Francesco: distinguere tra famiglia e altre unioni

«Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione» ha detto il Papa ieri al Tribunale della Rota che ha ricevuto per l’inaugurazione dell’Anno giudiziario: un’affermazione che calza a pennello con il dibattito nostrano sulle unioni civili, dove uno dei punti sensibili che provoca la protesta degli ambienti cattolici è l’assimilazione delle unioni al matrimonio: è l’attacco di un mio insinuante articolino pubblicato oggi dal Corsera con il titolo Il Papa su unioni civili e matrimonio: “Non bisogna fare confusione”.

44 Comments

  1. Luigi Accattoli

    La mia idea oltre l’esegesi papale. La legge va fatta. Il rimando alla normativa matrimoniale andrebbe ridotto. Sull’adozione del figliastro la penso come i firmatari dell’emendamento Fattorini – Lepri – Di Giorgi [http://www.corriere.it/cronache/15_ottobre_09/unioni-civili-dubbi-pd-emendamento-adozioni-d1d69416-6e84-11e5-aad2-b4771ca274f3.shtml]. Sono a favore di ogni possibile argine alla diffusione dell’utero in affitto. Ritengo che la libertà di coscienza per i singoli parlamentari richiamata dal Pd e da Forza Italia sia una buona scelta. Sul Family Day la penso come il Movimento dei Focolari: http://www.cittanuova.it/c/451852/Le_vere_priorit_delle_famiglie_e_il_ddl_in_discussione_sulle_unioni_civili.html.

    23 Gennaio, 2016 - 11:57
  2. picchio

    oh! pensa che ieri avevo letto su città nuova online questa dichiarazione del movimento dei Focolari e la volevo postare sul blog il link, poi ho lasciato stare perchè tutta questa discussione mi ha ormai tediato. 🙂

    Cristina Vicquery

    23 Gennaio, 2016 - 13:06
  3. Il Family Day serve quanto meno a far conoscere le problematiche, a far discutere ed anche a fare sì che molti possano esprimere la propria opinione. D’altra parte, se ci sono i Gay Pride, non vedo perché non ci possano essere anche i Family Day.
    In quanto all’importanza della promozione della famiglia “tradizionale” sono d’accordo; su questo penso che pochi possano vantare le credenziali del Cammino, che è anche il promotore forse più “prolifico” del Family Day.

    23 Gennaio, 2016 - 16:09
  4. Luigi Mortari

    Non vedo perché se ci sono i Gay Pride, non vedo perché non ci possano essere anche i Family Day.
    Infatti, anche perché in questo momento “i diversi” sono i cattolici.

    23 Gennaio, 2016 - 17:48
  5. maria cristina venturi

    “Su Papa Francesco che oggi ha detto che “non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione”, Cacciari risponde con una domanda: “E cosa voleva che dicesse il Papa? Non ha mai detto niente di diverso e mai la Chiesa potrà dire nulla di diverso”.
    Dunque, niente di nuovo sotto il sole per il filosofo che poi non senza una punta di ironia, articola la sua valutazione:“Del resto, questa non è ancora diventata la Chiesa di Eugenio Scalfari, pazientate ancora un po’….

    http://www.intelligonews.it/articoli/22-gennaio-2016/35997/unioni-civili-cacciari-sul-papa-questa-non-e-ancora-la-chiesa-di-eugenio-scalfari-in-futuro

    23 Gennaio, 2016 - 17:57
  6. Clodine-Claudia.F.Leo

    Il paradosso sorpendente è che a fronte di 88.288 separazioni e 52.319 divorzi, ad una fuga in massa da una istituzione -il matrimonio-definita capestro, vincolante, fallimentare tanto da sollecitare un Sinodo.. A fronte di famiglie nella totale anarchia, separazioni generate il più delle volte da problemi economici,disoccupazione politiche abitative ,malvessazioni sulle fasce deboli ,minori sempre più soli e spesso al centro di conflitti tra i coniugi… E queste persone scendono in piazza per che cosa? Per convolare a nozze. Non vi fa strano?

    Ci sono sempre i poteri forti (scuola di Francoforte per dirne una), che fomentano strutture di morte e bramano contro la famiglia prima cellula della società. Poteri che partono da lontano ( il divorzio, aborto, pillola del giorno dopo che distrugge le cellule riproduttive della donna, specie se giovane)…e i nostri politici sciocchi avallano assecondando ogni cosa, mentre la Chiesa fa buon viso a cattivo gioco perché imbelle, fiacca, inetta incapace di assumersi le responsabilità, sempre ondivaga, dicotomica.
    Non credo che GPII avrebbe taciuto, o Paolo VI, che non ebbe paura dell’impopolarità quando nel 68, nel pieno di una rivolta sociale epocale,pubblicò L’Humane Vitae a tutt’oggi di grande attualità che arrivò come un fendente .«Roma sembra aver perduto, in un solo momento, ciò che aveva messo secoli a costruire», sentenziò il teologo Yves Congar .

