se hanno un senso, hanno un senso per TUTTI.
    e dunque anche per chi sputa nell’occhio del fratello tradizionalista !

    22 Gennaio, 2014 - 15:54
  25. discepolo

    Fra l’altro in questa “preghiera” universale si spera che qualcuno preghi anche per il prelato SCARANO e il suo fidanzato , il prete NOLI.
    Gente che ha maneggiato miliardi, che ha fatto la dolce vita e che a sentire le intercettazioni se la sono proprio goduta in tutti i sensi..
    Ma chi siamo noi per giudicare?
    Preghiamo, preghiamo, fratelli….

    22 Gennaio, 2014 - 15:59
  26. lorenzo

    perfettamente vero.
    quando poi si capirà che tradizionalismo e progressismo e compagnia a briscola sono dei totem che servono solo a nascondere la nostra distanza da Cristo, delle colossali palate di fango che ogni giorno cacciamo addosso a Lui, si potrà forse iniziare a fare veramente qualcosa per lui e per la sua chiesa.

    22 Gennaio, 2014 - 16:02
  27. lorenzo

    Pim pum, altri due nomi, altri due colpi, avanti il prossimo, e la giostra gira

    22 Gennaio, 2014 - 16:03
  28. discepolo

    Caro Lorenzo, scusami ma io prego veramente per il povero monsignor Scarano e per il suo povero amante il prete Noli.
    Non sto scherzando: proprio queste persone hanno più bisogno di preghiere!
    i giusti , i puri , i politicamente corretti , i giustamente seguaci dello spirito del Concilio , come penso sia tu, non hanno bisogno di preghiere1 Siete già dei giusti, dei buoni , dei fighi e quant’altro!
    Voi siete la creme della creme del cattolicesimo odierno1 Perchè pregare per voi>?
    no lasciatemi pregare per questo infame , maledetto mons. Scarano e per il suo altrattento infame e maledetto amante il prete Noli!
    Loro hanno bisogno di preghiere: hanno tradito Cristo per Satana.
    Non è una cosa strana, succede. succede caro Lorenzo più di quel che tu pensi.
    tradire Cristo per Satana e le sue pompe: denaro, piacere.
    Non è così strano. Anzi.
    preghiamo per queste persone. Noi ci crediamo TANTO migliori di loro .
    Ma lo siamo?????????????????????

    22 Gennaio, 2014 - 16:13
  29. lorenzo

    Assolutamente no, proprio per niente.
    Mai sentito un giusto e un figo in vita mia. Un buono talvolta sì- sai, quelle cazzate del tipo ” sono troppo buono” ecc.”- finché i fatti non si sono incaricati di farmi toccare con mano che sono pieno di cagnina e so essere un vero stronzo anch’io: oltre la media, se mi ci metto.
    Cristo lo tradisco tutti i giorni, sai che novità, e talvolta non deve maco scomodarsi Satana, basto a me stesso egregiamente.

    22 Gennaio, 2014 - 16:18
  30. Sara1

    Lo sapete che da quando fate questi discorsi mi son convinta davvero che gli uomini sono cattivi?
    Passo per strada guardo le persone e mi dico: ha ragione Lorenzo siamo ontologicamente maligni, sono io ad illudermi del contrario.
    Una massa dannata avrebbe detto Agostino.
    Un mondo in cui non c’è mai stata nessuna redenzione altrimenti riusciremmo a stare 5 minuti senza litigare.

    22 Gennaio, 2014 - 16:24
  31. lorenzo

    “anche” maligni, però.

    22 Gennaio, 2014 - 16:24
  32. lorenzo

    La redenzione c’è stata eccome, ma bisogna poi che io accetti di farmi redimere.

    22 Gennaio, 2014 - 16:27
  33. …e pensare che io ho appena finito di dire che Dio ci ha creati buoni, perchè a Sua immagine, e che quando incontriamo la bontà la sentiamo come connaturale, e riconosciamo il bene e il bello…

    Sara, andiamo a passeggio insieme? Così ci facciamo forza a vicenda
    😉

    22 Gennaio, 2014 - 16:31
  34. Sara1

    Perché quel cardinale ha dovuto offendere Müller?perche’ difendere l’indissolubilita del matrimonio e’ cosa da arcigni e controversi conservatori come se non lo trovassi nero su bianco nel Vangelo come se la Genesi, il cantico dei Cantici e le parole di Gesù fossero solo due paragrafi del catechismo da riscrivere?

    Forte come la morte l’amore, tenace come gli inferi e’ la passione, le sue vampe sono vampe di fuoco una fiamma del Signore.

    22 Gennaio, 2014 - 16:32
  35. lorenzo

    certo che riconosciamo il bene e il bello, ma questo non ci vaccina per niente dal male e dal brutto.
    Altrimenti Cristo, che sarebbe mai venuto a fare fra di noi?
    Saremmo già stati salvi ” per creazione”.

    22 Gennaio, 2014 - 16:37
  36. lorenzo

    Bella domanda, Sara.
    Ne ho una anch’io.
    Perché i cattolici dei blog devono passare il tempo e darsi pancate in testa tra progr e tradiz e a dare voti a preti, suore, vescovi, cardinali e papi?

    22 Gennaio, 2014 - 16:39
  37. discepolo

    Caro Lorenzo e’ovvio che o cattolici del blog o non del blog passino il tempo. A chiedersi cosa pensi il Papa di questa o quell’altra cosA. I cattolici di questi blog come ogni altro cattolico hanno ben chiara la dottrina cqttolica,hanno ben chiqro ip Magistero,ben conoscono le Sacre Scritture. I cattolici di questo blog non sono deglu igjoranti e degli eretici. I vattolici di quewto blog sono dei fedeli cattolixi dellq aChoesa!

