Francesco: abuso perverso del potere e immane tragedia umanitaria

Arrivano due nuovi atti del Papa in riferimento all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia: due atti che sono due inviti. Invita i vescovi d’Europa a continuare nell’opera di soccorso alla popolazione ucraina in fuga e invita tutti i vescovi del mondo a partecipare insieme ai loro preti all’atto di affidamento della Russia e dell’Ucraina a Maria che compirà in San Pietro il 25 marzo. Nei commenti i primi due paragrafi della lettera che Francesco ha inviato al Presidente delle Conferenze episcopali europee e il comunicato del portavoce vaticano in vista dell’atto di affidamento.

22 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Tragedia della guerra. Messaggio del Santo Padre a S.E. Mons. Gintaras Grušas, Arcivescovo di Vilnius e Presidente del CCEE, in occasione dell’apertura delle Giornate Sociali Cattoliche Europee (Bratislava, 17-20 marzo 2022). La tragedia della guerra che si sta consumando nel cuore dell’Europa ci lascia attoniti; mai avremmo pensato di rivedere simili scene che ricordano i grandi conflitti bellici del secolo scorso. Il grido straziante d’aiuto dei nostri fratelli ucraini ci spinge come Comunità di credenti non solo a una seria riflessione, ma a piangere con loro e a darci da fare per loro; a condividere l’angoscia di un popolo ferito nella sua identità, nella sua storia e tradizione. Il sangue e le lacrime dei bambini, le sofferenze di donne e uomini che stanno difendendo la propria terra o scappando dalle bombe scuotono la nostra coscienza. Ancora una volta l’umanità è minacciata da un abuso perverso del potere e degli interessi di parte, che condanna la gente indifesa a subire ogni forma di brutale violenza.
    Ringrazio voi tutti, cari Fratelli nell’episcopato, per la sollecita e corale risposta nel soccorrere quella popolazione, garantendole aiuti materiali, accoglienza e ospitalità. Non stanchiamoci in questo, e non cessiamo di invocare da Dio e dagli uomini la pace. Vi esorto pertanto a continuare a pregare, affinché quanti detengono le sorti delle Nazioni non lascino nulla di intentato per fermare la guerra e aprire un dialogo costruttivo per porre fine all’immane tragedia umanitaria che sta provocando
    .

    https://press.vatican.va/content/salastampa/it/bollettino/pubblico/2022/03/18/0182/00397.html

    18 Marzo, 2022 - 17:17
  2. Luigi Accattoli

    Affidamento a Maria. Dichiarazione del portavoce vaticano Matteo Bruni: “Papa Francesco ha invitato i vescovi di tutto il mondo e i loro presbiteri a unirsi a lui nella preghiera per la pace e nella consacrazione e affidamento della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria”.

    18 Marzo, 2022 - 17:21
  3. Lorenzo Cuffini

    Fa un certo effetto, un effetto dirompente, leggere le parole del papa e poi ascoltare il discorso a braccio di Putin, in uno stadio versione festa pop o grande evento sportivo, dove mancavano solo majorettes e pupazzoni, e c’erano invece presentatori e “star” a scaldare la folla plaudente.
    C’è qualcosa di particolarmente immorale, a mio avviso, in questa cornice tipo finale di Champions, certamente imposta e organizzata -come sempre lo sono le piazze osannanti dei Conducator di ogni genere e grado – ma mancanti pure di quella teatralità lugubre e sinistra che generalmente le contraddistingue. Fa un effetto dirompente accostare la rilettura surreale degli eventi fornita da Putin, dove la parola “guerra” non è mai menzionata, men che meno quella “invasione”, ai termini usati da Francesco con riferimento “ai nostri fratelli ucraini”: tragedia della guerra , Il grido straziante d’aiuto , condividere l’angoscia, Il sangue e le lacrime dei bambini, difendere la propria terra, scappare dalle bombe, un abuso perverso del potere, gente indifesa, forma brutale di violenza.
    Fa un effetto dirompente, ascoltare, in quel discorso orwelliano che capovolge la realtà dei fatti, citare, dalla bocca di Putin, il versetto del Vangelo che parla di ” dare la vita per i propri amici”.
    Non so se il bagno di folla odierno segni un punto a favore o a sfavore del duce russo. Mi sembra che in quel tipo di regimi non ci voglia granché a metter su una folla in delirio. Certamente , per i cattolici, la lettura di quelle parole, unita alla lettura di quelle del papa, in questa e altre occasioni, fornisce un segno materiale e evidente della menzogna elevata spudoratamente al rango di cronaca e di storia.