    23 Gennaio, 2016 - 21:53
  7. picchio

    non mi fa strano, visto che è l’unico sistema per ottenere dei diritti.Perchè persino Ruini l’ha riconosciuto giorni fa in un’intervista quando ha detto che ” quasi ” tutti i diritti sono ormai garantiti alle coppie gay. IN quel quasi ci sono un mucchio di cose importanti che il card. considera quisquilie.
    cristina vicquery

    23 Gennaio, 2016 - 22:01
  8. picchio

    la differenza fondamentale on altre manifestazioni è che il Family Day è ideato contro gli altri, perchè altri non abbiano diritti e questo ne fa una cosa vergognosa

    cristina Vicquery

    23 Gennaio, 2016 - 22:03
  9. roberto 55

    Il Papa, ovviamente, ed al solito, ha ragione.
    Per quel che riguarda, poi, il tanto discusso “Disegno di Legge Cirinnà”, credo, come Luigi, che una legge in materia sia ora e tempo d’essere approvata, ma penso anche che una tendenziale equiparazione tra “unione civile” e matrimonio rischi di andare a cozzare con i principi sanciti all’art. 29 della nostra Carta Costituzionale.
    Circa questo “Famili Day”, mah !, qui, e per una volta, non mi sento in sintonia con Antonella: ognuno, naturalmente, è libero di manifestare in quel che crede, e, a differenza di Cristina (Venturi), io ritengo che ogni “piazza” abbia, in sè, pari dignità; penso anche, però, che il “Famili Day”, come fu un errore 9 anni fa (e lo ha spiegato benissimo Tonizzo in un suo recente intervento su questo “blog”), rischi di esserlo ancor di più ora.
    Buona domenica a tutti !

    Roberto Caligaris

    23 Gennaio, 2016 - 23:45
  10. Luigi Mortari

    la differenza fondamentale on altre manifestazioni è che il Family Day è ideato contro gli altri, perchè altri non abbiano diritti e questo ne fa una cosa vergognosa

    Ogni manifestazione è al tempo stesso a favore e contro. Se parliamo di “utero in affitto” non parliamo di “dirittii”, ma di mercificazione del proprio corpo e di “lesione di diritti” di un bambino, di una pratica orrenda rivoltante.
    A svegliarsi dovrebbero essere anche i cattolici.

    24 Gennaio, 2016 - 7:51
  11. maria cristina venturi

    Contrordine compagni! il papa non ha dato nessun avallo al Family day anzi!
    lo spiega chiaramente il portavoce ufficiale Eugenio Scalfari su Repubblica:

    http://www.repubblica.it/politica/2016/01/24/news/papa_francesco_sulla_famiglia_non_ha_fatto_nessun_passo_indietro-131923450/
    capito cari bigottoni che non siete altro?
    El Papa l papa ha simpatia semmai per le coppie gay ed irregolari e non può sopportare i vescovi italiani, Bagnasco e compagnia bella…
    più chiaro di così!

    24 Gennaio, 2016 - 15:03
  12. maria cristina venturi

    del resto… , ci spiega pensosamente e facendo sfoggio di profonda cultura Eugenio Scalfari, il portavoce ed amico intimo di bergoglio:
    ….Del resto la parola famiglia è una parola pluri-significativa: designa una comunità di persone unite tra loro da vincoli di affetto o di amicizia o di semplice appartenenza ad una comunità. Nell’antica Grecia e nell’antica Roma la famiglia comprendeva uomo e donna, nonché figli e nipoti, ma anche parenti lontani nel grado di parentela e schiavi, giocolieri, buffoni. Quella insomma che nella Roma classica era chiamata “gens” e aveva anche un nome: la gens Giulia o Claudia o Scipia o Flavia. Ma in tempi attuali esistono anche in tutto il mondo le famiglie mafiose, che prendono il nome del loro capo. Sicché la famiglia matrimoniale non ha natura diversa da quella legalizzata delle unioni civili; sempre di famiglie si tratta, di unioni con analoghi contenuti ma diversi termini lessicali che li distinguono. Il Papa tutte queste varianti le conosce benissimo.”

    che lezione!

    24 Gennaio, 2016 - 15:08
  13. maria cristina venturi

    epoi giustamente Eugenio scalfari fa notare il cotè “sincretista” di Bergoglio:

    ‘è un altro elemento che Francesco conosce altrettanto bene: la concezione musulmana della famiglia è completamente diversa da quella cattolica, a cominciare dalla supremazia del maschio e dalla poligamia. Ma anche la concezione ebraica è diversa perché la Bibbia dell’Antico Testamento prevede famiglie con due o anche tre mogli per un solo marito. Francesco predica il Dio unico, specialmente tra i tre monoteismi ma per tutte le forme di divinità trascendente. Un Dio unico con scritture e tradizioni diverse, ma unico comunque, sicché le diversità tra le scritture e le tradizioni hanno un impatto assai modesto e sono comunque soggetti a cambiamenti continui che incidono sulla lettera ma non sull’essenza spirituale delle religioni. E questo è tutto per quanto riguarda papa Francesco.”