    22 Gennaio, 2014 - 17:10
  38. lorenzo

    bene, e allora che, in questo blog, si comportino come tali

    22 Gennaio, 2014 - 17:23
  39. FABRICIANUS

    Sinceramente, hanno sorpreso un po’ anche me, le parole del card. Maradiaga verso l’attuale prefetto della CDF e prossimo card. Muller.

    Boh, non so….Di certo l’aspetto dei Sacramenti ai divorziati risposati va comunque approfondito e, forse rivisto, a mio modesto avviso.

    P.S. Mi permetto di segnalare che oggi della vicenda Maradiaga-Muller ne parla anche il nostro padrone di casa sul Corriere della Sera.

    Ciao a tutti.

    22 Gennaio, 2014 - 17:45
  40. Sara1

    Sicuramente bisogna dare risposte adeguate alla situazione attuale, fanno benissimo ad affrontare la questione ma Müller non è affatto un teologo tedesco che vede solo lo schemino bene o male e ascolta solo la sua cerchia.
    Per amore di verità bisogna dirlo.

    22 Gennaio, 2014 - 17:53
  41. lorenzo

    e- per amore di verità- fai bene a dirlo.
    Altro è tirare fuori il timbro e mettersi a marchiare di stupidità, perfidia, predicar bene e razzolar male , e chi piu’ ne ha piu’ ne metta.
    Tirar pancate mica ce l’ha ordinato il medico..

    22 Gennaio, 2014 - 18:14
  42. Sara1

    Nemmeno dare interviste con cui attaccare la cdf, al limite basta il telefono. (Anni fa Benedetto fece lo shampoo al cardinale di Vienna per un fatto simile).

    22 Gennaio, 2014 - 18:23
  43. lorenzo

    Giusto.
    Tuttavia: che il papa faccia lo shampoo a un cardinale ha un senso compiuto, che lo faccia io, piripallo qualunque, solo perché internet e Luigi o chi per esso mi mette a disposizione uno scrannetto improvvisato fa ridere il pollame. Questa storia che ogni santo giorno uno si piazzi lì , occhiali in punta al naso, e dia voti e pareri a dx e manca è ridicola, dai.
    mi rifiuto di credere che Cristo ci abbia piazzato gli occhi addosso e scelto uno a uno perché noi ci mettiamo a fare le comari linguacciute travestite da santa inquisizione

    22 Gennaio, 2014 - 18:37
  44. Sara1

    Va bene però in giro c’è un clima più che da riforma da rottamazione permanente manca solo di sentite Müller chi?
    Non cominciassero anche loro…
    (fine polemica torno in silenzio)

    22 Gennaio, 2014 - 18:46
  45. Luigi Accattoli

    Io non trovo nulla di male nel fatto che due cardinali discutano anche pubblicamente. Sappiamo che discutevano Pietro e Paolo nella prima Comunità e sempre hanno discusso i santi padri da allora a oggi.

    22 Gennaio, 2014 - 18:53
  46. Sara1

    In poche parole gli ha detto che è un ottuso teologo tedesco che non conosce il mondo come discussione si può far meglio.

    Alla fine mi pare siano entrambi d’accordo sulla nullità no?

    Poi è’ il clima che mi infastidisce, in Germania hanno già scaldato i motori sulla questione senza sarebbe tutto molto più morbido.

    22 Gennaio, 2014 - 19:02
  47. Marilisa

    “tradire Cristo per Satana e le sue pompe: denaro, piacere.
    Non è così strano. Anzi.”

    Discepolo, tutti quei punti interrogativi non ce li aspettavamo, almeno io no.
    Sa che mi ha convinta?
    Comunque, lei che è una cattolica tanto per bene, non ha mai “tradito” Cristo?
    Prima faccia un serio esame di coscienza e dopo la smetta di dire amenità quali solo lei sa dire. Ma anche qualcun altro non scherza.

    22 Gennaio, 2014 - 21:12
  48. picchio

    Sara come ricorda anche Luigi nel suo articolo è da molti anni che in Germania si discute di questo, da ben prima l’ elezione di Francesco.
    Credo che molto dipenda dal fatto che i cattolici tedeschi, come i luterani, devono registrarsi ad una Chiesa e pagare la ” decima”. Per un cattolico tedesco deve essere difficile continuare a essere registrato ( se chiedi la cancellazione non puoi più avere il funerale religioso, ad esempio e molti ci tengono ancora), pagare un bel po’ di tasse alla Chiesa e poi essere escluso dai sacramenti. Per noi Italiani è più facile “scivolare via”, non praticare più, non ci sono conseguenze visibili, alla fine possiamo avere il nostro funerale religioso.

    22 Gennaio, 2014 - 22:38
  49. Sara1

    Cara Picchio ho seguito anche negli anni scorsi questa questione so che è un campo minato, ad ogni timida apertura vi sono le solite fughe in avanti, per questo credo Müller abbia messo le cose in chiaro.
    Con tutto spero di possa venire incontro a tante situazioni difficili. (Penso soprattutto a chi il divorzio lo subisce).

    22 Gennaio, 2014 - 23:49
  50. Clodine

    Contrario di “Ameno” …
    antipatico, sgradevole, demoralizzante, deprimente, banale, pedante, brutto, , fastidioso,, squallido, tenebroso, tetro, triste ||
    V. anche :opprimente, pesante, soffocante.

