Francesco all’Islam: non si uccide in nome di Dio

9 Comments

  1. Luigi Accattoli

    San Francesco in Egitto. In questa sfida di civiltà tanto urgente e appassionante siamo chiamati, cristiani e musulmani, e tutti i credenti, a dare il nostro contributo: «viviamo sotto il sole di un unico Dio misericordioso. […] In questo senso possiamo dunque chiamarci gli uni gli altri fratelli e sorelle […], perché senza Dio la vita dell’uomo sarebbe come il cielo senza il sole» (Giovanni Paolo II in Nigeria, 14 febbraio 1982). Si levi il sole di una rinnovata fraternità in nome di Dio e sorga da questa terra, baciata dal sole, l’alba di una civiltà della pace e dell’incontro. Interceda per questo san Francesco di Assisi, che otto secoli fa venne in Egitto e incontrò il Sultano Malik al Kamil.

    28 Aprile, 2017 - 22:24
  2. Luigi Accattoli

    Violenza nega Dio. Ad attuare questo imperativo [del “non uccidere”: Esodo 20, 13] sono chiamate, anzitutto e oggi in particolare, le religioni perché, mentre ci troviamo nell’urgente bisogno dell’Assoluto, è imprescindibile escludere qualsiasi assolutizzazione che giustifichi forme di violenza. La violenza, infatti, è la negazione di ogni autentica religiosità.

    28 Aprile, 2017 - 22:24
  3. Luigi Accattoli

    Noi autorità religiose. In quanto responsabili religiosi, siamo dunque chiamati a smascherare la violenza che si traveste di presunta sacralità, facendo leva sull’assolutizzazione degli egoismi anziché sull’autentica apertura all’Assoluto. Siamo tenuti a denunciare le violazioni contro la dignità umana e contro i diritti umani, a portare alla luce i tentativi di giustificare ogni forma di odio in nome della religione e a condannarli come falsificazione idolatrica di Dio: il suo nome è Santo, Egli è Dio di pace, Dio salam. Perciò solo la pace è santa e nessuna violenza può essere perpetrata in nome di Dio, perché profanerebbe il suo Nome.

    28 Aprile, 2017 - 22:25
  4. Luigi Accattoli

    Flussi di denaro e di armi. A poco o nulla serve alzare la voce e correre a riarmarsi per proteggersi: oggi c’è bisogno di costruttori di pace, non di armi; oggi c’è bisogno di costruttori di pace, non di provocatori di conflitti; di pompieri e non di incendiari; di predicatori di riconciliazione e non di banditori di distruzione […]. Per prevenire i conflitti ed edificare la pace è fondamentale adoperarsi per rimuovere le situazioni di povertà e di sfruttamento, dove gli estremismi più facilmente attecchiscono, e bloccare i flussi di denaro e di armi verso chi fomenta la violenza. Ancora più alla radice, è necessario arrestare la proliferazione di armi che, se vengono prodotte e commerciate, prima o poi verranno pure utilizzate. Solo rendendo trasparenti le torbide manovre che alimentano il cancro della guerra se ne possono prevenire le cause reali.

    28 Aprile, 2017 - 22:26
  5. Luigi Accattoli

    Esodo di cristiani. In questo e nel commento seguente riporto parole dette dal Papa nell’incontro con le autorità. Il mio pensiero va in particolare a tutte le persone che, negli ultimi anni, hanno dato la vita per salvaguardare la loro Patria: i giovani, i membri delle forze armate e della polizia, i cittadini copti e tutti gli ignoti caduti a causa di diverse azioni terroristiche. Penso anche alle uccisioni e alle minacce che hanno determinato un esodo di cristiani dal Sinai settentrionale. Esprimo riconoscenza alle Autorità civili e religiose e a quanti hanno dato accoglienza e assistenza a queste persone tanto provate. Penso altresì a coloro che sono stati colpiti negli attentati alle chiese Copte, sia nel dicembre scorso sia più recentemente a Tanta e ad Alessandria. Ai loro familiari e a tutto l’Egitto vanno il mio più sentito cordoglio e la mia preghiera al Signore affinché dia pronta guarigione ai feriti.

