Francesco alla Biblioteca di Elisa: insegnare agli ignoranti

Ieri pomeriggio Francesco è andato alla “Biblioteca di Elisa”, creativa esperienza scolastica romana, periferia sud-est, tra la Borgata Finocchio e la Borghesiana. E lo ha fatto come “Venerdì della Misericordia”: insegnare a leggere libri come opera di misericordia, e farlo con le famiglie della periferia più abbandonata. Nei commenti informo e argomento.

4 Comments

  1. Luigi Accattoli

    Biblioteca di Elisa. Francesco accompagnato dall’arcivescovo Rino Fisichella, ha visitato l’Istituto Comprensivo Elisa Scala di Roma, nella sede centrale di via Nicotera. Istituto che, dall’ottobre del 2015, è legato alla memoria di Elisa Scala, che in esso frequentava la prima media, morta di leucemia fulminante. Per ricordare la sua passione per la biblioteca scolastica, alla quale era stata avviata dagli insegnanti, i genitori hanno proposto all’Istituto la realizzazione di una sala per i libri che potesse essere frequentata da tutti i ragazzi: è nata così la “Biblioteca di Elisa” e l’iniziativa “Dona un libro per Elisa”. I testi raccolti in soli due anni hanno superato i ventimila e la scuola è stata intitolata a Elisa. Il Papa ha incontrato insegnanti e alunni, ha parlato con i genitori di Elisa, ha donato alcuni volumi alla Biblioteca.

    26 Maggio, 2018 - 11:38
  2. Luigi Accattoli

    Chiedi a una maestra. Non cogliendo in che senso si trattasse di un “Venerdì della misericordia”, ho interpellato una maestra di altra scuola impegnata nella realizzazione su base volontaria di una biblioteca di classe alla quale ho anche dato una mano: “Ma è chiaro che educare i bambini e i ragazzi alla lettura dei libri, specie nelle zone e con le famiglie dove quella lettura non si pratica, è un’opera di misericordia. Un aggiornamento, se vuoi, della seconda tra le opere di misericordia spirituale: insegnare agli ignoranti”.

    26 Maggio, 2018 - 11:38
  3. Luigi Accattoli

    Misericordiae vultus. Mella bolla del Giubileo della misericordia, l’insegnare agli ignoranti è ricordato proprio con queste parole, senza timore di usare la dizione tradizionale: “È mio vivo desiderio che il popolo cristiano rifletta durante il Giubileo sulle opere di misericordia corporale e spirituale. Sarà un modo per risvegliare la nostra coscienza spesso assopita davanti al dramma della povertà e per entrare sempre di più nel cuore del Vangelo, dove i poveri sono i privilegiati della misericordia divina. La predicazione di Gesù ci presenta queste opere di misericordia perché possiamo capire se viviamo o no come suoi discepoli. Riscopriamo le opere di misericordia corporale: dare da mangiare agli affamati, dare da bere agli assetati, vestire gli ignudi, accogliere i forestieri, assistere gli ammalati, visitare i carcerati, seppellire i morti. E non dimentichiamo le opere di misericordia spirituale: consigliare i dubbiosi, insegnare agli ignoranti, ammonire i peccatori, consolare gli afflitti, perdonare le offese, sopportare pazientemente le persone moleste, pregare Dio per i vivi e per i morti”.

    26 Maggio, 2018 - 11:39

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