    18 Marzo, 2022 - 20:40
  4. maria cristina venturi

    A proposito di abuso perverso del potere

    https://www.avvenire.it/mondo/pagine/quei-papa-disertori-costretti-ad-arruolarsi-non-voglio-uccidere-non-prendero-il-fucile

    Molti ucrainii vengono costretti dal governo ucraino alla resistenza armata anche se non vogliono. Tutti i maschi fino ai sessanta anni non possono lasciare il paese se tentano di farlo gli sparano alle spalle non i russi ma gli ucraini stessi.
    Vengono in mente le fucilazioni dei disertori durante la Prima Guerra Mondiale dei soldati che voltavano le spalle alla linea del fronte .
    ” Non voglio uccidere ” E invece devi.

    18 Marzo, 2022 - 20:58
  5. maria cristina venturi

    Definizioni
    Biden ” Putin e” un criminale di guerra”
    Zelensky : Biden e’ il leader mondiale della pace

    18 Marzo, 2022 - 21:03
  6. Lorenzo Cuffini

    E chissà quali e quante atrocità che non sappiamo e non sapremo saranno, necessariamente, compiute ogni giorno. E chissà per quanto tempo. Da entrambe le parti, necessariamente. Dico “necessariamente” perché la storia insegna che una guerra, quando è avviata, procede e si sviluppa secondo inevitabili traiettorie di ferocia. Se no non sarebbe guerra.
    Per questo ” tutto è perduto” con la guerra. E chi, sapendolo molto bene, ne scatena una a ragion veduta, resta il responsabile primo e crescente di tutti gli orrori che ne deriveranno.
    Tutti, nessuno escluso.
    Capisco e solidarizzo con giovani maschi ucraini che vorrebbero con tutte le ragioni pensare alla vita propria e dei propri cari e si troveranno magari obbligati a combattere. Solidarizzo con chissà quanti giovani maschi russi che si saranno chiesti cosa diavolo ci stanno a fare lì, mandati a farsi impallinare da aggressori ( dicono siano già settemila, 7000) invece che a “riportare l’ordine” in una specie di operazione/passerella…

    18 Marzo, 2022 - 21:26
  7. Lorenzo Cuffini

    Mi spiace per il NYT, che non ho letto, e per i solerti estensori del sismografo , ma Francesco non ha certamente usato per Putin il termine di ” criminale di guerra”, ma, come sottolineato qui sopra, ha evidenziato chiaramente nelle sue parole proprio quegli atti di guerra per cui si configura “un crimine”.
    Quanto alle definzioni, Biden non sarà certamente un leader della pace tout court.
    Ma Putin è ufficialmente indagato per ” crimini di guerra” già adesso ( anche se è tutto da vedere che poi possa essere giudicato e condannato, naturalmente) dalal corte internazionale di giustizia penale.

    18 Marzo, 2022 - 21:32
  8. maria cristina venturi

    Naturalmente Zelenskyj e’ stato proposto come prossimo Nobel per la Pace .
    Non so se merita il Nobel per la pace ma certo merita l’ Oscar a Hollywood per come sa recitare la parte scritta per lui. Grande attore !

