Enzo Bianchi e gli altri tre accettano la decisione papale

Con il titolo “Il nostro cammino” il sito del “Monastero di Bose” ha pubblicato ieri un nuovo comunicato che informa sull’accettazione da parte di Enzo Bianchi e degli altri tre delle “disposizioni” prese nei loro confronti dalla Santa Sede, con approvazione del Papa, in data 13 maggio: lasceranno cioè il Monastero e andranno a vivere “in luoghi distinti da Bose e dalle sue Fraternità”, pur restando membri della Comunità. Nei primi commenti il testo del comunicato e un articolo di Avvenire dal quale si apprende che l’allontanamento di Enzo Bianchi è “a tempo indeterminato” mentre quello degli altri tre sarà di cinque anni. Non si conoscono ancora le destinazioni. Siccome quella di Avvenire è la lettura ufficiale della vicenda, metto anche l’altra campana del Fatto quotidiano. Non dico la mia perchè nei giorni scorsi ho molto scritto della vicenda: ma dirò che sono a metà tra Avvenire e il Fatto.

10 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Il nostro cammino. Comunicato del Monastero di Bose. All’indomani della solennità della Pentecoste, la Comunità di Bose ha accolto la notizia che il suo fondatore, fr. Enzo Bianchi, assieme a fr. Goffredo Boselli e a sr. Antonella Casiraghi hanno dichiarato di accettare, seppure in spirito di sofferta obbedienza, tutte le disposizioni contenute nel Decreto della Santa Sede del 13 maggio 2020. Fr. Lino Breda l’aveva dichiarato immediatamente, al momento stesso della notifica.
    A partire dai prossimi giorni, dunque, per il tempo indicato nelle disposizioni, essi vivranno come fratelli e sorella della Comunità in luoghi distinti da Bose e dalle sue Fraternità.
    Ai nostri amici e ospiti che ci hanno accompagnato con la preghiera e l’affetto in questi giorni difficili chiediamo di non cessare di intercedere intensamente per tutti noi monaci e monache di Bose ovunque ci troviamo a vivere.
    Pregate per ciascuno di noi, e per la Comunità nel suo insieme, perché possa proseguire nel solco del suo carisma fondativo: fedele alla sua vocazione di comunità monastica ecumenica di fratelli e sorelle di diverse confessioni cristiane, continui a testimoniare quotidianamente l’evangelo in mezzo agli uomini e alle donne del nostro tempo.

    https://www.monasterodibose.it/comunita/notizie/vita-comunitaria/13903-il-nostro-cammino

    2 Giugno, 2020 - 10:25
  2. Luigi Accattoli

    Articolo di Avvenire 1. Bose ritrova la serenità – di Luciano Moia e Riccardo Maccioni. Dopo lunghi mesi di tensione, è stato trovato un accordo che mette d’accordo tutti. Questa sera a tarda ora, dopo tre giorni di dialogo e di incontri, c’è stata la svolta sofferta ma tanto attesa. Nessun vincitore, nessun vinto.
    L’ex priore Enzo Bianchi e i tre confratelli a cui un decreto della Segreteria di Stato ha imposto l’allontanamento, hanno trovato l’intesa con il delegato pontificio, padre Amedeo Cencini, incaricato di far rispettare il provvedimento. Nei prossimi giorni l’accordo sarà perfezionato. Bianchi ha accettato di allontanarsi da Bose a “tempo indeterminato” e raggiungerà la località che gli sarà indicata.
    Per i due fratelli Goffredo Boselli e Lino Breda il periodo di lontananza sarà di cinque anni, ma in un monastero diverso. Stesso tempo di “assenza forzata”, ma con una destinazione ancora diversa, per Antonella Casiraghi, la sorella compresa nella stessa decisione vaticana.
    L’intera comunità riunita ha appreso la notizia con un sospiro di sollievo […]. Non si tratta infatti di un allontanamento permanente. Nessun siluramento, nessuna volontà di “scacciare” Enzo Bianchi dalla realtà che lui stesso ha ideato e costruito 55 anni fa. Ma la richiesta di un tempo di riflessione, in una località diversa, per permettere a tutti di ritrovare serenità e di ridefinire gli obiettivi connessi al carisma di Bose.
    La speranza di tutti è che questo periodo si possa chiudere, secondo le modalità e i tempi che saranno definiti con l’aiuto della Segreteria di Stato, per riavviare tutti insieme un percorso di fraternità di nuovo importante e sereno […].