    Aggettivi che ben si coniugano con chi non perde occasione,in modo malevolo, gratuito, cattivo diirride, ridicolizza le altrui convinzioni di fede e brandire la “coscienza” come clava per picchiare il suo vicino, ma del quale non si serve mai per sé stesso.

    23 Gennaio, 2014 - 5:20
  51. Clodine

    @ corrige refuso: irridere, ovvero, schernire.
    E aggiungo: quando si schernisce per ferire, in modo pretestuoso -[ lei che è una cattolica tanto per bene, non ha mai “tradito” Cristo?]- e la battuta diventa oscena,inquisitoria, dovrebbe indignare…
    Qualcuno disse sull'” l’ironia che “è uno sviluppo anormale , come quello del fegato delle oche di Strasburgo, alla fine uccide chi la fa”.
    Senza scomodare Strasburgo i palmipedi li trovi dappertutto, scacarciano anche sui pianerottoli, purtroppo…fortuna che il verso dell’oca non fa eco!

    23 Gennaio, 2014 - 5:51
  52. Clodine

    Spesso nelle discussioni religiose, nella fattispecie tra i Vescovi in questione, non si ricerca tanto la Verità quanto la conferma ai propri principi…

    23 Gennaio, 2014 - 6:56
  53. manuel76

    Mi sembra che siamo, e mi metto dentro anche io, tutti/e un po’ suscettibili e scattanti, pronti/e a trovare il pretesto per fare scattare la polemichina!

    nOnRiUsCiAmOaDaBbAsSaReUnPoChInOlAtEnSiOnEvIsToL’aRgOmEnToDiDiScUsSiOnE?

    23 Gennaio, 2014 - 8:49
  54. Luigi Accattoli

    Per chi ha letto il mio articolo pubblicato dal Corsera di ieri e qui linkato nel commento delle ore 18, 50 di ieri. Riportavo un’affermazione del cardinale Ratzinger che io credo destinata a costituire la base della principale innovazione cui mirano gli addetti ai lavori. E’ alla pagina 237 del libro intervista “Il sale della terra” pubblicata in Italia dalla San Paolo nel 1996. Nel commento seguente la do per esteso.

    23 Gennaio, 2014 - 9:05
  55. Luigi Accattoli

    Ratzinger 1996: “In futuro si potrebbe anche arrivare a una constatazione extragiudiziale della nullità del primo matrimonio. Questa potrebbe forse essere constatata anche da chi ha responsabilità pastorale sul luogo. Tali sviluppi nel campo del diritto, che possono semplificare le cose, sono pensabili”

    23 Gennaio, 2014 - 9:06
  56. Federico

    Clodine,
    almeno il fegato d’oca è buono…
    Qui c’è solo la cattiveria di una persona invecchiata male.

    23 Gennaio, 2014 - 9:07
  57. Sara1

    Sui divorziati e risposati esclusi dai sacramenti, Hans Küng ha scritto: «Il Papa vuole andare avanti, il prefetto della fede frena».
    «Guardi, a Magonza abbiamo una grande tradizione del Carnevale…Io sono e sarò sempre con il Papa. La verità è che non possiamo chiarire queste situazioni con una dichiarazione generale. Sui divorziati e risposati civilmente, molti pensano che il Papa o un sinodo possano dire: riceveranno senz’altro la comunione. Ma non è possibile, così. Anche la prassi ortodossa della “seconda unione” non è uniforme e gli stessi ortodossi la tollerano senza favorirla. Un matrimonio sacramentale valido è indissolubile: questa è la prassi cattolica riaffermata da Papi e Concilii, in fedeltà alla Parola di Gesù. E la Chiesa non ha l’autorità di relativizzare la Parola e i Comandamenti di Dio».

    Francesco ha detto che i sacramenti non sono per i «perfetti» e possono essere un «aiuto»…
    «Certo che il sacramento è una grazia, non siamo pelagiani! Il Papa ne ha giustamente richiamato l’aspetto medicinale. Ma ci sono delle condizioni obiettive. Una situazione irregolare nel matrimonio è un ostacolo oggettivo a ricevere l’Eucarestia. Non va vissuto come una punizione: non lo è. E non impedisce di partecipare alla Messa».

    E allora non c’è niente da fare?
    «Le cose non stanno così. Dobbiamo cercare una combinazione tra i princìpi generali e la situazione particolare, personale. Trovare soluzioni ai problemi individuali, ma sempre sul fondamento della dottrina cattolica. Non si può adeguare la dottrina alle circostanze: la Chiesa non è un partito politico che fa sondaggi per cercare consenso. È necessario un dialogo concreto, pastorale. Ci sono situazioni differenti da valutare in modo differente».

    La soluzione è l’annullamento del matrimonio?
    «Se ci sono le condizioni per dichiararlo nullo, sì. Per questo abbiamo i tribunali ecclesiastici…».

    Ma è possibile se si hanno figli?
    «Sì, non sono i figli che fanno la validità ma il consenso tra coniugi consapevoli del sacramento. In molti Paesi ci sono solo resti della tradizione cristiana, si è perso il senso, c’è una confusione totale».

    http://lettura.corriere.it/debates/i-nuovi-eretici-oggi-aggrediscono-l%E2%80%99uomo/

    23 Gennaio, 2014 - 9:26
  58. Sara1

    Luigi sul facilitare l’annullamento mi pare assolutamente concorde anche Müller .
    In ogni caso spero che il sinodo rifletta anche sul perché un gran numero di matrimoni dopo pochi anni di rivela nullo.