    Voi pensate che qualcuno dal Vaticano smentisca queste affermazioni di Scalfari? Che cioè il papa cattolico predica il “Dio unico2 come un massone qualunque e che le “diversità di scritture e tradizioni hanno un impatto assai modesto” ( altra idea massonica)?
    voi credete che qualcuno smentisca queste parole f?
    io penso proprio di no. anzi penso che Scalfari ci abbia proprio azzeccato , Bergoglio predica proprio il Dio unico, la Nuova Religione Sincretista mondiale.

    24 Gennaio, 2016 - 15:16
  14. Clodine-Claudia.F.Leo

    Per noi che ci professiamo cattolici è necessario un doveroso distinguo tra lo “stato di diritto” e la religione, il nostro credo, la nostra fede che non è un compendio di proclami, non è un semplice “sentimento” ma l’adesione alla Parola, ad un mistero che ci sovrasta ci interroga e non ci può lasciare indifferenti. Se lo stato di diritto contempla la “ potenza” di uno stato,la sua forza agente -con dinamiche eteronome quando vuole applicare a forza una legge e cerca “fuori di sé” il consenso (“fatta la legge trovato l’inganno”) per impone la propria egemonia- la fede ha quel quid in più che rinvia “ oltre”. La resilienza della Chiesa dinnanzi alle richieste dell’ emanicipata Europa, che dall’illuminismo ad oggi come fiume in piena ha raggiunto picchi d’intolleranza anticattolica – è sconfortante.

    L’Europa con la sua tiratina d’orecchie alla povera italietta oscurantista, che non ha ancora legittimato le unioni civili, che non consente i giochini di laboratorio affinché papy e popy abbiano il loro trastullo .
    Quell’Europa li dovrebbe farsi un bell’esame di coscienza e rammentare, visto che è storia recente, se ce ne fosse bisogno la strage perpetrata ai danni di generazioni intere negli emancipatissimi paesi scandinavi. Per 41 anni, fino al 1970, il loro welfare criminale applicò l’eugenetica col silenzio colpevole del mondo ,sterizzando senza consenso 60.000 ragazzi e ragazze in età scolare perché “non erano in linea con lo stardard di perfezione richiesto”.

    Già con il femminismo iniziò lo smantellamento della famiglia, essendo la donna la figura arcaica,principale insostituibile per la coesione del nucleo primigenio. Evitiamo di aggiungere tragedie alle tragedie per non raccogliere in futuro frutti amari. Anche in quei paesi scandinavi la concezione etico-religiosa tipicamente protestante, vedeva nel presunto disagio delle persone più sfortunate la loro predestinazione a un futuro al di fuori della grazia di Dio.

    24 Gennaio, 2016 - 18:02
  15. Clodine-Claudia.F.Leo

    Per questo dico si, SI, SI, SII ai diritti …
    no ai matrimoni gay
    NO alle adozioni, No alla maternità surrogata che è un vero abominio, un affronto, e grida vendetta!

    24 Gennaio, 2016 - 18:30
  16. Federico Benedetti

    ” Le leggi civili sono principi strutturanti della vita dell’uomo in seno alla società, per il bene o per il male. Esse « svolgono un ruolo molto importante e talvolta determinante nel promuovere una mentalità e un costume ». Le forme di vita e i modelli in esse espresse non solo configurano esternamente la vita sociale, bensì tendono a modificare nelle nuove generazioni la comprensione e la valutazione dei comportamenti. La legalizzazione delle unioni omosessuali sarebbe destinata perciò a causare l’oscuramento della percezione di alcuni valori morali fondamentali e la svalutazione dell’istituzione matrimoniale”.
    (CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE, CONSIDERAZIONI CIRCA I PROGETTI DI RICONOSCIMENTO LEGALE DELLE UNIONI TRA PERSONE OMOSESSUALI, Prefetto Card. Joseph Ratzinger, approvato dal Sommo Pontefice Giovanni Paolo II, 3 giugno 2003)

    25 Gennaio, 2016 - 13:33
  17. Federico Benedetti

    Sostenere che al Family Day si manifesti contro qualcuno è sbagliato e scorretto. Ci saranno etero e gay, cattolici e laici, scapoli e ammogliati: tutti uniti solo dalla convinzione che la legge Cirinnà sia sbagliata e ytutti intenzionati a chiedere di formulare una legge diversa, altrettanto rispettosa degli omosessuali, ma più attenta ai diritti dei bambini e alle prerogative della famiglia.
    C’è un dibattito politico nel Paese e nel parlamento, ma c’è chi vorrebbe far sentire solo la propria voce e azzittire tutte le altre. La manifestazione del Family Day esprime un dissenso legittimo che qualunque democratico (nel vero senso della parola) dovrebbe apprezzare.
    Solo i cattolici devono tacere sempre? Perchè solo loro devono non partecipare a un dibattito su un tema tanto rilevante? Perchè si deve dipingere come “omofobo”, brutto e cattivo chi semplicemente non condivide la creazione ex novo dell’istituto del matrimonio tra persone dello stesso sesso?