    19 Marzo, 2022 - 10:51
  9. maria cristina venturi

    ” (Zelenskyj) rischia di rimanere vittima del suo stesso personaggio, oramai costretto ad interpretare il ruolo dell’eroe nella speranza, che presto si rivelerà vana, di mantenere intatto il suo successo. Un successo che ha voluto costruire e mantenere in barba alle più elementari regole di prudenza, comportandosi come quel padre di famiglia, che in gita allo zoo con la sua bambina, che piangendo gli chiede di entrare nella gabbia del feroce leone rimasta aperta, le consente di avventurarsi, provocando l’atroce aggressività dell’animale.
    Non c’è molto tempo, per evitare la catastrofe totale, dalla quale l’Europa vuole tenersi, giustamente, fuori. Consegni la resistenza alla diplomazia; la diplomazia vera e non come quella di Di Maio. Magari dalle macerie delle città ucraine potrebbe sorgere un nuovo Stato, i cui governanti, guardandosi intorno con intelligenza ed opportunismo politico, riuscirebbero a garantire ai suoi cittadini (non telespettatori) pace e prosperità.
    Avrà, forse, finito di interpretare il suo ruolo per sempre; ma avrà salvato la sua gente dal baratro della catastrofe.”

    19 Marzo, 2022 - 10:57
  10. Lorenzo Cuffini

    Si vuole addebitare a Zelenskyi l’uso di una retorica sentimentale e recitata?
    E’ la stessa retorica che si ritrova in tutti i ” discorsi di guerra”, compresi i più celebrati e storici
    ( quelli di Churcill, ad esempio ).
    Ad ogni modo, non risulta che per questo sia “indagato”.
    Al contrario di Putin. Secondo Karim Khan, capo della procura penale internazionale (Cpi) che si è gia’ si è recato in Ucraina: “Gli attacchi diretti intenzionalmente contro la popolazione civile sono un crimine. Indagine aperta”. Ne parla Nello Scavo su Avvenire: https://www.avvenire.it/mondo/pagine/il-procuratore-dell-aja-al-rientro-da-kiev-nessuna-impunita-stiamo-gia-attivamente-raccogliendo-prove

    19 Marzo, 2022 - 11:06
  11. Lorenzo Cuffini

    Sono diverse le voci di coloro che, comodamente adagiati in poltrona o seduti alla tastiera del computer, fanno la predica agli ucraini.
    Arrendetevi! dicono loro. Siete pericolosi! dicono loro.Per voi e per gli altri! Dicono loro.
    Qui bisogna capirsi: una nazione è stata invasa. Un popolo si vede distruggere città e case. A milioni è costretto alla fuga. Ne hanno calpestato diritti, libertà ed esistenza.
    Avrebbero potuto consegnarsi liberamente?
    Certo. Se lo avessero scelto e voluto.
    Certo non possiamo essere noi, né nessun altro, a decidere per loro.
    Men che meno a far loro la morale: peraltro, assai pelosa.
    La gente di quel paese, come dimostra il particolare significativo dei milioni in fuga, sotto quel tallone non ci vuole stare.
    Noi dovremo dir loro: zitti, calmi, bravini. Se no è peggio?
    Questo è l’atteggiamento che esattamente si augura ogni genere di aggressore. Il quale, dal bulletto di periferia al tiranno sanguinario, non risulta per questo MAI essere appagato da un atteggiamento di questo tip. Semmai, incoraggiato proseguire, indisturbato e “fiero” , nel suo bullismo.
    Penso se avessero detto ai nostri partigiani: che fate? Giu’ le armi. Consegnatevi alla diplomazia. Siete irresponsabili. Il fatto è che glielo hanno provato a dire, e taluno lo pensa e prova a dirlo anche adesso.
    Menomale che non lo hanno fatto: parere personale.
    Infine, sconcertante l’affermazione riportata: ” Magari dalle macerie delle città ucraine potrebbe sorgere un nuovo Stato, i cui governanti, guardandosi intorno con intelligenza ed opportunismo politico, riuscirebbero a garantire ai suoi cittadini (non telespettatori) pace e prosperità.”
    Vladimir Putin in persona non potrebbe dir meglio, agli ucraini che sta massacrando e distruggendo, fin dal primo giorno.