    E torniamo li’: ci si crede ancora all’indissolubilita’ del matrimonio?
    Il mese scorso c’era un servizio su Jesus che diceva più o meno di no che l’amore finisce e buonanotte.
    Ma il sacramento del matrimonio e’ una cosa diversa da un sentimento, il punto tutto sommato mi pare questo e richiede una discussione molto più ampia che dar la comunione si o no.

    In ogni caso l’articolo di Müller contestato e’ questo:

    http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/muller/rc_con_cfaith_20131023_divorziati-risposati-sacramenti_it.html

    23 Gennaio, 2014 - 9:33
  59. Clodine

    sopratutto, caro federico, a qualcuno forse sfugge che c’è un limite oltre il quale ci si deve fermare…OK? Ed uno di questi è sentenziare sugli “esami di coscienza” altrui, che non è , né può essere, oggetto di discussione punto
    Non si fa..Qui la “polemica” non c’entra proprio niente.Si può discutere di tutto ed essere d’accordo su nulla, ma andare a sfrugugliare per il gusto di punzecchiare nella carne viva [coscienza] … è sintomatico di una povertà spirituale notevole…

    23 Gennaio, 2014 - 9:39
  60. Luigi Franti

    Scrive Sara1: «Ma il sacramento del matrimonio e’ una cosa diversa da un sentimento, il punto tutto sommato mi pare questo e richiede una discussione molto più ampia che dar la comunione si o no».

    Concordo. Mi pare che il problema sia addirittura che si è largamente persa, tra i cattolici, la coscienza di che cos’è il sacramento. Non intendo solo il sacramento del matrimonio, ma tutti i sacramenti, a partire dal battesimo e dall’eucarestia.

    23 Gennaio, 2014 - 10:00
  61. manuel76

    Be Clodine, è divertente punzecchiarsi un po’…forse facendolo con maggiore simpatia diventerebbe stimolante e non farebbe scattare le difese immunitarie…

    23 Gennaio, 2014 - 10:21
  62. Federico

    @Sara,
    non serve scomodare insigni teologi e cardinali: basta un semplice parroco di campagna (uno di quei pastori che piacciono tanto a papa Francesco) per arrivare alla conclusione che se il matrimonio è “indissolubile” allora la sua “dissoluzione” non può essere senza conseguenze, non si può far finta di niente. Se c’è stata una rottura della comunione ecclesiale, questa purtroppo rimane. Lo stesso parroco però capisce bene che bisogna anche saper accogliere gli ex coniugi dopo la separazione e aiutarli a sentirsi parte della comunità. Come fare? Bisognerà avere molto equilibrio e ponderare con la massima attenzione ogni nuova iniziativa. Non si può pensare di risolvere tutto con un “fiat” o con due righe in calce ad un documento, fosse pure emanazione di un sinodo o della carità del Papa. Bisogna salvare entrambi gli aspetti, altrimenti sviliamo i sacramenti tutti: matrimonio ed eucarestia. Ci sta che, come scrive Franti (e condivido), una società sempre più secolarizzata e relativista abbia perso il valore dei sacramenti, ma compito della Chiesa è proprio quello di insegnare, trasmettere la fede, amministrare i sacramenti. La Chiesa stessa è sacramento, cioè segno della presenza di Dio in questo mondo, e non può certo accettare che ne venga “annacquato” il significato, neppure in cambio del consenso della simpatia del mondo.

    23 Gennaio, 2014 - 10:22
  63. manuel76

    Sui matrimoni, capita che, per esempio se ci sono dei figli, possa essere non felice la scelta di chiedere la “dichiarazione di nullità”.
    Il figlio legittimamente si chiederebbe: in che famiglia son nato, se matrimonio non c’è mai stato?

    Non è cosa di poco conto.

    Personalmente preferirei decisamente una soluzione all’Ortodossa: ammettere un (uno soltanto, per esempio) errore umano.

    23 Gennaio, 2014 - 10:28
  64. Marilisa

    “Mi pare che il problema sia addirittura che si è largamente persa, tra i cattolici, la coscienza di che cos’è il sacramento. Non intendo solo il sacramento del matrimonio, ma tutti i sacramenti, a partire dal battesimo e dall’eucarestia.”

    Più che “essersi persa”, io direi che la coscienza dei sacramenti è SEMPRE stata poco avvertita.
    Si è andati dietro, il più delle volte, ai rituali guardati come TRADIZIONE da seguire, in cui incanalarsi per semplice abitudine.
    E questo avviene in tutte le culture.

    23 Gennaio, 2014 - 10:55
  65. Federico

    Il problema è sicuramente complesso.
    Un sacerdote che conosco sostiene che la maggior parte dei matrimoni che celebra sono nulli, dato che gli sposini non hanno piena consapevolezza di quello che stanno compiendo, nonostante la buona volontà e la frequentazione (comunque utile e spesso fruttuosa) dei corsi prematrimoniali. Una volta fatto il “consenso”, il sacerdote non può negare il matrimonio. E’ vero che, sempre secondo questo sacerdote, questi stessi matrimoni con il tempo possono diventare “validi”, perché gli sposi maturano e la grazia sostiene il loro percorso di coppia. Ma non è automatico e molti rimangono nulli, anche senza un riconoscimento formale.

    23 Gennaio, 2014 - 10:55
  66. manuel76

    Federico…son problemi grossi e anche un affronto solo pastorale è complicato e richiede tanta intelligenza. Certo non si può lasciare tutto sulle spalle dei parroci di buon senso.