    Il Pd di Renzi è sempre più spostato verso il PSE e i valori laicisti che questo sostiene da anni: i cattolici (e specialmente i cattolici di sinistra) non sono rappresentati nella politica. La partecipazione al Family day è un modo per esprimere il proprio punto di vista e sperare di trovare una minima rappresentanza nelle istituzioni democratiche.

    25 Gennaio, 2016 - 13:49
  18. Lorenzo Cuffini

    Vorrei ricordare a Maria Cristina che il fatto che Scalfari ami in vecchiaia vestire i panni dell’ Interprete Autentico del Bergogliopensiero non fa minimamente di lui un portavoce , nemmeno in pallida caricatura.E’ un vezzo che diventa probabilmente irresistibile per i grandi laiconi, qualora si trovino inopinatamente a intercettare un cattolico- figurarsi un Papa – che ai loro occhi sembri incarnare quello che loro si aspetterebbero da un papa e dal cattolicesimo….l’esempio di Ferrara con Benedetto docet.
    Quanto alla Nuova Religione Sincretista Mondiale di cui Francesco sarebbe il grande sacerdote, siamo oggettivi: è una bufala colossale che non trova il benché minimo fondamento in alcuna parola o atto.Tuttavia non è una novità, anzi, viene da lontano,ormai vecchia come il cucco, con picchi di involontaria comicità raggiunta da chi mosse le stesse identiche accuse a GPII e al suo ” spirito di Assisi” che fu apertamente accusato di eresia e sincretismo….
    Si puo’ non essere d’accordo con un Papa e il suo magistero, se lo si vuole, ma quando si cercano sponde, spondine e spondone, bisogna fare attenzione che non ci si sbriciolino in mano come le piste da biglie fatte sulla spiaggia..
    🙂

    25 Gennaio, 2016 - 16:03
  19. Lorenzo Cuffini

    Sul Family Day et similia, non metto bocca.
    Anni di muro contro muro mi hanno convinto che discutere in questo campo serve un proverbiale tubo.
    Solo sono curioso di vedere se anche questa volta si imboccherà la scorciatoia della ” famiglia” portata sugli scudi e da difendere senza se e senza ma dagli attacchi cinici e bari dei perfidi laicisti, omosessualisti, gaylobbisti e ogni altra forma di ismo si possa tirare in ballo….o se si farà l’indispensabile passetto in piu’ verso la realtà delle cose. Che è questa: I RAGAZZI NON SI SPOSANO PIU’ GIA’ ADESSO. Se anche naufragasse il ddl Cirinnà e ogni altro tentativo ddi normativa della materia e si rimanesse cristallizzati all’oggi, GIA’ OGGI I RAGAZZI NON SI SPOSANO PIU’.
    Ora, senza entrare nel merito, dire che questo E’ COLPA degli isti di cui sopra e delle lobby di mezzo mondo, capisco che piace molto perché in una botta sola assolve noi, individua un nemico preciso, illude che fare fortino e diga contro di esso sia la nostra strada.
    Peccato che non sia vero.
    Non c’è legge, non c’è sinodo, non c’è Enciclica e non c’è Papa che possa risolvere dall’alto questa situazione. Ci siamo solo noi: gente che si è sposata, gente che è famiglia, e che, drammaticamente non riesce piu’ a dare la vita per dimostrare la bellezza assoluta dell’averlo fatto non solo una volta un giorno, ma continuamente e tutti i giorni e senza alcuna garanzia di certezza e di successo prestabilito.
    Per cui, andiamo pure alle manifestazioni pro questo e contro quello, sentinelliamo pure le piazze e inondiamo pure FB di post ad hoc.Finita la ricreazione, magari qualcuno di noi si ficca nella testa di giocare per davvero la partita?
    Vedremo.