    19 Marzo, 2022 - 11:24
  12. Lorenzo Cuffini

    Il cardinale Parolin oggi:
    Intervistato da Vida Nueva, Parolin ha infatti detto che “l’uso delle armi non è mai desiderabile in quanto comporta sempre un rischio molto alto di togliere la vita alle persone o di causare danni materiali”, ma “il diritto a difendere la propria vita, il proprio popolo e la propria patria comporta talvolta anche il triste ricorso alle armi”. Certo, il ricorso agli armamenti non può essere la prima opzione, ma “gli aiuti militari all’Ucraina possono essere comprensibili”, fatto salvo che “la ricerca di una soluzione negoziata che metta a tacere le armi e prevenga un’escalation nucleare, resta la priorità”
    https://www.vidanuevadigital.com/2022/03/18/pietro-parolin-francisco-esta-buscando-como-acabar-con-la-guerra-en-ucrania/

    Questo è nel solco della posizione piu’ volte ribadita dal magistero cattolico, e chiarita segnatamente da GPII.
    La tragedia prima e maggiore di una guerra ( prima di tutte le altre scellerate che ne derivano a cascata, da tutte le parti) è INIZIARLA, la guerra. Perché una volta messa in moto, marcia autonoma sui binari che si autoalimentano: di odio e distruzione. Che, conseguenza pessima fra tutte, continuano a permanere a lungo anche nel caso, fortunato e in questo caso ancora in mente Dei, in cui la guerra guerreggiata a un certo momento trovi la fine.
    Cio nonostante bisogna cercare instancabilmente ogni occasione per inventarsi modi di creare , se non la pace, una cessazione del massacro.

    19 Marzo, 2022 - 11:55
  13. maria cristina venturi

    https://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/1065-ripudio-guerra-invio-armi-ucraina-legittimo-per-stefano-ceccanti.html

    Per Stefano Ceccanti cattolico del PD non c’ e’ nessuna contraddizione fra l’ invio di armi letali all’ Ucraina, deciso, benche’ piuttosto in segreto, segretando la lista di QUALI ARMI sono state inviate , e le preghiere per la pace ,le proclamazioni di amore per la pace ecc.
    Secondo Ceccanti dunque esiste una situazione, ed e’ questa,in cui e’ moralmente giusto armare con armi letali, che comunque saranno usate per seminare morte, una nazione contro un altra.
    Invidio ai cattolici del PD che la pensano come Ceccanti tanta certezza morale ,tanta sicurezza di aver fatto la cosa giusta ,tanta tranquillita’ d’ animo. La guerra giusta non esiste dice il papa, ma l’ invio “giusto” di armi si’ ,secondo Ceccanti. Solo per difesa per carita’ ! Come i vietnamiti dovevano difendersi dai comunisti !Gli irakeni da Saddam ….. Deve essere bello sentirsi sempre dalla parte giusta della storia ,quella atlantista, filoamericani, non avere dubbi come i cattolici PD Quando Rusconi gli chiede Ma queste armi sono letali ,uccideranno delle persone ..il buon Ceccanti glissa e si arrampica sugli specchi . Si ,ma …
    Ma se ne sono tanto fieri di questo invio di armi perche’ hanno secretato la lista di armi mandate ?

    19 Marzo, 2022 - 13:53
  14. maria cristina venturi

    Chiede Rusconi : ogni caso non è che la decisione di fornire armi letali all’Ucraina faccia in primo luogo la gioia dei fabbricanti di armi, il cui cinismo è sempre e poi sempre deprecato anche da papa Francesco?