    Aggiungo con preoccupazione il tentativo in alcune diocesi di riportare la cresima prima della prima comunione, cresimando persone sempre più giovani, come un tempo…pur di aumentare il numero dei cresimati.

    Ho 37 anni, vado a messa in varie chiese la domenica, spesso sono il più giovane presente.

    23 Gennaio, 2014 - 11:22
  67. Marilisa

    È divertente vedere come qualcuno, ben individuabile, si affanni a trovare ogni spunto possibile e immaginabile per attaccare ridicolmente, magari sfogliando istericamente un vocabolario ( quale?), chi viene visto come un odioso fautore di una religiosità meno convenzionale e molto più attinente all’autentico messaggio del Cristo.
    Chi poi, dimostrando una frustrazione senza uguali, vuol dare man forte ad una persona che non avrebbe bisogno di avvocati difensori, peraltro mediocri, in tutta evidenza si intromette malamente negli affari altrui con risultati disastrosi sotto ogni punto di vista.
    Consiglierei qualche attimo di riflessione prima di decidere di ingigantire una questione di non facile soluzione.
    Consiglierei, soprattutto, di occuparsi degli affari propri.
    E RIBADISCO il concetto che ognuno dovrebbe fare un serio esame di coscienza su di sé prima di GIUDICARE che gli altri, solo perché la pensano diversamente, tradiscono il Cristo e vanno con Satana.

    23 Gennaio, 2014 - 11:35
  68. nicoletta z.

    Ratzinger 1996: “In futuro si potrebbe anche arrivare a una constatazione extragiudiziale della nullità del primo matrimonio. Questa potrebbe forse essere constatata anche da chi ha responsabilità pastorale sul luogo. Tali sviluppi nel campo del diritto, che possono semplificare le cose, sono pensabili”.

    Constatazione extragiudiziale della nullità, affidata a chi ha responsabilità pastorale (ecco la flessibilità invocata da Maradiaga). E quindi – considerando le parole del parroco riportate da Federico, e quelle del cardinale Quarracino riportate da papa Francesco – l’annullamento “de facto” di almeno metà dei matrimoni.
    Ma allora la soluzione al problema è già contenuta nella dottrina stessa: non osi l’uomo separare… a meno che…

    23 Gennaio, 2014 - 11:38
  69. Marilisa

    “Un sacerdote che conosco sostiene che la maggior parte dei matrimoni che celebra sono nulli, dato che gli sposini non hanno piena consapevolezza di quello che stanno compiendo….”

    Quel sacerdote dice esattamente quello che io ho sempre pensato e detto.

    23 Gennaio, 2014 - 11:39
  70. Sara1

    Lasciare la dichiarazione di nullità al parroco mi pare esagerato sarebbe come affidare le sentenze di divorzio al sindaco!!!

    23 Gennaio, 2014 - 11:45
  71. nicoletta z.

    Nota a margine: il prete Noli, arrestato con Scarano e ricordato da Discepolo alcuni commenti sopra, era il parroco dei miei due nipoti, che da lui hanno ricevuto la prima comunione, da lui sono stati preparati alla cresima e alla cui messa andavano tutte le domeniche. In famiglia c’è un “tantinello” di maretta… Cercavo di dimenticarmene, ma il commento di Manuel su cresime e comunioni mi ha sbattuto ancora davanti al fatto.
    Chiedo venia.

    23 Gennaio, 2014 - 11:46
  72. manuel76

    Nicoletta, mi spiace, non era mia intenzione 🙂

    Matrimonio “celebrato” 4 anni fa. Conoscevo gli sposi.
    Hanno celebrato il matrimonio non concordatario…vale a dire solo in chiesa e con valore solo religioso.
    Potete immaginate la motivazione geniale?
    Ovvia…una sorta di “prova di matrimonio” che rende felici più della convivenza non ufficiale.
    Risultato: dopo sei mesi ciascuno per la propria strada, senza effetti o strascchi civili.

    Nullità palese…vista la stupidità grave degli sposi!

    Intelligente anche il parroco…

    23 Gennaio, 2014 - 13:40
  73. Clodine

    Lo credo, lo credo bene…nicoletta; se non fosse che i Sacramenti sorpassano di gran lunga l’umana miseria, in questo caso “lordura”, ci sarebbe di che inorridire. Anzi : ci troveremmo già con un piede nello stige, sommersi, come siamo da quel relativismo , apostasia,che contraddice la fede, mistifica, inganna.
    Grazie a Dio, il sacerdote in questione, fosse anche la creatura più indegna, non inficia l’azione redentrice dei sacramenti che restano efficaci perché sovrannaturali: l’unica arma contro il “mysterium iniquitatis “. Per chi volesse approfondire il tema consiglio la “Seconda lettera ai Tessalonicesi (2 Ts 2, 1):

    23 Gennaio, 2014 - 13:49
  74. Federico

    @Marilisa,
    l’analisi può anche essere la stessa, ma le conclusioni mi sembrano diverse. Se molti matrimoni sono nulli, dovremo impegnarci tutti quanti di più (i catechisti nella formazione dei giovani, i sacerdoti nella guida spirituale, i laici sposati nella testimonianza credibile, la comunità nell’accompagnamento delle giovani coppie e nella preghiera), non limitarci a dire che l’indissolubilità del matrimonio è retaggio del passato e che si deve consentire anche ai separati di fare la comunione…

    23 Gennaio, 2014 - 14:26
  75. lorenzo

    Concordo anch’io con la considerazione del sacerdote riportata da Federico.
    Paradossalmente, il problema non è tanto- come si tende a dire – che non ci si sposa piu’ in chiesa, ma che ci si sposa ANCORA TROPPO in chiesa, senza avere idea di quello che si fa.