    25 Gennaio, 2016 - 16:19
  20. Luigi Mortari

    Anziché commentare le parole di Papa Francesco, dovremmo ascoltare quelle di Eugenio Scalfari esegeta e commentatore del pensiero del Pontefice.
    Ma intanto si consolida il fronte dei cattolici aperti di vedute; quei cattolici talmente aperti e progressisti che considerano più importante difendere la visione della vita e dei valori di chi non crede e anzi irride e dileggia la fede, rispetto a quella cui un cristiano dovrebbe fare riferimento, ovvero la vita come dono, i figli come grazia, la croce come strumento di salvezza.
    Vorrei reazioni forti e decise da parte delle istituzioni ecclesiastiche di fronte a che come la presidente Boldrini sostiene che la step child adoption sia un diritto, anzi no, un DOVERE MORALE.
    Invece il popolo-di-dio se ancora c’è pare condannato alla marginalità e limitato al recinto dei pensieri che oggi sono appena degni di essere tollerati, in attesa di un futuro non lontano in cui nome della CIVILTA’ saranno perseguiti e silenziati.

    25 Gennaio, 2016 - 16:25
  21. Luigi Mortari

    dire che questo E’ COLPA degli isti di cui sopra e delle lobby di mezzo mondo, capisco che piace molto perché in una botta sola assolve noi, individua un nemico preciso, illude che fare fortino e diga contro di esso sia la nostra strada. Peccato che non sia vero.

    Interessante considerazione. Andrebbe completata dicendo allora quale sia il motivo.

    25 Gennaio, 2016 - 18:28
  22. Lorenzo Cuffini

    Beh, Luigi.Il motivo è che molti ragazzi ( sempre di piu’)del matrimonio non sanno piu’ che farsene. Si accasano, convivono, si riproducono, magari piu’ volte. Del tutto “serenamente”, cioè senza nessuna intenzione di fare una scelta “contro” le istituzioni, le proprie famiglie, la società o vattelapèsca chi.”Tranquillamente” , se ne infischiano, come di una cosa che non ha la minima importanza.Lo fanno con una tale disarmante nonchalance, da chiamare senza alcun imbarazzo- così, tanto per farsi subito capire – “mio marito”, “mia moglie” “mia suocera” “mio suocero” quelli che occupano questi ruoli solo nei fatti, e non legalmente….
    Pensare che a una tal mutazione radicale nella mentalità, nella cultura e , quel che è piu’ allarmante e definitivo,possa porsi rimedio con generici quanto sacrosanti appelli ai ” valori” è una sottovalutazione colpevole della portata del problema. E il dramma è che di questa elementare constatazione si continua a non tenere conto.

    25 Gennaio, 2016 - 18:54
  23. Lorenzo Cuffini

    ooops
    leggasi: …quel che è piu’ allarmante e definitivo, nella prassi di tutti i giorni….

    25 Gennaio, 2016 - 18:55
  24. Luigi Mortari

    Lorenzo, non mi pare che tu abbia dato delle motivazioni.
    Hai semplicemente fatto un’analisi delle attuali consuetudini.
    Se i giovani non sanno più che farsene del matrimonio un motivo ci sarà pure.

    26 Gennaio, 2016 - 6:43
  25. Lorenzo Cuffini

    ….che noi, gli sposati, abbiamo dato loro l’idea che il matrimonio sia un guscio vuoto e una consuetudine sociale che ha fatto inesorabilmente il suo tempo?

    26 Gennaio, 2016 - 9:16
  26. Roberto55, grazie per l’apprezzamento.
    Il punto per me è molto semplice, e ho cercato di scriverlo anche in questi giorni.
    E’ evidente che la Chiesa, sul Family Day, stia andando in modo confuso.
    Intanto è importante vedere chi NON parteciperà alla manifestazione. Comunione e Liberazione non ci sarà, e questo è già un grosso handicap. Sul tema il presidente di CL Carron ha scritto una lettera al Corriere, lettera che ammetto di non aver compreso bene nella parte finale, ma che chiarisce i termini della questione secondo i ciellini: detto semplificando, loro non fanno piazzate.
    Ma poi chi altri mancherà? Anche questo è un appello importante da fare.
    Dico che la Chiesa va in modo confuso perché è così, checché ne pensi il cardinal Bagnasco quando dice che insinuare divisioni tra i vescovi significa non voler bene alla Chiesa.
    Kiko Arguello sabato scorso all’Agenzia Zenit ha dichiarato di aver ricevuto l’endorsement di Bagnasco stesso al Family Day, ma – attenzione! – 24 ore prima il numero due della Cei, monsignor Galantino, aveva detto che nessun vescovo avrebbe potuto obbligare i confratelli ad andarci.
    E ancora: Gian Guido Vecchi, nelle sue interviste sul Corriere, sta chiedendo un po’ in giro a qualche eminenza e monsignore il suo parere sui Di.Co cecchinati 10 anni fa. E guarda un po’? Bassetti gli dice che sì, fu un errore. E Forte gli dice una cosa più o meno simile (correggetemi se sbaglio).
    Quindi non ci sono solo io a pensare che 10 anni fa Bagnasco prese una cantonata.
    Allora: questo è indice di contrapposizioni oppure no?
    E se realtà come CL non partecipano, se Galantino dice che i vescovi non possono obbligare i confratelli, se Bagnasco chiama il capo dei kikos per avere gente in piazza, se infine la Segreteria di Stato non ha detto UNA PAROLA sull’argomento e il Papa si è limitato a dire che l’unica unione è solo tra uomo e donna (ecco i frutti avvelenati del “chi sono io per giudicare?” frainteso), come la mettiamo?
    La guerra, insegna Sun Tzu, è una contesa morale che si vince prima nel tempio e solo dopo sul campo.
    Il tempio in questione è a Piazza Montecitorio.
    Che volevo fà?
    Un abbraccio a tutti voi.