    Ceccanti risponde : ( sentire il rumore delle unghie nell’ atricata sugli specchi ?)
    Nella vicenda di cui stiamo parlando a guidare è la politica, non gli interessi economici: sia nel caso degli aggressori (la Russia) sia nel caso di chi aiuta gli aggrediti, sia nel male che nel bene. Gli interessi economici ci sono, ma eviterei di utilizzare schemi veteromarxisti ed economicisti. E’ un conflitto politico, politicissimo, tra i principi e valori delle democrazie e quelli di regimi autocratici”

    Dunque secondo Ceccanti mandare armi letali per difendere i valori della democrazia e’ giusto: esattamente le stesse giustificazioni di Bush nella Guerra del Golfo. I ” buoni” fanno la guerra ” giusta” ,mentre gli autocrati come Saddam,Gheddafi, Putin , sono il male personificato .
    I manichei non erano niente al confronto !

    19 Marzo, 2022 - 13:59
  15. Lorenzo Cuffini

    Rif. commento delle 13,53 e delle 13,59
    Che cosa dica Stefano Ceccanti puo’ avere una importanza del tutto relativa.
    Cosa dica il magistero cattolico, da Benedetto XV in avanti perlomeno, ha per un cattolico di oggi un peso assai piu’ considerevole. Vogliamo dire che dovrebbe essere il suo riferimento, la sua bussola di orientamento nella valutazioni di situazioni come quella che stiamo vivendo
    ( la guerra di aggressione russa ai danni della Ucraina)? Io direi di sì certamente.
    Comunque di esso non si puo’ fare a meno, se cattolici.
    Come ribadito almeno cinque volte nei commenti agli ultimi tre post, dunque non ci si ripete, per la dottrina cattolica puo’ esistere una situazione, COME QUESTA (ben descritta dalle parole di Francesco che ha voluto con precisione definirne i caratteri specifici proprio nell’intervento che Luigi riporta in questo post) in cui l’intervento militare è reso non solo necessario, ma puo’ anche essere eticamente necessario.
    Nessuna novità, e d’altro canto il segretario di Stato Parolin lo ha appena ribadito nella intervista odierma ( vedi commenti sopra).
    Quanto alla secretazione dell’elenco delle armi inviate, beh, la guerra fa schifo, e quando ci si infila nella logica militare ( diretta o indiretta che sia) i cosiddetti ” segreti militari” sono all’ordine del giorno, armi e strumenti imprecindibili anch’essi, come la propaganda d’altro canto. Storia vecchissima, pure questa. E tutta quanta conseguenza dello scatenamento sciagurato causato dall’aggressione iniziata il 24 di febbraio.

    19 Marzo, 2022 - 14:24
  16. Lorenzo Cuffini

    A proposito di quell’altra affermazione, ” l’ invio di armi letali all’ Ucraina, deciso, benche’ piuttosto in segreto,”, giova ribadire che l’invio non è stato deciso assolutamente in segreto, ma con il pubblico voto in parlamento stabilito dalla Costituzione( e per altro con la quasi unanimità delle forze poltiche a favore).

    19 Marzo, 2022 - 16:07
  17. Amigoni p. Luigi

    Rif. 13.59 – n. 2309
    “Catechismo della Chiesa cattolica di Giovanni Paolo II”, n. 2309: la decisione
    della legittima difesa con la forza militare deve sottostare, contemporaneamente, a rigorose condizioni morali (quattro) tra cui “le fondate condizioni di successo”. Che vuole anche dire: se usi molte e potenti armi hai fondate condizioni di successo; se ne usi poche o niente hai certamente fondato insuccesso.
    Questa variabile del successo bellico richiama l’etica calvinista del successo capitalistico: se vinci con le armi vuol dire – a posteriori – che Dio voleva il tuo successo; se non vinci (perchè rifiuti di combattere) devi sapere che Dio aveva decretato il tuo insuccesso. Anche Dio, per decidere il da farsi, come il santo papa polacco, deve rimettersi al “giudizio prudente di coloro che hanno la responsabilità del bene comune” (finale del n. 2309).

    19 Marzo, 2022 - 22:16

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