    23 Gennaio, 2014 - 14:42
  76. Luigi Accattoli

    A Sara e Nicoletta un paio di precisazioni. Quando Ratzinger dice che la nullità “potrebbe forse essere constatata anche da chi ha responsabilità pastorale sul luogo” intende dire dal vescovo o da chi il vescovo abbia a ciò delegato, non dal parroco. Che questa sia la sua mens si deduce da come era formulata nel 1993 la proposta dei vescovi tedeschi Karl Lehmann, Walter Kasper e Oskar Saier, e dal tenore della “Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica” inviata dal cardinale Ratzinger l’anno seguente.

    23 Gennaio, 2014 - 15:16
  77. Luigi Accattoli

    Seconda precisazione sulla disponibilità di Müller a un ampliamento delle forme di riconoscimento della nullità: Müller non condivide la via extragiudiziale, è molto chiara questa sua esclusione nel testo pubblicato sull’Osservatore del 28 ottobre. A mio parere è questa sua contrarietà che Rodriguez Maradiaga ritiene rigida.

    23 Gennaio, 2014 - 15:17
  78. Luigi Accattoli

    Da una visitatrice che non vuole mettere il nome ricevo questo messaggio:

    Caro Luigi, il fatto è che la via giudiziale per le dichiarazioni di nullità è oltremodo complicata, purtroppo. Pensa che oggi sono obbligatori due gradi di giudizio. Significa che se nel primo, nel tribunale ecclesiastico regionale, i coniugi ottengono il riconoscimento di nullità e non fanno ricorso, la causa passa comunque al secondo grado, che si svolge non più nella stessa sede ma nel tribunale ecclesiastico prefissato (per il Triveneto il tribunale lombardo, per l’Emilia Romagna il triveneto, per la Toscana l’emiliano e così via) con l’aggravio comprensibile di tempo e di spese per gli sposi, per non parlare degli aspetti affettivi. Dopo questo percorso obbligatorio, solo se uno dei due fa ricorso c’è il terzo grado presso la Rota romana.
    Allora: anche una semplificazione di tale prassi sarebbe già un gran passo avanti. Molti canonisti invocano da tempo la non obbligatorietà dei due gradi di giudizio, anche perchè le prassi di nullità in altri paesi del mondo (vedi USA) sono poco più che formalismi (questionari e interrogatori per telefono, p. es.), mentre qui sono procedimenti lunghi e dolorosi.
    Maradiaga ha ragione, sa come funzionano le cose nella realtà, è inutile mantenere rigide strutture che tendono a preservare l’ideale ma che hanno un peso enorme solo su una minima parte dei cristiani nel mondo…
    Dopo di che, la questione della comunione ai divorziati risposati è molto complessa, chiama in causa non solo il sacramento dell’Eucaristia, ma il Matrimonio, la Penitenza e, insieme al tema sacramentale, il senso della sessualità umana e cristiana.
    Come spiegare coerentemente il fatto che se due divorziati risposati vivono insieme senza avere rapporti sessuali possono accostarsi alla Comunione? Il Matrimonio allora è ridotto solo alla dimensione sessuale? E tutte le altre dimensioni che tanto sottolineiamo, amore reciproco, sostegno, condivisione di vita e di affetti? Così l’unico peccato senza perdono (un tempo erano tre i peccati che allontanavano dalla comunione e chiedevano penitenza pubblica: omicidio, apostasia, adulterio) sarebbe ancora e sempre materia ‘de sexto’?
    Non ho risposte. Solo tante domande e insieme tanta comprensione per le difficoltà dei nostri pastori, da Muller a Maradiaga, da Francesco a Benedetto, nel trovare una soluzione che sia secondo il cuore di Dio.

    23 Gennaio, 2014 - 16:52
  79. Sara1

    A me pare che Müller non parlasse di tribunali opponendosi in modo particolare a soluzioni extragiudiziarie al massimo si opponeva alla via proposta dai vescovi di Friburgo secondo cui basta la coscienza del singolo per accedere alla comunione.
    Poi ammetto di pensarla come Manuel e di avere simpatia per la prassi ortodossa. (Anche se capisco bene perché è poco praticabile).

    23 Gennaio, 2014 - 17:41
  80. Luigi Franti

    «Come spiegare coerentemente il fatto che se due divorziati risposati vivono insieme senza avere rapporti sessuali possono accostarsi alla Comunione? Il Matrimonio allora è ridotto solo alla dimensione sessuale?»

    La questione è mal posta; se posta correttamente, trova da sé la sua soluzione. Due divorziati risposati per la chiesa non sono affatto risposati perché il loro cosiddetto secondo matrimonio tale non è. Sono due persone che convivono more uxorio e l’impedimento a fare la comunione nasce dal fatto di avere rapporti sessuali fuori dal matrimonio. Qualora decidessero di astenersene, l’impedimento cadrebbe. Mi sembra del tutto coerente.