    26 Gennaio, 2016 - 11:33
  27. Federico Benedetti

    Le posizioni della CEI sembrano “confuse” perchè c’è chi non vuole mettere in difficoltà Renzi e il Pd, per timore che una polemica contro il Governo finisca per peggiorare la situazione, logorare i rapporti (anche umani) e compromettere quella che potremo definire “collaborazione istituzionale” tra le due sponde del Tevere.
    Il mio parere è che la verità paga sempre e che “lasciar correre” su un tema tanto importante sia un errore clamoroso, se non un vero e proprio peccato di omissione.

    Quanto all’insistenza con cui Tonizzo rimpiange i Dico, rispondo con le parole di Paola Binetti, che trovo calzanti e convincenti:

    UNIONI CIVILI: BINETTI “DA CIRINNÀ SINCERITÀ SELVAGGIA”
    ROMA (ITALPRESS) – “Bene ora e’ chiaro per tutti: la legge sulle
    unioni civili, qualunque sia verra’ ribaltata nella prossima
    legislatura. Ribaltata la sentenza della Consulta, che mentre
    chiede tutela dei diritti delle persone omosessuali, distingue
    chiaramente tra matrimonio e unioni civili; ribaltato
    l’emendamento dei colleghi Lepre-Fattorini che ha ribadito la
    differenza sostanziale tra unioni civili e matrimonio. Tutto
    spazzato via: le unioni civili nel 2018 diventeranno un vero e
    proprio matrimonio gay. Lo afferma la Cirinna’, senza distinguo di
    nessun tipo. La sua legge e’ una legge costituzionale e lei e’
    totalmente decisa insieme a suoi colleghi del Pd, a voler iniziare
    la partita per il matrimonio gay, facendone un punto chiave nel
    programma Pd 2018. E’ solo un problema di numeri: secondo la
    Cirinna’ oggi i numeri per un matrimonio egualitario non ci
    sarebbero, ne’ alla Camera ne’ al Senato, ma nella prossima
    legislatura si’, ci saranno. Grazie, quindi alla Cirinna’ per la
    sua sincerita’ selvaggia”. Lo dichiara la deputata di Area
    popolare Paola Binetti.
    “Spesso ci sentiamo dire con un certo rimpianto: sarebbe stato
    meglio approvare i Dico 10 anni fa. Ebbene se 10 anni fa avessimo
    approvato i Dico oggi sarebbe in discussione il matrimonio gay,
    con prerogative identiche a quelle del matrimonio previsto dalla
    nostra Costituzione, compresa la complessa e delicatissima
    gestione del rapporto con i figli. Inutile il dibattito sulla
    Stepchild adoption, inutile pensare a un affido rafforzato,
    inutile pensare a specifiche garanzie per i minori. La Cirinna’ –
    spiega Binetti – non si e’ sbagliata inserendo nel suo ddl tutti i
    riferimenti al matrimonio con un copia-incolla stucchevole, era
    evidentemente cio’ che voleva, cio’ per cui si prodiga e cio’ che
    riproporra’ appena possibile. Vale la pena ricordarlo ora, il 30
    gennaio quando scenderemo in piazza e qualche giorno dopo quando
    saremo chiamati al voto. Il voto del 2016 e magari anche quello
    del 2018?.

    26 Gennaio, 2016 - 13:10
  28. Luigi Mortari

    Siamo arrivati al punto per cui ITALO ha dovuto chiedere pubblicamente scusa per avere proposto viaggi scontati alle comitive dirette al Family Day.
    Lasciatemi dire: è un mondo di merda!