    2 Giugno, 2020 - 10:32
  3. Luigi Accattoli

    Articolo di Avvenire 2. Ci vorrà probabilmente tempo per rimarginare una ferita che rischiava di danneggiare l’immagine di Bose, confondere i tanti amici della comunità e, soprattutto disorientare i fratelli delle diverse confessioni cristiane che ormai da decenni guardano alla piccola realtà del Biellese come a un faro di speranza nel segno dell’unità. Con questa consapevolezza si è mossa la Segreteria di Stato. Prima i tentativi di ricomporre in via informale le incomprensioni che si erano create tra il fondatore di Bose, il nuovo priore Luciano Manicardi e il resto della comunità.
    Poi, di fronte agli esiti poco efficaci di questi inviti al dialogo, la decisione di un passo formale, più impegnativo certo, ma anche più efficace per imprimere una svolta a una stagnazione rischiosa per tutti. Così tra il 6 dicembre 2019 e il 6 gennaio 2020 i visitatori apostolici hanno ascoltato a lungo, spesso per intere giornate, il fondatore, il nuovo priore e tutti i membri della comunità. Sulla base della loro relazione, la Santa Sede ha emanato il decreto che, lo scorso 13 maggio, ha deciso l’allontanamento temporaneo di Enzo Bianchi e degli altri tre confratelli.
    Una decisione accolta dell’ex priore con profonda sofferenza. “Siamo disposti, nel pentimento, a chiedere e a dare misericordia”, aveva dichiarato mercoledì scorso in un comunicato. E misericordia, nell’ascolto paziente e nella disponibilità ad accogliere le sue considerazioni fino all’accordo finale, è stata impiegata con autentico spirito di fraternità senza ricorrere agli strumenti ultimativi del diritto canonico. Sarebbe stato davvero spiacevole infatti che la decisione di perseverare nella non obbedienza fosse sfociata in un decreto di dimissioni dalla comunità da parte della Santa Sede […].

    https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/enzo-bianchi-accetta-decisione-lascia-la-comunita-di-bose

    2 Giugno, 2020 - 10:34
  4. Luigi Accattoli

    Il Fatto quotidiano. Enzo Bianchi, ufficiale l’addio alla comunità di Bose – di Alex Corlazzoli – Enzo Bianchi, il fondatore della comunità di Bose se ne va. Con un comunicato scarno di 14 righe intitolato “Il nostro cammino” è stata comunicata l’informativa […].
    Parole accompagnate da quelle dello stesso Bianchi che alle 21.15 ha twittato: “Giunge l’ora in cui solo il silenzio può esprimere la verità, perché la verità va ascoltata nella sua nudità e sulla croce che è il suo trono. Gesù per dire la verità di fronte a Erode ha fatto silenzio. Jesus autem tacebat! Sta scritto nel Vangelo”. A partire dai prossimi giorni, dunque, per il tempo indicato nelle disposizioni, essi vivranno come fratelli e sorella della Comunità in luoghi distinti da Bose e dalle sue fraternità.
    A nulla quindi sono valse le trattative “complesse e delicate” (così le ha definite una fonte interna) che si sono svolte fino alle ultime ore.
    Bianchi, dopo 54 anni, domani lascerà la comunità a cui ha dato vita obbedendo alla sentenza definitiva e inappellabile della Santa Sede. Un addio che lascia un alone di mistero attorno alla vicenda. Il primo comunicato della comunità parlava di “serie preoccupazioni pervenute da più parti alla Santa Sede che segnalavano una situazione tesa e problematica nella nostra Comunità per quanto riguarda l’esercizio dell’autorità del Fondatore, la gestione del governo e il clima fraterno”. A seguire Bianchi, Boselli, Breda e Antonella Casiraghi potrebbero esserci molti altri monaci e monache che hanno espresso nei giorni scorsi fedeltà al suo fondatore.