    23 Gennaio, 2014 - 17:41
  81. Sara1

    La visitatrice pone però giustamente l’accento sulla “limitatezza” del ridurre l’adulterio al semplice atto sessuale come se un rapporto affettivo profondo, il convivere e il condividere un progetto di vita comune non fossero ugualmente “adulterio”

    23 Gennaio, 2014 - 17:47
  82. Luigi Franti

    Sull’accertamento della nullità per via extragiudiziale ci andrei cauto: da che mondo è mondo il processo, con il salutare principio della dialettica tra parti contrapposte e la terzietà di un giudice (possibilmente collegiale), è considerato il sistema “meno peggiore” per arrivare a qualcosa di simile alla verità …
    Del resto, non so voi ma io conosco abbastanza bene diverse persone che, anche con il sistema attuale, hanno avuto il riconoscimento di nullità di matrimoni che, per quello che può capirne un osservatore esterno, erano sicuramente esistiti. Non mi permetto di discutere le sentenze dei tribunali ecclesiastici, … ma quei due amici che ho conosciuto per vent’anni e son stato tante volte da loro e conosco i loro figli ecc. ecc. … e che adesso si scopre che non sono mai stati sposati … beh, sarà come dicono loro, ma a me (e a tutti) per vent’anni son sembrati proprio sposati …
    (Marilisa: era un exemplum fictum. Non ti affaticare)

    23 Gennaio, 2014 - 17:51
  83. Luigi Franti

    In effetti, Sara1, «un rapporto affettivo profondo, il convivere e il condividere un progetto di vita comune» di per sé non costituiscono adulterio né fornicazione. Tra l’altro sono lecitamente possibili anche a due persone dello stesso sesso.

    23 Gennaio, 2014 - 17:55
  84. Marilisa

    “l’analisi può anche essere la stessa, ma le conclusioni mi sembrano diverse”
    (Federico)

    Io in verità non avevo espresso alcuna conclusione.
    Certo che la Chiesa, in tutti i suoi componenti, deve impegnarsi di più nel far comprendere il valore dei sacramenti. Mai detto il contrario.
    Ho sempre sottolineato che il matrimonio in chiesa fatto unicamente per seguire la tradizione ( ed è la maggior parte dei casi) non ha un vero significato religioso, ma è solo apparenza. Tutto qui.
    A questo punto mi pare logico equiparare il matrimonio in chiesa a quello solo civile. Quest’ultimo però viene considerato dalla Chiesa come “convivenza” e dunque “peccato”.
    La contraddizione si riesce a vederla o no?

    23 Gennaio, 2014 - 17:57
  85. Sara1

    Marilisa per quello che capisco se un matrimonio “solo in Chiesa” viene dichiarato nullo in pratica e’ equiparato in tutto ad una semplice convivenza.

    23 Gennaio, 2014 - 18:00
  86. Marilisa

    No, non mi affatico, L.Franti. Non foss’altro perché quando leggo il suadente “non ti affaticare”, mi viene da ridere fino alle lacrime.
    Però non posso trattenermi dal fare osservare a tutti quelli che hanno un po’ di sale nella zucchetta bislacca, che pretendere da due divorziati risposati di vivere come se fossero fratelli è roba da extraterrestri.
    Mi chiedo se chi ha stabilito un’assurdità del genere vivesse in questo mondo o in un mondo virtuale dove l’amore è di pura fantasia.
    E ancora una volta non posso fare a meno di ridere di gusto.
    Se poi penso ai non pochi matrimoni religiosi resi nulli solo per le raccomandazioni di alti prelati e per le ricche prebende passate sottomano, allora non rido per niente, e mi sento sconvolta dall’ipocrisia gigantesca che regna in certi ambienti.

    Sara, il comprendonio mi dice che quel matrimonio lì era una sorta di convivenza. Quindi, si trattava di “peccato” ?
    È la Chiesa che deve esprimersi al riguardo.
    Io, che–come si sa– sono un’eretica, ho delle idee ben precise.

    23 Gennaio, 2014 - 18:32
  87. Marilisa

    Per non parlare poi di quei matrimoni solo religiosi, e non civili, celebrati con lo scopo preciso di evitare la perdita di pensioni di reversibilità che il matrimonio civile abolirebbe.
    Qui, a mio parere, la Chiesa è connivente con un andazzo che a me non sembra limpido.
    Ma prima di tutto viene il matrimonio in chiesa ( che bello!!), poi tutto il resto.
    Qualcosa non mi quadra in questo modo di fare.
    Se qualcuno, magari un prete, potesse propormi qualche valida giustificazione, gliene sarei grata.

    23 Gennaio, 2014 - 18:49
  88. manuel76

    Il matrimonio civile è una cosa nettamente diversa da quello religioso.
    E’ curioso però osservare, concordo Marilisa, come il rifiuto del matrimonio civile possa indurre il sospetto che quello religioso non sia affrontato con la giusta consapevolezza di ciò che si sta facendo.

    Io non amo l’approccio dell’arricchire la casistica di vizi accettabili per dichiarare nullo il matrimonio.
    Preferirei che si riconoscesse un errore umano e si cercasse di compensarlo, vedendo positivamente la nuova eventuale relazione quando questa fosse segno per esempio di maturazione umana la dove invece vi era stato un “primo matrimonio” azzardato con superficialità.

    Anche la visione positiva della sessualità, non solo come procreazione, ma anche come consolidamento del legame di coppia aiuterebbe.

    24 Gennaio, 2014 - 9:59
  89. Sara1

    Non ho capito sinceramente questa cosa del matrimonio civile e religioso: sono diversi mi pare che la badante che si sceglie il vecchietto per ereditare in fretta abbia più interesse a fare quello civile.
    Una coppia di amici si è sposata solo con il rito religioso perché lei aveva già avuto un divorzio civile. Hanno regolarizzato in comune dopo dieci anni e un figlio.
    Sono una coppia molto solida, come ha sottolineato il sacerdote di Federico non di può mai escludere una maturazione successiva.