    26 Gennaio, 2016 - 14:43
  29. picchio

    tonizzo
    non partecipa come movimento neanche il movimento dei focolari

    26 Gennaio, 2016 - 15:33
  30. picchio

    il commento precedente è di picchio- Cristina Vicquery

    26 Gennaio, 2016 - 15:33
  31. Lorenzo Cuffini

    Sarà anche un mondo di merda, ma mi domando che fulmini sarebbero partiti da parte cattolica contro la” pervasiva lobby omosessualista” se Italo avesse fatto una promozione analoga per i partecipanti alla manifestazione #svegliatiitalia.
    🙂 🙂 🙂

    26 Gennaio, 2016 - 16:21
  32. Luigi Mortari

    Lorenzo,
    detto che Italo in passato ha già fatto sconti per comitive Gay Pride e similari senza che si sia mossa foglia (e io aggiungo ci mancherebbe) credo sia in ogni caso meglio ragionare sui fatti piuttosto che su ipotesi fantasiose.
    Credo che non si possa neanche mettere in discussione il fatto che Italo o chi per esso abbia il sacrosanto diritto di fare gli sconti a ogni genere di comitiva.
    Qui non solo è partita una campagna hashtag di boicottaggio (!), ma quello che è peggio è che sono arrivate le puntuali scuse della compagnia.
    Siamo alla follia!

    http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sconti-family-day-dopo-le-polemiche-italo-si-scusa-con-chi-si-e-sentito-offeso_2156463-201602a.shtml

    26 Gennaio, 2016 - 16:40
  33. Federico Benedetti

    Condivido la conclusione di Luigi M.: siamo alla follia!
    E mi spiace che molti di noi, e molti cattolici, preferiscano fare finta di niente.

    27 Gennaio, 2016 - 10:30
  34. Federico Benedetti, un conto era trattare con Rosi Bindi e Romano Prodi; un altro è trattare con Matteo Renzi, i Cinquestelle e un Parlamento che certo non è malleabile rispetto alle richieste cattoliche. Ecco perché bocciare i Di.Co per me è stato un errore, e non siamo quattro gatti a pensarla in questo modo. Basta leggere il Corriere, Gian Guido Vecchi ha fatto qualche domanda in giro.

    Comunque è ridicolo prendersela con Italo per lo sconto Family Day, questo mostra i nervi e il ridicolo del politically correct in Italia. E in ogni caso continuerò a viaggiare a manetta con Italo.

    Picchio, grazie per aversi ricordato dei Focolari. Trovo la loro posizione equilibrata, e difatti ne ho parlato stamattina sul mio giornale.
    Un saluto a tutti.

    27 Gennaio, 2016 - 12:49
  35. Federico Benedetti

    Tonizzo,
    qui il problema non è “trattare” con uno o con l’altro, ma partecipare ad un dibattito politico con coerenza, proponendo la propria visione senza compelssi di inferiorità. Chi è al governo dovrebbe mediare e non sposare una tesi cercando furbescamente di “mascherarla” per renderla digeribile al Paese (cioè mascherare il matrimonio tra omosessuali, richiesto dal mondo gay e laicista, da unioni civili o dico o pacs).
    Come e più di Renzi, Prodi doveva fare i conti con una maggioranza divisa e litigiosa: per far votare all’estrema sinistra le missioni militari in Afghanistan, ha dovuto promettere i dico.
    L’unica differenza era che dieci anni fa la mediazione venne dai ministri Bindi e Pollastrini, appartenenti a due partiti PPI/Margherita e DS che avevano chiare le idee e i valori di riferimento: oggi nel PD c’è di tutto, da Fioroni a Scalfarotto e sembra impossibile una discussione e una mediazione vera. La sintesi (cosa diversa dalla mediazione) l’ha fatta Renzi in base agli interessi e al vantaggio che poteva lucrare (all’interno del PSE e in Italia).
    Aggiungerei che i cattolici sono costretti a scendere in piazza perchè la loro rappresentanza in Parlamento è inadeguata (e quella parte che sostiene la maggioranza di governo addirittura afasica per opportunismo) e incapace di esprimere la posizione dei cattolici nel dibattito (?) sulle unioni civili.

    27 Gennaio, 2016 - 14:36
  36. Lorenzo Cuffini

    Mi fa un gran piacere riportare qui un intervento che , finalmente, scavalca la asfittica dimensione del fortino e della difesa delle posizioni, per andare al cuore del problema.

    CHE TUTTI – a partire dai fierissimi attivisti pronti a marciare ancora una volta su Roma – , FIRULIì FIRULà, CONTINUANO BELLAMENTE A IGNORARE.

    Il che è il vero, grande casino della situazione.
    E, per usare un termine a cui Federico è molto affezionato, la vera , tragica afasia .
    Buona lettura a tutti.
    http://mafuiane.blogspot.it/2016/01/family-dayddl-cirinna-ok-ma-perche-ci.html

    27 Gennaio, 2016 - 15:31
  37. Federico Benedetti

    Caro Lorenzo,
    a Sereni su FB ho risposto che la testimonianza personale è un merito indiscutibile, ma che la Dottrina Sociale della Chiesa (so che ami le maiuscole) ci chiede di più: un impegno culturale, sociale, politico.
    Non posisamo ignorarlo.