    28 Aprile, 2017 - 22:45
  6. Luigi Accattoli

    Venditori di illusioni sull’aldilà. Abbiamo tutti il dovere di insegnare alle nuove generazioni che Dio, il Creatore del cielo e della terra, non ha bisogno di essere protetto dagli uomini, anzi è Lui che protegge gli uomini; Egli non vuole mai la morte dei suoi figli ma la loro vita e la loro felicità; Egli non può né chiedere né giustificare la violenza, anzi la detesta e la rigetta3. Il vero Dio chiama all’amore incondizionato, al perdono gratuito, alla misericordia, al rispetto assoluto di ogni vita, alla fraternità tra i suoi figli, credenti e non credenti […]. Abbiamo il dovere di smascherare i venditori di illusioni circa l’aldilà, che predicano l’odio per rubare ai semplici la loro vita presente e il loro diritto di vivere con dignità, trasformandoli in legna da ardere e privandoli della capacità di scegliere con libertà e di credere con responsabilità […]. Abbiamo il dovere di smontare le idee omicide e le ideologie estremiste, affermando l’incompatibilità tra la vera fede e la violenza, tra Dio e gli atti di morte.

    28 Aprile, 2017 - 22:51
  7. maria cristina venturi

    Benissimo queste sono le parole dell’autorita’religiosa cattolica, belle parole che tutti I cristiani condividono.
    E l’autorita’religiosa musulmana che ha abbracciato il papa, il Grande Imam del Cairo che dice? Si sa esattamente che ha detto in risposta alle parole del papa ? Nessun giornale ha riportato le SUEparole eppure sarebbe interessante sapere che ha detto.
    Ti risulta Luigi, che anche il Grande Imam abbia proclamato anche lui CHIARAMENTE a tutti I fedeli egiziani. sunniti che la violenza per motivi religiosi non e’ammissibile e che perseguitare e discriminare I copti e’ un peccato?Ha insegnato agli imam che si formano all’Universita’ sunnita del Cairo che non devono predicare nelle moschee contro gli infedeli? .

    29 Aprile, 2017 - 9:50
  8. Enrico Usvelli

    Ma non credo proprio che tutti i cristiani condividano le parole del Papa pubblicate da Luigi alle 22:26.
    Ce ne sono che lo hanno criticato quando ha detto queste cose in passato e penso che lo faranno ancora.

    29 Aprile, 2017 - 12:55
  9. Victoria Boe

    “Siamo tenuti a denunciare le violazioni contro la dignità umana e contro i diritti umani, a portare alla luce i tentativi di giustificare ogni forma di odio in nome della religione e a condannarli come falsificazione idolatrica di Dio: il suo nome è Santo, Egli è Dio di pace, Dio salam. Perciò solo la pace è santa e nessuna violenza può essere perpetrata in nome di Dio, perché profanerebbe il suo Nome.
    …Ancora più alla radice, è necessario arrestare la proliferazione di armi che, se vengono prodotte e commerciate, prima o poi verranno pure utilizzate. Solo rendendo trasparenti le torbide manovre che alimentano il cancro della guerra se ne possono prevenire
    Il vero Dio chiama all’amore incondizionato, al perdono gratuito, alla misericordia, al rispetto assoluto di ogni vita, alla fraternità tra i suoi figli, credenti e non credenti […].
    …Abbiamo il dovere di smontare le idee omicide e le ideologie estremiste, affermando l’incompatibilità tra la vera fede e la violenza, tra Dio e gli atti di morte.”

    Queste parole hanno un valore universale, vanno oltre e superano il messaggio rivolto al Grande Imam. Riguardano tutti gli uomini della Terra in quanto tutti figli dell’unico Dio.
    Riguarda anche quei cristiani che si dicono tali ma, in realtà, NON conoscono il Cristo e ne fanno una bandiera vuota di senso; ne parlano spesso, ma solo per farsi ammirare dagli altri e per strumentalizzarLo a loro piacimento.
    Chi non riesce ad approvare queste parole non ha alcuna idea di Dio, oppure pensa ad un Dio astratto, che se ne sta lassù, in alto nei cieli, non coinvolto nelle vicende umane. Un Dio che non è presente nella storia degli uomini e che è del tutto estraneo al pensiero di Gesù il Cristo. Un Dio illogico e impossibile.

    29 Aprile, 2017 - 16:50

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