    24 Gennaio, 2014 - 10:20
  90. manuel76

    Sara mi riferivo semplicemente al fatto che sposarsi in Chiesa per potere essere liberi da vincoli civili nel caso in cui le cose non vadano bene è già un non pensare ad un matrimonio come sacramento, è non credere in quello che si sta facendo.

    Pertanto se non credi in quello che celebri…è nullo!

    Non è che in tutti i casi sia così…ovviamente!!

    24 Gennaio, 2014 - 10:40
  91. Clodine

    Molto spesso l’eresia pelosa [non la grande eresia, quella delle menti diaboliche , sulla scia delle quali sono state messe in questione i fondamenti della fede mediante un Vangelo diverso] più che frutto di scienza è frutto di ozio, anzi, la chiamerei “opinione privata”, e chi l’ha, se la tenga!

    24 Gennaio, 2014 - 10:45
  92. Marilisa

    “…mi pare che la badante che si sceglie il vecchietto per ereditare in fretta abbia più interesse a fare quello civile…” (Sara1)

    Il matrimonio civile dà la possibilità di usufruire dei diritti civili necessari in una comunità sottoposta alle leggi dello Stato.
    Il matrimonio religioso viene celebrato da chi aderisce alla religione cristiana e ai dettami dell’Istituzione ecclesiastica. E chi si sposa solo in Chiesa non ha accesso ai diritti e ai doveri civili. Per lo Stato non c’è matrimonio. Infatti l’unione civile precede quella religiosa.
    Ma se ci si sposa in chiesa perché si è convinti che così facendo c’è una maggiore visibilità di tipo sacrale, ma poi non si conosce il significato profondo del sacramento ( cosa che è reale nella maggior parte dei casi), si tratta di una specie di farsa o press’a poco.
    Questo è il parere di un’ “eretica” ( lo ribadisco) quale io sono o vengo ritenuta.
    Succede allora che molti matrimoni celebrati in chiesa falliscono miseramente, mentre molti altri solo civili funzionano a meraviglia.
    La realtà è che oggi c’è una maggiore consapevolezza di come stanno veramente le cose.
    Se non c’è vera fede, adulta e pensata, è meglio il matrimonio civile piuttosto che l’apparenza di un matrimonio religioso, che più tardi potrebbe essere dichiarato nullo.
    In sostanza i due tipi di matrimonio si equivalgono.

    Sara, la questione della badante e del vecchietto è più complessa di quanto tu non creda.
    Liquidarla col dire “per ereditare in fretta” è un po’ azzardato, anche se qualche elemento di verità può esserci.

    24 Gennaio, 2014 - 12:51
  93. Sara1

    Marilisa lei sta dicendo più o meno le stesse cose di Müller: cioè che se non c’è vera consapevolezza (e questo deve essere valutato da chi è competente non è che me lo dico svegliandomi la mattina) il sacramento e’ nulla.
    Capisco le piaccia ma non si faccia più eretica di quello che è….

    24 Gennaio, 2014 - 13:29
  94. Sara1

    Cattolici uniti col solo matrimonio civile

    82. E’ sempre più diffuso il caso di cattolici che, per motivi ideologici e pratici, preferiscono contrarre il solo matrimonio civile, rifiutando o almeno rimandando quello religioso. La loro situazione non può equipararsi senz’altro a quella dei semplici conviventi senza alcun vincolo, in quanto vi si riscontra almeno un certo impegno a un preciso e probabilmente stabile stato di vita, anche se spesso non è estranea a questo passo la prospettiva di un eventuale divorzio. Ricercando il pubblico riconoscimento del vincolo da parte dello Stato, tali coppie mostrano di essere disposte ad assumersene, con i vantaggi, anche gli obblighi. Ciò nonostante, neppure questa situazione è accettabile da parte della Chiesa.

    L’azione pastorale tenderà a far comprendere la necessità della coerenza tra la scelta di vita e la fede che si professa, e cercherà di far quanto è possibile per indurre tali persone a regolare la propria situazione alla luce dei principi cristiani. Pur trattandole con grande carità, e interessandole alla vita delle rispettive comunità, i pastori della Chiesa non potranno purtroppo ammetterle ai sacramenti.

    http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/apost_exhortations/documents/hf_jp-ii_exh_19811122_familiaris-consortio_it.html

    24 Gennaio, 2014 - 14:16
  95. Sara1

    Questa in ogni caso e’ la posizione ufficiale sul matrimonio civile, meglio della semplice convivenza ma non è pari al matrimonio sacramentale valido. (Lei in effetti accosta il matrimonio civile a quello sacramentale nullo esiste anche il caso in cui ci si sposa con piena consapevolezza e si mantiene la propria promessa per tutta la via non ci sono solo ipocriti)

    24 Gennaio, 2014 - 14:20
  96. Marilisa

    Sara1, se c’è una persona che non fa di tutta l’erba un fascio, quella sono io.
    Credevo di averlo fatto capire già da un pezzo.
    Mi credi incapace di distinguere?
    So bene che “non ci sono solo ipocriti”, ma vero è che gli inconsapevoli sono tantissimi.
    E poi, esulando un po’, voglio precisare che io non mi reputo affatto un’eretica. Altri invece sì, e ovviamente la cosa mi lascia indifferente.

    24 Gennaio, 2014 - 16:56
  97. Marilisa

    Un bel documento! Grazie, Sara.

    24 Gennaio, 2014 - 18:53

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