    27 Gennaio, 2016 - 16:06
  38. Lorenzo Cuffini

    Caro Federico,
    l’impegno culturale, sociale e politico è una gran bella roba.
    Ma sullo specifico del matrimonio, non basta assolutamente piu’.
    Nessuno dice di abbandonarla. Ma non illudiamoci di modificare un capello a colpi di impegno culturale, sociale e politico.Figurarsi dove bisogna intervenire su una chioma leonina tutta intera!!!!
    Sul matrimonio e sulla famiglia, siamo con le spalle al muro.
    O ciascuno di noi- nessuno escluso- si piglia la briga di dare tutta quanta la sua vita per far capire la bellezza e la differenza pulsante del matrimonio, o buonanotte al secchio.
    La testimonianza, un merito?! Merito de che?. E’ l’unica strada, e non ne abbiamo altre. Prima ce ne rendiamo conto, meglio sarà per Cristo.

    27 Gennaio, 2016 - 17:42
  39. carlo de Ruvo

    CHE FINE HANNO FATTO I FIGLI?

    Sabato 30 Gennaio: Mi connetto alla pagina facebook ufficiale della Giornata Mondiale della Gioventù e visualizzo un esplicito invito al family day 2016. Già il legame tra i due eventi mi risulta disdicevole e, a tratti, provo fastidio sulla pelle. Poi decido di attendere e provare a sperare di ascoltare parole meno invasive e guerrafondaie di quelle del 20 Giugno scorso, durante il medesimo evento.

    Sono stato uno di quei giovani delle Giornate Mondiali della Gioventù. Uno di quelli che non collezionano solo spillette che ne dimostrino la partecipazione, ma che ha sentito forte il richiamo dolce e amorevole ad avere sete di radicalità di un Padre come Giovanni Paolo 2, durante la veglia di Tor Vergata nel 2000. Sento, ancora, lo sguardo misericordioso del Papa polacco che si poggia su di me, giovane appartenente all’Azione Cattolica, durante l’incontro dei giovani d’Europa a Loreto, nel 1995. Ricordo la bellezza degli incontri con le famiglie tedesche a Colonia, gemellaggi pieni di fraternità che tuttora coltivo, durante l’evento mondiale dei giovani con Papa Benedetto. Sabato scorso sono stato violentemente costretto a risvegliare il mio sogno, quello che ho impastato con la realtà della mia vita per tutti questi anni: un sogno difficile di radicalità, di parole vive e piene, di gesti che non fanno sconti, pronunciati e vissuti con amore di padre, con misericordia di genitore, con sguardo accogliente aperto alla speranza, dai papi che hanno accompagnato la mia giovinezza.

    Gli inviti urlati, di sabato 30 scorso, inneggianti a sguainare le spade di Chesterton (ma quanti conoscono Gilbert Chesterton pur avendo applaudito all’intervento?) di Gianfranco Amato, le minacce politiche a Renzi di Mario Adinolfi, le speranze di un bene più grande degli uomini verso donne consenzienti di Costanza Miriano, i cartelli e manifesti dei partecipanti e, ancor di più, i loro torvi e poco misericordiosi sguardi, nulla mi hanno ricordato della rugiada fresca che ho respirato a Tor Vergata, dopo aver partecipato alla veglia con Giovanni Paolo II e due milioni (non presunti) di giovani provenienti da ogni parte del mondo.

    Il legame tra i due eventi, su quella pagina ufficiale della GMG di Cracovia, mi ha scorticato la pelle, mi ha bloccato il respiro, ha violentato la sete di un mondo di giustizia, sempre più umano per tutti, cui il Papa ci invitava nel 2000.

    E come se non bastasse…leggo, oggi, i commenti deliranti di un Antonio Socci circa il supposto silenzio e la mancata sponsorizzazione del Family day da parte di Papa Francesco. Spero che qualcuno possa ancora scavare nell’animo dei giovani di tutto il mondo, come ha fatto chi ha parlato di temi controversi senza seminare odio. Ho pianto come un bambino alla notizia della morte di Giovanni Paolo II perché l’ho percepito come padre, come un membro della mia famiglia. Mi piacerebbe che potesse farsi “figlio fedele” anche Socci, comprendendo che si può anche parlare di cose scomode senza spargere violenza e divisione. Ecco perché percepisco Papa Francesco come padre, anche nei silenzi. Ecco perché non sarà mai possibile difendere i diritti dei piccoli per coloro che sono scesi in piazza sabato scorso. E’ necessario sapersi fare bambini (gli stessi che si vuole difendere) per capirne le necessità e per riconoscere l’amore scomodo dei padri. Ecco perché amo Papa Francesco, pur non essendo il mio genitore biologico. Ecco perché ho amato e vissuto le Giornate Mondiali della Gioventù e non so se riuscirò più a farlo. Carlo

    1 Febbraio, 2016 - 22:10
  40. Lorenzo Cuffini

    Un bell’abbraccio affettuoso a Carlo.

    2 Febbraio, 2016 - 0:24

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