    https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/06/01/enzo-bianchi-ufficiale-laddio-alla-comunita-di-bose-sofferta-obbedienza-solo-il-silenzio-puo-esprimere-la-verita/5821604/

    2 Giugno, 2020 - 11:04
  5. Amigoni p. Luigi

    Rif. 10.32 – Impressioni a caldo

    Cinque anni di assenza (e in luoghi diversi per i tre monaci, seguaci) non mi sembrano pochi. Il tempo indeterminato per Enzo Bianchi potrebbe anche voler dire qualcosa di meno di cinque anni (oltre che di più). Il provvedimento complessivo mi pare sufficientemente tosto. E’ specificato anche che nessuno può stare in una delle case filiali di Bose.

    2 Giugno, 2020 - 14:35
  6. marialo

    .
    L’ immagine di Bose si e’ chiaramente sbiadita e chissà quando potra’ nuovamente tornare a brillare..

    il suo fondatore lascia la propria creatura con la sofferenza che solo un padre può’ conoscere.
    .
    Non e’ in discussione la bontà dell ‘ operato, ma mi domando perché non rendere pubbliche le motivazioni di un provvedimento così grave .

    Chissà ….

    Maria Viva

    2 Giugno, 2020 - 22:53
  7. Centofanti Giampaolo

    Il cammino di Maria

    Apri come non mai tutte le porte
    al cuore
    ecco chi sei, chiara stella dell’alba.
    Vieni come non mai dove nessuno
    ti cercherebbe
    tersa aria nuova che tutto mostri
    non veduta.
    Ah, come umilmente sei amorevole
    e vera
    che dove alcuno ti comprende
    non importa
    e parli solamente al cuore semplice.
    Povertà e fame e sete e non sapere
    e chiedere a tutti e mendicare
    ecco perché non ti si vuole.
    Ah, si sapesse invece quanto è dolce.

    3 Giugno, 2020 - 7:54
  8. Luigi Accattoli

    Da Andrea Marongiu ricevo questo messaggio:

    Caro Luigi, in margine alla vicenda di Bose, desidero condividere un pensiero con te. Non conosco personalmente fr. Enzo, ma negli anni mi sono nutrito delle sue parole e della sua lettura della Bibbia, che mi ha aperto spazi di comprensione del mistero di Dio sempre più grandi.
    Gli sono immensamente grato e mi rallegra la sua scelta di accettare la decisione vaticana.
    Tuttavia riscontro un problema grande nella Chiesa, oggi non meno di ieri. E’ il problema dei Fondatori. Onestamente credo che non ne abbiamo bisogno. Ci basta Gesù, il Vangelo e lo Spirito Santo.
    Voglio bene a san Girolamo Emiliani perché non ha fondato un bel niente e si è ritrovato fondatore suo malgrado.
    Ma che vanità questa dei fondatori, che sostituiscono il Signore Risorto. Una vanità che spesso offusca la bellezza del Vangelo che hanno predicato.
    Io sogno che i fondatori diventino tutti cristiani semplici, senza pretesa alcuna, che si facciano da parte, che non lascino eredità, regole, e tante altre cose che tolgono spazio al Vangelo sine glossa.
    Ci basta il Vangelo e qualcuno che ci aiuti a conoscerlo meglio e a praticarlo. Poi siamo tutti fratelli.
    Quanto bene farà a fr. Enzo, uscire da questo terribile ruolo del Fondatore.
    Ciao! Andrea Marongiu – padri Somaschi – Genova

    4 Giugno, 2020 - 8:06

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